What shall we do...

quest per Dagon

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    Ottenuto il via libera dello schiavista, diede indicazioni ai propri uomini di condurre i prigionieri nella zona indicata in attesa delle carrozze. Nel frattempo Noho si era avvicinato a lui per discutere della questione dell'eunuco.

    "Beh visto che ci divideremo tra non molto immagino che non ci sia modo di usarlo entrambi. Considerando che è metà mio e metà vostro... vi vanno bene 10 pezzi di argento per riscattare la vostra parte?"

    "Sì, perché no... quindi non hai intenzione di tornare alle Stepstones? Tsalaa vorrà i suoi soldi."

    L'idea che l'eunuco gli venisse a costare dieci pezzi d'argento non lo eccitava particolarmente, ma avere uno del posto a fargli da guida poteva essere un vantaggio per un capitano in cerca di reclute. Gradiva ancora meno che Noho paresse non aver intenzione di tornare alle isole: ben presto Dorne avrebbe fatto la sua mossa, sempre che non fossero stati lui e Salladhor a fare prima la propria. Non erano certo nelle condizioni di rinunciare a degli uomini.
    Il capitano si lasciò poi andare in una serie di calcoli ad alta voce in cui pareva gestire la ricchezza appena ottenuta da Dagon. Altra cosa poco gradita. La discussione probabilmente sarebbe finita male se quello non fosse uscito con una proposta alquanto allettante.

    "Vedi il nostro caro amico ci ha fatto un buon prezzo perché... ci conosceva, o per meglio dire conosceva me.
    Diciamo che siamo in affari da qualche tempo... ti andrebbe di continuare ad essere soci per un altro piccolo affare? Si tratta solo di... regolare il traffico marino, ci sono un paio di navi che... non hanno le giuste licenze e che non devono arrivare a destinazione. Se ti interessa..."


    La possibilità di assaltare qualcuno in mare era rifiutata solo da pirati dai ventri molli, non di certo da un Uomo di Ferro. Un sorriso gli si delineò immediatamente sul volto.

    "Ovviamente mi interessa! E a chi apparterrebbero queste navi? Cosa trasportano?"

    Una volta messosi d'accordo sui dettagli dell'attacco, avrebbe cercato di defilarsi momentaneamente con una scusa. Avrebbe quindi cercato l'eunuco che d'ora in poi sarebbe stato sulla sua nave e lo avrebbe salutato appoggiandogli una mano sulla spalla.

    "Swen, dico bene? Benvenuto nella ciurma! Io cerco sempre di tenere i miei uomini impegnati e in effetti avrei già un lavoro per te..."

    Abbassò un poco la voce per evitare di farsi sentire.

    "Voglio che tu mi dica tutto ciò che sai sul capitano Noho della Vele di Giada."

    Non gli erano infatti sfuggiti i bisbigli degli altri eunuchi e il pirata non aveva certo nascosto la sua fama. Tuttavia non avrebbe chiesto domande a lui, non si sarebbe fidato delle sue risposte... in effetti non si fidava di Noho in generale. E doveva ancora capire se si trovava di fronte ad un potenziale alleato o un ostacolo.



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    "Sì, perché no... quindi non hai intenzione di tornare alle Stepstones? Tsalaa vorrà i suoi soldi."

    E Tsalaa avrà i suoi soldi non c'è da preoccuparsi.

    Di quello che aveva avuto modo di sapere su di lui, togliendo i dubbi e le cose che stavano oggettivamente sul cazzo a tutti, un dato spiccava fra tutti: Noho era ancora in affari con loro. Nonostante tutto nessuno gli aveva ancora ficcato un coltello nel petto né erano state messe sulla sua testa taglie di alcun tipo. Gli uomini che aveva incontrato alle Stepstones non erano certo persone misericordiose o particolarmente inclini alla carità, se quell'uomo era ancora vivo, se ancora Tsalaa lo trattava come un suo uomo ... era perché portava guadagno in un modo o nell'altro.

    "Ovviamente mi interessa! E a chi apparterrebbero queste navi? Cosa trasportano?

    Ad un mercante di schiavi, Kasp qualcosa... uno di questi nomi strani che hanno qui nella baia. Di solito trasporta schiavi ma avrà la stiva vuota, il nostro amico vuole proprio evitare che questo simpaticone si rifornisca, forse vuole fottergli il fornitore... l'incarico è questo non mi sono messo a sindacare troppo sulle condizioni. Hanno una nave commerciale e due galee... se tu volessi una nave in più da aggiungere alla tua flotta potrebbe essere un compenso adeguato no?

    Le Galee non erano navi lunghe ma poteva sempre far comodo. Che si trattasse di armarla o di venderla... c'era un bel po' da guadagnare. Quanto a Swen una sola cosa era certa, non poteva sapere quale fosse il metodo usato dagli schiavisti nell'amministrazione dei loro averi ma di sicuro era idoneo ad insegnare l'ubbidienza. L'eunuco fu mansueto come un agnellino e rispose con rispetto dando tutte le informazioni in suo possesso.

    Noho è un Braavosiano ed ha iniziato a commerciare nella baia dodici anni fa circa. Ha iniziato a commerciare con il mio vecchio padrone circa otto anni fa. Il mio vecchio padrone ha aspettato quattro anni perché è un grosso commerciante. Noho veniva su una barca che era poco più di una zattera trasportando una manciata di capi, sempre donne e bambini.

    Swen comprendeva la lingua comune. Probabilmente conosceva diverse altri idiomi e la sua mansione, forse, era proprio quella di interprete. Si prendeva il suo tempo per rispondere, parlava per mezzo di frasi breve ma precise.

    In questi quattro anni c'è stata una pausa più lunga. Solitamente passava ogni sei mesi, quella volta passò un anno e mezzo. Al suo ritorno era già il capitano della vele di giada. Fu il primo accordo con il mio vecchio padrone. Venti uomini di ferro senza lingua, malconci ma in vivi ed in ripresa. Da lì in poi ha continuato a commerciare nella baia diventando sempre più ricchi. Oggi ha una flotta di cinque navi. Posso servirvi in altro modo mio padrone?

    Qualche ora più tardi arrivò un galoppino con una lettera.

    Partiremo dal porto un'ora dopo il tramonto, faremo vela verso ovest per un'altra ora e aspetteremo dietro alla scogliera dei corvi. Un agguato
    vecchio stile, ti aspetto.



    La lettera aveva un profumo talmente dolce da essere nauseabondo. Insieme ad essa vi era una piccola mappa per arrivare al luogo dell'appuntamento.

    Libero e tranquillo, puoi già ruolare il tuo arrivo alla scogliera se decidi di accettare e non hai altro da fare a terra per adesso.
     
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    "Noho è un Braavosiano ed ha iniziato a commerciare nella baia dodici anni fa circa. Ha iniziato a commerciare con il mio vecchio padrone circa otto anni fa. Il mio vecchio padrone ha aspettato quattro anni perché è un grosso commerciante. Noho veniva su una barca che era poco più di una zattera trasportando una manciata di capi, sempre donne e bambini.
    In questi quattro anni c'è stata una pausa più lunga. Solitamente passava ogni sei mesi, quella volta passò un anno e mezzo. Al suo ritorno era già il capitano della vele di giada. Fu il primo accordo con il mio vecchio padrone. Venti uomini di ferro senza lingua, malconci ma in vivi ed in ripresa. Da lì in poi ha continuato a commerciare nella baia diventando sempre più ricchi. Oggi ha una flotta di cinque navi. Posso servirvi in altro modo mio padrone?"


    Quindi Noho non aveva solo sconfitto degli Uomini di Ferro ma li aveva persino venduti come schiavi. Inaspettatamente un sentimento di genuina rabbia gli crebbe nel petto: in questo mondo non c'era pietà per i deboli, vero, ma... morire in battaglia sarebbe dovuta essere la fine per un qualsiasi membro del suo popolo. Non era questo forse il volere dell'Abissale? Una domanda che mai pensava si sarebbe posto.
    Il pirata poi aveva solo due navi con sé pur avendo ben cinque sotto il suo controllo. Gli era venuto il sospetto che il capitano della Vele di Giada avesse un problema a controllare i propri uomini visto che i cadaveri che aveva gettato in mare non erano quelli dei prigionieri. Ma al tempo stesso si fidava a lasciare ben tre delle sue navi, lontane dalla sua custodia e sotto la custodia di altri suoi sottoposti.
    Non aveva preso ancora una decisione riguardo a come gestire il viscido capitano, se gli fosse stato più utile da alleato o se la sua morte fosse un'opportunità di guadagnare altre braccia sotto il suo comando. In ogni caso gli conveniva sfruttare il tempo libero che aveva tra le mani per aumentare le sue forze. Si rivolse quindi di nuovo all'eunuco.

    "Sì, in effetti sì. Tu sei della zona... dove può trovare delle lame competenti un uomo onesto come me? Magari ci sono altri pirati da queste parti? Ho saputo che dopo la caduta delle Stepstone sono fuggiti un po' ovunque..."



    Parole 390

    Perdona il ritardo e il posto scarno, è stata una settimana un po' piena
     
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    "Sì, in effetti sì. Tu sei della zona... dove può trovare delle lame competenti un uomo onesto come me? Magari ci sono altri pirati da queste parti? Ho saputo che dopo la caduta delle Stepstone sono fuggiti un po' ovunque..."

    Sì, ma molti sono rimasti con il loro equipaggio. Gli equipaggi sciolti sono già stati reclutati da chi è venuto qui prima di voi nelle settimane passate mio padrone.

    L'uomo divenne pensieroso per qualche istante prima di rispondere nuovamente.

    Qualche uomo lasciato indietro si troverà. Gente che era ferita e ammalata quando gli altri hanno ripreso il mare ma che adesso potrebbe benissimo essere reclutata. Conosco molto bene le strade fi questa città, avevo tante commissioni per conto dei miei vecchi padroni. So per certo dove trovarne una decina e cercando nei posti giusti potrei trovrne altri se me lo ordinerete.

    Non erano molti ma erano estremamente preziosi perché non avrebbero richiesto pagamenti né tempo per essere reclutati.

    Inoltre mio signore ci sono diversi schiavi di buona qualità. Coloro che nascono schiavi sono molto più docili di coloro che lo diventano. Se vorrete reinvestire i vostri guadagni potrei consigliarvi sul mercato.

    Certo avere una percentuale di schiavi a bordo troppo elevata poteva essere un problema ma finché rimanevano una minoranza potevano essere un'aggiunta interessante

    Se avete poco tempo queste sono le soluzioni migliori mio signore.
     
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    Fortunatamente il suo recente acquisto si stava rivelando estremamente utile. Swen infatti gli stava proponendo delle interessanti alternative su come trovare altri bracci armati.

    "Qualche uomo lasciato indietro si troverà. Gente che era ferita e ammalata quando gli altri hanno ripreso il mare ma che adesso potrebbe benissimo essere reclutata. Conosco molto bene le strade fi questa città, avevo tante commissioni per conto dei miei vecchi padroni. So per certo dove trovarne una decina e cercando nei posti giusti potrei trovarne altri se me lo ordinerete.
    Inoltre mio signore ci sono diversi schiavi di buona qualità. Coloro che nascono schiavi sono molto più docili di coloro che lo diventano. Se vorrete reinvestire i vostri guadagni potrei consigliarvi sul mercato."


    Dagon si grattò un istante il mento valutando le sue opzione, prima di annuire all'eunuco.

    "Abbiamo abbastanza tempo fino all'assalto quindi inizia a radunare i pirati sparsi per le strade. Una volta fatto questo dovremo comprare almeno una quarantina di schiavi e tu mi consiglierai su quali siano i migliori candidati per la mia ciurma..."

    Ci volle qualche ora ma alla fine una discreta folla di nuove reclute era disposta dinnanzi a lui, varie etnie che lo fissavano in attesa di ordini. Non si aspettava troppe storie dai pirati recuperati, erano in pochi e poi si stava limitando a fornire loro esattamente ciò che volevano: una nuova ciurma e un'occasione per tornare alla vita di prima. Gli schiavi invece sarebbero stati obbedienti, almeno all'inizio, ma il tempo rischiava di fargli venire in mente strane idee, soprattutto considerato il loro alto numero.

    "Non mi importa chi siate stati prima, non mi importa da dove venite e cosa vi ha condotti qui. Ora fate parte del mio equipaggio: fate ciò che vi viene detto e sarete trattati esattamente come ogni altro uomo libero sotto il mio comando, diventate dei pesi morti e scoprirete quanto profondo possa essere il mare. Benvenuti a bordo, signori!"

    La promessa di una vita dignitosa era più di quanto uno schiavo potesse mai sperare. La sua speranza è che quella promessa tenesse a bada i suoi recenti acquisti per farli amalgamare al meglio all'interno della sua ciurma. Non voleva rischiare conflitti interni, non come Noho.
    Ora però la sua attenzione doveva andare altrove. C'erano delle navi da assaltare.



    Parole 379

    Recluto la decina di pirati dalle strade e poi compro 40 schiavi. Per il resto possiamo spostarci direttamente all'assalto.
     
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    Dagon e la sua flotta, sempre più variopinta nei pigmenti e nei dialetti parlati, avrebbero salpato dalla possente città il pomeriggio seguente
    Arrivano da oriente, col tramonto alle spalle riusciremo a piombargli contro senza che abbiano il tempo di fuggire - aveva brevemente spiegato Noho prima della partenza.
    Lasciare il porto sotto la più cruenta ora del sole aveva provocato un po’ di malumore dai pirati appena integrati nella flotta, mentre era stato accettato senza battere ciglio dagli schiavi.

    Muovendosi a distanze regolari, il gruppo di navi viaggiò rapido e silenzioso come un branco di barracuda. Arricchito dalle nuove osservazioni, Dagon avrebbe potuto osservare come Noho si muoveva instancabilmente a bordo della propria imbarcazione, sorvegliando su ogni compito della propria ciurma.

    Come programmato, al tramonto avvistarono le loro prede all’orizzonte: una grossa cocca scortata da due basse galee ai fianchi. La prima era l’obbiettivo di Noho, le seconde il premio per Dagon, ma avrebbero dovuto comunque lavorare congiuntamente per disarmarle. La cocca, oltre che di rematori, era anche provvista di un grosso albero e, se davvero la sua stiva era vuota, allora avrebbe potuto defilarsi molto rapidamente col favore del vento, specialmente se le due galee fossero riuscite a rallentare sufficientemente quella flotta di pirati.
    Dovevano essere rapidi, precisi e…fortunati.
    Dall’incremento del ritmo dei rematori di Noho, Dagon poté intuire che l’obbiettivo del facoltoso pirata era coprire quanta più distanza finché godevano della copertura del sole per colpire prima che fossero in grado di organizzare una fuga.
    Il rischio di quella tattica era di stremare i rematori privandosi della possibilità di inseguire le prede se queste fossero riuscite a fuggire.
    Perdona i tempi, sono il tuo moderatore per la conclusione di quest'avventura!
    L'obbiettivo è in vista ed il tuo alleato è molto deciso, scegli il tuo bersaglio e la tua tattica per una gustosa vittoria!
     
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    Arrivano da oriente, col tramonto alle spalle riusciremo a piombargli contro senza che abbiano il tempo di fuggire

    Quelle erano state le brevi e semplici indicazioni fornitegli da Noho. In questo genere di casi in fondo un buon capitano doveva basarsi su una base semplice per poi saper dare le migliori direttive ai propri uomini sul momento poiché gli assalti in mare aperto avevano migliaia di variabili impossibile da prevedere. Ora che aveva rimpolpato i suoi ranghi però Dagon si sentiva più sicuro ad affrontare quello scontro, e magari acquisire una nuova nave. Per quanto riguardava Noho... beh prima avrebbe pensato agli schiavisti, poi avrebbe deciso come comportarsi con lui. I crimini contro la sua gente non dovrebbero essere perdonati, ma non voleva nemmeno entrare in pessimi rapporti con Salladhor e i suoi.
    Nel frattempo il piano del pirata di nascondersi nella luce del tramonto stava funzionando piuttosto bene ma i bersagli avevano ancora spazio manovra e nel momento stesso in cui li avessero notati, avrebbero sicuramente cercato di darsi alla fuga. Il collega pareva essere intenzionato ad accorciare quanto più distanza possibile tra le navi degli schiavisti e le sue, anche a costo di sfiancare i suoi uomini. Non una strategia che Dagon condivideva ma in questo sarebbe stato lui ad attirare la maggior parte dell'attenzione, mentre le navi di Dagon si sarebbero potute concedere uno spazio di manovra migliore: le due navi lunghe avrebbe cercato di navigare ai lati delle galee per cercare di abbordarle mentre la sua galea si sarebbe messa in mezzo alla due attaccando da entrambi i lati con due file di arcieri.

    "Per l'Abissale..."



    Parole 268

    Aggiorno la disposizione degli uomini sulle navi in base agli ultimi acquisti (40 soldati / 10 mercenari):
    - Nave Lunga "Fantasma" (con Dagon): 35 soldati / 14 mercenari
    - Nave Lunga: 36 soldati / 14 mercenari
    - Galea: 47 soldati / 48 arcieri

    Ecco un riassunto dell'attacco:
    - La nave lunga con Dagon si sposta a lato per poi cercare, sfruttando la maggior velocità di manovra, di speronare la galea nemica A e iniziare l'abbordaggio.
    - La nave lunga senza Dagon fa lo stesso con la galea nemica B
    - La galea invece si muove a tutta velocità dietro Noho, cercando di posizionarsi in mezzo alle due galee. Gli arcieri sono disposti in due file su entrambi i lati e sono pronti ad attaccare non appena a portata entrambe le imbarcazioni nemiche.

    Se serve ai fini dello scontro ho Strategia Navale Lv.3
     
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    Dicembre 285*
    120 miglia nautiche a Nord di Astapor, 150 miglia nautiche a Sud di Yaros



    "Shiran Saadaa!



    Kasp rimase impietrito sul castello di prua della sua 'sei-vele'.
    Sulle navi peste e fuoco sono epidemie che cavalcano e dilagano come in nessun altro posto nel mondo, ma non sono pericolose come il brulicante terrore che inibisce i muscoli lignei di un veliero.
    I marinai, davanti alla figura del loro capitano impietrirono assieme a lui; i più giovani videro nei capelli canuti di Kasp stoicismo, i più esperti videro esattamente quello che vi pasteggiava sopra , 'pura paura'.
    I capitano tirò fuori un complesso sistema di lenti, lo puntò verso la formazione in arrivo; la sua ispezione durò assai poco, distolse lo sguardo portando il volto di lato, allontanandosi sa quel sole che gli dolse gli occhi.
    -"Lo schiavo", disse cercando le parole, cercando tempo, "Dice il vero..", disse voltandosi verso il suo quartiermastro.
    -"Vele nere", sentenziò alla fine.

    Questa volta non fu solo il ponte di prua protagonista della ferocia della paura, gli altri seguirono lo stesso destino, i marinai più esperti si fecero più coraggiosi per i più giovani ma non sarebbe bastato ad arrestare quel sentimento così pericoloso.
    -"Fraago!", ululò Kasp, "mostra i colori alla flotta.. Voglio che Luna e il Dothraki virino con noi .. Voglio vedere se quei figli di puttana avranno il fegato di avvicinarsi a poppa quando saremo nella baia di Mereen", disse cercando del coraggio da distribuire alla ciurma, quella dichiarazione, in realtà, per un secondo solo parve funzionare.
    La calma era ben lontana da quella imbarcazione, ma qualche sorriso spuntò sui marinai abbarbicati al sartiame.
    -"Che dici padre".
    Il tempo sul veliero parve fermarsi per una manciata di secondi, una voce bassa, un baritono tutto meno che gentile, rombò dal castello di Poppa.
    La ciurma, improvvisamente, cedette tutta la sua attenzione ad una figura nuova, lugubre e increspata dal salso del mare della baia.
    -"Non sei più sulle galee braavosiane.. Padre".
    I passi di quell' uomo erano colpi di maglio sul ponte, ovunque passasse gli uomini abbassavano il capo e distoglievano lo sguardo.
    Kasp assottigliò lo sguardo, tese gli zigomi e inarcò le labbra.
    -"Non c'è modo di scappare.. In che speri?", la voce dell' uomo divenne dolce e acida allo stesso tempo.
    -"Abbiamo investito troppo per questa spedizione..", incalzò raccogliendo lo sguardo d' intesa di molti di quei liberi marinai, soci di stiva di Kasp.
    -"Vuoi perdere la ciurma.. Il carico.. E le navi.. Così facilmente?".
    -"A-Aleksandros..", mormorò il capitano al figlio.
    La differenza di statura tra i due era notevole, ad accomunarli era la pelle, forse, un tempo, anche il colore di barba e capelli.
    -"Va sottocoperta.. Assicurati stia bene.. Che mangi.. E che non si impicchi prima di raggiungere Astapor", il volto scavato del giovane bue si avvicinò a quello del vecchio; il capitano non ebbe altra scelta, alla fine, se non cedere e distogliere lo sguardo. Incespicando, pian piano, alla fine, cominciò a dirigersi sottocoperta, su di lui lo sguardo di giudizio di tutta la ciurma.
    -"Fraago", disse sussurrando Aleksandros, "Avverti Luna e Dothraki.. Accettiamo.. Voglio virino di venti grandi.. Noi offriremo la prua.. Loro si preparino a trenta metri dalla nostra poppa.. Voglio provino a speronare di risposta".
    Il nerboruto quartiermastro annuì.
    -"Si.. Capitano".
    Aleksandros sorrise compiaciuto.
    -"Ah.. E.. Porta la mia armatura".

    Lo sguardo del nuovo capitano della Solstizio, la cocca di Kasp, volgeva sul sole morente d' Est, pochi minuti dopo l' inizio delle manovre, però, non parve trovar gioia.
    Il suo grande elmo in cuoio, dal pennacchio color cremisi svolazzava, e non poco.
    Il respiro del grosso uomo si fece affannato, non serviva guardare la direzione in cui i crini di cavallo tirassero per capire che lui e la sua flotta fossero ora, controvento.
    L'Abissale doveva aver davvero poggiato una mano sulla spalla di Dagon.

    L'iniziativa era degli uomini di ferro.
    La velocità della Cocca dimezzò bruscamente, in meno di un minuto, le vele issate per guadagnare movimento in vista di uno speronamento vennero ammainate.
    Dal ponte della sua nave, Dagon avrebbe visto dei lunghi remi uscire dalle bocche di ponte della 'Solstizio'.
    Gli uomini dell' ultimo Greyjoy avrebbero ghignato di piacere se avesse speso anche un solo secondo del suo tempo per constatarlo.


    Fantasma


    Gli uomini della fantasma ululavano in dialetti diversi lo stesso motivo, era un motivo di morte e audacia.
    La disposizione delle navi nemiche era evidentemente confusionaria, caotica e priva di strategia, questo almeno sarebbe stato ciò che agli occhi del capitano della fantasma sarebbe parso; la verità era ben più triste e patetica.
    Il vento stava rovinando la formazione; il legno leggero e le chiglie più basse subirono meno l' impatto del vento avverso e i remi seppero rompere il divario dalla cocca.
    La galea offrì la prua alla Fantasma, gli uomini di Dagon non chiesero un'occasione migliore per poter cenare con il Dio del Mare.
    Il rostro ligneo della Fantasma impattò con violenza inaudita quella della Dothraki, schegge di legno e calcinacci esplosero in una fantasmagoria di colori; il duro impatto.
    Con la coda dell' occhio Dagon avrebbe visto cadere in mare diversi uomini sulla prua della Galea, a causa del forte impatto.

    Dothraki:
    Personale a bordo (Turno 0): 70 uomini, 25 rematori 45 guerrieri
    Personale a bordo(Turno 1) : 62 su 70 Uomini, 25 rematori 37 Guerrieri
    Attacco 100
    Punti vita 100/200
    Velocità di manovra: 120
    Valore battaglia: 4

    Fantasma:
    Personale a bordo (Turno 0): 50 uomini, 35 Soldati, 14 Mercenari, Dagon
    Personale a bordo(Turno 1) : 50 su 50 Uomini, 35 rematori 14 Mercenari, Dagon
    Attacco 100
    Punti vita 100
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3


    I primi rampini vennero lanciati, cinque raggiunsero le carni lignee della galea, l'abbordaggio era cominciato.
    A dirla tutta, i nemici ricevettero un bel contraccolpo, era vero, ma quelli della Fantasma non furono gli unici rampini ad esser stati lanciati.
    Anche la ciurma della Dothraki cercò la sua fortuna sul ponte della nave avversaria.


    Nave Lunga


    Un fato simile a quello della sua gemella, la Dothraki, colpì anche la Luna.
    I movimenti, scoordinati, fecero in modo da farle incontrare la seconda nave lunga di Dagon.
    Forse perché priva del suo capitano, lo scontro, osservato da un miglio di distanza, parve non andare liscio come quello della Fantasma.
    Durante lo speronamento, anche l' equipaggio del Greyjoy parve risentirne.

    Luna:
    Personale a bordo (Turno 0): 70 uomini, 25 rematori 45 guerrieri
    Personale a bordo(Turno 1) : 62 su 70 Uomini, 25 rematori 37 Guerrieri
    Attacco 100
    Punti vita 100/200
    Velocità di manovra: 120
    Valore battaglia: 4

    Nave Lunga:
    Personale a bordo (Turno 0): 50 uomini, 36 Soldati, 14 Mercenari
    Personale a bordo(Turno 1) : 46 su 50 Uomini, 35 rematori 11 Mercenari
    Attacco 100
    Punti vita 100
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3




    Vele di Giada e Galea


    Diversa fu però la manovra di Noho. Dagon non avrebbe mai e mai potuto osservare il volto del corsaro da quella distanza, ma se avesse azzardato a pensare che vi fosse stampato in faccio lo sguardo della cupidigia non avrebbe sbagliato affatto.
    Noho procedette a vele spiegate, speronando la prua della grossa cocca.
    L'impatto fu orrendo. Benché la velocità delle vele avesse dato un momento tale da impattare con la violenza di un piccone nel dolce legno di sandalo della Solstizio, la mole del castello di prua di Aleksandros diede un contraccolpo devastante alla nave lunga del pirata.
    Diversi uomini caddero dalle rispettive prue, qualcuno si sarebbe poi potuto salvare, i fortunati che non incontrarono schegge nella caduta.
    In prima linea, Noho, lanciò l'assalto al mercantile.

    Solstizio:
    Personale a bordo (Turno 0): 100 uomini, 100 marinai, Aleksandros, Fraago, Kasp
    Personale a bordo(Turno 1) : 70 su 100 Uomini, 70 marinai, Aleksandros, Fraago, Kasp
    Attacco 100
    Punti vita 200/300
    Velocità di manovra: 50
    Valore battaglia: 1

    Vele di Giada:
    Personale a bordo (Turno 0): 50 uomini, 50 Mercenari, Noho
    Personale a bordo(Turno 1) : 45 su 50 Uomini, 45 Mercenari, Noho
    Attacco 100
    Punti vita 90
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3

    Galea:
    Personale a bordo (Turno 0): 95 uomini, 47 soldati / 48 arcieri
    Personale a bordo(Turno 1) :95 uomini, 47 soldati / 48 arcieri
    Attacco 100
    Punti vita 200/200
    Velocità di manovra: 120
    Valore battaglia: 4


    pronta come un avvoltoio sulla carcassa, la galea di Dagon fiancheggiò la bestia e vi scagliò la prima salva d' archi e frecce.

    "


    Parole 1149

    *Data fittizia che penso possa andar bene, soggetta a cambiamento.

    Dunque, comincia il fight!
    Riassuntone: Il tuo piano funziona fino ad una certa, lo schieramento nemico divide le tue forze in campo, ciononostante l'impeto ha un successo clamoroso.
    Comincia l'abbordaggio, decidi pure se partecipare in attacco o in difesa.
    Per ogni domanda contattami serenamente.
     
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    Con una certa soddisfazione osservò come le forze dell'Abissale contrastassero quelle del Dio della Tempesta in quel momento. Il dio combatteva al fianco dei pirati in quella battaglia facendo in modo che il vento fosse a loro favore.
    Dagon aveva già in mente un modo di ricambiare ed onorare il suo aiuto; oltre a riempire il mare di cadaveri ovviamente. Aveva avuto diverse ore prima di partire per quell'assalto in mare, un periodo di tempo che aveva sfruttato per acquisire nuove reclute e... visitare i fabbri della città. Le labbra si mossero in un lieve sorriso mentre il suo sguardo si posava sul suo ultimo acquisto: un elmo di acciaio, privo di ornamenti o decorazioni, ma modellato in modo tale che assumesse la forma di un kraken. Un simbolo perfetto per chi l'Abissale aveva definito "suo campione". Avrebbe potuto riflettere ancora su come la sua vita e il modo di vedere il mondo fossero cambiati drasticamente negli ultimi mesi ma non c'era tempo per quello. L'impatto con la nave nemica era ormai prossimo.
    Indossò il recente pezzo di equipaggiamento e, ascia in mano, si diresse verso la prua della nave.

    "PER IL DIO ABISSALE!"

    Quando i legni delle due navi cozzarono finalmente l'uno contro l'altro, Dagon fu il primo tra i suoi uomini a lanciarsi sul ponte avversario sfruttando lo slancio dato dall'impatto. Afferrando l'arma con entrambe le mani discese su uno dei marinai presenti a bordo abbattendolo sul colpo. Il Greyjoy si mosse immediatamente verso un altro avversario tranciandogli di netto la gola, come fosse animato da una furia inumana. E forse era proprio questo il punto: voleva apparire come qualcosa più di umano ai suoi nemici, tramite la ferocia con cui combatteva e l'elmo che gli celava ora il volto. Voleva sfruttare il loro terrore a suo vantaggio. Alcuni di quegli uomini infatti cercarono di allontanarsi da quell'improvvisa minaccia piuttosto che assalirlo e caddero rapidamente sotto la sua ascia. Non ci volle molto tuttavia prima che il timore iniziale svanì e iniziarono ad arrivare i primi attacchi. Fortunatamente l'arrivo del resto dei suoi uomini impedì che tutte le lame fossero puntate contro di lui; non riuscì ad evitare tuttavia un taglio alla gamba. Stringendo i denti per l'improvviso dolore, Dagon colpì immediatamente in risposta l'aggressore che era riuscito a ferirlo. Il colpo lo raggiunse al petto e fu talmente forte da spingerlo oltre il ponte della nave, facendolo cadere nell'acqua sottostante.
    Immediatamente si difese da un nuovo attacco frapponendo il manico dell'ascia tra sé e un'altra lama nemica. Con un rapido movimento di braccia riuscì poi a bloccare la spada dell'avversario contro la murata. Restarono qualche istante bloccati in quella situazione di stallo prima che l'Uomo di Ferro liberasse una mano per afferrare la testa dello schiavista e sbatterla ripetutamente contro il duro legno della nave.
    In un raro momento di respiro, notò come le cose non stessero andando altrettanto bene per l'altra nave lunga. Imprecò e alzò la propria voce facendo segno alla galea che stava concentrando il proprio fuoco sullo stesso bersaglio di Noho.

    "LOKHAR! VA AD AIUTARE EIMAR!"

    Che la Vele di Giada gestisse da sola la sua preda. Non aveva intenzione di perdere più uomini del necessario per guadagnare un paio di navi.
    Una volta dato quell''ordine si riunì alla mischia, portando morte su ogni angolo della nave.



    Parole 554

    Equipaggiamento:
    - Elmo in Acciaio - Riduzione Danno 5 / Peso 2
    - Corazza di Cuoio Borchiato - Riduzione Danno 3 / Peso 2
    - Bracciali di Acciaio - Riduzione Danno 4 / Peso 2
    - Guanti di Cuoio - Riduzione Danno 1 / Peso 0
    - Gambali di Ferro - Riduzione Danno 2 / Peso 1
    - Stivali di Cuoio - Riduzione Danno 1 / Peso 0
    - Ascia di Ferro - Attacco 11 / Difesa 5 / Peso 8

    Uccido 18 guerrieri (14 + 4 extra per doppio del rango arma) e perdo 12 PV (28 - 16).
    Sulla Dothraki dovrebbero potermi seguirmi fino a 20 uomini per turno, mentre do ordine alla galea di andare ad aiutare l'altra nave lunga (dato che ci dovrebbero essere già 20 uomini sulla Luna immagino che non useranno gli archi ma cercheranno l'abbordaggio)
     
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    Dicembre 285*
    120 miglia nautiche a Nord di Astapor, 150 miglia nautiche a Sud di Yaros



    Fantasma


    L'ordine di coordinamento venne inviato, i marinai mossero le bandiere per richiamare l'attenzione della Galea, ciononostante il riposizionamento avrebbe richiesto del tempo perché questa potesse ridirigersi verso la 'Luna'.
    Iniziato lo scontro, come un dio della guerra, Dagon aprì la testa di ponte sulla Dothraki, sconvolgendone le difese e lasciando che i suoi uomini sbaragliassero i nemici in entrata.
    Il confronto tra mercenari e guardie mercantili non resse nemmeno per una manciata di minuti.
    Sotto le ingenti perdite, la Dothraki perde la vela ed il suo equipaggio getta le ginocchia sul legno e china il capo all'erede di Pyke.
    Dothraki:
    Personale a bordo (Turno 1): 62 uomini, 25 rematori 37 guerrieri
    Personale a bordo(Turno 2) : 15 su 70 Uomini, 5 rematori 10 Guerrieri
    Attacco 100
    Punti vita 100/200
    Velocità di manovra: 120
    Valore battaglia: 4

    Fantasma:
    Personale a bordo (Turno 1): 50 uomini, 35 Soldati, 14 Mercenari
    Personale a bordo(Turno 2) : 42 su 50 Uomini, 30 Soldati 12 Mercenari
    Attacco 100
    Punti vita 100
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3




    Nave Lunga


    Lanciati i rampini e calate le assi, ambo gli equipaggi combattono gli uni contro gli altri.
    Lo scontro è feroce e tutti i mercenari assieme ad una manciata di uomini della nave si gettano contro le coorti della Luna.
    Lo stesso fato si riserva agli uomini della nave lunga, i quali accolgono venti guardie mercantili urlanti, proiettate con crudeltà contro i pirati.
    Lo scontro è serrato e le guardie mercantili si trovano in svantaggio sia sul ponte della loro nave che su quella della nave attaccante.
    Più di un mercenario cade sotto alle tempeste di lame delle guardie, ma lo loro supremazia nell'uso della spada fa si che la festa finisca in fretta.
    Circondati dalle forze di Dagon, gli ultimi superstiti della Luna si stringono attorno all'albero maestro, in attesa delle truppe di ritorno dal ponte nemico, ma nessuno torna.
    La Luna si arrende alle voglie di Dagon, sarà lui a decidere i fato degli uomini catturati.
    Luna:
    Personale a bordo (Turno 1): 70 uomini, 25 rematori 45 guerrieri
    Personale a bordo(Turno 2) : 15 su 70 Uomini, 7 rematori 8 Guerrieri
    Attacco 100
    Punti vita 100/200
    Velocità di manovra: 120
    Valore battaglia: 4

    Nave Lunga:
    Personale a bordo (Turno 1): 46 uomini, 36 Soldati, 11 Mercenari
    Personale a bordo(Turno 2) : 26 su 50 Uomini, 18 Soldati 8 Mercenari
    Attacco 100
    Punti vita 100
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3




    Vele di Giada e Galea


    L'assalto di Noho non fu affatto affidato alla strategia. Più di uno scontro il pirata aveva vinto gli arrembaggi della Vele di Giada con la bruta forza delle sue truppe mercenarie, uomini saldi e induriti dalla vita del mare. Tante erano le razzie condotte con la semplice supremazia delle armi che ormai nessuno sulla nave lunga, sottratta agli uomini di ferro, era più solito domandarsi quali tattiche fossero le più performanti per dispensare morte. Le truppe mandate al massacro dalla Solstizio in poco tempo vennero divorate dalle lame di Noho e della sua compagnia prezzolata, ma l'eroico sforzo di creare una testa di ponte sulla Solstizio subì un destino gemello. Quando l'enorme spada del nuovo capitano della cocca mulinò il primo fendente tutto divenne più chiaro.
    Una torma di frecce nere volò sulla mischia ferendo gli uomini dell'una e dell'altra ciurma, i pirati della Galea di Dagon erano salvi, per il momento.

    Solstizio:
    Personale a bordo (Turno 1): 70 uomini, 100 marinai, Aleksandros, Fraago, Kasp
    Personale a bordo(Turno 1 Tiro*) : 56 su 100 Uomini, 56 marinai, Aleksandros, Fraago, Kasp
    Personale a bordo(Turno 1 melee*) : 30 su 100 Uomini, 56 marinai, Aleksandros, Fraago, Kasp
    Attacco 100
    Punti vita 200/300
    Velocità di manovra: 50
    Valore battaglia: 1

    Solstizio:
    Personale a bordo (Turno 2): 30 uomini, 100 marinai, Aleksandros, Fraago, Kasp
    Attacco 100
    Punti vita 200/300
    Velocità di manovra: 50
    Valore battaglia: 1

    Vele di Giada:
    Personale a bordo (Turno 1): 45 uomini, 45 Mercenari, Noho
    Personale a bordo(Turno 1 tiro) : 40 su 50 Uomini, 40 Mercenari, Noho
    Personale a bordo(Turno 1 melee) : 15 su 50 Uomini, 15 Mercenari, Noho
    Attacco 100
    Punti vita 90
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3

    Vele di Giada:
    Personale a bordo (Turno 1): 15 su 50
    15 Mercenari, Noho
    Attacco 100
    Punti vita 90
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3

    Galea:
    Personale a bordo (Turno 0): 95 uomini, 47 soldati / 48 arcieri
    Personale a bordo(Turno 1) :95 uomini, 47 soldati / 48 arcieri
    Attacco 100
    Punti vita 200/200
    Velocità di manovra: 120
    Valore battaglia: 4


    Dalla stessa direzione da cui provennero le navi di Kasp, due macchie nere ammainarono le vele e tirarono fuori le lunghe remiere dalle intersezioni del ponte. Il piano non andò come previsto nemmeno per i pirati, ma ciò che ormai stava diventando evidente è che i rinforzi stavano arrivando.

    "


    In questo turno tutte le navi si danno battaglia al meglio delle loro capacità, lo scontro si fa serrato e le perdite sono ingenti, non tutto è perduto, però, anzi.. Forse il vero sconfitto di questa prima fase della battaglia, però, è Noho .
     
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    Lo scontro sulla galea fu rapido, brutale ed efficace. Una definizione da manuale dello stile di combattimento degli Uomini di Ferro.
    Respirando affannosamente, Dagon fermò il suo massacro solo quando si accorse che i sopravvissuti avevano gettato a terra le armi segnando la propria resa. Le tradizioni avrebbero voluto che fossero tutti sacrificati all'Abissale, ma le sue due nuove navi non si sarebbero certo navigate da sole e doveva fare i conti con le perdite di quel piccolo scontro. Avrebbero servito sotto la sua bandiera, forse col tempo avrebbe persino ottenuto la loro fedeltà. Dopotutto avrebbe offerto ancora molte anime al suo dio: la battaglia non era ancora finita.

    "LOKHAR! METTI IN SICUREZZA LE GALEE E SEGNALA AD EIMAR DI SEGUIRMI!"

    Con un passo salì sul cornicione della galea per poi balzare di nuovo sulla Fantasma. Fu seguito quasi immediatamente dal resto dei suoi uomini che, abituati da anni agli attacchi mordi e fuggi, allontanarono la nave lunga dalla galea ormai indifesa per poi dirigersi in direzione dell'ultima preda ancora in grado di mordere. Aveva lasciato che Noho attutisse l'attacco iniziale, ora era il momento che le sue navi lunghe dessero il colpo di grazia a quegli schiavisti. Eseguendo una manovra a tenaglia entrambe le navi avrebbero cercato l'abbordaggio ciascuna da un lato della nave per circondare i nemici rimasti e costringerli alla resa. Dagon, in particolare, una volta messo piede sul ponte avrebbe cercato chiunque potesse apparire come l'uomo in comando per fargli conoscere da vicino l'estremità affilata della sua ascia.



    Parole 252

    Faccio muovere le mie due navi lunghe verso l'ultima nave rimasta, mentre la galea mette in sicurezze quelle che si sono arrese. Se possibile in questo turno eseguirei anche un attacco contro Aleksandros.

    Equipaggiamento:
    - Elmo in Acciaio - Riduzione Danno 5 / Peso 2
    - Corazza di Cuoio Borchiato - Riduzione Danno 3 / Peso 2
    - Bracciali di Acciaio - Riduzione Danno 4 / Peso 2
    - Guanti di Cuoio - Riduzione Danno 1 / Peso 0
    - Gambali di Ferro - Riduzione Danno 2 / Peso 1
    - Stivali di Cuoio - Riduzione Danno 1 / Peso 0
    - Ascia di Ferro - Attacco 11 / Difesa 5 / Peso 8

    - Marzialità: 120

    - Forza: 70
    - Destrezza:50

    - Punti Vita: 130/142

    Attacco: VARIABILE*forza/10 + liv competenza arma*3 + (potenza arma in attacco *(numero mani+1)/2) + liv. competenza Arte del Combattimento a Cavallo * 3 (se a cavallo) = 14*7 + 3*3 + (11*1.5) = 123.5

    - Forza: 70 - 14 = 56
    - Destrezza:50
     
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    Dicembre 285*
    120 miglia nautiche a Nord di Astapor, 150 miglia nautiche a Sud di Yaros


    Le navi catturate ricevettero le minime attenzioni da parte degli equipaggi, le Galee vennero messe in sicurezza, i membri delle ciurme arresi vennero stivati con ai polsi cordame di cima e con in bocca panni sporchi.
    Le ferite più gravi vennero rammendate con fuoco sale e acqua marina; gli sfortunati mercenari essosi si stupirono di come fossero veloci quegli uomini di ferro nel riorganizzare una nave catturata.

    I rinforzi all' orizzonte faticavano a raggiungere il campo di battaglia, rallentati dagli stessi venti che rallentarono la grande cocca e le due galee, sarebbero arrivate, prima o poi, ma non in quel momento.

    La Fantasma vide la prua della galea di Dagon, in direzione opposta alla cocca; questa lanciò l' ancora e cominciò una manovra per cambiar fronte, mossa assai più saggia che incominciare una pericolosa strambata su una nave stracolma d' arcieri.

    Le due navi lunghe di Dagon cominciarono a remare con forza in direzione della cocca.
    I rampini lanciati per gli arrembaggi parvero star venendo staccati dallo spesso scafo ligneo, probabilmente era ancora troppo presto per cantar vittoria.
    L' ultima battaglia cominciò come un fortunale estivo, i rampini vennero lanciati con violenza e con solidità si attaccarono ai parapetti del castello di poppa e a quelli dei castelli di Prua.
    I primi uomini saltarono a bordo, combattendo come dei leoni riuscirono a strappare qualche vita per l' Abissale, ma ciò realmente avrebbe segnato quella battaglia era ben altro.

    Giunto sulle assi della Solstizio, Dagon vide un gigante tra gli uomini.
    Aleksandros, alto una testa in più del suo uomo più alto, spesso come un bue e vestito d'acciaio, attendeva il capitano di quella nave nemica con in mano una spada lunga come un giovane di vent' anni.
    Dove camminava la sua ciurma si allontanava, permettendo all' energumeno di avvicinarsi ai suoi nemici.
    Le mani dell' equipaggio andarono al cielo, tutti erano li per assistere al miracolo, tutti erano li per vedere Aleksandros liberarli dalla morsa del Greyjoy.

    Il comandante nemico altro non fece che alzare la spada con la sua incredibile forza in direzione di Dagon, la sfida era lanciata.
    Il discendente dei Re grigi si lanciò come un' aquila sulla sua preda, sfruttando la sua velocità.
    L' uomo Girò invece il busto, caricando un mostruoso attacco ai danni di Dagon, e liberò la forza facendo scivolare la sua lama nella realtà, nel tentativo di mozzare il capo al Greyjoy, ma a metà l' attacco si trasformò in una parata e la lama di ferro trafisse le squame d' acciaio braavosiano di Aleksandros, da queste uscì del sangue..


    Aleksandros:
    PNG LV 13

    vita (148) prima dello scontro (125) ad inizio scontro
    Diplomazia 0
    Marzialità 130 (100 Forza- 30 Destrezza)
    Amministrazione 0
    Conoscenze 0
    Intrigo 0
    Arte della Spada 2
    Combattimento Corpo a corpo 2
    Colpo di Scudo 1
    Resistenza 3
    Arte dell'Arco 3
    Arte della Spada 3
    Arte dello Spadone 3
    Strategia Militare 3

    Spadone in Acciaio 19 ATT 12DIF Peso 21

    Armatura Completa in Acciaio Rid danno totale 29 - Peso totale 16

    Peso Totale: 36
    Velocità: (1)



    Risoluzione scontro (Attacco di Dagon)
    PARATA ALEKSANDROS:
    PARATA=10*forza/10 + liv competenza arma*3 + (potenza arma in difesa*(numero mani+1)/2)+ liv. competenza Arte del Combattimento a Cavallo * 3 (se a cavallo)

    --10*10+9+18
    -----127

    Potenza attacco - Potenza difesa +/- gap velocità + Forza attaccante/2 - Forza difensore/2

    (vel 20)
    [SPOILER]
    Dagon su Aleksandros:

    123.5- 127/2 (63) +20 +35 - 50 ----65 Danni - 29 di assorbimento armatura
    ------- 36 Danni

    Vita attuale Aleksandros: 89


    IL gigante Urlò imprecando contro i suoi Dei. La lama di Dagon affondò malvagia nelle sue carni, ma c' era poco da festeggiare. Il Braavosiano si volse contro il suo nemico, brandendo lo spadone a due mani e lanciò il suo letale attacco.

    Attacco Aleksandros (Da parare)
    15*forza/10 + liv competenza arma*3 + (potenza arma in attacco *(numero mani+1)/2) + liv. competenza Arte del Combattimento a Cavallo * 3 (se a cavallo)

    15*10 +9 + 31
    -------190 in attacco



    FANTASMA, SOLSITZIO e NAVE LUNGA
    SOLSTIZIO:
    Personale a bordo(Turno 1 *) : 30 su 100 Uomini, 56 marinai, Aleksandros, Fraago, Kasp
    Personale a bordo(Turno 1 melee*) : 30 su 100 Uomini, 30 marinai, Aleksandros, Fraago, Kasp

    Attacco 100
    Punti vita 200/300
    Velocità di manovra: 50
    Valore battaglia: 1

    NAVE LUNGA (DOPO AVER PRESTATO UOMINI ALLA PACIFICAZIONE DELLA GALEA

    Personale a bordo(Turno 1) : 20 su 50 Uomini, 12 Soldati 8 Mercenari (Sono stati lasciati sulla galea 6 soldati)
    Personale a bordo(Turno 1) : 18 su 50 Uomini, 11 Soldati 1 Mercenari
    Attacco 100
    Punti vita 100
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3


    FANTASMA (DOPO AVER PRESTATO UOMINI ALLA PACIFICAZIONE DELLA GALEA

    Personale a bordo(Turno 1) : 36 su 50 Uomini, 24 Soldati 12 Mercenari (Sono stati lasciati sulla galea 6 soldati)
    Personale a bordo(Turno 1 melee) : 18 su 50 Uomini, 22 Soldati 11 Mercenari
    Attacco 100
    Punti vita 100
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3


    "


    RECAP ALESKANDROS
    PNG LV 13

    vita 89
    Forza; 75
    Destrezza 30
    Spadone in Acciaio 19 ATT 12DIF Peso 21

    Armatura Completa in Acciaio Rid danno totale 29 - Peso totale 16

    Peso Totale: 36
    Velocità: (1)
     
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    Il bestione non poteva certo notarlo ma sotto l'elmo Dagon sorrideva. Un sorriso feroce che solo la battaglia sembrava in grado di donargli. Quel giorno poi vi era qualcosa di diverso: ora che aveva accettato nuovamente l'Abissale nella sua vita gli pareva che ci fosse qualcun altro lì con lui sul quel ponte. Un'altra forza che gli muoveva le braccia, rendendo ogni colpo sempre più letale.
    Beh quasi letale. L'essosi, pur avendo subito un brutto colpo, trovò la forza di sferrare un fendente contro il suo avversario. L'Uomo di Ferro fu colto di sorpresa e fece appena in tempo a frapporre la propria ascia alla lama del nemico per evitare di essere sventrato; si trovò comunque con un profondo squarcio al fianco. L'urlo di dolore si trasformò rapidamente in un ruggito di rabbia mentre faceva calare nuovamente la propria ascia su di lei, cercando questa volta di abbatterlo sul serio.



    Equipaggiamento:
    - Elmo in Acciaio - Riduzione Danno 5 / Peso 2
    - Corazza di Cuoio Borchiato - Riduzione Danno 3 / Peso 2
    - Bracciali di Acciaio - Riduzione Danno 4 / Peso 2
    - Guanti di Cuoio - Riduzione Danno 1 / Peso 0
    - Gambali di Ferro - Riduzione Danno 2 / Peso 1
    - Stivali di Cuoio - Riduzione Danno 1 / Peso 0
    - Ascia di Ferro - Attacco 11 / Difesa 5 / Peso 8

    - Marzialità: 120

    - Forza: 70
    - Destrezza:50

    - Punti Vita: 130/142

    - Malus Peso: 18 - 7 - 0*4 = 11
    - Velocità: 50/3 + 3 - 11 = 9


    - Parata: VARIABILE*forza/10 + liv competenza arma*3 + (potenza arma in difesa*(numero mani+1)/2)+ liv. competenza Arte del Combattimento a Cavallo * 3 (se a cavallo) = 14*7 + 3*3 + (5*1.5) = 114.5

    - Gap Velocità: 1 - 9 = -8

    - Risoluzione Danni: Potenza attacco - Potenza difesa +/- gap velocità + Forza attaccante/2 - Forza difensore/2 = 190 - 114.5 - 8 + 100/2 - 70/2 = 82.5


    - Attacco: VARIABILE*forza/10 + liv competenza arma*3 + (potenza arma in attacco *(numero mani+1)/2) + liv. competenza Arte del Combattimento a Cavallo * 3 (se a cavallo) = 14*7 + 3*3 + (11*1.5) = 123.5

    - Vita: 130 - 82.5 = 47.5 (48)
    - Forza: 56 - 14 - 14 = 28
    - Destrezza: 50
     
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    Un lavoro semplice, giusto?
    Fu quando il ventre di Dagon ricevette il bacio dell'acciaio che nelVero Signore di Pyke sopraggiunse la consapevolezza potesse essere impossibile vincere quel paragone mortale senza i trucchetti di un uomo di Ferro. Forse, però, non sarebbe stato lui a tirare fuori un asso di persona.
    Ciò che il pirata dall'elmo del Kraken ignorava, poiché distratto dalla sete del Sangue e del Ferro, fu l'esito del massacro tutt'attorno a lui.
    I marinai Essosi, improvvisati combattenti, venivano massacrati senza alcun ritegno dalla sinergia dell'ultimo abbraccio della piovra.
    Come i tentacoli di un Kraken le navi di Dagon sciamarono attorno al Solstizio.
    La Galea dei tiratori, mossasi al Castello di Poppa, pulì la timoneria con un terrificante vomito di frecce imbrunite dal salso della vita di mare.
    Mentre un fianco della grossa bestia veniva martoriato dall'assalto incauto dei mercenari della Fantasma l'altro subì un fato simile, aggredito dai volti nuovi dell'altra nave lunga di Dagon.

    Il Comandante della piccola flotta si gettò quindi sulla Bestia d'acciaio, mulinando un tremendo attacco.
    La lama d'ascia tentò di perforare l'elmo, il quale, a dire il vero, prese una pessima piega.
    Il grosso pentolare con pennacchio cadde al suolo, rivelando un volto diventato oramai una maschera di sudore e sangue.
    Aleksandros alzò la tremenda spada al cielo, caricando un colpo dal quale Dagon non si sarebbe mai più ripreso, eppure quel colpo faticò ad arrivare.
    Una voce, dal fondo della cocca, impietrì il capitano della Solstizio; apparteneva al padre, Kasp, il vero capitano della nave.
    -"F-fermatevi!", ululò, prima di venir malmenato ai bordi del Castello di Poppa.
    Aleksandros fissò Dagon nella fessura dell'elmo, in cerca dei suoi occhi.
    -"Ritira l'attacco.. Ci arrendiamo.. Ciò che era nostro ora è tuo.. Lasciaci a terra al prossimo attracco.. E vivi con Onore".

    La Vele di Giada, non troppo distante dallo scontro, si stava leccando le ferite.
    Come un albatro malconcio attendeva a due miglia l'esito dello scontro, avrebbero di certo udito anche da quella distanza le urla degli uomini di Dagon.

    Certo non erano rimasti molti pirati al Greyjoy, ciononostante, la flotta mercantile di Kasp era letteralmente alla sua mercé, come del resto lo era anche il capitano, suo figlio, e l'ultima decina di uomini della Cocca.



    Stato Attuale Navi:
    SOLSTIZIO (Dromone)

    Personale a bordo: 20 su 100 Uomini, 20 Soldati (marinai), Aleksandros, Fraago, Kasp

    Attacco 100
    Punti vita 200/300
    Velocità di manovra: 50
    Valore battaglia: 1

    DOTHRAKIi (Galea)
    Personale a bordo(Turno 2) : 15 su 70 Uomini, 5 rematori (Prigionieri) 10 soldati (Prigionieri) 6 Soldati (Greyjoy)
    Attacco 100
    Punti vita 100/200
    Velocità di manovra: 120
    Valore battaglia: 4

    LUNA (Galea)
    Personale a bordo :21 su 70 Uomini, 7 rematori (Greyjoy) 8 Soldati (prigionieri) 6 Soldati (Greyjoy)
    Attacco 100
    Punti vita 100/200
    Velocità di manovra: 120
    Valore battaglia: 4

    GALEA DI DAGON

    Personale a bordo :95 uomini, 47 soldati / 48 arcieri
    Attacco 100
    Punti vita 200/200
    Velocità di manovra: 120
    Valore battaglia: 4


    VELE DI GIADA
    Personale a bordo : 15 su 50
    15 Mercenari, Noho
    Attacco 100
    Punti vita 90
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3


    NAVE LUNGA

    Personale a bordo : 12 su 50 Uomini, 11 Soldati 1 Mercenari
    Attacco 100
    Punti vita 100
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3


    FANTASMA

    Personale a bordo : 18 su 50 Uomini, 6 Soldati 11 Mercenari
    Attacco 100
    Punti vita 100
    Velocità di manovra: 150
    Valore battaglia: 3

    GALEE DI NOHO (1/2)

    Personale a bordo :60 uomini, 30 soldati / 30 rematori (Forza unità 0.5)
    Attacco 100
    Punti vita 200/200
    Velocità di manovra: 120
    Valore battaglia: 4


    "


    Pian piano, come la calma torna alla morte del grosso cetaceo, laddove gli squali pasteggiano delle sue carni, i saprofagi si muovono in branco, in attesa i predatori abbiano terminato. I pirati di Noho giungono finalmente a portata di tiro, eppure nemmeno una freccia vola dalle prue rinforzate delle galee d'Essos, hanno compreso come sia terminato lo scontro. Nonostante tutto non c'è un solo grido di gioia tra i pirati, non sono stati loro a godere della vittoria, anzi attendono qualcosa di indefinito, godendosi nel mentre l'amarezza della sconfitta.
    Noho di suo, invece, cominciò una lenta manovra di avvicinamento: per quanto fossero manovrabili quelle navi lunghe, in effetti, senza più specialisti di navigazione rimanevano solo mastini della guerra a far da sudore ai ceppi.
    Quel lavoretto 'semplice semplice' si rivelò essere un vero disastro per quella lingua d'oro di Noho.

    Una domanda, sorse spontanea nella mente di Dagon. Un fulmine a ciel sereno che scomparve con la stessa velocità con cui comparì.
    'Perché mai Noho non ha dato ordine di speronare la Cocca coordinando meglio i movimenti delle sue navi? Sembra quasi abbia cercato un abbordaggio disperato per preservare la struttura della nave'.


    Parole: 592

    Ci sono un pochine di cose da poter fare, decidere etc!
    A tua disposizione, come del resto la ciurma!
     
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    Un grugnito contrariato gli sfuggì dalle labbra quando notò che quell'ennesimo colpo d'ascia non era bastata ad abbattere l'energumeno corazzato. Istintivamente si preparò per l'inevitabile contrattacco che quello avrebbe sferrato, il sangue che gli usciva copioso dalla ferita. Poco prima che lo spadone calasse di nuovo sul pirata però, un urlo squarciò l'aria.

    "F-fermatevi!"

    A parlare era stato quello che pareva essere il capitano di quella nave, visto che il resto dell'equipaggio (quello che ancora era in piedi perlomeno) gli diede retta. Ad avere l'ultima parole fu però il bestione corazzato che confermò la resa abbassando la propria spada.

    "Ritira l'attacco.. Ci arrendiamo.. Ciò che era nostro ora è tuo.. Lasciaci a terra al prossimo attracco.. E vivi con Onore."

    Dagon rimase a fissarlo attraverso i fori dell'elmo per qualche istante, poi abbassò la testa annuendo una singola volta.
    L'assalto, o vera e propria battaglia navale, era finita. Ebbe quindi il tempo di posare lo sguardo su ciò che lo circondava, incluso Noho, il genio che gli aveva proposto quel "assalto facile". Stava terminando il processo di abbordaggio e ciò spinse il capitano un rapido ordine ai suoi uomini.

    "Perlustrate la nave. Da cima a fondo!"

    Il pirata aveva puntato a quel bersaglio sin dall'inizio e aveva cercato di mantenerlo quanto più integro possibile, anche a scapito di un miglior abbordaggio. Che cosa stava cercando?



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