L'Alba su Philipp

Quest per Philipp Waynwood

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    Il piano era stato definito, Ser Philipp Waynwood avrebbe ancora una volta tirato fuori il suo vigore leonino e decisionista a scapito dell'aspetto mite che spesso lo distingueva. Prendere possesso del castello di Nido dell'Aquila era ora la priorità necessaria ed imperante, questa matassa sarebbe stata sbrogliata in fretta dal giovane una volta riunite le proprie spade. Il castello del resto non era complesso nella sua struttura una volta giunti in cima, il grosso lo avevano già fatto quelle vestali accogliendolo a braccia aperte e seni in vista, ora non gli restava che prendere il possesso degli accessi, prendere in arresto le stesse donne che gli avevano aperto la porta e quindi sedersi sul trono ligneo di Nido dell'Aquila per attendere i vassalli di suo cugino! Nel volto del suo nuovo e fidato cavaliere si aprì quindi un ghigno, una risata felice ben celata da Ser Vardis per via dell'età ma nel suo profondo quell'uomo con cui stava parlando era ben contento di quanto appena deciso. Il castellano infatti non perse tempo, prese ripetendo alcuni punti del piano ma poi il grosso si concentrò sul punto più focale: mantenere il castello una volta preso. Per fare questo dovevano prendere tutti gli uomini, convincerli della buona causa e questa mansione sarebbe toccata ovviamente a Philipp. Fu allora che il castellano prese in grembo il giovine erede, il piccolo pargolo Arryn pianse, pianse forte ma avrebbe dovuto pazientare prima di poter tornare nella calda e comoda culla, Vardis allora aggiunse "E' forte, come il padre" il giovane Philipp allora sorrise e con sincera onestà aggiunse "Lo è eccome! Sarà un ottimo lord al quale avrò il piacere di fare da tutore" quindi prese il pargolo tra le braccia mentre il vecchio cavaliere tornava a brandire qualcosa di più consono ai suoi compiti quale era la spada. I due uomini al loro seguito aggiornarono quindi i due Ser sulla posizione delle truppe, il caldo ed il baccano che proveniva dalle cucine era infatti stato assai utile in questo senso, e mentre i tre compagni d'avventura di Philipp sogghignavano per lo spirito di quella missione Philipp rimase dubbioso su come si sarebbe compiuto il tutto, opera per la quale auspicava in alcuno spargimento di sangue! Su questo il cavaliere della ruota spezzata era stato chiaro, non usare la forza se non necessario, così era stato educato e soprattutto istruito anche da Lord Damon e così avrebbe fatto.
    I quattro, con l'erede in fasce, si mossero quindi in corridoi e passaggi sicuri della fortezza mentre la sensazione che molteplici occhi fossero posti su di loro aumentava passo dopo passo in quella struttura che rispetto all'ultima venuta di Philipp al Nido aveva assunto dei caratteri spettrali e quasi mistici per colpa di quella donna che lo aveva accolto neanche qualche ora prima ma che ora era divenuta la sua spina nel fianco per procedere verso l'obiettivo finale. Le donne che abitavano ora il castello erano tutte identiche nei modi e nelle usanze, quasi incantate da chissà quale idea sortita loro da quella donna di nome Moehen, una sensazione che disturbava il cavaliere della ruota spezzata ora intenzionato a porre la parola fine alla situazione assai scomoda in cui si era mischiato. Giunti alle porte della cucina ebbero la loro conferma, il fragore era tale che i suoi uomini non potevano che essere lì, il caldo ardente delle cucine riempiva l'aria ed i suoni roboanti delle grida di quell'armata si faceva fin fastidiosa. "Siamo arrivati" commentò Vardis, i due soldati aprirono loro le porte e fu allora che l'ondata di caos e calore inebriò i quattro insieme ai profumi dei prelibati pasti con cui quelli stavano banchettando. Con quel torpore arrivano però anche i gemiti delle donne, le grida degli ubriachi e la visione quanto più prevedibile che Philipp avrebbe potuto immaginare. Dopo i lunghi mesi della guerra non poteva che essere diversamente del resto, specie in una condizione in cui le donne che li circondavano erano provenienti dal cito più infimo della società della Valle di Arryn. Gli occhi del cavaliere si alzarono al cielo, la dissolutezza andava per la maggiore, una parte considerevole di essi sembrava essersi abbandonata ai piaceri della carne con le stesse vestali che li avevano condotti nel loro nido ma tra quelle donne mancava quella che Philipp cercava! Il castellano allora urlò con quanto più voce aveva in corpo "Ma, è impossibile!" il cavaliere della ruota spezzata però rimase in silenzio ed attese, attese fin quando uno degli uomini non lo riconobbe condividendolo a tutti dicendo "Ma quello è Lord Philipp". In cappa verde e farsetto di cuoio il giovane Ser rimase fermo mentre davanti a lui i boccali di birra venivano alzati in suo onore, altri continuarono nei loro atti sessuali, mentre altri ancora erano già oltre la soglia dell'ubriachezza e non fecero caso alla situazione. Sarebbe bastato però attendere ancora una volta la stridente voce del castellano per vedere davanti a loro la situazione mutare in meglio, il vecchio con la spada al soffitto infatti gridò dicendo di vergognarsi per il poco rispetto verso il proprio lord ma soprattutto verso l'erede di Lord Damon. Parole che fecero il loro dannato effetto, con reazioni più diverse tra loro mentre Philipp poteva assistere al rinnovo della fedeltà dei suoi uomini inginocchiati al suo cospetto come quando dopo la battaglia di Bianchemura era stato reso celebre per le sue gesta eroiche. Altri, per lo più pochi e presi dagli atti impuri, continuarono in quello che stavano portando a termine mentre altri cercavano di dividerli dalle donne meste che stavano dominando. Quello che Philipp aveva davanti era comunque lo scenario di un normale accampamento, solo tramutato in una sala grande della cucina del castello più alto di tutta la Valle. Il cavaliere ebbe qualche istante di silenzio, il pianto del giovane erede riempiva la stanza insieme ai gemiti di quelle donne di ben poca fede che negli angoli delle cucine venivano riempite dai ragazzi più vogliosi di quell'armata, Philipp si lasciò ad una risata istintiva ma poi prese dicendo "Uomini... vedo che qui ci siamo rifocillati! Abbiamo bevuto, abbiamo mangiato e soprattutto ci siamo lasciati andare con qualche fanciulla!" il ser si soffermò qualche secondo ma poi riprese dicendo "Avete fatto bene! Questo è solo uno dei premi che meritano i vincitori della battaglia di Approdo del Re! I servitori di casa Waynwood, i cavalieri fedeli della Valle di Arryn!" tutte parole che non avevano tono di giudizio, anzi erano parole tranquille e serene che però Philipp ricamò subito con quello che sarebbe seguito "Ora che ci siamo riposati è però l'ora di lavorare nuovamente per il bene del nostro destino. Questo che tengo in braccio è il figlio del nostro lord, Lord Damon! Questo è il sangue del mio sangue e in suo nome è giusto che questo castello torni al suo legittimo proprietario". Si rivolse quindi ai suoi ufficiali, quelli che per altro erano stati i primi ad inginocchiarsi davanti a lui, a loro andarono gli ordini più importanti col fine di creare delle squadre per prendere il controllo del castello: le porte, la salita, le sale più grandi e l'armeria piuttosto che le altre stanze. Philipp sarebbe stato chiarissimo e lo disse pure a chiare lettere "Riprenderemo il castello e poi abbiate fiducia che ci sarà nuovamente tempo per diversi" con chiaro riferimento a chi era ancora intento ad inzuppare il proprio biscotto nel latte. La serietà era però calata nella sala, in quelle parole scherzose vi era molta ironia si ma le parole di Philipp erano serie e convinte. Con mano dritta diede quindi ordine di arrestare le vestali presenti dicendo "Queste donne sono traditrici! Vengano messe ai ferri" dando ordine di legarle e metterle in fila al fine di poi portarle nelle celle del cielo. La pacchia sarebbe finita ma il lavoro non sarebbe durato molto aveva fatto intendere il cavaliere, tutto dipendeva da quanto i suoi uomini avrebbero svolto il loro mestiere e per questo una volta radunate un centinaio di spade si diresse alla sala dove si aspettava di trovare il principe dei draghi mentre nel resto del castello l'operazione di presa di possesso sarebbe avvenuta nel minor tempo possibile conducendo in catene ogni donna ed ogni vestale presente.

    CITAZIONE
    1373// Dip.Lev4

     
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    Gli uomini guardarono il loro comandante con uno sguardo che mesceva ammirazione ed ispirazione.
    Non vi furono brindisi né cori allegri; il cuore dei soldati sotto al comando di Philipp cominciò ad irrigidirsi, a sentire il vigore del dovere. Quelli che in quel lasso di tempo si erano dedicati all'oblio delle otri di birra ripresero il senno, così fecero anche coloro i quali si diedero alle donne.
    Un rumore cadenzato di stivali sulla pietra divenne pian piano una melodia, melodia udibile in ogni anfratto del castello.
    Brandivano asce, scudi, mazze e spade; alabarde, archi e lance.
    Il manipolo con la ruota spezzata dei Waynwood sul petto brulicava ovunque per la fortezza; prendeva con sapienza possesso delle torri di guardia e delle merlature del portone d'ingresso, radunava le vestali libidinose nelle cucine, laddove una donna naturalmente è predisposta a stare il comando di Philipp era stato udito per la prima volta.
    Non ci fu alcun tipo di resistenza; non un capello era stato torto alle vestali.
    Negli occhi di quelle donne, però, Philipp avrebbe scorto l'odio e la rabbia.
    In circa un'ora l'intera Fortezza venne messa in sicurezza.
    Il via vai di guardie alla fine giunse al termine; quel disordinato rumore di sottofondo, fatto di guardie che si spostano, venne sostituito da dei boati ben più netti.
    Uno, due, Tre forti colpi, tre forti impatti, poi il silenzio.
    Vardis, accompagnato da Robert Hogg, raggiunse il cavaliere della Ruota Spezzata.
    -"Ser, la porta per la sala degli Argani è sbarrata.. Se gradite dare uno sguardo alla fine di questa follia.. Seguiteci".



    Davanti alla Porta per la Sala degli Argani
    cinque minuti più tardi



    Gli uomini di Philipp battevano i forti battenti di quercia con delle robuste aste usate a mo' d'ariete.
    La porta sarebbe caduta di li a poco, ed infatti quella resistenza durò pochi, pochi minuti ancora.
    Un forte rumore di legno spezzato si propagò nelle vuote propagini della camera ignota, illuminata di lucette e penombre date dalle poche torce alle pareti.
    Gli uomini scortarono Philipp al suo interno, la visione avrebbe potuto turbare un'animo gentile.
    Una decina di donne, nude, dal seno alla loro intimità, giacevano, paghe, ai piedi di una grande cassa, sopra alla quale sedeva un ragazzino.
    Le evidenze avrebbero potuto suggerire una certa promiscuità ma non vi era prova alcuna che fosse in atto qualcosa.
    "Chi siete!", ululò il ragazzo.
    Una donna, dalla penombra, uscì in tutta la sua grazia.
    "Sono cavalieri.. Venuti per impedire che la Verità si diffonda", disse Moehen.
    Philipp ora la poté vedere per quello che era, le sue forme e la sua femminilità.
    "Non voglio!" rispose il giovane principe.
    Vardis, irritato, fece un passo avanti; la pronta mano di Robert Hogg calò sulla spalla del castellano per riportarlo all'ordine.
    "Strega bastarda.. Hai riempito la testa del Principe con le tue sciocchezze.. Penderai dalle forche di questa Fortezza prima che faccia giorno". La minaccia era per lo più uno sfogo, del tutto vuota; a Philipp rimaneva l'ultima parola su qualsiasi questione in quel Castello ora.
    Le guardie avanzarono nel buio, prendendo in custodia le donne; il Castellano e Hogg si occuparono del Targaryen.
    Il Castello era ora sotto al loro controllo. Quale sarebbe stato il prossimo passo? Oramai la notte era passata, forse un'intera giornata di riposo non avrebbe fatto male agli uomini del Waynwood, stremati dalla salita e dal lavoro.

    Quando finalmente tornarono in superficie, dove i veri servi dei Sette conducono le loro vite nella laboriosa umiltà, il cavaliere della Ruota spezzata poté mirare i primi raggi del Sole fendere le coltri spesse di bruma della notte.
    L'alba stava sorgendo, la Tempesta era vinta ormai, di essa rimanevano solo i venti in fuga verso il Sud.
    In braccio, il figlio di Damon, il futuro della Valle.
    Si, ma quale futuro sarebbe stato destinato alla Valle se uomini come quelli erano i suoi guardiani?
    Approdo del Re attendeva dei risultati, sarebbe riuscito Philipp a ribaltare le sorti di una regione malversata in così poco tempo?
    Forse era il momento di mandare qualche corvo.


    Philipp Waynwood
    10 punti esperienza base + 13 punti lunghezza + 3 mod= TOTALE 26 PUNTI ESPERIENZA
    2 punto Amministrazione (Hai dato prova di saper pianificare al meglio una traversata e la riconquista della fortezza)
    -Non si attiva 'Guardiani della Valle'
    Fama +2 (per aver atteso le aspettative di Vardis e Robas)
    Prestigio +3 (La Valle ha bisogno di un Eroe, sarai tu?)
    Affinità Arryn +5
    Affinità Vardis +3
    Affinità Robert Hogg +3
     
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16 replies since 23/8/2020, 15:55   340 views
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