Go big or go home

Quest Wilbur

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    Cavaliere

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    Un buon diplomatico si distingueva per il sapere quali corde toccare, soprattutto in situazioni per lui svantaggiose o problematiche, riuscendo a giocare le proprie carte in modo da invertire rapidamente le sorti al tavolo, quando l'altra parte meno se l'aspettava; tra tutte, forse la sua dote più importante stava proprio nel poter disinnescare la situazione mantenendosi a distanza di sicurezza dall'argomento da affrontare, ma senza mantenersi tanto estraneo alla cosa da poter cedere all'interlocutore.
    Wilbur Forrester non era mai stato un buon diplomatico, né prima, né dopo il suo nuovo risveglio, e se prima poteva aver avuto qualche dubbio, la reazione della donna facente le veci del Lord di Karhold aveva ben chiarito la faccenda. Forse Lady Hornwood sembrava essere un tantino più legata al passato Signore del posto di quanto si sarebbe aspettato il ragazzo. Cercò in malo modo di non lasciar trasparire il suo sgomento attraverso il suo viso, ma quella era decisamente un'eventualità che non aveva calcolato, e rimanendo immobile per tutta la durata dello sfogo della donna, non riuscì a mascherare i brividi che gli scorrevano lungo la spina dorsale.

    S-sì. Grazie, mia Signora.

    Non era stata troppo l'esile figura della donna ad averlo travolto, ma più l'immagine di quella serie di lance che trapassavano il suo costato per aver violato il nome e l'onore del defunto signore: ingoiò un groppo rimastogli in gola, e si lasciò cullare da un'onda di sollievo quando poté finalmente colloquiare con qualcuno che non desiderasse appendere la testa di uno dei presenti ad una picca.

    Maestro io... non so davvero cosa dire.

    Rivolse una rapida occhiata a Norrek, dopo aver udito attonito le parole dell'anziano figuro. Quando aveva sentito di dover salvare suo zio, certo non gli era stato riferito che l'uomo in questione avesse mosso accuse tanto gravi senza uno straccio di prova, tra l'altro, a quanto aveva capito, abbandonando la sua postazione senza alcun permesso da parte dei suoi superiori.

    Mi dispiace per la vostra perdita, sono sincero, tuttavia, ciò che ho detto a Lady Hornwood è vero. Non sono qui per provare a scagionarlo o a restituirgli una libertà che potrebbe non meritare, ma solo per comprendere l'accaduto.

    Fece una piccola pausa, tornando a spostare gli occhi sull'anziano.

    Vorrei, per quanto possibile, poter riportare con me il prigioniero. Non vi aspettate che, se le accuse che pendono sulla testa di mio zio sono tali, egli possa trovare clemenza tra le mura di legno di Ironrath, anzi, considerando che fu il suo stesso Lord a confinarlo alla Barriera, potrebbe abbracciare una pena peggiore di quanto troverebbe qui.
    Bugia. Ha ucciso il Lord, accusando il successivo. Non c'è nulla di peggio.
    Ma comprenderei se dopo il nostro ultimo incontro Lady Hornwood non volesse concedermi questa richiesta. In quel caso, vorrei che almeno il corpo potesse essere mantenuto intatto, per quanto possibile, in modo che possa essere trasportato alla Barriera o ad Ironrath per una sepoltura.

    Per quanto gli riguardava, non aveva granché da pensare su chi sarebbe stato l'uomo ad accompagnarlo in quell'incontro, poiché quella situazione cominciava a puzzare più del pesce andato a male. E quello era un odore terribile.

    Maestro, Ser Acton, perdonatemi. Norrek, mi accompagnerai nell'udienza. Andiamo.

    Aveva molto da chiedergli, ma certo quello non era il luogo più adatto; attese alla soglia che fosse il Maestro a fargli strada, per evitare altri problemi con la già fin troppo difficile complicazione incontrata nella Lady.
     
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    Norrek guardò fisso negli occhi del ragazzo, poi si guardò in giro, come se stesse cercando qualcosa o qualcuno. Si appoggiò al bastone che aveva utilizzato nell’ultimo tratto della salita per agevolarsi nella camminata. Si limitò ad annuire, d'altronde anche la sua missione si sarebbe portata a compimento o meno in quella sala.
    Il Maestro e Ser Acton guardarono leggermente di sbieco Norrek, del quale sicuramente non si fidavano ancora, ma sapevano entrambi che non era buona cosa obiettare le scelte dei propri Signori, soprattutto se, come in questo caso, dovevano tutti mostrare la massima compattezza e intesa possibile, ogni segno di debolezza poteva essere un'arma data all'avversario.
    Ulmer salutò il rispetto Maestro di Casa Karstark, avrebbe voluto chiedergli di essere d'aiuto, ma erano finiti i tempi della Cittadella, in quel luogo i due servivano famiglie con desideri contrapposti.

    Norrek fece qualche passo per portarsi vicino a Wilbur, poi cominciò a camminare insieme a lui diretto verso la sala dove si trovava anche la Lady. Il bastone dell'incappucciato batteva pesantemente sul pavimento di fredda pietra, quasi andasse a ritmo con le palpitazioni di Wilbur. Non c'era spazio per i dubbi, doveva dimostrare ai propri genitori che la perdita della memoria non aveva intaccato le sue capacità di giudizio.
    Qualunque fosse stata la cosa giusta da fare, la situazione doveva essere risolta nel modo giusto.

    Vero?

    Fu impercettibile, Wilbur forse non se ne sarebbe neanche accorto se non fosse stato Norrek a farglielo notare. Un cedimento del ginocchio di quest'ultimo aveva portato il misterioso uomo a prendere sottobraccio il Forrester, per evitare una brutta caduta. Aggrappandosi al braccio sinistro di Wilbur, Norrek fece un graffio sulla mano di questo, all'altezza delle nocche.
    "Scuasami, ragazzo" Il graffio era poco profondo e anche poco esteso, si poteva capire subito che fosse stato causato da un anello di ferro, non decorato o colorato, portato al dito indice.

    La voce del Maestro richiamò i due
    "Prego, seguitemi" Due guardie aprirono i portoni e il gruppetto entrò in una lunga sala, fredda ma piena di bracieri appesi ed accesi
    "Lasciate sia la Lady a parlare per prima" Fu l'ultimo consiglio del Maestro, poi questo si staccò dal duo per avvicinarsi alla destra dello scranno su cui sedeva Lady Hornwood.
    I due sarebbero dovuti rimanere in piedi.
    "Ebbene, prima che vostro zio possa partecipare a questa conversazione, così che anche lui possa ammettere la propria colpevolezza, vi dirò subito che la sua liberazione non avverrà fintanto che non giungerà Red, legittimo Lord di Casa Karstark"
    Quella doveva essere una mossa astuta, prendere tempo delegando la decisione al legittimo reggente. Certo, questo avrebbe complicato le cose a Wilbur
    "Avete per caso prove che possano scagionare vostro zio dalle colpe di cui si è macchiato? Potete provare che i suoi non siano solo i deliri di un pazzo?"

    Due servitori portarono a Norrek e Wilbur dei calici pieni d'acqua e poca frutta, il minimo indispensabile per l'ospitalità.

    Norrek
    Diplomazia 15
    Marzialità 5 (4 forza, 1 destrezza)
    Amministrazione 5
    Conoscenze 20
    Intrigo 45

    Prova avvelenamento Norrek vs Wilbur:
    [Giudizio mod + Intrigo/2 + Liv competenza Spionaggio*2 + Bonus conoscenza veleno(+3)] - [Giudizio mod + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Bonus conoscenza veleno(+3) + Intrigo/2]

    TABELLINA RIUSCITA
    <-20 Prova di avvelenamento non riuscita
    Da -20 a +20 Prova parzialmente riuscita
    >20 Prova di avvelenamento riuscita


    Giudizio mod Norrek= 6 circostanza (L'hai scelto per entrare nella sala, deve agire subito) 4 modalità (il taglio con l'anello è un grande classico)= 10 punti
    Giudizio mod Wilbur = 2 circostanza (immagino tu sia concentrato su cosa dire una volta entrato nella sala) 2 modalità (bo, guarda sto vecchietto che non si regge neanche in piedi) 2 scrittura (post passivo) = 6 punti

    (10 + 22,5 + 0 + 3) - (6 + 0 + 0 + 7) = 35,5 - 13 = 23,5
    avvelenamento riuscito


    Parole: 455

    Ups...

    Per ora procedi tranquillo, il graffio ti sembra causato solo dalla sbadataggine di Norrek. Parla pure con la Lady.
    Ps, sì, ho lasciato ancora ignoto quale veleno sia :]

    Termine: 30/1
     
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    Non si sorprese nel notare come sia Acton che il Maestro non parvero entusiasti della scelta fatta, forse perché speranzosi di poter splendere in qualche modo in quella cruciale udienza, forse perché ancora non erano riusciti ad inquadrare il personaggio che li aveva accompagnati nel loro viaggio. Come biasimarli? Norrek si era comportato da misterioso cavaliere errante sin dal primo momento in cui aveva preso parola, ad Ironrath, ma se Lady Wood si fidava di lui, Will non aveva alcun motivo di dubitare della lealtà o delle sue intenzioni.
    Certo, il come ed il perché suo zio fosse finito in catene non pareva una faccenda da dover tenere per sé, in un viaggio destinato alla sua liberazione, ma se quell'incarnazione delle metafore con bastone da passeggio non glielo aveva comunicato, forse non ne era, a sua volta, a conoscenza?
    Oramai, era troppo tardi per i ripensamenti o i battibecchi, e non poteva permettersi ripensamenti o cambi di rotta. Non poteva fallire.

    Uh?
    Attenzion...!

    Il corpo si mosse in automatico, come se dei vecchi ingranaggi avessero deciso di tornare a muoversi, rivelando dei riflessi che non ricordava di avere: il suo accompagnatore, aveva fatto leva in malo modo col bastone, finendo col rischiare un capitombolo notevole. E, se non fosse stato per il provvidenziale intervento del ragazzo, il pover'uomo si sarebbe trovato a dover fare i conti anche con la propria umiliazione davanti ad un drappello di uomini ed il vecchio maestro di Karhold, se il discorso di poco prima non fosse stato abbastanza per affossare il Forrester ed i suoi gregari.

    Tutto bene? Non sei abituato a cavalcare così tanto, vedo...
    Scusami, ragazzo.

    Oh. Lo vide solo allora. Un graffio, non troppo ampio, al di sopra della nocca mediana della mano destra. Will non brillava per le sue doti investigative, ma non ci volle molto a capire, dato l'accaduto e gli oggetti che potevano avergli recato un danno tanto infimo, che l'infida arma che aveva attentato alla sua vita non era altri che un piccolo anello in ferro, all'indice del più anziano tra i due chiedenti udienza.
    Ridacchiò sottovoce alle scuse di quello.

    Credimi, una caduta come quella sarebbe stata ben più grave di questo.

    E, ancora accompagnando l'uomo sottobraccio, si portò istintivamente la ferita alla bocca per poggiarci sopra la lingua. Al villaggio dicevano che la saliva aiutasse a cicatrizzare e, per quanto fosse effimero, un graffio poteva sempre infettarsi se non rimarginato in fretta.
    Annuì, poi, alle parole del maestro, lasciando che li accompagnasse alla meta, trovandosi davanti a due calici, un po' di frutta, ed un'ancora irritatissima Lady Hornwood. Avrebbe lasciato Norrek libero di muoversi come voleva, non appena questo fosse stato in grado di riprendere a camminare normalmente.
    Dunque, seguì il consiglio del saggio anziano, ed attese le parole della Lady prima di replicare.

    Grazie.

    Dovette reprimere quel suo primale istinto che lo spingeva a rifiutare quel cibo, poiché, nel recondito caso in cui tutta quella fosse stata solo una messinscena per poter in qualche modo provare a minare la sicurezza o la salute di casa Forrester tutta, avrebbero avuto un modo fin troppo semplice di sbarazzarsi del loro diretto erede, avvelenandogli un po' d'acqua. La teoria, tuttavia, era così campata per aria ed assurda, che non trovò appiglio neppure nel cervello iperparanoico del corvino.

    Come le ho già detto, Lady Hornwood, non ero neppure a conoscenza del motivo per cui fosse stato rinchiuso in primo luogo. Quello che invece vorrei chiederle, a questo punto, è la possibilità che la pena venga decisa in concordanza con la famiglia Forrester, e deliberata ad Ironrath. Con permesso.

    Alluse al calice, sperando di non mancare di rispetto con un'azione semplice come quella del bere un sorso d'acqua.

    Se volete essere voi stessa ad attuare la sentenza, sarete libera di farlo giunti a destinazione, ma vi chiedo la possibilità di far notare come la mia famiglia non ci tenga ad incoraggiare, né a supportare determinati atteggiamenti, neppure da propri consanguinei. Vi prometto, in caso voleste essere tanto generosa da considerare la mia richiesta, che la punizione inferta sarà giusta e proporzionato al fatto commesso.

    Pesare le parole era difficile, se non impossibile per certi soggetti, e, per quanto si fosse sforzato di mantenere un tono formale e pacato, Will non era il tipo da riuscire a creare incredibili trame narrative pur di convincere qualcuno. Sua madre voleva vedere suo fratello a casa, e l'unica soluzione plausibile gli pareva quella, al momento. Lanciò un rapido sguardo a Norrek, alla ricerca di approvazione o delusione nei suoi occhi, prima di prendere un altro sorso d'acqua.

    763 parole
     
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    Le dita della Lady tamburellarono pesantemente su uno dei braccioli dello scranno su cui era seduta. Era un movimento continuo e ritmico, segno di una forte irritazione e ansia. Gli uomini suoi ospiti erano entrati nella Sala delle udienze con la stessa educazione che si contraddistingueva ad una visita tra persone altolocate.
    La Lady ebbe almeno la decenza di far finire di parlare Wilbur, probabilmente sotto forte suggerimento del Maestro che, più che interessato ai due, sembrava voler controllare attentamente la propria Signora.
    "Dovrei darvi in custodia un Guardiano della Notte sul cui collo pende una spada?" Per la prima volta un sorriso malizioso apparve su un tratto della bocca della donna "Effettivamente, ricordando il disprezzo che vostro padre cova per quell'uomo, potrebbe anche essere divertente, magari inventerebbe metodi ben più fantasiosi dei miei per reclamare quanto è giusto..."
    Mentre la donna parlava, l'attenzione di Wilbur venne attirata da uno degli uomini che avevano servito il calice d'acqua e che appoggiavano su un tavolino vicino della frutta. Quest'uomo portò a Norrek un piatto con della frutta secca e, come un fulmine, avvicinò la propria bocca all'orecchio dell'anziano. Fu un istante, impossibile capire se avesse detto realmente qualcosa ma fu quantomeno...strano.
    La cosa fu comunque talmente veloce che nessuno avrebbe prestato credito alla cosa, se mai avessero tenuto lo sguardo sui due piuttosto che sugli altri due principali interlocutori.
    "Sembrate un giovane intelligente, diversamente dal vostro consanguineo, quindi ditemi, se io acconsentissi alla vostra richiesta e il criminale venisse scortato presso la vostra casa, cosa otterrebbe Karhold in nome di mio nipote Red?"
    Prima che Wilbur potesse trovare una formulazione di risposta adeguata, Norrek fece un passo avanti facendo risuonare il pesante bastone che colpiva il pavimento
    "Intendiamo già parlare di merce di scambio? Avete promesso di mostrarci il prigioniero ma non lo vedo ancora in questa sala. Sono troppo vecchio per pensare che qui dentro ci sia uno sprovveduto tale da accettare delle condizioni senza sapere quale sia la salute del Woods."
    Le parole sembrarono irritare la donna che dovette bisbigliare qualcosa al Maestro vicino allo scranno. Dal leggero scossone del volto di quest'ultimo era chiaro che la domanda aveva avuto risposta negativa.
    "E sia, ho già mandato a chiamare il Guardiano della Notte. Ser Vilert!" aggiunse rivolgendosi allo stesso uomo che aveva accompagnato la donna poco prima all'ingresso "vedete di velocizzare l'operazioni di trasporto, i carcerieri sembrano se la stiano prendendo comoda"
    L'uomo annuì e si diresse verso l'uscita della sala, seguito subito dopo dai due servitori che avevano servito il cibo e l'acqua.
    Nel frattempo lo sguardo della Lady era di nuovo rivolto a Wilbur, in attesa delle sue mosse.

    Parole: 431

    Veleno: Turno 2 (inizio manifestazione)
    Effetti temporanei: -3 pv, -1 marzialità

    Sintomi: Hai un po' di nausea, nulla che ti faccia preoccupare, forse è l'eccessiva ansia

    Termine: 11/2
     
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    Non si aspettava, dopo le premesse, che Lady Hornwood potesse essere anche solo lontanamente d'accordo con quella proposta fattale, un po' più per speranza di poter tornare con qualcosa ad Ironrath senza doversi accollare l'amarezza del fallimento totale, ma la donna parve quasi divertita al pensiero che fosse Lord Benjen a stabilire la sorte del vecchio Wood. Non lasciò che la curiosità avesse la meglio su di sé, chiedendo quali fossero questi "trascorsi" che lo avevano spinto a relegare alla barriera suo cognato, poiché l'ultima cosa di cui aveva bisogno era mostrare di non avere idea neppure di quali fossero le dinamiche interne alla sua famiglia, riguardanti lo zio imputato.
    Quando stava per rispondere alla prima domanda dell'attuale Signora di Karhold, dovette trattenersi: probabilmente per l'ansia della situazione, o per il lungo viaggio a cavallo che poca tregua aveva dato al suo stomaco, si sentì come se il poco cibo che aveva avuto il coraggio di buttare giù, avesse deciso di ritornare nel piatto da dove era stato preso. Cercando di mascherare al meglio la cosa, portando il pugno destro davanti alla bocca, quasi volesse assumere una posa riflessiva, lasciò che fosse Norrek a prendere parola.
    Per la situazione in cui si trovavano in quel momento, affrontare una discussione con l'uomo che lui stesso aveva delegato come suo fidato, chiedendogli perché i suoi sintomi da lunga cavalcata sembravano essersi immediatamente affievoliti, o cosa fosse accaduto nel breve momento di contatto tra lui ed uno dei servi della donna che avrebbe probabilmente preferito veder morta tutta la dinastia Forrester, non era un'idea tanto brillante; l'incappucciato avrebbe dovuto spiegare molte cose, sulla strada per casa.

    Mio padre è noto per essere un uomo di giustizia, mia Signora. Nel caso in cui decidesse di acconsentire, vi assicuro che quel pilastro verrà rispettato ed eseguito a pieno.

    Perché suo zio non era ancora lì? Come mai ci stavano mettendo tanto a trasportarlo?

    Per quanto riguarda ciò che posso promettervi, prima di avanzare qualsiasi proposta vorrei terminare l'udienza col vostro prigioniero.

    Ovviamente la sua mente viaggiò, preso il silenzio, verso la più ovvia delle possibilità, se non la peggiore: che suo zio fosse morto o infermo? Poco probabile.
    Lady Hornwood non era una stupida, se avesse davvero attentato alla vita dell'uomo in un momento di rabbia, farli entrare e concedere loro udienza col prigioniero in questione non aveva alcun senso. A meno che non avesse voluto fingere che fosse casualmente morto nelle sue prigioni, cosa credibile quanto l'Estate a Karhold.
    In tutto ciò, la nausea non accennava ad affievolirsi; il corvino, nell'attesa, cominciò a fare mentalmente un elenco di ciò che aveva mangiato e bevuto nelle ultime ore, per tentare di trovare un colpevole per la sua cattiva digestione, senza davvero ottenere una risposta certa.
     
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    I seguenti minuti passarono con l'aria che diventava sempre più pesante. Ci fu un rapido scambio di parole tra Norrek e il Maestro di Karhold ma i principali interlocutori, Wilbur e la Lady, mantennero il più assoluto silenzio. Il tamburellare delle dita della donna sullo scranno era ormai diventato frenetico ed entrava nella testa di Wilbur come se fosse un martello di un costruttore. Norrek fissava il giovane nobile, aspettava un segnale.

    Poi lo ebbe. Era ancora impercettibile ma gli occhi di Wilbur cominciavano a diventare più lucidi mentre delle piccolissime goccioline di sudore apparivano sulla sua fronte.

    "Dunque?" Incalzò Norrek fissando la Lady. Quella parola vagò per tutta la lunga stanza, nessuno sapeva cosa dire, nessuno rientrava dalle porte del corridoio da cui era uscito anche il cavaliere.
    "Incompetenti" sibilò la Lady.
    Proprio mentre la zia di Red si alzò dallo scranno, con una pazienza ormai esaurita, un piccolo trambusto cominciò a sentirsi in lontananza.
    "Finalmente" disse indispettita la Lady "Adesso fate entrare quel cane e che guardi in facc..."
    Le porte si spalancarono di colpo.
    Due soldati Karstark, seguiti dal cavaliere da poco inviato, fecero un ingresso trafelato. Ser Vilert cercò di recuperare fiato ma le parole furono chiare
    "Non c'è, mia Signora"

    Silenzio

    Da quel momento in poi, tutto sarebbe caduto in un turbine di eventi.
    "Cosa vuol dire che non c'è?" Disse la donna con un tono di voce calmo ma che stava per sfociare nell'isteria.
    Il maestro di Karhold scese i pochi gradini per percorrere la sala, quando raggiunse più o meno il punto in cui erano Wilbur e Norrek si fermò, sentendo il grido della Lady
    "DOV'È?" Quel grido arrivò ovattato alle orecchie di Wilbur
    Norrek fece un passo avanti "Cosa sta succedendo? Dov'è il Woods? Dov'è il parente dei Forrester?"
    La donna era visibilmente agitata e non sapeva cosa dire
    "Wilbur"
    Non appena Norrek si girò per chiedere cosa ne pensasse dell'accaduto, il Forrester si dovette piegare per un istante, con un dolore lancinante allo stomaco.

    Parole: 333
    A te <3

    Veleno: Turno 3 (manifestazione)
    Effetti temporanei: -6 pv, -2 marzialità

    Sintomi: ahia, che dolore al pancino, senti i suoni un po' ovattati. Hai un po' di sudore e senti caldo, alla prima fitta ti pieghi leggermente per il male, quelle successive riesci a controllarle ma devi rimanere fermo sul posto. Per il resto comunque riesci a ragionare e parlare.

    Termine: 25/2
     
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    Dopo infiniti minuti silenziosi, il fiume della verità travolse in pieno entrambe le parti dell'accordo che il Forrester stava tentando di strappare a Lady Hornwood: mentre il fastidio allo stomaco si faceva sempre più pressante, e Norrek gettava gli occhi verso Wilbur, forse in attesa di disposizioni, una coppia di guardie fece la sua comparsa dal fondo della sala assieme al capitano mandato a prendere il prigioniero. Bastarono quattro parole a far crollare quel già delicato castello di vetro in cui il piccolo contingente della landa di ferrolegno aveva trovato udienza:

    Non c'è, mia Signora.

    Per quanto quella donna aveva tentato di mantenere una certa compostezza fino ad allora, non senza alzare comunque i toni quando da lei ritenuto necessario, quella singola frase sembrò spezzare il flebile filo a cui era appesa la pazienza che l'attuale signora di Karhold era riuscita a raccogliere sotto sollecito del suo Maestro. D'altro canto, lo sfregiato non sapeva sinceramente come reagire ad una notizia del genere; lo zio era ritenuto un criminale, per di più già fuggito dalla Barriera nel tentativo di poter provare chissà cosa, ora si era dato nuovamente alla macchia senza dare a suo nipote la possibilità di tentare una mediazione di qualsiasi tipo. Ecco, per quanto fosse stato pessimo il risultato ottenuto da Wilbur in campo diplomatico, se tanto fermamente era convinto da lasciare la sua postazione, avrebbe potuto riferire a lui o alla madre questa motivazione pressante.
    Ora, invece, era un prigioniero scappato di prigione. Chi l'aveva fatto fuggire? Cosa diavolo stava succedendo?
    Questo sarebbe stato ciò che avrebbe potuto lucidamente pensare il primogenito di casa Forrester, se non avesse avuto ben altro per la testa. O meglio, per la pancia.

    Mnrgh...

    Il fastidio, si tramutò rapido in dolore. Tutti i suoi sensi iniziarono ad irretirsi, focalizzando l'attenzione sullo stomaco, dove fitte sempre più incalzanti avevano costretto il ragazzo a piegarsi in due; la Lady, i soldati, Norrek... tutto sembrò più lontano, distante, ovattato, come se un sottile foglio di pergamena gli fosse stato arrotolato intorno al capo nel giro di qualche minuto. Tentò di rialzarsi in posizione eretta, fallendo miseramente, e dovendo scendere ancor di più, con un ginocchio ad angolo retto ed uno poggiato a terra. Cosa poteva essere? Una malattia? Avvelenamento? Non aveva la minima idea di cosa potesse discernere i due casi, né sarebbe mai stato in grado di poterlo comprendere in quello stato.

    Chiamate... Ulmer!

    Non era abbastanza lucido da poter pensare o fare altro, dunque, si limitò a chiamare aiuto.

    417 parole con 3 giorni di ritardo, sorry
     
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    La Lady continuò a gesticolare, urlando come una vera pazza in preda al furore. Wilbur non poteva sapere se ella stesse fingendo, ma, se quello fosse stato il caso, doveva essere veramente brava nell'inscenare la sparizione di un uomo che lei stessa aveva fatto sparire.
    "Ser Vilert!!" Il cavaliere cercò di avvicinarsi il più possibile alla Lady che governava su Karhold ma le urla gli facevano capire che forse non era il caso di arrivare a portata delle sue grinfie. Wilbur, nel frattempo, aveva ben altri problemi, pur potendo capire quanto stesse succedendo, qualcosa nel suo intestino gli impediva di comprendere quanto la situazione fosse realmente esplosiva. La sua fronte stava diventando rossa e nuove goccioline di sudore sgorgavano dalla fronte del Forrester.
    La Lady non poteva ignorare quanto Norrek stava insinuando, pertanto, presa anch'ella dal rossore, cercò di svincolarsi dalla situazione "Io non c'entro nulla, io non ho fatto che dar..." Finalmente la donna posò gli occhi su Wilbur, inginocchiato. Nessuno avrebbe potuto dire con certezza cosa stava passando per la sua mente, ma il fatto che rimase impietrita sarebbe stata una scena che nessuno si sarebbe dimenticato. Anche il tremore delle sue mani s'interruppe.
    "Lui...Lui" Il braccio della donne s'alzò fino ad indicare il ragazzo in ginocchio
    Proprio in quell'istante il calice che Wilbur teneva in mano cadde, spargendo il poco di contenuto al terreno.
    Era acqua, il giovane Forrester ne era sicuro. Non aveva colore e sapore quando poco prima l'aveva bevuta...ma ora?

    Il liquido versato sulla fredda e scura pietra del pavimento era di un rosso accesso.
    Wilbur provò a chiamare Ulmer ma nessuno, nemmeno Norrek che era al suo fianco, si adoperò per chiamare il maestro che era rimasto fuori. Certo il trambusto avrebbe attirato ben presto attenzioni anche nel corridoio che portava alla sala dell'udienza, ma per ora nessuno entrava.
    Norrek, con uno slancio che avrebbe impressionato chiunque, si avvicinò al tavolino su cui il servitore aveva posizionato poca frutta e la brocca. Prese quest'ultima e, con non poco rumore, la scaraventò a terra, rompendola.
    Il liquido era di un rosso accesso, lo stesso di quello del calice di Wilbur.
    L'uomo fisso il liquido, poi la Lady e ancora il liquido "TRADIMENTO! Avete cercato di avvelenarci" urlò. Guardò Wilbur "L'avete avvelenato!!"
    La donna non poteva che seguire, sbigottita e silente, lo sguardo del vecchio.
    Proprio in quell'istante Ser Acton e Ulmer entrarono, assistendo all'intera scena.
    Ulmer si lanciò in un istante dal Forrester, mentre Acton si parò tra i due nobili, pur non sfoderando alcuna arma.
    "Ci avete attirato in questa sala per ammazzarci come dei cani? Il vostro Lord Stark verrà a sapere di quanto successo, pagherete!"
    La Lady, cominciando a capire di quanto si stava materializzando davanti ai suoi occhi, non poté che balbettare qualcosa sulla propria innocenza. Ci pensò il maestro di Karhold a stemperare la situazione "Presto, portiamo il Forrester in una sala, poi cercheremo di capire cos'è successo"

    "E' veleno" Queste uniche due parole di Ulmer, dopo che si era inginocchiato per osservare Wilbur da vicino, infiammarono, come una torcia che incontra la pece, la situazione già critica.
    "Assassina" urlò Norrek.
    Acton non sapeva se estrarre la spada o meno.
    Wilbur vomitò.

    Parole: 514

    Ci avviamo alla conclusione della quest, vediamo però quanto male per le relazioni tra Karhold e Ironrath :shifty: .

    Veleno: Turno 4 (manifestazione)
    Effetti temporanei: -9 pv, -3 marzialità

    Sintomi: vomiti. Dopo i conati riesci comunque a parlare, quindi vai libero. Hai ovviamente molto caldo e le voci degli altri ti rimbombano nella testa. Capisci comunque tutto e riesci a vedere il liquido rosso che proviene dal tuo calice e dalla brocca. Hai difficoltà a rialzarti se non chiedi a qualcuno di aiutarti.

    Termine: 9/3
     
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    Ciò che stava accadendo nella stanza, attorno allo sfregiato, arrivava alle sue orecchie sempre meno chiaramente; il dolore era diventato lancinante, e le sue richieste di aiuto nei confronti del proprio maestro parevano essere state ignorate in primo luogo, in favore di un'ennesima discussione fatta di supposizioni e ipotesi di dubbia veridicità. Fosse stato in condizioni migliori avrebbe notato abbastanza facilmente il paradosso che stava nel comportamento della Lady per come era stato proposto da Norrek, forse più guidato dal panico per la situazione che li aveva travolti così rapidamente che dal raziocinio che Will pareva aver visto lui nei giorni di viaggio.
    Mentre loro parlavano, la mente del corvino si diresse indietro, a tentare di afferrare i primi ricordi che si era procurato in quella sua seconda vita, nella nuova opportunità che gli Antichi, l'Abissale o soltanto la mera Dea Bendata gli avevano concesso. Sentì il suono del mare, mentre intrecciava le reti a Noah's Town, sorridente e libero da qualsiasi pensiero, scrutò ancora il solito angolo del tetto che Agnes riusciva metodicamente a staccare in modo che potesse nuovamente chiedere l'aiuto del Forrester, ed osservò il sorriso dell'uomo che lo aveva salvato accoglierlo di nuovo a casa, dopo una giornata a portare le ceste del pescato.
    Poi, come un rombo di tuono, la realtà aveva squarciato il suo personale angolo di paradiso: sua sorella, i soldati, il gigante, tutti i sospetti e le preoccupazioni riguardo i Mormont, l'aver confuso un messaggio da parte di una donna innamorata con la richiesta di un boia con l'arma pronta...
    Da quando aveva scoperto chi era, non aveva passato neppure una giornata tranquilla. Iniziava davvero a compatire Corinna, dato che, forse, certi ricordi era stato meglio perderli che conservarli.
    Tutto l'accaduto, sembrava intrecciarsi come un'immensa tela dal tessuto lineare, facilmente individuabile, che lo portava a quel momento, in quel preciso istante: stava per morire?
    Si guardò attorno, dopo minuti passati a fissare soltanto il cielo, accasciatosi di fianco al suo stesso vomito; tra le frasi che ancora riecheggiavano nella sua testa, quella di Ulmer, finalmente giunto, l'aveva folgorato.

    "E' veleno."

    Portò gli occhi prima sul maestro, poi sul liquido rossastro poco distante da lui, fuoriuscito dalla sua stessa coppa. Le sue sinapsi non lavoravano come avrebbero dovuto, e come biasimarle? L'unica cosa che, in quella situazione, riuscì a dire, fu una semplice parola rivolta in direzione della signora attuale di Karhold.

    "... Perché?"

    Con voce rauca, raschiata dalle fitte.
    Non sapeva dire quanto di quel dolore fosse reale, e quanto fosse soltanto una mera suggestione generata dalla paura viscerale che provava, ma l'impotenza a cui era stato soggetto in quella sala gli stava seriamente facendo perdere le staffe.

    448 parole
     
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    Wilbur Forrester, il ragazzo che non riusciva a morire. Forse sarebbero state queste le parole con cui sarebbe stato ricordato visto il rapporto che ormai il giovane nobile stava costruendo con la morte, o almeno con ciò che sembrava la morte.
    Quante volte ancora le persone che avevano a cuore il giovane dovevano temere la sua prematura dipartita?
    Sicuramente questa fu la domanda che passò nella mente di Maestro Ulmer, troppo anziano, almeno per gli standard di Westeros, per avere ancora lacrime da versare ma allo stesso tempo incapace di vedere sfuggire via quel ragazzo che la famiglia Forrester aveva appena ritrovato.
    Il Maestro si portò alle spalle di Wilbur e provò a tenergli il busto alzato. Gli disse anche alcune parole ma per il povero avvelenato esse non avevano alcun senso. Si sentì trascinare via, solo di qualche metro, prima di riaccasciarsi. Ulmer voleva allontanarlo da lì il più possibile ma muoverlo in quelle condizioni avrebbe solo peggiorato la sua condizione.

    La Lady fece chiamare altri servi, alcuni portarono nuove brocche d'acqua, altri degli stracci con del ghiaccio al loro interno. La sala si stava riempiendo anche di soldati Karstark, motivo per cui il Maestro d'Armi capì che sfoderare la propria lama contro la temporanea governatrice del feudo sarebbe stata la cosa peggiore da fare...Anche se, a quanto stavano le cose, ella aveva avvelenato l'erede di Ironrath.
    Norrek, zittitosi improvvisamente, corse a riempire un calice di acqua e, nella confusione generale, armeggiò immergendo nel liquido copiose gocce prese da un estratto di saponaria e acetosella.
    Wilbur sentì solo un liquido fresco scivolare nella gola. Poi nulla, solo una voce di donna, lontana. Impossibile distinguere se fosse di Corinna, di sua madre, di Daeva o della Lady che sembrava averlo avvelenato.

    Karhold, Stanze degli ospiti, 2/3 ottobre 285, notte fonda

    Wilbur si sarebbe svegliato di colpo, sbarrando gli occhi. Un leggero intorpidimento delle gambe e delle braccia e un pulsante mal di testa.
    Una figura era di fronte a lui, in quel poco che poteva vedere nel buio circostante.
    Era morto? Si trovava di fronte all'Estraneo o al suo corrispettivo nelle altre religioni? Era la Morte?

    Anche se fosse stato così, quella "Morte" sembrava avere il dono della parola. Una piccola fiammella si accese dalla lampada ad olio che la figura teneva tra le mani. Il volto era parzialmente illuminato e, come in un lampo, la mente di Wilbur lo fece ricollegare al servitore che inizialmente aveva portato le brocche di acqua...avvelenate?
    "In piedi, dobbiamo andare. Velocemente." Non disse altro.

    Parole: 408

    Sei vivo, è già qualcosa :] Hai leggermente difficoltà a muoverti ma è più dettato dal fatto che hai dormito per 36 ore buone che altro (Wilbur non sa quanto è passato ovviamente). La figura ti chiede di seguirlo, tu sei comunque libero di fare/chiedere ciò che vuoi.
    Guarito dall'avvelenamento

    Termine: 28/3
     
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    Ai sensi del corvino tutto divenne sempre più caotico, impreciso, fugace: lentamente le poche parole che era riuscito a distinguere nel marasma generale vennero sostituite da un lieve, incessante fischio. Era la paura a dominare la mente dello sfregiato, sentitosi definire avvelenato a più riprese dai presenti, che iniziava seriamente a temere per la propria vita davanti all'apparente impotenza dello stesso maestro; lo spostò di qualche metro più in là, alzandogli il capo in modo da evitare che si vomitasse addosso, ma non riuscì istantaneamente a fare qualcosa per placare quelle fitte.
    Era illogico pensare che potesse accadere qualcosa di diverso, ma il terrore che lo attanagliava non lasciava spazio a pensieri di logica alcuna.
    Stai per morire.
    Non aveva mai realizzato quanto l'essersi dimenticato della prima volta in cui un pensiero del genere gli aveva attraversato la mente fosse una benedizione, non aveva mai apprezzato l'aver smarrito un ricordo in quel modo, prima di allora. Era una sensazione orribile, alla quale non si scappava.
    Mentre altre figure si accalcavano copiose attorno al corpo del Forrester, e Wilbur scivolava lentamente nell'oscurità, il ragazzo sentì infine un liquido fresco scorrergli in gola.
    Era la fine di tutto? Era davvero morto in maniera così inutile, cercando di salvare uno zio di cui non aveva neppure memoria da chissà quale guaio in cui egli stesso si era ficcato?
    ...
    La voce di una donna. Non capì cosa disse, non riuscì a distinguerla, non fu in grado di ascoltarla davvero, ma quella era l'ultima cosa che avrebbe ricordato Wilbur Forrester.

    ???


    Sbarrò gli occhi, tentando di riportarsi rapidamente seduto, rimpiangendo subito quella scelta a causa del pulsante dolore al capo che sembrava essersi manifestato, o accentuato, grazie a quella magnifica manovra atletica dalla pessima esecuzione.
    Iniziò a respirare pesantemente, cercando di guardarsi attorno: era... morto? Il dolore che gli martellava le tempie non consentì al corvino di giungere all'ovvia risposta così facilmente. La sua fase esplorativa fu bruscamente interrotta dalla visione di una sagoma scura.
    Le braccia e le gambe erano ancora intorpidite, e per quanto fosse poco probabile il riuscire a tentare una manovra offensiva su quella cosa, o riuscire a difendersi in caso, avrebbe dovuto trovare qualcosa con cui armarsi.
    Afferrò l'unica cosa che aveva a portata: il cuscino. No, il dolore al capo non aiutava a fargli trovare altre soluzioni.

    "In piedi, dobbiamo andare. Velocemente."

    La luce lo accecò leggermente, e ci mise più di qualche secondo a riconoscere il tizio che gli stava davanti. Sorrise, con gli occhi socchiusi.

    "Scommetto che ti ha sgozzato Acton, eh stronzo?"

    Era ancora convinto di essere morto? La luce gli diede la possibilità di guardarsi un po' meglio attorno: se quello era l'aldilà, era ben più che deludente...

    Karhold, Stanze degli ospiti, 2/3 ottobre 285, notte fonda


    "Quindi sono vivo?"

    Che geniale intuizione.

    "Norrek, Acton e il Maestro di Ironrath, dove sono? Rispondimi prima che ti..."

    Portò istintivamente dietro di sé il cuscino, come a voler caricare un colpo. Poi, si accorse della demenza dell'atto.
    Quel mal di testa era debilitante.

    "Può comunque far male."
    499 parole

    Scusa il colossale ritardo =.=''
     
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    Fu un sorriso? Una piccola risata? uno sbuffo per sfottere l'arma di Wilbur? Troppo mal di testa per capirlo ma soprattutto la fretta dell'uomo sembrava essere dettata da esigenze ben superiori a quelle di una serena battaglia coi cuscini. Con una brusca manata strappò dalle mani del Forrester il cuscino, scagliandolo lontano. Fissò Wilbur cingendo il suo petto con un braccio e lo aiutò ad alzarsi. Volente o nolente.
    "Questa sarà l'unica domanda a cui risponderò, ragazzo, quindi vedi di fartela bastare" A vederlo in faccia non sembrava così vecchio rispetto a lui ma sembrava condividere con il vecchio Norrek un linguaggio tanto tagliente quanto imperioso.
    "Il tuo caro amico Acton, ho avuto il piacere di fare la sua conoscenza" un sorriso diabolico sul volto
    "Tranquillo, è vivo e vegeto e sta tornando con il vostro Maestro a Ironrath. Ce n'è voluto per convincerli, non volevano lasciarti a nessun costo qui da solo, per fortuna che quel vecchio pazzo di Norrek ha sempre qualche trucco da utilizzare. Noi, invece, andremo in un altro posto." Dove? Non lo disse.
    L'uomo si spostò verso una cassapanca per recuperare l'equipaggiamento di Wilbur che era lì depositato "A proposito, il vecchio ti manda i suoi saluti e mi ha detto di dirti che vi rincontrerete presto, dato che che hai fatto un ottimo lavoro"
    Ma cosa aveva fatto il povero erede di Ironrath per meritare quella frase? Di una cosa Wilbur poteva essere certo, la questione di Karhold non sarebbe terminata quel giorno.
    "Ora seguimi: tieni la bocca chiusa e i passi lesti" L'uomo non avrebbe più risposto ad alcuna domanda, il che non era sicuramente ottimale per il giovane ragazzo, vista la situazione surreale in cui si trovava.
    Non appena fossero entrambi usciti dalla porta, Wilbur avrebbe potuto vedere una guardia Karstark riversa al suolo, il muro vicino a lei aveva schizzi di sangue. L'uomo che non aveva ancora un'identità lo spinse dalla schiena, intimandogli ancora una volta che non era il momento di fare domande.

    Parole: 326

    Beneeeeeeee, iniziata ad ottobre ma finalmente abbiamo concluso XD XD XD Allora, senti un po', purtroppo la quest ha raggiunto il 100% di ritardo dunque la devo chiudere (sarebbe stato in ogni caso l'ultimo post, quindi a trama non cambia nulla dato che avevamo finito tutto). In realtà i giorni di ritardo totali sono 71 e non 70 ma, anche se dovevo già chiuderla, la tua risposta del 7 la conto comunque non preoccuparti.
    Sotto ti allego schemino:

    Ritardo Wilbur:
    8 giorni (7/11 al posto di 6/11)
    8 giorni (3/12 al posto di 2/12)
    8 giorni (31/1 al posto di 30/1)
    9 giorni (13/2 al posto di 11/2)
    10 giorni (28 al posto di 25/2
    13 giorni (15/3 al posto di 9/3)
    15 giorni (7/4 al posto di 28/3)

    Tot: 71 gg di ritardo


    Passiamo alle cose che ti interesseranno di più

    RICOMPENSE
    Partiamo con le cose spiacevoli: mannaggia a te è stata una super quest ma da regolamento ti devo dare 0 exp visto che mi hai fatto il 100% di ritardo.. Speriamo che il resto ti possa comunque rendere soddisfatto ahah
    0 exp (-100% da ritardo)
    2 punti diplomazia
    2 punti intrigo
    +7 prestigio (insomma, quanto ci vorrà prima che inizino a circolare le voci sui complotti di Casa Karstark a danni di Wilbur, suo zio e dei Forrester?)
    +6 fama (hai cercato il dialogo e cosa hai ottenuto? Il tradimento dell'ospitalità? Non è così in realtà ma quando mai quel che si pensa sia successo è davvero ciò che è accaduto?)
    Ottieni il tratto "Paranoico" (Insomma, com'è che qua stai sempre per morire? Ti vogliono far fuori? Eh? EH?
    CODICE
    <span>[IMG]http://vignette3.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/a/ae/Soggetto_paranoico.jpg/revision/latest/scale-to-width-down/300?cb=20091023151358[/IMG]<p><b>Paranoico</b>
    Descrizione: il PG non riesce a fidarsi delle persone che lo circondano
    <i>Effetti Immediati</i>: +2 Intrigo, -2 Diplomazia
    <i>Effetti Permanenti</i>: Non hai il Tratto ‘Fiducioso’</p></span>

    +6 Affinità Forrester
    +3 Affinità Norrek
    -10 Affinità Karstark
    +1 Affinità Clarton (chi è? Vedi prossimo spoiler)


    CONGRATULAZIONIIIII hai ottenuto il pupillo! (Io lo posto in sezione "Ironrath" ma sappi che ti puoi addestrare con lui ovunque se è fisicamente on game con te)
    CODICE
    <div class="schedapg"><div class="pgheader"><div class="pgpv">[IMG=becket]https://i.pinimg.com/564x/06/46/2f/06462fa47d90872be7d9e69599b590e4.jpg[/IMG]</div><h1>Clarton</h1></div><div class="info"><h2>Informazioni Generali</h2><table>

    <tr><th>Religione</th>
    <td>Antichi Dei</td>
    </tr>

    <tr><th>Cultura</th>
    <td>Primi Uomini</td>
    </tr>

    </table><h2>Parametri</h2><table>

    <tr><th><table>

    <tr><th>Diplomazia</th>
    <td>0</td>
    </tr>

    <tr><th>Marzialità</th>
    <td>90</td>
    </tr>

    <tr><th>Amministrazione</th>
    <td>4</td>
    </tr>

    <tr><th>Intrigo</th>
    <td>60</td>
    </tr>

    <tr><th>Conoscenze</th>
    <td>10</td>
    </tr>

    </table></th><th><table>

    <tr><th>Vita</th>
    <td>130/130</td>
    </tr>

    <tr><th>Fertilità</th>
    <td>?</td>
    </tr>

    <tr><th>Prestigio</th>
    <td>?</td>
    </tr>

    <tr><th>Fama</th>
    <td>?</td>
    </tr>

    <tr><th>Pietà</th>
    <td>?</td>
    </tr>

    </table></th>
    </tr>

    </table>
    <h2> Addestramenti Primari
    Sbloccabili solo con il titolo "Pupillo di Wilbur"</h2>
    <table>

    <tr><th>Spiegazione Caratteristiche della Spada lunga</th>
    <td><b> Requisiti:</b> Marzialità 11, 700 parole
    <b>Ricompense:</b>Arte della Spada Lunga 1, 8 punti esperienza</td>
    </tr>

    <tr><th>Tecniche di utilizzo della Spada Lunga</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Marzialità 14, 700 parole
    <b>Ricompense:</b>Arte della Spada Lunga 2, 8 punti esperienza</td>
    </tr>

    <tr><th>Combattimento con la Spada Lunga</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Marzialità 17, 700 parole
    <b>Ricompense:</b>Arte della Spada Lunga 3, 8 punti esperienza</td>
    </tr>

    <tr><th>Combattimento corpo a corpo con le mani legate</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Marzialità:30 Tratto Marziale liv 3
    <b>Ricompense:</b>16 punti esperienza, tratto "corpo a corpo 3"</td>
    </tr>

    <tr><th>Combattimento corpo a corpo bendato</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Marzialità 33, corpo a corpo 3
    <b>Ricompense:</b>16 punti esperienza, tratto "corpo a corpo 4"</td>
    </tr>

    <tr><th>Combattimento Corpo a Corpo contro cinque avversari</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Marzialità 36, corpo a corpo 4
    <b>Ricompense:</b> 16 punti esperienza, tratto "corpo a corpo 5"</td>
    </tr>

    </table>

    <h2> Addestramento secondario</h2>
    <table>

    <tr><th>Combattimento spada e scudo contro cinque avversari</th>
    <td><b>Requisiti:</b> Marzialità 40, combattimento corpo a corpo 5, Arte della Spada Lunga Lunga 3
    <b>Ricompense:</b>Arte della Spada Lunga 4, 18 punti esperienza</td>
    </tr>

    <tr><th>Travestimento avanzato</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Intrigo 38
    <b>Ricompense:</b>14 punti esperienza, tratto "Spionaggio 3"</td>
    </tr>

    <tr><th>Esercitazioni di equilibrio</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Intrigo 42
    <b>Ricompense:</b>14 punti esperienza, tratto Spionaggio 4</td>
    </tr>

    <tr><th>Celare le proprie tracce, sfruttare le ombre</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Intrigo 45
    <b>Ricompense:</b>14 punti esperienza, tratto Spionaggio 5</td>
    </tr>

    <tr><th>Comunicazione non verbale</th>
    <td><b> Requisiti: </b> Intrigo 43
    <b>Ricompense:</b>22 punti esperienza, "Controspionaggio 1"</td>
    </tr>

    <tr><th>Controspionaggio, come riconoscere una spia</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Intrigo 45, Controspionaggio 1
    <b>Ricompense:</b>22 punti esperienza, "Controspionaggio 2"</td>
    </tr>

    <tr><th>Controspionaggio, nascondere i propri movimenti</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Intrigo 50, Controspionaggio 2
    <b>Ricompense:</b>22 punti esperienza, "Controspionaggio 3"</td>
    </tr>

    </table>

    <h2> Addestramento GENERALE</h2>
    <table>

    <tr><th>Duello con l'arma preferita contro avversario "REAL"</th>
    <td><b> Requisiti:</b> Marzialità 45, completati almeno 4 addestramenti secondari
    <b>Ricompense:</b>20 punti esperienza, sblocca il lv 4 del tratto "Marziale"</td>
    </tr>

    </table>

    <h2> Addestramenti terziari </h2>
    <table>

    <tr><th>Tecniche di mimetismo base, differenze dal camuffamento e utilizzo dei pigmenti naturali</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Marzialità 50
    <b>Ricompense:</b>25 punti esperienza, tratto competenze "Mimetismo avanzato 1".</td>
    </tr>

    <tr><th>Mimetismo sul campo in ambiente nevoso, prova pratica</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Marzialità 55
    <b>Ricompense:</b>25 punti esperienza, tratto competenze "Mimetismo avanzato 2".</td>
    </tr>

    <tr><th>Manutenzione dell'Arma</th>
    <td><b> Requisiti: </b> Marzialità 67
    <b>Ricompense:</b>22 punti esperienza, tratto competenze "Cura dell'Arma"</td>
    </tr>

    <tr><th>Combattimento nella neve</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Marzialità 69
    <b>Ricompense:</b>22 punti esperienza, tratto competenze "Resistenza II".</td>
    </tr>

    <tr><th>Studio del Terreno di scontro</th>
    <td><b>Requisiti:</b> Marzialità 70
    <b>Ricompense:</b>22 punti esperienza, tratto competenze "Strategia 4"</td>
    </tr>

    <tr><th>Strategie di sedazione rivolta</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Marzialità 73
    <b>Ricompense:</b>22 punti esperienza, tratto competenze "Strategia 5"</td>
    </tr>

    <tr><th>Addestramento di Ronda</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Marzialità 79
    <b>Ricompense:</b>22 punti esperienza, tratto competenze "Ronda".</td>
    </tr>

    <tr><th>Combattimento avanzato con spada lunga</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Marzialità 80, Arte della Spada Lunga 4
    <b>Ricompense</b> 22 punti esperienza, "Arte della Spada Lunga 5"</td>
    </tr>

    <tr><th>Agguato, prova pratica</th>
    <td><b>Requisiti:</b>Intrigo 64, Spionaggio 5
    <b>Ricompense:</b>25 punti esperienza, tratto "Spionaggio 6"</td>
    </tr>

    </table>



    </div>
    </div>


    Infine, per il proseguo della trama mandami un mp così mi dici un po' come sei messo in sto periodo e se hai volgia di continuare (o se vuoi congelare il PG visto il ritardo accumulato in questa quest); così ti do anche due indicazioni di BG sul pupillo e su Norrek (giusta la base, il resto se vuoi lo si scopre on game)
     
    .
26 replies since 21/10/2020, 18:27   493 views
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