C'era una volta l'Ovest

Quest per Jayna Westerling ed Erwin Banefort

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    ”Parlato Jayna”
    ”Pensato Jayna”
    ”Parlato Ser Saffron”
    ”Parlato Ser Roth”
    ”Parlato Erwin”
    ”Parlato Symann”


    Parole: Word dice 702



    Jayna Westerling • 11 ottobre 285 A.A., prima mattina • Vecchia Spiga, Westerlands • Post X
    Jayna in quel momento aveva due certezze: l’uomo davanti a lei era morto, e quell’uomo non era Ser Luc. Era l’altro cavaliere prigioniero, quindi Ser Luc doveva essere precipitato all’interno del villaggio; la ragazza decise che alla fine della giornata avrebbe avuto Symann morto o incatenato ai suoi piedi. Meglio la seconda opzione, però, così poteva venire processato e condannato per i suoi innumerevoli crimini; il sangue le ribolliva al solo pensarci.

    Con la determinazione che le fluì nel corpo e le indurì lo sguardo, Jayna alzò gli occhi appena in tempo per assistere all’abbattimento della porta del villaggio di Vecchia Spiga. Il sorriso che le era comparso sul viso, compiaciuto per il fatto che l’ariete costruito sotto le direttive di Ser Saffron avesse compiuto il suo dovere nonostante fosse decisamente artigianale, morì all’istante nel vedere i disertori morire impalati sulle picche Westerling nonostante si arrendessero.
    ”Vi supplichiamo, la grazia! Non sapevamo dove andare dopo la guerra!” gridavano i disertori, e Jayna non ce la fece a rimanere a guardare mentre la gente moriva a causa sua*. Alzate di poco le gonne del vestito per agevolarsi i movimenti, corse verso la porta abbattuta, riabbassandole solo quando non ebbe più bisogno di muoversi così velocemente.
    ”Fermi! Non uccideteli! Ho dato la mia parola che sarebbero sopravvissuti e non intendo rimangiarmela! Piuttosto, un drappello di soldati deve rimanere a sorvegliare l’ingresso, mentre il restante deve suddividersi in plotoni per battere porta a porta il villaggio, liberare eventuali prigionieri e vedere dove si è nascosto Symann” gridò verso Ser Saffron e il resto dei soldati arrivati dal Crag.
    Poi Jayna si rivolse ai disertori. ”Ora, se collaborate la pena per diserzione può essere alleggerita, vi vorrei ricordare che la pena generale per diserzione è la morte, quindi decisamente vi conviene aiutarci; inoltre, chi mi condurrà da o, ancora meglio, mi porterà Symann vivo, avrà la grazia totale.
    Pertanto, ho deciso che ognuno di voi, singolarmente o a coppie, si unirà a ciascun plotone di ricerca e ci aiuterà attivamente a trovare Symann. Naturalmente sarete sorvegliati a vista, capite che dopo aver disertato non ci si può fidare completamente di voi nonostante vi siate arresi; tuttavia, comportatevi come ci si aspetta da dei soldati dell’Ovest, con dignità ed onore, e vi prometto che non morirete. Potrà persino essere considerato il primo passo per la reintegrazione nell’esercito**”

    Infine, la giovane Westerling si rivolse direttamente al piccolo esercito del Crag che l’aveva seguita fin lì. ”Soldati dell’Ovest! So di chiedervi molto con la richiesta da parte mia di accogliere in ogni plotone uno o due disertori, ma vi prego di non credere che io pensi di voi meno di quanto in realtà siete. Anzi, vi ritengo capaci di grandi cose, come la capacità di sfruttare quest’opportunità per riportare ordine a Vecchia Spiga, di collaborare per catturare il responsabile di tutto ciò e assicurarlo alla giustizia. Non deludetemi***”

    Infine, fece un segnale a Ser Roth. ”Cerchiamo Ser Luc” disse solo. Pertanto, si portò sotto alla piattaforma all’ingresso del villaggio e iniziò a passare in rassegna i corpi, girandoli e sollevando le visiere degli elmi per poter identificare il cavaliere che l’interessava, e arrivando a chiedere a parte del plotone di stanza all’ingresso di rimuovere il portone per poter continuare le proprie ricerche. Non che gli altri non fossero importanti, ma Jayna sentiva che quello in particolare fosse degno delle proprie cure dato che era stato fatto prigioniero durante un assalto disperato e successivamente aveva assalito Symann approfittando del caos generato dalle sue parole. La Westerling sentiva di dovergli qualcosa, anche nella di lui morte, per questo lo stava cercando.
    Una volta che l’ebbe trovato, proprio sotto al portone rimosso, la ragazza si inginocchiò, incurante di quanto la cosa insozzasse di sangue e fango il vestito che indossava. Gli passò le dita sul viso e gli chiuse gli occhi nonostante non potessero più vedere nulla. ”Padre che sei nell’Alto, giudica Ser Luc in modo giusto; Madre che sei nell’Alto, sii misericordiosa con Ser Luc;…”
    Una volta terminata la preghiera, Jayna si rivolse di nuovo a Ser Roth. ”Spostiamolo fuori dal villaggio assieme al corpo dell’altro prigioniero” disse, procedendo a fare la propria piccola parte per portare a termine il compito.


    * Jayna sente che è colpa sua perché ha portato lì i soldati (anche se la causa per cui lo fa è giusta, ovvero il riportare ordine e giustizia nell’Ovest)

    ** non so se questa cosa può avvenire, non so nemmeno se ha riscontri nel diritto medievale o dei precedenti storici; personalmente sto cercando di rendere il più appetibile possibile l’idea di aiutarci.
    Pertanto, tiro di seduzione affinchè ci aiutino, possibilmente senza che diano problemi:
    Diplomazia 22
    Attrazione 30
    Affinità vassalli Ovest +5 (non so se serve)
    Affinità Cavalieri +4 (non so se serve)
    Scheda ad inizio post se serve

    *** secondo tiro di seduzione sui miei per far sì che accettino temporaneamente i disertori, giusto il tempo di cercare Symann, senza particolari problemi e borbottii:
    Diplomazia 22
    Attrazione 30
    Affinità vassalli Ovest +5 (non so se serve)
    Affinità Cavalieri +4 (non so se serve)
    Scheda ad inizio post se serve
     
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    Sospinti da una rinnovata ferocia e da una incrollabile determinazione, dovuta alle parole di Erwin, i cavalieri fecero breccia nel mulino massacrando gli arcieri. Erwin dovette essere grato a ser Hill per i suoi servigi e per come conduceva gli uomini in battaglia. Sfortunatamente uno dei suoi soldati rimase ucciso, una perdita accettabile ma pur sempre una perdita, e forse anche inevitabile. Non ci fu molto tempo per pensare a chi era caduto o ferito: Erwin si alzò dopo la presa del mulino consapevole che, da un momento all'altro, sua cugina ed il suo esercito avrebbero potuto far breccia nelle porte del villaggio.
    La strategia di Erwin si stava rivelando decisiva, ed il fato stava per tendere a lui ed i suoi soldati la classica mano che viene porta a coloro che affrontano con coraggio ogni situazione. La fortuna aprì loro letteralmente la strada: una in realtà che conduceva all'interno del villaggio.
    .
    Le grida di vittoria degli uomini furono ben presto soffocate dalla preoccupazione che tutti, chi più che meno, stavano palesando per il loro signore ferito. Non provò fastidio nelle frasi di ser Hill, ma al contempo si sentì lievemente a disagio: sebbene tutta la sua vita fosse passata sotto i riflettori di colui che era, a tutti gli effetti, l'erede prossimo del casato dei Banefort, in quella situazione sentì come inappropriato essere oggetto di cotanta attenzione. Un loro commilitone era morto, mentre lui, pur ferito, era vivo. Sentiva che quella fosse una sua responsabilità ed il peso di quel sentimento lo opprimeva e non poco.
    «Sto bene, ser Hill, la punta ha perforato la carne ma, per fortuna, ha solo lambito la mandibola». Rassicurò il suo luogotenente mentre la mano che premeva sulla guancia si impregnava sempre più di sangue fresco. Ascoltò il rapporto di ser Hill che parlava di un tunnel nascosto sotto il mulino che conduceva al villaggio. Un classico, era impensabile che i disertori mantenessero quella posizione inutilmente: era evidente che stessero coprendo una possibile via di fuga dal villaggio. Ora, però, quel tunnel rappresentava il loro elemento sorpresa e la possibilità di cogliere i nemici all'interno a tenaglia.
    «Sono ottime notizie, prendiamo un minuto per aiutare i feriti poi entreremo. Chi non è in grado di combattere perché troppo ferito rimarrà qui di guardia al mulino noi altri, invece, scenderemo nel tunnel e prenderemo i nemici alla sprovvista. Se le truppe di mia cugina sfonderanno le porte a breve otterremo un effetto a tenaglia che sarà decisivo per lo scontro».

    Nel frattempo si lasciò aiutare da alcuni soltati a rendere la fasciatura più completa in modo che non dovesse tenere la mano impegnata. La ferita faceva male, un male incommensurabile, ma Erwin sarebbe andato avanti ad ogni costo. Dopo aver applicato la fasciatura una dei soldati era andato a recuperare l'elmo che aveva perduto. Lo indossò, ancora un po' scosso per la ferita non si resse subito stabilmente in piedi ed anzi trovò come un po' di difficoltà ad orientarsi ma cercò di dare a vedere il meno possibile ai suoi uomini.
    «Uomini, siete stati coraggiosi e preziosi finora. Il nemico ha preso la vita di uno di noi, non sprecheremo il suo nobile sacrificio. La vittoria sarà nostra, ve lo giuro su quanto mi è di più caro!». Cercò di ispirarli il più possibile ed andò ad osservare insieme a loro il tunnel che conduceva al villaggio. Valutò quante persone potessero passarci affiancate, dopodiché si gettò avanti ai suoi uomini senza pensare al dolore: iniziò a scendere conducendo la sua armata all'interno del passaggio segreto.

    CITAZIONE
    Status fisico: Ferita al volto (grave).
    - Vita: 44/93
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    Seduzione Jayna-Disertori
    [8 + 3/10 + (30 + 22)/4] - [gmod + 5/2]= (8+13) –(4+2,5)= 21-7= 14 Seduzione riuscita
    SEDUZIONE Jayna-truppe

    [8+3/10+(30+22)/4]-[3+5]=21-8=13 Seduzione riuscita
    I primi ti rivelano informazioni, i secondi non ti danno problemi



    Complice anche il grande successo del primo assalto, risultato che non davano per scontato dopo la debacle di Ser Luc la notte prima, i soldati furono eccezionalmente ricettivi ai comandi di Jayna, dividendosi come ordinato i disertori per dare inizio a quella caccia all’uomo che avrebbe dovuto portare alla cattura del famigerato “Lord” Symann.
    Si sarà sicuramente barricato nel municipio, è da settimane che ne fortifichiamo le porte e le finestre, lo voleva trasformare nel suo castello per quando avremmo ripopolato Vecchia Spiga. Se gli altri ancora gli danno retta non vi conviene provare a farvi breccia, sarebbe un massacro!
    Non dire cavolate, vedi quanti sono? Nemmeno se ognuno di noi avesse due balestre riusciremmo a ucciderli tutti
    Dico che sarebbe un bagno di sangue provare a prenderlo frontalmente, è una trappola troppo ben preparata
    Hai visto Symann? Non si fiderà più di nessuno, io dico che se l’è data a gambe, non aspetta certo la forca. Preparò una via di fuga da Vecchia Spiga il giorno stesso che impiccammo il capovillaggio…qualcuno raccontava di un vecchio tunnel che porta in cima al colle, sotto il Mulino
    Ser Roth, impegnato a trarre il cadavere deformato di Ser Luc dalle macerie del portone, incontrò lo sguardo della sua signora prima di rialzarlo verso l’incombente ombra del mulino.


    Scendendo un po’ stretti a due a due, i prodi guerrieri del Banefort percorsero alcuni metri nella penombra polverosa di quel cunicolo, talvolta scendendo su scricchiolanti gradini di legno, altre volte scivolando in forti pendenze concentriche. Stavano progressivamente scendendo quella collina nello stesso modo nel quale un cavatappi si fa strada nel sughero.
    Cosa si farà con i Westerling? Se hanno preso il villaggio certamente non ci vorranno fra i piedi per più di qualche giorno… - aveva iniziato a domandare Ser Hill pensando che quell’apparentemente lunga discesa garantisse abbastanza tempo per una breve conversazione…convinzione che rapidamente venne sfatata dall’improvviso rumore di passi metallici.
    Un uomo in armatura girò l’angolo finendo esattamente in fronte a loro: il volto era scoperto e teso nell’oscurità, la pettorina metallica era sordida di sangue ma intatta, indicando che quell’uomo usciva vincitore da qualche scontro.
    Dopo un momento di sgomento, Ser Hill fece per sguainare la sua lama.
    L’avversario oscuro alzò di colpo il braccio ed in un lampo un dardo volò, schiantandosi secco sul polso del cavaliere alla sinistra di Erwin: una balestra!
    Ser Hill cadde all’indietro dolorante, lasciando la spada scivolare a terra e finendo contro i soldati che stavano alle sue spalle.
    Erwin non avrebbe nemmeno stavolta avuto tempo di premurarsi del commilitone: il figuro stava adesso sguainando la propria di spada, ed il Banefort ferito si trovava esattamente di fronte a lui.
    Adesso a te l'iniziativa di combattimento, scrivimi pure se hai altri dubbi sul regolamento. Almeno adesso non si tratta di infide frecce!
     
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    ”Parlato Jayna”
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    ”Parlato Ser Saffron”
    ”Parlato Ser Roth”
    ”Parlato Erwin”
    ”Parlato Symann”
    "Disertore 1"
    "Disertore 2"


    Parole: Word dice 613



    Jayna Westerling • 11 ottobre 285 A.A., prima mattina • Vecchia Spiga, Westerlands • Post XI
    Era rimasta positivamente colpita dalla risposta alle sue proposte: entrambi i gruppi avevano seguito gli ordini con una prontezza che la fece sorridere. Jayna amava quando si poteva evitare di combattere e raggiungere una comunione di intenti con la diplomazia e la ragione, lavorando assieme in modo pacifico per raggiungere il medesimo obiettivo. Adesso la giovane Westerling sperava che quell’alleanza, per quanto fragile in quanto chiunque poteva rivoltarlesi contro e mandare in fumo quel piano appena abbozzato e che stava prendendo forma mentre veniva attuato, la portasse alla cattura dell’autoproclamatosi ‘lord’ Symann e alla fine del pericolo che poteva diventare il gruppetto di disertori di Vecchia Spiga.
    Sperava davvero di poterlo catturare vivo, in modo tale da poterlo portare a processo; non si sarebbe accontentata di una esecuzione sommaria sul posto, i disertori dovevano capire, sia quelli che già lo erano sia quelli che volevano diventarlo, che non era un atto che i lord prendevano alla leggera, e che spesso la diserzione finiva nel sangue e con la morte.
    Per quel motivo Jayna lo voleva vivo: Symann avrebbe terminato la sua vita come esempio per i disertori e l’esercito tutto.

    ”Si sarà sicuramente barricato nel municipio, è da settimane che ne fortifichiamo le porte e le finestre, lo voleva trasformare nel suo castello per quando avremmo ripopolato Vecchia Spiga. Se gli altri ancora gli danno retta non vi conviene provare a farvi breccia, sarebbe un massacro!” stava dicendo un disertore, la lingua sciolta dalla promessa di una grazia seppur parziale.
    ”Non dire cavolate, vedi quanti sono? Nemmeno se ognuno di noi avesse due balestre riusciremmo a ucciderli tutti” era intervenuto un altro.
    ”Dico che sarebbe un bagno di sangue provare a prenderlo frontalmente, è una trappola troppo ben preparata” aveva replicato il primo.
    ”Hai visto Symann? Non si fiderà più di nessuno, io dico che se l’è data a gambe, non aspetta certo la forca. Preparò una via di fuga da Vecchia Spiga il giorno stesso che impiccammo il capovillaggio… qualcuno raccontava di un vecchio tunnel che porta in cima al colle, sotto il Mulino” aveva ribattuto il secondo. Entrambi sembravano estremamente desiderosi di mettersi in luce ai suoi occhi, forse sperando una qualche briciola in più di grazia.
    Una volta che il secondo disertore ebbe menzionato il mulino, Jayna potè vedere distintamente Ser Roth sollevare lo sguardo, puntarlo su di lei e poi verso la struttura appena nominata. Poteva immaginare a cosa stava pensando: alla disfatta di quella notte, a coloro che avevano perso e a quanto sarebbe stato utile averlo preso quando avrebbero potuto. Bisognava solo sperare che Erwin ci fosse riuscito.

    ”Ho bisogno di un plotone che vada al mulino a verificare che mio cugino sia riuscito nel suo assalto, informarlo di non lasciare la posizione e della probabile presenza di un tunnel, e, se necessario, entrare nel famoso tunnel, se questo esiste veramente” disse la giovane Westerling, guardando Ser Saffron. Avrebbe lasciato a lui la scelta di chi mandare, lei necessitava di più informazioni dai disertori.
    Mandava alcuni soldati non perché non si fidava di Erwin e delle sue capacità, ma perché pensava di fargli un favore nell’informarlo dell’importanza di prendere e di tenere quel dannato mulino.
    ”Ora… ho bisogno di sapere di più riguardo al municipio e a questa trappola, e di dove potrebbe essere il punto di partenza di questo tunnel all’interno del villaggio. Si trova nel municipio? O in un altro edificio?
    Vi ricordo che più parlate e più sarò misericordiosa”

    Così facendo Jayna avrebbe potuto indirizzare meglio la caccia all’uomo, e impegnarsi anche ad eliminare tutta l’eventuale resistenza ancora leale a Symann prima di risolvere una volta per tutte i problemi che questi aveva generato.


    Diciamo che Jayna, non sapendo da che parte propendere visto che non conosce Symann, in più questo è fuori di melone, quindi non sa se si è barricato nel municipio oppure fuggito nel tunnel (che non sa ancora da dove parte), segue entrambe le piste per poi concentrarsi su quella che le darà Symann.

    In più manda qualcuno da Erwin perchè lo vuole informare di quello che ha scoperto. Lascia a quella povera anima di Ser Saffron chi e quanti mandare
     
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    Erwin e ser Hill guidarono il gruppo di cavalieri nel tortuoso tunnel. La mossa messa appunto da Erwin avrebbe dato i suoi frutti? Ovviamente non era preventivabile nessun tipo di risultato. Certo era che i nemici sarebbero rimasti sorpresi o comunque le scelte che avrebbero potuto prendere si sarebbero ridotte all'osso. Combattere fino alla fine e morire, oppure arrendersi e sperare nella grazia.
    In quell'incertezza che li accompagnava ser Hill pensava già a quando il villaggio sarebbe caduto.
    «Sono pur sempre dei miei parenti, in ogni caso non è nostro interesse restare a lungo». Non riuscì ad aggiungere altro perché dalla penombra sbucarono fuori due nemici armati che non si fecero pregare nemmeno un secondo.
    Con i volti coperti dall'oscurità ciò che poterono vedere gli uni degli altri furono soltanto le armature. Superato l'istante di sgomento un dardo scagliato da una balestra colpì ser Hill che cadde all'indietro. Erwin, che già provava dolori lancinanti a causa della ferita e che aveva mezzo volto gonfio, non riuscì a capire dove fosse stato colpito il commilitone. A quel punto la mano, che era stata tutto il tempo sull'elsa della spada, si decise ad estrarla e con determinazione e coraggio andò incontro al suo nemico.
    Il nemico gli venne incontro e così cominciò il primo vero duello di quella campagna militare. Erwin aveva provato molto spesso il combattimento in addestramento e si poteva tranquillamente dire, però, che quella fosse veramente la sua prima volta. Cercò di rimanere saldo e si posizionò in una posa di combattimento che prevedeva l'utilizzo dell'arma ad una mano. Quella spada, infatti, sebbene potesse essere impugnata a due mani, era pensata per il combattimento ad una mano per essere rapida e forte nel colpire.

    La lama di Erwin era davanti ai suoi occhi e tagliava idealmente la sua faccia in due. Tenuta in obliquo attraversava lo sguardo e fendeva già l'avversario. Ogni goccia di sudore che gli colava dalla fronte bagnava i capelli scuri ed infastidiva lo sguardo. Erwin si estraniò dalle percezioni esterne abbandonando quasi il senso del tatto: ora contava un mix di istinto, rapidità, forza ed anche fortuna. Gli automatismi che aveva imparato durante le lunghe ore dedicate agli addestramenti con varie armi sicuramente si facevano sentire sul suo corpo. In quell'istante i tatticismi stavano quasi a zero ciò che contava era colpire con la giusta forza.
    Si diede lo slancio col piede sinistro che era quello più arretrato e provò ad attaccare il nemico. Fintò di colpire con un fendente da sinistra ma riportò indietro il braccio contraendo il tricipite e compì un affondo mirato alla gola dell'avversario. Una daga era appuntita ed era generalmente utilizzata quasi esclusivamente con lo scopo di eseguire un affondo. Il motivo era che, generalmente, veniva accompagnata da un pesante ed ingombrante scudo, che garantiva certamente una copertura dagli attacchi avversari ma limitava i movimenti del combattente. La daga inoltre non era particolarmente lunga e questo costringeva il combattente ad allungarsi letteralmente affondando. In quel caso, però, la distanza tra i due guerrieri era minima e questo consentì ad Erwin di provare quel tipo di attacco in maniera da scoprirsi e sbilanciarsi pochissimo.

    (MALUS PESO) 4.7 =12-33/10-1*4
    (VELOCITA') 4.6 = 22/3 +2 - 4.7

    (ATTACCO) 28.78=6.6*33/10 + 2*3 + (1)


    Mi riservo un controllo matematico (materia in cui sono carente XD).



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    Ser Saffron annuì alla lady ed iniziò ad impartire ordini ai soldati e ad interpellare direttamente i disertori più canterini. Si respirava un’aria sempre più strana in quel villaggio: aiutati dai disertori arresi, i soldati del Crag entravano dalle finestre degli edifici, sfruttavano botole nascoste ed ingressi occultati, coglievano i difensori rintanati di sorpresa…alcuni si gettavano in disperate fughe prima di essere placcati ed immobilizzati, altri si buttavano in ginocchio chiedendo la grazia, pochi decidevano di resistere violentemente di fronte ad una tale disparità numerica. Privati delle loro difese, i temuti disertori si erano sciolti come neve in primavera.
    Quando vostro padre tornerà dalle terre della Corona milady - le disse Ser Roth sfilandosi l’elmo di testa - le riconoscerà il merito di aver reclamato Vecchia Spiga come dominio legittimo della famiglia Westerling. Avete fatto grande il nome della vostra famiglia - le parole di Ser Roth erano quasi adulatorie, ma quelle soddisfazioni erano necessarie in quel momento più che mai per le famiglie dell’Ovest che attendevano di conoscere il proprio destino dalla capitale. Jayna sarebbe un giorno potuta diventare guida del nobile casato, e che il suo primo gesto fosse un successo era importante.

    Grazie alle dritte dei disertori, Ser Saffron fece sfondare le finestre sbarrate del municipio anziché il portone principale, suoni terribili di sferragliate e grida seguirono preannunciando la presa dell’edificio nevralgico. Stando alle rivelazioni, da lì avrebbero trovato un segreto tunnel diretto all’apice del colle.

    1= Nessuna perdita, resa immediata
    2= Qualche perdita, resa imposta
    3= Il municipio viene preso sterminando tutti i difensori. Diverse perdite

    CITAZIONE
    Capitano “Lord” Symann, Liv 8
    Symann_1_

    10
    42 (21/21)
    5
    15
    8

    Equip di ferro (peso tot 12 + spada =20)
    Vita: 50/74 (ferito)

    Velocità= 21/3+ 2 –(20-2.1-4)= 0
    PARATA=4*21/10 + 2*3 + 6= 20,4

    Attacco di Erwin:
    Potenza attacco - Potenza difesa +/- gap velocità + Forza attaccante/2 - Forza difensore/2
    28,8 – 20,4 +4,6 + 33/2 - 21/2= 19,2 – 3 (riduzione da elmo)= 16,2
    Vita Symann aggiornata: 33,8

    Nello stretto tunnel la daga di Erwin si rivelò assai più rapida della lunga spada di Symann, il quale riuscì, alzando un poco l’elsa fra se e l’arma avversaria, ad evitare che gli fosse squarciata la gola, deviando la coltellata sulla propria mascella. Là il colpo fu solo parzialmente contenuto dall’elmo, ma poi riscivolò pochi millimetri più sotto ed aprì uno squarcio proprio sul lato della mascella del capitano disertore.
    Can del padre! - bestemmiò ritraendo il capo di scatto sentendo il sangue iniziare a fiottargli dal viso lungo il collo e dentro l’armatura
    Portando una mano sulla ferita e prendendo consapevolezza dello svantaggio della propria arma lunga in quel contesto, Symann tentò con movimenti minimi a caricare un infido affondo basso, mirando alle gambe del prode eroe di Banefort.
    ATTACCO=5 *17/10 + 2*3 + 10= 24,5

    Presa del muncipio: 3
    • 1d3
      3
    • Inviato il
      13/4/2022, 00:27
      Il Duca di Plexiglass
     
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    Nota per la questione del municipio: è ahimé uscita la tre, quindi Jayna può assistere ad un gran baccano conseguente alla gran mattanza, i disertori lì barricati muoiono tutti nello scontro quindi a scontro finito Jayna può anche scegliere di entrare e guardare il macello o starsene fuori ed ascoltare un rapporto di quanto accaduto.
     
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    Senza potersi sincerare delle condizioni del compagno d'armata l'ansia di Erwin crebbe di secondo in secondo. Era normale, per questo motivo e tanti altri, dal momento che temeva per la propria vita. Essendo, però, un altruista di natura non poté non aumentare la sua angoscia in primis perché temeva per la propria vita ma in seconda battuta per non potersi sincerare delle condizioni di Ser Hill.
    Erwin aveva preso seriamente quel compito affidatogli dal padre. Quando si guida un grande esercito è normale non avere cognizione di ciò che accade ad ogni soldato, ma quando si guida un battaglione la prospettiva cambia radicalmente. La vita dei soldati acquista un valore sicuramente maggiore e, sebbene il fine debba essere sempre la vittoria ad ogni costo, per Erwin quelle vite avevano un valore maggiore in quel momento. Il cameratismo che in quei giorni si era sviluppato tra il comandante ed i suoi soldati era estremamente forte. In ogni caso la lama che saettò nell'oscurità colpendo il volto del nemico lo riportò alla realtà. Il fato doveva avercela con i visi dei protagonisti perché anche la daga di Erwin lambì il volto del nemico, di cui a dire il vero il comandante avrebbe ignorato l'identità.

    In ogni caso il colpo, appena andato a segno, si era rivelato abbastanza efficace. Il gioco di gambe era riuscito e la lama, sebbene deviata dalla spada lunga dell'avversario, aveva colpito il bersaglio. Per il giovane comandate questo era un gran risultato considerando le proprie condizioni. Rimase saldo sulla difensiva aspettandosi un colpo da nemico convinto che sarebbe arrivato come un fendente.
    Lo spazio angusto già di per sé non avrebbe consentito una schivata, per questo motivo Ewin optò per intercettare il probabile affondo. Il nemico provò, infatti, una mezza carica mirando alle gambe con un affondo lungo. Erwin si mosse lateralmente opponendo la sua lama dall'alto verso il basso nel tentativo di deviare facendo forza sul tricipite della mano destra.

    Con un solo fluido movimento, sfruttando la distanza ormai ravvicinata tra i due avrebbe poi tentato un attacco al massimo delle proprie possibilità con un nuovo affondo stavolta al petto dell'avversario. Anche in questo caso si sarebbe dato lo slancio col piede sinistro all'indietro ma vista la poca distanza tutta la forza sarebbe stata impressa nel braccio per superare le difese del nemico.

    (MALUS PESO) 4.7 =12-33/10-1*4
    (VELOCITA') 4.6 = 22/3 +2 - 4.7

    (PARATA) 27.78=6.6*33/10 + 2*3

    (ATTACCO) 28.78=6.6*33/10 + 2*3 + (1)



    CITAZIONE
    Status fisico: Ferita al volto (grave).
    - Vita: 44/93
    Status mentale: illeso/normale
    Equipaggiamento in uso/indossato:
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    - Corazza di Ferro (Intatta)
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    ”Parlato Ser Roth”
    ”Parlato Erwin”
    ”Parlato Symann”


    Parole: Word dice 759



    Jayna Westerling • 11 ottobre 285 A.A., prima mattina • Vecchia Spiga, Westerlands • Post XII
    Jayna osservò i soldati del Crag sciamare nelle stradine e nelle case di Vecchia Spiga, stanando i disertori che ancora mancavano all’appello. Alcuni cercavano di resistere facendo ricorso alla violenza, ma erano una netta minoranza rispetto a coloro che sceglievano di fuggire o di arrendersi. Prese un profondo respiro: mancava solo Symann e quella poteva considerarsi una vittoria, nonostante il disastro in partenza.
    ” Quando vostro padre tornerà dalle terre della Corona milady, le riconoscerà il merito di aver reclamato Vecchia Spiga come dominio legittimo della famiglia Westerling. Avete fatto grande il nome della vostra famiglia” le disse Ser Roth, sfilandosi al contempo l’elmo. Con quelle poche frasi pareva che il cavaliere volesse lusingarla, quasi come a dire che era stata brava, per essere una donna. O forse voleva solo entrare nelle sue grazie, per fare carriera.
    ”Spero che le vostre parole si avverino, Ser Roth, e che io possa abbracciare nuovamente il lord mio padre” rispose lei, riservandogli un piccolo sorriso, sebbene un po' forzato a causa della situazione corrente. La giovane Westerling decise di non rispondere al resto delle adulazioni, preferendo invece concentrarsi sull’andamento dell’attacco al municipio.

    A quanto pareva, c’erano altri disertori nell’edificio, ed erano i più fedeli a quel pazzo di Symann; combatterono fino all’ultimo uomo, preferendo la morte alla resa. Probabilmente la notizia della grazia parziale che voleva concedere a chi gettava le armi e cessava di lottare non era arrivata fino a loro.
    Era un gran peccato, ecco cosa stava pensando Jayna nell’osservare con sguardo triste la mattanza che si stava svolgendo sotto i suoi occhi, condita dalle urla e dal clangore di metallo su metallo e dal suono delle lame che affondavano nelle carni degli sconfitti. Non c’era altro modo per definirla se non con quella parola, ’mattanza’, perché i disertori barricati nel municipio dovevano essere stati folli quanto il loro autoproclamato ‘lord’ per non arrendersi anche solo di fronte al loro vantaggio numerico, se non alla promessa della grazia.
    I suoi soldati entrarono dalle finestre anziché dal portone principale, evitando così la famosa trappola di cui parlavano quegli uomini così canterini che avevano fatto il grande favore di vuotare il sacco e rendere tutto più semplice per tutti, cosa che gli ultimi difensori invece non stavano facendo e per questo morivano.
    L’interno del municipio era, come si soleva dire, un lago di sangue: Jayna non credeva che il corpo umano potesse contenerne così tanto. Era appena entrata e si dovette coprire la parte inferiore del viso con la mano, cercando di tapparsi il naso e la bocca con il tessuto della manica del vestito per evitare che l’odore dolciastro del sangue la travolgesse e le rivoltasse lo stomaco. Già lo sentiva stringersi e minacciare di farle vomitare il magro contenuto della colazione che aveva mangiato con il suo piccolo esercito quella mattina. Probabilmente avrebbe avuto gli incubi per mesi, ma era un misero prezzo per la pace nell’Ovest.

    Il tunnel era piuttosto stretto, forse un metro ma probabilmente anche meno, e la Westerling dubitava che le lunghe spade dei cavalieri avrebbero avuto abbastanza spazio per venire utilizzate liberamente e senza intralci. ”Sarebbe meglio che con noi venissero due o tre decine di soldati che sappiano utilizzare le lame più corte come daghe e pugnali, lì dentro spade lunghe, spadoni, archi e balestre credo siano poco efficaci, non credete? Penso sia meglio che il resto dei soldati sorvegli chi si è arreso e renda sicuro il villaggio per chi vorrà ripopolarlo” chiese Jayna a Ser Saffron e Ser Roth. Avrebbe lasciato a chi era più esperto di lei in materia il compito di decidere con esattezza quanti uomini portare nel tunnel.
    ”Solo una cosa… se qualcuno decide di sfruttare la mia assenza momentanea per fuggire o ribellarsi in qualsiasi modo, fate il possibile per ricatturarlo, ma quel qualcuno poi verrà processato e giudicato al pari di Symann perché avrà perso la sua possibilità di grazia” avrebbe poi aggiunto, indirizzando quelle parole tanto ai disertori presenti quanto ai propri uomini, tanto per far intendere che, sarebbe stata anche una donna, ma era lei che aveva il metaforico coltello dalla parte del manico. Pertanto, Jayna dubitava che gli uomini del Crag avrebbero protestato se avesse ordinato l’esecuzione di un disertore che riconfermava tale, soprattutto dopo che li aveva avvertiti di cosa sarebbe successo se avessero provato a scappare o ad uccidere uno dei suoi.

    ”Entriamo, presto” avrebbe detto poi la Westerling, muovendo i primi passi all’interno del tunnel. Se suo cugino Erwin era riuscito a prendere il mulino, Symann non sarebbe andato tanto lontano.

    Jayna entra e guarda tutto il macello, perché è una masochista sente che in parte è colpa sua, e quindi farsi venire gli incubi è il suo modo per “espiare” le morti che sente di avere sulla coscienza, oltre che considerarlo un piccolo prezzo per la pace nell’Ovest
     
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    Erwin
    Attacco di Symann
    24,5 – 23,4 – 4,6 + 17/2 – 26,4/2 = 0
    *nota, ho aggiustato il tuo parametro d’attacco perché alla tua forza devi sottrarre ogni volta la variabile scelta (prima hai usato variabile 6,6 per attaccare, quindi ora per parare la tua forza = 33-6,6= 26,4
    Ed il tuo successivo attacco sarà su forza = 26,4-6,6= 19,8


    Attacco di Erwin
    ATTACCO=6,6*19,8/10 + 2*3 + (6 *(1+1)/2)= 25 (ho aggiustato la forza ed aggiunto l’attacco della daga)
    SCHIVATA= 5,7*21/10 + 1*5= 12+5=17
    25 - 17 + 4,6 + 19,8/2 - 17/2= 14 – 6 (corazza di ferro)= 8
    Vita Symann aggiornata: 33,8 -8= 25,8

    Il maldestro affondo del disertore finì, come calcolato da Erwin, bloccato dal rapido movimento della piccola lama, lasciando scoperto momentaneamente il petto del soldato, spazio che il rampollo di casa Banefort sfruttò immediatamente con un affondo al quale il soldato potè solo tentare di sottrarsi indietreggiando di scatto.
    Ma se la daga si era dimostrata eccezionalmente adatta a quell’ambiente fino a quel momento, nel cozzare contro la pettorina di ferro consumato, sul quale si vedeva ormai solo una lontana traccia del leone che una volta vi era inciso, dimostrò anche tutti i suoi limiti a malapena intaccandola.
    Ciononostante, l’impeto dell’attacco fu sufficiente per spingere l’avversario all’indietro, quasi facendolo inciampare nei gradini alle sue spalle e facendogli sbattere la schiena contro una parete del tunnel.
    In quell’attimo di distacco, l’avversario in gran difficoltà gli lanciò un feroce sguardo iniettato di sangue ansimando faticosamente.
    Impugnò dunque con entrambe le mani la propria spada, una all’impugnatura e l’altra a metà della lama, e con uno slanciò fece per lanciarsi nuovamente al viso del Banefort.
    Ma il grido bestiale dell’uomo s’interruppe sgraziatamente con un forte clamore metallico:
    Due soldati ricoperti di insanguinata maglia metallica gli si erano gettati addosso da dietro, placcandolo saldamente al suolo mentre quello strepitava come e scalciava come una faina in trappola.
    Dietro i due soldati coricati sopra il suo avversario, Erwin avrebbe potuto riconoscere anche nella penombra sua cugina, inequivocabile segno che si erano ricongiunti con le forze del Crag.

    Jayna
    Oltre al protettore di ruolo, Ser Roth, altri soldati sconsigliarono senza successo alla lady erede del Crag di avventurarsi nella carneficina appena compiuta, dove i cadaveri abbondavano, spesso mutilati o talmente conci da essere irriconoscibili. Nessuno si era arreso, tutti avevano combattuto alla morte in quell’ultimo bastione. Tutti fuorché Symann, la cui assenza fu presto notata e fatta notare.
    State attenta mia signora, fate andare avanti noi - rispose un soldato abbassando rapidamente il capo in sottomissione. La cotta di maglio che lo vestiva era lucida e cremisi talmente era lurida di sangue. Sguainando un falcione si fece largo nel tunnel affiancato proprio da Ser Roth, il quale insistette per i suoi doveri di dover anticipare i passi di Jayna in quel rischioso percorso.
    Il tunnel era stretto, buio, alto appena per poter stare dritti ma all’apparenza solido e sicuro. Dopo non molto tempo in netta salita, avrebbero udito grida e clamori tipici di uno scontro echeggiare forti ed amplificati, convincendoli ad accelerare notevolmente il passo finché…eccolo là!
    Symann dava loro le spalle, o meglio il fianco, era schiacciato contro la parete con lo sguardo puntato verso un avversario nell’oscurità.
    Fece per scagliarsi verso quel nemico, ma il soldato e Ser Roth si lanciarono con tutto il loro peso sopra di lui, bloccandolo a terra.
    Lasciatemi! - ringhiò sputando sangue con la faccia pressata contro il pavimento.
    Ad una più vicina, e calma, ispezione, avrebbe riconosciuto proprio Erwin Banefort nell’avversario che aveva fronteggiato il temuto “lord” Symann fino a quel momento.
    eccovi ricongiunti! Lo scontro è ufficialmente e completamente finito, pochi post per concludere e poi ci dedicheremo a ciò che vi aspetta dopo la presa di Vecchia Spiga.
    Per qualsiasi dubbio, al solito, scrivetemi
     
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    ”Parlato Symann”
    ”Parlato soldato”


    Parole: Word dice 618



    Jayna Westerling • 11 ottobre 285 A.A., prima mattina • Vecchia Spiga, Westerlands • Post XIII
    Jayna sorrise a coloro che le stavano sconsigliando di entrare nel municipio: capiva perchè lo facessero, davvero, ma la giovane Westerling si sentiva in dovere di essere in prima linea per i soldati del Crag tanto quanto loro volevano esserlo per lei, che lo facessero per lealtà sincera o per mero dovere non le importava, l’importante erano i fatti e ciò che esprimevano. Avrebbe voluto che, in quello che era diventato l’ultimo bastione dei disertori, coloro che ora giacevano morti avessero avuto la possibilità di arrendersi. Altri morti sulla coscienza di Symann, la colpa era tutta dell’autoproclamato ‘lord’, non sua.

    ”State attenta mia signora, fate andare avanti noi” le disse un soldato, la cui cotta di maglia un tempo lucidissima era lorda di sangue tanto da farle arricciare il naso - l’odore al tempo stesso metallico e dolciastro le stava dando alla testa, doveva allontanarsi da quella carneficina -, anticipandola nel tunnel assieme a Ser Roth, che aveva tanto insistito per proteggerla ancora una volta. E come poteva lei rifiutargli un compito nel quale il cavaliere di dimostrava essere così zelante, soprattutto visto che beneficiava entrambi?

    Il tunnel era buio, ma quello era l’unico aspetto negativo a cui Jayna riusciva a pensare. Sembrava sicuro e alto abbastanza da far passare i soldati, non pareva in procinto di crollare addosso a tutti loro, e soprattutto la stava allontanando da tutti quei cadaveri e da quel lago di sangue che non si sarebbe più scordata finchè viveva. Avrebbe sentito ovunque quell’odore per giorni, se non settimane.
    La Westerling non sapeva se aggiungere alla lista delle cose negative il fatto che ad un certo punto la pendenza si fece piuttosto netta in salita, ma quello voleva anche dire che dovevano essere vicino al mulino, vicino a Symann. La vittoria era vicina, se Erwin era riuscito a prendere e tenere il mulino.
    Ed infatti eccolo, il lord autoproclamato, schiacciato contro la parete con il viso puntato verso l’oscurità davanti a loro. C’era qualcuno che gli stava bloccando il passaggio, e Jayna sperava vivamente fosse il cugino.

    Nel momento in cui Symann fece per scagliarsi contro il nemico davanti a lui, Ser Roth e il soldato davanti a lei si lanciarono su di lui, facendolo crollare a terra in un clangore di metallo contro metallo e un ringhio: ”Lasciatemi!”

    Jayna sorrise, compiaciuta. Aveva tutto il diritto di esserlo, dopotutto. ”Perquisitelo e legatelo, le mani dietro la schiena. Deve essere messo in sicurezza, affinché non scappi oppure non ferisca qualche soldato nel cercare di farlo” ordinò, avanzando con circospezione per avvicinarsi a quell’avversario che aveva fronteggiato e tenuto Symann in stallo, permettendole così di catturare l’uomo.
    Gli occhi azzurri di Erwin furono abbastanza per lei per riconoscerlo come il cugino, e la Westerling sorrise ancora, stavolta mantenendo un’espressione più dolce sul viso.
    ”Cugino, sono contenta che sei vivo e ti ringrazio per aver contribuito in maniera significativa alla cattura di Symann” disse la ragazza, allungando una mano per stringere quella guantata di metallo del consanguineo, avvicinandosi a lui. Quello sulla parte inferiore del viso e sul collo era… sangue? Erwin era ferito? La realizzazione le fece sgranare gli occhi e palpitare il cuore dalla preoccupazione.
    ”Ser Saffron, Ser Roth, dobbiamo tornare al Crag. Con Symann catturato e i restanti disertori arresi o morti, la minaccia proveniente da Vecchia Spiga è definitivamente cessata e il villaggio è tornato sotto la Pace del Re. Symann dovrà essere a tempo debito processato, e subirà qualsiasi punizione verrà decisa per lui.
    Cugino, sei il benvenuto ad aggiungerti al mio seguito, anche se non potremo festeggiare come si deve a causa della situazione dell’Ovest, io non dimentico il contributo che Banefort ha dato quest’oggi, la vittoria è anche vostra*”


    * ovviamente Jayna vuole che Erwin venga al Crag anche e soprattutto per farsi curare, non solo per fare una piccola festa per la vittoria
     
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    Quando la lama della daga rimbalzò sul pettorale d'acciaio senza arrecargli alcun danno, Erwin si rimise in posizione. Doveva ammettere di essere enormemente in svantaggio, sebbene si stesse comportando egregiamente. Il comandante in capo alla spedizione non sapeva quanto sarebbe riuscito a resistere ma certo non avrebbe ceduto il passo al nemico. Cercò di giocare con astuzia e guadagnare tempo mentre le sue iridi azzurre scrutavano il buio attente ai movimenti del nemico.
    Proprio mentre sembrava che avrebbe dovuto fronteggiare un nuovo assalto alcuni soldati spuntarono dalle tenebre disarmandolo a tradimento e bloccandolo contro il pavimento. Una donna emerse alle spalle dei soldati ed Erwin, ancora con il fiatone, riconobbe immediatamente sua cugina.

    «Jayna, sono felice di vederti». Disse con un mezzo sorriso mentre si rimetteva dritto. Distratto dalla cugina non aveva ancora scoperto la sorte di Ser Hill. Fu a quel punto che si girò per constatare che il breve, ma intenso, scontro non avesse portato a conseguenze sgradite. Nel frattempo però Jayna si stava comportando da vera leader e ciò dava molti indizi sul carattere della cugina. In fondo, un vero e proprio rapporto tra i due sarebbe stato molto proficuo ed Erwin di ciò si convinse sempre di più vedendola in quel frangente.
    La sua proposta di portarlo al Crag per festeggiare la vittoria lo incuriosi. Forse avevano bisogno di riposare prima di mettersi in viaggio verso Banefort e probabilmente agli uomini avrebbe fatto bene riposare e far festa alcuni giorni. Il morale era importante e suo padre poteva attendere qualche giorno. In fondo, rafforzare il rapporto tra lui e Jayna significava dare una forte impronta al futuro dell'Ovest.
    La guardò, senza nascondere un profilo parzialmente sofferente a causa delle ferite subite, e rispose al suo invito con garbo e serietà.
    «Sono felice che l'impresa sia riuscita ed ancor di più di esservi stati utili». In effetti senza la tattica di Erwin di prendere il mulino, chiudendo così la via di fuga, probabilmente il capo dei disertori avrebbe potuto darsi alla fuga prolungando la campagna militare.
    «Sono ancora più felice di accettare l'invito. Il Crag non è lontano e sono certo che a tutti noi farà piacere festeggiare e ricordare i caduti». Probabilmente si sarebbero messi nuovamente in viaggio.


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    Quando Jayna ed Erwin riemersero dal cunicolo, furono acclamati dalle truppe a gran voce: la vittoria era loro!
    Il villaggio era lo scheletro di ciò che era stato prima dell’occupazione, ma era finalmente libero e presto avrebbe potuto essere ripopolato ed il mulino avrebbe potuto riprendere la sua originaria funzione e produrre macinato che avrebbe potuto ricominciare ad essere spedito al Crag. Ci sarebbero voluti mesi per recuperare i danni arrecati nel giro di settimane, ma quello sarebbe stato un problema per il Fabbro: la giornata era del Guerriero! E, vista l’euforia dei militi, anche la notte!

    Grazie all’iniziale caos e le trattative di Jayna, avevano catturato numerosi prigionieri, fra i quali lo stesso Symann, temuto disertore la cui ferocia e caparbia si erano contrapposte al valore marziale di Erwin il quale le aveva eroicamente respinte guadagnandosi un certo prestigio fra i soldati.
    La stessa erede del Crag, guidando le truppe fin dentro la battaglia protetta solo dal favore divino, aveva guadagnato una certa aurea di rispetto fra le truppe, sorprendendone le aspettative ed intestandosi buona parte del merito di quella vittoria.
    Le mie congratulazioni per la vittoria milady, milord… faremo certamente tutto il possibile per garantire le massime comodità, ma…temo che non potremo partire per il Crag per almeno qualche giorno. Ci sono corpi da seppellire, danni da assestare, la campagna da pacificare ed un rimpatrio da organizzare. Vi prometto che organizzerò il prima possibile per farvi tornare al Crag con un’adeguata scorta. Intanto festeggiamo e. …lecchiamoci le ferite - spiegò Ser Saffron accennando alla ferita di Erwin.
    Assieme a Ser Saffron ed il resto dei cavalieri, Jayna ed Erwin sarebbero stati alloggiati nell’ex municipio con tutti gli agi necessari. Fuori dal cancello sfondato, lo stemma Westerling fu fatto pendere sopra quello rovesciato dei disertori.
    Il prima possibile vi apro la ripartenza, intanto potete fare libere di festeggiamento, cura o semi se volete interloquire con png. Godetevi il trionfo!

    Erwin 10 pe base + 3 bonus lunghezza + 4 bonus mod + 3 bonus interazione=20 p.e
    +3 punti Marzialità
    + 1 punto a piacere
    +8 prestigio
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    Tratto:
    CODICE
    <span>[IMG]http://vignette2.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/b/be/Schizzo_di_sangue.jpg/revision/latest?cb=20091115134328[/IMG]<p><b>Ferito</b>
    Descrizione: Il PG riporta delle ferite profonde o superficiali sul proprio corpo.
    <i>Effetti Immediati</i>: -1 Marzialità
    <i>Effetti Permanenti</i>: -15 Vita Massima</p></span>


    Affinità:
    +5 Truppe
    +3 Westerling
    +3 Jayna Westerling
    +3 Ser Hill
    +2 Ser Saffron

    Jayna 10 pe base + 10 bonus lunghezza + 4 bonus mod + 5 bonus interazione -20% (18 gg di ritardo)=23 p.e.
    +2 punti Diplomazia
    +1 punto Marzialità
    +1 punto a piacere
    +7 prestigio
    +6 Fama

    Affinità:
    +5 Truppe
    +3 Banefort
    +3 Erwin Banefort
    +4 Ser Saffron
     
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