Religioni e Culti

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  1. BlackCleric
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    Cavaliere del verbo

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    Saagael



    Solo il dolore purifica l'anima!



    Saagael, dio del dolore e dell'espiazione, è la divinità più oscura del panteon di Lys. Viene rappresentato come un monaco dal volto celato tra le pieghe di un grande cappuccio: nelle mani stringe un flagello di ferro scuro composto da cinque catene chiodate che terminano in uncini affilati. Egli viene anche chiamato “Donatore di Dolore” e “Saagael Senza Volto”.

    Culto



    Il culto di Saagael risale a tempi antecedenti alla fondazione di Lys: non ha mai avuto particolare potere in città, ma allo stesso tempo non ha mai avuto periodi di declino. I suoi membri asseriscono che il mondo è un luogo di perdizione che contamina inevitabilmente l'anima e che il dolore è un dono fatto dal divino Saagael all'uomo, nonché l'unico mezzo tramite cui è possibile ottenere la redenzione dei peccati e raggiungere l'estasi, ovvero un momento di assoluta comunione con il divino. Autoflagellazione, l'utilizzo del cilicio e anche atti ben più macabri sono alla base della turpe eredità di questa religione. Il culto è anche noto per creare degli abili torturatori, poiché i membri più devoti a Saagael si esercitano nell'arte della sofferenza torturando gli schiavi tenuti prigionieri nella Casa del Dolore. Secondo il culto quando un fedele muore ascende al cospetto di Saagael, il quale ne saggia la purezza col proprio flagello: tramite questa sofferenza le anime pure ottengono l'estasi eterna entrando in perfetta comunione con il Donatore di Dolore, mentre quelle indegne sono scacciate e costrette a rinascere.

    Casa del Dolore
    La Casa del Dolore è l'unico tempio di Saagael al mondo ed è tristemente noto a Lys. Si trova in una zona remota dell'isola, lontano da occhi e orecchie indiscrete, e soprattutto abbastanza lontano da non far udire le atroci urla che provengo dal suo interno.
    Si tratta di una struttura di pietra scura estremamente austera, con finestre bloccate da sbarre metalliche e un portone d'ingresso dalla cui parte alta pendono numerose catene. In origine era una piccola prigione, presa poi dal culto e resa il cuore della fede del Donatore di Dolore, la cui statua torreggia nella sala delle preghiere, un grande salone senza finestre illuminato giorno e notte dalle torce e bracieri.
    Nella parte più interrata del tempio si trovano invece le celle, luogo dove sono tenuti gli schiavi utilizzati dai cultisti per esercitarsi nell'arte della tortura.

    Discepoli Penitenti
    I membri del culto sono i discepoli penitenti, anche se più semplicemente tra di loro si chiamano solo discepoli. Questi cultisti indossano una veste monacale simile a quella del loro dio e praticano tanto l'autoflagellazione e la tortura sugli schiavi. Tra i loro compiti c'è la pulizia del tempio, la trascrizione dei sacri testi e l'ausilio ai fedeli che desiderano ricevere il dono di Saagael.

    Devoti Penitenti
    I devoti penitenti sono i cinque membri del clero di più alto rango, uno per ogni catena del flagello di Saagael. Regolano la vita dei discepoli, istruiscono i novizi, celebrano le cerimonie sacre e prendono accordi con la guardia cittadina quando sono richiesti i servigi del culto. La loro carica dura sino alla morte e quando un posto si libera i devoti rimasti eleggono un nuovo membro tramite votazione.

    Pratiche



    Tortura e flagellazione
    I cultisti di Saagael venerano il dolore come mezzo divino e lo esercitano in ogni forma possibile. Almeno cinque volte a settimana tutti i membri del clero devono flagellarsi intonando preghiere rituali per lustrare la propria anima e dimostrarsi devoti a Saagael. La tortura riveste un ruolo fondamentale per il culto, difatti presso la Casa del Dolore sono tenuti prigionieri molti schiavi che vengono regolarmente torturati.

    Dono del Dolore
    I fedeli di Saagael possono recarsi dai cultisti e richiedere il “dono del dolore” in cerca dell'espiazione dei peccati o dell'estasi: facendolo prendono accordi con uno dei discepoli specificando quanto dolore intendono sopportare e spesso anche quali strumenti possono essere utilizzati. Una volta accordati i fedeli verranno fatti inginocchiare sotto una rappresentazione di Saagael e i discepoli infliggeranno loro quanto concordato. Non è raro che alcuni “estimatori del dolore fisico” si rechino al tempio per cercare il piacere nel dolore: tale condotta non è mal vista dai discepoli, anzi, coloro che godono nella sofferenza vengono ritenuti affini agli insegnamenti di Saagael.
    Vi sono poi alcune occasioni in cui la guardia cittadina si accorda con i devoti per richiedere i servigi del culto: quando alcuni prigionieri non dicono quanto dovrebbero, o quando è necessario impartire una lezioni, la città paga i seguaci di Saagael affinché facciano ciò in cui riescono meglio.

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    - Il culto di Saagael è aperto a chiunque desideri farvi parte (uomini, donne, lyseni, stranieri, non fa differenza)
    - Diventando parte del culto bisogna dedicare la propria vita a Saagael: è dunque necessario rinunciare ai propri beni, alla propria famiglia e a qualsiasi eredità e titolo.
    - Tutti i cultisti devono vivere nella Casa del Dolore
    - Ogni cultista deve flagellarsi almeno cinque volte a settimana: chiunque sia scoperto a non farlo viene espulso dal culto senza possibilità di ammenda
    - Quando si concede il dono del dolore a un fedele bisogna attenersi scrupolosamente a quanto concordato
    - Gli schiavi possono essere torturati a piacimento, ma non devono essere uccisi: chiunque sia scoperto a uccidere uno schiavo dovrà risarcire il culto con una somma pari a quella spesa per acquistare lo schiavo ucciso

    Feste e giorni sacri



    Il culto di Saagael non prevede né feste né giorni sacri: ogni atto di dolore è sacro e motivo di gioia, non serve altro per compiacere il Donatore di Dolore.

    Matrimoni e Funerali


    Il culto di Saagael non prevede né riti matrimoniali. I funerali sono molto sobri: il corpo dei defunti viene avvolto in una catena spinata e seppellito; non si intonano canti né preghiere, semplicemente si recita la frase “Possa il tuo spirito essere mondato dalla corruzione del mondo tramite il flagello di Saagael”.

    Storia



    Data la riservatezza e la ferrea dottrina del culto, si sa ben poco della storia di questa religione: per molti versi lo stesso Saagael è un mistero. Nessuno ne conosce il volto, nemmeno i membri del clero più vicini all'estasi, così come nessuno conosce le sue origini.
    La religione venne condotta a Lys dai valyriani e si insediò nell'isola divenendo parte del panteon lyseno. Sebbene i suoi seguaci siano piuttosto schivi e vivano isolati nella Casa del Dolore, il culto ha spesso servito la guardia cittadina offrendo i suoi adepti per interrogare i prigionieri o per spargere il terrore tra i traditori. Col tempo il culto di Saagael è diventato praticamente uno spauracchio, tanto che i padroni minacciano i propri schiavi dicendo loro che se li tradiranno verranno venduti alla Casa del Dolore, destino da molti considerato peggiore della morte.

    Indice



    Edited by BlackCleric - 8/1/2024, 14:13
     
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