Posts written by devilbepps

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    Rhaegar accettò con gratitudine la tazza di tisana offertagli dal Maestro. Un dono certamente gradito, ma chi poteva sapere delle sue condizioni? Forse la Principessa? O qualche suo fedele all'interno del palazzo? O forse Varys? Sì, Varys sicuramente era a conoscenza delle sue condizioni: all'eunuco non sfuggiva nulla in nessun angolo di quel continente. Fu con sorpresa infatti che lesse il nome del Gran Maestro Minor nel calce delle lettere. Entrambe preoccupanti, soprattutto la seconda.
    Per i Sette Inferi! Che diamine era successo? Mancava da Approdo da poco più di una settimana e da quelle missive sembrava che fosse andato tutto un'altra volta agli Estranei! Possibile che la sua corte non riuscisse a risolvere un problema senza di lui? E perché non era stato Varys a contattarlo?
    Yorgos però gli porse un'altra questione di pari urgenza: Uomini di Ferro e pirati si erano uniti per saccheggiare le Stepstones e, probabilmente, presto avrebbero risalito la costa di Dorne. Rhaegar rifletté mentre sorseggiava la sua tisana. Che fosse la flotta di Astion dispersa da mesi? Aveva ancora un conto in sospeso dopo la faccenda di Roccia del Drago. Però forse poteva usare la mossa a suo vantaggio...
    I suoi pensieri dovettero apparire chiari come un'alba incandescente sul suo volto, perché fu proprio il Maestro a suggerire che un suo intervento avrebbe potuto contribuire a far cambiare idea al Principe sulle nozze. In cuor suo Rhaegar dubitava che potesse bastare una cosa del genere, anzi...però avrebbe potuto sempre riconquistare le Stepstones per la Corona e, con un pizzico di inventiva, avrebbe potuto convincere gli Uomini di Ferro a collaborare con lui. Contrattare con loro sarebbe stato difficile, gli Isolani conoscevano solo la parola del ferro, tuttavia le fiamme del drago erano un buon incentivo per tutti. Soprattutto se andavi in giro su delle barche di legno.
    Rhaegar poggiò la tazza ormai vuota sul tavolino e guardò Maestro Yorgos negli occhi, Vi chiedo un favore, Maestro...anzi due..., fece una pausa, Primo: mandate una lettera ad Approdo del Re, dite loro che sto bene e che tornerò in pochi giorni..., attese che il Maestro comprendesse poi riprese, Secondo: avvertite la Principessa che volo a risolvere il problema nelle Stepstones e datele questo..., prese un foglietto di carta da un altro tavolino. Sullo stesso v'erano anche una penna ed un calamaio. Immerse la punta e con calligrafia veloce, ma sicura, scrisse un messaggio per la principessa:
    Lily,
    Mi appresto a partire per risolvere la faccenda alle Stepstones e per tornare successivamente alla Capitale, dove pare ci siano problemi. Ti do tempo ancora un mese per riuscire a convincere tuo fratello per le nostre nozze, nel caso fallissi dovrò chiudere il mio cuore e agire per il meglio del Regno. Ho rimandato la questione troppo a lungo: è ora che mi comporti da Re e non da ragazzo innamorato.
    Qualsiasi sia l'esito, sappi che ti vorrò sempre bene e ti considererò un'amica, oltre che una preziosa alleata.
    Arrivederci,
    Rhaegar.

    Firmò e consegnò il foglietto al Maestro. Bene, disse, E' ora di insegnare l'educazione a questi pirati...

    [...]

    Circa un'ora dopo Rhaegar era pronto per partire. Gli avevano offerto un pasto abbondante, ma leggero. I suoi vestiti erano stati puliti e profumati dalla servitù del palazzo, la sua spada pendeva al suo fianco ed il mantello oscillava al vento del primo pomeriggio. Uscì dunque sotto il sole cocente di Dorne, dirigendosi verso la piazza d'arme dove Ikarus aveva passato gli ultimi giorni. Il Targaryen si guardò intorno, notando che la sicurezza si era un poco allentata rispetto al primo giorno: Areo Hotah doveva aver compreso che non erano venuti lì per una guerra e si era calmato.
    Ikarus! Stupido lucertolone!, lo ammonì scherzosamente Rhaegar, Finito di poltrire?
    Per tutta risposta il drago si alzò sulle due zampe e aprì le immense ali cercando di apparire ancora più grosso e minaccioso, il tutto seguito da un poderoso ruggito che scosse l'intero palazzo. Poi con fare più mansueto si riaccucciò, allungando il muso verso il suo compagno umano. Il Re gli poggiò la mano sotto la mandibola squamata, dandogli delle affettuose pacche, Pronto a partire? Il drago gli soffiò uno sbuffo di fumo, poi si mise in posizione per farlo salire sul suo dorso. Con agilità e maestria, Rhaegar si posizionò in mezzo alle scapole della bestia, proprio sull'attaccatura delle ali, dov'era posizionata la sella. Infilò le gambe nei finimenti e strinse i legacci: niente grosse acrobazie, dovevano volare in fretta. Bene, Ikarus! Andiamo a Est!
    Il drago ringhiò il suo assenso, poi spiegò le ali nella loro interezza, sfiorando le mura che circondavano la piazza. Si sentì qualcuno urlare di sorpresa o di spavento, ma Rhaegar non ci badò. Con un poderoso colpo delle zampe posteriori il drago saltò in alto, quel tanto che bastava a permettere alle ali di poter prendere lo slancio. Continuò ad alzarsi in volo verticale per circa duecento piedi, superando in altezza qualsiasi costruzione nell'arco di leghe. Infine si voltò verso Est e, con l'ennesimo colpo di ali, si spinse in avanti ed iniziando il volo. Rhaegar diede un ultimo sguardo a Lancia del Sole e per un attimo ebbe uno strano presentimento, lo scacciò scuotendo la testa e volse infine il suo sguardo avanti a sé...

    873 parole
    Si volaaaa!!
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    Se non avesse saputo che il Principe di Dorne versava nelle sue stesse condizioni, Rhaegar avrebbe certamente pensato di essere stato avvelenato: dopotutto quella era la patria del veleno!
    Probabilmente era il karma che girava, si disse. Il Sovrano non aveva creduto per un solo istante che Matthew Martell soffrisse davvero come detto, ma che fosse tutta una scusa per rifiutarsi di parlare con lui faccia a faccia, come effettivamente era stato in altre occasioni. Però, dopo solo due giorni passati all'interno della fortezza Martell, l'Ultimo Drago si era ritrovato con il ventre rivoltato come un guanto, il corpo madido di sudore freddo ed il culo appoggiato sopra una latrina, mentre dalle sue viscere fuoriusciva merda mista ad acqua e sangue. Dissenteria, la mietitrice degli eserciti. Beh, non sarebbe stato certo il primo sovrano a morire di cacherella e, tutto sommato, meglio morire nella latrina in pietra dei Principi di Dorne piuttosto che in qualche fetido accampamento.

    Tuttavia era molto improbabile che morisse. Il Maestro in stanza nella fortezza si era prodigato in tutti i modi per evitare la grama di ritrovarsi tra le mani il cadavere del Re. Quindi salassi per le impurità, acqua limpida per la disidratazione e succo di limone per tenere stretto il buco del culo. Poi era solo questione di tempo e per ben quattro giorni Rhaegar fece la spola tra il letto e la latrina. Con tutta onestà non ricordava di aver mai cacato tanto in vita sua. Nulla di troppo complicato: Rhaegar era un soldato e più di una volta si era trovato costretto a tenersi per giorni ferite aperte o frecce in posti improbabili. L'unica cosa che in quella occasione dava davvero fastidio era la puzza. Sarà stata anche merda di Re, ma puzzava come tutte le altre, se non di più. Il Maestro aveva tamponato il problema piazzando gelsomini ovunque, ma ora sembrava che avessero cacato tutti dietro un giardino. Tutto questo gli ricordava una barzelletta che gli aveva raccontato Jon anni addietro...come faceva? Sapeva che c'entrava un giardino e la puzza di merda, ma per i Sette Inferi non la ricordava bene...peccato...

    In ogni caso. Ormai era passata una settimana dai primi sintomi e Rhaegar, per quanto si sentisse debole, sembrava guarito: niente crampi, niente gonfiori addominali e, soprattutto, probabilmente aveva terminato l'intera riserva di merda che gli dei gli avevano concesso in quella vita. Che idea poi. La Stella a Sette Punte insegnava che gli dei avessero creato gli uomini a loro immagine e somiglianza, questo voleva dire che anche gli dei cacavano? In tutta onestà non riusciva ad immaginarsi il Padre seduto in una latrina mentre si lamentava del proprio creato.
    Il Re si decise ad alzarsi dal letto e smetterla di pensare a certe stronzate. Lentamente si diresse verso l'ampia finestra. A Rhaegar piaceva Dorne: il sole, il caldo, l'odore di mare misto a quello degli agrumi. Anche ad Approdo c'era il mare, ma dall'alto della sua torre sentiva solo l'odore delle strade della capitale che, beh, gli faceva riconsiderare in positivo quello della latrina...

    Fece un profondo respiro: doveva riorganizzare la mente e credeva di avere un po' di fame...

    Piccolo post giusto per ricordarmi come si scrive...Freene sono tutto tuo... XD
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    CITAZIONE («wwg @ 22/6/2022, 19:00) 
    Nome forum: Wizarding War - Grindelwald Kingdom
    Descrizione: È il 1939 : Il mondo babbano è sull'orlo di una guerra di dimensioni epocali, la seconda guerra mondiale, e il mondo magico celato nell'ombra vive altrettanti turbamenti. Sono ormai passati diversi anni da quando Grindelwald è scappato all'arresto in Buthan, ma le sue mosse non si sono quietate, nè il suo potere ed il suo carisma hanno smesso di fomentare menti e creare seguaci. Protetto dall'opinione comune e dal suo palazzo inespugnabile, Numengard in cui si nasconde ed imprigiona i propri nemici, ed inoltre aiutato da collaboratori fedeli che abbracciano la sua politica discriminatoria contro babbani e mezzosangue, Gellert Grindelwald continua a sferrare mosse, cercando di spaccare pezzo dopo pezzo la stabilità del mondo magico per appropriarsene. Non è insolito leggere notizie riguardanti uccisioni o sparizioni misteriose o di creature che tratte in inganno o costretti vengono strappate dal loro contesto per essere spinte a destini diversi. Il clima incerto rende il momento vissuto pericoloso. Gli auror di tutto il mondo cercano di coalizzarsi per affrontare quello che viene definito il supremo nemico comune ma le diverse credenze politiche creano scompiglio anche tra chi Grindelwald dovrebbe combatterlo. Così mentre la politica destabilizza le protezioni faticosamente messe su da volontari ed auror coraggiosi, Grindelwald riorganizza il suo potere. Si vocifera infatti che stia raggruppando maghi e creature alla ricerca di oggetti potenti che potrebbero dare una svolta alla situazione vissuta. Tra i corridoi del ministero, circola il dubbio che Gellert stia cercando di appropriarsi dei Doni della Morte per poterne sfruttare il potere e diventare l'unico vero Padrone della Morte. Mettere in accordo le parti anche solo sull'esistenza degli oggetti in questione, lascia intanto libero Grindelwald di agire. Intanto così l'oscurità avanza.
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    CITAZIONE (Lucien L. Lacroix @ 7/9/2022, 15:07) 
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    CITAZIONE (#möön ~ @ 1/10/2022, 19:22) 
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    visto che non so di che dimensioni sono i vostri banner speciali, ho messo sia il banner da 500x100 che quello da 600x100

    Non facciamo affiliazioni speciali, però Affiliazione e Gemellaggio vanno bene. Quindi appena aggiungerete i nostri banner, noi metteremo i vostri...^^
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    Ilariacondizionata ha riscaldato la mia giornata! Semicit per dirti bentornata! Mi sei mancata! ❤
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    Rhaegar all'inizio tacque. Non che si aspettasse un'accoglienza con parate, ballerine e banchetti, ma certo quella mancanza di rispetto lo indispettì non poco. Sospirò in silenzio, mentre si alzava per andare incontro al servitore appena arrivato. Lo ringraziò con un cenno, poi afferrò la brocca e, con calma, riempii due dei tre bicchieri con quel liquido cristallino. Sempre con calma afferrò uno dei bicchieri, porgendolo gentilmente a Lilyanne, poi afferrò il suo, portandolo lentamente alla bocca. L'acqua fresca gli invase la gola, portandosi via i residui del viaggio e dell'altitudine e rinvigorendolo nella carne e nei pensieri. Deglutì con calma, poi riappoggiò il bicchiere sul pianale del carrello e con calma si diresse nuovamente verso lo scranno che gli era stato offerto dal gentile ciambellano.
    Sospirò ancora, portandosi una mano alla bocca, pensieroso. Infine si rivolse, finalmente, al Capo della Guardia.
    No..., fu la prima parola che uscì dalla bocca del Re, mentre con gli intensi occhi violetti incrociava lo sguardo di Areo Hotah, Vedete Mastro Hotah...noi non siamo "ospiti"..., portò lo sguardo su Lilyanne, indicandone la figura con la mano, Come puoi ben vedere sono qui con la Principessa Lilyanne Nymeros-Martell, figlia del Principe Olyvar ed attuale erede al seggio di Dorne...questo significa che siamo all'interno di casa sua...mi sembra oltremodo scortese da parte vostra trattare la Principessa come un ospite..., in realtà non ce l'aveva con Aereo Hotah, poveraccio, quello faceva solo il suo lavoro. Il problema era l'attuale Principe Matthew Martell, il quale pare avesse dimenticato le leggi dell'ospitalità, oltre che quelle del regno. In secondo luogo no...in quanto le Leggi dell'Ospitalità vigenti nei Sette Regni, di cui il Principato di Dorne fa ancora parte, nonché sacre alla dottrina religiosa degli Antichi Dei, di cui il Principe dice di attenersi, proteggono gli eventuali ospiti, in questo caso nella mia persona, da simili trattamenti mancanti del rispetto dovutomi in quanto "ospite" a dir vostro..., fece una pausa, in modo che il suo discorso, forte di una logica e di una conoscenza delle leggi inoppugnabile, penetrasse bene nelle orecchie della Guardia, Forse con questo trattamento devo intendere che il Principe Matthew Martell mi considera un ospite indesiderato? Conscio del mio ruolo all'interno della politica dei Sette Regni, in relazione al suo, potrei anche pensare che si tratti di un tradimento verso la Corona...è quindi una dichiarazione di intenti, la sua?, un'altra pausa, Può darsi però che sia solo un malinteso dovuto alle precarie condizioni di salute del Principe, purtuttavia se la sua non è una dichiarazione di tradimento ai miei riguardi, potrei pensare che si tratti di una semplice dimenticanza, in quel caso vi prego di ricordagli che non sono solito prendere ordini dai miei vassalli e, per quanto il Principato di Dorne goda di un'individualità e di un'indipendenza sconosciute agli altri regni, la Casata Nymeros-Martell rimane una casa vassalla alla Corona del Trono di Spade, qui rappresentata da me, Rhaegar della Casa Targaryen...non v'è bisogno che vi ricordi i miei titoli, nevvero?, si inumidì le labbra, Quindi, in virtù del mio rango e della mia posizione, sono io che ordino al Principe Matthew Martell di uscire dal suo nascondiglio e venire qua a parlare con me!, alzò la voce quel tanto che bastava per sottolineare il messaggio, ma non aveva certo finito, Ora...se siamo d'accordo, procederei con il rassicurarvi che non sono venuto fin qui per attentare la vita del Principe o state certi che non mi servirei di una spada per farlo..., si sistemò più comodo sulla poltroncina, Se avessi voluto uccidere il Principe avrei potuto farlo stamane, ordinando a Ikarus di avvolgere la Torre del Sole con le sue fiamme...un attacco preventivo e inaspettato che avrebbe reso superflua qualsiasi sua recriminazione...come Harren il Nero ebbe modo di imparare a sue spese, la solida roccia non è a prova di drago..., gesticolò, Oppure, avrei potuto usare un rimedio più dorniano: non credo possa essere troppo difficile fare arrivare del veleno alle labbra del Principe..., toccò con la mano la spada, O anche se dovessi decidere infine di utilizzare la spada...credo di non aver bisogno di vantarmi, ma la mia abilità nel combattimento credo che basti per il Principe..., sorrise, Certo...immagino che al momento una moltitudine di guardie stia correndo di gran carriera alla Sala dei Troni...mi temete quindi a tal punto di accogliermi con decine di armi spianate, chiedendomi di privarmi della mia unica spada? Le guardie di Dorne devono valere davvero poco se avete bisogno di un simile dispiegamento di forze per contrastare un uomo solo..., poi si fece nuovamente serio, Immagino poi che al momento altrettante guardie stiano correndo per prendere di mira Ikarus...vi do un consiglio da chi conosce i draghi meglio di voi: ordinate loro di stare molto distanti e di assumere un atteggiamento neutro...Ikarus non è un gatto, se dovesse percepire una minaccia non scapperebbe, ma raderebbe l'intera Torre del Sole al suolo ed io sono l'unico qui dentro in grado di resistere alle fiamme del drago..., anche se poteva sembrare una minaccia, in realtà il suo era un consiglio sincero: non era venuto fin lì per dare fuoco a Lancia del Sole e voleva evitare in tutti i modi qualsiasi incidente.
    Quindi ripeto, Mastro Hotah..., disse infine, Dite al Principe che lo aspetto in questa Sala per parlare amichevolmente, magari..., guardò il ciambellano, ...magari si può mangiare qualcosa, nel frattempo? Sono anni che non gusto quei fantastici tortini al limone che preparate qui a Dorne..., poi si voltò di nuovo verso la guardia, Ah...già che ci siete, Mastro Hotah...vorrei sincerarmi della salute di Lady Myria Lannister...sua madre, Lady Joanna, credo voglia sapere che la figlia goda di ottima salute...e non provate a negare la sua presenza...so che è qui...me lo ha detto il vecchio Tywin...su ora andate..., si rivolse nuovamente ad Arlsen, Per quei tortini, invece?

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    Assiso sul Trono, il Re osservò la piccola folla affrettarsi ad uscire dalla Sala. Un piccolo brusio si levava dalla calca, segno che tutta quella pantomima stava già dando i suoi frutti. Rhaegar era sicuro che, in meno di un'ora, la notizia della lite tra Lord Celtigar e Lord Karstark avrebbe raggiunto ogni angolo della Fortezza Rossa. Era altresì sicuro che prima del tramonto quella notizia avrebbe serpeggiato come una vipera per le anguste strade di Approdo, ingigantendosi e aggiungendo dettagli ad ogni svolta e ad ogni piazza, fino a raggiungere la più lurida bettola latrinosa di Fondo delle Pulci dove, sicuramente, un cantore avrebbe composto un sonetto di dubbio gusto, magari allietato dal pizzicare di qualche corda.
    Le sceneggiate come quella erano pericolose lì nel cuore dei Sette Regni. Le sceneggiate davano vita a pettegolezzi e questi davano vita a mendaci falsità che, ad orecchie poco avvezze a quel gioco, sarebbero risultate cacofoniche verità. E quelle nuove verità si sarebbero potute trasformare in crepe nella delicata rete di costituita dalle relazioni dei nobili. Qualcuno avrebbe potuto sfruttare quelle crepe per instillare dubbi e i dubbi a loro volta si sarebbero trasformati in debolezze. Il popolino era succube di quelle debolezze, specie dopo gli eventi che si erano succeduti negli ultimi anni. Come avrebbe potuto fidarsi il popolo, se i nobili che ne garantivano la sussistenza litigava in quella maniera indegna? E se il popolo non si fidava di loro, a chi avrebbero garantito la loro lealtà? Questo era il pensiero che occupava la mente del Re, mentre le porte della Sala del Trono si chiudevano dietro l'ultimo astante. Le sceneggiate come quella erano pericolose.

    Tuttavia si riscosse quando Lord Celtigar si rivolse direttamente a lui. C'era tempo per occuparsi dei pettegolezzi, ma prima di tutto dovevano risolvere quella questione. E sarebbe stato meglio risolverla in fretta e nel migliore dei modi.
    Adrian..., cominciò il Sovrano, usando un tono colloquiale nel tentativo di stemperare la tensione del suo vassallo, Sei sempre stato un suddito leale ed un amico fidato..., dicendolo lo guardò intensamente negli occhi, Tuttavia quella che stai muovendo è un'accusa grave..., fece una piccola pausa, sarebbe stata grave verso qualsiasi suddito di questo regno, ma qui si tratta di un'accusa diretta ad un Lord dei Sette Regni, nonché membro del Concilio Ristretto..., lo guardò severamente, Non puoi accusare un uomo senza prova alcuna...specialmente in virtù del vostro rango sociale..., lanciò uno sguardo alle porte di bronzo, Che penserà la gente di tutto ciò?

    Si voltò poi verso Red, D'altro canto, Red...non posso non prendere atto di queste accuse nei tuoi confronti...Lord Celtigar è un suddito leale e Casa Celtigar è legata a Casa Targaryen da ben prima del Disastro di Valyria...cos'hai da dire a tua discolpa? E bada bene: non tollererò nient'altro che un comportamento misurato ed una verità inattaccabile...

    Si rivolse poi nuovamente ad Adrian, Cosa significa che tua moglie venne colta da un malore per la caduta di un vaso? Qualcuno le ha tirato un vaso in testa?, c'erano parecchie cose in realtà che non gli quadravano in quella situazione. Sembrava quasi che Lord Celtigar stesse omettendo qualche particolare dalla situazione. Un'idea balenò la mente del Re: possibile che la "amata e fedele" moglie fosse caduta vittima dell'avvenenza selvaggia del Lord di Karhold? Forse in realtà era quello il motivo per cui Lord Karstark si trovava nelle altrimenti "inaccessibili" armerie dell'Isola della Chela. Se la sua intuizione fosse risultata esatta, avrebbe anche scoperchiato il vero motivo della rabbia smisurata di Lord Celtigar...che stesse cercando di nascondere il fattaccio dietro quelle accuse?

    In ogni caso, qualunque fosse stata la verità, presto l'avrebbero scoperta. Rhaegar sperava che si risolvesse tutto per il meglio: non poteva permettersi di perdere la lealtà di Lord Celtigar, né tantomeno l'abilità di Red Karstark. Il Targaryen maledisse mentalmente quella stupida stupida situazione, insieme a coloro che l'avevano causata.

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    Rhaegar si guardò intorno: sulle mura decine di soldati osservavano le loro mosse, ma soprattutto osservavano i movimenti del drago. Il Re percepì una certa tensione in quel frangente, cosa abbastanza nella norma quando d'improvviso si ci trova con un drago in giardino. Sia il Targaryen che Ikarus erano abituati a quel tipo di accoglienza: non tutti erano abituati come gli abitanti di Approdo del Re o di Roccia del Drago. Rhaegar sospettava che a Ikarus non dispiacesse molto quel tipo di comportamento, gli dava potere e vantaggio su quei piccoli esseri chiusi nelle loro armature. Poteva annusare la paura, mentre faceva balenare la grossa lingua come una serpe, osservandoli come un famelico predatore. D'altro canto Rhaegar era consapevole che spesso la paura faceva fare cose stupide agli uomini: Grandison era un esempio da tenere sempre a mente. Quindi cercò di sfoggiare il suo migliore regale sorriso ed esclamò, Tranquilli ragazzi: ha mangiato una grossa e grassa mucca prima di partire, ci vorrà del tempo prima che gli venga fame di nuovo...inoltre siete troppo mingherlini per lui..., ridacchiò, sperando che canzonandoli amichevolmente avrebbe stemperato la tensione, poi si rivolse direttamente al drago, Tu smettila di guardarli così...non è carino..., e gli diede un buffetto affettuoso sul muso mentre quello emetteva un brontolio che ad orecchie attente sarebbe parso una risatina. Poi sbadigliò spalancando le enormi fauci e, mettendosi comodo, iniziò la tolettatura degli artigli, ignorando completamente i soldati sugli spalti.
    Beh..., iniziò spostando la sua attenzione su Lilyanne, Prima impressione sul rientro?

    Non ci fu il tempo però di affrontare quella conversazione, in quel momento infatti un uomo dall'aria trafelata e con un berretto in testa fece la sua comparsa uscendo dai portoni della fortezza. Si avvicinò con passo svelto a loro, finendo per esibirsi un fin troppo ossequioso inchino. Si presentò come il Arslen il Ciambellano mentre dava gli dava il benvenuto. Rhaegar non poté fare a meno di notare una certa tensione nella voce dell'uomo, forse dovuta alla loro improvvisa comparsa dai cieli.
    L'onore è tutto mio, Arlsen..., rispose il Re sorridendo, Sembrano passati secoli dall'ultima volta che messo piede a Lancia del Sole..., senza smettere di sorridere aggiunse, Mi dispiace avervi colti di sorpresa: ho mandato un corvo in realtà, ma probabilmente abbiamo fatto prima noi...spero comunque non ci siano problemi..., indicò Lilyanne, La Principessa fremeva all'idea di tornare a casa e non ho potuto fare a meno di accontentare questo desiderio..., forse dire che Lily fremeva era un po' esagerato, senza contare che poteva apparire un po' meschino gettare la "responsabilità" della faccenda alla Martell, ma Rhaegar sperava che la cosa venisse percepita con gradimento dal ciambellano e dai soldati di vedetta: un'ulteriore prova che ella non era trattata come una prigioniera. Sorrise a Lily, cercando di comunicarle di reggerle il gioco, magari accentuando la questione con qualche frivola battuta.

    Arlsen allora li accompagnò all'interno, preoccupato dalla canicola che presto si sarebbe scatenata sulla città. Non v'è fretta, caro ciambellano...solo un paio di richieste..., Rhaegar mantenne un tono tranquillo e bonario, Giusto un po' d'acqua per sciacquare via la polvere del viaggio e dite ai soldati di non avvicinarsi troppo ad Ikarus...è docile, ma non è a suo agio con gente che non conosce....

    Il ciambellano li condusse attraverso corridoi ammantati di drappi colorati e profumati di agrumi ed incenso. Qua e là sculture e arazzi decoravano le pareti, valorizzando ancor di più il luogo. A differenza delle altre fortezze, lì a Dorne sembrava sempre che allegria e bellezza venissero al primo posto. Mancavano infatti le classiche opere atte ad esaltare guerre e morti, prediligendo quadri con fanciulle danzanti o paesaggi mozzafiato e statue di sensuali sirene o giocosi delfini. Dopo un po' giunsero ad una sala che sembrava essere stata preparata apposta per l'occasione. C'era un tavolino infatti, circondato da alcune poltrone rivestite da soffici tessuti. La mente del Re corse indietro di molti anni, mentre prendeva posto. In quella stessa sala, in molteplici occasioni, si era incontrato con Olyvar per discutere dei problemi del Regno e di Dorne, nonché per per prendere sonore batoste a Cyvasse. I ricordi fecero incupire il sovrano, il quale in tono serio si rivolse al ciambellano, Poi ho una richiesta personale: credete sia possibile, più tardi, che mi sia concessa la possibilità di rendere omaggio al Principe Olyvar e alla Principessa Elyanne?, la voce del Re trasmetteva una triste serietà: quella non era una richiesta dettata dall'etichetta, ma una guidata dall'anima.

    742 parole
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    Rhaegar non si trovava all'interno della Fortezza. Anzi, ad essere precisi non era nemmeno ad Approdo del Re, bensì a circa settemila piedi sopra di essa. In groppa al suo drago, il Targaryen si beava dell'aria fresca che quell'altitudine garantiva. Sotto di lui la capitale dei Sette Regni appariva come un mosaico intricato. Da lassù, neanche le cicatrici causate dall'Altofuoco erano così nette, mimetizzandosi nell'intricata rete di vie simili ad una ragnatela. Il drago volteggiò su se stesso, costringendo il Targaryen a reggersi più saldamente. Non poteva allontanarsi troppo dalla città, ma volare aveva un effetto terapeutico per entrambi. In primo luogo rinsaldava il legame tra il drago ed il suo cavaliere, inoltre lassù, con la sola compagnia delle nubi, poteva facilmente dimenticare le sue preoccupazioni terrene, ben ancorate a terra dalla gravità, ed essere semplicemente se stesso in compagnia dell'unico essere vivente che lo conoscesse davvero. Inoltre era divertente.
    Pronto?, chiese il Re al drago e senza attendere risposta, si gettò nel vuoto. L'aria fischiava intorno a lui, mentre cadeva ad una velocità incredibile. Il mantello alle sue spalle si gonfiava e si stropicciava, mentre lui tendeva le braccia verso l'esterno.
    Dietro di lui, ormai a parecchi piedi di distanza, Ikarus girò su se stesso prima di richiudere le ali intorno ai fianchi e buttarsi in picchiata all'inseguimento del proprio compagno umano. In pochi secondi i due furono fianco a fianco, poi Rhaegar si mosse verso il drago, fino ad afferrare una delle punte ossee della schiena dell'animale, il quale a quel punto riaprì le ali, facendole gonfiare d'aria e arrestando così la caduta. Il contraccolpo fu terribile, ma Rhaegar v'era abituato. Ikarus batté le ali per portarsi in posizione orizzontale, per poi planare placidamente. La città ormai era a pochi piedi...

    [...]

    Ikarus gonfiò le ali, rallentando la discesa, finché non atterrò mollemente all'interno della Fossa. Dal movimento del sole sul firmamento erano stati via almeno tre ore, forse un po' troppo. Certo Rhaegar non si aspettava di essere atteso.
    Davanti a lui infatti, in attesa che scendesse dal drago, stava Ser Vance, tutto compreso nella sua armatura. Insieme a lui c'erano anche un paio di Cappe Cremisi.
    Che succede, Ser?, chiese Rhaegar smontando da Ikarus.
    Problemi Sire...Lord Varys vi manda a chiamare...siamo qui per scortarvi alla Sala del Trono...
    Addirittura?, chiese il Sovrano abbozzando un sorriso, Che problema c'è?
    Non lo so, Sire...il Ragno mi ha solo mandato a cercarvi...c'è voluto un po' prima di scoprire che stavate svolazzando..., rispose quello mentre si incamminavano lungo le strade della città.
    Mi spiace abbiate dovuto tribolare tanto..., ammise il Targaryen, Ma vista la mattina priva di impegni ho voluto approfittarne per stare un po' con Ikarus...ultimamente l'ho ignorato un pochino...
    Ser Vance annuì comprensivo. Conosceva fin troppo bene le conseguenze di un Ikarus imbizzarrito.

    [...]

    Quando finalmente Rhaegar giunse alla Sala del Trono capì immediatamente il problema. Davanti al Trono di Spade, a pochi metri dal pulpito sopra il quale la ferrosa seggiola si innalzava, stavano Lord Celtigar e Lord Karstark. I due si fronteggiavano muso a muso e dall'espressione dei visi era chiaro che non si stessero dichiarando amore reciproco. C'erano anche molti uomini e donne lì intorno, membri della corte, guardie e, ovviamente, Varys seduto sulla sua seggiola.
    Rhaegar riempì la distanza a grandi passi e con voce ben chiara, esclamò Se avete intenzione di scannarvi, evitate di farlo in questa sala..., il Targaryen si avvicinò ai due e con un cenno salutò entrambi, Adrian...Red..., poi senza dire altro salì i pochi gradini del pulpito e prese posto sul Trono. La corona d'acciaio era appoggiata ad uno dei braccioli. Con nonchalance se l'appoggiò alla testa, riprendendo quindi formalmente il suo ruolo.
    Dunque..., cominciò, Qual è il problema, miei signori?, li interruppe tuttavia subito alzando una mano e guardandosi intorno. C'era effettivamente troppa gente, doveva mandarla via. Ebbene?, disse, Credete di essere al Teatro dei Burattini? Questa è un'udienza privata!, fece quindi gesto a tutti di uscire, Fuori! Voglio che rimangano solo Lord Celtigar e Lord Karstark...e ovviamente Lord Varys...tutti gli altri: via!
    Rhaegar attese che il portone si chiudesse dietro l'ultimo intruso, poi rivolse nuovamente l'attenzione ai due contenziosi. Bene allora...con calma e toni pacati...

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    Approdo del Re - 5 Gennaio 286 - Primo Pomeriggio

    Rhaegar camminava a passo spedito lungo i corridoi della Fortezza Rossa. Come accadeva spesso ultimamente, per la sua persona aveva scelto un vestiario prettamente militare. Una cotta di maglia lucida, una blusa con i colori della Casata, stivali e cintura di cuoio, il pesante mantello donatogli da Lord Magmar e la falsa Sorella Oscura posta al suo fianco.
    Dietro di lui trotterellava un ragazzetto minuto dai folti capelli rossi, vestito con una casacca elegante anche se sgualcita.
    Griff...due cose prima che vada..., disse il Re rivolgendosi al giovane, Va a chiamare la Principessa Martell...assicurati che si vesta comoda per il viaggio e che porti poco bagaglio: eviteremo grosse pause, ma è opportuno che stia comoda in qualche modo...che porti anche un mantello pesante: lassù può fare freschino, soprattutto se dovesse scoppiare un temporale..., svoltò per un corridoio, Poi va da Lionel, avvertilo che stiamo partendo e raccomandagli di prendere le mie veci: può sedere sul Trono, così vedrà quanto è scomodo...
    Il ragazzetto annuì e fece per filare ad eseguire gli ordini, ma il Re lo richiamò ancora una volta, Aspetterò Lily direttamente alla Fossa dei Draghi...prendete le gallerie: meglio che non si sappia che è con me...
    Si separarono dunque e Rhaegar prese a salire le rampe che lo avrebbero condotto agli appartamenti del Gran Maestro. Giunto a destinazione batté il pugno sulla pesante porta di legno, attendendo che la flebile voce del Gran Maestro lo accogliesse. Entrò all'interno e salutò Minor, il quale ricambiò con un breve inchinò.
    Maestro...ho urgenza che mandiate questo messaggio a Lancia del Sole...mi accingo a partire con la Principessa per Dorne e vorrei fare le cose per bene...anche se probabilmente giungeremo prima del corvo..., così dicendo consegnò una piccola pergamena al vecchio sapiente, all'interno v'erano vergate poche righe:

    All'attenzione di Matthew Martell, Principe di Dorne
    Con la presente mi accingo ad informarvi che intendo raggiungere quanto prima Lancia del Sole in compagnia di vostra sorella, la Principessa Lilyanne Martell, per poter conseguire un accordo matrimoniale nel comune interesse delle nostre due Casate.
    Rhaegar, Primo del Suo Nome, della Casa Targaryen, Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Lord dei Sette Regni e Protettore del Reame.


    Il Gran Maestro annuì il suo assenso, affrettandosi a raggiungere la voliera posta sopra i suoi appartamenti. Rhaegar lo salutò cordialmente e si diresse verso la Fossa dei Draghi.

    [...]

    Convincere Ikarus a farsi montare una sella sul dorso spremette tutte le doti persuasive del Sovrano. Lo aveva coccolato, rimproverato, ma alla fine l'unica cosa che riuscì a far desistere il drago fu mezza mucca, la quale lentamente veniva divorata dall'enorme bestia. Così, mentre il drago sgranocchiava le ossa del bovino tra un mugugno e l'altro, Rheagar sistemò i legacci e le briglie, oltre che i pochi bagagli. Provviste per il viaggio tuttalpiù, un paio di otri di acqua e vino e l'occorrente per dormire all'aperto. Non era certo un viaggio degno di un Re e di una Principessa, ma il Targaryen confidava sul fatto che Lily l'avrebbe trovata un'avventura affascinante. L'ideale sarebbe stato raggiungere Lancia del Sole in nave o in carrozza, ma entrambi i mezzi erano troppo lenti ed il Targaryen non poteva permettersi di stare via troppo tempo da Approdo del Re. In groppa ad Ikarus ci avrebbero messo massimo tre giorni, senza intoppi, e in meno di una settimana sarebbero stati di ritorno. Ci vollero almeno quindici minuti prima che Rhaegar finisse di sistemare le bisacce e tutto il resto. Quando ebbe finito si appoggiò stancamente al drago sospirando. Aaah Ikarus...cosa ne pensi di tutta questa storia?
    Il drago emise un mugugno, poi qualcosa lo fece scattare sull'attenti. Rhaegar si voltò e vide la botola del passaggio segreto aprirsi. Ne saltò fuori Griff, seguito ovviamente dalla Principessa. Ikarus li salutò con uno sbuffo di fumo, poi riprese a mangiare, mentre il Re si diresse verso Lilyanne.
    Spero tu sia pronta per qualcosa di incredibile..., disse il Targaryen sorridendole, Non sarà il più comodo dei viaggi, ma ti assicuro che sarà il più spettacolare che tu abbia mai intrapreso..., continuando a sorridere prese i bagagli della Principessa e con fare attento li legò ai lati della sella. Bene...se sei pronta..., Rhaegar le porse la mano, indicandole con l'altra dove appoggiare i piedi per salire più agevolmente. Il drago non emise un lamento, ma con il muso spostò la carcassa ormai spolpata della mucca. Rhaegar allora saltò in groppa all'animale, posizionandosi proprio dietro alla dorniana. Con un braccio l'avvolse e la strinse a se, Tieniti pronta: la partenza è sempre la cosa peggiore..., mentre con l'altra mano prese le briglie, la cui unica funzione era tenersi. Ikarus: quando vuoi...
    Il drago allora emise un basso ruggito di assenso mentre si tirava su con le zampe. Con un movimento fluido estese le enormi ali, portandole in posizione verticale. Diede un piccolo colpo, alzandosi di qualche metro da terra, poi un altro, alzandosi ancora un poco. Puntò allora il muso verso l'alto, distese le ali al massimo e diede un ultimo vigoroso colpo. Lo stomaco del Re si strinse mentre il drago saliva rapidamente in volo verticale. Approdo del Re sotto di loro diventava sempre più piccola. Infine Ikarus si fermò a mezz'aria, terminando l'ascesa e, con un movimento lento, iniziò a planare trasportato dalle correnti ascensionali in direzione sud. Sopra di loro solo il cielo...

    [...]

    Le stelle avevano da poco iniziato a trapuntare il cielo. Una lieve falce di luna illuminava la notte, mentre sotto di loro le Terre della Tempesta si confondevano nel buio. Non avevano parlato molto durante il viaggio, beandosi della spettacolare vista del mondo che filava a molti piedi da loro. Avevano percorso molte leghe in quelle ore, ma la distanza che li separava dalla destinazione era ancora molta. Rhaegar decise quindi che era tempo di fare una pausa, per sgranchirsi le gambe e dormire qualche ora. Dopotutto lui era abituato a viaggiare in groppa a Ikarus, Lily invece no.
    Direi di fermarci per la notte, Lilyanne...se sei d'accordo ovviamente..., disse Rhaegar urlando per superare il rumore del vento. Con un movimento quasi impercettibile, Ikarus cominciò la lenta discesa verso terra. Per i loro occhi umani era come se il drago avesse deciso di gettarsi nell'oblio, ma la bestia vedeva perfettamente anche al buio e, in pochi minuti, atterrò delicatamente, accompagnando l'atterraggio con un leggero trotto.
    Si erano fermati nel bel mezzo del nulla.
    Con un movimento fluido, Rhaegat scese dal drago, poi diede una mano alla Principessa a fare altrettanto. Quando furono entrambi a terra, con gesti di chi aveva compiuto quelle manovre molte volte, il Targaryen approntò un piccolo campo. Tra i bagagli v'era una tenda, portata apposta per la Principessa, coperte per dormire e cibo. Ottenere un fuoco, con un drago a portata di mano, fu facile ed in breve tempo il campo fu sistemato.
    Allora? Com'è viaggiare a dorso di drago?, chiese il Re alla sua compagna di viaggio.
    Parlarono per qualche tempo, almeno finché la stanchezza non ebbe la meglio. Rhaegar attese quindi che la Principessa si chiudesse nella tenda, poi sistemò le proprie coperte accanto al fuoco. Ikarus era acciambellato intorno a loro, gli occhi attenti e vigili. Il Targaryen lo osservò e fu l'ultima cosa che vide prima di addormentarsi.

    [...]

    Era pomeriggio inoltrato quando finalmente raggiunsero il confine con Dorne. Sotto di loro il mondo si divideva in due. Sulla destra infatti si potevano notare le massicce rocce delle Montagne Rosse, lì in mezzo da qualche parte sorgeva Torre della Gioia. A sinistra invece lo scintillio del Mare Stretto ed il suo blu pervinca illuminato dal sole. Lì, la differenza di pressione nell'aria, costrinse Ikarus a salire di quota. Respira lentamente e profondamente..., suggerì Rhaegar alla Principessa. Il Targaryen infatti sapeva che lì in alto l'aria era più rarefatta. Occorreva fare attenzione o si rischiava di perdere i sensi. Con fare protettivo avvolse la dorniana nel proprio mantello: l'aria lì in alto era anche più fredda, forse perché le correnti del mare si incontravano con quelle delle montagne. Il drago intanto volava imperterrito.

    [...]

    Di nuovo notte. Intorno a loro la sabbia del deserto si increspava in alte dune. Nonostante fossero nella regione più calda di Westeros, faceva un freddo micidiale. Il fuoco in mezzo a loro contribuiva a tenerli al caldo, ma quella notte le coperte sarebbero state ben accette.
    Come credi che la prenderà tuo fratello? Credi che riusciremo a convincerlo?, in tutta onestà Rhaegar non credeva che Matthew avrebbe ceduto, ma forse la presenza di Lily...
    In ogni caso mancava poco all'arrivo, forse un giorno di viaggio o poco più, presto avrebbero saputo la verità dunque...

    [...]

    9 Gennaio 286 - Lancia del Sole - Alba

    Da lontano Lancia del Sole appariva come una gigantesca scacchiera tinta di rosso. Le prime luci del mattino, quelle antecedenti all'alba, coloravano la città di quella tinta così simile al sangue o al fuoco. Le torri della fortezza si dilungavano di molti piedi sopra la città, una su tutte appariva più alta e giustificava il nome della capitale del Principato. Infine, al di là delle costruzioni, lì dove il Mare Stretto luccicava, il sole fece la sua apparizione illuminando tutta la piana con la sua luce accecante. Rhaegar chiuse gli occhi a quel riverbero improvviso e anche Ikarus mugugnò il proprio fastidio, perdendo leggermente quota.
    Lilyanne..., chiamò il Targaryen per assicurarsi che la donna fosse sveglia, Siamo arrivati...
    Ci volle relativamente poco affinché il drago raggiungesse la città. Sotto di lui file di case squadrate e strette vie si dipanavano come un mosaico. Molti drappi colorati decoravano le strade e parecchi vessilli raffiguranti il sole dei Martell garrivano alla brezza mattutina.
    Rhaegar non aveva idea della reazione che avrebbero avuto gli abitanti di Lancia del Sole alla vista del drago: erano anni che il Targaryen non giungeva in visita al Principato, dal giorno in cui aveva conosciuto Lilyanne in effetti. Senza fretta, Ikarus volteggiò sui cieli della città in cerchio come un avvoltoio in procinto di cibarsi di una carcassa. In realtà il Targaryen stava solo attendendo che tutti notassero il suo arrivo. Quando constatò che era passato abbastanza tempo, fece cenno ad Ikarus di raggiungere la fortezza.
    Il drago allora prese a volteggiare in cerchi più piccoli, cercando un buon punto per atterrare. Ikarus raggiunse quindi il cortile d'armi della fortezza, all'apparenza l'unico punto dove poter atterrare agevolmente. Scese quindi dall'animale, sgranchendosi gambe e schiena, per poi aiutare la giovane dorniana a fare altrettanto, mentre attendeva che qualcuno venisse loro incontro.

    Parole 1759

    Scelgo l'approccio tranquillo e faccio decidere a LadyDie le eventuali chiacchiere...
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    Data la mole di informazioni da trattare, seguirò l'esempio di Fre e riporterò la seduta ad episodi separati, come se le questioni venissero affrontate in tempi diversi nel corso della stessa seduta...vi invito a fare altrettanto..XD


    Il Sentiero Luminoso

    Il Re si grattò la testa pensieroso, Trovo difficile stabilire una data esatta Valerian...tutto sta nella celerità in cui riusciremo a trovare gli uomini necessari, anche se con l'apporto di Ikarus il loro numero potrebbe essere inferiore...Posso affermare con certezza però, che l'attacco avverrà dopo le nozze tra Lord Stark e Lady Tyrell... Non so dirti però se avverrà prima delle mie di nozze, anche perché, allo stato attuale non sono nemmeno così sicuro che queste nozze avverranno: non voglio rischiare una guerra con Dorne solo per soddisfare i capricci del mio cuore..., ammetterlo fu molto più difficile di quanto credesse, Tuttavia..., riprese il discorso su Roccia del Drago, ...partiremo il prima possibile...intendo iniziare un attacco lampo: se tutto va come previsto, occorreranno al massimo tre giorni per riprendersi l'Isola: non ci saranno Giudizi dei Sette o duelli in punta di spada, porteremo esattamente ciò che le pietre di Roccia del Drago bramano da sempre: Fuoco e Sangue...
    Le parole del Lord Comandante delle Guardie Reali volsero poi su una questione tremendamente delicata: serviva che proteggesse anche Lilyanne? Rhaegar ci rifletté qualche secondo, poi scosse con decisione la testa, No...la Principessa Lilyanne ha dimostrato in più occasioni di sapersi difendere benissimo da sola...tremo al pensiero di ciò che potrebbe capitare a chi volesse tentare di farle del male: si ritroverebbe stretto nelle sue spire e costretto a vedere le zanne della Vipera di Mare affondargli nella carne..., sorrise, Quando la conobbi ebbe l'ardire di sfidare da sola un'intera ciurma di pirati, consegnandone molti al Dio Abissale prima ancora del mio intervento...con gli anni immagino abbia migliorato le sue già incredibili abilità...spero che Lilyanne non la prenda come un'offesa il non offrirle protezione, ma credo che la sua natura tremendamente solitaria apprezzerà non poco il non sentirsi costantemente sotto scorta, anche se effettivamente le truppe di Kevan forniscano un buono scudo qui dentro al Fortino di Maegor..., concluse poi dicendo, Quindi no, Valerian...e ad essere onesti non credo nemmeno che tu debba preoccuparti troppo per la mia incolumità: con tutto quello che mi è successo negli ultimi anni dubito che gli dei mi concedano la felicità di una vita breve con tutte le occasioni che hanno per accanirsi ulteriormente..., forse era una pessima battuta, ma non pareva troppo lontana dalla verità, Considera la protezione dell'erede al Trono, il Principe Galuadh, come primaria priorità e ovviamente anche degli altri bambini: non mi fido molto delle Rose Nere di Aconé, hanno già tradito i Tyrell una volta, non mi stupirebbe se lo facessero una seconda...
    Valerian poi pose i dubbi circa la necessità di arruolamento delle Cappe Bianche, Gli dei mi fulminino se non hai ragione! L'arruolamento di altri Confratelli è di primaria importanza, al momento è la Guardia Cremisi ad occuparsi dei vuoti, ma è ovvio che Kevan non può continuare ad utilizzare i suoi uomini per tale compito, così come è ovvio che tu non puoi fare il lavoro di sei persone...Matthew Martell si è proposto di concedere degli uomini per tale compito, ma dato le condizioni non ottimali in cui versa lo stato mentale del Principe di Dorne io non mi fido ad accettare le sue proposte...la fedeltà della Guardia Reale deve essere esente da dubbi...per cui Valerian ti concedo carta bianca: arruola chi a tuo giudizio è più meritevole di portare il mantello bianco, non mi importa né il suo ceto sociale né il suo sesso a dirla tutta...anzi, Dama Forrester si è dimostrata un'eccellente cavallerizza, non mi dispiacerebbe affatto se qualcuna di altrettanto dotata potesse indossare l'armatura delle Guardie Reali...forse andrebbe contro la tradizione, ma sono sicuro che al lungo andare l'apertura verso il genere femminile possa portare solo che vantaggi all'intero continente...così come non ci sarebbe nessun problema se si arruolasse qualche popolano: Ser Duncan l'Alto è stato indubbiamente uno dei migliori cavalieri che hanno servito sotto l'egida della Guardia Reale ed era poco più di uno scappato di casa...quindi mi ripeto: arruola chi vuoi Valerian, ogni uomo o donna che porterai al mio cospetto avrà da me la benedizione e la stessa fiducia che ripongo nelle tue abilità...
    Riposti i dubbi di Valerian, prese la parola il Maestro delle Leggi, Non occorre, mio Lord, rispose Rhaegar con convinzione, Credo che una mia apparizione pubblica correlata a parole annunciate dalla mia voce e dal mio cuore possa avere una presa maggiore rispetto a quelle vergate dall'inchiostro e da una fredda pergamena..., si inumidì le labbra, Credo inoltre che il popolo di Approdo del Re apprezzerà la dimostrazione tangibile che il loro Re non si sia dimenticato di loro..., fece una pausa, Quindi sì, farò io stesso una proclamazione di indulgenza pubblica e lo farò nei prossimi giorni, ovviamente occorrerà anche redigere una prova scritta di quanto promulgherò, ma questo possiamo deciderlo oggi stesso...

    La Riforma Economica da Draghi a Drago è un attimo...XD

    Il debito contratto a causa della guerra fece contrarre le vene nelle tempie del Sovrano, il quale ascoltava con attenzione le parole del giovane Maestro Luthor. Certo, paragonati ai debiti che Casa Targaryen aveva contratto in passato, come durante il regno del Mediocre, centomila dragoni sembravano quasi un'inezia, purtuttavia con la situazione che avevano tra le mani anche quella cifra sembrava insormontabile. Il contratto suicida stipulato da Illyria, unito alle folli azioni di quest'ultima, sembravano una sentenza di morte agonizzante. In ogni caso il giovane studioso dell'Altopiano aveva portato in seno alcune questioni interessanti. Prima tra tutte l'effettiva assenza dei mercenari che la cugina aveva assoldato. Che fine avevano fatto quei guerrieri? Durante l'assedio solo una piccola parte di loro si era presentata all'appello, guidati dal capospia Wapi. Fu proprio pensando alla spia di Roccia del Drago che a Rhaegar si accese una candela in testa la lampadina sarebbe stata anacronistica, alzò dunque una mano per interrompere brevemente Luthor e potersi rivolgere al Maestro delle Spie, Varys..Wapi è a Roccia del Drago? E' possibile mettersi in contatto con lui?, la sua preoccupazione andava ben oltre i semplici gioielli contenuti nelle segrete di Roccia del Drago. Sotto la fortezza vi stava infatti un altro tesoro, dal valore inestimabile, A Roccia del Drago sono custodite le uova..., disse il Targaryen quasi in un sussurro, Fanno parte della stessa covata che ha dato vita ad Ikarus: quindi, per ipotesi, sono potenzialmente fertili, guardò negli occhi il Maestro, Non occorre dirvi quanto possa valere un uovo di drago...né il potenziale pericolo che si cela nella possibilità che qualcuno di quei pazzi trovi il modo di farle schiudere..., certo un cucciolo di drago non sarebbe stato un grosso pericolo, ma in quel caso Rhaegar sarebbe stato disposto ad abbatterlo? E se il valore di un uovo di drago era inestimabile, quanto poteva valere un drago vivo? Il Targaryen si riscosse da quei pensieri, percependo la tenebra che era calata intorno alle sue parole, In ogni caso credo che screditare gli altri mercenari sia una mossa ambigua, che non porterebbe grossi benefici, ma anzi potrebbe addirittura convincerli ad unirsi ai nostri nemici dietro compensi più economici al solo scopo di poterci rispondere per le rime... Potremmo però effettivamente contattare i comandanti in carica e chiedere loro spiegazioni e, in caso, guastarne la linea di comando dall'interno..., fece poi cenno al Maestro affinché proseguisse con le sue argomentazioni riguardo ai mercenari.
    Sono d'accordo, rispose il Re, Allontanare quegli uomini da Delta delle Acque è un compito della primaria importanza...però non sono sicuro che lasciarli liberi di poter essere comprati di nuovo sia una mossa saggia allo stato attuale delle cose..., guardò ognuno dei membri, Sapendo questi mercenari dei problemi che stiamo attraversando, cosa impedirebbe loro di gettarsi tra le braccia dei ribelli di Roccia del Drago? Abbiamo appena constatato che l'Isola possiede le risorse necessarie per poter acquistare un esercito abbastanza grosso da darci problemi nell'immediato..., fece una pausa, Potremmo trovare il compromesso, arruolandoli nuovamente come milizia per la ripresa dell'Isola. questo li porterebbe a lasciar libere le Terre dei Fiumi oppure..., il volto del Re si fece scuro, ...potremmo valutare l'ipotesi di eliminarli..., tacque nell'attesa che Maestro Luthor riprendesse il suo discorso.

    Questa è una buona idea!, esclamò il Sovrano, maledicendosi per non averci effettivamente pensato egli stesso, Spingere le persone ad investire nella nostra Banca ci permetterebbe davvero di far ripartire un cospicuo viavai di denaro e convincere gli investitori a portare denaro da noi, toglierebbe una grossa fetta di clienti alla stessa Banca di Ferro...sarebbe quasi come batterli al loro stesso gioco..., appoggiò i gomiti sul tavolo e intrecciò le mani tra loro, Tuttavia concentrare tutto quel denaro in un posto solo potrebbe portare anche parecchi problemi di sicurezza pubblica...possediamo le strutture e gli uomini in grado di difendere la Banca? Dobbiamo garantire a chi si affiderà a noi la stessa sicurezza, se non di più, data dal tenere i loro averi nei forzieri di famiglia o sotto il materasso..., separò le mani, In ogni caso liberarsi dalla morsa della Banca di Ferro sarà una questione lunga e delicata, tuttavia l'idea di far pervenire qui le tasse..., indicò il Gran Maestro, ... che sarebbero dovute entrare nelle casse di Casa Tully potrebbe essere una soluzione, per lo meno momentanea, alla necessità di liquidi...la nobiltà ed i mercanti della Corona potrebbero essere agevolati da un abbassamento delle tasse, in modo da convincerli non solo a consegnarci il denaro dell'imposta, ma anche quello dei forzieri come dicevamo poc'anzi..., fece una smorfia, Per quanto riguarda Delta delle Acque invece dovremmo convincere i Lord dei Fiumi...sempre che i mercenari abbiano lasciato qualche moneta all'interno della fortezza...qualcuno sa dirmi quale fosse l'ammontare di denaro posseduto da Lord Hoster Tully?

    La questione passò poi in rassegna ai rapporti economici esteri. In realtà confesso che quei due si sono presentati in un brutto momento..., disse il Re portandosi la mano al petto in segno di mea culpa, Mi ero appena svegliato dal coma e fu una mattina abbastanza carica di tensione..., come dimenticare della fanatica del culto a cui aveva tolto la vita?, Mi piacerebbe poterli incontrare di nuovo e conoscere nei dettagli quale accordo avessero stretto con mia cugina e capire, effettivamente, cosa noi ci abbiamo guadagnato da questo accordo..., fece una pausa, E perché no, Maestro? Effettivamente potremmo incontrarli assieme e vedere effettivamente cosa hanno da offrire..., sorrise, spero che almeno loro non chiedano soldi..., puntò poi gli occhi verso il Maestro del Conio, Voi che suggerimenti avete riguardo alle tratte commerciali menzionate da Maestro Luthor: credete che un'apertura della Corona verso le altre città libere possa portare giovamento? E se sì, in cosa consisterebbero i nostri rapporti commerciali con loro? Cosa abbiamo da scambiare e soprattutto quando potranno essere operative le nuove rotte?

    Aumento delle Tasse

    A quella proposta le narici di Rhaegar si allargarono irate. Vi siete forse ammattiti?, chiese con la voce che sembrava un sibilo, Avete fatto un giro fuori da questo castello? Li vedete i cittadini che dividono il cibo con i randagi? E voi proponete altre tasse?, scosse la testa con decisione, E' assolutamente fuori discussione: non ho intenzione di scatenare una guerra civile! Dobbiamo fare in modo che la moneta giri più velocemente, aumentare le tasse sarebbe come chiedere ad un uomo di infilarsi in un secchio e cercare di sollevarsi dai manici..., Maestro Luthor però suggeriva di tassare i nobili, Mh...non sono molto convinto nemmeno di questa opzione, Maestro...non credo sarebbe molto corretto premiare chi ci ha aiutato con un aumento delle imposte...questa guerra è stata pessima fin dall'inizio...

    Le vedove

    Rhaegar ascoltò le proposte dei membri del Concilio riguardo le Lady rimaste senza marito a causa delle sue condanne. Ci rifletté un attimo, ma in fondo la questione non gli pesava molto sul cuore. Quelle donne non c'entravano nulla con le scelte dei loro mariti e, almeno secondo il Re, probabilmente avrebbero sperato in una vita molto più tranquilla. Se prive di seggio, le Lady possono tornare dalle loro famiglie o dimorare qui nella Fortezza Rossa...a patto che siano sorvegliate a vista...i sussurri di una femmina sono peggio di quelli del nostro caro Lord Varys e buona parte degli uomini, forse me compreso, avrebbero difficoltà a resistere a velenose lusinghe..., poi rispose in merito alla questione Zanna Dorata, Dici il vero, Maestro Luthor...La richiesta mi venne fatta dallo stesso Lord Damon e non potevo certo tirarmi indietro, tuttavia la Lady potrà rimanere nel castello ed amministrare la terra in nome degli Arryn...credo che gli abitanti possano trovare più di loro gradimento una soluzione amichevole piuttosto che una piantatura stabile da parte di forestieri..., anche la questione dei soldati Lannister poteva diventare una spina nel fianco, Perché non proporre loro di combattere per noi? Varys..., si piegò verso l'eunuco, ...dici che ti è possibile verificare la lealtà ai Lannister di questi soldati? Credi che possa esserci la possibilità che combattano per noi? Magari come parte del futuro Esercito Regio...

    Maestro della Flotta & Astion Goodbrother

    I nomi che avete elencato sono molto interessanti, Maestro..., fece una pausa, Tuttavia vorrei essere sicuro di affidare la flotta a qualcuno di estremamente valido e che non ci pianti in asso...era mia intenzione affidare questo compito a Lord Astion, magari come tentativo di allacciare un rapporto più stretto con le Isole di Ferro...chi meglio di loro potrebbe comandare una flotta?, ma v'era anche l'Ovest, Pentos e, dulcis in fundo, Dorne...Dorne, dici?, chiese volgendosi verso Valerian, Credi davvero che basterà una cosa del genere a riallacciare i rapporti con quell'idiota del Principe?, il suo tono si fece stizzito, Matthew Martell crede di poter giocare al Gioco del Trono standosene comodo sulla sua poltrona: è questa la verità...
    La discussione volse verso le altre possibilità, Come detto prima, sono disposto ad incontrare i due Pentoshi...ma credo che dovremmo comunque capire cosa è successo a Lord Astion...direi che per il momento possiamo rimandare la questione...cerchiamo di risolvere i problemi della terraferma, prima di quelli del mare...

    Viserys e Valle

    Rhaegar lesse con crescente preoccupazione le parole vergate da Maestro Colemon. Pareva che Viserys fosse diventato uomo, ma in maniera alquanto preoccupante e sbagliata, forse. Rhaegar volse il pensiero al fratello minore, in quelle settimane che se l'era trovato intorno non gli sembrava particolarmente cambiato, se non in altezza, ma in effetti quanto tempo passava con lui? Molto poco. Forse avrebbe dovuto stargli più vicino, accudirlo e crescerlo come un Re. Grazie, Maestro Luthor, disse sinceramente il Sovrano, Vedrò di sistemare la faccenda nel migliore dei modi...
    Sì, avrebbe preso Viserys come suo scudiero o qualsiasi ruolo potesse tenerlo sotto il suo vigile sguardo. Gli avrebbe insegnato la temperanza e la pazienza, oltre che ai valori necessari per governare un Regno.
    In ogni caso vorrei discutere della questione della Valle con lord Waynewood...Damon l'aveva nominato suo portavoce e lo teneva in alta considerazione...forse sarebbe meglio lasciare Nido dell'Aquila sotto il vessillo degli Arryn, ma vedremo cosa avrà da dire in merito il Lord...

    Tempesta e Sala dell'Estate

    Quello che dite è tutto corretto, Maestro, annuì, Compreso l'omicidio di Darion Baratheon..., non aveva senso nasconderlo dopotutto, Questa guerra è stata anche opera sua...inoltre le sue mani erano lorde del sangue di mio fratello, oltre che del sangue del suo...la sua morte può portare solo beneficio alle Terre della Tempesta , il tono della voce del Re era di una calma glaciale, non emetteva infatti il solito incontenibile calore tipico dei draghi, apparendo più come una sentenza innegabile. Quella con Darion Baratheon non era politica, ma una questione completamente personale. Strinse le mani dinnanzi al volto, intrecciando le dita tra loro, Per quanto riguarda la reggenza di Capo Tempesta abbiamo due opzioni possibili: la prima funziona solo se Steffon dovesse riprendersi, in quel caso è di primaria importanza che il figlio di Lady Cassandra sia nelle nostre mani e non in quelle dei ribelli, tenendolo qui ad Approdo con noi, potremmo usarlo come leva per il benestare dei Baratheon..., fece una breve pausa, Nel caso Steffon dovesse infine morire invece dovremmo diffondere la voce che il bambino non è frutto del seme di Darion Baratheon, ma di Ser Grandison, il quale sarà ricordato per essere tragicamente caduto nella lotta contro i ribelli... , guardò tutti negli occhi, soprattutto Varys. Ci sarebbe voluta tutta l'abilità del Ragno nel manipolare le informazioni, nascondendo il fatto che il cavaliere fosse morto come un idiota attaccando un drago con un martello, anzi Rhaegar ne avrebbe onorato la memoria elevandolo ad eroe. Nel caso dovessimo prendere questa via, allora dovremmo trovare un giusto candidato: Ser Duncan Dondarrion è una buona scelta...la sua vita è doppiamente legata alla mia...un altro pretendente però potrebbe essere Lord Connington: il matrimonio della figlia con Darion lo rende un potenziale erede...., sciolse le mani, In ogni caso serve prudenza miei lord...
    La questione Sala dell'Estate era relativamente molto più semplice, Con la morte di Daerion e la rinuncia da parte di Lady Tyrell, il titolo di Principe di Sala dell'Estate ritorna a me...al più presto ho comunque intenzione di far riprendere i lavori e di aggiungere delle migliorie alla pianta della fortezza..., allargò le mani, Tuttavia la questione può anche aspettare tempi più maturi..., ammise placidamente.

    La Foresta del Lupo

    Uno dei pregi di Ikarus era l'indubbia lealtà verso la sua persona. Ogni qual volta che a Rhaegar succedeva qualcosa il drago reagiva in maniera esemplare, per un drago si intende. La scomparsa del Re era una di quelle situazioni. Un gatto lo avrebbe cercato miagolando e grattando le porte, un cane abbaiando all'impazzata. Ikarus, probabilmente conscio che il fuoco nulla avrebbe potuto contro il suo umano, aveva deciso di incendiare le foreste del Nord nel vano tentativo di trovarlo. Il Nord aveva reagito in maniera abbastanza composta in realtà: non si erano sollevati contro il Re ed il suo terrificante compagno e, al momento della chiamata, avevano risposto senza porre dubbio alcuno sulla loro lealtà. Il danno però restava e andava risarcito.
    Occorrerà parlare a fondo con Lord Caleb della questione e con Casa Forrester...risarcirli economicamente mi pare impossibile al momento...tuttavia potremmo offrire loro un accordo commerciale vantaggioso? Potrebbero accettare?

    Il Matrimonio Reale

    La questione del suo matrimonio con Lilyanne Martell diventava più spinosa di giorno in giorno. Il di lei fratello, attuale Principe di Dorne, non arretrava di un passo dalle sue idee, né intendeva in qualche modo ritrattarle, nonostante il tentativo portato avanti anche dalla Cittadella. A dire la verità, Valerian, cominciò il Targaryen voltandosi verso il cavaliere, Il matrimonio con la Principessa Lilyanne è nulla più di un mio capriccio: lo confesso..., appoggiò il dorso allo schienale della sedia, Potreste anche biasimarmi per questo, miei Lord, e dirmi che non si tratta di un comportamento degno di un Re...tuttavia è il mio unico capriccio, credo di meritarmelo dopotutto..., sorrise, Spingerò fino in fondo la strada della diplomazia, andando io stesso a parlamentare con Matthew Martell se necessario per convincerlo..., espose, ma poi aggiunse, In ogni caso non sono uno sprovveduto: se vedrò ogni tentativo fallire miseramente, saprò accantonare la questione...non lascerò che scoppi una guerra solo per me...non più per lo meno...

    Infine, con un gesto rapido, lanciò un piccolo rotolo di pergamena verso Lord Karstark. Gli occhi ametista del Re si posarono su quelli del Lord di Karhold in maniera inequivocabile. "Tira fuori quell'ascia", sembravano comunicare, in tono che non ammetteva repliche.

    L'annuncio

    Per finire signori, vi comunico che ho in mente di nominare Ser Buckwell nuovo Primo Cavaliere, non appena sarà giunto qui ad Approdo, la sua voce era seria, così come il suo sguardo, Il giovane Lionel si è dimostrato un alleato leale ed intelligente, dallo spiccato spirito iniziativo, quasi superiore a quello dello stesso Damon, che gli dei lo abbiano in gloria, e molto più vicino ai modi del compianto Jon... Non credo che esistano altri candidati validi come lui...

    Finalmente ci siamo...3286 parole...
    Scusate la lunghissima attesa...Però regà, una richiesta: non fate più cose così lunghe, piuttosto allunghiamo la durata della quest ma è più facile trovare il tempo per mille post piccoli che per uno così lungo....
    P.S. spero di non aver saltato punti...XD
    P.P.S. in realtà li avevo saltati, ma ho editato subito...XD


    Edited by devilbepps - 14/6/2022, 18:43
  11. .
    Nel sentire le parole del giovane Frey, la mente del Re volò nel ricordo della notte della battaglia per la città. Wally Frey era stato lo scudiero di Lord Waynewood, seguendo il cavaliere della Valle per tutto il tragitto delle mura, morendo proprio sotto gli occhi del Lord. Ferito mortalmente dal veleno preparato da Tywin.
    Sei fratello di Wally?, chiese con voce greve, La sua orribile morte è un altro dei fardelli che terranno Tywin Lannister inchiodato nel girone più basso dei Sette Inferi...
    Si voltò poi verso il Lord delle Torri Gemelle, Lord Frey! Spero che il tragitto fin qui non ti abbia stancato..., disse in tono di finta costernazione, Tutti noi però sappiamo che hai energia da vendere, nevvero milord?, gli sorrise con evidente scherno, Spero che tu non abbia seminato anche qui o presto dovrò far costruire una torre per contenere il prodotto dei tuoi lombi!, ridacchiò per la sua battuta, poi si votò nuovamente verso il giovane, Quindi anche tu hai intenzione di immolarti per la causa? Servire vino ed acqua al tuo Re nella speranza che egli si ricordi delle Torri Gemelle?, si voltò nuovamente verso Lord Walder, E' questo il piano, Lord Frey? Donarmi tuo nipote nel tentativo di divenire Lord dei Fiumi?, l'ametista negli occhi del Sovrano luccicò feroce per un istante, lo sguardo di un predatore, O forse speri che il suo aspetto aggraziato possa in qualche modo colpire il mio tanto vociferato appetito?, possibile che il Sovrano avesse udito gli sproloqui del Lord delle Torri Gemelle? Dopotutto la Fortezza Rossa era piena di orecchie e le Terre dei Fiumi erano molto lontane...la possibilità diventava una probabilità la dentro: quante ragnatele c'erano tra quei corridoi?
    Rhaegar squadrò bene il giovane Tyrion. Checché ne dicesse Lord Walder in quel giovane c'era molto più sangue Lannister che Frey e, forse, era un bene. Dopotutto molti degli insegnamenti che il Targaryen aveva ereditato venivano proprio dal Vecchio Leone.
    In ogni caso..., disse lentamente, Non hai risposto alla mia domanda, giovane Tyrion: cosa credi di essere venuto a fare qui?, lanciò un'occhiata a Lord Frey, Ignora tuo nonno e rispondi...apprezzo molto più dei sinceri balbettii a risposte studiate a memoria per conto di terzi...

    Parole: 368
    Mi scuso per la pochezza del post, ma onestamente non sapevo che altro scrivere...XD
  12. .
    Rhaegar, il Targaryen, perse per un attimo la pazienza: Per i Sette Inferi, Vicben! Hai almeno la vaga idea di dove diavolo ti trovi? Capisco l'essere disinteressati da ogni cosa che non sia il tuo cazzo, ma guardati un attimo intorno! Come puoi non sapere quello che succede ad un soffio da te? Sei il figlio di un Lord! Di un grande Lord! Tuo fratello fa il diavolo a quattro per essere importante, tua sorella sta per diventare Regina e tu? Perdi tempo dietro ad un cane che hai addirittura chiamato come me? Cosa volevi dimostrare? Disprezzo per il sottoscritto? Menefreghismo per la mia autorità? Come se me ne importasse qualcosa!, il Sovrano sbraitava come non mai, Sono sicuro che anche quel cane è più sveglio di te! Sei il figlio di un Principe Vicben: inizia a comportarti come tale!, lo squadrò negli occhi, Conosci Orya meglio di me, dove credi che possa essere? Credi che sarebbe rimasta ferma in un punto a rischiare la propria vita e quella del bambino? Se tanto ci tieni vai a cercarli: hai tutte le capacità per riuscire nell'impresa!

    E così dicendo il Sovrano voltò i tacchi e, con un gran svolazzare di mantello, si dileguò.

    anche per te, post scarno, ma almeno chiudiamo...XD
  13. .
    Rhaegar strinse i pugni con rabbia. Nulla era andato secondo i piani: nulla. Ci volle un enorme sforzo di volontà per non sbraitare la sua rabbia contro la povera Lady Florent: ma in fondo la giovane non c'entrava nulla con quanto successo, era anzi un miracolo che fosse ancora viva.

    Quindi Lord Redwyne, dopo aver compromesso l'intera operazione con il suo ego, si rifiuta di parlare con il sottoscritto?, scosse la testa, poi alzò la mano in segno di pace verso la lady, Grazie per aver avuto il coraggio di riferirmi quanto è accaduto, milady...spero l'esperienza non vi abbia troppo traumatizzato: servirebbero più persone con il vostro coraggio dentro questo castello..., le sorrise, un sorriso tirato, Andate pure a riposare...non vi disturberò oltre...

    Rhaegar attese che la lady si fosse congedata poi, lentamente, si portò una mano al viso ed iniziò a singhiozzare: Damon Arryn era morto. L'ultimo lascito di Jon era morto e la colpa era tutta sua...

    Post scarno, ma almeno chiudiamo...XD
  14. .
    Il Re, com'era nei suoi diritti, si stava facendo beatamente gli affari suoi. Era un momento di inaspettata calma quello, dopo giorni di chiacchiere, dibattiti e solo gli dei sapevano che altro, e quindi Rhaegar ne aveva approfittato per concedersi un momento di relax all'interno dei suoi giardini privati, godendosi la leggera brezza che smuoveva le fronde degli alberi. Il giardino era apparentemente vuoto, ma in realtà il Targaryen aveva avuto modo di vedere Balerion il gatto nero sonnecchiare placidamente all'ombra di un sicomoro. Una visione talmente rilassata che a momenti il sovrano provò invidia per il felino e una voglia irrefrenabile di adagiarsi nell'erba accanto a lui e farsi una pennichella pomeridiana.
    Purtroppo però mezz'ora di quiete erano un lusso fin troppo costoso e non ci volle molto affinché un servitore lo raggiungesse con aria trafelata. Rheagar gli sorrise, facendogli cenno di prendere fiato prima di continuare: che mai sarà successo per mettergli così tanta fretta?
    Lord Frey? Oh dei..., ansimò alzando gli occhi al cielo, Per i Sette Cieli! Che vuole? Credevo di aver già espresso le dovute condoglianze sia per Walder che per Wally..., si portò la mano sul volto con fare stanco. Non aveva mai pensato che a Lord Frey importasse molto di tutti quei figli che era riuscito a mettere al mondo, ma quella chiamata poteva voler dire che il vecchio Lord delle Torri Gemelle avrebbe usato la sua "tragedia" per allungare le mani su Delta delle Acque.
    In risposta, il servo gli disse che Lord Walder voleva affidargli uno dei suoi nipoti come coppiere. Un coppiere. Ma aveva davvero bisogno di un coppiere?
    Per i Sette Inferi!, bestemmiò Rhaegar, Seriamente? Che ci faccio con un coppiere? Ho perso due dita, mica l'intera mano!, si portò nuovamente la mano al volto, passandola poi per i corti capelli argentati, E va bene...digli di presentarsi in Sala del Trono...vediamo com'è questo coppiere..., prese quindi la via dell'uscita dal giardino ma, prima di imboccare una delle porte, si voltò verso il servitore e gli chiese, Come si chiama questo nipote? Sempre Walder?

    [...]

    La Sala del Trono era completamente vuota tranne che per il Re e per Lord Valerian, il quale stava ritto ai piedi del Trono di Spade, chiuso nella sua armatura bianca e con il mantello del medesimo colore che scendeva fino ai piedi. Rhaegar invece quel giorno era vestito come suo solito: una blusa rossa e nera che lasciava scoperte le braccia protette da una cotta di maglia. Una cintura di cuoio gli teneva su le comode brache in camoscio, mentre un paio di stivali dello stesso materiale della cintura gli coprivano i piedi. In testa ovviamente aveva la corona d'acciaio forgiata dai resti della spada di Tywin Lannister.
    La Sala invece era quella di sempre: le grandi vetrate filtravano la luce del sole, gettando ombre che andavano a colpire i teschi dei draghi morti. I più piccoli, grandi quanto le teste di un cane, erano quelle più vicine alle doppie porte di legno e bronzo. Via via però che le colonne si avvicinavano al Trono di Spade, le dimensioni di quelle scatole craniche aumentavano, culminando nell'enorme teschio di Balerion appeso proprio sopra il Trono. La testa del drago del conquistatore era così grossa che avrebbe benissimo ingoiare il Re con tutto il Trono. Le zanne nere rilucevano sinistre come spade d'acciaio di Valyria, quasi fossero pronte a schiudersi da un momento all'altro. Neanche Ikarus, il drago del Re, poteva vantare di incutere timore quanto quel teschio polveroso.
    Tyrion Frey..., pensava Rhaegar sotto l'ombra di Balerion, Strano nome per un Frey...
    L'ingresso del giovane però fugò ogni dubbio riguardo il suo nome: quei capelli biondi e quei lineamenti tradivano il fatto che nel giovane scorresse copioso il sangue di Casa Lannister.
    Che gran figlio di puttana..., sussurrò mestamente il Sovrano. Con quell'insulto ovviamente voleva apostrofare il vecchio Lord Frey che ancora una volta mostrava una sagacia che comprendeva soltanto lui. Tuttavia fu con un sorriso che accolse il ragazzo: in fondo non era che l'ennesima vittima dei capricci di un vecchio Lord.
    Tu devi essere Tyrion!, esclamò quando quello fu abbastanza vicino, Sei il figlio di Lady Genna, vero? Dì un po', cosa credi di essere venuto a fare qui?, già: quali erano i piani del vecchio riguardo a quel ragazzino caracollante?

    717 parole
  15. .
    Rhaegar si attardò nel Parco degli Dei, mentre la fiumana di gente presente al matrimonio iniziava il lungo cammino che l'avrebbe portata al banchetto nuziale, per l'occasione allestito presso il Bosco del Re. Una scelta azzardata, quella di Aconé, viste le problematiche causate dal Sentiero Luminoso, quella di celebrare un evento del genere in un luogo che non poteva garantire il massimo della sicurezza. D'altronde però, neanche la Fortezza Rossa era al sicuro dai minacciosi sibili della Setta. Ma a proposito di sibili...
    Il Targaryen cercò con sguardo attento la figura di Lilyanne Martell in mezzo al marasma di invitati: voleva raggiungerla, parlarle, magari anche corteggiarla come si doveva, ma temeva che la giovane Principessa di Dorne si fosse già dileguata tra la calca affamata che zampettava lungo il prato. Doveva accodarsi anche lui al corteo capeggiato dagli sposi, ma prima aveva alcuni compiti da portare a termine.
    Con passo marziale raggiunse quindi Kevan, Lord Comandante delle Cappe Cremisi, Lord Kevan..., lo chiamò il Re richiamandone l'attenzione. Il Targaryen lo osservò porsi sull'attenti, poi comandò, Prendi qualche uomo e fa una rapida ronda del Fortino di Maegor, controllate con attenzione le aree dedicate a Caleb ed Aconé, soprattutto la camera da letto: che sia chiusa a chiave e che la chiave pervenga a Lord Stark direttamente. Poni anche due uomini di guardia alle porte...finora è andato tutto bene, ma non mi fido delle serate troppo tranquille...
    Rhaegar attese che il cavaliere eseguisse i suoi comandi, poi volse la sua attenzione altrove. Con gli occhi cercò la familiare figura di Lord Valerian e della sua armatura bianca, ma il Lord Comandante delle Guardie Reali era sparito, così come sua madre. Il Targaryen non vide nemmeno Amerey. Il Sovrano suppose quindi che, come precedentemente ordinatogli, Lord Valerian si fosse posto a difesa della madre e forse della piccola, scortandole personalmente verso il Bosco del Re. Oppure Amerey aveva semplicemente seguito la sposa sua madre. In ogni caso sperò che tutto fosse eseguito alla perfezione e senza incidenti. Già quel pomeriggio infatti, la Regina aveva avuto un piccolo battibecco con il cavaliere al servizio di Aconé, il quale si era evidentemente rifiutato di far passare Rhaella per vedere il piccolo Galuadh. Rhaegar fu riconoscente per lo zelo dimostrato dall'uomo, ma la Regina era sempre sua nonna...
    Si guardò nuovamente intorno alla ricerca di Lilyanne, ma la sua attenzione venne rapita dalla creatura che più di tutte riempiva parte dei suoi pensieri: Ikarus. Il drago infatti, con grosso disappunto di Balerion, aveva alzato la testa, pronto ad essere cavalcato dal suo cavaliere e Rhaegar era in procinto di farlo quando, finalmente, la vide. La bellissima dorniana, stretta nel suo abito verde che ne risaltava l'incarnato, stava esattamente dove l'aveva vista prima della cerimonia. Immobile e per certi versi irraggiungibile, Lilyanne Martell se ne stava in disparte ad aspettare lo scorrere della folla. Per un folle istante, Rhaegar credette che stesse aspettando lui, ma la razionalità gli suggeriva che la Principessa di Lancia del Sole stesse solo cercando di tenersi fuori dall'attenzione di chiunque. Non era certo un segreto per il Re il fatto che la dorniana non ricambiasse i suoi sentimenti, avrebbe dovuto lavorare non poco per potersi conquistare il suo amore e forse sarebbe stata una battaglia persa in ogni caso. Beh, avrebbe comunque potuto corteggiarla alla vecchia maniera, in fondo cosa aveva da perdere? Lilyanne sarebbe diventata sua moglie in ogni caso, ma forse avrebbe potuto addolcirle il compito e forse un giorno, chissà...
    Sussurrò quindi qualche parola in valyriano al drago, poi gli volse le spalle e si diresse deciso verso la dorniana.
    Sei bellissima questa sera, Lilyanne..., esordì, chinando leggermente il capo in segno di saluto, Vuoi concedermi l'onore di una passeggiata fino al banchetto? Il Bosco del Re è magnifico sotto questa luce..., e così dicendo offrì il proprio braccio alla giovane Martell, alle sue spalle intanto, Ikarus aprì le gigantesche ali e con un solo poderoso balzo, si librò alto nel cielo...

    Bella cerimonia, anche se un po' noiosa, non trovi?, chiese mentre iniziavano a camminare, Semplice, però efficace...incredibile però come tutti abbiano accettato questa unione senza ribattere...mia madre mi raccontò che quando si sposarono i tuoi genitori ci fu un gran trambusto, che continuò per anni addirittura...c'ero anche io quel giorno, anche se ovviamente ero troppo piccolo per ricordare cosa avvenne...ricordo però i colori e bla bla bla bla..., il Re parlava come un fiume in piena, narrando di aneddoti passati. Intorno a loro, silenti, quattro Cappe Cremisi li scortavano, tenendosi abbastanza distanti da non infastidirli, ma abbastanza vicini per intervenire in caso di bisogno.

    [...]

    Il Sovrano scelse un giro più lungo, rispetto a quello diretto per il Bosco del Re, luogo decretato al tenersi del banchetto. L'obbiettivo era quello di passare più tempo con Lilyanne prima di ricongiungersi alla calca, ma la sua scelta fu ponderata anche dal cercare di evitare gran parte di Fondo delle Pulci. Sia chiaro, non era preoccupato dal popolino, con il quale avrebbe condiviso del tempo anche volentieri, ma voleva evitare al Sentiero Luminoso una scusa per poter attaccare lui e la Principessa. Un eventuale ferimento di quest'ultima, anche se accidentale, avrebbe aumentato a dismisura i già grossi problemi diplomatici con Dorne. Meglio evitare dunque. Camminarono dunque, sempre a braccetto, lungo la banchina del porto appena ricostruita. L'odore del mare riempiva l'aria ed il suono della risacca si mescolava alle chiacchiere di Rhaegar, mentre la luce del tramonto iniziava a cedere il passo al buio della sera. Sai...da ragazzi spesso io e Jon venivamo qui per nuotare...c'era infatti una piccola spiaggetta là..., indicò una zona del porto ora invasa dal legno e dalla pietra, Ogni volta che venivamo qui c'erano frotte di ragazze che ci seguivano, ma la cosa divertente era che non seguivano me, nonostante fossi il Principe..., sorrise a quei ricordi, No...venivano tutte per ammirare Jon ed il suo fisico scultoreo, molto più prestante di quanto io avrei potuto mai sperare...e bla bla bla bla...

    [...]

    Il Bosco del Re li accolse con il suo odore di resina misto alla salsedine del mare. Delle candele erano state accese per illuminare la via e da lontano si sentivano le voci degli invitati. Questo però non fermò Rhaegar da raccontare altri aneddoti. Una volta, anni fa, in questo bosco ho avuto lo spiacevole incontro con un orso...non c'era Ikarus con me e quell'enorme bestia mi attaccò all'improvviso saltando fuori da dietro gli alberi...il povero Zoccofuoco, il mio cavallo di allora, si spezzò una zampa nel tentativo di schivare la bestia e cadde trascinandomi con se e per poco non ci rimanevo secco...fui fortunato però, riuscendo a svicolarmi da sotto il cavallo giusto un attimo prima che l'orso mi trovasse...trovo ancora incredibile come sopravvissi all'epoca contro quella bestia, però accadde...ci rimediai tre costole rotte, un grosso livido, diversi tagli e un nuovo mantello di pelliccia...

    Infine giunsero proprio quando Aconé proclamava il brindisi al proprio padre, il povero Lord Mace che a quelle parole sorrise raggiante. Con suo contenuto disappunto, vide che quasi tutte le sedie erano occupate. Per i Sette Inferi, pensò, potevano lasciargli una sedia! Con fare noncurante cercò con lo sguardo il proprio Primo Cavaliere, sperando che almeno lui fosse riuscito ad accaparrarsi dei buoni posti e, non poteva negarlo, sperava anche che l'amico gliene avesse riservato uno. Ahimé però erano arrivati tardi anche per quello! Gli unici posti liberi adesso sembravano essere quelli in fondo alla tavolata, difronte a nientepopodimeno che Vicben, fratello di Lilyanne, e al cane che il dorniano aveva chiamato con il nome del Targaryen. Poco male, in fondo quello sarebbe diventato suo cognato un giorno. Con noncuranza si diresse quindi verso i posti liberi, anche se per farlo avrebbe dovuto sfilare davanti a tutta la nobiltà dei Sette Regni con Lilyanne Martell sotto braccio: questo avrebbe dato il via a numerosi pettegolezzi tra le donne della corte e non solo, ma in fondo non gliene importava molto. Fece un rapido cenno di saluto agli sposi mentre gli passava davanti, poi riprese a camminare.
    Quando infine giunsero a destinazione, con eleganza e per come insegnava l'etichetta, scostò la seggiola destinata a Lilyanne, in modo da agevolarne la seduta. Infine si sedette al fianco della dorniana, osservando gli invitati sfilare verso l'enorme brocca contenente quei sassolini colorati. Lo avevano avvertito della natura dei giochi, ovviamente, ma purtroppo o per fortuna, essendo il Re si sarebbe astenuto. Eviterò loro l'imbarazzo di mettermi in imbarazzo..., sussurrò a Lilyanne.
    Attese dunque che venissero serviti gli antipasti e ne afferrò uno. Aveva l'aria appetitosa e Rhaegar si scoprì affamato. Lo addentò dunque senza troppe cerimonie e iniziò a godersi lo spettacolo dato dalla prima sfida...

    1446 parole

    Ovviamente mi sono messo d'accordo con Lady prima di interagire in quel modo... ;)
707 replies since 23/4/2014
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