Una nuova vita

Quest Kammo

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    Non li uccisero, ma li accerchiarono e, come Kammo aveva sperato li condussero dal Khal, ovviamente dopo aver loro imposto di abbandonare i cavalli. Il giovane butterato ovviamente non si fece disarmare, anzì disarmò chiunque anche solo si azzardò a tentare l’impresa nei suoi confronti o anche quelli di Gralato e Davvi.
    Kammo avanzò fiero, con passo deciso, in mezzo alla folla che lo fissava con curiosità e ribrezzo. Dopo tutto non era un bello spettacolo da vedere.
    Decisamente diversi gli sguardi rivolti a Davvi, ma al momento non poteva mettersi a sgozzare chiunque la spogliasse con gli occhi, non era il caso.
    Una volta nel cuore dell’accampamento, si trovarono di fronte a Khal Kovarro, un dothraki dalla carnagione chiara ma tutto il resto lo rendeva decisamente più dothraki di Kammo. Ad esempio le quasi due spanne di altezza in più.
    Aggrottò la fronte quando riconobbe la figlia di Gralato, Kassi. Non fu difficile, visto che le mancavano le gambe e Kammo poté soddisfare la sua curiosità osservandola e provò pena per lei, sia per la sua deformità, sia per la catena che la costringeva al fianco del Khal.
    "Chi sei? Hai sconfitto due dei miei uomini più valorosi ma questo non vuol dire che puoi entrare nel mio khalasar a dettare le regole come se fossi il Khal."
    Kovarro alzò lo sguardo sul ragazzo con un'espressione che sapeva di disprezzo, evidentemente i suoi uomini gli avevano già riferito le parole di Kammo.
    "Queste donne le ho prese in combattimento e mi appartengono oramai. Per quale motivo dovrei concederle a te?"
    Kammo ne sostenne lo sguardo. Queste donne. Osservò le donne ai suoi piedi, quindi oltre a Kassi, quella più vecchia doveva essere Izhi, la moglie di Gralato, e le altre due giovani invece dovevano essere le sorelle di Kassi: Tirli e Oqetti.
    Riportò l’attenzione su khal Kovarro e inarcò un sopracciglio. “Valorosi? Fakko ha retto a un solo scambio, mentre con il secondo ho riversato le sue cervella sull’erba. Villo è scappato come un codardo, pensavo stesse venendo ad avvisarti, ma correva verso nord ovest, ben lontano da qui. Dubito quindi che sia un uomo così valoroso come tu lo dipingi e se loro erano due dei più valorosi…” si strinse nelle spalle con espressione scettica.
    “Davvero le hai prese in combattimento? Perché a me è stato raccontato che le hanno prese un gruppo di dothraki. Catturare quattro donne facendosi forte di dieci guerrieri che combattono al posto tuo. Vedi mia moglie? Per averla ho duellato con un cavaliere di sangue di Khal Merago. La mia forza contro la sua. Io ho vinto il combattimento, io ho preso la mia donna. I tuoi uomini hanno preso le donne per te, non le hai conquistate tu. Tuo diritto, senza dubbio, ma come ho detto ai tuoi uomini, per riprendermi quelle donne, evitando di ammazzarti altri guerrieri, sono pronto a sfidare il tuo miglior guerriero. Ma se i tuoi più valorosi guerrieri sono al pari di Fakko o Villo, forse l’unica sfida interessante saresti tu” commentò, sfoderando un sorriso di sfida.
    “Oppure puoi comportarti da codardo e ordinare ai tuoi uomini di attaccarmi in massa. Siete in cento, più o meno, da quel che vedo. Penso di potertene ammazzare un terzo prima di crollare a terra sconfitto. Sei pronto a perdere un terzo del tuo khalasar per quattro donne delle quali una è deforme? Indeboliresti il khalasar per quattro femmine. Oppure puoi combattere realmente per dimostrare la tua superiorità. In fondo hai già combattuto per loro e hai vinto. Ti basta vincere ancora e dimostrare al tuo khalasar chi è il più forte. O hai paura di affrontare uno che è due spanne più basso di te? Se mi uccidi invece otterrai due cavalli, un uomo ancora in grado di razziare e…” si voltò a guardare Davvi. Solo ammazzandolo avrebbero potuto togliergliela. Riportò l’attenzione su Kovarro. "Se vinco io, ti ucciderò, perché un khal dovrebbe tenere alla catena un fiero hrakkar, non una bambina che non può nemmeno scappare. Perdonami, khal Kovarro, ma di certo non dai l’immagine di un khal forte. Mi ricordi di più i mercanti di schiavi che bazzicano i mercati di Vaes Dothrak” sentenziò alla fine.
    “Mi chiedi perché dovresti concederle a me. Perché ho promesso a Gralato che l’avrei aiutato a riprendersi la sua famiglia e io mantengo sempre le mie promesse. Chiedilo a loro sei” disse adocchiando i sei che li avevano importunati. “Ho detto a Fakko che gli avrei strappato le braccia e l’ho fatto.”

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    Riferimento più lineare. Marzialità da 80 a 100.

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    "E quindi vuoi combattere contro di me."
    Kovarro digrignò i denti rabbioso quando Kammo gli parlò di Villo senza però pronunciare alcuna parola in merito; il khal sapeva esattamente dove era scappato quel codardo e la cosa non gli piaceva per nulla, era evidente. Tirò ancora di più la catena che legava la piccola quasi per voler dimostrare il suo potere in quella situazione; se le cose stavano come il ragazzo diceva (ed i suoi uomini sembravano confermarlo), affrontarlo sarebbe stato interessante ma anche pericoloso e non gli avrebbe garantito la vittoria sicura che il Dothraki sempre andava cercando.
    Lasciarlo andare però, o farlo ammazzare dal resto dei suoi guerrieri però voleva dire dimostrarsi debole, e neppure questo poteva permetterlo.
    Optò per l'attesa, sperando che gli venisse un'idea migliore.
    "Cosa pensi che succederà?"
    Osservò la donna che lo seguiva ed il vecchio che lo guardava con disprezzo, le mani serrate in un pugno.
    "Io ti sconfiggerò e dopo che ti avrò ammazzato legherò il vecchio al palo e lo costringerò a vedermi stuprare la moglie e le figlie fino a quando avranno fiato da gettare in urla. Poi sarà la volta della tua donna, la scoperemo a turno fino a quando avrà aria nei polmoni. Eppure questa non è la tua famiglia, potevi semplicemente andartene."
    Non comprendeva il motivo per cui il Grande Stallone gli aveva messo quella gigantesca rottura di scatole in mezzo alla vita quella giornata e non capiva come tirarsene fuori.
    "Ma mettiamo che tu sia molto, molto fortunato ragazzo. Mettiamo che tu mi sconfigga e mi uccida. Cosa pensi che succederà? Che potrai riprenderti queste donne e tornartene a cavalcare verso il posto che ti ha vomitato? I miei Cavalieri di Sangue si riverseranno contro di te come avvoltoi su un cadavere."
    Inspirò profondamente giocando l'ultima carta che gli restava in mano.
    "Non c'è alcuna possibilità che tu esca vivo da questo accampamento oggi. Ma sei stato un bravo guerriero e voglio darti una possibilità. Arrenditi e muori. Ed avrai la mia parola che risparmierò la vita della tua donna e del vecchio."

    Questo cerca di parlamentare.
    Non vuole combattere, è evidente XD
     
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    Kammo vide Kovarro digrignare i denti, stringere i pugni e tirare a sé la catena alla quale Kassi era costretta.
    "Cosa pensi che succederà?" gli chiese il Khal, lasciando scivolare l’attenzione su Davvi e Gralato, quest’ultimo ne ricambiava lo sguardo con disprezzo. "Io ti sconfiggerò e dopo che ti avrò ammazzato legherò il vecchio al palo e lo costringerò a vedermi stuprare la moglie e le figlie fino a quando avranno fiato da gettare in urla. Poi sarà la volta della tua donna, la scoperemo a turno fino a quando avrà aria nei polmoni. Eppure questa non è la tua famiglia, potevi semplicemente andartene."
    Kammo sollevò il mento e sostenne lo sguardo di Kovarro senza paura. Quell’uomo stava tergiversando, Kovarro non era in grado di poterlo battere, altrimenti lo avrebbe già ucciso.
    Sorrise. “Come se non le avessi già stuprate o umiliate in questi 12 giorni?” gli domandò e staccò la lama dell’arakh dalla spalla dove era stata sino a quel momento appoggiata. La lama venne porta al terreno, ora era pronto a usare quell’arma nuovamente, a ricoprire il metallo con nuovo sangue fresco, mentre il vecchio si era ormai raccolto in grumi dal colore sempre più scuro. “Tu non hai capito. Gralato ha scelto di unirsi a me. Lui fa parte del mio khalasar e la sua famiglia, ora, è la mia famiglia. Nel mio khalasar non lascio indietro nessuno. E di certo non li lascio in mano a un aresak che perde tempo in chiacchiere” commentò, lanciando uno sguardo a Davvi. “Poi sono io quello che parla troppo?” ironizzò, riportando l’attenzione su Khal Kovarro.
    "Ma mettiamo che tu sia molto, molto fortunato ragazzo. Mettiamo che tu mi sconfigga e mi uccida. Cosa pensi che succederà? Che potrai riprenderti queste donne e tornartene a cavalcare verso il posto che ti ha vomitato? I miei Cavalieri di Sangue si riverseranno contro di te come avvoltoi su un cadavere” disse ancora il pallido khal.
    Kammo sorrise. “Non mi aspetterei nulla di meno da un cavaliere di sangue. La sua vita è morire alla morte del Khal e possono prolungare la loro esistenza solo quel tanto che gli serve per vendicare la morte del proprio Khal. Così come possono riuscire nell’impresa di vendicare il sangue del loro sangue, possono anche fallire. Tutto dipenderà da quanto io mi dimostrerò forte. Mentre tu… ti stai dimostrando debole e non mi fido della tua parola. Se devo morire, morirò nel tentativo di portarmi dietro te e i tuoi cavalieri di sangue.”
    Kammo alzò l’arma, impugnandone l’elsa a due mani e tenendola in posizione di attesa.
    “Allora khal Kovarro, combatti o scappi? Mi stai facendo perdere troppo tempo. Ho detto a Villo che lo avrei ucciso se non si fosse piegato a me e devo ancora dargli la possibilità di cambiare idea” concluse, scoprendo i denti in un ghigno divertito
    “Avanti, ormai i tuoi uomini stanno ridendo di te, ti stai dimostrando un aresak. Quindi deciditi, combatti o inginocchiati e unisciti a me. Razzieremo assieme, uccideremo assieme, stupreremo assieme e ci renderemo degni del Grande Stallone e lui ci invierà lo Stallone che Monta il Mondo per ampliare gli orizzonti delle nostre razzie” disse ancora. “O puoi anche arrenderti e morire, ti offro la tua stessa cortesia” aggiunse.
    Kovarro aveva paura, altrimenti avrebbe posto fino a quel siparietto dannoso alla sua posizione. Kovarro doveva lottare per mantenere il suo status.
    Kammo lottava per difendere il proprio Khalasar, per rispettare la parola che aveva dato, per ripulire l’onta di disonore che si era attirato addosso recandosi dalla maegi. Ma ancor prima di tutto questo, Kammo combatteva per Davvi. Nessuno l’avrebbe stuprata sino a quando lui avrebbe avuto fiato in corpo.
    “Prendi il tuo arakh, Kovarro. O la prossima cosa che avrai da me sarà solo il freddo metallo della mia arma” ringhiò.
    Kovarro non aveva ancora preso la sua arma, ma quello era l’ultimatum di Kammo, se anche non l’avesse impugnata, Kammo lo avrebbe presto attaccato.
    Un tarlo però si muoveva tra le pieghe della mente del giovane butterato. Kassi. Se Kovarro non si fosse tolto la catena sarebbe stato impacciato dalla bambina, ma avrebbe anche potuto usarla come scudo.

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    Era rimasto in silenzio mentre il ragazzo parlava inspirando ed espirando rumorosamente mentre cercava un'altra maniera di tirarsi via da quella situazione, ma lo sguardo di rabbia dei suoi Cavalieri di Sangue verso Kammo si sarebbe presto tramutato in disprezzo verso di lui se non avesse combattuto e rispedito il Dothraki nelle Lande della Notte. Lasciò cadere a terra la catena lasciando che la ragazza si trascinasse lentamente e sulle braccia verso il padre, le altre rimasero invece immobili.
    "E sia."
    Si alzò in piedi raccogliendo l'arakh d'acciaio accanto al suo scranno di legno ed afferrando al volo la spada dalle braccia di un Dothraki, la appese alla cintola; avrebbe ostacolato i suoi movimenti probabilmente ma sarebbe stata anche un' ancora di salvezza se fosse servito.
    "Govak" - sbiascicò trascinando il suo arakh impugnato con entrambe le mani verso il braccio destro del ragazzo. Se fosse riuscito a coglierlo di sorpresa e a trinciarlo avrebbe avuto qualche speranza di concludere quel combattimento con una vittoria.

    Kovarro.
    Marzialità 85
    ATT 45 DIF 40
    Vita= 50 + (18*3)= 104
    Arte dell'Arakh 3
    Arte della Spada 3
    Corpo a corpo 2
    Punti Deboli 2
    Arakh di acciaio 13 ATT 2 DIF Peso 7
    Spada di bronzo 6 ATT 4 DIF Peso 3

    Gambali di cuoio Rid danno 1 peso 1
    Stivali di cuoio rid danno 1 peso 0

    Attacco= 9*45/10 + (13*2)= 40,5+ 26= 66,5
     
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    Marzialità Kammo 84
    43 ATT 41 DIF
    Arakh di stagno/bronzo ATT 11+3(bonus tratto)= 14 DIF 0+3 (bonus tratto)=3 peso 5
    Bracciali di cuoio Riduzione del danno 1, peso 1
    Arte della spada 2
    Arte dell’arakh 3
    Combattimento corpo a corpo 2
    Punti deboli 2

    Attacco Kovarro= 66,5
    Elusione Kammo= 18*41/10-6= 67.8
    Nessun danno per Kammo

    Attacco Kammo 9*43/10+28= 66.7

    Situazione
    ATT: 34/43 DIF= 23/41


    Khal Kovarro lasciò cadere la catena a terra, segno che la sfida era accettata. Kammo si sentì eccitato all’idea. Stava per affrontare un Khal in duello. Se avesse vinto, la sua onta sarebbe stata lavata, perché avrebbe voluto dire che il Grande Stallone aveva perdonato la sua condotta immorale. Il giovane dothraki lanciò uno sguardo ai cavalieri di sangue di Kovarro. Erano ben tre. Se avesse vinto, sarebbe mai riuscito ad avere la meglio anche contro di loro?
    Il giovane si morse le labbra e afferrò il pugnale e la daga che portava alla vita, consegnandole a Davvi. Le sorrise. “Speriamo che io abbia imparato a parare…” ironizzò, accarezzandole una guancia. Si voltò verso l’avversario e vide che Kassi si era trascinata con forza e disperazione verso Gralato. Quella bambina aveva voglia di vivere da barattare (perché i dothraki barattano, mica vendono) e una determinazione invidiabile. Chissà per quale motivo il Grande Stallone l’aveva fatta nascere così diversa. Un brivido corse lungo la schiena di Kammo, un’immagine fugace frutto della sua immaginazione lo fece piombare in una scena cruenta e di inutile violenza. Kassi che strisciava al suolo e Kovarro che le affondava la lama dell’arakh nella schiena, con un ghigno velenoso sulle labbra, incurante delle urla strazianti della piccola.
    Kammo deglutì e si spostò, frapponendosi tra la bambina e il Khal. Quella bambina faceva parte del suo khalasar ora e, nonostante la sua deformità, era sua responsabilità difenderla. L’avversario avrebbe prima dovuto sbarazzarsi di lui per arrivare a lei e il giovane dothraki era intenzionato a vendere cara la pelle.
    Khal Kovarro si alzò e l’orgoglio di Kammo poté soffrire in silenzio per il proprio senso di inferiorità data la sua infima altezza. Quel tizio era fottutamente alto, pure più alto della media degli altri dothraki, o almeno così appariva agli occhi del piccoletto.
    Il Khal afferrò il proprio arakh, dalla lama d’acciaio robusta e letale, poi prese la spada da uno dei suoi uomini e se la infilò nella cintola.
    Kammo sperò in cuor suo che durante il combattimento, quella lama nuda gli mozzasse i gioielli di famiglia, così, se il Grande Stallone avrebbe decretato che a morire fosse stato il butterato, almeno poteva star tranquillo che Kovarro non avrebbe potuto abusare di Davvi.
    Questo voleva dire che in passato Kovarro era stato disarmato e non voleva correre il rischio di ritrovarsi completamente indifeso nel caso l’occasione si ripetesse. Questo lo avrebbe rallentato, ma rendeva inutile l’idea di tentare di disarmarlo. Ovvio, un arakh era più pericoloso di quella spada, che a confronto era poco più di una scheggia, ma era sempre meglio che trovarsi a mani nude.

    Grande Stallone, ho parlato con una maegi e questo mio crimine verrà mondato con questo combattimento. Mi guadagnerò il tuo perdono vincendo o completerò la mia dannazione morendo. Che i vermi possano fare scempio delle mie carni, se io non dovessi vincere questo duello, perché vorrebbe dire che non avrò mai il tuo perdono, vorrebbe dire che non sarò mai lontanamente il dothraki che sognavo di essere.



    Quel pensiero venne rivolto a Verzhof, mentre il giovane scioglieva un poco la muscolatura di spalle e collo.
    Khal Kovarro si avvicinò, grazie alle sue lunghe gambe annullò la distanza e menò un montante che sembrava avere come bersaglio il braccio armato di Kammo, il quale, con una torsione del busto verso sinistra, schivò di pochissimo il colpo, sentendo sibilare la lama vicinissima alla schiena. Quindi, sfruttò quella precedente torsione e, con le mani ben salde attorno all’elsa del proprio arakh, eseguì un ridoppio roverso che si mosse diagonalmente dal basso verso l’alto, cercando come primo bersaglio il fianco di Khal Kovarro.


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    Attacco Kammo= 66.7

    Kovarro.
    Marzialità 85
    ATT 36/45 DIF 40
    Vita= 50 + (17*3)= 101
    Arte dell'Arakh 3
    Arte della Spada 3
    Corpo a corpo 2
    Punti Deboli 2
    Arakh di acciaio 13 ATT 2 DIF Peso 7
    Spada di bronzo 6 ATT 4 DIF Peso 3

    Gambali di cuoio Rid danno 1 peso 1
    Stivali di cuoio rid danno 1 peso 0

    Difesa= 16*40/10 + (2*2)= 68
    PARATA.
    Danni= 43/2 - (68-66,7)= 21,5 - 1,3= 20,2= 18.2
    Vita Kovarro= 101- 18,2= 82,2

    CODICE
    Al termine di ogni Difesa semplice eseguita con successo, posso spendere un punto di DIF per far subire all'attaccante un malus ai punti attacco pari a 1/3 della variabile utilizzata.

    Spende 1 DIF per togliere 9/3=3 punti all'attacco di Kammo

    Kovarro
    DIF 40 - 17= 23/40


    Kammo
    ATT= 31/43


    La schivata di Kammo gli permise di posizionarsi nel punto ideale per sferrare il suo attacco contro il fianco di Kovarro che però fece in tempo ad interporre la usa arma tra quella dell'avversario e la sua carne, non senza digrignare i denti in una smorfia di dolore.
    Tre degli uomini che osservavano il combattimento avevano imbracciato i propri arakh restando fermi immobili a studiare con attenzione la situazione, uno sguardo di gelo negli occhi; era probabile che fossero proprio i Cavalieri di Sangue di cui Kovarro parlava, pronti ad agire nel caso il loro Khal non fosse riuscito ad avere la meglio.
    Kovarro però non voleva di certo arrendersi così facilmente. Caricò nuovamente il suo colpo dirigendolo però stavolta verso la coscia di Kammo, all'attaccatura con il bacino. Se non poteva renderlo monco, lo avrebbe reso storpio quantomeno.

    Attacco= 9*45/10 + (13*2)= 40,5+ 26= 66,5-1 malus= 65.5

    ATT 27/45


    Edited by Freene - 20/8/2018, 20:15
     
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    Marzialità Kammo 84
    31/43 ATT 23/41 DIF
    Arakh di stagno/bronzo ATT 11+3(bonus tratto)= 14 DIF 0+3 (bonus tratto)=3 peso 5
    Bracciali di cuoio Riduzione del danno 1, peso 1
    Arte della spada 2
    Arte dell’arakh 3
    Combattimento corpo a corpo 2
    Punti deboli 2

    Attacco Kovarro= 65,5
    Difesa Kammo= 15*41/10+(3*2=6)= 67.5
    PARATA
    Danni subiti da Kammo:45/2-(67.5-65.5)-1=22.5-2-1=19.5
    Vita Kammo: 115-19.5=95.5/115

    Attacco Kammo 9*43/10+28-1= 65.7

    Situazione
    ATT: 22/43 DIF= 8/41


    Il primo sangue era suo!
    Kammo urlò di soddisfazione mentre la parata di Khal Kovarro non impedì alla sua lama di sfiorarne la pelle.
    Tre dothraki, i cavalieri di sangue di khal Kovarro, impugnarono le proprie armi e il giovane butterato se ne accorse, ne colse quel movimento con la coda dell’occhio e in una frazione di secondo calcolò che doveva fare in modo di subire meno ferite possibili se voleva sperare di avere qualche speranza anche contro quei tre.
    Per un momento la sua mente tornò a Vaes Dothrak, rivide il proprio Arakh sfondare le difese di Draggo e mozzargli il braccio di netto. Rivide la morte di Fakko e deglutì. Doveva risparmiare le energie e concentrarsi sulla difesa. Davvi gli aveva sempre detto che lei ci teneva alle sue braccia, doveva fare in modo di non farsele staccare. Anche perché khal Kovarro sembrava puntare sempre a colpirlo a un arto per impedirgli di continuare il duello.
    Infatti, anche il secondo attacco del Khal aveva una traiettoria tale che l’avrebbe senz’altro menomato. Avrebbe potuto schivarlo, ma sentiva già la stanchezza sulle gambe, come avrebbe fatto al terzo attacco? No, era meglio conservare le forze per difendersi e puntare ad attaccare solo quando era certo di fare il massimo danno con il minimo sforzo.
    Intercettò la lama di Khal Kovarro con la propria e lo fissò rabbiosamente in volto, mentre sentiva la carne bruciare là dove l’acciaio aveva lambito con troppa pressione la sua martoriata pelle.
    Spintonò via khal Kovarro e abbassò lo sguardo sul taglio alla coscia sinistra. Vi posò sopra il palmo della mano e osservò il proprio sangue che rimase su di esso, quindi si passò quella mano sul volto, aggiungendo il proprio nettare fresco a quello ormai secco scuro lasciato da Fakko.
    Entrambe le mani tornarono a stringere la lunga impugnatura dell’arakh e Kammo fece due piccoli passi, per poi raggiungere khal Kovarro con un’ultima ampia falcata, mentre torceva busto a destra e caricava il colpo di tondo, che rilasciò non appena raggiunse la distanza ideale dal suo avversario.

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    Stavolta ci vado con dovuta attenzione XD
    Kovarro.
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    ATT 36/45 DIF 40
    Vita= 50 + (17*3)= 101 - 18,2= 82,2
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    Arakh di acciaio 13 ATT 2 DIF Peso 7
    Spada di bronzo 6 ATT 4 DIF Peso 3

    Gambali di cuoio Rid danno 1 peso 1
    Stivali di cuoio rid danno 1 peso 0
    DIF 23/40 ATT 27/45


    Attacco Kammo 65.7
    PARATA= 16*40/10 -1 (malus parata) + 4 (2*2 arakh)= 67
    Danni Kovarro= 43/2 - (67-65,7)= 22,5 - 1,3= 21,2 - 2 (protezioni)= 19,2
    Vita Kovarro= 82,2 - 19,2= 63

    CODICE
    egli subirà un contraccolpo che concorrerà a stancarlo e a sfiancarlo. Al termine di ogni Difesa semplice eseguita con successo, posso spendere un punto di DIF per far subire all'attaccante un malus ai punti attacco pari a 1/3 della variabile utilizzata.

    Spendo 1 di DIF per togliere 3 di ATT a Kammo

    DIF Kovarro 6/40
    ATT Kammo= 19


    Nuovamente l'Arakh di Kovarro evitò il peggio per le sue viscere, ma la potenza dell'affondo di Kammo era tale che la lama fu comunque deviata sulla tenera carne del braccio che si aprì in uno squarcio profondo ma non letale. L'urlo di rabbia del Khal si mescolò al silenzio generale; non v'era nessuno che osasse dire alcunché; quello era uno dei migliori combattimenti al quale il Khalasar aveva assistito da troppo tempo.
    Solo il respiro di Davvi, strozzato e apprensivo, era udibile tra il clangore del metallo che cozzava e affondava nelle carni.
    "Sono mie!Sono mie sono mie!"
    Probabilmente Kovarro non era il migliore dei guerrieri, ma la forza delle sue parate era tale da sfiancare i muscoli pur poderosi di Kammo diminuendone la portata degli attacchi; se il Dothraki voleva uscire vincitore da quel combattimento avrebbe dovuto cercare di finirlo in fretta.
    Con un nuovo poderoso affondo infatti, il Khal si era portato nuovamente a spingere la lama del suo Arakh contro il corpo dell'avversario, stavolta mirando in un punto del viso, probabilmente vicino all'orecchio sinistro.

    Attacco Kovarro= 9*45/10 + 26 (13*2) - 2 (malus 2 parate riuscite)= 64,5
    Ho mirato all'orecchio perché temo sia un colpone per ora e male che va diventa orsacchiottoso come Daeva XD

    ATT Kovarro 18/45
     
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    Marzialità Kammo 84
    19/43 ATT 8/41 DIF
    Arakh di stagno/bronzo ATT 11+3(bonus tratto)= 14 DIF 0+3 (bonus tratto)=3 peso 5
    Bracciali di cuoio Riduzione del danno 1, peso 1
    Arte della spada 2
    Arte dell’arakh 3
    Combattimento corpo a corpo 2
    Punti deboli 2

    Attacco Kovarro= 64,5
    Difesa Kammo= 8*41/10+(3*2=6)-1= 37.8
    PARATA NON RIUSCITA
    Danni subiti da Kammo:45/2+(64.5-37.8)-1=22.5+26.7-1=48.2
    Vita Kammo: 95.5-48.2 =47.3/115

    Attacco Kammo 9*43/10+28-1= 65.7

    Situazione
    ATT: 10/43 DIF= 0/41


    Gli arakh cozzarono ancora e ancora, la polvere si alzava sotto i piedi dei due contendenti, anche se quel polverone diminuiva, man mano che il sangue sgorgava dai fiori rossi che i due arakh facevano sbocciare sulla pelle dei due sfidanti.
    Kammo era stanco, nessun combattimento era durato così tanto e vedeva ora il suo limite. Forse il Grande Stallone non lo giudicava degno di concedergli il perdono, forse non avrebbe mai lavato l’onta di aver parlato con la maegi. Dannata Khenna… se fosse sopravvissuto a quel giorno, l’avrebbe uccisa, lo giurò a se stesso. Non l’avrebbe nemmeno stuprata, non meritava nemmeno di avere l’uccello di un dothraki dentro di sé quella vecchia bagascia di una maegi del piffero!
    Nell’ultimo scambio, nonostante la parata del khal, l’arakh di Kammo aveva aperto uno squarcio profondo sul braccio dell’avversario, ma non abbastanza da impedirgli dall’usare l’arto per imprimere una rabbia omicida nel successivo attacco.
    Kammo era stanco, davvero. Sentiva le braccia pesanti e quando la lama di Khal Kovarro piombare sul suo viso, per un attimo si immagino guercio come Rakharo, ma quell’immagine scomparve subito, sostituita da una decisamente peggiore. Rivide la testa di Fakko che aveva tagliato in due. Sollevò l’arakh con entrambe le braccia, torse il busto per dare maggiore forza a quella parata, ma Davvi aveva ragione. Lui non sapeva parare.
    L’impatto con la lama di khal Kovarro sul metallo della propria spada, quasi gli strappò l’arakh di mano. Non riuscì a mantenere quella difesa, i gomiti si piegarono, e l’acciaio di khal Kovarro affondò tra le sue scapole discendendo in una linea obliqua lungo la schiena. Un lampo scarlatto di dolore accecò Kammo che digrignò i denti in un soffocato grido di dolore, mentre il suo sangue caldo colava lungo la schiena, appesantendo la sua casacca di pelle, bagnandogli i pantaloni e gocciolando a terra copiosamente. Una pioggia scarlatta che spense l’arsura del terreno polveroso sotto i suoi piedi.
    Per un istante lungo quanto l’eternità, Kammo sentì solo il proprio cuore battere lento, dentro alle sue orecchie.
    TUM
    Un battito potente quanto un tamburo, che accompagnava piccoli battiti lontani. Aprì gli occhi lo sguardo fisso sul terreno e si rese conto di aver continuato quella torsione e dato le spalle a Khal Kovarro. Le braccia pesanti non erano più in grado di sostenere l’arakh, la cui lama era appoggiata a terra. Anzi, era Kammo a reggersi a lui, per non crollare in piedi.
    TUM
    Ancora il suo cuore, ancora altri battiti che capì ora essere le gocce di sangue che cadevano dalla sua schiena e impattavano a terra con un rumore sommesso. Alzò lo sguardo e incrociò quello di Davvi. Strinse le labbra con rammarico. Aveva fallito, aveva deluso il Grande Stallone e lei…
    TUM
    “Sono mie! Sono mie! Sono mie!”
    La voce del Khal alle sue spalle gli fece sgranare gli occhi.
    Kovarro avrebbe fatto del male alla moglie e alle figlie di Gralato. Avrebbe fatto del male a Gralato. Avrebbe fatto del male a Davvi. Avrebbe fatto del male al suo khalasar.
    TU-TUM
    No. Non lo avrebbe permesso. Se voleva dimostrare al Grande Stallone di essere degno del suo perdono, doveva lottare fino alla morte per difendere il proprio Khalasar.
    Kammo serrò le dita attorno all’impugnatura dell’arakh e fissò Davvi un’ultima volta, uno sguardo determinato. Non si sarebbe arreso. Era conscio che non sarebbe stato in grado di parare un altro colpo, ma ormai anche Kovarro doveva essere stanco, tanto valeva tentare un ultimo attacco.
    Si volse in parte verso l’avversario, sollevando l’arakh sopra la spalla destra, mentre quella sinistra era rivolta al khal.
    “Tu non toccherai il MIO khalasar!” ringhiò, e mentre khal Kovarro caricava il suo attacco successivo, Kammo spostò in avanti la gamba sinistra, ruotò il busto, tenendo il piede destro come perno, facendolo ruotare sull’asse della gamba ma senza staccarlo dal suolo. Accompagnò la torsione del busto con il movimento delle braccia. Esse spinsero in avanti dapprima il pomolo dell’elsa dell’arakh poi il movimento del polso fece ruotare alla lama verso l’esterno. Un trucchetto che le diede maggiore velocità all’arma che si sommò a quella della torsione. Il colpo orizzontale al terreno aveva come obiettivo gli avambracci di khal Kovarro. Lui poteva anche avere un’altra arma, ma se gli avesse staccato entrambe le braccia non avrebbe potuto usarla.
    Kammo non poteva sopportare un altro attacco, quindi tanto valeva tentare di impedire a Kovarro di potere attaccare.

    Attacco Kammo 9*43/10+28-1= 65.7
    Difesa Kovarro: 6*40/10 -2 (malus per le due parate) + 4 (2*2 arakh)= 26 (parata fallita)
    Danno Kovarro: 43/2 + (65.7-26)= 22,5 + 39.7= 21,2 - 2 (protezioni)= 60.2
    Vita Kovarro= 63-60.2= 2.8


    Kovarro forse non si aspettava che Kammo reagisse, forse lo dava per spacciato, così la sua reazione fu lenta. Tentò di bloccare quel colpo, ma la lama poco pregiata dell’arakh di Kammo colpì per primo il gomito sinistro e grazie alle energie che il giovane butterato aveva impresso tutte in quell’ultimo colpo, proseguì attraversando la carne, devastando le ossa, emergendo in un tripudio di sangue prima di ripetere la scena, quasi identica, con il braccio destro.
    Quella torsione del busto portò Kammo a sbilanciarsi in avanti, colpì involontariamente Kovarro, che finì in ginocchio, mentre l’arma del Khal cadeva oltre le spalle dell’avversario. Il Khal non urlò per il dolore, forse a causa della sorpresa nel ritrovarsi attonito a rimirare quel che restava delle proprie braccia.
    Kammo barcollò in avanti, indebolito dalla perdita di sangue, poi si voltò verso Kovarro e gli si avvicinò. Gli afferrò la treccia, fissandolo negli occhi. “Senza braccia non puoi più cavalcare e un khal che non può cavalcare non è un khal” ringhiò, recidendogli la treccia alla radice. Con un rabbioso urlo di vittoria alzò il suo trofeo al cielo, ruotando su se stesso, fissando i dothraki attorno a lui. Si avvicinò a Davvi e le mise la treccia tra le mani, sostenendone lo sguardo per qualche istante, prima di tornare da Kovarro e finirlo con un ultimo colpo che gli aprì la gola da una parte all’altra.
    Alzò quindi l’arakh insaguinato al cielo, guardando i volti dei presenti. “I Dothraki seguono la forza e io vi ho dimostrato la mia. Seguitemi! Combatteremo assieme, razzieremo assieme, stupreremo assieme e io vi ho appena dimostrato che farò tutto quello che è in mio potere per difendervi! Seguite il vostro nuovo Khal! Khal Kammo!” urlò per poi abbassare l’arma a indicare i tre cavalieri di sangue.
    Da solo non poteva farcela ma, se il Grande Stallone voleva, visto che lo aveva perdonato permettendogli di sconfiggere un khal, ora aveva un khalasar.
    “Uccidete i cavalieri di sangue di Kovarro!” ordinò, per poi muovere all’attacco lui stesso.
    Se fosse stato solo, sarebbe morto. Se il khalasar lo avesse seguito, forse ce l’avrebbe fatta.

    Attacco Kammo 9*43/10+28-1= 65.7

    Situazione
    ATT: 1/43 DIF= 0/41
    Vita Kammo arrotondata 47/115 pv persi 68 marzialità persa ⅓ di 68 = 22.7, arrotondo a 23.

    Marzialità 84-23= 61
    ATT 27 DIF 34
    attacco Kammo rivolto a uno dei tre
    9*27/10+28= 52.3


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    20 ATT 20 DIF
    Vita= 50 + 24= 74
    Arte dell'Arakh 3
    Arakh di bronzo ATT 11 DIF 0 Peso 5

    Tizio.
    Attacco di Kammo=52,3
    Parata=20*20/10 +0= 40
    Parata non riuscita. Danni subiti da Tizio= 27/2 + (52,3-40)= 25,8
    Vita Tizio 74 - 25,8= 48,2


    Il silenzio che aveva dominato fino alla morte di Kovarro venne violentato dalle urla dei suoi Cavalieri di Sangue che come avvoltoi famelici sulla preda si gettarono addosso a Kammo in un solo attimo. Il primo dei tre riuscì ad evitare per un soffio di non essere trinciato di netto dall'arakh del Dothraki, ma nonostante la lama di Kammo gli penetrò la carne, non si diede per vinto e caricò la sua arma contro il braccio sinistro del ragazzo.
    L'affondo degli altri due fu fermato dall'intervento di altre lame a favore di Kammo; non però, come forse aveva sperato, dal resto dei guerrieri presenti che assistevano apparentemente impietriti alla scena, ma da Gralato e Davvi, il suo Khalasar.
    Gralato sarà anche stato vecchio, ma non lasciò che uno degli uomini che gli avevano portato via moglie e figlie provasse a rifarlo di nuovo ed imbastì un duello di lame il cui clangore risuonava nell'accampamento; il Dothraki riuscì ad evitare l'affondo dell'uomo concludendo invece vittoriosamente il suo attacco, ma lo scontro non era ancora finito.
    Davvi invece risultava niente di più che una scocciatura per l'ultimo dei Cavalieri che schivando senza troppa difficoltà il suo fendente con la daga, si portò a darle uno spintone alle spalle per farla cadere a terra e tornare a concentrarsi su Kammo. La ragazza però era una combattente e se non lo era ancora nel corpo, di certo lo sarebbe stata nello spirito: puntò i piedi a terra evitando di cadere, avrebbe difeso suo marito fino alla fine.

    Tizio e Kammo
    Attacco= 9*20/10 + (11*2)= 18+22=40
    ATT 11/20 DIF 0/20

    Caio e Gralato
    Viene attacco da Gralato che ha Marzialità 30 (15 ATT/15 DIF) Daga di stagno 4 att 2 dif peso 2 e Vita= 50 + 18= 68

    Attacco Gralato= 6*15/10 + 8= 17
    Elusione Caio=11*20/10 - 5= 22 Elusione riuscita 0 danni

    Attacco di Caio su Gralato=9*20/10 + (11*2)= 18+22=40
    Difesa Gralato= 15*15/10 + (2*2)= 26,5 Difesa non riuscita
    Danni Gralato= 20/2 + (40-26,5)= 23,5

    Caio= Vita 74, ATT 11/20 DIF 9/20
    Gralato= Vita (68 - 23,5)= 44,5, ATT 9/15 DIF 0/15

    Sempronio e Davvi
    Davvi ha Marzialità 25 (10 ATT/ 15 DIF) Daga di stagno 4 att 2 dif peso 2 e Vita= 40 + 15= 55/2 (gravidanza)= 28 circa

    Attacco Davvi=6*10/10 + 8= 14
    Elusione Sempronio= 11*20/10 - 5= 22 Elusione riuscita 0 danni

    Sbilanciamento di Sempronio su Davvi= 6*20/10= 12
    Difesa da corpo a corpo di Davvi= 8*15/10=12 Davvi per ora non viene sbilanciata e non cade.

    Sempronio= Vita 74, ATT 14/20 DIF 9/20
    Davvi= Vita 28, ATT 4/10, DIF 7/15


    Per ora sono tutti abbastanza impietriti cercando di rendersi conto di cosa è accaduto ed intervengono solamente Gralato e Davvi. Questo è tutto un unico mega-scontro quindi te puoi anche attaccare Caio o Sempronio invece di concentrarti su Tizio. Ricorda solamente che hai a disposizione UN solo attacco e tante difese quanti attacchi ricevi.
    In questo turno dunque una difesa e un attacco.
     
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    Vita Kammo 47/115
    Arakh di stagno/bronzo ATT 11+3(bonus tratto)= 14 DIF 0+3 (bonus tratto)=3 peso 5
    Bracciali di cuoio Riduzione del danno 1, peso 1
    Arte della spada 2
    Arte dell’arakh 3
    Combattimento corpo a corpo 2
    Punti deboli 2

    Attacco Tizio= 9*20/10 + (11*2)= 18+22=40
    Elusione Kammo 14*34/10-6=41.6 ELUSIONE RIUSCITA, NESSUN DANNO

    attacco Kammo rivolto a Caio
    9*27/10+28= 52.3
    Difesa Caio 9*20/10=18
    Danni a Caio 27/2+(52.3-18) =47.8
    La differenza è superiore a 30, gli mozzo il braccio destro
    Vita Caio 74-47.8=26.2

    ATT 9/27 DIF 20/34


    Come previsto, i cavalieri di sangue non si fecero attendere e tentarono immediatamente di vendicare il loro defunto Khal. Li aspettava la morte, comunque finisse lo scontro. Tutto iniziò a scorrere a rallentatore. Le grida, il rumore dei piedi che battevano sulla terra riarsa, il calore del sole che picchiava sulla pelle bronzea… Era incredibile quante sensazioni si potessero cogliere durante un combattimento, quando il cuore iniziava a galoppare con la forza di un’intera orda dothraki. Kammo riusciva a percepire tutte quelle cose e anche il bruciore alle sue spalle, il sangue che ancora scorreva dalla ferita che gli correva tra le scapole scendendo sino al fianco. Sorprendentemente però riusciva a non avvertire il dolore, anche perché quando si rese conto che Davvi e Gralato si erano mossi in sua difesa, rispondendo al suo appello, la sua preoccupazione si era tutta incentrata a fare uscire la ragazza intera da quello scontro.
    Kammo esortò il suo Khalasar ad attaccare, ma non attese loro, si gettò nella mischia e affondò l’arakh nelle carni del proprio avversario. L’altro rispose cercando di ferirlo al braccio, ma Kammo riuscì a schivare quel colpo con relativa facilità.
    Sono deboli, pensò.
    Si preparò a difendersi dagli altri due, ma i loro attacchi vennero sventati dall’intervento di Davvi e Gralato. L’avversario di sua moglie evitò l’attacco della sua agguerrita consorte e cercò di scaraventarla a terra, ma Davvi resistette.
    Gralato invece non ebbe la stessa fortuna. Il suo avversario schivò il suo attacco e rispose con un colpo tondo che infranse le difese del vecchio.
    In un battito di ciglia, Kammo si trovò a prendere una decisione che avrebbe potuto cambiare le sorti di Davvi o Gralato. Il giovane butterato ne era certo, il vecchio non sarebbe stato in grado di sopportare un altro colpo il suo avversario lo avrebbe sicuramente finito. L’avversario di Davvi, invece, sembrava orientato a scontrarsi con lui e sembrava non dare eccessivo peso.
    Nonostante tutta la sua preoccupazione fosse per Davvi, non poteva lasciare che il vecchio raggiungesse le Lande della Notte, non prima di aver riabbracciato la sua famiglia.
    Attaccò quindi l’avversario di Gralato e rabbiosamente urlò, rivolgendosi a tutti e tre.
    “Siete deboli e morirete, ma se vi arrenderete avrete la vostra pira, assieme al vostro khal, altrimenti vi lascerò marcire sotto al sole.”
    Era un’orrida minaccia, nessun dothraki avrebbe voluto fare quella fine, poiché le Lande della Notte non si sarebbe mai morte a un guerriero il cui corpo non fosse stato dato alle fiamme.
    “Io li indebolisco, voi finiteli” ordinò a Davvi e Gralato. Il primo era già ferito, Kammo era certo non fosse più in grado di difendersi. “Attaccate il primo che ho ferito, è già troppo stanco per difendersi!”
    L’arakh di Kammo disegnò con la lama sporca di sangue una traiettoria di morte che incrocio sulla sua strada il braccio destro dell'avversario che aveva colpito Gralato, spazzando via le difese avversarie. Kammo ruggì rabbioso. Se uno di quei cani avesse fatto del male a Davvi, li avrebbe uccisi così lentamente che avrebbero rimpianto il giorno in cui quelle puttane delle loro madri li avevano messi al mondo.
    Spostò le iridi scure, cariche d’odio, sul cavaliere di sangue che aveva spintonato la sua donna. “A te staccherò entrambe le mani, per aver osato toccare mia moglie!” sentenziò furente, volgendosi nella sua direzione. Salvo imprevisti dell’ultimo istante, sarebbe stato lui il prossimo bersaglio del butterato, che era sempre più intenzionato a tenere in vita il suo Khalasar, anche se gli uomini di Kovarro si fossero rifiutati di inginocchiarsi di fronte alla forza che aveva dimostrato, preferendo giudicarlo solo per il suo aspetto. “Vi farò a pezzi e vi darò in pasto ai cani selvatici!” inveì ancora.

    618 parole

    Dati per l'eventuale intimidazione:
    Fama -17(+13 tra i dothraki)
    Prestigio 14
    Marzialità 84 (87 a cavallo) 61 per le ferite
    Diplomazia 15
    [Giudizio mod - Bonus fama + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/4 + Diplomazia/2 + Bonus tortura]
    [? - 0 + 7 + 0 + 21.75 + 7.5 + 0] = 36.25 ( a cui contrapporre il check avversario)
     
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    TIRO DI INTIMIDAZIONE
    [Giudizio mod - Bonus fama + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/4 + Diplomazia/2 + Bonus tortura] - [Giudizio mod + Bonus infamia + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/2]

    Giudizio mod Kammo= 7 ( ci sta tu cerchi la resa per essere sicuro di aver salva la loro vita) 4 modalità (non ti conoscono quindi non sanno quanta devozione hai e quanto faresti quanto affermato) 3 scrittura= 14 punti
    Giudizio mod Cavalieri= 6 circostanza (fare o non fare il dovere di un Cavaliere di Sangue?) 3 modalità (comunque si sono già gettati all'attacco quindi avevano intenzione di "vendicare il loro Khal")= 9 punti
    PNG medio lv8
    Marzialità 40
    Diplomazia 5
    Amministrazione 5
    Conoscenze 10
    Intrigo 20

    [14 + 0 + 14/2 + 0 + 84/4 + 15/2 + 0] - [9 + 0 + 0 + 0 + 40/2]= 49,5 - 29= 20,5 Parzialmente riuscita vediamo cosa succede


    Attacco Kammo a Caio: 9*27/10+28= 52.3
    Difesa Caio 9*20/10=18
    Danni a Caio 27/2+(52.3-18) =47.8
    La differenza è superiore a 30, gli mozzo il braccio destro
    Vita Caio 74-47.8=26.2


    La voce di Kammo rimbombò come un tuono all'interno dell'accampamento facendo gelare il sangue nelle vene della maggior parte dei presenti; il Dothraki colpito cadde a terra urlando il suo dolore ma non provò a rialzarsi né ad imprecare. Su di lui le parole del ragazzo avevano avuto effetto e non vedendo alcuna via d'uscita per riuscire a vendicare il proprio Khal sembrò preferire una morte dignitosa al divenire cibo per vermi ed uccelli.
    Anche l'uomo che stava combattendo contro Davvi restò impietrito dalle minacce del butterato fermando i suoi passi il tempo necessario affinché sia la ragazza sia Gralato provassero ad attaccarlo riuscendo addirittura a ferirlo anche se in modo superficiale; osservando preda del terrore l'incedere di Kammo verso di lui sollevò la sua arma con la sola destra tentando di colpirlo al fianco per rallentarne la corsa.
    L'unico che non sembrava affatto toccato dalle minacce del ragazzo era proprio il Cavaliere di Sangue che per primo si era gettato verso di lui che, con un grido di battaglia, caricò nuovamente verso l'avversario tentando di piantargli l'arakh nella schiena.

    Caio
    si arrende

    Tizio
    Attacco contro Kammo= 9*20/10 + (11*2)= 18+22=40
    ATT 2/10 DIF 0/20
    non si arrende

    Sempronio
    Davvi lo attacca= 4*10/10 + 8= 12
    Parata di Sempronio= 7*20/10 + 0= 14
    PARATA RIUSCITA
    Danni Sempronio= 10/2 - (14-12)= 5-2=3

    Gralato lo attacca= 6*15/10 + 8= 17
    Parata di Sempronio= 2*20/10+0 -1 (malus)= 3
    PARATA NON RIUSCITA
    Danni Sempronio= 15/2 + (17-3)= 7,5 + 14= 21,5

    Attacco contro Kammo=9*20/10 + 11= 18+11=29
    Vita 49,5 (74-3-21,5), ATT 5/20 DIF 0/20
    intimidazione a metà. Non tocca Davvi e si rivolge verso di te ma l'attacco è indebolito dalla paura (non usa entrambe le mani)

    Davvi= Vita 28, ATT 0/10, DIF 7/15
    Gralato= Vita 44,5, ATT 3/15 DIF 0/15


    Quindi..Caio si è arreso.
    Tizio ti attacca alle spalle e non si è arreso.
    Sempronio ha mollato Davvi e ha provato ad attaccare te.

    Hai due difese ed un attacco disponibili
     
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    Bracciali di cuoio Riduzione del danno 1, peso 1
    Arte della spada 2
    Arte dell’arakh 3
    Combattimento corpo a corpo 2
    Punti deboli 2

    Attacco Tizio= 9*20/10 + (11*2)= 18+22=40
    Difesa Kammo 10*34/10+6=40 Difesa riuscita
    Danni ricevuti 20/2-0-1=9
    Vita Kammo 47-9= 38/115

    Attacco Sempronio 9*20/10 + 11= 18+11-1=28
    Difesa Kammo 7*34/10+6-1=28.8 Difesa riuscita
    Danno Kammo: 20/2- (28.8-28)-1= 10-0.8-1=8.8
    Vita di Kammo: 38-8.8= 29.2/115

    attacco Kammo rivolto a tizio
    4*27/10+28-2= 36.8
    Danno: 13.5+36.8=50.3
    Vita tizio 48.2-50.3 Morto

    ATT 5/27 DIF 3/34

    Evidentemente qualcuno era sufficientemente assennato da non voler vedere il proprio corpo profanato da vermi e mosche, gonfiarsi sotto al sole inclemente e appestare l’aria con i propri fluidi maleodoranti. No, qualsiasi dothraki sano di mente, resosi conto di non avere speranze, avrebbe preferito morire con la certezza di vedere il suo corpo arso sulla pira assieme al proprio cavallo, per vedersi aprire la sconfinate Lande della Notte e cavalcare nello sterminato khalasar guidato dal Grande Stallone.
    Uno dei tre cavalieri di sangue, ormai privato di una delle braccia, si arrese dunque. Un secondo, quello che aveva spintonato Davvi, rimase scosso dalle parole del giovane butterato e perse di determinazione. Attaccò Kammo brandendo l’arakh con una sola mano, imprimendo all’arma meno forza.
    Prima però dovette difendersi dagli affondi di Gralato e Davvi, che si erano concentrati su di lui, invece che sul primo cavaliere di sangue ferito da Kammo.
    Sempronio parò l’affondo di Davvi, ma nulla poté contro quello di Gralato che lo ferì, anche se non in maniera eccessivamente grave.
    Ma un attacco quasi inaspettato giunse dalle spalle dell’aspirante Khal, il primo che aveva ferito non era stato minimamente intaccato dalle sue parole e lo aveva attaccato con determinazione e ferocia. Poco coraggio, a essere pignoli, ma cosa poteva aspettarsi da guerrieri che sembravano poco più che scarafaggi al suo confronto?
    Kammo parò quell’affondo all’ultimo e la lama avversaria segnò la sua schiena intersecando la ferita che Kovarro gli aveva provocato, riaccendendo il dolore con colori così forti e vividi, che Kammo non avrebbe mai creduto fosse possibile.
    Almeno la minaccia di Kammo era servita a distogliere l’attenzione di Sempronio nei confronti della Luna della Sua Vita, infatti il guerriero attaccò Kammo con poca convinzione e il Dothraki più basso che si fosse mai visto nel Mare d’Erba parò senza difficoltà, anche se la stanchezza, il dolore e la perdita di sangue iniziavano a rendere le membra di Kammo pesanti e reagire a ogni colpo diventava sempre più difficile.
    Kammo lasciò saettare lo sguardo tra i due guerrieri, mentre la vista però iniziava a offuscarsi. Scosse la testa e digrignò le labbra, serrò la presa sulla propria arma e si avventò contro quello che lo aveva colpito alle spalle, sventrandolo con un colpo che per poco non lo tagliò in due. Ma Kammo non è la montagna, quindi un torso umano non può tagliarlo. Le braccia sì, il torso è eccessivo.
    Barcollò un poco e si volse verso Sempronio, mettendosi in difesa. Lanciò un’occhiata a Caio che sembrava aver saggiamente a cuore la sua vita nelle Lande della Notte, e riportò le iridi scure sull’ultimo dei tre cavalieri di sangue che ancora gli si opponevano. “Ti sei combattuto bene. È l’ultima possibilità che ti do per arrenderti e raggiungere le Lande della Notte assieme al tuo Khal e al tuo cavallo. Altrimenti raggiungerai il tuo amico qui” commentò accennando al corpo ai suoi piedi “ e a Fakko oltre la collina” disse.
    “E stai sicuro che ho ancora abbastanza forza per tagliarti quella testa piena di sterco di cavallo che ti ritrovi piantata sopra le spalle…” ringhiò, preparandosi a un nuovo attacco. Era esausto. Ma aveva ancora un po’ di energie da impiegare per porre fine a quello scontro. Certo, se l’avversario si fosse arreso, tutto sarebbe stato più facile e lui ne sarebbe uscito con meno ferite.
    Aveva sconfitto un Khal, aveva quasi battuto anche i suoi cavalieri di sangue, ma non era sicuro sarebbe sopravvissuto alle ferite che aveva riportato in quello scontro.
    Aveva sperato che sconfitto Kovarro, gli altri lo avrebbero seguito, ma alla fine aveva avuto ragione Davvi. Era quindi inutile sperare che finito quell’ultimo duello quel khalasar lo avrebbe curato. Anzi, era più facile che qualche avvoltoio si sarebbe buttato sul suo corpo morente per rubargli il posto e diventare khal sfruttando tutti i suoi sforzi.

    641 parole
    Dati per l'eventuale intimidazione:
    Fama -17(+13 tra i dothraki)
    Prestigio 14
    Marzialità 84 (87 a cavallo) 61 per le ferite
    Diplomazia 15
    [Giudizio mod - Bonus fama + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/4 + Diplomazia/2 + Bonus tortura]
    [? - 0 + 7 + 0 + 21.75 + 7.5 + 0] = 36.25 ( a cui contrapporre il check avversario)
     
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    TIRO DI INTIMIDAZIONE
    [Giudizio mod - Bonus fama + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/4 + Diplomazia/2 + Bonus tortura] - [Giudizio mod + Bonus infamia + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/2]

    Giudizio mod Kammo= 8 (hai tutti i sistemi per intimidirlo) 5 modalità (trinciare persone mi sembra un buon modo per intimidire) 4 scrittura= 17 punti
    Giudizio mod Cavaliere= 1 circostanza (come combatte oramai?) 0 modalità (ci ha provato a resistere e senza troppi risultati)=1 punto
    PNG medio lv8
    Marzialità 40
    Diplomazia 5
    Amministrazione 5
    Conoscenze 10
    Intrigo 20

    [17 + 0 + 14/2 + 0 + 84/4 + 15/2 + 0] - [1 + 0 + 0 + 0 + 40/2]= 52,5 - 21= 31,5 Parzialmente riuscita


    L'ultimo Dothraki rimasto in vita cadde a terra nel vedere anche il suo compagno perire sotto l'arakh del ragazzo; i suoi occhi erano vitrei e non riuscivano a capacitarsi di quanto stesse accadendo ma provò comunque ad allungare la lama ancora una volta verso i piedi di Kammo. Fu l'ultima azione che fu in grado di fare: per prima arrivò la daga di Gralato che spaccò in due la carne nella schiena dell'uomo, quindi il rumore frenetico di zoccoli di cavallo accompagnò la lama di un altro guerriero che gli staccò di netto la testa dalla base del collo.
    Quando Kammo avesse alzato lo sguardo su di lui avrebbe riconosciuto un volto familiare, Villo, l'esploratore che era fuggito in tutt'altra direzione. Rinfoderò l'arakh ancora insanguinato, non sembrava desideroso di combattere contro Kammo, anzi era giunto persino in suo aiuto anche se Davvi e Gralato restarono con le loro armi alzate in posizione di guardia.
    "Ti sei battuto bene, ed anche il tuo Khalasar anche se sono deboli."
    Aveva parlato guardando gli unici due membri del clan del povero Kammo.
    "Kovarro era un uomo ambizioso ma lasciava che fossero gli altri a combattere per lui, quando non ha potuto farlo è perito. Ci hai aperto gli occhi e mostrato la sua debolezza e hai meritato la tua vita e la liberazione di quelle donne."
    Parlò nuovamente lasciando infine che le ragazze tenute in ostaggio dal vecchio Khal potessero riabbracciare Gralato che cadde a terra tremando per la gioia; ma Villo non aveva concluso il suo discorso e si era rivolto stavolta all'insieme di uomini, vecchi, donne e bambini che si erano radunati attorno al luogo del misfatto.
    "Se Kovarro era un debole però, tu sei un pazzo. Seguendo te questa gente rischierà ogni giorno di trovarsi ad un passo dalla morte. Un giorno non sarai così fortunato ragazzo, e combatterai contro qualcuno più forte di te. Abbandonerai di nuovo il tuo Khalasar e questa gente ha bisogno di una guida sicura ed intelligente. Mi rivolgo a voi, fratelli, sorelle. Mi conoscete. Sapete che non vi porterei mai in uno scontro che non potete vincere e sapete che non v'è nessun cacciatore più abile di me. Seguitemi e vi prometto che sarò un Khal degno di questo nome."
    Spostò nuovamente l'attenzione sul trio.
    "Siete liberi di prendere il vostro bottino e andarvene, nessuno di noi vi seguirà. Oppure potete restare nel nostro Khalasar."
    La folla cominciò a mormorare, cosa sarebbe successo a quel punto?

    Attacco contro Kammo= 5*20/10 + 11 -1= 20

    Gralato lo attacca= 3*15/10 + 8=12,5
    Difesa =0 non difende
    Danni Sempronio= 15/2 + 12,5= 20

    Vita Sempronio= 49,5 - 20= 29,5

    VILLO
    Marzialità 60
    30 dif 30 att
    Arakh 3
    Cavallo 3
    Arakh di bronzo/stagno quel che è= ATT 11 DIF 0 Peso 5
    Vita Villo= 50 + (60/5*3)= 86

    Attacco Villo= 9*30/10 + 22 (11*2) + 6 (cavallo) + 10 (difensore appiedato)=65
    Sempronio oneshottato malissimo


    Colpo di scena!!
    Intanto difenditi da Sempronio come puoi. Quindi decidi pure te in maniera autoconclusiva che farne di Caio.
    Si è presentato Villo che ti offre di andartene o di restare nel khalasar seguendo lui come Khal.
    Ovviamente puoi accettare una delle due offerte oppure no. E se no puoi provare a convincere la folla a seguire te, oppure combattere contro Villo ridisponendo i tuoi punti come sai.Oppure puoi stupirmi in altro modo XD
     
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31 replies since 8/8/2018, 12:45   376 views
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