Religioni e Culti

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    Boash


    “Dinnanzi a te noi non siamo che cenere”



    Boash, noto anche come il Dio Cieco o successivamente come Signore del labirinto è una divinità Valyriana, i cui fedeli lasciarono la libera fortezza poco più di 1.000 anni prima del Disastro, per stabilirsi a Lorath
    Si tratta di una divinità invisibile e inconoscibile, senza forma né genere, incomprensibile per i mortali, diversa da tutto ma simile ad ogni cosa.
    Nei templi in rovina che si trovano ancora attorno ai grandi labirinti di Lorath è raffigurata con uno specchio di pietra, il cui riflesso appare invisibile all’osservatore.

    Culto


    Il Culto di Boash e la vita dei credenti dopo il loro trasferimento a Lorath si legò a doppio filo a quello della struttura dei grandi labirinti dell’isola: mentre nelle sue propaggini esterne si svilupparono tempi per i fedeli ed una città per accoglierli i sacerdoti seppellivano i morti ed officiavano i propri riti nelle propaggini interne del labirinto, dove nessuno a parte loro osava avventurarsi. La loro cecità autoimposta e secondo loro le indicazioni del Dio gli aiutava ad orientarsi negli abissi senza senso del labirinto, raggiungendo e ritrovandosi i luoghi che ancora oggi restano nascosti e dimenticati.


    Pratiche e leggi



    I seguaci del Dio Cieco si astenevano dal consumare carne animale e Vino, nutrendosi solo di dei frutti della terra. Andavano in giro scalzi e vestivano inoltre solo pelli di animale e vestiti di pelli grezze non conciate, pensate per irritare la pelle come forma di pentimento e mortificazione personale.
    I sacerdoti del Culto erano tutti Eunuchi ed indossavano cappucci che coprivano completamente gli occhi, rendendoli di fatto ciechi.
    Per il culto di Boash tutta la vita è sacra ed eterna. Tutte le creature sono intatti uguali al Dio, così come non c’è alcuna distinzione, tra uomini e donne o tra animali e umani
    Dottrina principale del culto era l’estrema Abnegazione dell’Io, in quanto solo dopo essersi liberati dalla propria vanità e personalità gli uomini poteva sperare di diventare un tutt’uno con il divino. Gli adoratori del culto rinunciavano ai propri nomi, riferendosi a sé stessi come “un uomo” e “una donna” invece che “io” o “me”
    I templi del culto erano scavati nella nuda roccia, abbozzata e non rifinata, priva di qualsivoglia decorazione a parte il grosso specchio di pietra centrale, in quanto le distrazioni materiali allontanavano dalla divinità, piuttosto che avvicinarla.
    I sacerdoti erano tutti uomini castrati, i quali si coprivano costantemente gli occhi in quanto credevano che solo nell’oscurità sarebbero riusciti ad aprire il loro terzo occhio, consentendoli di vedere le verità superiori nascoste dietro alle illusioni del mondo materiale.

    Usanze matrimoniali


    Essendo i seguaci spinti a rinunciare al proprio io i matrimoni sono cerimonie brevi e semplici, durante le quali la comunità viene informata del legame che due individui hanno deciso di stringere.
    essendo la vita sacra a Boash i festeggiamenti veri e propri avvengono solo alla nascita di eventuale prole.

    Usanze funebri


    Alla loro morte gli adoratori di Boash venivano avvolti in stretti sudari e portati dai sacerdoti all’interno dei labirinti, dove si dice si trovino le loro catacombe.


    Storia


    Il culto di Boash apparteneva in origine all’enorme ed eterogeneo Pantheon Valyriano, dal quale una setta di dissidenti, i Boash’i, si allontanò per fondare un tempio ed usa società che adorasse l’unico Dio che fosse degno di adorazione, ovvero Boash. Il loro peregrinare li portò fino alla costa nord di Essos, dove trovarono i resti degli antichi labirinti di Lorassyon, l’isola principale dell’arcipelago Lorathi, rimaste disabitate dopo la distruzione di una colonia andala da parte dei signori dei draghi diversi secoli addietro.
    Essi videro nei labirinti un tentativo di avvicinarsi alle complessità del loro Dio da parte di chi non lo conosceva e vi si insediarono, abitando i labirinti e costruendoci all’interno cripte e templi, irraggiungibili da coloro che non erano iniziati del culto.
    Le isole rimasero dominio esclusivo del culto per quasi un secolo, ma in seguito altre persone iniziarono ad arrivare sulle isole, provenienti da altre colonie e dalla stessa Valyria. Col passare del tempo questi nuovi coloni superarono in numero i fedeli di boash, soppiantandoli nella guida della città e portando alla corruzione del Clero Boash’i, fino a quando in una rivolta popolare gli accoliti del Dio Cieco vennero massacrati e i pochi sopravvissuti scapparono nelle profondità dei labirinti per mai più riemergervi.

    Oggigiorno a Lorath, così come nel resto del continente il Culto di Boash viene considerato estinto, anche se nessuno ha mai avuto il coraggio di controllare i meandri del labirinto, per il pericolo e la paura fondati di non riuscire più a riemergervi.
    Nonostante il richiamo dei possibili tesori e segreti che sembrerebbero trovarsi nel centro del labirinto le storie di strane creature ed il fatto che nessun cacciatore di tesori vi ha mai fatto ritorno ha nel tempo fatto desistere chiunque dall’avventurarcisi.

    Indice

     
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