Votes taken by Lilyen

  1. .
    "Delle cose che mi avete mostrato...", esordì l'uomo, inumidendosi un pochino il labbro, "Sarei interessato a quelle da voi forgiate. È raro trovarne di questa fattura, qui nell'Altopiano: i nostri cavalieri tendono a preferire le più semplici armature in ferro, metallo che conosciamo sicuramente meglio, e averne quindi sott'occhio alcune forgiate con l'acciaio potrebbe aiutarmi a fare un bel salto di qualità, se capite cosa intendo". Non che per lui lavorare l'acciaio fosse poi impresa così impossibile: nella sua bottega erano esposte diverse daghe realizzate con quel metallo apparentemente così lontano dalle abitudini dei fabbri dell'Altopiano. Eppure, poter studiare attentamente quei pezzi di armatura che il Celtigar gli stava offrendo non sarebbe poi di certo stata una cattiva idea: avrebbe potuto provare a replicarli più e più volte, tenendo sempre il modello fisso davanti a sé, e migliorare di volta in volta, fino ad arrivare a creare qualcosa della stessa qualità, se non, addirittura, di una migliore.
    Ascoltata anche la seconda domanda del cavaliere, l'uomo mise da parte per un momento il rotolo di lana. "Potete acquistare la lana che più desiderate, questo è certo. Se preferite quella di una vostra conoscenza, mia moglie sarà comunque ben felice di filarla per voi. Temo però di dovervi deludere per la vostra ultima richiesta: non siamo provvisti di cuoio o di prodotti ricavati da quel materiale. Dovrete quindi recarvi da qualcun altro per quest'ultima incombenza."

    Parole: 233

    Allora, ecco la nostra proposta: prendiamo elmo, corazza e stivali in acciaio e li valutiamo un totale di 10 Dragoni, che è sostanzialmente il prezzo che hai speso per forgiarli. Puoi prenderti la camicia o qualunque altra cosa di questo stesso valore, a patto che siano oggetti realizzabili da un fabbro o da un sarto.
    In caso volessi acquistare della lana, il prezzo finale totale rimarrebbe comunque quello dell'oggetto in questione e non quello della sola lana grezza.
  2. .
    -1 Affinità Horb
    1 punto Albero delle Qualità

    Se non hai già scritto a Fra, contattala in serata così domani aggiunge la tua richiesta in quest!
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    5 base - 1 tratto + 0 lunghezza + 4 mod + 5 bonus di benvenuto = 13 exp
    Ottieni Corvo Viaggiatore
  4. .

    Laenah Serrett
    11 Gennaio 286 • Approdo del Re

    IsIzeKH
    Presentarsi davanti alla Corte di Approdo del Re non fu semplice per la piccola Laenah. Tanta era la voglia di rifugiarsi sotto alle lenzuola, al riparo da qualunque accusa o da qualunque dovere; tanta era la voglia di scappare da lì, da quella città che, fino a quel momento, non le aveva regalato alcuna gioia, se non le attenzioni del Primo Cavaliere. Le sarebbe piaciuto poter tornare a Silverhill, nella sua casa, insieme ai suoi genitori, e lì potersi concedere un momento per non pensare più a niente, a quella guerra che aveva consumato il Continente, al ruolo che avrebbe dovuto rivestire al fianco del padre una volta trasferitasi a Castel Granito e a tutto quello che era successo solo ventiquattro ore prima. Non lo avrebbe mai dimenticato. Quei ricordi avrebbero sempre vagato dentro di lei, in cerca di un appiglio a cui aggrapparsi per farle male, per farla sprofondare in un dolore che non accennava a diminuire e per farla sentire, come tutti si stavano impegnando a fare, la vera artefice di quanto era accaduto durante la sua prigionia.
    Eppure, Laenah aveva camminato a testa alta, in quella sala. Aveva fatto il suo ingresso con tutta la regalità che contraddistingueva i pavoni, simbolo del suo Casato, e aveva poi chinato il capo in direzione della Corte, in segno di rispetto.
    Altre quattro persone erano state convocate insieme a lei. Due erano accusate di aver fatto fuggire uno dei capi dei fanatici, mentre le altre due, tra cui era presente anche il braavosiano che l'aveva salvata dalle acque del porto, erano invece state incolpate di negligenza: a causa delle loro azioni, la Regina Madre era stata trovata in fin di vita. Sicuramente, quella che accomunava tutti loro non era una situazione rosea. Ma, se per qualcuno liberarsi delle accuse poteva richiedere solo qualche parola ben spesa, per altri tirarsi fuori da quelle difficoltà sarebbe stato molto più complicato. E forse sarebbe stata proprio lei a ritrovarsi in quella situazione così spiacevole.
    «Lady Laenah», esordì il Lord Comandante della Guardia Reale, «Nei vostri confronti le testimonianze sono eccellenti. Il nostro Maestro del Conio, la sorella del Primo Cavaliere, Lady Dana Stokeworth... Tutti sono concordi nell'affermare che per aver salva la vita non abbiate esitato ad abbracciare l'eresia del Sentiero Luminoso, tanto che gli uomini di Ser Longwaters vi hanno ripescata addirittura nelle navi di fanatici in partenza dalla capitale.» Nel sentire quelle parole, la giovane Serrett fece un profondo respiro. Non poteva sbagliare. Non più.
    «Mio Signore», iniziò così, cercando di soppesare al meglio le parole da rivolgere al suo interlocutore. «Quando mi sono risvegliata, ieri mattina, avevo i polsi legati ed un cappuccio sulla testa. Non ero sola, come già sapete; c'erano altri prigionieri con me, persone di cui non avrei nemmeno saputo dire il nome, finché voi non mi avete interpellata. Eppure, la prima cosa che ho chiesto loro è stata quella di slegarmi. Volevo togliermi quel cappuccio, per provare a capire dove ci trovassimo e provare a pensare ad un modo per uscire da lì. Ma non ne ho avuto il tempo, mio Signore, perché non sono stata io a sollevare quel cappuccio che mi copriva gli occhi. No, sono stati i nostri rapitori: una Septa e tre suoi uomini. Quella donna ha subito iniziato a farneticare discorsi senza senso e solamente Lord Buckwell è riuscito a tenerle testa, almeno finché... Finché non...» La sua voce si ruppe. «Finché non si sono liberati di lui... Aveva provato a gettarsi in avanti, per proteggere sua figlia, Khailee, ma loro... Lo hanno fatto tacere per sempre. In quel momento, ho capito che la nostra unica speranza per uscire tutti vivi da lì era praticamente scomparsa. Ma ho comunque provato a guadagnare tempo, a cercare una soluzione. E quando ho visto che la Septa stava iniziando a tagliare i capelli di quella povera fanciulla, ho cercato di essere d'aiuto. Ho finto di volermi unire a quella Setta, per provare a vedere se fossi riuscita a trovare una vera soluzione, qualcosa che ci avrebbe permesso di tornare ad abbracciare i nostri cari. Ma cosa potevo fare? Mi hanno dato un paio di forbici per tagliare loro i capelli, sì, ma sono solo una donna. Avrei mai avuto possibilità alcuna contro tre uomini armati? Ho cercato di prendere più tempo possibile, di fare domande alla Septa, di convincerla a portare i prigionieri al di fuori, all'aria aperta, per permettere al popolo di vedere in cosa consisteva quella che lei continuava a chiamare "Misericordia della Madre", ma non ha voluto darmi ascolto. E in nostro aiuto non è arrivato nessuno. Se fossimo usciti, forse avrei potuto richiamare l'attenzione della gente e fare qualcosa in più, ma cercate di capirmi. Non sono una stratega. Sono solo una ragazzina, dopotutto. Ed ero l'unica che stava effettivamente provando a fare qualcosa... Perché quando la Septa ha tirato fuori le forbici, tutti gli altri prigionieri si son fatti prendere dal panico. Ho provato a mantenere il sangue freddo il più a lungo possibile, ma, ad una certa, non ho più avuto idee a cui aggrapparmi. Ero con quelle forbici in mano e con quella donna, dietro di me, che continuava a dirmi di tagliare loro i capelli. Ma io non ho toccato nessuno di loro. Nessuno. Ho esitato troppo e alla fine mi hanno colpita in testa e mi sono risvegliata su quella nave. Il rimorso era ormai l'unica cosa che ancora mi rimaneva. Mi sentivo in colpa per la morte di Lord Buckwell e per qualunque destino fosse toccato agli altri prigionieri. Sapevo di dover essere lì, con loro, a condividere quanto stavano vivendo, ma sapevo anche di aver fatto il possibile per garantire loro la salvezza. Ho fallito, sì, e queste colpe mi accompagneranno per il resto della mia vita, ma non sono una traditrice. Non sono stata io a chiedere tutto questo o a far loro del male... Non avrei mai osato.» Terminato quel primo punto, Laenah si prese una pausa per respirare a fondo. Era scossa da quella situazione, talmente scossa che quasi non riusciva a reggersi in piedi. Le gambe le tremavano e gli occhi le si stavano riempiendo di lacrime. «Quando la nave si è aperta in due, uno dei fanatici mi ha allungato la mano. Voleva che salissi sulla sua scialuppa e mi salvassi, al suo fianco. A costo di morire, gli ho voltato le spalle e ho cominciato a chiedere aiuto agli uomini sulla spiaggia. È stato quest'uomo a salvarmi», continuò, indicando Lord Vorys. «Se non mi avesse sentita, sarei molto probabilmente morta annegata. E se anche per qualche strana ragione quel fanatico, dopo aver imprecato contro di me, fosse tornato indietro a salvarmi, una volta arrivata chissà dove non sarei rimasta con le mani in mano. Avrei cercato ogni modo possibile per contattare mio padre, il Re, il Primo Cavaliere... Chiunque. E tutto per denunciare, così come ho fatto al porto, quell'uomo che qualche secondo prima aveva tentato di salvarmi la vita.»


    Parole: 1163
  5. .
    Conoscenze Religiose 1 - Culto dei Sette Dei

    CITAZIONE (Strongold @ 20/10/2022, 14:30) 
    5 pe base + 4 bonus lunghezza + 5 bonus mod - 25% tratto educativo = 13 punti esperienza

    Ottieni:

    Conoscenze Religiose 1
    +5 affinità Culto dei Sette Dei

    Bonus di benvenuto

    CITAZIONE (Lilyen @ 20/10/2022, 18:41) 
    Ho svolto un totale di 8 add, quindi aggiungo 8 x 5 = 40 pe

    Level Up 9 ➝ 10:
    5 Diplomazia
    5 Amministrazione


    I PE passano da 83 a 136. Ne uso 100 per il level up e me ne rimangono 36.
    Diplomazia passa da 76 a 81.
    Amministrazione passa da 16 a 21.
    L'affinità con il Culto dei Sette Dei passa da 0 a 5.
    La vita passa da 59 a 69.
    La fertilità passa da 45 a 55 (per il tratto culturale Bellezza Felina).

    Edited by Lilyen - 20/10/2022, 22:33
  6. .
    Le parole richieste erano un pochino di più, visto che Cosmopolitismo è un addestramento intermedio, ma ci siete comunque rimasti dentro!
    Boh, spero di non essermi dimenticata niente. In caso, fate un fischio!

    Luthor
    23 base (7 etichetta, 8 cosmopolitismo) - 6 pg addestratore - 6 tratto + 0 lunghezza + 9 mod = 20 exp
    +5 Affinità Corinna
    +2 Affinità Popolo
    -2 Affinità Matthew
    1 punto Albero delle Qualità

    Corinna
    23 base (7 etichetta, 8 cosmopolitismo) + 6 pg addestrato - 6 tratto + 1 lunghezza + 9 mod = 33 exp
    Ottieni Etichetta 2, Cosmopolitismo 1 e 2, +5 Fama, +15 Affinità Primi Uomini, +15 Affinità Uomini di Ferro
    +5 Affinità Luthor
    +3 Affinità Dag
    1 punto Albero delle Qualità
  7. .
    5 base - 1 tratto + 0 lunghezza + 5 mod = 9 exp
    Ottieni Conoscenze Religiose 2, +5 Affinità Culto del Dio Rosso
  8. .
    9 base + 2 tratto + 0 lunghezza + 3 mod = 14 exp
    Sblocchi il livello 2 del tratto Marziale
  9. .
    5 base - 1 tratto + 0 lunghezza + 3 mod = 7 exp
    Ottieni Comprensione Religiosa
  10. .
    8 base + 2 tratto + 0 lunghezza + 3 mod = 13 exp
    Ottieni Arte dell'Arco 3
  11. .
    5 base - 1 tratto + 0 lunghezza + 3 mod = 7 exp
    Ottieni Genealogia Nobiliare
  12. .
    Mi piace davvero tanto leggere le tue role! Continua così 💪

    5 base - 1 tratto + 0 lunghezza + 5 mod = 9 exp
    Ottieni Orientamento 1
  13. .

    Laenah Serrett
    27 Dicembre 285 • Approdo del Re

    IsIzeKH
    Parlare con il Primo Cavaliere del Re non poteva essere poi tanto male. Era una persona di prestigio, sicuramente ben vista lungo quella tavolata quasi infinita, e guadagnarsi il suo rispetto poteva quindi rivelarsi una delle tante mosse vincenti a disposizione della giovane Laenah. Bisognava solo capire come fare. Già, perché le cose non sembravano poi così semplici. Mentre stava conversando con il Buckwell, infatti, era successo qualcosa di strano: qualcuno aveva toccato il piede destro della Serrett. Impietrita, la fanciulla si era guardata per un attimo intorno, cercando di capire chi potesse essere stato, ma non era purtroppo riuscita a capire nulla dell'accaduto. La persona più probabile era infatti la donna che aveva sulla destra, la stessa donna che poco prima le aveva sussurrato quelle parole all'orecchio. C'era solo un problema: in quel momento, le stava dando le spalle. Laenah aveva così pensato al ragazzo che aveva davanti, che sembrava però letteralmente assorto in una conversazione con la ragazza che sedeva al suo fianco. Alla fanciulla era quindi rimasta solo una possibilità: Ser Lionel Buckwell. Era seduto alla sua sinistra, quello era vero, ma era comunque un giovane piuttosto slanciato, che senza troppe difficoltà sarebbe di certo riuscito a portare il proprio piede oltre quelli della Serrett.
    Con un lieve rossore in viso, Laenah abbassò lo sguardo. Non sarebbe stato per niente facile sopravvivere a quella serata, ma non poteva lasciarsi abbattere in quel modo. Che si trattasse di uno scherzo di cattivo gusto o di un semplice incidente, i Serrett avevano ancora una dignità e l'erede di Castel Granito non poteva di certo dare ai presenti motivo di pensare il contrario.

    Al ritorno del Primo Cavaliere, Laenah osservò il colore del proprio sassolino. Verde. Verde come quello della donna che sedeva alla sua destra e verde come quello del Buckwell. «Ohi ohi... Che dire, lo stesso colore», cinguettò la Lady, dando segno di aver notato a sua volta la loro appartenenza alla stessa squadra. La Serrett sbiancò. Si sarebbe voluta sotterrare. Con tutte le possibilità di questo mondo, proprio con lei doveva capitare? Perché quella serata si stava rivelando sempre più fallimentare? E perché diamine aveva deciso di presenziare? Non avrebbe semplicemente potuto evitare di farsi coinvolgere e passare la serata nelle sue stanze?
    Presa dallo sconforto più totale, la fanciulla si rassegnò ad ascoltare le regole del primo gioco. Non sembrava poi così difficile: con le mani dietro la schiena, bisognava posizionarsi a coppie sotto ad un ramo. L'obiettivo era riuscire a mangiare una mela intera, utilizzando solo la bocca, prima delle altre squadre. Come aveva spiegato Lady Stark, era un gioco molto comune tra il popolo dell'Altopiano; ma tra i nobili? Poteva davvero essere giocato anche da persone di rango più alto? Laenah ne dubitava. Le bastò un rapido sguardo per rendersene conto. Nella squadra verde c'era infatti solo un'altra persona, oltre a lei, a quella Lady così inopportuna e al Primo Cavaliere; era una ragazza piuttosto giovane, forse più o meno della sua età, che sotto al vestito nascondeva un grosso pancione. Era chiaro che non avrebbe potuto partecipare ad un gioco del genere. O, perlomeno, questa era la sua supposizione. E Laenah, di sicuro, non avrebbe potuto fare coppia con uno degli altri due: con il Primo Cavaliere perché era un uomo e solo gli Dei sapevano quali voci sarebbero girate già dall'indomani se solo avessero provato a partecipare a quel gioco insieme; per l'altra Lady la questione era un po' più complicata. Visti i suoi continui atteggiamenti, la Serrett non aveva la minima voglia di mettersi in una situazione del genere insieme a lei. Eppure, la donna sembrava davvero tanto interessata a vivere quell'esperienza proprio insieme all'erede di Castel Granito... Laenah poteva forse rifiutarsi?
    In un ultimo disperato tentativo, la primogenita di Lord Reginard si rivolse alla ragazza in dolce attesa. «È un piacere fare la vostra conoscenza, mia signora. Il mio nome è Laenah e sono figlia di Lord Serrett. Avreste piacere a partecipare insieme a me a questo primo gioco della serata?» Con tono dolce le si presentò, nella speranza che potesse salvarla da una situazione che si sarebbe rivelata di certo piuttosto scomoda.

    Quando anche tutte le altre coppie vennero formate, le due ragazze si avvicinarono al ramo di un albero. Aspettarono che qualcuno vi legasse la loro mela e poi attesero l'inizio del gioco.
    Come Laenah aveva già immaginato, quella gara non era poi così difficile. Facendo ben attenzione a tenere le mani ferme dietro la schiena, bastava infatti semplicemente avventarsi sulla mela in contemporanea, in modo che questa non avesse poi chissà quanto spazio per sgusciare via. Applicando la giusta pressione, non era quindi impossibile riuscire a dare qualche morso ben coordinato. Il tutto sembrava quindi un vero e proprio gioco da ragazzi, ma c'erano delle cose che effettivamente la fanciulla non aveva tenuto in considerazione.
    Innanzitutto, le due ragazze non erano sole. C'erano tantissime coppie che stavano partecipando a quello stesso gioco; coppie che non facevano altro che barare, lanciarsi insulti e persino urlare a gran voce qualche battuta di cattivo gusto, nel tentativo di distrarre gli avversari. C'erano poi tanti, tanti spettatori, i cui occhi erano letteralmente incollati su questa o quella coppia. Era imbarazzante, decisamente imbarazzante. Laenah era più che sicura che decine di persone avessero ormai posato lo sguardo su di lei, magari proprio per giudicarla; ma lo sguardo che più percepiva era quello della Lady che tanti grattacapi le aveva causato. Sentiva i suoi occhi fissi su di sé; occhi che non facevano altro che lanciarle un brivido infinito giù per la schiena.
    Non era facile mantenere la concentrazione. L'unica cosa che, paradossalmente, riusciva un po' ad aiutare la fanciulla di Silverhill era il continuo oscillare della mela. Quei momenti erano critici, c'era poco da dire a riguardo. Ogni volta che quel frutto si muoveva in modo un po' più insolito, per le due ragazze mantenere il controllo della situazione non era infatti così semplice. Questo perché dovevano ritrovare la coordinazione, ma non potevano permettersi di ritrovarla solo a parole. Sì, perché se, mentre cercavano di avventare la mela, potevano anche permettersi di parlarsi a vicenda, quando le loro bocche si attaccavano a quel frutto tanto scivoloso, la situazione cambiava drasticamente. Non era buon costume parlare a bocca piena e quindi rimaneva loro una sola scelta: lo sguardo. Uno sguardo spesso strano, quasi languido, che cercava di comunicare tutto quello che a parole sarebbe stato molto più semplice.
    Il momento perfetto, se così si può chiamare, fu quindi quello che prese piede poco dopo, quando un piccolo rametto, probabilmente smosso dai movimenti prodotti dai giocatori, decise di cadere dal ramo su cui era rimasto per chissà quanto tempo. Probabilmente nessuno lo vide, ma qualcuno lo sentì. E in modo anche piuttosto evidente. Dopo aver compiuto un paio di giri su se stesso a mezz'aria, infatti, il rametto decise di andare ad appoggiarsi proprio sulla testa di Laenah, che, per paura, si esibì in un piccolo saltino, che rischiò di farle perdere totalmente l'equilibrio. E così, mentre quel rametto tanto spaventoso ricominciava la sua discesa verso il terreno, Laenah ebbe il suo bel da fare per riuscire a ritrovare la coordinazione che in quei pochi secondi aveva decisamente perso. Una manna dal cielo, forse, visto che per il resto della gara non fece così altro che scrutare gli occhi della ragazza che aveva davanti. Occhi azzurri, chiari come il cielo d'estate, circondati da una fitta serie di lentiggini che tappezzavano il suo viso in una maniera quasi unica. Gli altri occhi non contavano più. C'erano solo quelli di Astrid nella mente di Laenah.


    Parole: 1269
  14. .

    Laenah Serrett
    27 Dicembre 285 • Approdo del Re

    IsIzeKH
    Il Parco degli Dei si erse in tutta la sua imponenza davanti agli occhi di Laenah. Era strano, quasi come un luogo soprannaturale che la giovane erede di Castel Granito si era ritrovata davanti senza quasi saperne il perché. In effetti, non sapeva ancora come mai i due sposi avessero deciso di invitarla a quel matrimonio da molti altri tanto atteso: era di recente entrata in società, era vero, ma non aveva comunque mai avuto rapporti né con gli Stark né con i Tyrell. Che quello fosse quindi un modo per provare a capire da che parte fossero realmente i Serrett? Se era davvero così, quell'evento capitava proprio a fagiolo per lei. Tutti dovevano sapere, in fin dei conti.

    La cerimonia si svolse senza intoppi, anche grazie alla presenza delle guardie del Re, che aveva deciso di presenziare personalmente. Era stata una cerimonia particolare, agli occhi della fanciulla: completamente diversa da quella che tanto conosceva, si era infatti distinta per i suoi toni forse poco formali e prettamente famigliari. Sì, forse era proprio quella l'impressione che Laenah aveva avuto durante quella funzione religiosa: la sensazione di trovarsi in una grande famiglia, ma di esserne una delle anime più estranee e probabilmente meno volute di tutte. Non poteva però lasciarsi abbattere: doveva giocare le sue carte e quella paura non l'avrebbe di certo fermata. Così, prima di procedere verso il Bosco del Re, dove piano piano stavano convergendo tutti gli invitati, la giovane Serrett si avvicinò ai neo sposi. «Lord Stark, Lady Stark, è per me un piacere fare la vostra conoscenza. Il mio nome è Laenah e sono la figlia primogenita di Lord Reginard Serrett. Le mie congratulazioni per le vostre nozze: che possano essere per voi motivo di grande gioia e felicità», disse loro, chinando lievemente il capo. Poi ne approfittò per consegnargli i doni che aveva precedentemente fatto realizzare. «Questo è il mio pensiero per voi. Spero che possa essere di vostro gradimento.» Terminata la presentazione, si congedò e andò ad unirsi agli altri invitati.

    Il tavolo che era stato allestito era immerso nella natura. Era certamente una cosa bellissima, quasi magica, ma c'era un piccolo problema: nessuno aveva pensato di mettere dei segnaposto per i vari ospiti. Cosa avrebbe dovuto fare Laenah? Qualcuno aveva già iniziato a prendere posto, ma lei non aveva la più pallida idea di come comportarsi. Non voleva rischiare di mancare di rispetto a qualcuno scegliendo un posto già adocchiato da altri. Decise quindi di provare ad agire con astuzia. Si avvicinò a uno dei posti ancora liberi, uno di quelli che forse le parevano migliori. Non era troppo distante dalle sedie su cui si sarebbero seduti i due sposi, ma non era nemmeno poi così vicino. Questo forse le avrebbe permesso di evitare problemi di ogni sorta. Per non incorrere però in qualche gaffe involontaria, si rivolse al giovane che occupava il posto subito accanto. «Mio Signore, perdonatemi ma non conosco il vostro nome. Questo posto è ancora libero o state aspettando qualcuno?» In occasioni normali, forse avrebbe evitato di cercare un posto quantomeno decentemente vicino a quello dei due sposi. Quella situazione, però, non glielo permetteva. Laenah era letteralmente un leone in una gabbia di draghi. E il suo scopo era solo uno: far capire a tutti che la famiglia Serrett non si sarebbe piegata a nessun altro che a Rhaegar Targaryen.


    Parole: 561

    Tento con il posto alla destra di Lionel, quindi il terzo in alto a destra.

    Aconé
    Collana in argento (10 Attrazione, 10 Affinità Vassalli, 15 Affinità Tyrell, 15 Affinità Stark, 8 Prestigio)
    ge9x8UM

    Caleb
    Perdonami, i soldi erano finiti e non volevo spremere troppo la povera Cioffina che ha gentilmente prodotto questo scudo ♥ Apprezza il fatto che per te ho messo mano a Photoshop XD
    Scudo in legno (Att 4, Dif 8, Peso 5, 5 Affinità Vassalli, 5 Affinità Stark, 5 Affinità Tyrell, 2 Prestigio)
    msa1JDX
  15. .
    CITAZIONE (Freene @ 19/3/2022, 13:58) 
    Io non ti ho controllato i parametri, se li hai cannati dopo vent'anni qua dentro ti coppo però.
    Vai pure a fare l'add tutorial a Luce Solitaria.
    Poi parliamo un pochino.

    Coppalo, la fama dovrebbe essere a -35 u.u
    (-5 cultura, -20 immediati noi non seminiamo, -10 liv.1 noi non seminiamo)
42 replies since 16/11/2018
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