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.Laenah Serrett
Novembre 285 • SilverhillMancava poco alla partenza. Laenah non avrebbe di certo saputo dire quanto, ma poteva quasi sentire il tempo scorrerle tra le mani ad una velocità impressionante. Non era una bella sensazione: le faceva paura e non poco. Cosa sarebbe successo di lì in avanti? Come avrebbe affrontato le situazioni che le si sarebbero parate davanti? Non lo sapeva. Non ne aveva proprio la più pallida idea. Fino a quel momento, dopotutto, aveva solo vissuto all'ombra dei suoi genitori. Erano sempre stati loro a prendere le decisioni per l'avvenire di tutta la famiglia e del luogo in cui vivevano – e probabilmente avrebbero continuato anche in quel caso –, ma la situazione ormai era diversa: nel covo dei draghi anche lei avrebbe dovuto fare la sua parte. Il problema è che non ne aveva le conoscenze.
Probabilmente per ovviare a tutto questo, quella mattina la Serrett era stata convocata in una delle sale della fortezza. Non le avevano detto il motivo, ma le avevano solo fatto capire che doveva essere una questione importante. Inizialmente, la fanciulla aveva pensato ad un incontro con sua madre e il Maestro. Un incontro che servisse a darle giusto quelle delucidazioni di cui poteva aver bisogno prima della fatidica partenza. E invece no. C'era, sì, il Maestro, ma era accompagnato dalla persona che Laenah meno si sarebbe potuta aspettare: Ser Aristold, il cavaliere che aveva giurato fedeltà a suo padre.
Visibilmente spiazzata, la figlia di Lord Reginard si era avvicinata e, con sguardo interrogativo, aveva chiesto il motivo di quella convocazione. "La vostra incolumità", così le era stato detto. E così, anche quella giornata era iniziata.
Sotto la guida di Ser Aristold, Laenah aveva fatto la conoscenza di un bellissimo pugnale da caccia. Non era niente di che, in realtà, ma era di certo "funzionale", come il cavaliere l'aveva descritto. Era già stato utilizzato in precedenza da alcuni cadetti, ma, dopo una buona affilatura, sarebbe di nuovo stato in grado di svolgere il suo dovere in maniera eccelsa, proprio come un coltello nuovo. Ma quale mai doveva essere il suo dovere? Uccidere qualcuno? Piantarsi nelle carni del primo passante che avesse deciso di infastidire la Serrett? No, ovvio che no. Lei era una donna e non poteva abbassarsi a simili azioni o l'intera famiglia ne avrebbe pagato le conseguenze. No. Doveva solo servirle a difendersi. Il luogo che stava per raggiungere, dopotutto, non era esattamente il posto più sicuro per una fanciulla. Era pieno di avidi e di traditori e solamente con una discreta dose di fortuna sarebbe riuscita ad evitarli tutti. Il cavaliere voleva forse spaventarla? No, solo metterla in guardia e prepararla a quello che avrebbe potuto vivere di lì a poche settimane. Poteva sembrare rude come cosa? Forse, ma sicuramente, un giorno, Laenah lo avrebbe ringraziato.
Dopo averle messo in mano il coltello, Ser Aristold le aveva chiesto di posizionarsi davanti ad un manichino che aveva fatto portare per l'occasione. E poi le aveva chiesto di colpirlo. Ovunque volesse, con la forza che avesse ritenuto opportuna. Era un modo per testare il suo istinto, per vedere se, in caso di necessità, sarebbe davvero stata in grado di utilizzare quell'arma per difendere la propria vita.
La sarebbe stata, questo fu il responso. Ci aveva messo un po' ad iniziare a colpire quel corpo con la giusta forza, ma Laenah era sempre stata brava ad imparare cose nuove. E, anche quella volta, lo aveva dimostrato. Ser Aristold decise così di congedarla, ma di farlo concedendole un piccolo regalo. quel pugnale da caccia. "Tenetelo sempre con voi, mi raccomando." Fu questo il suo invito. Un invito che Laenah non dimenticò mai.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 605 su 600 minime
Tratto educativo: Diplomatico (-25% exp negli addestramenti marziali)
Ricompense: 5 p.e. base
Competenza: Arte della Spada 1. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)5 base - 1 tratto + 0 lunghezza + 3 mod = 7 exp
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La difesa è il miglior attacco |
