Visita al mercato

Semilibera Caleb e Aconé - Mercato di Pentos

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    Quel vino non lo ispirava. Pensò Caleb mentre tornava ad avvicinarsi ad Aconé. Quel vino conteneva sicuramente qualcosa che con il vino aveva ben poco a che fare.
    Cosa poteva essere? Mettere delle sostanze strane all'interno di un vino distribuito a così tante persone gli faceva dubitare che si trattasse di un qualche veleno nocivo...
    Fu il ricordo del tempo trascorso con Layre ad aiutarlo: il Blackwood era un esperto di veleni, e al tempo aveva spiegato a Caleb come alcuni di essi funzionassero. Dovendo ipotizzare, avrebbe avuto senso che la sostanza ignota in questione fosse l'Illusione della Criniera, o una sua variante, ossia il siero che faceva perdere le inibizioni e spingeva a dire la verità.

    Avvicinò le labbra all'orecchio di sua moglie. Non bere il vino neppure se te lo offrono, penso contenga l'Illusione della Criniera o qualche porcheria.
    L'uomo che cerchiamo potrebbe trovarsi dietro quella* tenda. Si trova in compagnia di un altro uomo ed è circondato da servitrici. Ha una cicatrice su un occhio, quindi la sua "vista" è effettivamente spezzata...


    Dopodiché aggrottò le sopracciglia, scrutando prima le ragazze che lo avevano circondato e poi sua moglie.
    Non credo di capire cosa stiano dicendo... borbottò confuso.


    *Do l'indicazione della tenda in questione
     
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    mattina 17 gennaio



    Le indicazioni delle donne si erano rivelate poco utili, restava sempre il problema dell'infilarsi in una di quelle stanze private, per l'appunto; i commenti successivi del pollaio invece ebbero il merito di farla innervosire. Certo, nessuna di loro sapeva che Caleb fosse suo marito, ma il solo pensiero che qualcuna di loro potesse sperare in un contatto con lo Stark....
    "Sì..." -grugnì quando l'oggetto del desiderio collettivo effettivamente si avvicinò al suo orecchio. Le ricerche del Lord di Grande Inverno erano state più fruttuose delle sue, evidentemente. Ecco, forse l'Illusione della Criniera poteva effettivamente spiegare il comportamento spudorato di quelle fanciulle; non che questo le giustificasse in qualche modo. Irrigidì tutta la muscolatura, quasi come se volesse prepararsi ad annegare una di quelle in quella piscina. Non era una stupida però, e sapeva che non le avrebbero permesso di continuare le loro ricerche se avesse dato spettacolo a quel modo.
    "Vi ringrazio...oh lui? Lui non è interessato al nostro sesso, non ci perderei troppo tempo fossi in voi." -mentì alle giovani sperando in questo modo di distogliere le loro attenzioni dal corpo del marito a cui invece parlò con il sorriso più ampio che riuscisse a disegnarsi in volto.
    "Sono interessate alla tua virilità." -continuava a sorridere, ma un'ombra gelida si era dipinta sul suo sguardo. Qualcosa che Caleb non avrebbe faticato a cogliere, conoscendola. "Chiunque di loro alzi un dito su di te, non uscirà intera da queste terme."
    Di nuovo si era espressa in una sorta di grugnito, afferrando il polso dell'amante saldamente tra le sue dita, a mo' di minaccia e promessa: l'integrità di quelle signorine e della loro missione dipendeva dunque ora dal Protettore del Nord. Quindi si avvicinò al suo orecchio in un sussurro: "Sei solo mio."
    Ora bisognava pensare alla prossima mossa, qualcosa che non poteva certo delegare allo Stark. Inspirò profondamente traendo forza dall'ambiente che quelle ragazze avevano contribuito a creare per ideare un piano: "Fidati di me. E controllami."
    Non aveva ben capito come funzionava la faccenda del metamorfismo, ma se il Lupo era riuscito a "vedere" oltre quelle stanze, poteva ben sperare che potesse vegliare su di lei e su quello che aveva intenzione di combinare. Recuperata la moneta dal marito (che si preoccupò di nascondere sotto la lingua), si avviò a passi lenti verso le fontane di vino ambrato per recuperare un paio di calici e colmarli. Quindi, muovendosi sinuosa, si diresse verso i soldati a guardia della stanza indicata dal marito disegnandosi sulle labbra un sorriso mellifluo: "Salve, soldati."
    Si preoccupava di parlare spingendo la moneta con la base della lingua verso il pavimento della bocca, affinché non le fosse di impedimento; la parte difficile di quella pantomima veniva adesso. Portò le mani che reggevano i calici sul seno, quel che serviva per afferrare con un paio di dita il telo bianco che ancora le copriva le nudità spalancandolo sul davanti affinché il suo corpo fosse esposto alla vista delle guardie. Lo lasciò così sforzandosi di non abbassare lo sguardo dagli occhi dei due. Le meretrici erano spudorate, specialmente se avevano bevuto da quei calici, non poteva indietreggiare in quel momento.
    "Mi hanno detto che dentro c'è bisogno della mia compagnia." -Caleb le aveva detto che c'erano un paio di servitrici (probabilmente prostitute) insieme ai due uomini. Dubitava che avrebbero fatto molte storie per una terza ragazza, le sembrava un buon lasciapassare per raggiungere l'obiettivo delle ricerche di quella mattina.
    "Mi fate entrare o continuerete a godervi lo spettacolo ancora per molto? Se mi lasciate sbrigare a svolgere il mio lavoro, potrei ritagliarmi del tempo per voi."-si avvicinò ancora di un passo tentando di nascondere la voglia di chiudere quel telo e fuggire da quel posto il più in fretta possibile.

    CITAZIONE
    Ci sono due tiri di inganno.
    Uno verso le ragazze per far credere loro che Caleb è omosessuale.
    Uno verso le guardie per farmi passare per prostituta.
    + un tiro di chiamiamola seduzione per convincere le due guardie a farmi entrare.

    Prostitute e soldati semplici sono png di rango 1 in questa tabella, quindi puoi creare tranquillamente tu gli scheletri scheda.

    Aconé non ha oggetti booster con sé, rispetto ai parametri base va considerato solo il bonus del 10% nei tiri dove si usa Diplomazia.
     
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    Essos - Mercati Generali verso le Terme Blu, Pentos • Mattina, 17 gennaio 286 AC • Aconè Tyrell e Caleb Stark
    Quasi indignate da quella rivelazione inaspettata, le ragazze si guardarono tra loro, come a voler cercare il supporto le une delle altre. Davvero quell'uomo era omosessuale? Perché, per una volta che un uomo con un fisico del genere si parava dinanzi a loro, dovevano pure essere sfortunate e non riuscire nemmeno a sentire qualche complimento che potesse farle un po' sciogliere? Forse era l'aria che c'era alle terme o forse era proprio la voglia che avevano di essere corteggiate, ma la rivelazione della Tyrell lasciò un vero e proprio sapore amaro sulle loro labbra. Era possibile che la cattiva sorte avesse deciso di colpirle proprio in una giornata che, normalmente, avrebbe dovuto riservare loro solo relax e divertimento?
    Diversa fu invece la sorte delle guardie che controllavano gli accessi al privé di quel luogo: la performance della Rosa di Alto Giardino non solo le lasciò infatti a bocca aperta, ma procurò anche qualche problemino a quelle che si azzardarono a far vagare la mente verso luoghi più reconditi: Aconé era indubbiamente bellissima e la sua promessa di tornare poco dopo, se solo loro l'avessero fatta passare senza problemi, aveva di certo smosso l'animo dei più volubili. Sicuramente un duro colpo per Caleb, che, seppur convinto del fatto che sua moglie non avrebbe mai osato tradirlo con nessuno al mondo, era in quel momento costretto a condividere la sua compagna di vita con altri uomini, anche se solo a causa della loro immaginazione.
    All'ingresso della Rosa, la vita all'interno del locale privato dell'uomo dalla vista spezzata si arrestò per un secondo. «Non aspettavamo un'altra ragazza», esordì l'uomo, stupito da quell'interruzione tanto inattesa, rivolgendosi al suo compagno di ventura. «Oh, beh, poco male: sarai di certo un regalo di questi fannulloni. Forza, vieni qui, zuccherino. Togliti quegli stracci di dosso e facci vedere cosa sai fare.»
    Con il suo nuovo paio di occhi, Caleb avrebbe potuto vedere tutta la scena. Come avrebbe reagito?

    Parole: 315

    Boh, forse ho scritto cappellate, ma comunque non ce n'era bisogno XD
    Vi ricordo comunque che all'interno della tenda ci sono l'uomo di vostro interesse, un altro uomo e delle serve.

    Tiro di inganno contro le ragazze
    [Giudizio mod + Bonus fama + Liv Competenza Inganno*4 + Liv competenza Oratoria*5 + Liv Competenza Manipolazione*3 + (Intrigo + Diplomazia + Attrazione)/6 + Affinità bersaglio/10] - [Giudizio mod*2 + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Intrigo/3*2 + Bonus convinzione]
    [11 + 39 + 11*4 + 2*5 + 0*3 + (400 + 243 + 100)/6 + 31/10] - [6*2 + 0*4 + 60/3*2 + 0] = 230 - 60 = 170 || Inganno riuscito

    Tiro di inganno contro le guardie
    [Giudizio mod + Bonus fama + Liv Competenza Inganno*4 + Liv competenza Oratoria*5 + Liv Competenza Manipolazione*3 + (Intrigo + Diplomazia + Attrazione)/6 + Affinità bersaglio/10] - [Giudizio mod*2 + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Intrigo/3*2 + Bonus convinzione]
    [11 + 39 + 11*4 + 2*5 + 0*3 + (400 + 243 + 100)/6 + 31/10] - [6*2 + 0*4 + 15/3*2 + 0] = 230 - 22 = 208 || Inganno riuscito

    Tiro di seduzione contro le guardie
    [Giudizio mod + Affinità bersaglio/10 + Liv Competenza Seduzione/2 + (Attrazione + Diplomazia)/4] - [Giudizio mod + Intrigo/2 + liv controspionaggio*5]
    [12 + 31/10 + 0/2 + (100 + 243)/4] - [5 + 15/2 + 0*5] = 100 - 12 = 88 || Seduzione riuscita
     
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    mattina 17 gennaio


    Aveva guadagnato l'accesso al locale, sebbene si sforzasse di non osservare l'effetto che le sue parole e la sua vista avevano avuto sulle guardie all'ingresso. Trovare l'uomo dalla vista spezzata a quel punto non fu che questione di pochi secondi, ma il tempo dei festeggiamenti per la Tyrell si concluse pressapoco in quell'istante esatto. Bene, era riuscita a raggiungere il loro obiettivo, ed ora?
    Se avesse palesato immediatamente la sua identità avrebbe rischiato di vedersi sbattere fuori con un pugno di mosche in mano, ma quella recita per lei era durata fin troppo a lungo. Non si cancellavano anni di pudore e moralità con una visita alle terme straniere e l'idea che stesse in qualche maniera facendo un torto al marito si insinuava nel suo cuore come un coltello affilato; forse la spavalderia che aveva avuto prima era dovuta anche ad una forma di ripicca nei confronti dello Stark che non aveva avuto la decenza di coprirsi. Una vendetta infiammata dalla gelosia. Ma ora che si trovava a dover tirare le somme...Dei sarebbe voluta sprofondare.
    Invece sorrise.
    Anche avesse voluto continuare a fingere, non aveva l'esperienza per passare da meretrice. Si era unita ad un uomo tre volte in vita sua ed in tutte le occasioni si era trattato dell'uomo che aveva sposato. Erano soli e...beh era completamente diverso! Ciononostante lasciò cadere a terra il telo tentando di apparire sicura mentre entrava nella vasca, i due calici ancora tra le mani prima di offrirne uno al compagno del suo obiettivo. Sarebbe stato saggio vedere se avessero bevuto o meno, anche per rispondere all'interrogativo sulla sostanza che stava alterando il vino; o meglio, quello era il piano principale della Rosa che ora però si trovava titubante di fronte all'azione.
    "Acqua come il Mare di Giada..."-si muoveva sinuosa lasciandosi bagnare finalmente dall'acqua calda. Ovviamente non aveva idea di come fosse l'acqua di quel particolare mare, ma il mercante aveva sottolineato come fosse questa la parola in grado di "sbloccare" la conversazione con il suo interlocutore ed Aconé si sforzò di inserirla nel discorso il prima possibile. Scivoltò sotto al braccio del suo obiettivo continuando a sorridergli; forse il luogo aveva drizzato le orecchie del suo interlocutore, ma bisognava mostrargli la moneta come le era stato indicato, o facilmente avrebbe potuto pensare ad una qualche coincidenza.
    Il problema era che la fanciulla quella dannata moneta aveva dovuto nasconderla sotto la lingua visto che non indossava vestiti. L'idea di baciare quell'individuo per consegnarla era quantomai disgustosa...quindi serviva velocemente trovare un sistema alternativo. Sistema che le si presentò davanti sotto forma della seconda coppa che aveva condotto a quel convivio.
    Se la portò alle labbra sollevando il mento ed offrendo il collo alla vista dei presenti, ben guardandosi dal bere alcunché ma lasciando invece scivolare il suo tesoro nascosto dentro il bicchiere, in posizione verticale. Ovviamente dovette ingoiare la sua saliva vistosamente per simulare l'ingoio e si premurò di lasciare scorrere un rivolo di vino lungo il collo, occupandosi di coprire eventuali tintinnii con un mugolio di eccitazione. Dei...il pensiero che Caleb la stava guardando...le veniva da vomitare.
    Quindi si sporse verso l'uomo offrendogli la coppa affinché ne guardasse il contenuto; si premurò di ondeggiarla quel che bastava per scostare il vino dal lato in cui aveva appoggiato la moneta perché fosse ben visibile agli occhi del tizio. La faccenda andava discussa in privato ovviamente, ma portare quel signorotto fuori da quella piscina poteva rivelarsi ben più difficile del previsto. Aveva infatti due compiti da portare a termine: convincere l'uomo a seguirla lontano da lì (e possibilmente accanto a Caleb) e convincere gli altri presenti che non ci fossero motivazioni secondarie.
    Si asciugò col dito il vino colato sulla pelle, la testa all'indietro e gli occhi ben chiusi: aveva rallentato il movimento ed esagerato un piccolo gemito prima di avvicinare il polpastrello sporco alle labbra del suo obiettivo. Solo a quel punto si sarebbe portata al suo orecchio per mordicchiargli giocosamente il lobo. Si augurò che questo fosse sufficiente a rassicurare gli altri sulle sue intenzioni e al contempo le dava la possibilità di sussurrare quel che desiderava.
    "Trovate una scusa per uscire di qui con me. Quel che vi posso offrire è molto più del mio corpo e non abbiamo molto tempo."
    Come avrebbe fatto a farsi perdonare dallo Stark per quel teatrino indecente?

    CITAZIONE
    Non so se è chiaro tutto XD
    Due percorsi diversi XD

    Per le fanciulle presenti e l'altro interlocutore fa la pantomima: finge di bere dalla coppa (mentre in realtà ci lascia la moneta), finge di fare petting a sto tipo ecc..insomma cerca di mantenere la facciata da prostituta. Quindi qui sicuramente un Inganno c'è.

    Lui invece non viene ingannato, gli nomino il Mare di Giada e gli mostro la moneta. Tutt'al più la furtività per evitare che gli altri sentano quel che gli sussurra all'orecchio.
     
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    Essos - Mercati Generali verso le Terme Blu, Pentos • Mattina, 17 gennaio 286 AC • Aconè Tyrell e Caleb Stark
    Le attenzioni erano tutte su di lei. E come poteva essere altrimenti? Dopotutto, la Tyrell aveva interrotto ciò che, fino a pochi istanti prima, si stava consumando dentro a quella tenda. Nessuno si aspettava il suo ingresso e, men che meno, nessuno si aspettava un ingresso di quel tipo. Come un uragano, la piccola Rosa di Alto Giardino aveva infatti scosso talmente tanto gli animi di quei due uomini, che le serve avevano iniziato a guardarla con disprezzo. Stava forse cercando di farle cacciare da quella tenda e di farle punire per non aver svolto il loro lavoro al meglio? Voleva forse dimostrare di essere più brava? Prese dalla collera, le due ragazze si scambiarono uno sguardo. Poi, forse mosse proprio dal timore di poter essere punite, si avvicinarono ai due uomini e ripresero a fare ciò per cui erano state portate lì: far passare la miglior giornata di sempre a quei clienti.
    Se, in un primo momento, l'attenzione dei due tornò quindi a focalizzarsi su quelle bellezze orientali che tanto avevano pagato, le parole di Aconé gettarono nuovamente scompiglio nella tenda. Il Mare di Giada. Era più o meno la millesima volta che l'uomo dalla vista spezzata lo sentiva nominare. Eppure, mai per la giusta causa. Che quella fosse la volta buona? Con occhio inquisitore, ricominciò quindi a squadrare la nuova arrivata. Era stata solo una coincidenza o era davvero lì per un motivo un po' più... particolare?
    Fu la coppa di vino a dargli la risposta. Quella moneta. Quella fottuta moneta. Era davvero possibile? Alzò lo sguardo, risoluto. «Levatevi dal cazzo», disse così, rivolgendosi alle due serve. Il terrore si dipinse sui loro volti, ma un ordine era un ordine e non vi potevano disobbedire. «Anche tu», disse a quel punto l'uomo, rivolgendosi al suo compagno. «Voglio rimanere da solo con lei. Mi sta facendo eccitare... particolarmente. È ora che anche io abbia la mia ricompensa.»
    Aconé aveva dunque avuto ciò che voleva. Era da sola, con lui. Era vero, Caleb non era al suo fianco, ma un passo era pur sempre stato fatto. Il resto dipendeva solo da lei.
    «Dunque? Cos'avete da offrirmi?» La domanda fu semplice, repentina. Come si sarebbe comportata la fanciulla?

    Parole: 367

    Sorry, Marco, devo rispondere o faccio ritardo con Fra u.u

    Tiro di inganno contro i presenti
    [Giudizio mod + Bonus fama + Liv Competenza Inganno*4 + Liv competenza Oratoria*5 + Liv Competenza Manipolazione*3 + (Intrigo + Diplomazia + Attrazione)/6 + Affinità bersaglio/10] - [Giudizio mod*2 + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Intrigo/3*2 + Bonus convinzione]
    [9 + 39 + 11*4 + 2*5 + 0*3 + (400 + 243 + 100)/6 + 31/10] - [6*2 + 0*4 + 60/3*2 + 0] = 228 - 60 = 168 || Inganno riuscito

    Tiro di furtività contro i presenti
    [Giudizio mod + Intrigo/2 + Liv competenza Spionaggio*2 + Liv competenza Mimetismo*4 + Destrezza] - [Giudizio mod + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Liv competenza Spionaggio*4 + Affinità attaccante/30 + Intrigo/2]
    [8 + 400/2 + 3*2 + 0*4 + 70] - [9 + 0*4 + 2*4 + 0/30 + 60/2] = 284 - 47 = 237 || Furtività riuscita
     
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    mattina 17 gennaio


    Il piano era riuscito, in parte: era rimasta sola con l'uomo che stavano cercando che, finalmente, pareva interessato alla questione per cui erano entrati in quelle terme. Restava il fatto che avrebbe preferito ci fosse anche lo Stark con lei, ma non si poteva desiderare tutto dalla vita, no?
    Fece forza con le braccia sul bordo della vasca per guadagnarne l'uscita, quanto bastava per riprendere tra le mani il telo e stringerselo attorno al corpo; dopotutto, che non fosse una semplice meretrice ora doveva essere chiaro anche al suo interlocutore. Cosa volesse la coppia era ben chiaro, ma non aveva discusso col marito dell'eventuale offerta; fino a dove erano disposti a spingersi?
    "Denaro, per cominciare." -decise di non dare una cifra specifica e lasciare che fosse il tizio a fare la sua richiesta eventualmente per primo -"Ovviamente a condizione che il prodotto sia autentico."
    Si trovavano infatti lì per delle ossa di Drago; dubitava di saper valutare la reale autenticità dello scheletro di una di quelle Bestie volanti, però sapeva riconoscere le bugie, in quello era piuttosto brava. Sperava sarebbe stato sufficiente ad evitare a lei e al marito una qualche truffa da parte di eventuali criminali.
    "Certo, dipende anche dalla pezzatura e dalla tipologia del prodotto che avete al momento tra le mani..." -uno scheletro intero non valeva quanto un cranio e men che meno come una falange. Ed un esemplare adulto non poteva essere prezzato come un cucciolo. Le variabili erano troppe per poter fare un'offerta ben quantificata al momento.
    "Qui fuori c'è mio marito." -non era il momento di giocarsi la carta della mogliettina sciocca, ma di far vedere che non era una sprovveduta quello sì -"Stabilite una cifra e se la giudicherò congrua, farò in modo che la riceviate."
    Pentos possedeva delle ricchezze che Grande Inverno poteva solamente sognare, non poteva pensare di battere i magistri di quella città in quanto a denaro sonante, ma se lasciava fosse il contrabbandiere ad esporsi per primo poteva lavorare sulla cifra posta sul tavolo.
    "Tuttavia...se ci fosse altro..." -non erano lì solamente per un gingillo da esporre nella Sala Grande del castello -"Se insieme alle ossa ci fossero delle indicazioni su dove trovare simili reperti, o un equipaggio abbastanza coraggioso da accompagnarci..." -loro avevano bisogno di guide e di uomini -"Potreste avere a disposizione le meraviglie che sono una Lady di Westeros potrebbe riservarvi. Ad Essos avete fuochi e sacrifici, ma anche io so fare le mie magie...dunque ditemi...qual è il vostro prezzo?"
     
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    Caleb vide un uomo e delle fanciulle uscire da dietro la tenda. Non capiva cosa stessero dicendo, ma era abbastanza certo che il piano di Aconé stesse andando in porto.
    Bastò un'occhiata attraverso il suo secondo paio di occhi per confermargli i suoi sospetti: in quel momento Aconé stava parlando con un uomo che sembrava proprio rispondere alla descrizione che gli era stata fornita.

    Si limitò ad uscire dall'acqua termale, muovendosi verso la tenda.
    Essendo abbastanza imponente, immaginava che la sua vicinanza fosse sufficiente a proiettare un'ombra che sarebbe stata vista dall'interno... O almeno se lo augurava.
    Si limitò a piazzarsi lì, in attesa che Aconé lo chiamasse o che succedesse qualcosa che attirasse la sua attenzione.

    Si sentiva vagamente in torto a lasciare tutta la questione nelle mani di sua moglie... doveva decisamente imparare il Basso Valyriano.
    Anche se qualcosa gli diceva che difficilmente gli sarebbe stato garantito l'accesso alla stanza privata con la stessa facilità con cui era stato permesso ad Aconé...

    Mi piazzo nei pressi del privé, se così vogliamo chiamarlo. Non attaccato alla tenda per non sembrare qualche strano pervertito.
    Just standing there.
     
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    "Mmmmhhh" Caleb poté sentire nitidamente questo verso emergere da dietro la tenda cui si era nascosto. Nessuna figura era alla sua vista eppure il Lord del Nord poteva dirsi sicuro che qualcuno avesse posato gli occhi su di lui. Semplice paranoia o veramente vi erano dei gemiti femminili?
    "Oh si...hai visto?" Sussurrò una donna "Chiama la matrona, saprà lei accontenarlo"
    Quelle sarebbero state parole interessanti da captare...se Caleb avesse saputo il Basso Valyriano.
    Purtroppo per lui, così non era e tutto quello che poté fare fu cadere vittima delle pulsioni e tentazioni delle donne pentoshi.
    Caleb sentì però distintamente una risatina, seguita da un farfugliare generale dietro la tenda.

    "Mmmhhh" La lingua languida dell'uomo attraversò tutte le labbra mentre Aconé metteva in atto il suo piano di seduzione per ottenere ciò che voleva.
    Sì, l'uomo era nitidamente eccitato e il solo pensiero di possedere una donna di quel fascino per sé...beh, avrebbe valso ben più di qualche osso di drago. D'altonde, avrebbe potuto ottenere qualcosa di vivo...al prezzo di qualcosa di morto. Poco importava la dicitura di marito che la donna aveva pronunciato. Tutto ad Essos aveva un prezzo, dalle informazioni, agli uomini, fino al matrimonio. Bisognava solo chiedersi quanto si era disposti a pagare.
    L'uomo era finalmente rimasto solo e poté dare soddisfazione ai suoi più reconditi pensieri, per quanto per la Rosa fossero disgustosi.
    "Togliti quella pezza che ti sei messa addosso e torna nell'acqua, ragazza, forza, siediti su di me e vedrai che la tua curiosità verrà soddisfatta. Se sono questa le tua fantasie strane, sarei felice di fotterti con addosso un teschio di Drago venduto dal grande Jammen".
    Insomma, qualcuno che possedesse qualcosa di più di un semplice osso esisteva, ed era anche di conoscenza dell'uomo...cosa serviva però per fargli scucire quella bocca?

    Slurp
    Improvvisamente la tenda si aprì e ne emerse una donna gigante, alta quasi più Caleb e sicuramente più pesante.
    130 chili
    splendida regina.
    rum e cocaina
    za' za'

    La carnagione della donna era un misto tra il bianco e il marrone e rappresentava perfettamente quella bellezza esotica che molti nobili di Westeros andavano ricercando.
    "Guarda questo cucciolotto" Ancora una volta, Caleb non avrebbe potuto capire cosa fosse stato pronunciato dalla donna ma avrebbe potuto giurare che stesse per saltargli addosso.
    Cosa che non fu nemmeno così improbabile perché, per quanto affaticata dai molti chili di troppo, la donna cominciò a camminare verso Caleb, come se questo potesse accoglierla nel suo "abbraccio"...già, un abbraccio figurato.
    Piccolo particolare, la splendida regina era completamente nuda e lasciava vedere qualsiasi fattezza allo sguardo dello Stark.

    Dove diamine erano finiti? Erano delle semplici terme per rilassare le membra?

    Approcci!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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    Caleb non capiva una parola di Basso Valyriano.
    Ancora una volta, quella limitazione gli stava costando caro.
    Fortunatamente, però, Caleb aveva sviluppato una grande abilità, l'abilità di capire quando darsela a gambe.

    Nemmeno il Lord delle Ossa lo aveva spaventato quanto quell'essere dalle fin troppo marcate connotazioni femminili che sembrava aver messo gli occhi su di lui.
    Senza aspettare un istante di più, lo Stark girò sui tacchi e iniziò a camminare nella direzione opposta a quella della regina, assolutamente deciso a ricongiungersi a sua moglie.

    Avrebbe attraversato la tenda che lo separava da Aconé, solo per trovarsi... Di fronte ad un'altra situazione in cui un minimo di comprensione del basso Valyriano gli avrebbe fatto estremamente comodo.
    Ciononostante, alcuni linguaggi erano universali.
    E un uomo col membro dritto che guardava lascivo sua moglie non apparteneva alla lista delle cose che era disposto a tollerare.

    Si parò tra lui e Aconé.
    Ho una femmina di gigante alle calcagna, magari possiamo presentarla al tuo nuovo amico. Sbottò mentre guardava arcigno l'altro uomo.

    Se facesse un passo falso, se ne pentirebbe amaramente. Ha detto qualcosa riguardo le ossa di drago? Domandò ancora a sua moglie.
    C'era ancora una minuscola possibilità di risolvere la cosa in modo civile, vero?
     
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    mattina 17 gennaio


    Cosa?
    Aconé restò interdetta diversi secondi a causa della reazione del contrabbandiere: non aveva capito che fosse sposata? Forse le difficoltà linguistiche le avevano impedito di esprimersi correttamente? Credeva che parlare di suo marito avrebbe messo fine definitivamente a quella farsa, ma l'uomo non sembrò capire e le parole che pronunciò le fecero infiammare le guance di vergogna. Come le era venuto in mente di umiliarsi in quel modo? Era la Lady di Grande Inverno accidenti, e se qualcuno l'avesse vista in quello stato la vergogna sarebbe ricaduta sia sugli Stark sia sui Tyrell.
    "Io...io veramente..."-iniziò a balbettare facendosi di mille colori mentre iniziava a valutare quale scusa inventarsi per correre velocemente via da quella saletta. Poi, come il cavaliere sul bianco destriero che nelle favole salvava sempre la principessa nella torre, Caleb fece il suo ingresso ponendosi a difesa dell'onore della moglie.
    "Grazie al cielo..."-tirò un sospiro di sollievo, sforzandosi di allontanare il pensiero dalla femmina di gigante che aveva messo gli occhi su suo marito, secondo il Lupo. In che razza di posto erano finiti? Quello era ciò che li avrebbe accolti in ciascuna delle Città Libere? Rimpiangeva quasi l'austerità che le aveva imposto in passato Septa Nysterica.
    "Sì, conosce un certo Jammen che gestisce la vendita di ossa di Drago nella zona."-distolse a quel punto lo sguardo dall'amato riempiendosi di vergogna -"Ma non era interessato al denaro come pagamento."
    A quel punto, prima che lo Sterminatore di Bruti saltasse al collo della loro unica fonte di informazioni, Aconé fece qualche passo in avanti per tornare a parlare col suo maleducato interlocutore: "E' mio marito. Dalle nostre parti le donne sposate non giacciono con altri uomini."
    La sua spiegazione era stata lapidaria, ma probabilmente solo chi conosceva la Rosa e l'educazione che aveva ricevuto poteva comprendere che non c'era del disprezzo o dell'ironia in quell'affermazione: la poveretta credeva davvero che fosse solo questione di diversità culturale e che nella sua Westeros il tradimento coniugale non era proprio contemplato per le fanciulle.
    "Lo chiamano Incubo dei Giganti per un motivo, provare a disonorare sua moglie è uno dei modi per scoprire quale sia." -visto che le buone non funzionavano, Aconé aveva deciso di optare per le care vecchie minacce. Fortunatamente l'atteggiamento dello Stark, che pur non capiva una parola di quanto stesse dicendo, era adeguato alla situazione che stava mettendo su.
    "Può spezzare il collo ad un uomo più velocemente di quanto ti servirebbe per chiamare le guardie."-sistemato meglio il telo attorno al corpo, la Tyrell prese a legarsi i capelli sopra la testa realizzando un nodo provvisorio con le ciocche stesse che le liberava la nuca. Si stava prendendo tutta la calma del mondo per ricomporsi dopo quanto accaduto.
    "Visto che trattare con me non è stato di tuo interesse, ora tratterai con lui." -sul volto si dipinse un sorriso finalmente calmo e tranquillo. La vicinanza del Lupo, forza a parte, riusciva sempre a farle recuperare il controllo di sé -"L'accordo che ti avevo offerto in precedenza è saltato. Ci condurrai da questo Jemmen gratuitamente e immediatamente, e noi ti risparmieremo la vita."
    Si prese il tempo di un ultimo respiro: "Se ci farai avere uno sconto dal tuo compare poi, potremmo anche decidere di darti qualche oro."

    CITAZIONE
    Se le buone non funzionano proviamo con le cattive. Tento un tiro di Intimidazione, sono nuda quindi ovviamente non ho oggetti con me XD
    Ho solo il 10% sul tiro del Tratto Diplomatico perché c'è dentro Diplomazia.
     
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    Intimidazione Aconé vs Slurpatore

    [Giudizio mod - Bonus fama/3 + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/4 + Diplomazia/2 + Bonus tortura] - [Giudizio mod + Bonus infamia + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/2]

    Giudizio mod Aconé = ...
    Giudizio mod Slurpatore = ...
    Bonus fama: (90-40)*80/100 = 40

    TABELLINA RISULTATI
    <10 Intimidazione non riuscita
    Da 10 a +40 Il pg difensore ha paura
    >40 Intimidazione riuscita


    Slurpatore (mercanti esperti range 10-16) lv 16
    160 punti + 25% = 200
    Diplo 75
    Marz 5
    Amm 80
    Intr 15
    Con 25

    [x - 40/3 + 80/2 + 2*6 + 130/4 + 244/2] - ...

    Vabbé non vado neanche avanti, non può scendere sotto i 40
    intimidazione riuscita


    Il post ve lo metto domani che non l'ho concluso, tanto non sono in ritardo
     
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    L’uomo iniziò a giocare con la mano sull’acqua facendo piccoli schizzetti e continuando ad immergerla ed emergerla. Tutto questo proprio mentre il corpo di Caleb si parava davanti a lui e la moglie cominciava a parlare con arguzia e, soprattutto, con cognizione di causa poiché sapeva che davanti ad una minaccia del genere pochi uomini sarebbero rimasti indifferenti.
    Possibile che quel mercante la stesse completamente ignorando?

    Così sarebbe sembrato ma Aconé era abile a leggere i movimenti del corpo e ancor più gli sguardi sfuggenti.
    Non c’era più spavalderia, non c’era più nemmeno la voglia di rendere quella donna sua, c’era solo la voglia di annegare e sprofondare nell’acqua esattamente come stava facendo la sua mano.
    Ci fu solo una cosa che ridestò lo Slurpone e fu parlare di sconti, forse più per deformazione professionale.
    "Ah, sconti..." lo disse con un misto tra puro divertimento e la sicurezza di chi, molto probabilmente ci era già passato.

    Proprio in quel momento, dalla tenda da cui era passato Caleb, emerse anche la donna dei suoi desideri, checché negasse. Era nuda e accompagnata da due giovani ancelle che, anche sommate, non avrebbero raggiunto i due terzi di peso della splendida regina.
    “Oh…mi hanno già mangiato il pasticcino” disse mentre la pelle le penzolava ovunque.
    D’altronde, una regina era una regina, non importava quanti chili avesse addosso.
    "vestitevi e incontriamoci fuori"

    Con quelle parole lo Slurpatore si congedò e uscì dalla vasca, mostrando un corpo non tanto migliore di quello della signora. Percorse un corridoio ad accesso limitato in cui il duo non avrebbe potuto seguirlo.

    ~

    Rivestiti e usciti, Aconé e Caleb avrebbero potuto incontrare l’uomo già pronto, stranamente senza alcun tipo di guardia o soldato a sua difesa.
    "Nessuno di si avvicinerebbe a Jammen"
    E così era vero, il luogo in cui vennero condotti sembrava un luogo molto diverso da Pentos. Era in mezzo a strani vicoli e cunicoli ed era…vuoto.
    Già, non malfamato, proprio vuoto. Le case sembravano disabitate, per le strade non passavano neanche animali randagi.

    "Entrate" affermò rimandando sull’uscio. Evidentemente non aveva intenzione di entrare a sua volta.
    Se il duo avesse accettato quell’invito si sarebbe trovato dentro una casupola completamente buia, illuminata solo da delle candele qua e là.
    Oltre il bancone vi era un vecchio gobbo senza barba.
    Li guardò e non disse nulla, tornando a versare un liquido da un’ampolla ad un’altra.
     
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    Rivestirsi fu una benedizione.
    Caleb fu enormemente felice di abbandonare quelle vasche e di tornare ad indossare i suoi vestiti: il contatto del morbido tessuto con la pelle aveva un che di rassicurante, dopo essere stato inseguito da quella donna che sembrava più simile al gigante che aveva combattuto che ad un esemplare di essere umano.

    Dei... Per cosa sto combattendo? Si chiese con una punta di ribrezzo, ripensando a quell'inseguimento.
    Avere Aconé al suo fianco lo aveva probabilmente salvato... E al contempo lui era arrivato giusto in tempo da poter evitare un grave incidente in quelle terme. Un istante più tardi e si sarebbe trovato in obbligo di sgozzare lo Slurpatore come un capretto.

    Non so cosa ci aspetterà, ma... Ti proteggerò, te lo giuro. Sussurrò a sua moglie mentre finiva di vestirsi.

    Uscendo dalle terme, trovò ad attenderlo il suddetto uomo, il quale li guidò in un vicoletto a lui ignoto.
    Aveva già visitato, in passato, luoghi malfamati. Quelli non lo turbavano particolarmente, anche se avrebbe avuto comunque le sue riserve ad accompagnarci Aconé.
    Aveva visitato il Fondo delle Pulci, per esempio, il luogo in cui la puzza di pesce che veniva dal porto si mischiava a quella di piscio. Era, a dirla tutta, convinto che quei vicoli nascondessero ben di più di semplice miseria, come se qualcuno di estremamente influente potesse usarli come proprio antro.

    A differenza di Fondo delle Pulci, però, quel vicolo era semplicemente... vuoto.
    Non sembrava esserci nessuno da cui nascondersi, nessuno da cui rimanere in guardia.
    Sembrava solo... Un vicolo vuoto, come in un mondo completamente diverso dal resto di Pentos.
    Tenendo tutti i sensi all'erta, lo Stark marciò all'interno della casupola indicatagli dallo Slurpatore, assicurandosi che non vi fosse nessuno pronto a tendere loro una trappola oltre quella porta prima di lasciare che sua moglie lo seguisse.

    A quel punto rimase in silenzio, adocchiando il vecchio gobbo che si trovava al di là del bancone.
    Non sembrava pericoloso, non in senso... fisico.
    Eppure qualcosa in quell'uomo lo spinse a rimanere particolarmente attento...

    "Nessuno si avvicinerebbe a Jammen"

    E lui aveva portato sua moglie proprio lì, da quel Jammen...
    Sperava solo di riuscire a concludere quell'affare al più presto...
     
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    17 gennaio


    Non c'era stata gioia più grande per Aconé di asciugarsi, rivestirsi e lasciare quelle terme maledette.
    La felicità della Tyrell (e a ben vedere anche di suo marito) si smorzò però piuttosto in fretta alle parole e alla vista del quartiere in cui il loro uomo li aveva condotti. Non sembrava ci fossero pericoli poiché, in effetti, non sembrava ci fosse un bel niente. E se il fatto che il contrabbandiere non volesse entrare non le sembrava fosse da ricondursi ad un qualche tipo di trappola, al contempo non migliorava la situazione di tensione che aveva iniziato a prendere il sopravvento sul cuore della Rosa.
    "Inizio a dubitare tu possa proteggermi da alcunché in queste terra." -mormorò rivolta a Caleb mentre faceva il suo ingresso nella buia casupola che le era stata indicata. Il vecchio intento a versare liquido nelle ampollo, che li aveva degnati di un solo sguardo e neanche una parola, doveva essere il famigerato Jammen a cui nessuno voleva avvicinarsi. Si prese il tempo di un respiro per valutare la situazione e decidere come approcciarsi al...cos'era? Un contrabbandiere? Un santone? Oramai nulla poteva più stupirla.
    "Ci hanno portato qui per un osso di Drago, ma non è quello che ci interessa veramente." -dubitava che i convenevoli di qualunque sorta fossero di qualche tipo di interesse per lo sconosciuto che a sua volta non si era presentato. Dunque decise di affrontare direttamente la questione, in lingua locale per la buona pace dello Stark.
    "Ci interessa Valyria." -fece per avvicinarsi al bancone.
    Nessuno si avvicinerebbe mai a Jammen.
    Il pensiero le fece fermare i passi per tornare indietro accanto al marito, la sicurezza non era mai troppa.
    "Dove trovi le tue merci? Come te le procuri? Come si entra nelle rovine valyriane e se ne esce vivi per raccontarlo?"-le domande della donna erano dirette ma in quelle città niente era dato per niente. Stava quasi per offrirgli del denaro, se non fosse che il tono divertito con cui l'uomo delle piscine aveva commentato la sua richiesta di sconti le aveva fatto pensare che non era propriamente il denaro ciò che interessava questo a Jammen.
    "Perché nessuno si avvicinerebbe mai a Jammen?"
     
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    I due si avvicinarono...ma non troppo, proprio prendendo spunto dalle parole che avevano sentito da poco.
    Chissà perché nessuno si avvicinava a quell'uomo.
    Beh, sicuramente il fisico non invogliava a starci vicino...ma doveva esserci di più.

    Gli occhi di Jammen guizzarono immediatamente su Aconé, studiandola e scrutandola. No, non stava cercando di vedere cosa ci fosse sotto le sue vesti...ma ancora più sotto, quasi nel suo animo.
    Aveva compreso ciò che la donna aveva richiesto ma non fece minimamente una smorfia.
    Non disse di sì, non disse di no.
    Non fece domande.
    Jammen non era minimamente interessato a rispondere, ciò era chiaro ad entrambi gli sposi.

    Si accasciò per un attimo, fino ad aprire una piccola anta di un armadietto nero che toccava fino a terra.
    Estrasse due boccette, molto piccole e che potevano essere lunghe quanto l'indice di Aconé. Erano identiche e chiuse da un piccolissimo tappo di ceramica. Vuote, trasparenti.
    Non c'era nemmeno un granello di polvere sul loro vetro, cosa che poteva risultare strana visto il luogo da cui erano state appena estratte.
    Jammen le appoggiò sul bacone e con due dita lunghe e strette, quasi fossero quelle dello Sconosciuto, le spostò dal lato del bancone più vicino ad Aconé e Caleb.
    Dovevano essere riempite?
    Non parlava, ma portò vicino alle due boccette anche un altro oggetto, una specie di pugnale, anche se molto ricamato. Difficile potesse essere portato in battaglia ma sicuramente faceva la sua ottima figura durante cerimonie e rituali.

    Fissò per un istante Caleb, poi la moglie.
    Chiuse per un secondo gli occhi, poi tornò a strofinare quello che sembrava essere proprio un osso. Animale? Umano...chissà.

    Eh...vedete voi.

    qualsiasi cosa vogliate fare.
     
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38 replies since 20/9/2022, 13:06   873 views
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