Se p è un morfismo lineare che commuta con l'azione di gruppo

Quest Vicare-Astrid

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    Non si poteva certo dire che Astrid avesse chissà quale esperienza di navigazione, d’altro canto le donne come lei neppure erano gradite su una nave e da quel punto di vista aveva avuto modo di sperimentarlo sulla propria pelle per ben due volte, nei mesi precedenti… tuttavia il dubbio in lei rimase.

    “Non basta una sola nave per causare problemi? Magari è… non so, una specie di avanscoperta o qualcosa del genere”
    Azzardò, cullando placidamente Kristoff e rimanendo con lo sguardo fisso all’orizzonte.

    Probabilmente le sue parole, alle orecchie di altri armigeri più esperti e navigati avrebbero potuto suonare come infondate paranoie, se non addirittura conclamate idiozie, eppure c’era un qualcosa d’inspiegabile che nel profondo sembrava turbarla e il fatto che anche lo stesso ser Stone avesse ammesso la possibilità che quella nave contenesse i fanatici che pochi giorni prima avevano messo a rischio lei e suo figlio non ebbe altro effetto se non quello di scatenare in lei una profonda angoscia che tentò inutilmente di placare andando a carezzare la guancia del neonato stretto tra le proprie braccia.

    “Non sapevo avessero radunato forze considerevoli, ero convintissima che fossero stati attivi solo nella capitale, non altrove”

    La voce di Astrid non mancò di mostrare una certa vena a metà tra il nervoso e il teso: il rumore delle onde che s’infrangevano contro lo scavo della nave, il vento che fischiava e le voci degli altri marinai sul ponte assieme a loro finirono per mischiarsi, diventando un boato in cui la Grafton sprofondò per qualche istante interminabile.

    “Ma quindi se adesso i fanatici hanno a disposizione una flotta significa che i Sette Regni sono nel bel mezzo di una guerra civile?”

    Trovava assurdo che quel pugno di straccioni accecati dalla religione che ad Approdo del Re erano stati massacrati con facilità dai soldati di suo padre e dalle Cappe Dorate riuscissero, di contro, a dare così tanto filo da torcere ad eserciti ben più grandi e, almeno sulla carta, più preparati. Probabilmente la sua era una domanda stupida, banale o addirittura scontata, ma per Astrid che non s’interessava di politica rappresentava un’implicazione enorme, anche solo per il rischio che quella fetta di popolazione rappresentava per i nobili e la famiglia reale.

    “Forse potremmo… che so, aggirarli semplicemente? Magari non ci hanno ancora visti”
     
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    Con lo sguardo contrito verso il misterioso vessillo ad ovest, Vicare continuò a nascondere disperatamente la crescente ansietta che saliva dalle viscere.
    Shht! - fece al marinaio che, ignaro poveretto, gli voleva proprio puntare il dito verso il suo principale problema: i segnali degli alleati.
    Fingendosi oltremodo concentrato e dedito a leggere il momento forse poteva addirittura passare per saggio lupo di mare, imperturbato dai segnali altrui…ma cosa si poteva inventare? Lo sguardò balzò all’ammiraglia, stava rallentando per volontà del Bar Emmon o per una corrente sfavorevole? Era la mano di Merling a frenarlo o era un gioco del destino?
    Ch’io sia maledetto…. - ringhiò a denti stretti: un Braavosiano inetto in mare, una storia alla quale non avrebbe creduto nemmeno un bambino.
    Abbiamo una missione chiara, Bar Emmon più di tutti dovrebbe saperlo…da lui non mi aspetto azzardi. - commentò. In effetti avrebbe contato nell’avventuroso Throne magari, il quale nel fallimento sarebbe stato facilmente accusato di giovine spregiudicatezza e nel successo invece acclamato, potendo rivendicare un’influenza positiva su di lui.
    Non possiamo rischiare certo la compattezza della formazione. - disse con tono grave scuotendo la testa. Magari gli avrebbero dato un bel cappello da ammiraglio a cose finite, un bel copricapo piumato.
    Occhi sull’ammiraglia, manteniamoci sulla sua scia. Non è affar nostro sorvegliare le rotte della Baia, ma non possiamo permettere di disperderci. La priorità è mantenere la formazione, chiaro? - spiegò con la massima autorevolezza possibile.
    Cieco e sordo ad ogni segnale indecifrabile, assumere la massima rigidità formale poteva essere l’ultima soluzione per salvare la faccia…tanto non correvano nessun pericolo no? Erano otto contro uno nel peggior dei casi


    Mea culpa, mi è scivolato il fine settimana fra le dita.
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    Astrid Grafton• 17 gennaio 286 • Baia delle Acque Nere -nave gialla• Mezza giornata

    "Uhm.."-Ser Stone non rispose alla prima domanda della Grafton, ma osservò bene il fare del marinaio di vedetta che non sembrava aver avvistato alcunché e le reazioni della nave dove si trovavano il resto delle truppe di Città del Gabbiano che sembrava voler seguire ciecamente l'ammiraglia senza fornire altre risposte. Quello non era il momento di fare commenti in merito, però.
    "Senza un'azione decisa del Re e del suo Drago, temo che questo morbo non verrà mai sradicato da queste terre. Neppure la Valle ne è stata del tutto esente...sono edera velenosa che torna ogni volta che provi a strapparla via."-in quel momento andò ad indicare i movimenti della nave davanti che sembrava voler proseguire aggirando la costa ed il problema rappresentato dall'imbarcazione nemica -"Sembrerebbe che il Comandante Bar Emmon sia del nostro stesso avviso. Non siamo veloci ma abbiamo il vento a favore, penso dunque che riusciremo ad essere lontani dalla loro scia entro...cosa sta succedendo?"
    Stavolta a richiamare l'attenzione di Ser Stone furono i marinai di poppa che riferirono un movimento sospetto nell'imbarcazione di coda che aveva preso a deviare verso la costa: "Chi comanda quella nave? Chi c'è su quella dannata nave?!??"

    Vicare Vorys• 17 gennaio 286 • Baia delle Acque Nere -nave gialla• Mezza giornata

    La pantomima del braavosiano sembrava funzionare almeno fino a quel punto. Duran Bar Emmon stava conducendo le navi lontano dall'imbarcazione misteriosa con buona pace dei presenti, sebbene Vicare non avesse decifrato i segnali che gli erano stati inviati. I suoi sogni però stavano per vedere un'improvvisa e strana realizzazione...
    "Lord Vorys! La nave di coda sta deviando dalla rotta e si sta dirigendo verso il nemico!"-eccolo qui Ser Conrad Thorne in azione. Aveva avvistato infine anche lui la nave dei fanatici e vedendola da sola doveva averla giudicata un buon bottino per la sua nave ed i suoi uomini. Potevano continuare per la loro strada ed abbandonarlo in quello scontro sperando nella superiorità numerica degli uomini della Corona o sarebbero dovuti intervenire mettendo a rischio la vita di Astrid e Kristoff?
    "Che facciamo, Lord Vorys? Li seguiamo?"

    CITAZIONE
    Disegno_senza_titolo__1_
    La nave arancione da sola si sta spostando verso il nemico.
    Date ordine di seguirlo? Ve ne andate per la vostra strada?
    Seguo voi e vediamo.

    FORMAZIONE
    Nave azzurra AMMIRAGLIA: Duran Bar Emmon + 150 soldati Bar Emmon + 60 prigionieri= 211 persone
    Nave gialla: Billy Stone + Astrid e Kristoff (contano come uno) + 238 soldati Grafton + 60 prigionieri= 300 persone
    Nave verde: Vicare + 229 soldati Grafton + 70 prigionieri= 300 persone
    Nave rosa: 240 soldati Grafton + 60 prigionieri= 300 persone
    Nave rossa: Dick Crabb + 150 soldati Crabb + 60 prigionieri +20 soldati Grafton= 231 persone
    Nave blu: 230 soldati Grafton +70 prigionieri= 300 persone
    Nave marrone: Reginald Waters + 150 soldati Massey + 60 prigionieri + 20 soldati Grafton= 231 persone
    Nave arancione: Conrad Thorne + 150 soldati Thorne + 60 prigionieri+ 23 soldati Grafton= 234 persone

    Limite post: lunedì 3 aprile
     
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    Tch- scosse il capo dipingendosi il volto di contrarietà - Conrad Thorne avrebbe dovuto rispettare la rotta dell’ammiraglia…- certo, se questo fosse stato il desiderio di Vicare, non lo avrebbe certo messo in coda alla formazione - Ma non possiamo abbandonarlo, segnalate che si getti l’ancora! Restiamo all’erta e pronti a sostenere il nostro alleato! Preparate i vostri cuori alle intemperie uomini, non sappiamo cosa possa riservarci questo incontro- ordinò sventolando l’indice con risolutezza per affacciarsi con fronte aggrottata fuori bordo per cercare di decifrare i movimenti delle altre navi.
    Il Thorne non deludeva, prendeva iniziativa assumendosi la responsabilità dei rischi e dell’insubordinazione. A Vicare non sarebbe stata perdonata alcuna variazione di percorso, era prigioniero quasi tanto quanto il poveraccio che aveva sfamato in cabina, ma per mezzo del Thorne si sarebbe potuto affermare…con il favore del Re Merling ovviamente.
    Tenete d’occhio la nave di Ser Crabb - gridò alle vedette. - Sarebbe suo onere assistere il Thorne…se si rifiuta toccherà a noi. - Sentiva di poter indovinare la risposta a quella domanda, se il disprezzo che il giovane Conrad aveva per Dick Crabb era anche solo parzialmente ricambiato, il pavido nobile sarebbe rimasto statico…o avrebbe navigato in direzione opposta.
    Vicare realmente non lo biasimava, non gli piaceva umiliare chi aveva un funzionante senso di autoconservazione…se lui fosse nato nobile non sarebbe stato tanto diverso probabilmente.
    Eventualmente credi di riuscire a farci passare oltre la nave del Crabb? - chiese con più riserbo al timoniere- Non so quali siano le intensioni del ragazzo, ma è imperativo che una nave lo accompagni qualora le cose dovessero andare storte.- nel migliore dei casi avrebbero semplicemente chiarito l’appartenenza di quel vascello sconosciuto, salutato per poi tornare in formazione.
    In effetti, Vicare non pensava nemmeno a quello che sarebbe potuto accadere in quell’incontro, ma era fissata al “dopo”, all’inevitabile discussione che sarebbe esplosa al primo porto, od incontro che avrebbero tenuto fra tutti i capitani.
    Di tutte le navi, oltre che allo spirito di autoconservazione del Crabb, Vicare contava anche sullo spirito invece di protezione di Ser Stone. Solo un folle avrebbe portato una madre col figlio nelle remote vicinanze di una mera ipotesi di arrembaggio!

    Ma lui? Lui voleva davvero esserci in quelle vicinanze? Se avesse pensato un poco più a fondo avrebbe probabilmente tenuto un comportamento più simile a quello che sospettava avrebbero tenuto lo Stone ed il Crabb, ma la verità era proprio che il Braavosiano aveva lo sguardo talmente fissato oltre l’orizzonte che rischiava di non vedere i possibili scogli sui quali rischiava di naufragare.
    Non so se posso comunicare alle altre navi in modo generico vista la evidente carenza di competenze xD. Ad ogni modo il piano è innanzitutto fermarsi e, se nessuna delle navi della "retrofila" segue il Thorne, accompagnarlo all'avventura!
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    “Andiam bene…” Fu la risposta della Grafton, che mosse un paio di passi indietro in modo da allontanarsi un altro po’ dal parapetto ed evitare ogni genere di rischio per Kristoff, ancora dormiente tra le pieghe del tessuto che avvolgevano il suo corpicino.
    Quindi né la terra né il mare erano sicuri e nessuno dei due sarebbe stato un posto sicuro non raggiungibile dalla follia del fanatismo religioso. Il che poteva dire soltanto che una guerra civile fosse alle porte? Magari già iniziata? Chi poteva dirlo.

    Per quanto Astrid non sapesse niente di manovre navali, specialmente di fronte a potenziali pericoli, l’atteggiamento di alcune delle navi sembrava quantomeno ragionevole: perché mai ingaggiare battaglia e rischiare di essere sopraffatti da eventuali vascelli giunti in appoggio all’unico fino a quel momento avvistato? Tanto valeva fare buon viso a cattivo gioco e procedere dunque con l’ignorare la minaccia e passare oltre.
    Il rischio, dal punto di vista totalmente ignorante di Astrid, era quello di essere seguiti, ma in un contesto simile dove non vi erano altre minacce all’orizzonte… beh, poteva dirsi la scelta giusta, con un discreto margine di certezza.

    Tuttavia, mentre l’imbarcazione che comandava il gruppo sembrava essere intenzionata a non ingaggiare il veliero dei fanatici e a proseguire la navigazione, dietro di loro qualcosa stava effettivamente accadendo ed Astrid potè trovare subito un riscontro visivo di ciò che ser Stone aveva notato immediatamente prima di lei: una nave del loro gruppo pareva infatti in pieno sganciamento dalla flotta, diretta verso la costa o più probabilmente verso la nave appena avvistata.

    “Non si può segnalare l’ordine anche a loro? Magari non hanno notato il comando di Bar Emmond e hanno deciso di combattere” Chiese Astrid, sistemandosi Kristoff tra le braccia e portando una mano davanti agli occhi per proteggersi dal vento che sferzava quel lembo di mare.
    Il timore vero e proprio, tuttavia, era quello che la nave fosse stata dirottata o che magari alcuni dei marinai si fossero ammutinati, riuscendo quindi a prenderne il controllo, nonostante la situazione sul ponte – almeno dalla distanza – sembrasse piuttosto calma. Se così fosse stato, dovevano solo sperare che gli ammutinati non fossero intenzionati a passare dalla parte dei fanatici, altrimenti si sarebbero ritrovati con due problemi al posto di uno solo – perraltro aggirabile -.
     
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    Vicare Vorys• 17 gennaio 286 • Baia delle Acque Nere -nave gialla• Mezza giornata

    "Negativo, Signore."-la risposta del timoniere raggiunge le orecchie del braavosiano mentre la nave del Thorne si muoveva lentamente verso la costa e la retroguardia non sembrava muoversi di un solo centimetro nella distesa d'acqua -"Siamo in una posizione troppo centrale, è impossibile far manovra aggirando la nave del Crabb."
    Se Vicare era in cerca di una scusa per non intervenire, quella sembrava ottima. La visuale migliorava mano a mano che la flotta proseguiva verso nord: l'imbarcazione sconosciuta si muoveva più rapidamente, ma l'ingombro di quella reale costrinse infine la prima a rallentare il passo. Ci fu a quel punto un gran rigirio di bandiere di cui il povero orefice non capiva un bel niente. Quel che sventolò alla fine, dopo un tempo che sembrò interminabile, fu una bandiera bianca alla quale l'ammiraglia rispose con una a strisce gialle e rosse.
    Quantomeno stavolta Vicare riuscì a vedere la nave del Bar Emmon gettare l'ancora mentre quella del Thorne sembrava in avvicinamento insieme all'imbarcazione più piccola. Era un buon segno? Di certo avrebbe dovuto imitarlo se non voleva causare il secondo incidente nelle acque del Mar Stretto.
    La nave del Crabb e quella del Waters avevano lasciato scendere delle scialuppe in acqua e gli occhi del braavosiano poterono individuare i due nobili insieme ad un pugno di rematori occupare proprio le scialuppe che si muovevano in direzione dell'ammiraglia.
    Una sorta di incontro?

    Astrid Grafton• 17 gennaio 286 • Baia delle Acque Nere -nave gialla• Mezza giornata

    Fortunatamente quello che stava accadendo in lontananza tra la nave delle retrovie che si era allontanata e l'imbarcazione di fanatici sembrava ben chiaro a Ser Stone che informò la figlia del suo Signore di qualsiasi informazione le bandiere nautiche e la posizione delle navi riuscivano a dargli.
    "I fanatici non sembrano voler fuggire, guardate mia Signora!"-a quel punto andò a spiegare che nel codice nautico quel che stava accadendo in lontananza era un'azione diplomatica; un parlare dunque che non sembrava voler dar seguito ad uno scontro armato, almeno per il momento.
    "Guardate, i fanatici issano la bandiera bianca. E' un segno di resa, non ci saranno battaglie."
    Il sorriso di sollievo di Ser Billy era talmente ampio da abbracciare l'albero maestro: "SEGUITE L'ESEMPIO DELL'AMMIRAGLIA! CALATE L'ANCORA! PREPARATE LA SCIALUPPA!"
    Gli ordini del cavaliere furono seguiti dal rumore metallico di aggeggi di piombo che venivano gettati in mare per artigliarsi al fondale ed impedire l'avanzamento dell'imbarcazione, azione imitata dalle altre navi della flotta. In lontananza la nave dei fanatici oramai arresa era diretta verso la flotta, con quella alleata.
    "Ci riuniremo sull'ammiraglia così da essere ragguagliati sull'accaduto e decidere cosa fare. Siete una nobile, Lady Astrid, quindi il posto a questo concilio è il vostro. Tuttavia potrebbe essere più sicuro restarsene su questa nave..."-per una volta avrebbe lasciato fosse la rossa a decidere il suo destino più prossimo.


    CITAZIONE
    Apparentemente tutto bene...ora i Capitani dovrebbero andare sull'Ammiraglia per discutere di quanto accaduto ecc. Astrid decidi tu se andare o meno. Nel caso ruolate pure il vostro arrivo con la scialuppa fino alla nave del Bar Emmon ed il vostro "carico".
    Importante: mi raccomando con qualsiasi disposizione/oggetto che portate ecc che si potrebbe ballare.

    Limite post: mercoledì 12 aprile
     
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    Vicare schioccò nuovamente la lingua contrariato, se non poteva raggiungere il giovane Thorne non poteva nemmeno assicurarsi che avesse la meglio, gli sarebbe toccato affidarsi alle abilità del giovane…ossia al caso fondamentalmente.
    Se le azioni del Crabb dovessero costare la vita la vita a Conrad…se dovessero costarci una nave… - sventolò la minaccia senza concludere. C’era poco che potesse effettivamente minacciare di fare, non era nemmeno sicuro dei rapporti di forza fra le famiglie Thorne e Crabb. Gli bastava fortificare la sua posizione come sostenitore del coraggio ed avventatezza della loro retroguardia, almeno in quel primo momento. Se il giovane gli fosse stato sottratto così presto, Vicare avrebbe perso il fondamentale catalizzatore di caos, costringendolo a dover assumere più rischi su di se o…o seguire le regole. e ritrovarmi solo e fottuto a Porto Bianco

    Ma il fato decise di guardare benevolmente l’avventatezza del giovane, o la malizia del suo fomentatore, ed i tesi minuti di inseguimento fra il vascello Thorne e l’eptacandeluto culminarono con la bandiera bianca di quest’ultimo. Era come una partita di cyvasse vinta per resa nella fase di posizionamento delle pedine: era il massimo!
    Ah-ha! - esultò strattonando il timoniere per il braccio -Ce l’ha fatta! Un magnifico giovane, il futuro del Regno vi dico! - gongolò soddisfatto. Quali potevano essere gli effetti di quella resa? A Vicare bastava la bandiera bianca francamente, stabilita la vittoria era quasi predisposto a lasciarli andare. Si rendeva conto dell’alta improbabilità, ma ora gli toccava pensare a quale fosse l’esito più vantaggioso per lui.
    Nemmeno il tempo di mettere in ordine due o tre pensieri che l’azione collettiva dei vari capitani di vascello della sua flotta indicò che era stata indetta, probabilmente, una riunione.
    Merling, non pensavo ad una resa dei conti così rapida. - pensò. Se loro erano già in acqua, lui era inevitabilmente in ritardo.
    Una scialuppa, presto! Una scialuppa e quattro rematori
    Ebbe giusto il tempo di aggiustarsi il pugnale alla cinta prima di imbarcarsi per raggiungere quello che supponeva essere un ritrovo per decidere cosa fare della nave fermata.
    Ai fini della missione sarebbe più semplice disarmare la ciurma e scortare la nave al primo porto…dubito che con gli uomini che abbiamo possiamo permetterci di requisire la nave e fare loro tutti prigionieri…
    Sarebbe ancora più semplice affondarli qua e proseguire, ma dubito che la prospettiva di punire così duramente una nave che non ha nemmeno opposto resistenza possa essere particolarmente attraente…

    Ad ogni modo garantire un sereno proseguimento della missione era una sua priorità, ma non la prima. Il suo gioco rimaneva quello di cercare di acuire la discordia fra i vari capitani per convincerne almeno una parte a seguirlo a Nord.

    Una volta calata la scialuppa nelle scure acque della baia, Vicare non poté evitare di controllare al suo fianco chi stesse venendo dalla nave capitanata da Ser Stone. Da un lato avrebbe preferito che Astrid rimanesse al sicuro a badare a Kristoff…ma egoisticamente fremeva alla prospettiva di poterla rivedere. Quei mesi che avevano potuto trascorrere relativamente vicini, pur separati, alla Fortezza Rossa erano stati intossicanti da quel punto di vista.
    Avrebbe approvato lei dei suoi piani? C’era da dire che lei anche era stata piuttosto audace in passato, ma era possibile che la nascita di Kristoff l’avesse resa meno propensa a strategie del genere.
    L’importante è che funzioni. Finché arriviamo a Porto Bianco sani, salvi, ed accompagnati da quanti più soldati possibile, mi potrò far perdonare tutto - Alla fine sarebbero stati liberi ed al sicuro, quello era l’importante e quello era ciò che doveva continuare a ripetersi per rimanere concentrato sull’obbiettivo.
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    Acacio dei Mille Carrubi
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    Destrezza 0
    Intelligenza 0
    Carisma 0
    Costituzione 3
    Vita 6
    Monete 4
    Oggetti Pozione di Cura
    Origine Broney Vale
    Quest attivaCacciatore di Taglie

    ops, scheda sbagliata
    Equipaggiamento:
    Pugnale Curioso (7A/2D/4P) +3 Attrazione
    Tunica di lana +7 Attrazione +10% resistenza al freddo
    Spilla d'Argento +6 Attrazione
     
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    Il fato sembrava giocare contro Astrid: ogni qualvolta sembrava essere giunta alla conclusione d’aver appena inquadrato una situazione ed averne compresi i molteplici sviluppi, ecco che prontamente veniva smentita con un qualche evento inaspettato che la costringeva a rimettersi in discussione. Per lungo tempo aveva creduto che sedici anni fosse un’età in cui si poteva aver visto già gran parte delle cose che l’avrebbero accompagnata per tutta la sua vita, ma era evidente che si sbagliasse… e forse era meglio così, da un certo punto di vista: non dirsi mai totalmente preparata le permetteva di mettersi in discussione e non cadere nel circolo vizioso dell’ozio e della lentezza mentale.

    “Siamo sicuri, ser Stone?” Chiese con sospetto; d’altra parte, chi più di lei poteva nutrire più di qualche dubbio sulla volontà delle intenzioni che si celavano dietro a mosse e gesti di coloro che fino a poco prima avevano cercato di uccidere lei e il bambino che all’epoca portava ancora in grembo?
    Il cavaliere incaricato di proteggerla, tuttavia, sembrava particolarmente sicuro di ciò che aveva appena detto e chi era Astrid per dissentire e non fidarsi? D’altra parte, stava ascoltando le parole di un uomo al servizio di suo padre e non dei fanatici, per cui non avrebbe avuto alcun motivo per mentirle o per sminuire la situazione, anche perché a risentirne sarebbe stata soltanto la sua testa, nel caso in cui fosse accaduto qualcosa alla figlia di Lord Grafton.
    I rumori pressochè gridati dell’armigero, unito allo sferragliare delle scialuppe che lentamente si avviavano verso il pelo dell’acqua fu abbastanza per infastidire Kristoff, che si agitò piangendo nelle braccia della madre, la quale lo strinse a sé e fece del proprio meglio per calmarlo, scoprendo parte del suo capo e carezzandone l’ancora fine ciuffetto ramato.

    “Shh, shh… tutto a posto, tutto bene”

    Poche parole mormorate in modo così materno che la stessa Astrid si stupì di quanto, nel giro di pochi giorni, fosse entrata totalmente nell’ottica di dover badare anche ad una creaturina innocente e delicata come quella che aveva stretta tra le braccia e che, nel giro di qualche minuto, decise finalmente di tranquillizzarsi.
    Ser Stone, nel frattempo, aveva dissolto ogni dubbio in merito a cosa sarebbe accaduto di lì a poco: per quanto strano fosse, un’intera imbarcazione di fanatici aveva davvero deciso di arrendersi senza colpo ferire e nonostante ciò lasciasse sbigottita l’erede di Città del Gabbiano, si aprivano una serie di possibilità da soppesare, ma non avrebbe potuto fare alcun tipo di valutazione se avesse deciso di rimanersene in disparte, sulla nave che per tutti i giorni precedenti era stata la sua casa temporanea. E poi… c’era Vicare. Non lo nascondeva nemmeno più, ogni minuto trascorso lontano da lui, anche se a poche centinaia di metri di distanza, era una vera e propria tortura e non sopportava più l’idea di essere promessa e allo stesso tempo di non poter stare con il suo futuro marito, specie in un momento del genere, quando non desiderava altro che la sua presenza al proprio fianco.

    “Se avessi voluto una sicurezza assoluta, Ser Stone…” Mormorò Astrid, in un tono gentile ed educato ma allo stesso tempo che lasciava trasparire un certo grado di sicurezza nelle proprie parole “… avrei optato per essere rispedita a Città del Gabbiano insieme a mio padre. E questo scricciolo di bambino è nato nel bel mezzo di una rivolta in città. Direi che sono abituata al non essere mai al sicuro, non preoccupatevi”.
    Così dicendo, si avvicinò al parapetto, facendo cenno agli altri uomini dell’equipaggio per essere aiutata a montare sulla scialuppa in compagnia di Kristoff, che per tutta la durata dell’operazione d’imbarco tenne stretto al proprio petto, terrorizzata dall’altezza e dalle ovvie conseguenze che una sua disattenzione avrebbe potuto comportare.

    Astrid è costretta a salire senza armi, visto che non ne ha con sè TwT procede a passarle una mitragliatrice sotto la veste


    Edited by Erika_111 - 12/4/2023, 02:31
     
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    Vicare Vorys/ Astrid Grafton• 17 gennaio 286 • Baia delle Acque Nere -nave ammiraglia• Mezza giornata

    Vicare ed Astrid avrebbero già potuto incrociare gli sguardi mentre le rispettive scialuppe venivano calate in acqua e quindi portate a suon di remi verso l'ammiraglia; nel momento in cui, con estrema attenzione, i marinai si accingenvano a caricarli sulla nave guidata dal Bar Emmon poi, forse si sarebbero potuti scambiare anche qualche parola. Sarebbe stato solo una volta che i piedi di entrambi si fossero trovati sul ponte della nave però che si sarebbero potuti riabbracciare.
    Sfortunatamente la situazione non permetteva di dilungarsi in troppe cerimonie: tutti i nobili della spedizione erano riuniti attorno a Conrad Thorne e a dieci prigionieri in ginocchio, le mani legate con una corda dietro la schiena. Tutti i presenti avrebbero riconosciuto in loro, nei loro capelli rasati e nella stella a sette punte incisa sulla fronte, i fanatici del Sentiero Luminoso. Si trattava per l'appunto solo di dieci individui, mentre un gruppo più cospicuo di uomini era rimasto sulla nave stretta, rappresentati sull'ammiraglia solo da tre persone: due erano in armatura e restavano in silenzio in disparte, mentre il terzo non aveva armi con sè, almeno in apparenza, ed era così ben vestito da assomigliare più ad un nobile che ad un uomo d'arme. In ogni caso questi tre, e quelli rimasti sulla nave, non avevano nulla che facesse pensare a dei fanatici.
    "Io, Conrad di Casa Thorne, ho conquistato la fiducia di questi mercenari e ho provveduto alla cattura di questi nemici della Corona e alla confisca della loro nave!" -il ragazzino era così tronfio di potere e gloria che probabilmente avrebbe potuto camminare anche a qualche passo dal suolo. L'uomo si prodigò in un inchino a confermare le parole del biondino; si trattava dunque di mercenari.
    "Corrrrretto miei Signorrrrri. " -l'uomo parlava la lingua comune ma con un marcato accento orientale -"Siamo stati assoldati perrrr combatterrrre nell'isola di Rrrrroccia del Drrrrago da questi individui."
    Roccia del Drago era un motivetto che tornava fin troppo spesso.
    "Puah!"-uno dei prigionieri sputò sulle scarpe del mercenario che restò impassibile nella sua posizione -"Lo Sconosciuto reclamerà le vostre anime impure e soffrirete nei Sette Inferi!"
    "Silenzio!"-il Thorne zittì il fanatico con un calcio sulla guancia -"Dovevate pensarci prima di assoldare dei mercenari, non sapete che prestano il loro servizio al miglior offerente?"
    "E di grazia..."-finalmente Duran Bar Emmon, rimasto in silenzio fino a quel momento, decise di intervenire -"Cosa avete messo sul piatto per qualificarvi come miglior offerente?"
    "Gli erano stati garantiti centosessanta Dragoni, ho contrattato la loro neutralità per trecento." -mentre Astrid e Vicare si facevano i conti in tasca, il Bar Emmon rischiava una sincope. Dall'esterno solo il sopracciglio alzato mostrava il suo reale stato d'animo: "Vado errato nel supporre che Conrad Thorne non disponga di una tale somma nelle sue tasche?"
    Solo in quel momento l'orgoglioso ragazzino arrossì, trovandosi colto in fallo: "Beh, no...ma ho pensato che con tutti i nobili qui riuniti...saremmo riusciti a coprire le spese senza difficoltà."

    CITAZIONE
    Da Regolamento:
    CODICE
    Assoldare mercenari png ha un costo che va da 2 a 5 ori a mercenario per battaglia (si gioca al rialzo o al ribasso a seconda della difficoltà dell'impresa, della nomea dei combattenti, dell'abilità nella trattativa ecc) + 1 oro a mercenario per ogni mese on di impegno (quindi se si assoldano mercenari solo come scorta si pagherà solo questo e l'extra solo in caso debbano intervenire) + da 0 a 10.000 ori extra nel caso bisogna fornire alla Compagnia mercenaria risorse militari o logistiche per l'impresa.

    Ho fatto pagare ai fanatici il minimo, cioé 2 ori base + 2 ori (per due mesi di impegno) *40 mercenari= 160 Dragoni.

    Indicazioni
    CITAZIONE
    1) Questione soldini. Ogni png ha i 30 Dragoni del suo borsello base, quindi se convincete tutti i nobili a pagare avreste 150 ori da loro a cui dovreste aggiungere i vostri soldi + qualsiasi cosa vi venga in mente per raggiungere la cifra di 300 ori (oggetti, schiavi, quel che volete).
    Ma...potete decidere anche di trattare per altro.
    O...potete decidere di non pagare e fare battaglia.
    Insomma...la questione pagamento mercenari a voi.
    +
    Avete potenzialmente dei prigionieri del Sentiero Luminoso, avete una strana nave diversa dalle vostre, avete mercenari di Essos...insomma...avete carne al fuoco, scegliete di fare quel che più vi aggrada!

    Limite post: sabato 22 aprile

    Edited by Freene - 15/4/2023, 10:17
     
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    Il desiderio egoista di Vicare fu soddisfatto permettendogli di salutare la promessa già dalla scialuppa mentre si avvicinavano all’ammiraglia del Bar Emmon per l’incontro.
    Meno soddisfatta fu la preoccupazione per il bambino che Astrid aveva deciso di portare con se.
    Dovrebbe essere circondata di balie…dannazione - poteva anche non essere niente, ma il fatto di non essere stato ancora in grado di fornire tutta la sicurezza che lei e Kristoff meritavano lo umiliava.
    Inghiottì ad ogni modo la preoccupazione mentre veniva issato a bordo del vascello e, non appena ebbero entrambi messo piede sul ponte, le andò incontro con un sorriso sulle labbra ed una parola fra di esse:- Jorrāeliarza… - la salutò con l’affettuoso nomignolo, ancora ignorando che a bordo ci fosse qualcun altro in grado di comprenderlo.
    Ti trovo raggiante…Spero solo che il viaggio non ti stia provando - Astrid era ancor meglio predisposta alla navigazione di quanto non fosse lui, cosa che Vicare aveva appreso nel loro viaggio d’andata verso Approdo del Re, ma dopo quella fatidica giornata nella capitale il braavosiano vedeva per lei rischi dappertutto - Eri curiosa di vedere cos’ha deciso di pescare il giovane Thorne? - chiese carezzandole la mano dando una scherzosa occhiata al centro del ponte dove i vari comandanti si stavano riunendo attorno a uomini legati - Sono certo che riprenderemo la navigazione senza problemi. Questo è stato solo un trucco del Re Merling per farmi vedere le mie persone preferite - strizzò l’occhio per rassicurarla allungandosi per stampare un bacio sulla testolina dell’infante. Assicuratosi che Astrid stesse bene, Vicare sapeva di avere i minuti contati - Sarà meglio sbrigare questa faccenda adesso prima che i cavalieri combinino qualche casino. - considerò con sarcasmo continuando a carezzare la testa del figlio - Tieni d’occhio questo, non era così grande l’ultima volta che l’ho visto.
    Dimostrarsi sicuro e tranquillo era il minimo che doveva alla Grafton, era difficile ignorare come quella situazione fosse colpa sua.
    Raggiunse dunque gli altri capitani appena in tempo per sentire il trionfale annuncio del Thorne, annuncio che Vicare applaudì soddisfatto con il candore di un vero amico! Colpevolmente, il Vorys avvertì persino piacere quando il ragazzo andò a colpire quello che doveva essere un capo-fanatico…i trascorsi di pochi giorni prima ancora marcavano fortemente il suo giudizio su quelle persone.
    Il Bar Emmon non avrebbe poi deluso ed avrebbe assunto in prima persona il ruolo del “guastafeste” chiedendo le cose fastidiose ed esigendo tutti i puntini sulle i.
    Vicare riconosceva la reale portata della vittoria del Thorne: evitare la battaglia e portar loro lì!
    E ben ascoltando…Vicare avrebbe potuto sentire un difetto di pronuncia non dissimile da quelli che aveva dovuto combattere in prima persona! L’uomo, il mercenario, non sembrava essere di Braavos, ma era certamente dell’altra sponda del Mar Stretto.
    Sia lodata la tendenza alla prostituzione dei guerrieri della nostra gente - Vicare non si illudeva: non c’era sentimento di patria che potesse muovere il cuore di un mercenario, ma magari avrebbe potuto indolcire il boccone.
    E che boccone…Trecento pezzi d’oro! Era il tipo di patrimonio che avevano investito per produrre l’anello d’acciaio di Valyria per il Re dei Sette Regni! (Anche se era poi emersa la preferenza per il sangue dei qohorik)
    Ao jeldan āeksion hen zirȳ?*- domandò Vicare rivolgendosi al mercenario trattenendo una leggera risata - § Poveri vagabondi derelitti incapaci di far galleggiare due navi senza che si schiantino? Immagino fosse proprio per evitare incidenti che navigavate solitari.§ - lo provocò nel valyriano comune fra le Città Libere.
    Soppesò per qualche istante lo sguardo del mercenario, curioso di vedere quale sarebbe stato il primo istinto a guidarlo dopo quella domanda sarcastica.
    Poi sorrise e guardò prima il Thorne, poi il Bar Emmon
    L’oro non è un problema finché esso assicura un contratto soddisfacente. - assicurò con leggerezza mentre le budella gli si ritorcevano dentro solo al quantificare quella quantità d’oro ed immaginare di vedersela sottrarre tutta insieme.
    Avete avuto coraggio e grande capacità nel rendere possibile questa discussione Ser Thorne, sarebbe stato grande smacco scannarsi inutilmente. - complimentò il giovane prima di tornare a guardare il mercenario.
    § Ma se pago, pago per un lavoro, no? E la differenza con i disperati che vi scarrozzano è che io dispongo materialmente di oro, di terra, di conoscenze nella città del Titano.§ - poteva solo immaginare quanto potesse essere infuriante per gli altri il rimpallo da una lingua all’altra, ed in più aveva la consolazione di non star nemmeno tenendo all’oscuro Astrid in quel momento.
    §Coprirò anche due terzi della spesa, ma non per la vostra neutralità.
    Devo scortare un carico a nord, le vostre spade potrebbero essermi utili. E’ un viaggio pacifico, ma la sicurezza non guasta. Se eravate disposti a morire per la falsa promessa di centossessanta dragoni…farsi una passeggiata per trecento dragoni mi sembra un affare per voi§
    - spiegò sollevando i sopraccigli come se avesse messo il mercenario di fronte ad un’ovvia scelta.
    Casa Vorys coprirà due terzi della somma - si rivolse dunque ai “colleghi”. Ah, Casa Vorys! Solo immaginarsi di chiedere allo zio Javel un po’ di soldi per affittare una banda mercenario sarebbe bastato per farlo ridere per settimane - Se riusciste a mettere insieme i restanti cento sono certo che potremo raggiungere un accordo per un contratto favorevole a tutti. Ser Duran, per la questione dei fanatici…- aggiunse avvicinandosi al cavaliere per conferirvi più privatamente, soprattutto lontano dai diretti interessati. Anche se minarne l’autorità era stato fra gli obbiettivi, Vicare ancora non voleva rischiare di farglielo notare e sentiva quindi il dovere di continuare a riconoscergli un ruolo speciale fra tutti i capitani.
    In questi casi di chi è responsabilità giudicarli? Come prigionieri intendo: riportarli ad Approdo è fuori discussione…dovremmo consegnarli al signore del porto più vicino? Li accetterebbero? - innocui dubbi di un nobile fresco e completamente inoffensivo. Una persona disposta a rimetterci per rimediare ai danni fatti da una testa calda come il Thorne.

    *"Vi aspettavate oro da loro?" Successivamente segno fra i §_§ i dialoghi in Basso Valyriano.
    Probabilmente un tiro seduzione per convincere il mercenario ad estendere le condizioni del pagamento anche alla partecipazione all'allego viaggio verso il polo
    CITAZIONE
    [Giudizio mod + Affinità bersaglio/10 +0/2 + (57+ 190)/4]

    1000 parole, spero di non aver bruciato la carne.


    Edited by Il Duca di Plexiglass - 20/4/2023, 02:18
     
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    La differenza tra l’enorme veliero su cui aveva trascorso i precedenti giorni e quella piccola scialuppa si avvertiva distintamente e per un paio d’istanti Astrid si ritrovò ad implorare in un paio d’occasioni che quella piccola imbarcazione di legno non finisse col ribaltarsi su se stessa, portando a morte certa gli occupanti: viste le onde che da ore scuotevano il pelo dell’acqua a causa del vento, tale opzione non è che fosse esattamente remota, ma per fortuna i rematori sapevano il fatto loro e ben presto Astrid venne messa al sicuro insieme a Kristoff, sull’altro veliero dove si sarebbe tenuta quella specie di riunione improvvisata.

    E, com’era del resto prevedibile, Astrid per l’ennesima volta fu ben attenta a fregarsene di etichette e protocolli, anche perché del resto si trovavano su una nave in mare aperto e circondati da soldati, prigionieri e marinai, non soltanto dall’alta nobiltà di Westeros: in circostanze del genere tutto ciò che sarebbe stata tenuta a fare e dire in una delle mille sale di Approdo del Re finiva fuori dalla finestra in tempo zero.
    Separatasi da Ser Stone di qualche passo, raggiunse Vicare a rapide falcate e dopo essersi allungata sulla punta dei piedi, sfiorò il naso di Vicare con il proprio ed andò ad appoggiare la parte della fronte appena sopra al naso contro quella del suo futuro marito, mentre un’ondata di sollievo e di sicurezza la invadeva per l’ennesima volta.
    “No amore, tutto bene... non sono semplicemente più abituata al mare mosso, tutto qui” Ammise, rammentando la paura di finire a mollo nell’acqua assieme al loro primogenito a causa delle grosse onde che ancora s’infrangevano con un suono sordo sullo scafo legnoso del vascello.
    “E il tuo di viaggio? I nobili di Westeros ti stanno dando problemi?”
    Difficile che Vicare, col suo accento orientale, passasse per un occidentale nato e cresciuto in quelle terre, ma aveva dato ampiamente prova di essersi integrato con rapidità nella loro cultura – senza mai dimenticare le sue origini – per cui sarebbe stato assai deplorevole da parte di coloro che stavano trascorrendo la traversata assieme a lui e di certo, in tal caso, Astrid non se ne sarebbe dimenticata.

    “Molto curiosa, in realtà” Aggiunse immediatamente dopo, gettando uno sguardo nella direzione di quella folla che nel frattempo si era radunata sul ponte: la curiosità era tanta, ma il timore sentiva che non fosse del tutto scomparso, sebbene la sola presenza di Vicare fosse in grado di farla sentire più al sicuro che mai.
    “Mi chiedo solo se non sia una qualche trappola, del resto… ah non importa, lascia perdere” Cominciò a dire, per poi interrompersi con un semplice scrollo di spalle
    “Probabilmente sto diventando paranoica io. Sposerai una paranoica, che fortuna eh?”

    Sul volto di Astrid era incisa un’espressione a metà tra il malinconico e il desideroso: stava letteralmente contando i giorni che la separavano dal momento in cui avrebbe cominciato la sua nuova vita con Vicare e ad ogni minuto che passava quel momento sembrava avvicinarsi sempre di più.
    Scostando leggermente il morbido tessuto in cui era avvolto Kristoff per permettere a Vicare di sfiorarne il capo, Astrid si fece sfuggire una risata divertita, guardando alternativamente il futuro compagno di vita e il figlio che avevano avuto assieme.
    “Penso che per il momento in cui attraccheremo potrà prenderti con una mano e sollevarti direttamente” Lo rimbeccò divertita, allungandosi nuovamente per schioccare un bacio sulle labbra del Braavosiano.

    Una volta raggiunti gli altri nobili, la scena che si presentò dinnanzi ad Astrid appariva quasi paradossale: i fanatici, inginocchiati e legati e il Thorne che – giustamente – reclamava i propri meriti, che in effetti apparivano più che lampanti: la scelta, col senno di poi, sarebbe stata tra una resa pacifica da parte di coloro che al momento non sembravano più costituire alcuna minaccia, almeno per il momento.

    “Un buon lavoro, Ser Thorne. Senza dubbio, un buon lavoro” Si complimentò Astrid, con un leggero cenno del capo e un’espressione di sincero apprezzamento ad illuminarle il volto, che però s’incupì nuovamente nel rivedere la stella a sette punte incisa sulla pelle di quegli uomini: la Grafton ci mise qualche istante a capire la dinamica degli eventi, ma una volta compresa fu ben chiaro il motivo per cui affidare la propria capacità militare a uomini fedeli a null’altro che all’oro e alla cupidigia non fosse un’idea saggia. Svendere la propria lealtà al miglior offerente non garantiva certo un esercito devoto e pronto a combattere al proprio fianco a prescindere dal compenso.

    “Sarebbe stato meglio per voi assoldare qualche straccione di Approdo del Re, al posto che un gruppo mercenario. Per lo meno non sareste stati svenduti come una qualsiasi puttana di Lys” Sibilò Astrid, la voce carica di odio e disprezzo per coloro che poco tempo prima avevano tentato di spedire all’altro mondo lei e il bambino che ora era stretto tra le braccia della madre. Non era da lei provare un simile rancore verso qualcuno, ma in quel caso l’istinto materno la rendeva più inselvatichita di una leonessa intenta a difendere la prole.

    Gli occhi azzurri di Astrid si posarono poi sugli armigeri sconosciuti, in particolare su quell’uomo dall’accento così peculiare. Non gli ricordava affatto quello di Vicare, quando ancora stentava con la lingua comune… e in effetti era curiosa di sapere da quale parte di Essos provenissero.
    La neutralità – ciò che pareva essere l’argomento di discussione subito dopo – pareva non essere qualcosa di “sufficiente”, né per Vicare né tantomeno per Astrid, che tuttavia preferì lasciar parlare prima il Braavosiano, di certo più incline alle trattative: quella della giovane dai capelli rossi stretta nel suo mantello blu scuro era solo un’idea, ma dal suo punto di vista si agganciava perfettamente a quella proposta da Vicare stesso.

    “Concordo col mio futuro marito, qualche spada in più ci sarebbe d’aiuto, tuttavia…” Cominciò Astrid, non sapendo se effettivamente gli altri nobili malsopportassero o meno la sua presenza: d’altra parte era solo una ragazza, peraltro giovanissima, che mai ne poteva sapere del mondo o della guerra? Tuttavia Astrid non si morse la lingua e decise di mettere sul piatto un ulteriore ribasso delle condizioni, che andava a loro favore.
    “… avete già ‘svenduto’ coloro che vi avevano assoldati. Come facciamo a sapere che non farete lo stesso anche con noi?”

    L’obiezione, nella testa di Astrid, aveva senso: su quella flotta non vi erano certo gli uomini più facoltosi dei Sette Regni, chi poteva garantire che lo stesso tiro mancino non fosse dietro l’angolo anche per loro? Chiaramente Astrid fece del proprio meglio per usare un tono accomodante e diplomatico, il migliore per le situazioni in cui la necessità di convincere qualcuno rappresentava la priorità assoluta.

    “Facciamo così… trecento dragoni, metà subito e metà una volta arrivati a destinazione. Mi sembra ragionevole, d’altra parte dobbiamo darvi una motivazione per restare leali fino al completamento della missione e direi che al momento non ne esista una più solida di questi” Concluse, estraendo un paio di monete dorate dal borsello agganciato alla tasca della cintura e passandosele tra le dita per una manciata di secondi.

    Subito dopo, Astrid scivolò accanto a Vicare silenziosamente e senza farsi notare e dopo aver sistemato Kristoff tra le proprie braccia, facendo attenzione a non svegliarlo – rimanendo stupefatta di come un neonato fosse in grado di dormire anche in una condizione di rumorosità simile – portò il mignolo e l'anulare ad “agganciarsi” a quelli del giovane dai capelli rossicci, come a volerlo prendere discretamente per mano senza tuttavia dare troppo nell’occhio, per poi indicare i fanatici ancora prigionieri con un cenno del mento.

    “Fosse per me finirebbero in acqua a fare compagnia ai pesci, ma non avrebbe senso” Commentò asciutta la Grafton, scoccando un’occhiata interrogativa a Vicare e poi a Bar Emmond.
    “Abbiamo ancora un po’ di tempo prima di attraccare, è corretto? Potremmo interrogarli. Non so quanto potranno rivelare di utile, ma con un po’ di convinzione secondo me qualcosa salterà fuori. Alla peggio, potremo lasciarli in custodia al primo porto che troviamo, a meno che qualcuno non abbia un’idea migliore”
     
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    Vicare Vorys/ Astrid Grafton• 17 gennaio 286 • Baia delle Acque Nere -nave ammiraglia• Mezza giornata

    Le parole dell'orefice ebbero la colpa di divertire il capo dei mercenari, ringalluzzire Conrad Thorne ed infastidire il Bar Emmon. Il primo, senza pensarci due volte, rispose in valyriano: "Ora vanno a cercarsi i nobili anche oltre il Mar Stretto?"-quando si esprimeva nella sua lingua madre la strana inflessione dell'uomo scompariva.
    "Se volete ancora la nostra collaborazione, Lord Vorys, parlate la lingua della terra che vi ha reso Lord."-certo, se ci fosse stata piena fiducia per Vicare da parte di Duran, avrebbe compreso come esprimersi in valyriano poteva essere utile in prima istanza ad avvicinare i mercenari, ma (ovviamente) mancando quell'anelito la paura di essere traditi e ritrovarsi un coltello alla gola premeva sulla praticità del Comandante.
    "Dite bene. Si viene pagati per un lavoro, ma noi vi abbiamo consegnato i vostri nemici."-il mercenario continuava a parlare la lingua d'Essos, forse divertito dall'intera situazione -"Ma voglio mostrare generosità con un mio conterraneo. Trecento ori e ci teniamo la nave."
    Ora, la nave apparteneva forse al Re dei Sette Regni? Aveva forse un valore ben superiore ai 300 ori promessi? Oppure la si poteva considerare oramai perduta nell'economia generale della cosa?
    "Cosa sta dicendo?"-il Bar Emmon non cedeva il passo.
    "Come dice la Signora, ma non abbiamo viveri per un viaggio così lungo. Dovrete sostentarci." -potevano farlo? Sì, stringendo un poco la cinghia. Ancora di più se avessero avuto la possibilità di fermarsi in qualche seggio lungo il percorso.
    Raggiunto da Astrid e da Vicare, il Bar Emmon cominciava a sentirsi un pesce fuor d'acqua in tutta quella situazione. Questione che inaspriva i suoi angoli più duri ed indelicati: "Non avrete la mia approvazione fino a che non avrò chiara la situazione." -iniziò chiarendo dunque la sua posizione in merito all'accordo coi mercenari condotto in una lingua straniera.
    "Mi occuperò io dei prigionieri, faremo scalo a Riposo del Corvo e li consegneremo agli Staunton. Ridistribuirete dieci prigionieri dell'Ovest nelle vostre navi."-e se in questo modo tentava in qualche modo di riprendere il controllo della situazione, dall'altra gli altri nobili iniziavano a farsi i conti in tasca. Ser Stone, il Thorne ed il Waters sembravano pronti a dare il proprio contributo, mentre Dick Crabb si limitò a sputare per terra e ad incrociare le braccia: "Non ho intenzione di spendere un solo penny!"-dichiarò.
    CITAZIONE
    [Giudizio mod + Affinità bersaglio/10 + Liv Competenza Seduzione/2 + (Attrazione + Diplomazia)/4] - [Giudizio mod + Intrigo/2 + liv controspionaggio*5]
    Giudizio mod Vicare= 6 circostanza 3 modalità 4 scrittura= 13 punti
    Affinità Vicare vs Naaro= Affinità casata/2 + Affinità cultura/2 + Affinità culto/100*pietà controparte + Affinità tratto specifico/5 + Affinità pg= 0 + 31/2 + 0 + 0 + 0 = 15,5
    Giudizio mod Naaro= 5 circostanza 2 modalità= 7 punti

    [13+15,5/10+0+(42+190)/4]-[7+25/2+0]= (13+1,55+58)+ 10% - (7+12,5)= 79,8-19,5= 60,3 Seduzione riuscita
    A Naaro piace la cosa, ovviamente è un intendente un pochino cercherà di contrattare

    CITAZIONE
    Se vi va bene sia quello detto da Naaro sia quello detto da Duran, dopo aver ridistribuito i prigionieri dove c'è posto e aver consegnato al mercenario i 150 ori pattuiti ora (ne avete in totale 100 dai nobili e come annunciato da Vicare i 50 per ora li mettete voi) potete già viaggiare ed arrivare verso sera fino a Riposo del Corvo (arrivate al molo).

    Se non vi va bene invece (ad esempio volete contrattare ancora, oppure volete interrogare voi i prigionieri oppure quel che vi passa per la testa), fatelo pure e fermiamo qui la situazione ancora un pochino.

    Limite post:sabato 29 aprile
     
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    La situazione si gonfiò rapidamente di caos dopo che ebbe finito di parlare: un caos anche silenzioso che lasciava traspirare però la grande confusione di mille pensieri contrastanti dei presenti; ogni sguardo allarmato, disturbato o semplicemente lasciato indietro come quelli dei suoi “colleghi” capitani si sommava ai toni cordiali ma ancora famelici del mercenario, ai quali protestò dunque vocalmente il Bar Emmon…Vicare doveva tentare di tenere traccia di tutto, anzi, doveva riuscirci se voleva uscirne in un modo che ne migliorasse la credibilità.

    Lo sorprese, inoltre, l’intervento di Astrid: troppo concentrato sulla sua vulnerabilità sette giorni prima, aveva trascurato il peso decisivo che aveva nei rapporti con i capitani dato il contributo maggioritario dei Grafton. Il sostegno dell’amata, avvertito anche fisicamente quando ne sentì le dita carpirgli la mano, gli offrì un appiglio, un modo per rimanere saldo mentre veniva strattonato da un lato dal mercenario e dall’altro dal Bar Emmon.
    Ser Duran, capisco la vostra preoccupazione, ma vi assicuro che tento solo di facilitare la trattativa - si limitò a spiegare portando la mano al petto prima di rigirarsi verso il mercenario riproponendogli un riso sicuro- § La nave? Se farvi viaggiare costa così tanto non sono sicuro che una nave vi possa far comodo. Ci potremo riflettere, se sarete fedeli ed in cerca di una paga diversa dall’oro, vi assicuro che vi troverò una ricompensa adeguata. § - aveva timore a promettergli la nave, non solo perché sicuramente ne sarebbero stati adirati gli andali, ma anche perché sarebbe diventato più difficile convincerli a seguirlo per terra.
    In fondo quella è solo una comune nave, no? - chiese ora in lingua comune, guardando però i capitani fanatici. - L’avete rubata? - chiese loro, abbastanza rassegnato a non ricevere una risposta da quella gente - o gliel’avete fornita voi? - proseguì tornando a rivolgersi al mercenario ma sempre in maniera comprensibile a tutti.
    Astrid, minacciando la vita dei fanatici in maniera netta, aveva alzato la posta della loro mancata collaborazione, una tattica che in un altro momento avrebbe potuto dare grandi risultati secondo Vicare ma che il Bar Emmon, in tutta la sua rigidità, aveva rovinando dichiarando come certo il fato dei prigionieri.
    Lord Stauton, Riposo del Corvo…ma come fanno? Gloria di Merling, prima o poi dovrò trovare qualcuno che mi spieghi tutti questi dannati nomi
    Quale miglior canale di sfogo delle frustrazioni del povero Crabb, troppo onesto nel suo esporre i suoi lati più spregevoli, troppo facile da disprezzare.
    Non si preoccupi Ser Crabb, coprirò io la sua parte, nessuno vorrebbe vederla finire nell’indigenza per la sua zelante fedeltà alla Corona.
    Avrebbe anche potuto chiedergli di rimanere a Riposo del Corvo, ma i suoi uomini erano purtroppo ancora necessari.
    Pagheremo ai bravi guerrieri di ventura centocinquanta dragoni adesso per averci consegnato i traditori ed il restante una volta giunti a destinazione, Ser Duran. -spiegò infine, come richiesto, al nobile cavalier-ammiraglio - Capisco che il mio metodo l’abbia disturbata, per questo e per la responsabilità di cui Lord Buckwell mi ha investito mi offro di contribuire personalmente duecento dei trecento dragoni.
    Poi volse il sorriso al giovane Thorne - Credo che almeno fino a Riposo del Corvo spetti a Ser Conrad l’onere di condurre la sue preda in porto. - scambiò dunque un’occhiata anche con il capo mercenario - poi si vedrà.
    Girandosi infine verso Astrid con un sorriso ben più genuino e meno faticoso di quelli sfoderati sino a quel momento, ne alzò la mano che aveva tenuto stretta in quei minuti e ne baciò il dorso mentre con lo sguardo comunicava l’intensa gratitudine alla promessa sposa. Loro non erano corvi, ma quella fermata avrebbe dato loro la possibilità di riposarsi e momentaneamente ricongiungersi, dunque non era un male dopotutto.

    Con il mercenario provo a stallare sulla questione della nave, per magari commutarla in un'altra forma di pagamento in futuro, e, allo stesso tempo, provo ad indagare molto a grandi linee.
    A Duran riferisco il nocciolo della trattativa, accetto che prenda lui i prigionieri e confermo di mettere 2/3 dei 300 dragoni in totale, in questo modo anche se Dick non paga dovremmo rientrarci bene.
    Propongo che sia Conrad a portare in porto la nave sequestrata a mo' di trofeo.
    Se queste cose vanno liscie possiamo riprendere direttamente dalla sera a Riposo del Corvo.
    620 parole.
     
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    Di fronte a quell’esternazione di Lord Duran, Astrid non si trattenne dallo scoccargli un’occhiata tanto silenziosa quanto eloquente: di sicuro il suo futuro marito sapeva bene come trattare con gli orientali, non solo perché era cresciuto tra quella gente ma anche perché, tra tutti gli occupanti dei velieri là presenti, era senza ombra di dubbio quello capace di maneggiare la lama della diplomazia meglio di tutti i cavalieri e i nobili là presenti.
    “Se non sapete cosa dire, Duran, vi prego: state zitto” Avrebbe tanto voluto rimbeccarlo la giovane dalla chioma ramata, ma per evitare ulteriori discordie e mettere a repentaglio l’integrità del gruppo, decise di mordersi la lingua e tacere.

    Riguardo alla questione della nave che eventualmente sarebbe dovuta passare di proprietà, Astrid tentennò: in effetti non aveva alcuna idea di quale potesse essere il valore di un’imbarcazione del genere e qualsiasi cifra le potesse venire in mente le sembrava o troppo alta o eccessivamente bassa, per cui si premunì di non commentare alcunchè, onde evitare di mandare in malora un potenziale buon affare per i nobili di Westeros. Scambiando uno sguardo interrogativo con Vicare, Astrid cercò di tradurre al volo ciò che rispose ai mercenari, ma la risposta fu più ambigua che altro: era dunque un sì? Un no? Uno di quei “vedremo” che da bambina riceveva sempre da Lord Grafton in risposta a qualche richiesta?

    Ben diversa fu invece la sua reazione all’obiezione del mercenario in merito al sostentamento di un così numeroso gruppo in marcia verso nord.
    “Faremo scorta di viveri man mano che ci avvicineremo a Grande Inverno, passando per le città e le fortezze lungo la strada. Penso che nessuno di loro avrebbe alcunchè da obiettare, considerato che siamo in missione per conto della Corona” Affermò con sicurezza, sistemando meglio le proprie mani al di sotto del corpicino di Kristoff, ancora addormentato tra le sue braccia.

    “Non appena attraccheremo, faremo scorta di viveri, ma dovremo comunque razionare tutto, per sicurezza”
    Questo, in realtà, era più una congettura che altro: non aveva la matematica certezza che ai lord e alle lady del Nord fregasse più di un minimo delle questioni reali in merito a coloro che sarebbero finiti alla Barriera, ma in quel momento non poteva dare voce ai dubbi che immediatamente si palesarono nella sua testa: serviva che tutti fossero convinti della praticabilità di un piano del genere, pena ulteriori discussioni e, potenzialmente un mancato accordo tra le parti che avrebbe reso il tutto più difficoltoso.

    Quando poi Ser Crabb manifestò la sua intenzione di non cedere neppure una stella di rame per il bene comune, Vicare la precedette immediatamente nel rimetterlo al suo posto e Astrid non mancò di sbuffare una risata a metà tra il divertito e il sarcastico: ci sarebbe stato sicuramente un profitto maggiore alla fine dell’impresa per tutti i coinvolti e certamente anche lo stesso Dick Crabb ne avrebbe giovato, così come la sua immagine, ma per preservare la tranquillità tra le parti, Astrid evitò di provocarlo ulteriormente, sebbene in una situazione diversa non si sarebbe persa l’occasione.
    “Possiamo fare così allora” Interruppe brevemente Astrid, senza abbandonare la presa del suo mignolo e anulare su quelli di Vicare, non appena udì la cifra che avrebbe anticipato e rivolgendosi in primis al futuro marito e immediatamente dopo a tutti gli altri presenti avanzò la propria proposta.
    “A quella cifra, Casa Grafton ne aggiungerà altri 50 in modo da arrivare subito alla cifra pattuita. Così da placare ulteriori discussioni. Può essere un piano congeniale a tutti i presenti o qualcuno ha qualcosa da obiettare?”

    L’obiettivo non era solo quello di concludere quella che a tutti gli effetti pareva essere diventata una specie di riunione alla Banca di Ferro, ma anche di non far sfigurare la propria casata di fronte ai nobili e, in ultima battuta, di non sovrapporsi a Vicare: lui certamente aveva tutti i meriti per come avevano condotto la traversata finora, per la trattativa coi mercenari e lei non aveva alcun diritto di provare ad emulare tali gesta col vil denaro.
    Non di meno, la fanciulla dagli occhi azzurri sostenne lo sguardo del Braavosiano, sorridendo di rimando di fronte alla galanteria appena dimostratale. Poggiandosi con la testa sulla spalla del giovane, Astrid venne colmata dal desiderio di ritagliarsi dello spazio per loro, non sapeva se la traversata sarebbe ricominciata subito, se sarebbero servite alcune ore per la ridistribuzione dei prigionieri e se effettivamente potessero sorgere altre discussioni da affrontare, ma ora che erano a pochi millimetri di distanza l’uno dall’altro lei si sentiva nuovamente a casa.
     
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    "Vi siete ambientato bene nel continente occidentale."-iniziò il mercenario -"Da quando siamo qui tutti non fanno altro che dirci "pagherrrrò." -l'ultima parola, in lingua comune, fu intuita anche dal Bar Emmon.
    "E' una nave lunga." -tagliò corto prima che i fanatici potessero rispondere alcunché al Vorys -"Appartiene alla flotta di Ferro di Quellon il Pazzo. Hanno disertato dalla prima battaglia di Roccia e questi parassiti devono averci messo le mani sopra."
    Questi nomi avevano un qualche significato per Vicare o Astrid?
    Il Crabb si strinse nelle spalle, fino a quando non aveva da rimetterci nemmeno un grosso per quanto gli riguardava potevano fare quel che volevano.
    "E sia. Facciamo rotta verso Riposo del Corvo."

    CODICE
    150 Dragoni dati ora dunque.
    30 da Conrad Thorne
    30 dal Bar Emmon
    30 da Reginald Waters
    +
    60 da voi, vi siete offerti entrambi quindi faccio 30 e 30 - se volete dividerveli in maniera diversa sentititevi tra di voi!


    Ricompense
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    Astrid Grafton
    10 punti esperienza base + 5 punti lunghezza - 0 post sotto le 300 parole + 4 mod = TOTALE 19 PUNTI ESPERIENZA
    2 punti Conoscenze
    1 punto Amministrazione
    Prestigio +2
    Affinità Vicare +5
    Affinità Kristoff +5
    Affinità Ser Stone +3
    Affinità Duran Bar Emmon -2
    Affinità mercenari +3
    Affinità Sentiero Luminoso -5
    - 30 Dragoni dal borsello personale

    Vicare Vorys
    10 punti esperienza base + 8 punti lunghezza - 1 post sotto le 300 parole + 5 mod + 2 interazione + 2 punti tratto (10% Mentalità mercantile)= TOTALE 26 PUNTI ESPERIENZA
    1 punto Diplomazia
    1 punto Conoscenze
    2 punti Amministrazione
    Prestigio +4
    Affinità Astrid +5
    Affinità Kristoff +3
    Affinità Ser Stone +3
    Affinità Dick Crabb +5
    Affinità Ser Conrad +5
    Affinità Ser Waters +1
    Affinità Duran Bar Emmon +1
    Affinità Naaro +3
    Affinità mercenari +5
    Affinità Marbrand +1
    -30 Dragoni dal borsello personale

    Da farsi
    CITAZIONE
    A breve vi apro il proseguo della quest a Riposo del Corvo.
    Nel frattempo durante il viaggio (anche da Approdo) potete fare addestramenti con i png presenti tenendo presente che tranne Ser Thorne e Dick Crabb, tutti i comandanti possono addestrarvi solo in add Marziali (per Ser Stone quelli di Città del Gabbiano, per Ser Waters quelli dell'Uncino di Massey e per Duran Bar Emmon quelli di Roccia del Drago).
    Il mercenario non vi addestra.
     
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