Fonak

Quest per Kammo

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    Tolgo i 9 in attacco dell'azione precedente e sottraggo i 20 punti della difesa di questo round. L'azione di attacco successiva la segno a fine post.
    ATT 18/27 DIF 6/29
    Parata e azione difensiva per disarmare( In un'azione difensiva la cui difesa supera di 20 l'attacco avversario, spendendo 3 punti di DIF, posso far volare l'arma dell'avversario a terra) Difesa: 20*29/10+3+6=67 + 3 DIF per disarmare
    Attacco Grub: 46.5/2=23.25-20.5=2.75 danni (arrotondo a 3, ho visto che tu hai messo le virgole, ma visto che prima mi son arrotondata per difetto i punti marzialità, ora arrotondo per eccesso i pv. Dal prossimo scontro applicherò le virgole)


    Kammo guardò il guerriero sollevarsi. Era riuscito a prenderlo di sorpresa e lo aveva colpito, causandogli una brutta ferita, la quale attraversava la parte superiore del petto con un taglio diagonale, dal quale il sangue sgorgava copioso. La calma con cui egli si rialzò e la freddezza con cui lo fissò, fece supporre al giovane che non era decisamente il caso di abbassare la guardia, Grub sembrava un buon guerriero, forse più abile persino di Arraqo.
    “Richiama i tuoi uomini e io ti risparmierò e intercederò per voi affinché possiate unirvi a un grande khalasar che crescerà a dismisura sino a quando non giungerà lo Stallone che Monta il Mondo a guidarlo!” disse Kammo solennemente e ci credeva davvero. Stava maturando l’idea che bisognasse unificare i khalasar affinché, all’arrivo del principe della profezia, tutto fosse già pronto per andare a razziare tutto il mondo.
    “Ezas eshna gech ahilee!” berciò l’altro, stirandosi, per poi tirare un affondo, impugnando l’arma con due mani. La cosa stupì Kammo, non aveva mai visto brandire un arakh a quella maniera, ma il colpo sembrava decisamente insidioso e se lo avesse colpito, gli avrebbe trapassato la coscia e probabilmente avrebbe trafitto anche il cavallo su cui Kammo si trovava.
    Il giovane dothraki fece compiere un arco al proprio Arakh di stagno e con la lama deviò quella di Grub, ruotò il polso in modo che, grazie alla particolare forma data al metallo, il proprio arakh agganciasse l’arma avversaria, quindi spronò il cavallo e partì al galoppo, strappando l’arakh dalle mani del nemico. L’arakh di Grub cadde con un tonfo ovattato dalla sabbia e dal terriccio, sollevando un poco di polvere. Nella collutazione, però, la lama avversaria aveva comunque sfiorato la coscia di Kammo.
    Nel breve percorso impiegato per girare il cavallo e indirizzarlo nuovamente verso il neo khal, si avvicinò abbastanza a due dei nemici, intenti a incoccare le frecce sui loro archi compositi. Con due colpi precisi calò l’arakh su di loro, prima verso l’uomo alla propria sinistra e poi su quello alla propria destra, aprendo profonde ferite sui loro corpi, lasciandoli agonizzanti a terra, mentre la terra sotto di loro si nutriva del loro sangue.
    Come il muso del destriero fu nuovamente puntato verso Grub, lanciò il cavallo verso di lui, innalzando al cielo il consueto grido di guerra. Non voleva ucciderlo e trattenne la forza che impresse in quel fendente. Grub e il suo khalasar dovevano avere la possibilità di unirsi nel khalasar che sarebbe stato guidato dallo Stallone che Monta il Mondo. Grub sembrava malconcio, ma poteva ancora nascondere qualche sorpresa, magari sarebbe riuscito a evitare quel fendente dall'alto verso il basso o a recuperare l'arma e pararlo con essa.
    Kammo fermò il cavallo, che scalpitò nervoso, battendo il terreno con gli zoccoli. Lo sfregiato fissò duramente Grub, con il braccio armato teso verso di lui con fare minaccioso, poi con voce alta disse: “Arrenditi e dì ai tuoi uomini di fare altrettanto o mi farò una cintura con le tue budella! Tu e il tuo khalasar potete unirvi come khas per partecipare al disegno più grande che il Grande Stallone ha in mente per tutti noi: l’unico grande khalasar che seguirà Lo Stallone che Monta il Mondo. Tu e i tuoi uomini potete ancora farne parte! Arrendetevi!” tuonò, cercando di sovrastare il rumore della battaglia, affinché quanta più gente possibile potesse udirlo.
    Era un azzardo, perché se Grub era un khal, doveva avere dei cavalieri di sangue e quindi presto sarebbero piovute le loro frecce su di lui. Ma sarebbero arrivate anche se avesse ucciso Grub, quindi tanto valeva dargli la possibilità di fermare lo scontro e ricondurlo a più miti consigli con le buone o con le cattive. “Arrenditi!” disse di nuovo. “Ogni vita dothraki che recido è un cavaliere in meno al servizio del Grande Stallone!”
    Era vero. Non aveva esitato a farlo, ma ogni vita che aveva preso, lo vedeva come un furto ai danni di Verzhof. Certo, se le sue vittime erano morte, era per volere del dio stesso, ma questo non riusciva a togliergli il dubbio che ogni vita dothraki persa, era un arakh in meno al servizio dello Stallone che Monta il Mondo.

    690 parole
    Attacco Kammo: 5*27/10+14+16-1(malus per la difesa precedente 1*colpi subiti)=42.5 (non è in carica, sto cercando di non ucciderlo... se ho calcolato bene la variabile che gli è rimasta, 15 per la difesa, gli permetterebbe di difendere 37.5 in difesa senza l'arma, 38.5 se la recupera, forse lo lascio con pochi pv e mi dà retta)
    ATT:13/27 DIF 6/29

    Danni subiti da Kammo:3 per i due arcieri uccisi e 3 dall'attacco di Grub=6


    Edited by Baldr - 26/6/2018, 08:11
     
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    Uuuuu mi piace! Brava!
    Tiro di Intimidazione
    [Giudizio mod - Bonus fama + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/4 + Diplomazia/2 + Bonus tortura] - [Giudizio mod + Bonus infamia + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/2]
    Allora, ho scoperto or ora che il giudizio mod va messo anche ai png. Non l'ho mai usato in tutte le quest che ho moderato, ma pare che vada inserito, quindi cominciamo con te XD

    Giudizio mod Kammo= 5 circostanza (allora, sì ci sta che tu non voglia sprecare altre vite, ma non è che sia proprio obbligatorio per il tuo pg agire in questa maniera) 4 modalità (non lo stai attaccando in carica, questo volge a favore dell'accordo) 4 scrittura= 13 punti
    Giudizio mod Grub= 5 circostanza (certo, te sei grosso, ma lui ha appena iniziato l'attacco via terra dei suoi) 2 modalità (al momento è disarmato e ce le sta prendendo) 0 scrittura( perché autovotarmi mi pare privo di senso)= 7 punti

    [13-0+ 5/2 + 0 + 56/4 + 10/2 + 0] - [7 + 0 + 10/2 + 0 + 50/2]= (13+2,5+14+5)-(7+5+25)= 34,5- 37= -2,5 Intimidazione non riuscita, Grub se ne infischia

    Difesa Grub rimanente= 25-10=15
    Difesa= 15*25/10= 37,5
    Danni subiti= 27/2 + (42.5-37,5)= 13,5 + 5= 18,5
    Vita Grub= 29,7-18,5= 11,2

    Situazione battaglia
    Superiorità numerica= 2 pv Merago
    Superiorità strategica= 0 pv
    Superiorità territoriale= 2 pv Grub
    Situazione 2 pv Grub= 32 pv MeragoMerago

    Caduti=9 uomini Grub/ 9 uomini Merago + 2 uomini uccisi da Kammo

    Nuova situazione=
    Uomini Grub= 9
    Donne Grub= 11
    Uomini di Merago= 72

    Grub non sembrava avere minimamente intenzione di cedere alla minaccia di Kammo, era un guerriero d'esperienza, e seppure la mossa del ragazzo lo aveva preso in contropiede privandolo dell'Arakh, di certo non aveva estinto i suoi assi nella manica.
    Berciò altri incitamenti ai suoi uomini, ora pronti a prendere il posto delle fanciulle che venivano decimate una ad una dagli uomini di Merago che ancora riuscivano a reggersi in piedi. Grub invece estrasse dalla cintola un piccolo pugnale in acciaio e si portò in avanti per un ultimo attacco. Non diresse il suo colpo ancora verso il Dothraki però, convincendosi che la posizione lo favorisse troppo per un combattimento ad armi pari, preferendo invece come meta del suo fendente l'ampia gola del cavallo che il ragazzo montava.
    Attacco Grub=6*2,5+(7*2)= 29

    Allora, l'attacco è diretto verso la gola del cavallo. Se non riesci a difendere per nulla il cavallo muore, se difendi in parte viene ferito e si accascia a terra (però può essere curato e ancora utilizzabile in futuro), se difendi completamente invece puoi continuare.
     
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    ATT:13/27 DIF 6/29
    Spendo 3 in ATT per ricaricare di 2 DIF
    ATT:10/27 DIF 8/29
    Difesa semplice, VAR*DIF/10+DIF Arma+Bonus cavallo - colpi subiti parati: 8*29/10+3+6-1=31.2
    Attacco semplice: 9*27/10+14+6+10-2=52.3


    Kammo doveva dare atto a Grub che era decisamente ostinato. Non diede alcun peso alle sua parole, preferendo invece dirigere i suoi uomini all’attacco poi, rapido come un falco in picchiata, estrasse un pugnale e si avventò sul cavallo di Kammo.
    “Ki fin yeni!”* ringhiò Kammo, con un fendente dall’alto verso il basso intercettò la piccola e letale arma che attentava alla vita di quel cavallo, che apparteneva a Merago e il dothraki non poteva permettere che gli capitasse qualcosa. Il clangore metallico ferì le orecchie con la sua intensità e la vibrazione di quel colpo risalì lungo il braccio del dothraki, il quale fece una smorfia di fastidio al formicolio che ne seguì.
    Kammo era furente. Come poteva un dothraki sottrarsi al volere di Verzhof? Come poteva negare i desideri del Grande Stallone?
    Lasciò le redini che stringeva nella mano sinistra e con essa afferrò il crine scuro di Grub, strattonandolo con violenza e appoggiandogli la lama di stagno dell’arakh contro la gola, dalla parte interna della curva compiuta dal metallo.
    “Non ci saranno Rhaeshi Ajjalani per te, nessuna pietà con chi ignora il volere di Verzhof! Il tuo spirito non cavalcherà nelle Terre della Notte con lui e con i tuoi avi” sentenziò duramente, prima di compiere un movimento deciso, orizzontale, che portò la lama dell’arakh a fendere la tenera pelle della gola di Grub, recidere senza incertezza alcuna la spina dorsale e staccargli di netto la testa dal corpo.
    Nonostante le ferite che già avevano indebolito il khal, il suo cuore era ancora potente e nel momento in cui il suo corpo, privato del capo, crollò al suolo, un potente fiotto di sangue schizzò dalla ferita, inzaccherando quasi completamente Kammo e parzialmente il suo cavallo. Il giovane dothraki chiuse istintivamente gli occhi quando quel liquido viscoso lo colpì in viso, scrollò il capo per liberarsi da quella patina calda e schiuse le palpebre, mentre l’odore ferroso quasi lo nauseava per quanto era potente. Si umettò le labbra e quell’odore gli riempì anche la bocca. Sputò a terra e girò il cavallo, in modo che il macabro trofeo, che gocciolava sangue addosso ai pantaloni di pelle del giovane sfregiato, fosse ben visibile agli uomini di Grub e di Merago. Non che ci fosse molto del suo corpo che non gocciolasse, visto la pioggia di sangue che lo aveva investito.
    “KHALASAR DI GRUB!” tuonò Kammo, sovrastando il rumore della battaglia, ergendosi sopra le urla di guerra degli uomini e le grida inviperite delle donne. “Il vostro khal è morto! Gettate le armi e anha vazhak yeraan thirat, avete capito bene, vi lascerò vivere. Affronterò anche i cavalieri di sangue che vorranno vendicare Grub e sarà il Grande Stallone a decidere delle nostre vite, ma le vostre potranno continuare se deciderete di unirvi al Khalasar di Merago” spiegò, ma ormai non aveva molte speranze. Le vecchie di quel khalasar ritenevano Grub l’uomo della profezia, quando invece non era altro che un verme senza il minimo senso di sopravvivenza, non tanto per sé quanto per gli uomini e le donne che lo avevano seguito. Avrebbe dovuto pensare anche a loro invece che nutrire il proprio ego con un onore suicida. Kammo non era per nulla sicuro che qualcuno in quel khalasar avesse un poco di sale in zucca.
    “Arrendetevi a me e io, Kammo, giuro che vi difenderò dagli uomini di Merago che avete ingannato e mi adopererò per condurvi alla città sacra, Vaes Dothrak, incolumi. Continuate a combattere e le vostre spoglie raggiungeranno quelle del vostro Khal” concluse, sollevando ben in alto la testa di Grub affinché nessuno potesse non vederla. In fondo era l’unico in sella in mezzo a poco meno di un centinaio di persone. Il suo cavallo agitò il capo nervosamente, scalpitò con gli zoccoli, infastidito dal sangue che scorreva sul suo manto, o forse era solo il ricordo del sangue del suo precedente padrone che scivolava sulla sua groppa mentre l’uomo di Merago lasciava queste terre.

    *Ma che cazz...
    654 parole
    ATT:1/27 DIF 0/29
     
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    Attacco Grub=29
    Difesa Kammo= 31,3 Difesa riuscita
    Danni subiti dal cavallo= 25/2 - (31.3-29) =12.5 - 2.3=10,2
    Allora, il cavallo viene ferito leggermente, ma come detto puoi continuare tranquillamente. Devo ricordarmi di assegnare il tratto Cavallo Ferito alla fine.

    Attacco Kammo= 52,3
    Elusione Grub= 0*25/10= 0
    Grub becca in pieno la robina di Kammo e muore.

    Situazione battaglia
    Superiorità numerica= 2 pv Merago
    Superiorità strategica= 0 pv
    Superiorità territoriale= 2 pv Grub
    Situazione 2 pv Grub= 2 pv Merago

    Caduti=9 uomini Grub/ 9 uomini Merago

    Nuova situazione=
    Uomini Grub= 0
    Donne Grub= 11
    Uomini di Merago= 63

    Tiro di Intimidazione
    Riporto nuovamente i parametri delle signorine rimaste:
    Parametri:
    Diplomazia 5
    Marzialità 40
    Amministrazione 0
    Intrigo 14
    Conoscenze 1

    [Giudizio mod - Bonus fama + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/4 + Diplomazia/2 + Bonus tortura] - [Giudizio mod + Bonus infamia + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/2]
    Giudizio mod Kammo= 6 circostanza (stavolta hai ammazzato il capo, dovresti essere più in autorità) 4 modalità (la maniera in cui l'hai ucciso non lascia molto spazio a dubbi sulle tue capacità marziali) 4 scrittura= 14 punti
    Giudizio mod signorine= 2 circostanza(non hanno ragioni attualmente per non essere spaventate, sono rimaste solo loro), 2 modalità (aggiungo un 2 perché ci sono le altre accanto ai cavalli, magari sono ancora un'ancora di salvezza), 0 scrittura perché come al solito non ha senso= 4 punti
    [14-0+ 5/2 + 0 + 56/4 + 10/2 + 0] - [4+0+0+0+40/2]= (14+2,5+14+5) - 24= 34,5- 24= 10,5 Tiro parzialmente riuscito.Ora vediamo cosa succede..


    Non v'era più un solo uomo vivo del Khalasar di Grub; ogni guerriero era infine caduto vittima della sua stessa imboscata e le parole di Kammo, urlate con l'arma ancora sporca del sangue del Dothraki, rimbombavano nelle orecchie delle donne ancora in piedi. Una dopo l'altra abbandonarono a terra le proprie armi in segno di resa verso il ragazzo, oramai la situazione non volgeva più a loro favore e questo sarebbe stato evidente persino ad uno stolto. C'era qualcuno però che ancora non voleva arrendersi, qualcuno a cui la morte di Grub pesava come sacra offesa ai Dothraki tutti.
    Era l'anziana donna che Kammo aveva visto poco prima nel recinto accanto ai cavalli, non troppo distante dall'accampamento ove tutti si trovavano ora. Al suo segnale, urlato con la gracida voce di una cornacchia, le ragazze che le restavano accanto tagliarono le funi che mantenevano i cavalli all'interno della recinzione; quindi lanciando sassi e con grosse pacche, la mandria fu spinta ad abbandonare il recinto cominciando a riversarsi fuori come fiume in piena quando rompe gli argini.
    "I cavalli!! Prendete i cavalli!!"
    Il tiro di intimidazione parzialmente riuscito ti permette di ottenere la resa delle donne che restavano ancora a combattere nell'accampamento, ma ora che la vecchiaccia ha visto tutto, ha liberato i cavalli spingendoli a correre via. Ora, non ci sono cavalli nell'accampamento a parte il tuo, scegli se andare te personalmente o se lasciarlo a qualcun altro e tentare di mantenere la tua promessa e non far ammazzare le ragazze che si sono arrese.
    Per quanto riguarda l'eventuale ""domatura""" della mandria come al solito domando a Lady XD
     
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    Non erano rimaste che le donne, gli uomini di Grub erano morti tutti in un attacco inutile, dato che l’effetto sorpresa lo avevano perso all’inizio del combattimento. Erano stati ottusi come il loro capo.
    Quando però vide le donne gettare le armi, Kammo spronò il cavallo e si frappose fra il gruppo delle femmine e gli uomini di Merago, desiderosi di uccidere le donne con cui poco prima avevano giaciuto. Come cambiavano i desideri maschili a seconda del contesto!
    Kammo puntò il braccio armato verso i più aggressivi tra gli uomini di Merago.
    “Queste donne si sono arrese e si presenteranno a Merago, la loro vita appartiene a lui e sarà lui a decidere cosa ne sarà di loro!” tuonò il giovane dalla pelle butterata, per calmare gli animi dei più focosi. “Invece che eseguire gli ordini del vostro khal avete preferito soddisfare i vostri cazzi, ora cercate di ragionare. Queste donne non sono più un pericolo, raccogliete le loro armi!” ordinò. “Sì, mi ha mandato Merago. Dopo che Arraqo è caduto sotto la lama di Rakharo, mi ha ordinato di venire a recuperarvi, visto che non aveva vostre notizie” specificò alle domande di alcuni dubbiosi.
    Fu nel mentre rimetteva in riga quegli indisciplinati che, peggio del gracchiare in una cornacchia, si mise a sbraitare la vecchia rincitrullita. Kammo girò il cavallo su se stesso, giusto in tempo per vedere le altre sei donne nei pressi del recinto liberare i cavalli e spingerli ad allontanarsi.
    Incredulo osservò gli uomini di Merago rimanere fermi come dei sassi. Boccheggiarono come i pesci quando li tiravi fuori dalle gelide acque del lago o dei fiumi.
    Gli fregavano i cavalli da sotto il naso, due volte, e non muovevano un dito. Ora capiva come Arraqo avesse avuto vita semplice. Vuoi che lui aveva imparato ad addestrare i cavalli di Qranna e gli bastava un fischio ben modulato per chiamarli a sé, cosa che avrebbe insegnato al suo cavallo, se mai un giorno ne avesse avuto uno.
    Spronò il cavallo e passò con esso tra gli uomini di Merago. “Tutti voi mi dovete la vita” urlò mentre il gruppo si divideva in due. “Siete in debito e vi chiedo di saldarlo dandomi retta. Voi” disse ai venti uomini che aveva tenuto sulla sua sinistra, “recuperate gli archi degli aggressori e tenete le donne sotto tiro. Se osate scoccare senza che ve ne sia l’assoluta necessità, assaggerete il mio arakh” ordinò, poi si rivolse a quello che sembrava il più sobrio tra tutti quelli alla sua destra. “Tu, sali su quella collina, troverai un cavallo. Non ha il morso, ma mi sembri abbastanza lucido da riuscire a gestirlo ugualmente. Vai a Vaes Dothrak e avvisa Merago che c’è bisogno che vengano a recuperare i corpi dei caduti per dar loro la giusta sepoltura” spiegò, indicando col braccio armato verso l’altura da cui era disceso e dietro la cui sommità aveva lasciato il cavallo di Qranna.
    Guardò quindi tutti gli altri alla sua destra, incredulo dallo spirito di iniziativa pari a quello di una carcassa in putrefazione. “Voi altri muovete il culo e recuperate i cavalli! Armatevi, è notte, potrebbero esserci altri uomini di Grub o dei predatori. Correte, così da smaltire la sbronza!” berciò irato. “Prendete una borraccia e assicuratevi di avere da bere. Vi aspetteremo qua, assieme agli uomini di Merago che verranno a recuperare i vostri fratelli.” Forse non era il modo migliore per ingraziarsi i favori degli uomini di Merago, ma vivere da solo non gli aveva insegnato a padroneggiare la diplomazia. Kammo sapeva essere simpatico come una spina di cactus infilata nei pantaloni.
    Il giovane non si assicurò se gli uomini avessero intenzione di ubbidirgli o meno, in fondo non avevano realmente ragioni di dargli retta, se non per il fatto che erano in debito con lui della propria vita. Batté con i talloni sui fianchi del cavallo e avanzò al passo verso la vecchia, alzando la testa di Grub che non aveva mai lasciato.
    “Non era lo Stallone che Monta il Mondo. Se lo fosse stato, avrebbe accettato di unificare il suo clan a un altro. Tu e le altre arrendetevi e vi darò modo di bruciare i vostri morti a parte quello di Grub. Ma prima, dovrai dirmi tutto quello che è successo, prima che incontraste gli uomini di Merago. Hai visto tante albe, non voglio sprecare la tua conoscenza. Puoi ancora aiutare le tue sorelle, potete aiutarvi l’un l’altra ed entrare a far parte di una famiglia più grande.” spiegò, lasciando scivolare lo sguardo sui visi femminili, per poi tornare a fissare l’anziana. “Vi avevo chiesto di arrendervi, ma tu e le altre sei destinate al recinto non lo avete fatto. Ho promesso di tenere al sicuro le altre undici, non voi. Rispondetemi, o sarete lo sfogo degli uomini che avete ingannato.”

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    Nessuno dei presenti doveva avere grande voglia di stare a sentire gli ordini di qualcuno che fino al giorno prima neppure faceva parte del Khalasar, tutti però apparivano desiderosi di recuperare i cavalli, quindi non si fecero ripetere ancora una volta i consigli dal ragazzo e partirono chi in cerca del cavallo che lo avrebbe condotto a Vaes Dothrak, chi recuperando le armi sottratte agli aggressori, chi ancora correndo dietro la mandria impazzita.
    Solo uno dei guerrieri di fatto restò fermo nella propria posizione, impettito dal tono perentorio del Dothraki e niente affatto disposto a lasciarselo scivolare in gola. Kammo lo avrebbe riconosciuto come il cavaliere a cui Merago aveva dato disposizione di virare verso est, quindi doveva godere di una qualche importanza all'interno del Khalasar.
    "Anha efichisak haz yeroon!"- pronunciò alla volta di Kammo afferrando una delle ragazze arrese per i capelli e avvicinandola a sé.
    "Ci hai salvati la vita? Credi che non ce l'avremmo fatta senza di te? Che i guerrieri di Khal Merago non avrebbero prevalso su delle donne?E' così che ci insulti?"
    Qualcuno si fece avanti per fermare l'impeto del guerriero che appariva crescere nel suo petto; avevano appena combattuto, avevano perso uomini e cavalli, non sarebbe stato saggio perdere tempo in diatribe personali. Fu uno scambio piuttosto acceso tra l'uomo che aveva parlato ed un paio che lo seguivano e cercavano di togliergli la ragazza dalle mani, talmente stretto che Kammo non avrebbe potuto decifrare bene tutte le parole ma senza ombra di dubbio avrebbe percepito alcune di queste.
    ..rinnegato
    feccia
    punizione..

    Ed altre che in una maniera o nell'altra sembravano coinvolgere gli attributi del ragazzo. Alla fine però l'uomo si lasciò convincere e gettò la ragazza a terra sollevando la lama dell'arakh verso Kammo prima di allontanarsi dall'accampamento a passo lento.
    "Anha vazhak yeraan thirat."
    "Questi sono gli uomini del tuo Khal? Non riuscite ad andare d'accordo tra di voi e pretendete di superare la grandezza di Grub."-sputò a terra sui piedi di Kammo. Quantomeno quella donna non si lasciava spaventare da un uomo, questo bisognava riconoscerglielo. Tuttavia era anche abbastanza anziana da valutare la vita delle sue compagne più lunga della sua e l'idea di lasciarle morire non sembrava allietarla troppo.
    "Quando Khal Vorisi è morto, i suoi kos si sono dati battaglia per decidere a chi sarebbe spettato ereditarne il khalasar. Il mio Grub, il mio figlio prediletto, ha strappato i loro cuori dal petto, uno ad uno. Eravamo il Khalasar più bello che mai avesse cavalcato sotto questo sole, ma quei meschini ci hanno voltato le spalle ed abbandonato nel deserto senza nessuno dei nostri cavalli. E' solo grazie a Grub che siamo sopravvissuti. E' solo grazie a lui che abbiamo ricostruito qualcosa ed oggi tu ce lo hai portato via di nuovo."
    Lo sguardo scorse sulle ragazze che formavano con lei il gruppo dedicato alla manutenzione del recinto di cavalli, le guardò una per una sorridendo e raccogliendo da una di loro uno dei pugnali utilizzati per tagliare le funi, quindi tornò negli occhi di Kammo.
    "Il sangue Dothraki scorre nelle loro vene tanto quanto nelle tue, sii meritevole del loro rispetto. Dothras chek." senza pronunciare alcuna altra parola dopo quel commiato, la donna rivolse la lama del pugnale contro il suo petto e la affondò in un unico, preciso, colpo.


    Fondamentalmente si fa come dici tu, ma ti sei guadagnato un'antipatia XD
    Impiegano almeno un turno prima di tornare gli altri, quindi mostrami se vuoi fare qualcosa di particolare, con le ragazze, con i morti, con i Dothraki, con il tizio ecc ecc
     
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    Kammo fissò il cavaliere a cui Merago aveva assegnato più di cento uomini per andare a recuperare i cavalli e gli uomini di Rakharo, quindi probabilmente era un Kos.
    Era logico che non gli andava a genio che l’ultimo arrivato, esterno al khalasar oltretutto, gli dicesse cosa fare, ma se si era comportato come un coglione, adesso la colpa era di Kammo?
    Data la sua scarsa diplomazia, quando Kammo lo vide afferrare una delle donne per i capelli, scese da cavallo e avanzò verso il presunto kos, il quale, all’intervento di altri dothraki lasciò andare la femmina.
    “Io non vi ho insultato, lo avete fatto da soli. Prima che mi buttassi da solo in mezzo a 20 arcieri dei tuoi uomini ne hai persi un terzo. U n t e r z o.” ripeté Kammo, scandendo lentamente quel valore, sottolineandolo con il tono di voce. “Un terzo, solo nel primo battito di ciglia. Vi ho dato tempo di rimettervi in piedi, vi ho dato modo di respirare e di poter combattere, questo me lo devi riconoscere, perché dopo il mio intervento è vero, hai perso un altro terzo di uomini, ma almeno ci hai impiegato tre volte più tempo. Ma posso supporre che se non fossi intervenuto, avresti perso quell’altro terzo in meno della metà del tempo. Se ti sei sentito insultato, sono i fatti reali ad averlo fatto. Se ricapiterà, in futuro, mi asterrò dall’intervenire, affinché tu possa dimostrare il tuo valore, o morire con il cazzo infilato in una fica calda” concluse, indicando poi alla donna di raggiungere le altre.
    Il Kos fu riportato a miti consigli dagli altri dothraki e si allontanò, non prima di lanciare l’ultima stoccata. Kammo sbuffò. “Io l’ho già fatto, intervenendo in tuo aiuto” gli fece notare. “Siamo pari, quindi” gli berciò dietro infantilmente.
    Fu allora che la vecchia riprese a parlare e Kammo si volse verso di lei e le si avvicinò.
    "Questi sono gli uomini del tuo Khal? Non riuscite ad andare d'accordo tra di voi e pretendete di superare la grandezza di Grub." Approfittò della vicinanza per sputargli sugli stivali.
    “Ehi, questi stivali me li ha regalati Qranna del Dosh Khaleen, abbi un po’ di rispetto, vecchia” protestò, fissandola duramente. “È normale che non vadano d’accordo con me, non faccio parte del loro Khalasar e Merago non è il mio Khal per ora. Ma gli ho dato la mia parola che avrei cercato i suoi uomini e i suoi cavalli e ho intenzione di rispettarla. Non ho un khalasar, ma ho ancora il mio onore” spiegò, dedicandosi però alla ferita del suo cavallo.
    Non era grave, ma non aveva idea di come occuparsene e la cosa gli dispiaceva.
    "Quando Khal Vorisi è morto, i suoi kos si sono dati battaglia per decidere a chi sarebbe spettato ereditarne il khalasar. Il mio Grub, il mio figlio prediletto, ha strappato i loro cuori dal petto, uno a uno. Eravamo il Khalasar più bello che mai avesse cavalcato sotto questo sole, ma quei meschini ci hanno voltato le spalle e abbandonato nel deserto senza nessuno dei nostri cavalli. È solo grazie a Grub che siamo sopravvissuti. È solo grazie a lui che abbiamo ricostruito qualcosa e oggi tu ce lo hai portato via di nuovo."
    Grub era dunque il figlio della vecchia, ecco perché era così determinata nel seguirlo e difenderlo, anche se lui era morto. E, se le parole dell’anziana erano veritiere, spiegavano il perché non avessero attaccato in sella ai cavalli. Ma se Grub aveva sconfitto i kos di Vorisi, perché il resto del khalasar li aveva abbandonati? Grub si era dimostrato superiore agli altri kos e il khalasar di diritto sarebbe spettato a lui.
    Guardò gli uomini di Merago, le occhiatacce che gli rivolgevano e sospirò. Non era l’abilità in battaglia a fare un dothraki per loro, anzi, li riempiva di invidia e rabbia. La vita in un khalasar non era idilliaca come se l’era immaginata.
    In quella notte di polvere e sangue aveva imparato diverse cose oltre a quella. Ad esempio ora sapeva che non tutto è come sembra e uccidere qualcuno senza ascoltare la sua storia vuol dire perdere un punto di vista, che può ribaltare completamente il significato del quadro generale.
    “Io non volevo portavi via nulla” assicurò alla vecchia. “Ho fatto il possibile per non uccidere Grub, gli ho dato modo di fermare l’attacco e vedere lui e voi tutti risparmiati e avrei combattuto per voi, per assicurarmi che le mie parole non si perdessero nel vento” spiegò alla donna, guardandola mentre rivolgeva un saluto alle altre ragazze, tutte molto più giovani di lei. Poi prese un pugnale e si rivolse un’ultima volta a Kammo.
    "Il sangue Dothraki scorre nelle loro vene tanto quanto nelle tue, sii meritevole del loro rispetto. Dothras chek." Si piantò la lama nel petto, prima che Kammo potesse anche solo muovere un muscolo.
    “Vos! No!” urlò il ragazzo butterato, correndo verso di lei, sostenendone il corpo e accompagnandolo al terreno. Appoggiò l’arakh a terra e vi posò sopra il ginocchio in modo che nessuno potesse rubarglielo facilmente, poi cercò di tamponare la ferita della vecchia. “Stupida donna… Solo Qranna potrebbe salvarti ma non posso portarti al galoppo a Vaes Dothrak e proteggere le altre contemporaneamente” protestò inutilmente, mentre non sapeva come aiutarla. Guardò le altre donne. “Sapete aiutarla? Potete aiutarla? È una morte onorevole, ma non la merita, non ora. Lei è la più anziana di voi, non può abbandonarvi così…” spiegò e poi prese la mano della vecchia.
    “Donna, ascoltami bene. Non puoi morire! Le tue parole mettono Grub sotto una nuova luce. Non ha ascoltato la profezia, ma non ha abbandonato i cavalli per l’inganno volontariamente. Ha quindi diritto a una pira funebre e tu che sei sua madre devi pregare per lui, se vuoi che raggiunga le Terre della Notte. Non abbandonare le ragazze… Loro si fidano di te, non tradirle!”

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    Al gesto della donna tutte le sue compagne accorsero a cercare di aiutare, chi pregando, chi tamponando la ferita, eppure nessuna di loro sembrava in grado di aiutare la vecchia a respirare meglio e mano a mano che i secondi passavano i suoi respiri si facevano più lenti ed i suoi occhi più lontani.
    "Io...io posso aiutare.."
    mirri-maz-duur
    Una donna dai lunghi capelli ingrigiti dal tempo e dalla polvere si fece dappresso un passo alla volta, la camminata resa difficoltosa dalle corde che le legavano le mani ed i piedi. La fune annodata ai suoi polsi proseguiva indietro verso quelli di altre cinque donne, più o meno giovani, nelle stesse condizioni di colei che aveva parlato. La corda terminava in un qualche peso, o fusto, nascosto sotto una pesante roccia conficcata nel terreno che le aveva tenute nascoste e lontane dalla battaglia che imperversava non troppi metri più in là, ma le aveva anche tenute prigioniere senza alcuna possibilità di fuga. Ora, mentre le compagne timidamente restavano in disparte, la più anziana di loro si era fatta avanti approcciandosi direttamente a Kammo.
    "Sono una sacerdotessa, come mia madre prima di me. Lei insegnare me a creare unguenti e salvare respiro. Fatemi provare"
    "Strega!"-urlò una delle ragazze alla volta della donna.
    Allora, qui abbiamo uno pneumotorace, le ragazze non possono trattarlo ma questa donna si offre volontaria. Che si fa?

    Meanwhile: stanno recuperando i cavalli
     
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    Quando anche le altre donne intervennero, Kammo si fece da parte, assicurandosi che gli uomini rimasti al campo non approfittassero di quegli attimi concitati per aggredire le femmine che li avevano ingannati. Non sembrava però che nessuna delle giovani potesse aiutare la vecchia, la cui ferita sembrava averla condannata. Il suo respiro era un sibilo spezzato, era come se non riuscisse a respirare, come se stesse morendo soffocata, prima che a causa del sangue che le sgorgava copioso dal petto, inzuppando le sue vesti di pelle e cuoio.
    Kammo si pulì il palmo della mano destra sui pantaloni e vi strofinò contro anche l’elsa dell’arakh: non voleva rischiare che per colpa del sangue su di essa potesse perdere la presa.
    “Io...io posso aiutare..”
    Kammo si voltò e si rese conto che vi era un altro gruppo di donne, femmine che però non avevano preso parte al combattimento, poiché erano legate mani e piedi. Le funi impedivano loro di muoversi agilmente o che potessero allontanarsi troppo dal punto in cui l’estremità della corda era fissata. A parlare era stata una donna anziana, che sembrava la più temeraria di quel gruppo di femmine legate tra loro.
    Il giovane dothraki le fissò con sospetto. Per quale motivo mai le donne di Grub avevano con loro quelle femmine e le trattavano da prigioniere? Dubitava fossero prigioniere degli uomini di Merago…
    “Sono una sacerdotessa, come mia madre prima di me. Lei insegnare me a creare unguenti e salvare respiro. Fatemi provare” disse ancora la più anziana di quelle prigioniere, fissando Kammo.
    “Strega!” Il grido fu lanciato da una delle guerriere di Grub e Kammo sgranò gli occhi per poi assottigliare lo sguardo sulla prigioniera, con le iridi piene di disprezzo.
    “Taci, maegi! La tua lingua d’argento promette miracoli che conducono solo alla disperazione. Non lorderai l’esistenza di questa donna con la tua stregoneria. Il Grande Stallone dà, il Grande Stallone prende” disse, avvicinandosi a una delle dothraki che si occupava della moribonda. “Qual è il nome della madre di Grub?” chiese, accennando alla vecchia con il mento.
    “Eyeli” rispose lei.
    Kammo si inginocchiò al capezzale della vecchia e le posò una mano sulla guancia. “Eyeli, non permetterò che una maegi usi la sua stregoneria su di te, ma non posso nemmeno permettere che tu soffra inutilmente. Le tue sorelle non possono aiutarti, l’unica cosa che posso fare io e darti una morte rapida, per mano del guerriero che ha ucciso tuo figlio” spiegò, sollevandole il busto e appoggiandosi l’esile schiena scossa da spasmi contro il petto.
    “Tu e Grub cavalcherete assieme nelle Terre della Notte” le sussurrò all’orecchio, prima di tagliarle la gola con l’arakh. Lo sguardo era duro, non con le donne che lo fissavano con disprezzo, ma con se stesso. Non avrebbe permesso alla stregoneria di insozzare gli ultimi attimi di vita di Eyeli e inquinare ulteriormente la reputazione di Grub.
    Quando Eyeli esalò il suo ultimo respiro, riposò delicatamente il corpo al suolo e si alzò, fissando le altre donne.
    “Ho ucciso il vostro khal. Ho ucciso sua madre, Eyeli, eppure ora chiedo il vostro aiuto. Non posso lasciarvi sole con gli uomini che avete aggredito” disse, riferendosi alla ventina di uomini di Merago che erano rimasti a sorvegliare il campo. “Non posso nemmeno lasciarvi andare oltre la mia vista, poiché sino a quando Khal Merago non deciderà cosa sarà di voi, siete mia responsabilità. Voglio iniziare a costruire le pire funerarie per i vostri caduti, anche per Grub, poiché le parole di Eyeli lo hanno riabilitato agli occhi di Verzhof. Dei caduti di Merago penso se ne vorranno occupare le loro famiglie, quindi prenderemo legna solo per i vostri morti. Spero che il Grande Stallone accolga le loro anime anche se non abbiamo cavalli per loro…” disse preoccupato. Si avvicinò al proprio destriero, controllandone ancora la ferita, poi da una delle sacche da sella estrasse la boccetta con l’olio di eucalipto che Qranna gli aveva donato in passato. Strappò il tappo con i denti e si spalmò il disinfettante sulle proprie ferite, poiché aveva fasciato e tamponato quella del cavallo ma non le proprie, quindi pensava fosse meglio almeno disinfettarle.
    Prese con sé le femmine dothraki, quindi, e si allontanò di poco dal campo, sfruttando le luci dei fuochi dello stesso, per individuare la legna adatta. Le ragazze erano tristi, ma trattenevano le lacrime che avrebbero speso per i loro caduti, unicamente per non apparire deboli di fronte ai loro nemici. Perché per loro questo erano Kammo e gli uomini di Merago: nemici.
    Il giovane Dothraki sospirò. In cuor suo sperò che Merago riservasse loro una punizione giusta, ma che permettesse loro di continuare a vivere con onore. In fondo si erano dimostrate più coraggiose loro diciassette, che i 500 cani di Arraqo che erano scappati rubando nottetempo i cavalli del khal. Insomma, il khalasar di Merago aveva perso 500 uomini, ogni cuore coraggioso e battagliero che poteva recuperare per sostituire quello di quei traditori, doveva essere ben gradito. Anche perché donne così coraggiose e forti, potevano essere ottime mogli. Accidenti, se fosse stato in un khalasar e il khal gli avesse appioppato una o due di quelle donne come mogli, Kammo sarebbe stato fiero e orgoglioso di un simile matrimonio. D’accordo, c’era da dire che però Kammo non era un bell’esemplare della razza dothraki e nessuno gli avrebbe dato in moglie qualcuna e nessuna dothraki se lo sarebbe preso come marito. Solo quelli sani e forti dovevano avere questo privilegio, affinché nascessero figli perfetti.
    Era ormai l’alba quando iniziarono ad allestire l’enorme pira dove disposero i corpi degli uomini e delle donne del khalasar di Grub, sotto lo sguardo di disprezzo degli uomini di Merago. In fondo per loro doveva apparire un affronto dare un simile onore agli sconfitti, ma secondo Kammo, se uno aveva combattuto bene, aveva seguito i dettami del Grande Stallone, aveva vissuto con onore, allora anche se sconfitto meritava tutti gli onori che erano riservati anche ai vincitori.
    Quando l’ultimo corpo fu deposto sulla pira, Kammo prese svariati rami dal falò principale dell’accampamento e li distribuì alle diciassette sopravvissute.
    Spettava a loro accendere la pira e onorare i loro caduti, lui era un estraneo. Avrebbe comunque rivolto le sue preghiere a Verzhof, affinché quelle anime potessero galoppare nelle Terre della Notte, carezzando gli steli d’erba neri come pece, rischiarati dai corpi fiammeggianti dei cavalli dell’aldilà.
    Non restava altro che aspettare che Merago, o chi per lui, venisse a recuperare i caduti del khalasar di Rakharo. Kammo sperava venisse Merago in persona, solo perché voleva informarlo che la sua intenzione era proseguire la sua ricerca dei cavalli. Non aveva trovato nessuno degli animali sottratti da Arraqo, ma avendo dato la propria parola che avrebbe presentato quelle donne al khal, doveva mantenerla. Forse però tornare a Vaes Dothrak era necessario. Doveva far curare il cavallo e anche far dare una sistemata ai propri tagli. Una volta recuperate completamente le forze sarebbe potuto ripartire.
    Le iridi scure del ragazzo si posarono sul destriero che sonnecchiava dopo la nottata movimentata. Quel cavallo era di Merago, non suo. Sì, tornare a Vaes Dothrak era fondamentale. Se voleva continuare la ricerca, doveva chiedere un altro cavallo in prestito a Qranna.

    1182 parole, olio di eucalipto recupero 3pv
     
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    Il fumo scuro della pira si alzava nella notte lasciando che gli ultimi resti di Eyeli e dei suoi si perdessero nell'aria.
    Quel che restava del khalasar di Grub si era unito, gioco forza, agli uomini sopravvissuti del khalasar di Merago.
    Almeno fino a quando fossero stati responsabilità di Kammo.

    Kammo
    10 punti esperienza + 3 post over 900 parole - 0 post sotto le 600 parole + 5 mod + 2 interazione (hai un poco variegato il khalasar) + 2 per attivazione Signore dei Cavalli= 22 punti esperienza
    2 punti Marzialità
    1 punto Diplomazia
    1 punto a scelta
    Vita attuale= 87 (6 danni subiti) + 3(olio di eucalipto)= 90/103
    Prestigio +5
    Fama +3 Dothraki
    Pietà +2
    Tratto Signore dei Cavalli attivazioni: 2/3
    Affinità Culto del Grande Stallone +7
    Affinità Dothraki +5
    Affinità tratti magici (scrivi così, indica mistici e roba varia) -5
    Affinità Draggo -5
    Ottieni: cavallo maschio (ferito)
    CODICE
    <span>[IMG]http://footage.framepool.com/shotimg/qf/536968645-mandria-di-cavalli-argentina-cavallo-animale-testa.jpg[/IMG]<p> Cavallo (ferito) R 4(5) V1 (2)</p></span>
     
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24 replies since 9/6/2018, 11:25   299 views
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