Votes taken by devilbepps

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    Ilariacondizionata ha riscaldato la mia giornata! Semicit per dirti bentornata! Mi sei mancata! ❤
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    Data la mole di informazioni da trattare, seguirò l'esempio di Fre e riporterò la seduta ad episodi separati, come se le questioni venissero affrontate in tempi diversi nel corso della stessa seduta...vi invito a fare altrettanto..XD


    Il Sentiero Luminoso

    Il Re si grattò la testa pensieroso, Trovo difficile stabilire una data esatta Valerian...tutto sta nella celerità in cui riusciremo a trovare gli uomini necessari, anche se con l'apporto di Ikarus il loro numero potrebbe essere inferiore...Posso affermare con certezza però, che l'attacco avverrà dopo le nozze tra Lord Stark e Lady Tyrell... Non so dirti però se avverrà prima delle mie di nozze, anche perché, allo stato attuale non sono nemmeno così sicuro che queste nozze avverranno: non voglio rischiare una guerra con Dorne solo per soddisfare i capricci del mio cuore..., ammetterlo fu molto più difficile di quanto credesse, Tuttavia..., riprese il discorso su Roccia del Drago, ...partiremo il prima possibile...intendo iniziare un attacco lampo: se tutto va come previsto, occorreranno al massimo tre giorni per riprendersi l'Isola: non ci saranno Giudizi dei Sette o duelli in punta di spada, porteremo esattamente ciò che le pietre di Roccia del Drago bramano da sempre: Fuoco e Sangue...
    Le parole del Lord Comandante delle Guardie Reali volsero poi su una questione tremendamente delicata: serviva che proteggesse anche Lilyanne? Rhaegar ci rifletté qualche secondo, poi scosse con decisione la testa, No...la Principessa Lilyanne ha dimostrato in più occasioni di sapersi difendere benissimo da sola...tremo al pensiero di ciò che potrebbe capitare a chi volesse tentare di farle del male: si ritroverebbe stretto nelle sue spire e costretto a vedere le zanne della Vipera di Mare affondargli nella carne..., sorrise, Quando la conobbi ebbe l'ardire di sfidare da sola un'intera ciurma di pirati, consegnandone molti al Dio Abissale prima ancora del mio intervento...con gli anni immagino abbia migliorato le sue già incredibili abilità...spero che Lilyanne non la prenda come un'offesa il non offrirle protezione, ma credo che la sua natura tremendamente solitaria apprezzerà non poco il non sentirsi costantemente sotto scorta, anche se effettivamente le truppe di Kevan forniscano un buono scudo qui dentro al Fortino di Maegor..., concluse poi dicendo, Quindi no, Valerian...e ad essere onesti non credo nemmeno che tu debba preoccuparti troppo per la mia incolumità: con tutto quello che mi è successo negli ultimi anni dubito che gli dei mi concedano la felicità di una vita breve con tutte le occasioni che hanno per accanirsi ulteriormente..., forse era una pessima battuta, ma non pareva troppo lontana dalla verità, Considera la protezione dell'erede al Trono, il Principe Galuadh, come primaria priorità e ovviamente anche degli altri bambini: non mi fido molto delle Rose Nere di Aconé, hanno già tradito i Tyrell una volta, non mi stupirebbe se lo facessero una seconda...
    Valerian poi pose i dubbi circa la necessità di arruolamento delle Cappe Bianche, Gli dei mi fulminino se non hai ragione! L'arruolamento di altri Confratelli è di primaria importanza, al momento è la Guardia Cremisi ad occuparsi dei vuoti, ma è ovvio che Kevan non può continuare ad utilizzare i suoi uomini per tale compito, così come è ovvio che tu non puoi fare il lavoro di sei persone...Matthew Martell si è proposto di concedere degli uomini per tale compito, ma dato le condizioni non ottimali in cui versa lo stato mentale del Principe di Dorne io non mi fido ad accettare le sue proposte...la fedeltà della Guardia Reale deve essere esente da dubbi...per cui Valerian ti concedo carta bianca: arruola chi a tuo giudizio è più meritevole di portare il mantello bianco, non mi importa né il suo ceto sociale né il suo sesso a dirla tutta...anzi, Dama Forrester si è dimostrata un'eccellente cavallerizza, non mi dispiacerebbe affatto se qualcuna di altrettanto dotata potesse indossare l'armatura delle Guardie Reali...forse andrebbe contro la tradizione, ma sono sicuro che al lungo andare l'apertura verso il genere femminile possa portare solo che vantaggi all'intero continente...così come non ci sarebbe nessun problema se si arruolasse qualche popolano: Ser Duncan l'Alto è stato indubbiamente uno dei migliori cavalieri che hanno servito sotto l'egida della Guardia Reale ed era poco più di uno scappato di casa...quindi mi ripeto: arruola chi vuoi Valerian, ogni uomo o donna che porterai al mio cospetto avrà da me la benedizione e la stessa fiducia che ripongo nelle tue abilità...
    Riposti i dubbi di Valerian, prese la parola il Maestro delle Leggi, Non occorre, mio Lord, rispose Rhaegar con convinzione, Credo che una mia apparizione pubblica correlata a parole annunciate dalla mia voce e dal mio cuore possa avere una presa maggiore rispetto a quelle vergate dall'inchiostro e da una fredda pergamena..., si inumidì le labbra, Credo inoltre che il popolo di Approdo del Re apprezzerà la dimostrazione tangibile che il loro Re non si sia dimenticato di loro..., fece una pausa, Quindi sì, farò io stesso una proclamazione di indulgenza pubblica e lo farò nei prossimi giorni, ovviamente occorrerà anche redigere una prova scritta di quanto promulgherò, ma questo possiamo deciderlo oggi stesso...

    La Riforma Economica da Draghi a Drago è un attimo...XD

    Il debito contratto a causa della guerra fece contrarre le vene nelle tempie del Sovrano, il quale ascoltava con attenzione le parole del giovane Maestro Luthor. Certo, paragonati ai debiti che Casa Targaryen aveva contratto in passato, come durante il regno del Mediocre, centomila dragoni sembravano quasi un'inezia, purtuttavia con la situazione che avevano tra le mani anche quella cifra sembrava insormontabile. Il contratto suicida stipulato da Illyria, unito alle folli azioni di quest'ultima, sembravano una sentenza di morte agonizzante. In ogni caso il giovane studioso dell'Altopiano aveva portato in seno alcune questioni interessanti. Prima tra tutte l'effettiva assenza dei mercenari che la cugina aveva assoldato. Che fine avevano fatto quei guerrieri? Durante l'assedio solo una piccola parte di loro si era presentata all'appello, guidati dal capospia Wapi. Fu proprio pensando alla spia di Roccia del Drago che a Rhaegar si accese una candela in testa la lampadina sarebbe stata anacronistica, alzò dunque una mano per interrompere brevemente Luthor e potersi rivolgere al Maestro delle Spie, Varys..Wapi è a Roccia del Drago? E' possibile mettersi in contatto con lui?, la sua preoccupazione andava ben oltre i semplici gioielli contenuti nelle segrete di Roccia del Drago. Sotto la fortezza vi stava infatti un altro tesoro, dal valore inestimabile, A Roccia del Drago sono custodite le uova..., disse il Targaryen quasi in un sussurro, Fanno parte della stessa covata che ha dato vita ad Ikarus: quindi, per ipotesi, sono potenzialmente fertili, guardò negli occhi il Maestro, Non occorre dirvi quanto possa valere un uovo di drago...né il potenziale pericolo che si cela nella possibilità che qualcuno di quei pazzi trovi il modo di farle schiudere..., certo un cucciolo di drago non sarebbe stato un grosso pericolo, ma in quel caso Rhaegar sarebbe stato disposto ad abbatterlo? E se il valore di un uovo di drago era inestimabile, quanto poteva valere un drago vivo? Il Targaryen si riscosse da quei pensieri, percependo la tenebra che era calata intorno alle sue parole, In ogni caso credo che screditare gli altri mercenari sia una mossa ambigua, che non porterebbe grossi benefici, ma anzi potrebbe addirittura convincerli ad unirsi ai nostri nemici dietro compensi più economici al solo scopo di poterci rispondere per le rime... Potremmo però effettivamente contattare i comandanti in carica e chiedere loro spiegazioni e, in caso, guastarne la linea di comando dall'interno..., fece poi cenno al Maestro affinché proseguisse con le sue argomentazioni riguardo ai mercenari.
    Sono d'accordo, rispose il Re, Allontanare quegli uomini da Delta delle Acque è un compito della primaria importanza...però non sono sicuro che lasciarli liberi di poter essere comprati di nuovo sia una mossa saggia allo stato attuale delle cose..., guardò ognuno dei membri, Sapendo questi mercenari dei problemi che stiamo attraversando, cosa impedirebbe loro di gettarsi tra le braccia dei ribelli di Roccia del Drago? Abbiamo appena constatato che l'Isola possiede le risorse necessarie per poter acquistare un esercito abbastanza grosso da darci problemi nell'immediato..., fece una pausa, Potremmo trovare il compromesso, arruolandoli nuovamente come milizia per la ripresa dell'Isola. questo li porterebbe a lasciar libere le Terre dei Fiumi oppure..., il volto del Re si fece scuro, ...potremmo valutare l'ipotesi di eliminarli..., tacque nell'attesa che Maestro Luthor riprendesse il suo discorso.

    Questa è una buona idea!, esclamò il Sovrano, maledicendosi per non averci effettivamente pensato egli stesso, Spingere le persone ad investire nella nostra Banca ci permetterebbe davvero di far ripartire un cospicuo viavai di denaro e convincere gli investitori a portare denaro da noi, toglierebbe una grossa fetta di clienti alla stessa Banca di Ferro...sarebbe quasi come batterli al loro stesso gioco..., appoggiò i gomiti sul tavolo e intrecciò le mani tra loro, Tuttavia concentrare tutto quel denaro in un posto solo potrebbe portare anche parecchi problemi di sicurezza pubblica...possediamo le strutture e gli uomini in grado di difendere la Banca? Dobbiamo garantire a chi si affiderà a noi la stessa sicurezza, se non di più, data dal tenere i loro averi nei forzieri di famiglia o sotto il materasso..., separò le mani, In ogni caso liberarsi dalla morsa della Banca di Ferro sarà una questione lunga e delicata, tuttavia l'idea di far pervenire qui le tasse..., indicò il Gran Maestro, ... che sarebbero dovute entrare nelle casse di Casa Tully potrebbe essere una soluzione, per lo meno momentanea, alla necessità di liquidi...la nobiltà ed i mercanti della Corona potrebbero essere agevolati da un abbassamento delle tasse, in modo da convincerli non solo a consegnarci il denaro dell'imposta, ma anche quello dei forzieri come dicevamo poc'anzi..., fece una smorfia, Per quanto riguarda Delta delle Acque invece dovremmo convincere i Lord dei Fiumi...sempre che i mercenari abbiano lasciato qualche moneta all'interno della fortezza...qualcuno sa dirmi quale fosse l'ammontare di denaro posseduto da Lord Hoster Tully?

    La questione passò poi in rassegna ai rapporti economici esteri. In realtà confesso che quei due si sono presentati in un brutto momento..., disse il Re portandosi la mano al petto in segno di mea culpa, Mi ero appena svegliato dal coma e fu una mattina abbastanza carica di tensione..., come dimenticare della fanatica del culto a cui aveva tolto la vita?, Mi piacerebbe poterli incontrare di nuovo e conoscere nei dettagli quale accordo avessero stretto con mia cugina e capire, effettivamente, cosa noi ci abbiamo guadagnato da questo accordo..., fece una pausa, E perché no, Maestro? Effettivamente potremmo incontrarli assieme e vedere effettivamente cosa hanno da offrire..., sorrise, spero che almeno loro non chiedano soldi..., puntò poi gli occhi verso il Maestro del Conio, Voi che suggerimenti avete riguardo alle tratte commerciali menzionate da Maestro Luthor: credete che un'apertura della Corona verso le altre città libere possa portare giovamento? E se sì, in cosa consisterebbero i nostri rapporti commerciali con loro? Cosa abbiamo da scambiare e soprattutto quando potranno essere operative le nuove rotte?

    Aumento delle Tasse

    A quella proposta le narici di Rhaegar si allargarono irate. Vi siete forse ammattiti?, chiese con la voce che sembrava un sibilo, Avete fatto un giro fuori da questo castello? Li vedete i cittadini che dividono il cibo con i randagi? E voi proponete altre tasse?, scosse la testa con decisione, E' assolutamente fuori discussione: non ho intenzione di scatenare una guerra civile! Dobbiamo fare in modo che la moneta giri più velocemente, aumentare le tasse sarebbe come chiedere ad un uomo di infilarsi in un secchio e cercare di sollevarsi dai manici..., Maestro Luthor però suggeriva di tassare i nobili, Mh...non sono molto convinto nemmeno di questa opzione, Maestro...non credo sarebbe molto corretto premiare chi ci ha aiutato con un aumento delle imposte...questa guerra è stata pessima fin dall'inizio...

    Le vedove

    Rhaegar ascoltò le proposte dei membri del Concilio riguardo le Lady rimaste senza marito a causa delle sue condanne. Ci rifletté un attimo, ma in fondo la questione non gli pesava molto sul cuore. Quelle donne non c'entravano nulla con le scelte dei loro mariti e, almeno secondo il Re, probabilmente avrebbero sperato in una vita molto più tranquilla. Se prive di seggio, le Lady possono tornare dalle loro famiglie o dimorare qui nella Fortezza Rossa...a patto che siano sorvegliate a vista...i sussurri di una femmina sono peggio di quelli del nostro caro Lord Varys e buona parte degli uomini, forse me compreso, avrebbero difficoltà a resistere a velenose lusinghe..., poi rispose in merito alla questione Zanna Dorata, Dici il vero, Maestro Luthor...La richiesta mi venne fatta dallo stesso Lord Damon e non potevo certo tirarmi indietro, tuttavia la Lady potrà rimanere nel castello ed amministrare la terra in nome degli Arryn...credo che gli abitanti possano trovare più di loro gradimento una soluzione amichevole piuttosto che una piantatura stabile da parte di forestieri..., anche la questione dei soldati Lannister poteva diventare una spina nel fianco, Perché non proporre loro di combattere per noi? Varys..., si piegò verso l'eunuco, ...dici che ti è possibile verificare la lealtà ai Lannister di questi soldati? Credi che possa esserci la possibilità che combattano per noi? Magari come parte del futuro Esercito Regio...

    Maestro della Flotta & Astion Goodbrother

    I nomi che avete elencato sono molto interessanti, Maestro..., fece una pausa, Tuttavia vorrei essere sicuro di affidare la flotta a qualcuno di estremamente valido e che non ci pianti in asso...era mia intenzione affidare questo compito a Lord Astion, magari come tentativo di allacciare un rapporto più stretto con le Isole di Ferro...chi meglio di loro potrebbe comandare una flotta?, ma v'era anche l'Ovest, Pentos e, dulcis in fundo, Dorne...Dorne, dici?, chiese volgendosi verso Valerian, Credi davvero che basterà una cosa del genere a riallacciare i rapporti con quell'idiota del Principe?, il suo tono si fece stizzito, Matthew Martell crede di poter giocare al Gioco del Trono standosene comodo sulla sua poltrona: è questa la verità...
    La discussione volse verso le altre possibilità, Come detto prima, sono disposto ad incontrare i due Pentoshi...ma credo che dovremmo comunque capire cosa è successo a Lord Astion...direi che per il momento possiamo rimandare la questione...cerchiamo di risolvere i problemi della terraferma, prima di quelli del mare...

    Viserys e Valle

    Rhaegar lesse con crescente preoccupazione le parole vergate da Maestro Colemon. Pareva che Viserys fosse diventato uomo, ma in maniera alquanto preoccupante e sbagliata, forse. Rhaegar volse il pensiero al fratello minore, in quelle settimane che se l'era trovato intorno non gli sembrava particolarmente cambiato, se non in altezza, ma in effetti quanto tempo passava con lui? Molto poco. Forse avrebbe dovuto stargli più vicino, accudirlo e crescerlo come un Re. Grazie, Maestro Luthor, disse sinceramente il Sovrano, Vedrò di sistemare la faccenda nel migliore dei modi...
    Sì, avrebbe preso Viserys come suo scudiero o qualsiasi ruolo potesse tenerlo sotto il suo vigile sguardo. Gli avrebbe insegnato la temperanza e la pazienza, oltre che ai valori necessari per governare un Regno.
    In ogni caso vorrei discutere della questione della Valle con lord Waynewood...Damon l'aveva nominato suo portavoce e lo teneva in alta considerazione...forse sarebbe meglio lasciare Nido dell'Aquila sotto il vessillo degli Arryn, ma vedremo cosa avrà da dire in merito il Lord...

    Tempesta e Sala dell'Estate

    Quello che dite è tutto corretto, Maestro, annuì, Compreso l'omicidio di Darion Baratheon..., non aveva senso nasconderlo dopotutto, Questa guerra è stata anche opera sua...inoltre le sue mani erano lorde del sangue di mio fratello, oltre che del sangue del suo...la sua morte può portare solo beneficio alle Terre della Tempesta , il tono della voce del Re era di una calma glaciale, non emetteva infatti il solito incontenibile calore tipico dei draghi, apparendo più come una sentenza innegabile. Quella con Darion Baratheon non era politica, ma una questione completamente personale. Strinse le mani dinnanzi al volto, intrecciando le dita tra loro, Per quanto riguarda la reggenza di Capo Tempesta abbiamo due opzioni possibili: la prima funziona solo se Steffon dovesse riprendersi, in quel caso è di primaria importanza che il figlio di Lady Cassandra sia nelle nostre mani e non in quelle dei ribelli, tenendolo qui ad Approdo con noi, potremmo usarlo come leva per il benestare dei Baratheon..., fece una breve pausa, Nel caso Steffon dovesse infine morire invece dovremmo diffondere la voce che il bambino non è frutto del seme di Darion Baratheon, ma di Ser Grandison, il quale sarà ricordato per essere tragicamente caduto nella lotta contro i ribelli... , guardò tutti negli occhi, soprattutto Varys. Ci sarebbe voluta tutta l'abilità del Ragno nel manipolare le informazioni, nascondendo il fatto che il cavaliere fosse morto come un idiota attaccando un drago con un martello, anzi Rhaegar ne avrebbe onorato la memoria elevandolo ad eroe. Nel caso dovessimo prendere questa via, allora dovremmo trovare un giusto candidato: Ser Duncan Dondarrion è una buona scelta...la sua vita è doppiamente legata alla mia...un altro pretendente però potrebbe essere Lord Connington: il matrimonio della figlia con Darion lo rende un potenziale erede...., sciolse le mani, In ogni caso serve prudenza miei lord...
    La questione Sala dell'Estate era relativamente molto più semplice, Con la morte di Daerion e la rinuncia da parte di Lady Tyrell, il titolo di Principe di Sala dell'Estate ritorna a me...al più presto ho comunque intenzione di far riprendere i lavori e di aggiungere delle migliorie alla pianta della fortezza..., allargò le mani, Tuttavia la questione può anche aspettare tempi più maturi..., ammise placidamente.

    La Foresta del Lupo

    Uno dei pregi di Ikarus era l'indubbia lealtà verso la sua persona. Ogni qual volta che a Rhaegar succedeva qualcosa il drago reagiva in maniera esemplare, per un drago si intende. La scomparsa del Re era una di quelle situazioni. Un gatto lo avrebbe cercato miagolando e grattando le porte, un cane abbaiando all'impazzata. Ikarus, probabilmente conscio che il fuoco nulla avrebbe potuto contro il suo umano, aveva deciso di incendiare le foreste del Nord nel vano tentativo di trovarlo. Il Nord aveva reagito in maniera abbastanza composta in realtà: non si erano sollevati contro il Re ed il suo terrificante compagno e, al momento della chiamata, avevano risposto senza porre dubbio alcuno sulla loro lealtà. Il danno però restava e andava risarcito.
    Occorrerà parlare a fondo con Lord Caleb della questione e con Casa Forrester...risarcirli economicamente mi pare impossibile al momento...tuttavia potremmo offrire loro un accordo commerciale vantaggioso? Potrebbero accettare?

    Il Matrimonio Reale

    La questione del suo matrimonio con Lilyanne Martell diventava più spinosa di giorno in giorno. Il di lei fratello, attuale Principe di Dorne, non arretrava di un passo dalle sue idee, né intendeva in qualche modo ritrattarle, nonostante il tentativo portato avanti anche dalla Cittadella. A dire la verità, Valerian, cominciò il Targaryen voltandosi verso il cavaliere, Il matrimonio con la Principessa Lilyanne è nulla più di un mio capriccio: lo confesso..., appoggiò il dorso allo schienale della sedia, Potreste anche biasimarmi per questo, miei Lord, e dirmi che non si tratta di un comportamento degno di un Re...tuttavia è il mio unico capriccio, credo di meritarmelo dopotutto..., sorrise, Spingerò fino in fondo la strada della diplomazia, andando io stesso a parlamentare con Matthew Martell se necessario per convincerlo..., espose, ma poi aggiunse, In ogni caso non sono uno sprovveduto: se vedrò ogni tentativo fallire miseramente, saprò accantonare la questione...non lascerò che scoppi una guerra solo per me...non più per lo meno...

    Infine, con un gesto rapido, lanciò un piccolo rotolo di pergamena verso Lord Karstark. Gli occhi ametista del Re si posarono su quelli del Lord di Karhold in maniera inequivocabile. "Tira fuori quell'ascia", sembravano comunicare, in tono che non ammetteva repliche.

    L'annuncio

    Per finire signori, vi comunico che ho in mente di nominare Ser Buckwell nuovo Primo Cavaliere, non appena sarà giunto qui ad Approdo, la sua voce era seria, così come il suo sguardo, Il giovane Lionel si è dimostrato un alleato leale ed intelligente, dallo spiccato spirito iniziativo, quasi superiore a quello dello stesso Damon, che gli dei lo abbiano in gloria, e molto più vicino ai modi del compianto Jon... Non credo che esistano altri candidati validi come lui...

    Finalmente ci siamo...3286 parole...
    Scusate la lunghissima attesa...Però regà, una richiesta: non fate più cose così lunghe, piuttosto allunghiamo la durata della quest ma è più facile trovare il tempo per mille post piccoli che per uno così lungo....
    P.S. spero di non aver saltato punti...XD
    P.P.S. in realtà li avevo saltati, ma ho editato subito...XD


    Edited by devilbepps - 14/6/2022, 18:43
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    Le parole di Duncan non scalfirono l'immagine di assoluta indifferenza del Principe Targaryen, il quale semplicemente rispose. Avete ragione...tuttavia non ho mai preteso il suo amore..., disse in tono serio, Né credo lei si aspettasse il mio..., la voce di Daerion era priva di emozioni, quasi rassegnata, Ringhiate la vostra rabbia verso di me, ancora una volta...ma non fui io a decidere di quelle nozze...esistono cose che vanno al di la dei sentimenti, Ser Duncan...il mio grado, il mio ruolo ed il dovere che essi comportavano...dovreste saperlo bene in realtà..., lo squadrò da cima a fondo, Ma forse sono parole troppo difficili per un uomo come voi..., lo sguardo del Principe si volse verso la Fortezza Rossa, L'importante è che stia bene...non ho mai voluto che soffrisse e se adesso è felice, meglio per tutti..., tacque, ma il silenzio era rotto dalle invettive di Duncan verso Selene.
    Daerion Targaryen non fece una smorfia nemmeno in questo caso, continuava a guardare la Fortezza Rossa con sguardo serio, La caducità della nostra mente, così come della nostra vita, non è certo una novità...spero solo sia stata una morte rapida e priva di dolore...in ogni caso adesso è libera...
    E come dimenticarsi di Darion Baratheon? L'uomo che lo aveva, almeno apparentemente, privato della vita. Avete ucciso anche lui, mi pare..., concluse il Principe, La vostra lealtà mi lascia spiazzato, Ser Duncan..., rispose sarcasticamente, Spero siate almeno leale verso voi stesso, anche se da quello che vedo non è così..., finalmente distolse lo sguardo dal castello, puntandosi invece verso il Dondarrion. Il vento non ne voleva sapere di riprendere a soffiare, eppure il cielo sopra la Baia andava a rabbuiarsi di grosse nuvole nere cariche di pioggia. Presto la tempesta avrebbe scosso l'imbarcazione e con essa i suoi occupanti.
    Dite di non mentire a me stesso, eppure voi non seguite il vostro stesso consiglio, disse prendendo a camminare avanti e indietro, Credevate davvero di potervi liberare di noi?, chiese, Credevate davvero che sarebbe bastato salire su una nave e lasciarsi tutto alle spalle? Voi non siete libero, Duncan Dondarrion!, l'espressione austera del Drago cambiò, trasformandosi in un ghigno crudele, La prova è quella spada che portate a vostro fianco..., puntò il dito verso Alerie, Per la sua morte dovete biasimare solo voi stesso..., un lampo illuminò il cielo, presto sarebbe arrivato anche il tuono, Non mi sono mai nascosto, Ser Duncan...sono sempre stato un passo dietro di voi...in ogni viaggio...in ogni stanza...in ogni attimo in cui credevate di poter arginare il vostro senso di colpa...per la sua morte, forse per la mia...per aver causato una guerra che ancor oggi si trascina i suoi cadaveri..., le parole di Daerion erano un fiume di fuoco, Voi non siete libero, Duncan Dondarrion!, ripeté con ancora più convinzione.
    Forse per il cavaliere errante fu semplicemente troppo. Con la bocca piena di minacce di morte, infatti, l'uomo estrasse "Alerie" e si scagliò contro il Principe.
    Il Targaryen non provò nemmeno a difendersi, né a scostarsi dalla traiettoria. L'acciaio della lama penetrò nell'armatura e nella carne del Targaryen, il quale non emise un lamento. Di contro afferrò i polsi del cavaliere, spingendo ancor di più la spada dentro di se, Non lo avete ancora compreso, Ser Duncan? Voi non potete uccidermi: io sono già morto!, il tuono tanto atteso scoppiò in tutta la sua potenza.

    Non era un tuono, ma il rumore prodotto dalla testa di Ser Duncan che sbatteva sulle assi del ponte della nave. Il cielo era terso, il tramonto alla sua fine lasciava spazio alla trapunta di stelle. Il vento soffiava moderatamente, gonfiando le vele dell'imbarcazione che filava tranquilla lungo la Baia delle Acque Nere lasciandosi le coste del martoriato Westeros dietro una scia di spuma. Anaeryon Belaerys era chino su di lui con sguardo preoccupato, l'odore acre del tabacco era ancora nell'aria, State bene, Ser Duncan?, chiese, Siete diventato rigido e poi siete crollato come una pera cotta..., lo spadone del Belaerys era ancora nella sua posizione, così come Alerie al sicuro al fianco del cavaliere errante, Thomas, dici che sta bene?
    Un altro uomo entrò nel campo visivo del Dondarrion. Era vestito con una lunga veste scura e al collo portava la catena dei Maestri della Cittadella. Gli occhi dell'uomo erano di uno spiccato viola, ma i capelli e la barba dell'uomo erano di un bel castano cioccolato. La pelle dell'uomo invece era olivastra, simile all'incarnato dei dorniani. Il Maestrò si chinò su Duncan e gli pose una mano callosa sulla fronte. Siete freddo come il ghiaccio, Ser...come vi sentite?

    Era stato tutto un sogno dunque? Era la sua mente a vacillare così vicina alla libertà o era l'ennesimo scherzo degli dei?

    Non servivano le statistiche dopotutto...XD
  4. .
    L'aria pareva immobile. Anche la vela, che fino a poco prima sospingeva la nave verso est, ricadeva sopra l'albero di quarta come un panno sporco. La luce del tramonto rifletteva lo spadone di Anaeryon di una luce sinistra, quasi come se la lama fosse intrisa di sangue. Tuttavia, il vecchio valyriano non faceva una mossa, limitandosi a tenere la guardia bassa, la lama appena sollevata dal suolo.
    Altri passi, alle spalle di Duncan, si mossero lentamente, con eleganza. Non è poi un'impresa così difficile, Ser Duncan, quella di scampare alla morte..., una voce familiare.
    Se si fosse voltato Duncan avrebbe visto un uomo alto e slanciato. L'armatura, di fattura molto più nobile rispetto a quella del Belaerys, rifletteva le origini dell'uomo. Un lungo mantello nero in pelle, ricopriva le spalle del tale fino a sfioragli le caviglie calzate di cuoio. Il cappuccio era calato sulla testa a nasconderne le fattezze, tuttavia la luce del sole riluceva sulla maschera che portava sul viso. Una maschera nera, abbozzata nell'ossidiana.
    Dopo tutto ciò che hai visto..., l'uomo si avvicinava con passo calcolato, Dopo tutto ciò che hai fatto..., sempre più vicino, Davvero sei ancora in grado di stupirti, Ser Duncan?, l'uomo era ad un soffio dal suo viso, due occhi violetti luccicarono dalle fessure della maschera. Lo sguardo di sfida passò oltre, mentre l'uomo lo superava per raggiungere il suo compare, Va' da Thomas, Anaeryon...io e Ser Duncan abbiamo da discutere...
    Il vecchio annuì e con un solo movimento, frutto di anni di pratica, riinfoderò la spada alla guisa che portava sulla schiena. Sorrise al cavaliere errante mentre con calma si dirigeva verso l'altro lato della nave.
    L'uomo in maschera si rivolse nuovamente al Dondarrion, E' da un po' che non ci si vede, Ser Duncan..., fece una pausa, Dì un po': è diventata pratica comune nel regno concedere l'onore del cavalierato a chi ha le mani lorde del sangue di principi?, il tono era di evidente sfottò, ma pareva essere stato pronunciato con i denti stretti, quasi come se il misterioso straniero trattenesse una rabbia antica dentro.
    Non mi riconosci, vero? Forse così..., l'uomo abbassò il cappuccio, ...andrà meglio..., con movimenti lenti l'uomo sciolse i lacci che trattenevano la maschera sul suo viso. Una volta che l'ossidiana lasciò spazio alla pelle, ciò che Duncan avrebbe visto sarebbe stato a dir poco sconvolgente.
    Il volto dell'uomo era pallido, il pallore della morte ne riempiva le gote scavate e gli zigomi alti. Un reticolo di cicatrici sottili, simile alla ragnatela di un ragno, partiva da un punto imprecisato della testa pelata del tale, quasi come se quel capo fosse stato rimesso insieme come un mosaico. Delle sopracciglia sottili, dell'argento tipico di Valyria, soprassedevano degli occhi viola, l'intensità dello sguardo era dannatamente simile all'uomo che sedeva sul Trono di Spade. Quello però non era di certo Rhaegar Targaryen, il quale, in quel preciso momento, si trovava impegnato nella cerimonia all'interno della Fortezza Rossa. No, quello non era Rhaegar Targaryen, ma era lo stesso un uomo che Ser Duncan Dondarrion conosceva molto bene.
    Ditemi, Ser...come sta mia moglie?, una domanda semplice ed ingenua, la quale però cancellava ogni dubbio circa l'identità dell'individuo. Perché, nonostante l'impossibilità data dalla razionalità, l'uomo davanti a Ser Duncan era Daerion Targaryen.
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    Una delle cose che apprezzava di quel giovane era che si ritrovavano quasi sempre sulla stessa lunghezza d'onda. Un privilegio quello che il Re aveva provato poche volte nella sua vita. Gli faceva piacere che anche Lionel, come lui, provasse avversione verso la Lady di Capo Tempesta. A tal proposito, Lionel..., disse d'improvviso, Dici che il Dondarrion è diventato completamente leale ed affidabile..., bevve un sorso, Credi che sarebbe in grado di prendere su di se il governo delle Terre della Tempesta? Come Lord intendo..., guardò seriamente il Buckwell negli occhi, Onestamente dubito che Stepphon si risvegli e questa presa di posizione da parte di Lady Estremont mi fa capire che è giunto il tempo per cui il Cervo venga messo da parte..., unì le mani davanti al volto, intrecciando le dita e appoggiando i gomiti sul tavolo, Se Ser Duncan fosse disposto a divenire Lord di Capo Tempesta sarebbe ottimo...potremmo anche organizzare delle nozze che leghino maggiormente il seggio con la Corona..., appoggiò la schiena alla sedia, assumendo una posizione più comoda, Tua sorella Khailee, magari...mi pare che durante il viaggio presso Braavos si siano in qualche modo avvicinati...oppure Lady Velaryon...credo sia disponibile anche lei per un matrimonio..., un piano del genere avrebbe senza dubbio creato uno scudo stabile a sud di Approdo del Re, Sarebbe come avere le spalle coperte contro il Principato di Matthew Martell..., non disse Dorne apposta. Rhaegar non aveva nulla contro Dorne o i dorniani in generale. Tutto quel trambusto era per il volere, o la follia, di un solo dorniano.

    Annuì alle parole di Lionel verso i fanatici. Oh beh...è abbastanza semplice in realtà...anzi, se leggi la storia noterai come le varie religioni siano nate in seguito ad eventi particolarmente spiacevoli..., lui la storia la aveva studiata come indicava l'anello forgiato troppi anni fa, Tralasciando gli Antichi, si può osservare come ogni tragedia abbia portato con se nuovi credi...I Sette, R'hllor, il Capro...tutte hanno un denominatore comune ed è la tragedia..., sorrise, Io e Ikarus però siamo stati molto vicini al limite del cielo e non abbiamo ancora visto...beh nulla...c'era solo altro cielo..., un ragionamento che traballava sul filo della blasfemia quello, ma come dare torto al sovrano, Tuttavia Varys mi ha raccontato che a Lys venerano una dea dell'amore con molti seni...all'interno dei suoi templi le sacerdotesse giacciono indifferentemente con uomini e donne come forma di preghiera...e lo fanno gratis.., ridacchiò, Forse dovrei chieder loro di importare qua il loro culto, sono quasi certo che ci darebbe molti meno problemi...

    Per quanto riguardava Principe, il mercenario catturato dai due in missione, Rhaegar non aveva problemi a scagionarlo. Si fidava del giudizio dell'amico. Prendilo pure allora e fa quello che credi sia giusto: non mi opporrò..., disse agitando la mano con nonchalance, In ogni caso, avrai bisogno di più autorità in futuro...i semplici titoli di Voce del Re ed Egidia di Approdo non basteranno..., si chinò sulla scrivania, aprendo uno dei cassetti ed estraendo un oggetto di metallo, dal colore bronzeo e dalla forma inequivocabile, Ti prego di accettarla..., disse infine, poggiando la spilla del Primo Cavaliere sulla superficie lignea del tavolo, esattamente a metà tra loro, Ti nomino Primo Cavaliere del Re, Lionel della Casa Buckwell..., lo guardò dritto negli occhi, Cerca di non morirci assieme...
  6. .
    L'uomo aspirò una bella boccata dalla pipa e soffiò via una grossa nuvola di fumo. Ucciso...cospirato..., sussurrò l'uomo facendo eco alle parole del Dondarrion, Non è forse questa la vita che più si addice ad un uomo?, gli sorrise, Molte ballate parlano di riunioni intorno ad allegri falò e ricchi banchetti, ma io ho visto troppo e per troppo tempo per non rendermi conto che la vita è molto diversa da una ballata..., altra aspirata, Che sia nella magione del ricco o nella catapecchia del povero, la gente non fa altro che cospirare ed uccidere..., lo guardò di sottecchi, Certo, i vostri trascorsi hanno causato più di qualche malumore Ser Dondarrion, ma è anche vero che siete stato coinvolto, vostro malgrado, in storie più grandi di voi..., fece un cenno verso la Fortezza Rossa, Draghi e Leoni...e solo i Sette, o chi per loro, sa quale altra bestia sia coinvolta in queste storie..., lo guardò di nuovo, Forse siete semplicemente troppo duro con voi stesso...
    Lo straniero smise di fumare soffiando un'ultima boccata di tabacco. Dopodiché cominciò a pulire la pipa con cura. Non sembrava un oggetto molto prezioso, ma il modo in cui veniva maneggiato faceva sospettare che il suo valore affettivo fosse molto alto. Questa pipa me la regalò mia moglie..., disse all'improvviso, quasi a rispondere ai racconti dell'amor perduto di Duncan, E' passato così tanto tempo che non ricordo più nemmeno il suo viso...eppure mai abbandonerò questa pipa...e credo che la stringerò ancora in mano anche al momento della mia dipartita..., face spallucce, Se mai arriverà, si intende..., gli sorrise, Devi sapere che sono molto vecchio, Ser Duncan...
    Stette in silenzio qualche minuto, ascoltando le parole del cavaliere errante. Gli dei? Sono sempre dei mattacchioni quelli..., disse con una risatina, un suono proveniente da un abisso molto profondo, Giudicano e minacciano a loro completa discrezione, a volte parrebbe senza senso..., d'un tratto si fece serio, Quando i miei dei giudicarono la mia casa, lo fecero con violenza inaudita..., disse, Ricordo ancora le colonne di fuoco che incendiavano il cielo, la terra che si spaccava sprofondando nell'abisso fiammeggiante sotto di noi, le onde che si infrangevano in quel muro ardente diventando vapore incandescente..., solo un cataclisma nella storia del mondo era stato così devastante, tutti lo avrebbero riconosciuto, anche Duncan, Ho visto con i miei occhi la gente disciogliersi per l'azione congiunta di fuoco, acqua e aria, diventando semplicemente terra...i quattro elementi si erano messi contro di noi...forse avevano ragione, forse no..., davvero quell'uomo ricordava il Disastro di Valyria?, Ho perso tutto, quel giorno...mia moglie, i miei bambini...eppure gli dei mi risparmiarono...la morte si era dimenticata di me..., chi diavolo era quell'uomo?
    Il tono di voce del cavaliere venne colto prontamente dal misterioso individuo, sentì la sfida in quelle parole e la accolse. Con un gesto che sapeva di maestria ed esperienza, l'uomo estrasse l'enorme spadone che portava alla schiena. La lama riverberò alla luce del sole del tramonto, rivelando il materiale che ne componeva la lama: Acciaio di Valyria. Al contrario della lama, forgiata in un metallo così leggendario, l'elsa appariva povera. Niente fronzoli od orpelli. Nessun simbolo cesellato nel pomolo, solo una semplice guardia crociata protetta da una striscia di pelle consunta. Lei è Zanna di Drago..., puntò il suo sguardo in quello del Lampo, Il mio nome è Anaeryon Belaerys..., il sorriso si trasformò in un ghigno, Non sono né un compagno di viaggio, né un tuo ammiratore...

    Chi cazz'è questo? XD
  7. .
    Mi vesto da mod solo per questa volta...u.u


    Dei passi pesanti si avvicinarono alle spalle di Duncan Dondarrion, facendo scricchiolare il legno sotto le suole degli stivali. Chiunque fosse di certo non aveva problemi a farsi sentire arrivare. Non era un assassino, dunque, né un uccelletto di Varys. Anche se forse, quest'ultima considerazione non poteva essere certa al cento per cento. Ciò che era certo era che quell'uomo era lì per un motivo valido e quel motivo era il Lampo.
    Ricordo la prima volta che vidi questo spettacolo..., fece quello senza nemmeno presentarsi, Era il tramonto e la Fortezza Rossa appariva come bruciare in un incendio..., l'uomo aveva un accento strano. Sicuramente non era originario di Westeros, né di qualsiasi altro luogo che Duncan potesse aver visitato.
    L'uomo era alto, molto alto e con spalle larghe e massicce. La sua armatura era costituita da vari elementi che cozzavano tra loro, ma parevano essere posti in maniera funzionale. I capelli dell'uomo, così come la barba, erano argentati. Non l'argento tipico di Valyria, ma quello più prezioso donato dal tempo e dall'età. I suoi occhi erano verdi. Una cappa viola gli copriva il braccio destro con eleganza e sulla schiena stava legato un enorme spadone a due mani.
    L'uomo si avvicinò, posizionandosi alla destra di Duncan, ed iniziando a ravanare da una scorsella posta al fianco. Ne tirò fuori una pipa in legno, del tabacco e un acciarino. Ci volle poco affinché le scintille accendessero le foglie secche e presto un acre odore riempì l'aria intorno a lui.
    Andate da qualche parte, Ser Duncan?, dunque l'uomo era davvero lì per lui.

    Non so che intenzioni tu abbia, ma questa cosa solleticherà la tua fantasia...u.u
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    Mi sono ricordato di non aver mai mandato questa lettera


    Miei Lord,
    La guerra ingiusta voluta dall'Usurpatore Tywin Lannister ha causato, direttamente ed indirettamente, molti danni, tra cui la parziale distruzione di Approdo del Re. Per tanto ordino che ogni Casata dell'Ovest conceda la somma di 1500 Dragoni d'Oro come risarcimento per le spese di guerra e la distruzione della Capitale.
    Ogni rifiuto sarà condannato con la confisca di tutti i beni posseduti e con la distruzione della Casata stessa ai quali appartengono, la quale verrà inevitabilmente bollata come traditrice del Regno.
    Mi auguro che ognuno di voi faccia la scelta più saggia.

    Rhaegar, Primo del Suo Nome, della Casa Targaryen, Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, Lord dei Sette Regni e Protettore del Reame.

    I corvi partono in seguito a QUESTA semi...anche se non viene ruolata, giusto per avere una più chiara idea sulla data di invio...XD
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    Rhaegar era il Re dei Sette Regni. Una considerazione così ovvia che era quasi superflua rimarcarla. Inoltre Rhaegar era un bell'uomo. Certo, le battaglie e le cicatrici sul volto avevano spezzato l'immagine di evanescente bellezza tipica dei discendenti di Valyria, ma non bastava certo qualche taglio ed un orecchio mozzato per distruggere completamente ciò che la natura aveva così sapientemente costruito. Rhaegar era certo che avrebbe potuto avere qualsiasi donna dei Sette Regni, anzi era stato educato con l'idea che ogni donna dei Sette Regni avrebbe sognato di ricevere la proposta di matrimonio da parte del Re. Sicuramente i loro padri ci avevano provato. Ci aveva provato Mace Tyrell, Lord di Altogiardino, proponendogli la mano di Aconé. Ci aveva provato Jon Arryn, Lord di Nido dell'Aquila, proponendogli Phoebe. Anche Rickard Stark, Lord di Grande Inverno, gli aveva proposto sua figlia Keriann. Per non parlare di Tywin Lannister, il quale gli aveva proposto sia Myria che Sheira. Anche i Lord delle Case Minori avevano inviato decine di corvi con le loro proposte. Sarebbe bastata una sua parola, o una di Rhaella, e Rhaegar avrebbe avuto la sua bella regina pronta a sfornare draghetti. Tuttavia per anni la risposta del giovane Targaryen era stata solo una: no, non sono interessato. I motivi erano molteplici. Uno tra tutti era il timore di dare la vita ad un folle, come buona parte dei suoi avi. Un altro era il disinteresse quasi totale per le relazioni amorose: aveva un regno di cui occuparsi, un regno devastato dalle continue follie del padre che, con la sua morte, avevano deciso di presentare il salatissimo conto in termini di ribellioni. Da quando aveva indossato la corona per la prima volta, il suo obbiettivo era divenuto chiaro nella sua mente: risanare quanto disfatto da Aerys e poi abdicare in favore di una Repubblica. Solo dopo ci sarebbe stata l'occasione per sposarsi e magari generare degli eredi. Era anche riuscito a portare dalla sua parte ben tre Lord: Rickard Stark, Olyvar Martell e Jon Arryn, loro tre erano gli unici a sapere e a condividere il piano di Rhaegar e del suo Primo Cavaliere per il futuro di Westeros. Tuttavia la vita aveva avuto altri piani. Uno dopo l'altro i suoi alleati erano stati ammazzati, lasciandolo solo ad inseguire un piano che non avrebbe più veduto la luce. Con la sua seconda incoronazione infatti, Rhaegar era giunto ad una conclusione: Westeros non era pronto per accettare una democrazia, il Continente Occidentale era troppo intriso nelle pratiche monarchiche per poterle lasciare così di botto. No, i Sette Regni avevano bisogno di un Re, un Sovrano coscienzioso, magari anche vicino al popolo, ma pur sempre un Re. Ed un Re aveva bisogno di una Regina. E in quante avrebbero dato via la propria anima per essere scelte? E quanti tra i loro padri avrebbero giocato carte false pur di imparentarsi con la Famiglia Reale? Ma il fardello della Corona era una cosa difficile da sostenere. Non bastava la volontà, né anni di addestramento nell'etichetta o in sciocchezze simili. Si perché se il Re doveva sostenere il peso del Regno, una Regina avrebbe dovuto sostenere il peso del Re: in quante, tra le innumerevoli dame del Continente, avrebbero la capacità di sostenere una simile responsabilità? La risposta era semplice: molto poche. Senza considerare il fatto che Rhaegar desiderava qualcuno su cui contare anche nella sfera privata, qualcuno con cui poter essere semplicemente "Rhaegar" e non il "Re dei Sette Regni". Cercare la candidata ideale era quindi un compito più facile a dirsi che a farsi. Almeno fino al suo terzo incontro con Lilyanne Martell.
    C'era qualcosa, infatti, negli occhi scuri di Lily che attirava il Re. Un pozzo senza fondo dove il Sovrano avrebbe desiderato perdersi molto volentieri. Senza contare che, oltre a quegli occhi, anche il corpo della giovane dorniana gli causava pensieri che forse sarebbe stato meglio non pronunciare ad alta voce. Un'altra cosa che stuzzicava l'interesse del Re verso la figlia di Olyvar era il suo carattere: la fanciulla aveva infatti dimostrato una fierezza che urlava a gran voce il motto della propria casata. Anche se ci avesse provato, Rhaegar Targaryen non sarebbe mai riuscito a piegare Lilyanne Martell, motivo per cui sarebbe stata una Regina perfetta. E come tale Lilyanne gli rispose.
    Perdonami.., disse abbozzando un sorriso, In realtà non avevo più avuto occasione per chiedertelo di persona, come si confà in queste occasioni..., la guardò dritta negli occhi, E la tua risposta mi rende un uomo molto felice...
    Rhaegar sorrise ancora mentre la ragazza sottolineava il suo essere dorniana, salvo poi dirigere i muscoli facciali verso un'espressione più seria mentre ella gli parlava delle sue idee sulla successione.
    Il Re abbassò lo sguardo, gonfiando le guance pensieroso e soffiando piano, Beh...per me non ci sarebbero problemi in quel caso..., no davvero, Ma a loro andrà bene? Voglio dire: alla nostra ipotetica figlia, andrà bene essere esclusa in questo modo dalla famiglia? Vorrei evitare un'altra Danza..., sarebbe stato terribile, E non solo: dati gli ultimi messaggi di tuo fratello, ti sentiresti sicura a lasciare tua figlia a Dorne? Per quanto le sue famiglie possano rivelarsi leali nei tuoi confronti, è Matthew che detiene il titolo di Principe di Dorne e la sua evidente follia non lo esclude dalla lealtà delle Case verso di lui, più che verso di te..., era una questione molto più complicata dell'essere semplicemente d'accordo quella. Senza dimenticare che l'ipotetica principessa rimaneva una principessa Targaryen e, con o senza nome, il Sangue di Drago sarebbe scorso forte in lei. In ogni caso, io ti posso promettere che dal canto mio farò in modo di poter rispettare questa tua volontà, ma se questo dovesse rivelarsi un pericolo per i bambini, sarò pronto a fare marcia indietro...anche rinunciando a te, se sarà necessario, oh sì, Rhaegar era infatuato, ma non per questo meno risoluto con i suoi valori, Inoltre...c'è sempre da considerare l'idea che potremmo avere più figlie femmine...in quel caso come dovremmo comportarci?, certo, in quel caso il Trono di Spade sarebbe spettato a Galuadh o, al massimo, a Viserys, ma in quanto primogenito Rhaegar aveva il compito di assicurarsi il futuro delle propria Casata.

    1028 parole
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    Tra le dita Rhaegar reggeva un oggetto insolito. Tuttavia, la cosa insolita dell'oggetto in questione non era l'oggetto in se, quanto piuttosto il materiale con cui l'oggetto era realizzato. Un materiale leggendario, i cui metodi di lavorazione erano andati perduti ormai da secoli. Eppure, tra le sue dita, Rhaegar reggeva quell'insolito oggetto fatto di quel materiale leggendario. E non era un oggetto antico, recuperato da qualche strambo viaggiatore, no no. Era un oggetto nuovo, di nuova forgiatura, frutto della sapiente opera di un nuovo intelletto che era riuscito a districare uno dei misteri meglio custoditi dalla storia. Tra le dita infatti stringeva un anello forgiato in Acciaio di Valyria. I suoi occhi attenti si muovevano lungo la semplice forma dell'anello. Il metallo con cui era forgiato scintillava diversamente da qualsiasi altro pezzo di metallo che Rhaegar aveva avuto modo di osservare in vita sua. L'Acciaio di Valyria infatti riluceva quasi come se fosse vivo, richiamando ancestrali immagini nella mente del Re, immagini fatte di violenza, fuoco e sangue.
    Ebbene, Sire?, disse Varys richiamandolo all'attenzione, Il dono è di vostro gradimento?, Rhaegar si riscosse come se fosse stato catturato da eventi lontani. Puntò gli occhi ametista su quelli scuri dell'eunuco, quasi come se lo vedesse per la prima volta. Eppure era stato proprio il Ragno a consegnagli il pacchetto dentro il quale era costudito l'anello. Il piccolo cofanetto recava con se un messaggio, vergato con una calligrafia sottile e curata e firmato a nome del Concilio della Banca di Ferro di Braavos che ricordava al Re i suoi doveri verso l'istituto di credito. Chi...chi ha fatto questo?, chiese il Sovrano al Lord dei Sussurri.
    Un certo Vicare, Mio Re, rispose Lord Varys massaggiandosi le guance come era solito fare, Si trova qui ad Approdo del Re, se vi interessa...
    Un uomo capace di forgiare l'Acciaio di Valyria? Certo che gli interessava e di sicuro non solo a lui. Per secoli i Lord e i fabbri di entrambi i continenti avevano ricercato la formula dell'antico acciaio, reso leggendario dalle sue particolarità. Un acciaio che non arrugginiva, che pareva essere immune allo scorrere del tempo e delle battaglie. Le armi forgiate con quell'acciaio, come Sorella Oscura, non perdevano mai il filo né rischiavano di spezzarsi in combattimento. Le armature, perdute durante il disastro, erano in grado di resistere a quasi qualsiasi arma. Forse nemmeno il fuoco di un drago avrebbe potuto fermare quel materiale.
    Certo che mi interessa...ti è possibile incontrarlo per sapere di più sul suo conto?, in realtà c'era gran poco da sapere. In cuor suo, infatti, credeva che una conoscenza del genere poteva finire solo in due modi: o alleato o cadavere. Era troppo prezioso un tipo del genere per lasciarlo alla mercé di chiunque.
    Le sottili labbra del Ragno Tessitore si piegarono in un sorriso sornione, Gli ho già lasciato un messaggio, Maestà, disse l'eunuco, Lo incontrerò stasera a cena o in qualsiasi altro modo., Rhaegar reagì sorridendo di rimando e schioccando la lingua quasi infastidito: quel Varys era sempre un passo avanti. Senza esitare ulteriormente quindi, si infilò l'anello al dito medio: incredibile come l'oggetto si adattasse perfettamente alla forma del suo dito, davvero circolavano tali informazioni per il mondo?
    Al di là dell'anello, Sire...ci sono alcune informazioni da prendere in rassegna..., annunciò infine il Lord dei Sussurri, Rhaegar allora gli fece cenno di parlare e quindi Varys parlò.
    In primo luogo fece rapporto sulla riconquista di Duskendale da parte di Lord Stark. Com'era prevedibile Caleb era riuscito perfettamente nell'impresa, limitando le perdite e liberando il castello dai fanatici. Castello dalla quale adesso Lord Henkyrion poteva tornare ad occuparsi delle sue terre in nome di Casa Rykker. Rhaegar si ritrovò a pensare alla sorte affrontata dal giovane Lord di Dunskendale, prima prigioniero di Tywin e torturato, poi prigioniero dei fanatici ed anche da loro forse torturato. Duskendale sembrava recare su di se una maledizione che aveva avuto origine con le torture subite anche da Aerys. Fortunatamente il Lord di Grande Inverno era giunto come un eroe delle ballate a salvare la situazione. Nulla da aggiungere, quindi.
    Il secondo rapporto trattava di Ser Forrester, la donna che egli stesso aveva nominato cavaliere. La giovane aveva riconquistato la sede dei Velaryon in maniera superba, purtroppo però si era trattata di una vittoria parziale che forse sarebbe stata completata dal giovane Roote.
    Questa gente del Nord è risoluta oltre ogni dire..., commentò Rhaegar, Red Karstark, Caleb Stark e Corinna Forrester...loro tre da soli sarebbero capaci di sbaragliare un esercito...forse avrei dovuto mandare loro a riconquistare Roccia del Drago invece di quel chiacchierone di Tosco Redwyne..., anche il Roote lo stupì. Imbarcarsi da solo per un'impresa del genere richiedeva un certo coraggio, anche se la ricompensa poteva fare gola a molti.
    E che dire dell'altro Roote? Che dire di Lord James Roote detto "lo spogliato". Lord di Harroway e dell'Isola dell'Orso e, se continuava di quel passo, presto sarebbe avrebbe dovuto nominarlo Lord dei Fiumi. Non si poteva certo dire che non se lo fosse meritato. Qualsiasi stupidaggine avesse commesso negli anni precedenti adesso impallidiva dinnanzi alle sue mirabili imprese.
    C'è altro?, chiese infine il Sovrono.
    Oh sì, annuì Varys, Lord Roote aveva in se dei prigionieri, voi eravate impegnato con la questione del Sand, quindi è intervenuta vostra madre in vostra vece..., Rhaegar accettò le decisioni delle Regina Reggente con un cenno, Ed infine Ser Lionel è riuscito a riconquistare le Terre dell'Uncino...mi sfuggono i dettagli di alcune cose, ma i miei uccelletti dicono che egli sta giungendo qui di gran carriera...penso che sarà direttamente lui a comunicarvi le novità...
    Il Targaryen allora annuì, prendendo bene nota nella sua mente di tutti i dettagli ricevuti, Bene Varys...se non c'è altro io andrei a far visita a mia madre e poi...sai dov'è la Principessa Lilyanne? Sono giorni che non la vedo...

    [...]

    Freene credo di essermi occupato di tutto...
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    Le notizie portategli da Lady Florent ronzavano ancora nella mente del Re, dandogli un'espressione torva e arcigna. Roccia del Drago, sede principale di Casa Targaryen era ancora in mano ai folli seguaci di Illirya. Damon Arryn, suo fedele braccio destro ed erede del titolo di Primo Cavaliere, era morto nell'impresa e questo lo faceva sentire terribilmente in colpa. Astion Goodbrother era sparito dalla vista, probabilmente veleggiando verso le Isole di Ferro e di Tosco Redwyne non aveva visto nemmeno l'ombra.
    Ora al suo cospetto v'era l'enorme Lord di Karhold: una colonna di muscoli e virilità rosso fuoco. Non raggiungeva la mole di Gregor Clagane, ma non aveva nulla da invidiarne: Rhaegar si chiese come sarebbe andato il duello se al suo posto ci fosse stato il Karstark. Probabilmente avrebbero abbandonato le spade per prendersi a ceffoni.
    Fortunatamente, almeno il Karstark portava buone notizie: la presa di Isola della Chela era l'ennesimo successo, in una lunga lista di successi, del Flagello dei Bruti.
    Per fortuna che ci sei tu, Lord Karstark!, esclamò il sovrano sforzando un sorriso, Sei decisamente l'uomo dalle imprese impossibili!, estrasse dalla veste la lettera del Lord e la ri-lesse velocemente, I primi rematori aspettano solo di partire, Lord..., poi fece una pausa, Che dire...cosa desideri come ringraziamento per la tua impresa? Del denaro? Una fanciulla?, alzò un sopracciglio, Un ragazzo? Chiedi e cercherò di esaudire la richiesta...direi che te la sei meritata...
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    Il fatto che non le serbasse rancore per l'annuncio fu motivo di gioia per il Re, il quale si sforzò comunque di non mostrare emozioni e annuendo alla considerazione fatta verso il Ragno Tessitore. Effettivamente spesso gli sopraggiungeva il dubbio di non essere altro che una pedina nelle mani dell'eunuco, anzi probabilmente lo erano un po' tutti all'interno di quella Fortezza, i piccoli giocattoli di Varys. L'amicizia che lo legava al Maestro dei Sussurri lo tranquillizzava dai dubbi, ma in cuor suo sapeva che il Ragno non avrebbe esitato un attimo ad ammazzarlo se lo avesse ritenuto necessario nei suoi piani.
    Ascoltò poi le parole della Principessa, stupendosi di non essere stupito della sua ritrovata maturità. Sì, in qualche modo si era accorto del cambiamento della dorniana: tutto in lei rifletteva la trasformazione subita in quel lungo viaggio pieno di tribolazioni che la aveva condotta all'estremo Nord, per poi farla ripiombare nella tana del drago. Una vita difficoltosa, così l'aveva descritta lei. Già, gli occhi di Rhaegar si velarono di una leggera tristezza al pensiero di ciò che era ancora solo due anni prima.
    La mia, dici?, una finta ironia percorse il tono del Re, mentre la servitù preparava la tavola e stendeva loro davanti le cibarie, Difficoltosa..., imitò nelle parole la dorniana, mentre con una smorfia allungava la mano sul calice per portarlo alla bocca. Il sapore dolciastro del vino di dorne gli riempì la bocca e la gola, scorrendo lentamente prima che riprendesse la parola, Io ho perso tutto..., dichiarò poi in tono rassegnato e abbassando lo sguardo, Le ballate là fuori, raccontano di "Rhaegar l'Ultimo Drago e della sua prode forza"...dov'era questa forza? Sono stato catturato, torturato e mutilato..., l'immagine dell'uomo-dalla-testa-rasata gli balenò nella mente, Al mio ritorno ho trovato il mio regno spezzato, la mia famiglia trucidata...tutti morti a causa della mia assenza...caduti sotto le trame di Tywin Lannister e chissà chi altro..., sospirò, E adesso la città è stata riconquistata...io ho di nuovo una corona...ma quanto è costato?, lo sguardo di Rhaegar si perse altrove, tra gli alberi del giardino, Oh...è sono morto...due volte..., i suoi occhi ametista incontrarono le iridi scure di Lilyanne, Neanche io sono più lo stesso uomo, Lily...il mio volto è solo una parte delle cicatrici che porto..., erano rare le volte in cui il Re si apriva così tanto davanti a qualcuno. La presenza di quella ragazza, anzi di quella donna ormai, lo rilassava e lo eccitava al tempo stesso, Ammetto di essere stanco, Lily...stanco di guerre e di ribellioni...stanco di vedere le persone cadere intorno a me..., allungò poi una mano verso la dorniana, nel tentativo di afferrare delicatamente una delle sue, Appena ti ho rivista però, il mio cuore ha fatto un salto di gioia...sapere che eri viva ed in salute e bella quanto è bella la vita in estate..., sorrise fiducioso, Sento che con te al mio fianco potrei affrontare altri mille anni difficili come questo...quindi al di là dell'annuncio di Varys, ora te lo chiederò ancora una volta..., Rhaegar si alzò, avvicinandosi alla dorniana, senza distogliere lo sguardo dal suo. Si chinò al suo fianco e con voce ferma, chiese un'altra volta, Lilyanne di Dorne, mi concederesti l'onore di diventare la mia sposa e la mia regina?

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    Weee Strama! Siamo come le carie in realtà, anche se le ignori si fanno sempre sentire prima o poi... 🤣
    Almeno questa è calzante con la professione.. 🤣
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    Oh ma come si fanno quelle cacchio di tabelline dove mettete le info? E le immagini a lato? Le voglio fare anche io!! XD


    Che all'interno della Fortezza Rossa non si potesse stare tranquilli, Rhaegar lo sapeva da anni e quella mattina non avrebbe certo fatto eccezione. Come dimostrava il letto inviolato, quella notte il Re dei Sette Regni non l'aveva passata a dormire. Non completamente per lo meno. Oberato infatti da una moltitudine di pratiche, che richiedevano la sua attenzione in mancanza del Primo Cavaliere, aveva passato le ore buie alla luce della candela, leggendo, firmando e timbrando. Questo fino alle prime luci dell'alba, quando il sonno ebbe la meglio facendolo crollare sulle pergamene. E così lo aveva trovato il Lord dei Sussurri, il quale probabilmente fece un enorme sforzo di autocontrollo per non ridere alla vista del volto del Re macchiato di inchiostro e ceralacca. Non erano molti i motivi per spingere Lord Varys a destare il Sovrano e, generalmente, si trattava di problemi. Come già detto, all'interno della Fortezza Rossa non si poteva stare tranquilli. Quella mattina, in particolare, i problemi erano causati da nientepopodimeno che Lady Aconé, erede di Altogiardino, vedova di suo fratello, rinunciataria della corona e futura Lady di Grande Inverno. Probabilmente, dopo lo stesso Rhaegar, Lady Aconé era la persona più importante all'interno del castello, se non dell'interno Continente Occidentale. Il matrimonio con Daerion Targaryen la aveva resa madre di ben due membri della Casa Regnante, uno dei quali era addirittura l'attuale erede al Trono di Spade; così come l'unione con Caleb Stark la stava rendendo madre del futuro erede del regno più importante e vasto dell'intero continente. Si ci aspettava dunque che simili fardelli di potere ed importanza fossero sufficienti per tenere a freno il pepe che sembrava animare il nobile deretano della Rosa, ma probabilmente il Re riponeva troppa fiducia nel genere umano. Oppure, cosa molto più probabile, era il genere umano ed i suoi componenti di spicco a riporre troppa poca fiducia in lui. Una cosa questa, che lo metteva particolarmente di malumore, ma che in fondo comprendeva. Cosa aveva fatto per quel regno per cui si dichiarava sovrano? Aveva solo rasentato la morte un incalcolabile numero di volte!
    Fu quindi sbuffando ed imprecando gli dei, che si alzò dalla scrivania, dando ordine a Varys di intercettare immediatamente la ancora-per-poco-principessa e condurla alla Sala del Trono. Rhaegar giurò che l'avrebbe fatta rinchiudere nella Cripta delle Vergini o legare al letto se lo avesse ritenuto necessario.
    Sempre imprecando e maledicendo, si gettò l'acqua gelida ed insaponata sul viso, cercando di scrostarsi di dosso l'inchiostro rappreso e la ceralacca incastrata tra i peli della barba incolta, guardandosi allo specchio finché non fu particolarmente soddisfatto del risultato. Percorse quindi i pochi passi che lo separavano dalla sua camera da letto, spogliandosi delle vesti comode che indossava, per vestirne alcune un po' più scomode ma necessarie all'apparenza. Doveva apparire più guerriero o più nobile agli occhi della Rosa? Non che gli importasse davvero, ma anche l'apparenza serviva al suo scopo certe volte. Scelse gli abiti da guerriero, infilandosi nella cotta di maglia ed indossando una veste senza maniche, nera come il suo umore quella mattina. I pantaloni erano di comodo camoscio, perfetti sia per correre che per cavalcare; il tutto tenuto insieme dalla cintura di cuoio con fibbie d'argento, dalla quale pendeva la falsa Sorella Oscura. A completare il tutto una cappa leggera, nera anch'essa, e stivali di pelle. Infine i ninnoli: l'anello con il suo stemma e la collana recante il drago tricefalo. Si guardò intorno un'ultima volta e si avviò verso la Sala del Trono.

    [...]

    Giunto alla Sala vuota, notò che Lord Valerian era già al suo posto, ritto come un giunco nella sua armatura candida. Rhaegar pensò che avrebbero dovuto trovare altre Guardie Reali alla svelta. Certo, le Cappe Cremisi facevano bene il loro lavoro, ma le Cappe Bianche proteggevano la sua famiglia da secoli. Salutò sorridendo il Lord Comandante, compagno di tante battaglie, e si diresse sicuro verso il Trono di Spade, risalendo con passo calcolato il soppalco dove era posto. Sulla seduta del Trono v'era appoggiata la Corona d'Acciaio forgiata dalla spada del defunto Tywin Lannister. Rhaegar la prese e la indossò, poi sganciò la spada dal cinturone poggiandola a lato del Trono. Infine si sedette.
    Varys comparve come un ombra al suo fianco, proprio mentre le doppie porte in legno ed in bronzo si aprivano. Chiama mia madre, sussurrò il sovrano all'alleato, Dille di raggiungere i bambini...saranno preoccupati senza Aconé...soprattutto Amerey...
    Poi lo sguardo del Sovrano si concentrò sulla giovane, ma non più innocente fanciulla, che ad ampie falcate si avvicinava al Trono, scortata da tre membri delle Cappe Cremisi.
    Quando Lady Tyrell giunse ai piedi del Trono, si esibì in un inutile tentativo di inchino, reso particolarmente goffo dallo stato interessante della donna. a Rhaegar importava poco di certi dettami di etichetta, cosa che Aconé sapeva bene, ma probabilmente certi insegnamenti erano radicati troppo in profondità affinché si potessero semplicemente ignorare. Infine Lady Tyrell parlò, confessando lo stupore per l'urgenza della convocazione, anche se Rhaegar sospettava una mascherata dietro quella sorpresa enunciata dalla nobildonna.
    Con un gesto il Sovrano congedò le guardie, attendendo che si fossero richiuse la porta alle spalle prima di rispondere alla Lady.
    Dimmelo tu, Aconé, iniziò, Il mio fido collaboratore, Lord Varys, è giunto celermente nelle mie stanze stamane, annunciandomi con somma preoccupazione che intendi lasciare la sicurezza delle tue stanze per intraprendere un apparente breve viaggio ai confini delle Terre della Corona...in particolare negli appezzamenti posti ai confini del Bosco del Re..., fece una pausa, Dice poi, che il capocuoco è preoccupato a causa della tua richiesta di donare ulteriore cibo alle genti in difficoltà, rischiando di lasciare le dispense della Fortezza Rossa più vuote di quanto già non siano..., altra pausa, Ti farà piacere sapere che ho dato quell'ordine settimane fa e che tutt'oggi la Fortezza sopravvive con il minimo necessario...a te forse sembrerà poco, ma vorrei evitare una rivolta di nobili anche qui dentro..., si alzò dunque dal Trono, prendendo a scendere gli scalini in marmo nero, Ora...sappiamo entrambi, Aconé, che questa della beneficenza non è altro che una mascherata atta a nascondere ben altro..., il Re guardava negli occhi la Tyrell, Sappiamo inoltre entrambi che in qualche modo è coinvolto quel movimento di fanatici noti come Sentiero Luminoso..., ormai era così vicino che Aconé avrebbe potuto sentirne il respiro sulla propria pelle, Quindi ripeto: dimmelo tu, Aconé, il motivo dietro l'urgenza di questa convocazione..., infine sussurrò, E' davvero così difficile fidarti di me?, le poggiò delicatamente una mano sul ventre rigonfio, Non mi sembra una cosa così difficile, no?, gli occhi di Rhaegar dardeggiavano. Cosa potevano vedere Aconé? Rabbia? Frustrazione, forse? Rammarico? Quel che era certo era che l'Erede di Altogiardino, per una volta, avrebbe fatto meglio a fidarsi del Targaryen dopotutto: chi meglio di lui avrebbe potuto proteggerla?

    1127 parole

    Non c'è intimidazione nelle parole del Re, quindi non occorre fare nessun tiro...XD
  15. .
    Dall'alto del suo trono fatto d'acciaio il Re dei Sette Regni stava appollaiato come un falco pronto a ghermire la sua preda. Tuttavia, accostare l'immagine di un pennuto qualunque a quello che era, di fatto, l'ultimo vero rappresentante della leggendaria stirpe dei Targaryen non era certo molto consono. Un drago sarebbe stato più appropriato, cuore selvaggio e fuoco indomabile che, come dall'alto di una rupe, era pronto a dimostrare chi fosse il vero sovrano dei cieli.
    Probabilmente, Rhaegar Targaryen un po' doveva crederci di rassomigliare a quell'Ultimo Drago di cui canzoni e ballate narravano le gesta. Ahimé tuttavia le molte tribolazioni cui era stato costretto ne avevano minato quel suo apparire dragonesco di cui avrebbe sicuramente potuto fare vanto in passato. La corona d'acciaio, forgiata dalla lama dell'Usurpatore, sembrava pesare come un macigno su quel teschio pallido, sulla cui superficie qualcuno aveva tracciato un contorto mosaico di cicatrici. Nulla a che vedere con la celestiale avvenenza tipica della stirpe di Valyria, ormai solo un'ombra di quello che era stato. A niente poteva la barba che il Re aveva deciso di farsi crescere, forse nel tentativo di riacquistare un aspetto più regale rispetto a quel butterato abbozzo di faccia che gli era avanzato dalla sua avventura a nord. Niente poteva fare nemmeno quella zazzera di capelli argentati che tentavano di sfuggire dalla morsa lucente della corona che gli cingeva il capo, di sicuro non poteva celare il ritorto reticolo che una volta era il suo orecchio e che ora non era altro che un'orbita frastagliata.
    Non si poteva certo negare però, che non avesse mantenuto il portamento tipico di un Re.
    La schiena, appena poggiata su quell'arabesco di spade, era ritta ed immobile. Una cappa nera era poggiata su una spalla, sorretta da una spilla argentata, stesso colore che ne ripercorreva l'orlo ed il drago tricefalo ricamato su di essa. In netto e voluto contrasto con quel sottile drappo da nobili, v'era una scelta di vestiti che richiamava più l'anima guerriera del sovrano, che quella mondana. Una brigantina dall'acceso color rubino copriva il petto del re, lasciando scoperte le braccia protette da una fine cotta di maglia composta da anelli così sottili che pareva ricamata. Dei pantaloni in pelle di camoscio cingevano le gambe del re, terminanti all'interno di due alti stivali dalla punta d'acciaio. La falsa Sorella Oscura era poggiata al fianco del Trono di Spade, un po' come monito, un po' come biglietto di presentazione.
    Il Re sembrava tranquillo nella sua posizione, tuttavia il tamburellare delle tre dita restategli nella mano monca, tradivano un certo nervosismo.
    Per quel colloquio il Sovrano aveva scelto un incontro privato. O meglio, ben più privato del solito. Non v'era infatti nessun appartenente della chiassosa corte tipica della Fortezza Rossa, né alcun altro esponente della Famiglia Reale. Ai suoi fianchi v'erano solo due rappresentanti del suo Concilio Ristretto: il Gran Maestro e l'onnipresente Lord dei Sussurri. Ritto ed immobile nella sua armatura bianca poi, il Lord Comandante Valerian stava in disparte, pronto ad intervenire in caso di necessità.
    Al di sotto della breve scalinata che separava il Trono di Spade dal resto della sala, v'era un piccolo drappello composto da una mezza dozzina di uomini. Erano tutti equipaggiati con spesse cotte di maglia e mantelli in pelliccia, anche se nessuno dei sei sembrava possedere un elemento dell'armatura che potesse combaciare con gli altri. Le loro vesti e le loro facce erano sporche di viaggio e polvere. Erano i mercenari provenienti da Delta delle Acque. All'inizio del conflitto, l'ormai defunto Lord Hoster li aveva assoldati per difendere il Seggio dei Fiumi, tuttavia Lord Caleb li aveva convinti a cambiare lato, promettendogli l'oro del Re. Ed eccoli lì.
    A far da portavoce del gruppetto era quello che appariva il più anziano: sia la barba che i radi capelli erano infatti striati di grigio e la sua espressione era molto più seriosa rispetto ai suoi compari, i quali sembravano più rapiti dalle dimensioni del teschio di Balerion che dalla questione del pagamento.
    E' una cifra enorme, quella che stai chiedendo..., considerò Rhaegar ad alta voce, gli occhi viola puntati su quelli verdi del mercenario.
    Quest'ultimo schioccò la lingua infastidito e, forse per abitudine, la sua mano andò a cercare l'elsa della spada, chiudendosi però nel vuoto. Dati i recenti avvenimenti, la Guardia Cremisi aveva decretato che fosse troppo pericoloso lasciare che gente armata si presentasse al cospetto di Sua Maestà, motivo per cui i sei mercenari erano stati obbligati a lasciare le proprie armi fuori dalla Sala.
    Già, Lord Caleb gli aveva offerto la bellezza di 10000 Dragoni d'Oro, ma Rhaegar possedeva quella cifra? Inoltre nulla riusciva a togliergli dalla testa che quell'idiota di Lord Blackwood non ne valesse così tanti. Certo, era un suo alleato, ma farsi catturare così. Però poteva contrattare.
    Ve ne offro settemila..., cominciò Rhaegar, ...più un nuovo ingaggio alla stessa cifra..., in tutto facevano quattordicimila Dragoni d'Oro, però poteva sfruttare quei mercenari per altro: i compiti di certo non mancavano, e nel frattempo sistemare un po' di conti, Ovviamente dovrete liberare Lord Blackwood e tornare qui con il vostro comandante..., lo squadrò intensamente, Ebbene?

    852 parole
    P.S. Ehm...li ho un po' mossi perché stavo facendo oneshot, però non posso decidere io se accettano o meno la mia controproposta...
35 replies since 23/4/2014
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