C'è solo la voglia e il bisogno di uscire

Quest di viaggio per Corinna, Edwin ed Osmund

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Nord
    Posts
    467
    Prestigio
    +35

    Status
    Anonymous
    Osmund mantenne lo sguardo fisso sulla folla mentre il Roote gli parlava, l'attenzione catturata in particolare dalle bandiere che svettavano alte sopra la gente. Erano ancora piuttosto lontani, ma non ebbe difficoltà a riconoscere i vessilli blu e argento di Casa Frey, mentre non aveva la più pallida idea di chi fossero gli altri.
    "Che si tratti dei Vance di Atranta?" si chiese. Del resto, erano gli unici ad essere stati nominati oltre ai signori delle Torri Gemelle.
    -Non voglio gettare panico infondato, ma occhi puntati e orecchie tese in ogni caso, fino a quando non capiamo meglio la situazione- si raccomandò Edwin.
    Osmund replicò con un secco cenno d'assenso.
    -Staremo attenti- disse.
    Non ci misero molto a raggiungere il ponte. L'Hornwood trattenne il fiato quando udì le assi di legno delle barche incurvarsi e rimbombare sotto il peso di uomini e bestie, ma la preoccupazione svanì quando le orecchie si riempirono delle acclamazioni della folla e dei suoni della festa che li attendeva al di là delle Rapide Nere. Sentì rumoreggiare lo stomaco quando furono raggiunti dall'odore di cibo cucinato. Si massaggiò il ventre, pregustando finalmente un pasto degno di questo nome.
    -Ti aspettavano- disse al Roote, accennando alle persone che si accalcavano oltre il fiume.
    Furono accolti dal borgomastro del paese, che si mostrò molto servizievole verso il suo nuovo signore. Osmund passò oltre e si fermò poco più avanti. Mentre smontava da cavallo vide i suoi uomini avvicinarsi famelici ai tavoli di legno e li lasciò fare, controllando solo che non scoppiassero litigi con la gente del luogo. Anzi, li avrebbe seguiti volentieri, ma qualcuno alle sue spalle richiamò la sua attenzione.
    -E voi dovete essere il nuovo signore di Willow Wood.-
    Si voltò. L'uomo che gli aveva rivolto la parola, un individuo alto con un'espressione poco piacevole stampata in faccia, lo stava invitando ad avvicinarsi e intanto continuava a parlare con Edwin.
    -Sono io- rispose seccamente l'Hornwood, raggiungendoli. Non aveva idea di chi avesse di fronte, evidentemente si era perso il momento delle presentazioni, né di chi fosse ser Dafyn, quindi si limitò a storcere la bocca nell'abbozzo di un sorriso quando sentì fare quel nome.
    -Dev'essere un uomo pericoloso- disse, fingendosi divertito. -Questo ser Dafyn, intendo.-

    Parole: 371
     
    .
  2.     +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Condottiero

    Group
    Fiumi
    Posts
    1,518
    Prestigio
    +99
    Location
    Modena

    Status
    Anonymous
    Forse era l'odore del cibo, forse era la stanchezza per il viaggio, forse entrambe le cose, ma la paranoia di Edwin stava iniziando a placarsi nel constatare che probabilmente non avrebbe ricevuto un dardo in faccia da una feritoia lontana. Poteva tornare a respirare più rilassato e a fare meno caso al peso della spada che portava al fianco. Vedeva solo una calorosa e inaspettata accoglienza davanti a se. Perché non doveva approfittarne, se non nascondeva alcun male al suo interno? Del resto fece cenno d'assenso ad Osmund; sembravano proprio aspettarlo.
    Sceso dal cavallo, ebbe modo di essere accolto dall'uomo che si rivelò essere il borgomastro del paese circostante le cascate, la cui voce sembrava quasi dissonante col suo fisico ben più privo di grazia. Rimaneva comunque una buona impressione.
    Arrivando a sapere che le Cascate avevano avuto notizia del loro arrivo dal Rospo, Edwin aveva iniziato a pensare se la sua fermezza e, soprattutto, la forza delle parole di Corinna non avessero avuto troppo effetto.
    Ciononostante Edwin rispose all'accoglienza sfoderando la sua, ormai rodata, affabilità con la gente più semplice. Glielo doveva con un benvenuto come questo; e poco gli importava che non fosse un fine banchetto, forse perché ormai il giovane era diventato nei mesi una persona più semplice. Arrivò a stringere la mano al borgomastro, mentre sorrideva sollevato di non essere oggetto di sguardi gelidi e diffidenti.
    "Vi ringrazio di nuovo per la grande accoglienza Borgomastro Peter, voi come tutto il paese, grazie di cuore. Prego, alzatevi pure, non c'è bisogno di inchinarvi."
    Era più forte di lui; non era un tipo da troppe riverenze.
    E non osò fermare i soldati che non ci pensarono due volte ad approfittare della festa d'arrivo imbastita per tutti loro; non erano i suoi di soldati e anche se lo fossero stato, che motivo avrebbe avuto?

    Avendo chiesto, ottenne risposte dal Borgomastro, al quale annui avendo compreso quanto riferito: i Frey erano venuti per scortare Goodbrook a Nord, probabilmente per la condanna al Nero, ma a quanto gli era stato detto, i Ser erano rimasti lì per la signora. Edwin pensò probabilmente che fosse dovuto al fatto che, se non aveva la memoria bacata, la moglie di Goodbrook era una Frey. Forse in seguito l'avrebbero portata di nuovo a casa alle Torri. Altrimenti non si sarebbe saputo spiegare il come mai erano rimasti, non senza ipotizzare sorprese più amare.

    Non ebbe tempo di chiedere altro al Borgomastro, poiché a presentarsi venne proprio il precedentemente menzionato Ser Jared Frey a porgere i suoi saluti.
    Alla menzione del fratello maggiore con il suo infame titolo, Edwin...non si smosse. Da qualche tempo durante questo viaggio poteva dire di aver fatto i conti con la situazione drammatica di lui e del suo lutto. Non era più tremendamente doloroso sentire riferimenti a James. Forse la sua scorza si era indurita di recente. Il che per certi aspetti era una cosa buona, anzi necessaria se si trattava di interagire con altre persone importanti.
    "Non posso biasimarle la curiosità, e vi ringrazio del benvenuto. La sua presenza non mi reca alcun offesa, no affatto. Ammetto che all'inizio temevo fosse avvenuto qualche disordine, ma il Borgomastro mi ha già riferito tutto." Meglio non dover pensare lui stesso a Goodbrook, non voleva neppure vederlo e probabilmente la cosa sarebbe stata reciproca.
    Un po', sempre nell'interno della sua mente, fu sorpreso dal sentir parlar di famiglia. Le Terre dei Fiumi, soprattutto di recente ma anche in precedenza, non erano certo famose per la forte unità solidale. Durante la guerra contro i Leoni, poi...
    Ma se si profilava una possibilità di stabilità in futuro, a Edwin Roote sarebbe andata più che bene. Era quello di cui aveva bisogno.
    Dunque non esitò a soddisfare la proposta di un brindisi, anche se rivolto anche ai Frey. Anzi, proprio perché si trattava dei Frey, gli attuali Protettori dei Fiumi, era meglio non creare asti con loro. Edwin sarà anche ancora molto inesperto e a tratti ingenuo, ma non era scemo. Non era ne luogo ne momento per sfoderare alcuna impudenza.
    "Ma certo." rispose, per poi rivolgersi al ciambellano "Se poteste portare a me e ai presenti del vino, per favore." E con tale cortesia, per presenti intendeva anche Osmund e Corinna, oltre che Ser Jared e lui.
    Tendendo comunque orecchio riguardo a qualsiasi cosa si stesse per dire di tale Ser Dafyn (l'avvertimento dato ad Osmund di starne lontano lo incuriosiva) intanto pensava quel focalizzarsi del Frey sul 'noi'. Non capiva se intendeva sottolineare e riaffermare l'ovvio, ovvero che i Frey erano i padroni de facto dei Fiumi, e che Edwin era loro vassallo, al lato pratico; se non fosse stato dato a lui, le Cascate dei Tumbler sarebbero passate direttamente a loro.
    Un'idea, un seme di nuova ipotesi iniziò a germogliare, ma per il momento lo ignorò.
    Era ancora troppo presto per imbastire teorie senza fondamenti.
    Meglio godersi ciò che l'attimo gli stava concedendo.

    820 parole
     
    .
  3.     +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Condottiero

    Group
    Nord
    Posts
    1,647
    Prestigio
    +374
    Location
    Pianeta Ork

    Status
    Offline






    N

    on sapeva se si trattasse di sesto senso o comune paranoia del complotto, ma a Corinna non piaceva proprio nulla di tutto quello che le stava capitando intorno.
    Ma a dirla tutta, si sentiva una nuvola nera in mezzo a un cielo sereno di primavera. Era fuori posto il suo malumore, era fuori stagione il suo sguardo severo.
    Come se fosse una nuvola temporalesca di passaggio, la giovane non volse sorrisi a nessuno dei paesani in festa, e nemmeno scese da cavallo nel percorrere quelle vie gioiose.
    Qualcosa puzzava... erano forse le cosce di rana? No, c'era qualcos'altro che annebbiava la mente della giovane. Tutta gioia insieme non era cosa d'abitudine dopo due anni di guerra, e quel cuore duro faceva fatica a credere nella gioia genuina.
    Però forse, sotto sotto, ci sperava davvero fosse tutto sereno...
    Almeno una volta nella vita, era lecito non pensare al peggio, no?
    No, no, no...
    Corinna sentiva sul cuore e sul collo il peso della responsabilità che la strozzava, la schiacciava e stritolava. Aveva visto la cattiveria dei popolani una volta convertiti al Sentiero Luminoso, aveva visto i morti per strada, aveva visto troppe cose per potersi concedere cinque minuti di allegria. E se fosse stata una trappola? Una messa in scena? E se li stessero avvelenando? E se avessero chiuso le porte per poi trucidarli...?
    Corinna aveva solo trenta uomini, e sentiva il dovere di doverli riportare a casa tutti. Dal primo all'ultimo.
    L'ombra forse, dopo aver fatto nido nella mente di qualcuno, non era cosa facile di cui sbarazzarsi. Un tortino di formaggio e ortaggi non avrebbe alleggerito l'umore della rossa del Nord.
    Un uomo le si parò davanti, tra un pensiero e l'altro, e quasi Corinna non se ne accorse.
    Il riferimento a Vendetta era così chiaro che nemmeno le menti più distratte avrebbero potuto far finta di nulla.

    «Consideratela come la mia ombra, e venite a patti con essa. Non si muoverà se non mi muoverò io. Non si tratta di una bestia da circo, ma una creatura che trovai in queste vostre stesse terre... »


    Scese da cavallo, con un cipiglio che non faceva presagire nulla di nuovo.
    Ecco, ecco come si alimentavano le manie di persecuzione.
    La volevano allontanare per aggredirla? Cosa volevano fare? I sospetti e i dubbi erano radici dense in una mente fragile come quella di Corinna.

    «Se lei non è gradita, allora nemmeno io lo sono. »


    Guardò il felino.
    Vendetta, pigro micio che non era altro, stava comodamente seduta sul culo di Argento dato che la giovane età ancora le permetteva di accomodarsi lì a stento.
    Forse nel giro di qualche mese, con quel ritmo di crescita, le sarebbe servito un destriero tutto per lei.




    451 parole
     
    .
  4.     +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Alfiere

    Group
    Corte del Forum
    Posts
    2,818
    Prestigio
    +461

    Status
    Offline
    Già - ammiccò alla considerazione di Osmund - ma gli Dei almeno lo hanno reso un sicofante. Guerrieri della vostra fama non hanno da temere. - rassicurò sempre con tono altezzoso.
    Peter il borgomastro non esitò a farsi cameriere e riempire in tempo record tre coppe di legno ai tre nobili, colme fino al bordo di un vino rosso scuro.
    Il primo sorso fu acido e leggermente metallico, lontano dai raffinati calici della corte, ma certamente più forte e consistente delle botti annacquate che popolavano i campi di battaglia.
    Evviva - ghignò Ser Jared passandosi il dorso della mano sulle labbra. - Potrete dedurre dal servizio generoso che Peter è stato oste sino al giorno della sua nomina…sembrava inopportuno lasciare un septon a presiedere la posizione… - scherzò alludendo al fatto che avesse avuto egli stesso voce in capitolo sulla scelta del borgomastro
    Se le pietanze dei villici non vi stuzzicano non preoccupatevi, stiamo organizzando un banchetto al castello. Dedicato a voi, Lord Roote, un buon augurio al vostro insediamento in queste terre, ma anche per voi Lord Hornwood. Non siete ancora a destinazione, ma spero che vi potrete trattenere qualche giorno…mio nipote, Ser Ryman tornerà a giorni ed avrebbe sicuramente piacere a conoscere anche voi.
    Una cosa era certa, i Frey si sentivano a casa propria più di Edwin che ne era nominalmente il padrone.
    Come non mancherà di ricordarvi ad ogni ora del giorno quando lo incontrerete, Ryman è adesso secondo in linea di successione per diventare Lord Protettore delle Terre dei Fiumi- precisò dunque Jared sottintendendo la non-facoltatività di quella visita.- Ma prima che venga ad infastidirvi sarò lieto di aiutarvi in tutto: ordine pubblico, sicurezza, provviste, informazioni… - per quanto in modo assai più sgradevole, Jared Frey non sembrava meno bendisposto dell’umile borgomastro nell’assistere Edwin, che finalmente ci fosse davvero un sentimento di comune fratellanza fra i nobili dei Fiumi? Il cavaliere tirò un sospiro sollevato dopo aver preso un altro sorso di quel vino - La Fanciulla non ha mai donato particolari bellezze alla prole di mio padre…voi invece siete due splendidi giovani Lord delle Terre dei Fiumi…- i piccoli occhi del maturo cavaliere guizzarono rapacemente da un rampollo all’altro mentre un lieve sorriso iniziò a sorgere sotto i sottili baffi.- Ditemi, avete già promesso la vostra mano?

    Nel frattempo, gli armigeri di Ser Jared stavano avendo più difficoltà a rompere il ghiaccio con Corinna, ritrovandosi di fronte ad un aut-aut che non si aspettavano
    Ser Forrester ha scortato Lord Roote, certamente ha la sua garanzia ed amicizia - intervenne nuovamente la figura elegantemente ammantata senza interrompere il contatto visivo con Corinna - Non è più compito di Ser Jared garantire l’ordine pubblico alle Cascate direi… - sentito quell’invito velato, gli armigeri si tolsero dall’imbarazzo indietreggiando di qualche passo prima di subentrare nella folla.
    L’uomo restò invece a guardare Corinna ancora qualche secondo prima di tentare di offrire la sua pace all’Amica dei giganti
    Non siamo in guerra, Ser. Siete a casa di un vostro amico…- spiegò indicando con il capo Edwin, impegnato in un brindisi con Osmund ed un signore stempiato e dai sottili baffi grigi. -…in mezzo ad amici - si sfilò un guanto di cuoio nero e fece un passo avanti, tendendole la mano destra. All’anulare portava un anello di bronzo decorato da uno smeraldo ovale, ma la mano Corinna l’avrebbe riconosciuta come una mano allenata all’uso della spada - Dafyn Vance - proteso in quella nuova posizione, il Vance espose un farsetto di velluto verde ed argento ed una daga dall’elegante impugnatura assicurata alla cinta.

    Scadenza 17/05
    A breve chiuderei questa prima quest per riaprire nel luogo più appropriato. Ad Edwin viene quasi consegnato un banchetto già organizzato e Osmund è già formalmente invitato a rimanere per parteciparvi. Per qualsiasi dubbio scrivetemi senza esitazione


    Edited by Il Duca di Plexiglass - 11/5/2023, 19:00
     
    .
  5.     +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Condottiero

    Group
    Fiumi
    Posts
    1,518
    Prestigio
    +99
    Location
    Modena

    Status
    Anonymous
    Mh, meglio farsi una nota mentale su tale Ser Dafyn "il sicofante". Stando alla descrizione si immaginava qualcuno che sapeva quando lasciare la briglia della lingua, ovvero quando c'era da insinuar calunnia. Meglio tenerselo buono allora; per quanto Edwin Roote, tranne che per una cosa, avesse ben poco materiale per le malelingue, non voleva dare occasione a nessuno di poterlo inventare.
    Nel frattempo ringraziò con un cenno il borgomastro per aver portato loro il vino, dal quale bevve un consistente sorso. Per i più viziati poteva essere irritante per la lingua quel sapore, ma per Edwin andava più che bene lo stesso; anzi, arrivava ad apprezzare i sapori più forti.
    Questa accoglienza divenne presto ancora più inusuale, di almeno una tacca, dato che a quanto pare stavano addirittura preparando un banchetto per entrambi i nuovi Lord nei Fiumi. Come se le fatiche del borgo non fossero state già sorprendenti.

    "Vi devo ringraziare per la terza volta allora, Ser Jared. E spero non vi dispiaccia se anche Ser Forrester prende posto insieme a noi."
    Il tono, come il volto, era tranquillo, quasi casuale, ma quel 'se' era un caso di cortesia poco negoziabile: era abbastanza intuibile che l'unico rifiuto che lui avrebbe accettato sarebbe stato quello di Corinna stessa, e basta. Non l'avrebbe costretta ad unirsi al banchetto se non avesse voluto, ma notando quanto il Frey si sentisse tanto a casa sua, Edwin, quasi per reazione istintiva, aveva voluto ricordare che questo era comunque suo territorio e che ogni persona a lui cara sarebbe stata accetta. Quella mancata menzione non gli era piaciuta tanto.
    E si stava entrando in quello che un contadino avrebbe potuto chiamare nobilese: il classico giro di implicitamente obbligatorie reverenze, visite, omaggi e vari comportamenti che assicuravano la buona convivenza tra vicini.
    "Ne avrò piacere anche io, e con i migliori auguri. E vi ringrazio per offrire la vostra assistenza; "
    Notava che, seppur c'era tanta buona disposizione, o perlomeno non pareva una farsa, percepiva della viscidità in quest'uomo. Edwin diede un'occhiata fugace ad Osmund, mentre Ser Jared tracannava il suo vino, uno sguardo d'intesa che racchiudeva una frase del tipo Si, è viscido anche per me, ma per ora teniamocelo buono e cerchiamo di dipendere da lui il meno possibile...

    Il nobilese non era ancora finito, ma aveva virato su tutt'altro argomento: mani promesse, ovvero potenziali matrimoni. Il metodo base per unire tra di loro più parti. O fare in modo che una potesse ficcare il naso e mettere piede nell'altra. Entrambe le cose erano possibili; buona parte di loro non si sposava certo per capriccio amoroso, pochi ce la facevano. James in un certo senso ci era riuscito, era sicuro che lui amasse Daeva, e adesso gli era stata strappata via...
    Quel sorriso sotto i fini baffi di Ser Jared aveva fatto insospettire internamente Edwin, ancora una volta. Prima menziona che la moglie di Goodbrook era rimasta qui, poi che la prole di suo padre non era stata baciata dalla fortuna in quanto aspetto, e ora chiedeva loro se fossero già promessi a qualche nobildonna. Che il Frey avesse intenzione di giocare delle carte?
    Comunque, meglio rispondere normalmente. La sua mente avrebbe potuto farsi tutte le ipotesi che voleva senza il bisogno di esternarle.
    "No, ancora no. Non c'è n'è stata l'occasione."
    Non aveva senso neppure spiegare il motivo: era stato sempre in movimento fin dall'assedio di Delta delle Acque, poi a Driftmark, Essos e il tragico e burrascoso ritorno ad Approdo. E la sua famiglia aveva troppo a cui pensare per promettere Edwin a qualcuna, a meno che non l'avessero già fatto anni prima a sua insaputa. Questo non lo poteva sapere.

    608 parole
     
    .
  6.     +2   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Condottiero

    Group
    Nord
    Posts
    1,647
    Prestigio
    +374
    Location
    Pianeta Ork

    Status
    Offline






    C

    orinna scrutò il signore imbellettato, e non si fece problemi a sostenere lo sguardo con lui senza battere ciglio.

    «La guerra cambia solo facciata, Messere. Da armi e scudi si passa a veleni e sotterfugi. Io non posso sapere a cosa vado incontro. »


    Lo sguardo era duro e glaciale, gli occhi verdi non sembravano altro che cocci di bottiglia pronti ad affondare nella carne del pover uomo davanti a lei.
    Ma era così ingiusto portare ombra di nefasto su quella giornata serena...

    «Un comandante attento e vigile è un comandante vivo. Io so che Lord Osmund e Lord Edwin sono amici e alleati. Ma voi, voi non vi conosco a dir la verità. »


    La tenuta da viaggio non era cambiata in quei giorni di lungo cammino. Sempre il solito corsetto, la camicia, e le due spade legate in vita come prolungamenti della propria persona.
    Scesa ormai da cavallo, lasciò le redini a uno dei soldati Forrester.
    Fece un cenno rapidissimo a Vendetta che all'esterno poteva quasi passare inosservato. Ma per il felino quel cenno era più chiaro di mille parole.
    Scese con un balzo aggraziato dal culo del cavallo per andarsi a sistemare a lato della gamba di Corinna.
    Un'ombra dagli occhi gialli scrutava Dafyn, incerta se considerarlo come nuovo pasto o meno.

    «Ma non vedo l'ora di conoscervi, Ser Dafyn... perdonatemi, non conosco queste terre abbastanza per conoscere la vostra Casata... parlatemi di voi, così saprò se fidarmi. »


    Cercò con lo sguardo Edwin, quel piccolo baluardo di fiducia in quello che a Corinna sembrava un pericolo imminente. Si doveva fidare? Erano davvero a casa di amici, circondati da amici? Forse aveva paura. Sentiva quasi contro natura fidarsi ciecamente di chi non conosceva, in una terra che non era la sua circondata da persone sconosciute. Erano le battaglie vissute a farle parlare così? Era forse stato il clima di Approdo a farle credere che il pericolo poteva stare anche dentro un bicchiere di vino?
    La paranoia ti fa sembrare un coltello per il burro una lama pericolosa, e Corinna vedeva più lame che amici.





    344 parole
    Non sono in ritardo, siete tutti voi troppo in anticipo.

    . Calzoni di lana (10% resistenza freddo)
    . Scarsella Bianca (+7Attrazione, +2 posto zaino)
    . Corazza donna serpente (Riduzione danno 9, peso 6)
    . Stivali di cuoio da uomo alti (15% resistenza freddo, + 5 Attrazione)
    . Pugnale Forrester (7atk, 2 dif, 2 peso)
    . Spade leggere (combattimento a doppia spada) con pomolo a pantera (13 atk, 5 dif, 6 peso)
     
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Nord
    Posts
    467
    Prestigio
    +35

    Status
    Anonymous
    -Meglio così, allora.-
    Forse questo ser Dafyn non era un combattente e forse era vero che non avrebbe avuto nulla da preoccuparsi, ma Osmund era convinto che dietro le parole di quell'individuo ci fosse dell'altro.
    "E poi cosa diavolo è un sicofante?"
    Si ripromise che lo avrebbe chiesto a ser Ygon, appena lo avesse incontrato.
    Accettò la coppa offerta dal borgomastro e subito si lasciò andare a una lunga sorsata. Per un momento l'acidità del vino gli fece storcere il naso, ma dopo giorni di viaggio e litri di brodaglia insapore Osmund non poté far altro che apprezzare, sospirando soddisfatto dopo aver bevuto l'ultima goccia. E ne avrebbe chiesto ancora se solo quell'uomo, di cui ancora non conosceva il nome, avesse smesso di parlare per un solo istante.
    Restò ad ascoltare, lanciando di tanto in tanto occhiate fameliche ai tavoli che i popolani avevano preparato poco più avanti. Apprese del banchetto preparato nel castello, cogliendo subito lo sguardo perplesso rivoltogli da Edwin. Annuì appena, in modo quasi impercettibile. Cosa voleva dimostrare quella gente? Era davvero solo generosità?
    -Mi fermerò volentieri qualche giorno- disse, rispondendo all'invito. Poi, spostando in modo plateale lo sguardo sul nuovo signore del Tumbler, aggiunse: -Se lord Roote vorrà ospitare me e i miei uomini.-
    In realtà avrebbe voluto raggiungere il suo seggio il prima possibile, ma a Willow Wood avrebbero potuto aspettare due o tre giorni in più. Un po' di riposo prima di assumersi tutte le responsabilità del governo non avrebbe potuto che giovare a lui e ai suoi. Una volta lì avrebbero avuto bisogno di tutte le loro energie, questo era sicuro.
    Poi, improvvisa, arrivò la domanda. -Ditemi, avete già promesso la vostra mano?-
    Non se la aspettava, soprattutto non in quel momento.
    -N... no…- balbettò, preso alla sprovvista. -Come per lord Roote, non c'è stata l'occasione. Sono stati tempi…- tacque un istante, cercando la parola giusta, poi scrollò le spalle. -Sono stati tempi complicati.-

    Parole: 321


    Edited by Brule - 20/5/2023, 21:52
     
    .
  8.     +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Alfiere

    Group
    Corte del Forum
    Posts
    2,818
    Prestigio
    +461

    Status
    Offline
    Jared Frey annuì vigorosamente - Siete voi il padrone di casa, oltre al mio ingombrante nipote potete invitare chiunque vogliate - poi squadrò arricciando il naso attraverso i numerosi soldati intenti a farsi nutrire dalle pietanze del villaggio. - dev’essere la…spadaccina. Non ha avuto la vostre fortuna temo, è finita dritta nelle spire di Ser Dafyn - ridacchiò con una smorfia. Frey Vance erano alleati o rivali? Jared dava tutti i segni di disprezzare Dafyn e non perdeva occasione di affibbiarli immagini infamanti. Era così che ci si dava battaglia nella giovane pace del regno?
    Dopodiché Jared Frey si congedò con una promessa: Magnifico, allora vi lascio al banchetto dei paesani miei lord. Adesso sappiamo di cosa potremo parlare al castello. E’ stato un vero piacere.- il Frey sembrava sentirsi già vittorioso nell’averli scoperti scapoli - Ho i miei alloggi al castello, spero non vi dispiaccia. E’ là che mi troverete se ne avrete il desiderio e…Ser Dafyn è ospite del borgomastro al momento, ma non dubito che cercherà il vostro permesso per scivolare dentro le mura. - lanciato quell’ultimo dardo si allontanò, dando prima una lunga occhiata a Lily, fermatasi qualche passo dietro a loro come in attesa.
    La ragazza sembrò voler farsi avanti per chiedere qualcosa ad Edwin, ma Peter arrivò prima, pronto a riempire la coppa dei due Lord.
    Ser Jared Frey è stato invitato da sua figlia - rivelò il baffuto ciambellano ad Edwin - Ha portato trenta armigeri che alloggiano dentro le mura. I cavalieri Vance sorvegliano invece i boschi. Ser Dafyn mi ha aiutato un po’ a capire i registri dello scorso borgomastro, quando vorrete sono a vostra completa disposizione per informarvi sullo stato delle milizie, dei raccolti e delle casse del castello.
    Jared torna al castello, se vi sentite stanchi potete seguirlo nella nuova dimora di Edwin. Peter è a disposizione per informarvi sulla situazione delel cose in caso ci fossero dubbi urgenti.
    Osmund è stato messo in guardia nei confronti dei Vance, se rimani in paese puoi scegliere di confrontare subito la faccenda.
    C'è inoltre la questione di Lily per Edwin, puoi scegliere se portarla al castello o chiedere a Peter di trovarle alloggio in paese.



    Ser Dafyn Vance sembrò come schiaffeggiato dal rifiuto di Corinna di scambiare con lui un gesto di pace e ritirò lentamente la mano, valutando l’offesa e decidendo alla fine di assecondare le richieste della Forrester.
    Mio fratello governa la contrada di Atranta. Norbert ama molto Atranta, io curo i suoi affari al di fuori delle mura. A me sta bene, preferisco la campagna. - era difficile inquadrare l’età dell’uomo, la barba scura aveva già iniziato a macchiarsi di grigio e sulla fronte la traccia di un solco iniziava ad emergere, ma lo sguardo del Vance non era quello di un uomo stagionato che poteva contare su una presunta saggezza, sembrava anzi uno sguardo ancora curioso, ancora disposto all’apprendimento.
    E questo - proseguì indicando con un ampio gesto le cascate e la fortezza che si ergeva al loro fianco - E’ affare di Atranta per mio fratello. Spera che io instauri uno splendido rapporto con il nuovo signore delle Cascate. Voi lo seguite per amicizia suppongo… è vero che il castello necessità di un nuovo Mastro d’Armi dopo la condanna a morte di Ser Raheal, ma - espirò una mezza risata accennando un fugace sorriso - sarebbe senza dubbio un ufficio ben al di sotto dei vostri natali o della vostra fama.- l’uomo fece un nuovo passo verso la Forrester, dando solo un’occhiata di prudenza al felino ai suoi piedi
    Ad ogni modo spero decidiate di fermarvi per un po’, le terre qua vicino sono state ripulite da disertori e briganti ed i boschi che circondano le Cascate del Tumbler sono rinomati territori di caccia. Presentatemi voi a Lord Roote e sarò lieto di indicarvi i luoghi migliori
    Se Edwin rimane in paese/tu posti prima di lui, puoi decidere di presentargli Dafyn. Come richiesto ho allegato ritratti comunque destinati alle schede PnG.
    Scadenza: 28/05
     
    .
  9.     +2   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Condottiero

    Group
    Fiumi
    Posts
    1,518
    Prestigio
    +99
    Location
    Modena

    Status
    Anonymous
    Non c'era stata alcuna obiezione o tentennamento da parte del Frey al menzionare, o meglio ricordare, la presenza del cavaliere come ospite di alto riguardo per il Roote.
    Così aveva un attimo di tempo da non sprecare in letture degli sguardi e piuttosto usare quel momento per ragionare: per come Ser Jared stava parlando di Ser Dafyn con una palese antipatia, Edwin cominciava a pensare che Frey e Vance di Atranta, e forse il resto dei Fiumi, fossero alleati per necessità, non certo per simpatie. Come due bambini costretti a fare qualcosa insieme anche se si detestano.
    Delle Terre governate da famiglie tenute insieme con corde esili. Proprio una bella prospettiva...forse col tempo solo Osmund sarebbe stato un possibile alleato affidabile in questo collage a rischio di frantumazione. Sempre che non avesse altri piani.

    Il Frey aveva finalmente deciso di congedarsi, concedendo loro un prossimo attimo di respiro.
    Ma quel suo modo di fare come di chi trova un borsello pieno per terra, proprio dopo aver scoperto i due nuovi Lord come "scapoli"...
    "É stato un piacere anche per me, Ser Jared. A più tardi, allora"
    ... lo insospettiva. Si rinforzava l'idea che volesse mettere due piedi in quattro stivali. I loro.
    E non appena Ser Jared ebbe levato le tende, subentrò Peter già pronto a versare altro vino nelle coppe, cosa che gli lasciò fare per cortesia, non dando tempo ne ad Edwin di esternare le sue preoccupazione ad Osmund, ne a Lily di poter parlargli.
    Ma il borgomastro non lo aveva importunato, anzi: gli aveva fornito informazioni in più, sia del fatto che Jared era qui per la figlia, sia le scorte armate dei due nobili, dentro e fuori dalle muramura e soprattutto che il borgomastro, grazie all'aiuto di Ser Dafyn, aveva estrapolato tutte le informazioni dei registri. Ottimo, sarebbe stato molto utile e avrebbe facilitato le cose.
    "Ti ringrazio di cuore Peter, e ti chiederò senz'altro. E credo che sarà d'obbligo ringraziare anche Ser Dafyn personalmente..."
    Non aveva però ignorato Lily, che voleva parlargli ma sembrava venire sempre ostacolata, ne lo sguardo che Jared Frey le aveva dato.
    Che rogna: non poteva portarla dentro nel castello, non ancora, poiché sarebbe significato creare sospetti e dare ad altri, gente di cui non aveva troppa fiducia, informazioni, elementi, aneddoti che potevano danneggiarlo. E se lui fosse crollato, anche Lily lo avrebbe fatto.
    Volse lei uno sguardo che chiedeva, no implorava comprensione e pazienza. Lily era sveglia, sperava che avrebbe capito.
    "...e dovrei chiederti un favore sincero: quella giovane ragazza si chiama Lily. L'ho incontrata durante la guerra contro i Leoni e mi è stata di aiuto nello stare illeso. Mi ha poi implorato di unirsi al nostro drappello in partenza da Approdo dopo gli ultimi avvenimenti e non mi sembrerebbe giusto non ripagarla del suo aiuto. Se potessi trovarle un alloggio dignitoso in paese, sarei immensamente grato a te e a tutta la popolazione."
    Non era una storia totalmente inventata: probabilmente lei si sarebbe unita comunque a loro come le altre donne che avevano chiesto di seguirli. Non era sceso troppo nel dettaglio perché non serviva e avrebbe solo creato inciampi. Le storie convincenti non mettono molte mani avanti. E inoltre stava puntando sulla franchezza e la gratitudine che aveva per i paesani delle Cascate per il benvenuto e la disponibilità.

    In ogni caso si sarebbe poi riferito ad Osmund, finalmente libero anch'egli per qualche momento, per esternare i suoi pensieri. A voce molto contenuta.
    "Hai visto come sembrava soddisfatto Ser Jared nel sapere che l'altra metà dei nostri letti è fredda? Forse è prematuro come sospetto, ma secondo me vorrà mettere un piede ad entrambe le nostre porte.
    Mi sa che ci toccherà stare attenti e portare pazienza con questi; con tutte le frecciatine che ho sentito è un miracolo che non si siano già forati a suon di balestre. Non so come è al Nord, ma spero che sia meno peggio che qui. Qui sembra di vedere tutto incollato con lo sputo.

    Uff...io vado a porgere i miei saluti a Ser Dafyn, così mi tolgo d'anticipo anche lui, magari ti ignorerà ancora per un pò, e Corinna sarà lasciata in pace.

    Fate pure come se foste a casa vostra: siete miei ospiti e vi considero miei amici."


    Dunque si sarebbe congedato da Osmund per andare subito incontro a Ser Dafyn per non rimandare l'inevitabile incontro. E per concedere all'amica un attimo di tregua.
    Sarebbe tornato nel solito iter di convenevoli per annunciarsi e salutare a dovere. Un'occhiata al cavaliere dalla chioma scarlatta avrebbe fatto intendere qualcosa tipo 'stanno esasperando anche me e non mi fido neanche io'.

    "Ser Dafyn Vance, è un piacere incontrare anche lei. E vi devo ringraziare: il borgomastro mi ha riferito che avete dato una mano per quanto riguarda i registri."

    797 parole
    -saluto Jared
    -chiedo a Peter di trovare un posto dignitoso per Lily,facendole poi sguardo di intesa per un pò di pazienza
    - si parla con Osmund
    - mi presento al Vance, convenevoli blablabla
     
    .
  10.     +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Mercenario

    Group
    Nord
    Posts
    467
    Prestigio
    +35

    Status
    Anonymous
    Osmund salutò ser Jared abbassando lievemente il capo. Adesso conosceva il suo nome, lo aveva pronunciato il Roote poco prima, e sapeva che si trattava di un cavaliere. Non era ancora chiaro a quale casata appartenesse, ma non sarebbe stato difficile scoprirlo, del resto tutt'intorno non c'erano altri vessilli se non quelli dei Frey e quelli che, con ogni probabilità, appartenevano ai Vance.
    Pochi istanti più tardi fu il borgomastro a dissipare ogni dubbio: mentre riempiva di nuovo le coppe, infatti, chiamò quell'uomo "ser Jared Frey".
    Ad Osmund fu finalmente chiaro il motivo di tutte quelle domande su mani promesse e legami matrimoniali. I nuovi protettori dei Fiumi stavano tessendo la loro tela, cercavano di assicurarsi la fedeltà dei nuovi lord facendo in modo che a scaldare i loro letti ci fossero ragazze proveniente dalle Torri Gemelle.
    -Hai visto come sembrava soddisfatto Ser Jared nel sapere che l'altra metà dei nostri letti è fredda?-
    La voce di Edwin era così bassa che le sue parole a mala pena si distinguevano sopra il vociare della folla. Osmund si avvicinò di un passo, cercando di apparire il più disinvolto possibile. Avrebbe voluto annuire ad ogni parola perché il ragazzo era giunto alle sue stesse conclusioni, ma si limitò a farlo un'unica volta al termine del discorso.
    -Ti ringrazio, lord Roote- gli disse infine, salutandolo con un mezzo inchino.
    Rimasto solo, l'Hornwood poté finalmente avvicinarsi a uno dei tavoli che la brava gente del luogo aveva allestito per salutare l'arrivo del loro nuovo signore, una lunga tavola appoggiata su cavalletti di legno sulla quale un gran numero di vassoi erano ricolmi di cibi che, seppur di aspetto modesto, emanavano un profumo decisamente invitante. Osmund estrasse la daga e tagliò una fetta di pane ancora caldo, poi afferrò un piccolo spiedo, senza farsi troppe domande sul tipo di carne che vi era infilata.
    "Non è male" pensò mentre masticava rumorosamente.
    Guardandosi intorno vide che Edwin e Corinna erano impegnati in una conversazione con quel ser Dafyn. Ser Jared li aveva messi in guardia da quell'uomo, ma neanche il Frey gli ispirava tanta fiducia. Poco più in là, invece, scorse Peter. Si pulì la bocca col dorso della mano e si avviò verso il borgomastro.
    -Avete preparato un bel banchetto- esordì, avvicinandosi, poi fece un ampio gesto e, con lo spiedo ormai vuoto, indicò la gente in festa. -Spero di trovare un'accoglienza come questa quando arriverò a destinazione.- Accennò un sorriso. -Sono arrivate notizie da Willow Wood negli ultimi tempi?-
    Non sapeva neanche se un uomo così semplice avesse mai sentito nominare quel luogo, ma chiedere non gli sarebbe costato nulla. Non sapeva niente del suo nuovo seggio e questo, da qualche giorno, gli provocava una fastidiosa sensazione di irrequietezza.
    Si portò la coppa alla bocca e sorseggiò un altro po' di vino.
    -Forse mi sbaglio, ma ho l'impressione che tra Frey e Vance non scorra buon sangue- disse, indicando ser Dafyn con un cenno del capo. Poi piantò gli occhi in quelli di Peter. -Mi sbaglio?-

    Parole: 501
     
    .
  11.     +2   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Alfiere

    Group
    Corte del Forum
    Posts
    2,818
    Prestigio
    +461

    Status
    Offline
    Peter capì al volo: Non tema milord, ho una stanza libera alla mia locanda, mi assicurerò che abbia tutto il necessario.- assicurò scrocchiandosi le dita e guardando Lily come per memorizzarne l’aspetto prima di raggiungerla per, presumibilmente, informarla della sua nuova dimora.
    Aveva appena concluso di indicarle la via per la locanda quando venne raggiunto da Osmund.
    Oh, Lord Hornwood! - esclamò abbassando il capo- E’ troppo gentile, la ringrazio, non è stato facile organizzare tutto il paese- scherzò grattandosi il dorso della mano - Sono sicuro che anche gli abitanti di Willow Wood vorranno festeggiare il loro nuovo signore, anche se confesso di non conoscere nessuno di lì…ma se ho ben capito Ser Ryman si è occupato delle varie transizioni, quindi potrà chiederglielo al suo ritorno.- se però i Frey erano i nuovi signori di Edwin, Osmund rimaneva vassallo di Lord Stark a prescindere dalla posizione di Willow Wood, come potevano essere intervenuti i Frey?
    La signora di Atranta è una Ryger - disse poi Peter dopo averci pensato su un po’ - Ser Dafyn ha menzionato che la morte di suo fratello è stata fonte di numerosi litigi ad Atranta…ma che la Vecchia mi pizzichi le orecchie, non dovrei chiacchierare così, devo togliermi questi brutti vizi da oste - si rimproverò dandosi dei colpetti sulla testa.
    Ser Dafyn e Ser Jared danno l'impressione di non amarsi, vero, ma credo sia una faccenda di incompatibilità d'animo...così la chiama il septon almeno. Ser Ryman ha grande stima di Ser Dafyn, quindi non credo sia una questione famigliare...ma sì, quando uno manca, l'altro sparla. Vanno avanti così da mesi. -Peter aveva la bocca grande, Osmund avrebbe potuto ricorderselo per il futuro.

    Ser Corinna e Ser Dafyn non fecero in tempo a raggiungere un accordo che Lord Edwyn sopraggiunse su di loro, avendo identificato il Vance da lontano e decidendo di tagliare la testa al toro. Il Vance sorrise ad Edwyn e dopo averlo osservato un attimo gli offrì la mano nello stesso gesto di pace che aveva offerto a Corinna
    Lord Roote, finalmente. Spero che ad avermi presentato sia effettivamente stato Peter. Un buon uomo il vostro borgomastro. Di rara specie - sorrise chiamando a se un paio di armigeri con due dita. A differenza degli uomini di Jared, quelli di Ser Dafyn non sfoggiavano gli emblemi di casa Vance di Atranta, ma gli stessi colori del mantello del cavaliere: nero e verde. Ma più del colore della loro armatura sarebbe saltato allo sguardo il bruno stallone che portavano per le briglie, creatura agitata dalla presenza di Vendetta ma di tale stazza da rischiare più che altro di rappresentare un pericolo per il giovane felino.
    Questo è un dono da parte di mio fratello e dalla contrada di Atranta, abbiamo ritenuto che un cavallo da guerra potesse essere appropriato per un Roote che ha conquistato la propria gloria in battaglia. - sorrise sottilmente dando una carezza al cavallo per calmarlo. - Non intendo sfiancarla dopo un lungo viaggio come il suo, la lascio ambientarsi nella sua nuova dimora. Ho i miei alloggi nel paese per preferenza di Lady Kyra e sono a vostra completa disposizione. Sia per i registri…che per battute di caccia - sorrise congedandosi con un lieve inchino sia ad Edwyn che a Corinna.
    Edwyn era casa, più o meno, Osmund c’era quasi…Corinna era ancora lontana, ma secondo Dafyn era fra amici. Forse la guerra era davvero finita per i tre.

    Ricompense
    CITAZIONE
    Cioffa
    10 p.e.+3 Lunghezza + 3 Mod +3 Interazione (-50% ritardi non giustificati +10% ritardi subiti) =12 p.e.
    +2 Punti Diplomazia +1 Amministrazione +1 Punto a Piacere
    +5 Fama +4 Prestigio

    +4 Affinità Popolino
    +4 Affinità Edwin
    +3 Affinità Osmund
    +1 Affinità Ser Dafyn Vance
    +1 Affinità Vance d’Atranta
    -2 Affinità Andali
    -1 Affinità Frey

    CITAZIONE
    Brule
    10 p.e. + 3 Mod (-50% ritardi non giustificati +10% ritardi subiti) = 8 p.e.
    +1 Punto Diplomazia +2 Amministrazione +1 Punto a Piacere
    +3 Fama +4 Prestigio

    +3 Affinità Truppe
    +3 Affinità Ser Ygon
    +3 Affinità Edwin
    +3 Affinità Corinna
    +2 Affinità Peter
    +2 Affinità Popolino
    -1 Affinità Ser Jared
    -1 Affinità Frey
    -2 Affinità Vance d’Atranta

    CITAZIONE
    Ishu
    10 p.e.+7 Lunghezza +4 Mod +2 Interazione (-50% ritardi non giustificati +10% ritardi subiti) = 14 p.e.
    +3 Punti Diplomazia +1 Punto a Piacere
    +1 Fama +5 Prestigio
    Ottieni un cavallo da guerra!
    CODICE
    <span>[IMG=cavallo_guerra_m]https://upload.forumfree.net/i/ff9004702/cavallo_guerra_m.jpg[/IMG]<p>
    R4 V9</p> </span>


    +4 Affinità Lily
    +3 Affinità Osmund
    +3 Affinità Corinna
    +3 Affinità Peter
    +2 affinità Popolino
    +2 Affinità Ser Jared Frey
    +1 Affinità Ser Dafyn Vance
    +1 Affinità Frey
    +1 Affinità Vance d’Atranta


    Indicazioni
    Ecco fatto! Avrei probabilmente dovuto chiuderla un po' prima ma mettere lo stacco adesso mi permette di darvi il via libera per mille cose! Libere fra di voi, semilibere con i personaggi introdotti, addestramenti interni al castello (eccetto quelli marziali per ora) e, per Ishumaeru tutte le attività da lord gestore di seggio.
    Come anticipato il Maestro d'armi Rhael è stato condannato a morte, quindi può essere già un argomento da trattare in semilibera la ricerca e la nomina di un suo sostituto. Altrimenti la questione potrebbe venir affrontata anche in quest.

    La quest che spero di aprirvi nel weekend si ambienterà qualche giorno dopo, all'arrivo di Ser Ryman Frey per il banchetto, quindi ambientate tutto fra il 26/01 ed il 2/02
     
    .
40 replies since 3/2/2023, 11:24   1191 views
  Share  
.