La prima grana

Semilibera Lyanne e Philipp + Tycho

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    Aveva avuto modo di ricevere un ragguaglio a grandi linee da parte di Nick di quello che era accaduto e aveva scoperto che uno dei due ospiti aveva lasciato Westeros senza volerne sapere di tornare indietro, quel Magistro non aveva palesato la minima intenzione di voltare la nave e all’idea di essere accompagnato in porto in modo forzoso si era dimostrato piuttosto reticente. Per non dire propenso a scagliare minacce.
    Era un altro problema di cui si sarebbero dovuti occupare, forse il braccio destro del Signore del Mare sarebbe potuto venire loro in aiuto se fossero stati in grado di persuaderlo e convincerlo della bontà del loro operato. La nave su cui era rientrato in porto non era quella con cui aveva solcato il Mare Stretto, era stata prelevata dagli uomini Waynwood e, dopo le varie questioni con la catena, finalmente era tornata ad attraccare. Giunta la notizia lei e Phillipp avevano deciso di farlo scortare tra le mura dove avrebbero potuto riceverlo.
    La stanza deputata non era di poco conto, si trattava della Sala del Trono e lì non c’erano due membri qualsiasi della corte del re ad accogliere Tycho Bendaris ma il Maestro delle Leggi e il Maestro dei Sussurri.
    Sulle loro spalle avevano iniziato a gravare diversi problemi, diversi erano anche i pensieri che si agitavano nella testa di Lyanne ma decise che avrebbe provato ad occuparsi di una cosa per volta o rischiava di ricavarne più guai che benefici.
    In attesa dell’arrivo di quell’ospite, sempre non preferisse considerarsi una sorta di ostaggio, Lyanne si rivolse a Philipp.
    “Lord Waynwood.”
    Ne richiamò l’attenzione a bassa voce.
    “Quel poco che sappiamo di quest’uomo lo abbiamo ricavato dalla voce di chi è tornato qui ed era a bordo di quella nave, pare che sia quello più disponibile al dialogo ma anche quello con meno potere rispetto al Magistro che non ha voluto saperne di tornare indietro. Occorre fare leva su di lui se vogliamo scongiurare un peggioramento nei rapporti con Essos e se vogliamo sperare di usarlo per raddrizzare la questione.”
    Stava, indirettamente, suggerendo accortezza. Forse era superfluo con il nuovo Maestro delle Leggi ma avrebbe preferito rischiare di toccare il suo ego sottolineando quel concetto piuttosto di non farlo.
    “Se non vi dispiace riferirò io quelle che sono state le mie scoperte.”
    Il suono della voce era morbido, gentile, ma lo sguardo lasciava intendere che non avrebbe gradito che qualcuno la anticipasse circa ciò che era stato trovato sulla morte degli altri ambasciatori ed ospiti dell’Essos. Si sarebbe fatta carico delle proprie responsabilità, nel documentare il ruolo del colpevole, poi assieme avrebbero agito per mettere un freno a quell’ennesima emorragia causata da diversi fattori tra cui l’assenteismo del Re. Non sentì il bisogno di aggiungere altro, avrebbe ascoltato le repliche e le idee di Philipp in attesa che il loro ospite si presentasse per essere ricevuto.


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    12 GENNAIO 286 • Sala del Trono, Fortezza Rossa • Mattina
    La notte aveva portato consiglio? Sicuramente le faccende innanzi ai due Lord del Concilio Ristretto si sarebbero presto sommate ad altre - spiacevoli e quanto più ingombranti - situazioni. L'uomo forte della Valle di Arryn fece il suo ingresso nella Sala del Trono, era solo rispetto a quanto lo aveva visto nella giornata precedente con una forza militare al seguito, nella sala Lady Florent lo attendeva e sparse qui e lì vi erano alcune Cappe Dorate - bene, bisognava fare scena - il Maestro delle Leggi si avvicinò al trono di spade, presso di esso erano state posizionate due seggiole di legno con delle incisioni. La prima riportava la giustizia, la seconda il blasone spettante al Maestro dei Sussurri. Philipp era galante, non esitò "Lady Florent, la vostra sedia" e si accomodò su quella di fianco che gli spettava di diritto. Attendevano quell'ospite, tale Tycho Bendaris di Braavos, braccio destro del Signore del Mare della città libera del titano. La dama dell'Altopiano gli sussurrò alcune cose che Nick - il suo sottoposto - gli aveva narrato, dal canto suo Philipp aveva chiesto ai suoi uomini che lo avevano condotto in porto ed aveva preso atto della condizione del suo sottoposto Ser Radoulf! La dama dei sussurri specificò di voler comunicare lei quanto scoperto circa i fatti degeneri e degli omicidi, Philipp acconsentì "Vostra la prova, vostro l'onore ma soprattutto l'onere milady. Non vi invidio e se come dite quest'uomo è la leva che ci deve condurre al Magistro scappato sarà meglio che la nostra diplomazia, la nostra eloquenza sia all'altezza" sorrise quindi batté le mani in tal modo da fare cenno ad uno degli astati presenti, era il momento di far entrare l'illustre ospite.
    Due Cappe Dorate avrebbero aperto le porte, l'uomo se lo sarebbero trovato innanzi di lì a brevissimo e Philipp sapeva come essere un giusto 'padrone di casa' tale per cui si alzò e gli andò incontro con segno di profondo rispetto per quella seconda opportunità che era stata data ai Sette Regni da Braavos. Del resto la Valle di Arryn, con suo cugino Damon, aveva stretto ottimi legami con la città libera del titano di Braavos e anche Philipp ne era devoto a quella alleanza seppur poco o nulla lo riguardava. "Bentornato alla Fortezza Rossa messer Tycho! Mi presento, Philipp Waynwood, so dai miei uomini che Ser Radoulf giace sulla vostra nave per permettere questo incontro" fece quindi un mezzo inchino di sorta mentre una terza sedia veniva posta in fronte alle loro. Il Waynwood avrebbe avuto tutto l'interesse a condurre una trattativa veloce, il suo uomo rischiava la vita in mare, presentò quindi Lady Florent come era giusto che fosse "Ella..." indicando la dama "E' Lady Florent, Signora di Acquachiara" era la seconda volta che la presentava e non era del tutto certo che quella gradisse ma il protocollo, il galateo, lo prevedeva. Fece quindi gesto a quello di accomodarsi sulla sedia e fece altrettanto: la trattativa poteva avere inizio.

     
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    Sala del Trono- Mattina- 12 gennaio 286


    L'uomo che fece il suo ingresso nella Sala del Trono della Fortezza Rossa aveva senz'altro la peculiarità di attirare l'attenzione: atletico ma non massiccio, capigliatura e barba canute ma perfettamente tenute, una benda sull'occhio ed un paio di guanti neri alle mani. Il suo abbigliamento era semplice ma estremamente curato.
    "Tycho Bendaris, delegato di Ferrego Antaryon, Signore del Mare di Braavos." -fece anch'egli le sue presentazioni chinando il torace con la mano di fronte al petto prima di prendere posizione sulla sedia che gli era stata offerta. Parlava la lingua comune perfettamente e senza alcun accento che ne tradisse le origini e per di più sembrava conoscere alla perfezione usi e costumi occidentali, sia nell'abbigliamento sia nel cerimoniale di presentazione. Indubbiamente era un uomo d'esperienza.
    "Prima di cominciare vorrei ribadire i termini del patto con Ser Radoulf." -si era rivolto principalmente al Waynwood, ma le sue parole erano ovviamente anche per le orecchie pelose della Florent -"Il vostro cavaliere lascerà la mia nave solo al mio ritorno. Se qualcuna delle vostre imbarcazioni proverà ad avvicinarsi il mio Capitano farà rotta verso Braavos. Se dovesse accadere qualcosa a me o doveste ordinare un attacco il vostro cavaliere verrà ucciso."
    Non c'era un grammo di minaccia nelle parole dell'ambasciatore, quanto lo sterile resoconto di un accordo che doveva essere ben chiaro ad entrambe le parti prima di proseguire con la conversazione.
    "Dunque... perché mi trovo qui?"

    CITAZIONE
    Ricordo che le tempistiche per la semi sono di 15 giorni per i player, ma siccome abbiamo poco tempo....cerchiamo di sbrigarci XD
     
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    Osservò la sedia e fece un cenno di ringraziamento a Philipp muovendo il capo. Avrebbero dovuto essere sufficientemente abili da non ottenere lo stesso risultato di Nick con il Magistro fuggito sul piede di guerra, l’unico uomo di Essos vivo e forse collaborativo che restava loro era quello che si palesò davanti a loro.
    Lyanne si alzò in piedi, lasciò dietro di sé quello scranno di legno e fece un passo avanti.
    “*Mi duole incontrarvi in queste condizioni, Tycho Bendaris di Braavos ma permettetemi ugualmente di darvi il benvenuto.*”
    Ignorava se Philipp conoscesse il basso valyriano ma lei decise di utilizzare quella lingua in una forma di cortesia, al contrario della lingua comune conservava un accento che solo la pratica le avrebbe permesso di togliere ma quanto meno si era ripetuta abbastanza quella frase, a furia di studiarla, da non infilarci dentro errori di alcun genere. Salutato l’uomo si mise a sedere e lo ascoltò, era chiaro che avrebbero dovuto agire in modo ancora più cauto se avessero voluto preservare la sicurezza dell’uomo del Waynwood, Ser Radoulf.
    “I vostri termini ci sono chiari e intendiamo rispettarli.”
    Tornò ad esprimersi usando la lingua comune.
    “Siete qui perché intendiamo chiarire alcune cose, la principale è il messaggio sbagliato che potrebbe essere arrivato vista la morte degli altri ospiti del Re. Mi rendo conto che la morte di chi vi accompagnava sia un fatto grave ed increscioso a cui niente potrà porre rimedio se non la giustizia, la consegna del colpevole ad essa.”
    Si sarebbe potuto discutere se la giustizia di Westeros o di Essos ma ciò che Tycho Bendaris ancora non sapeva era che quel colpevole era un fuggitivo scappato via durante i subbugli, un uomo che aveva scelto di approfittare di quel momento per allontanarsi lasciando cadere un altro grosso problema su Approdo.
    “Negli ultimi giorni sono state fatte delle indagini per comprendere cosa abbia causato la morte degli uomini che hanno raggiunto Westeros assieme a voi e quale mano vi fosse dietro.”
    Gli occhi della Volpe erano fissi sulla figura dell’uomo proveniente da Braavos.
    “Queste indagini hanno portato ad una conclusione che anche le parole del Gran Maestro, se desiderate una conferma ulteriore, potranno supportare per ciò che riguarda la causa.”
    Stava offrendo il massimo della collaborazione ma tutto aveva un motivo. Si fermò lì, non aggiunse altro, desiderava per prima cosa sondare la reazione dell’uomo.

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    Il colore diverso del parlato è per il basso valyriano
     
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    12 GENNAIO 286 • Sala del Trono, Fortezza Rossa • Mattina
    Presero tutti posto, il dialogo poteva cominciare. Philipp Waynwood scrutò quell'uomo, non aveva avuto modo di vederlo prima ma non era il primo braavosiano che vedeva, ciononostante costui che aveva innanzi era un dignitario della città libera, uno di quelli che poteva dire di contare! Rappresentava il Signore del Mare di Braavos, un po' come lui e Lady Florent che si, rappresentavano se non il Re almeno il Primo Cavaliere. Le sue prime parole - dopo la presentazione - furono rivolte allo status in cui vagava Ser Radoulf - spada giurata di Philipp - di come questo giaceva sulla nave braavosiana e di come questa sarebbe salpata se al loro gradito ospite fosse accaduto qualcosa. Lord Philipp, complice la maturità acquisita negli ultimi mesi, non provò scandalo di quelle parole. Si trattava di un semplice scambio di ostaggi? Praticamente sì ma andò oltre "Non verrà tolto un capello a voi così come nemmeno al mio Ser" sorrise ed aggiunse "Siamo qui per parlare da pari e per questo ritengo di ringraziarvi fin da ora" rimase diplomatico, era il suo ruolo, ma l'essere Maestro delle Leggi lo rendeva ancora più responsabile in tal maniera. Lady Florent dal canto suo parlava - quasi fluentemente - la lingua dell'uomo e si esibì in quella che doveva essere una presentazione. Una cortesia che forse sarebbe stata gradita, Philipp sorrise, le lingue non erano la sua passione e seppur aveva viaggiato non era ancora in grado di spingersi tanto oltre. Ascoltò quindi ella nell'esprimere la ricostruzione dei fatti parziale, ovvero ciò che l'aveva promossa sul campo al ruolo di Maestro dei Sussurri, e poi quando toccò a lui si fece avanti "Se siete qui... se siamo qui... è perché intendiamo collaborare, trovare la quadra al delitto" mise come le mani avanti, del resto era interesse di tutti sapere chi fosse l'omicida e concludere la riga di sangue nella Fortezza Rossa così come tra le vie di Approdo del Re. Riprese delicato "Amministrare la Giustizia del Re è un compito che mi è stato assegnato e posso assicurarci, visto quanto vi ha detto Lady Florent, che è nostra intenzione assicurare il colpevole a tale giustizia, vedere il ceppo e la scure del boia reale" quel che stava dicendo poteva presto tradursi in qualche promessa, una su tutte un nome ed un titolo del colpevole!


     
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    Sala del Trono- Mattina- 12 gennaio 286


    "Glad naejot rȳbagon ao gīmigon ñuha udrir, rina Florent." -rispose Tycho a Lyanne con un sorriso compiaciuto in una frase che voleva dire, più o meno, che rimarcava la sua gioia ed il suo stupore nello scoprire che dama Florent conoscesse la sua lingua.
    Sbrigate quelle formalità, lo sguardo del braavosiano si fece intenso mentre ascoltava le parole dei due nuovi membri del Concilio Ristretto; si lasciò il tempo di riflettere sia sulle considerazioni della Maestra dei Sussurri, sia sulla risoluta promessa del Maestro delle Leggi.
    "Vorrei potervi essere d'aiuto nelle vostre indagini, ma mi rincresce informarvi che purtroppo conosco i fatti probabilmente meno di voi seppure fossi presente." -non c'era un solo filo di menzogna nelle sue parole o, almeno, nessuno dei due nobili avrebbe avuto l'impressione che nascondesse qualcosa -"Quando ci hanno servito il pasto dalle vostre cucine non ho mangiato. Non l'ho fatto perché sono abituato ad un'alimentazione più frugale che tenga in ordine il corpo così come lo spirito. Stavo per incontrare il Primo Cavaliere del Re, non volevo presentarmi con il vestito cosparso di briciole e l'animo lasso."
    Avevano di fronte un uomo disciplinato e attento, abituato all'ordine interiore ed esteriore; quella frugalità lo aveva salvato dall'avvelenamento. A quel punto Tycho restò in silenzio, tentando di valutare se e quanto fosse il caso di condividere con i due nobili oltre le semplici parole che aveva scambiato fino a quel punto. Alla fine si decise a parlare, più in risposta alle preoccupazioni di Lady Florent che per volontà propria: "Personalmente non credo la vostra Corona sia la mandante di questi omicidi. Se è questo ciò che vi preoccupa possa riferire al mio Signore, potete tranquillizzarvi."
    Anche stavolta il Bendaris sembrava un uomo semplice che diceva quel che pensava e non nascondeva la sua realtà sotto qualche finta verità.
    "Purtuttavia, a prescindere da chi sia il colpevole Lady Florent, a prescindere dalla solerzia con cui lo catturerete e lo giustizierete Lord Waynwood, resta il fatto che tre dignitari stranieri sono stati vittima di avvelenamento sotto il vostro tetto. Potete immaginare questo cosa possa voler dire?"
     
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    Parlare e leggere parole da un libro era più semplice rispetto ad ascoltare qualcuno che si esprimeva una lingua straniera eppure Lyanne riuscì a comprendere quello che Tycho le disse, il contesto generale, aver intercettato buona parte dei vocaboli, anche se non tutti, le permise di tradurre nella propria testa e mostrare un sorriso cortese verso l’uomo. La pratica, poi, avrebbe perfezionato tanto il parlato quanto l’ascolto più di un testo.
    Annuì alle parole di Philipp sebbene fosse disposta a lasciare che eventualmente a prendersi carico del colpevole o dei suoi aiutanti fossero gli uomini di Essos, d’altro canto erano loro che avevano contato dei morti e se, in qualche modo, lasciare loro la scure significava poter appianare delle divergenze allora era disposta a farsi da parte.
    “So che quello che vi chiedo è peculiare e che di solito non si fa troppo caso a questo genere di cose ma ricordate se chi vi ha servito il pasto vi sembrava fuori posto, con qualche dettaglio che trovereste strano? O magari ne ricordate magari qualche tratto come il colore dei capelli o circa un’età?”
    Se voleva risalire ai collaboratori, alla falla anche attraverso la cucina, ogni dettaglio poteva essere utile anche a percorrere quel tracciato a ritroso. Era consapevole della fortuna che Tycho aveva avuto proprio perché aveva scelto di non consumare quel pasto.
    Ma c’era altro che stava facendo risuonare un piccolo campanello d’allarme nella sua testa. Tutto questo era accaduto prima che dovesse incontrare il Primo Cavaliere, lo stesso che qualcuno aveva cercato di incastrare, era davvero casuale tutto ciò?
    “Non è la sola cosa che mi preoccupa ma mi chiariva specificarlo, anzi, mi chiarisce provarlo poiché se la vostra opinione è questa non so se quella del Magistro che ha deciso di fare ritorno possa essere la stessa, per non parlare dei governatori delle terre da cui provenivano gli uomini deceduti.”
    Il signore del Mare di Braavos era uno ma erano partiti in cinque da Essos. Cercò con lo sguardo il volto di Tycho e l’unico occhio per cercare di comunicare anche con gli occhi quello che voleva sottintendere.
    “Che l’ospitalità della Fortezza Rossa lascia a desiderare?”
    Lo pensò ma senza dirlo.
    “Non vi mentirò fingendo di non comprendere la gravità dell’accaduto, sarebbe un insulto alla vostra intelligenza. Vi dirò, invece, cosa è stato a causare la morte dei dignitari che vi hanno accompagnato in questo viaggio: Sangue di Vedova.”
    Curioso che quel veleno dovesse avere il nome del sangue di una donna, non era mai associato ad un uomo qualcosa di simile…
    “Non so se lo abbiate mai sentito nominare ma se non ci si accorge in tempi molto rapidi della sua ingestione nemmeno le mani sapienti di un Gran Maestro possono intervenire per tempo.”
    Pur consapevole della presenza del Waynwood al suo fianco continuò a mantenere lo sguardo fisso sull’uomo che era tornato indietro, con ser Radoulf come ostaggio, per discutere con loro.
    “Badate bene, non sto tentando di giustificare quello che è accaduto, ma vi sto rivelando quanto è accaduto perché sia chiaro che la mano che c’è dietro ha scelto la via più subdola, quella che sarebbe potuta arrivare anche al Maestro delle Leggi o a me volendo.”
    Quindi sollevò appena una mano.
    “Ma non è riuscita a passare completamente inosservata come voleva, nel suo tentativo di gettare discredito sulla Corona e gettare caos nei rapporti con l’Essos, non del tutto almeno visto che voi siete qui.”
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    12 GENNAIO 286 • Sala del Trono, Fortezza Rossa • Mattina
    Quanto aveva sentito fino ad allora lo rassicurava, nelle parole di quel tale - Tycho di Braavos - vi era il motivo per il quale era ancora tra loro e comunque vi era soprattutto la garanzia che anch'egli non sospettava né di loro, né tantomeno della Corona come mandante dell'omicidio. Ciononostante rimaneva da trovare un uomo, un apice, insomma un colpevole alla morte dei tre dignitari. Philipp rimase impassibile a quelle parole, si era già espresso nel merito di cosa - lui - avrebbe potuto fare nel concreto svoltesi le indagini che erano state capitanate da Lady Florent e quindi preferì tacere fintanto che quella non avesse parlato più chiaramente dei dettagli. Rivolse quindi lo sguardo verso di ella, ed ascoltò profondamente le parole che uscivano dalla sua bocca, seppur con preoccupazione, nonostante avesse sentito quelle stesse parole nello stesso luogo alla vista della Regina Madre, del Gran Maestro e di altri dignitari di corte. Conclusa l'orazione della collega - sentito quindi che il veleno Sangue di Vedova era stato la causa - prese brevemente la parola "Chi ha compiuto ciò sapeva come operare... una mano esperta... una mano che voleva gettare astio tra la Corona e le città libere" sospirò vistosamente "Mio cugino, Lord Damon Arryn, fu considerato per molto tempo prima di perire amico di Braavos e per questo vi chiedo di essere anche amico nostro nella sua memoria" le sue parole andavano in un orientamento chiaro: risolvere l'arcano mistero, rinsaldare il rapporto in primis con Braavos. Il Maestro delle Leggi si mosse quindi - come nervoso - sulla seggiola sulla quale era poggiato e riprese "Come possiamo fare per superare l'impiccio di chi ha voluto minare i rapporti est - ovest?" la richiesta - che a tratti assumeva connotati di una supplica - voleva andare a ripianare un rapporto, anche storico per certi versi, in quanto al di là del mero momento politico era chiaro che anche ad Essos vi fosse necessità di un certo rapporto con Approdo del Re. Dal canto suo più di così non era certo di poter fare, sgominare casa per casa gli impostori, i mandanti di quell'omicidio, non era né nel suo stile, né tantomeno la scelta più giusta visto che la Mano del Re - incastrata quasi a sua volta - aveva proprio fatto ciò prima di partire e scomparire a danno sia dell'opinione pubblica che della stabilità di Approdo del Re stessa. Philipp, dal canto suo, aveva una mano più delicata oltre che meno uomini a disposizione e avrebbe preferito agire con metodi e mezzi differenti.

     
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    Sala del Trono- Mattina- 12 gennaio 286



    "Uhm...." -Tycho aggrottò la fronte per ricordare e rispondere alle domande della Florent -"Se non sbaglio vino ed acqua furono portati da una donna bionda, la frutta da un ragazzino e le vivande da..no no mi sto confondendo. Le brocche sono state servite da un uomo anziano, senza barba forse...? La frutta da un ragazzino e le vivande da una donna in carne, capelli chiari probabilmente..?"
    Erano informazioni, seppur frammentarie e non del tutto certe nei ricordi vaghi che l'uomo possedeva di quell'avvenimento che in altre circostanze sarebbe stato del tutto secondario.
    "Sangue di...Vedova?" -l'espressione sul volto del braavosiano era di totale ed assoluta ignoranza. Non era uno pratico di veleni, che fosse per incapacità o scelta morale però non era dato saperlo al momento.
    Quando a parlare fu Lord Waynwood invece, Tycho tacque per qualche minuto fissando la punta delle proprie scarpe prima di prendere un lungo respiro e riprendere a parlare.
    "Non posso parlare per le altre Città Libere. Già in tempi di pace ciascuno dei nostri governi agisce per sé, in queste epoche di tribolazioni figurarsi...quanto vi dico ha valenza solo per il Signore del Mare di Braavos." -tribolazioni anche ad Essos? Questa sarebbe stata una novità per i nostri due nobili!
    "Sono stato chiamato qui da uno dei vostri saggi, Maestro Luthor. Ecco a voi." -Bendaris estrasse dalla giacca una pergamena aperta porgendola dapprima alla Florent, per galateo. Il suo contenuto era presto detto:

    Al Nobile Signore del Mare di Braavos,
    Sua Maestà Rhaegar, primo del suo nome, re degli andali, dei Rhoynar e dei primi uomini, signore dei sette regni e protettore del reame, Lord di roccia del Drago e di Sala dell’estate desidera invitare un vostro rappresentante presso la capitale reale per discutere con la vostra nobile Città di nuovi accordi per rotte commerciali da instaurare tra le nostre nazioni, inoltre data la nostra necessità ad imporre un dazio sui commerci in uscita verso le libere città se sua signoria lo concede Sua Maestà vorrebbe conoscere se avete accordi in essere con qualcuno dei suoi vassalli.

    Sperando di accogliere presto un vostro delegato,

    Maestro Luthor


    Era un peccato che tale Maestro Luthor facesse parte del trio di scomparsi in seguito alla fuga del Maestro della Guerra!
    "L'unico accordo stretto da Ferrego Antaryon è col vostro defunto Signore, Lord Waynwood, e tendenzialmente tale volevamo farlo restare. Braavos ha finanziato infrastrutture e risorse nella Valle e la vostra terra si è impegnata a commerciare con noi in via esclusiva nel continente orientale." -ora i termini dell'accordo stabilito da Damon Arryn sarebbero stati un attimo più chiari anche per Lyanne. Braavos aveva finaziato strade, edifici produttivi e porti nella Valle, ed in cambio Damon aveva promesso che tutta la Valle si sarebbe rifornita solo da Braavos nel commercio estero. Era un accordo che stava ancora bene a Philipp?
    "La Corona aveva in mente forse qualcos'altro? Sono certo che se tornassi dal mio Signore con un accordo vantaggioso la nostra amicizia sarebbe più forte che mai." -ed ogni altro fastidio verrebbe dimenticato, in parole non dette.
    Forse serviva il Maestro del Conio per certe questioni?

    CITAZIONE
    Né il Maestro dei Sussurri né il Maestro delle Leggi gestiscono l'economia o la scheda seggio. Questo vuol dire che """in teoria""" non potreste esserevoi a stringere accordi commerciali, ma nulla vi vieta di farlo ugualmente in barba a Lord Qarlton che si troverà dunque messo di fronte al fatto compiuto.
    Non siete però a conoscenza né delle risorse di Approdo né delle sue capacità commerciali.
     
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    Avrebbe dovuto prendere con le pinze quelle informazioni ma in ogni caso annuì, poi si sarebbe premurata di comprendere se tra i servitori che normalmente portavano le pietanze c’erano davvero dei soggetti che corrispondevano alle descrizioni o se, invece, erano già spariti dalla circolazioni.
    “Esattamente, purtroppo agisce in modo rapido e spesso anche le conoscenze di un Maestro davvero esperto possono non essere sufficienti, quando i sintomi dell’ingestione di tale veleno si manifestano è tardi per poter intervenire in modo da salvare la vita a chi l’ha ingerito.”
    Rivelò per lasciar intendere quanto fosse davvero subdolo quel tipo di veleno che era stato utilizzato. Fu attenta e quella parola utilizzata, tribolazioni, avrebbe potuto lasciarle intendere che c’era qualcosa che ribolliva in pentola anche ad Essos. Non era solo Westeros ad avere qualche problema interno.
    Si sporse dunque quel tanto che bastava per leggere la calligrafia di Maestro Luthor, un uomo che al momento purtroppo non avrebbe potuto essere presente per accogliere il delegato del Signore del Mare.
    “Posso immaginare che un simile messaggio sia stato inviato anche agli altri emissari, per quanto sfortunatamente non possa avere conferma da loro o da chi, invece, ha ricevuto direttamente tra le proprie mani le altre missive inviate da Maestro Luthor.”
    Le divenne più chiaro qualcosa, ad esempio come la Valle, nella figura di Damon Arryn, avesse preso accordi con Braavos e fu in quel momento che si accese una lampadina. Le era appena stato permesso di tracciare un collegamento tra il colpevole su cui gettare quel discredito e i Fanatici.
    “Purtroppo Lord Damon Arryn è stato ucciso sotto ai miei occhi da un uomo, un fanatico religioso, uno dei capi di un nuovo ordine insorto che sta iniziando a creare parecchi disordini. Lo ha trafitto senza pietà.”
    Rivelò senza bisogno di mettere assieme alcuna menzogna.
    Iniziò da lì, ci sarebbe stato poi il momento giusto per addossare la colpa di quell’avvelenamento ai Fanatici. Lanciò un’occhiata a Philipp, se voleva trovare la collaborazione di qualcuno doveva partire da lui a tessere quella tela ma doveva prima di tutto intuire se fosse disposto eventualmente a sostenere quella tesi senza smentirla pubblicamente.
    “Se volessimo disegnare un accordo tra la Corona e Braavos potremmo valutare quali accordi stanno bene al Signore del Mare e, credeteci, da parte nostra ogni atto a stabilire patti favorevoli tanto a noi quanto a voi è qualcosa che ci vede concordi ma dovreste avere la pazienza di farci raggiungere dal Maestro del Conio.”
    Era un passo falso che non avrebbe fatto e non solo per non rischiare di inimicarselo ma perché non aveva idea dello stato in cui versavano le casse della Corona.

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    Alle parole dell'uomo braavosiano Philipp annuì sentitamente "Sì, quanto deciso da Lord Damon per me è ancora valido... la Valle di Arryn continuerà a rifornirsi a Braavos per quanto concerne le merci provenienti da Essos" il Lord di Ironoask non aveva intenzione di stravolgere accordi presi dal cugino, il figlio di quello ora aveva un tutore e fin prima che lo stesso Philipp lasciasse la Valle di Arryn si era auto proclamato lui tutore di quel pargolo. La Valle di Arryn però era una cosa, e seppur egli fosse Protettore dell'Est ora era anche e soprattutto Maestro delle Leggi "Se Lady Florent ritiene convocheremo il Maestro del Conio, non escludo che questa Corona possa strappare un accordo vantaggioso con voi ed il Signore del Mare di Braavos" aggiunse stretto, il fiato gli era corto e sentire quanto quella donna di Acquachiara diceva circa i Fanatici del Sentiero Luminoso e la morte di suo cugino lo occupava nello spirito "Non vi nego..." si interruppe come per l'animo "... che rivivere la morte di Lord Damon mi lascia sempre un certo che" i presenti lo avrebbero visto, avrebbero visto il suo lato più umano, si sarebbe scrutata la sensibilità di un Philipp Waynwood che forse in pochi avrebbero potuto vedere altrove. Quindi riprese "I seguaci del Sentiero Luminoso messere sono un problema! Sono un problema per i Sette Regni ma rischiano di spopolare anche ad Essos per questo sono un nemico comune" era esplicito che avessero colpito loro - i dignitari di Essos - per colpire la Corona ma perché non fare altre azioni eclatanti? Magari proprio nelle Città Libere?!? Philipp dal canto suo non avrebbe aggiunto molto altro, certo era chiaro, non avrebbe appoggiato un accordo che avrebbe danneggiato quanto già condotto da Damon Arryn e quindi in senso peggiorativo per la Valle di Arryn stessa.

     
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    Sala del Trono- Mattina- 12 gennaio 286



    "Attenderò il vostro Maestro Lady Florent. Non avete di che temere, Ferrego Antaryon è un uomo giusto. Non cercherebbe un accordo che favorisca solo i suoi interessi." -a differenza dei banchieri di Ferro, era il non detto di Tycho che sarebbe stato facilmente intuibile. Del resto un uomo che si era accordato con l'intera Valle di Arryn doveva quantomeno rappresentare in qualche modo la giustizia e l'onore oltre il Mar Stretto.
    "Sono immensamente desolato per la vostra perdita. Ferrego parlava di Lord Arryn come di un uomo di valore e merito e sono certo che la sua morte deve essere stata un duro colpo per l'intera Corona." -c'era eleganza ma non finzione nelle parole del Bendaris, ed altrettanta sincerità sarebbe stata utilizzata per commentare susseguentemente le preoccupazioni del Waynwood e le rivelazioni della Florent.
    "Via Luminosa si fanno chiamare, ho sentito qualcosa di loro." -non esattamente via ma sentiero, ma con la traduzione qualcosa poteva essersi perso -"Lady Targaryen ha creato già disordini a Braavos, al Tempio del Signore della Luce, per tentare di far attecchire il suo credo e le sue false divinità anche nella nostra terra, ma non ha avuto successo."
    Proprio da Braavos, per la verità, erano state spedite le prime lettere di Illyria ai reami occidentali! Se solo fosse stata realmente bloccata in tempo tutti quei problemi sarebbero stati solo un incubo notturno.
    "Sinceramente credo che le nostre terre siano culturalmente e religiosamente troppo diverse poiché un simile fardello riesca ad attecchire a Braavos. Il pluralismo religioso e culturale è la nostra più grande forza, ogni divinità è rappresentata nell'Isola degli Dei e potete giurare che la nostra gente non si farà togliere questa libertà in nome di Dei stranieri che neppure conosce." -la sicurezza con cui Tycho parlava mostrava un profondo amore per Braavos.

    CITAZIONE
    se per voi va bene, mio prox post entra il Maestro del Conio.
    Conosce vagamente il sentiero (non nei dettagli) perché se ricordate il primo casino religioso di Illyria fu propiro a Braavos.
     
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    Si lasciò andare ad un sorriso cortese, privo di qualsivoglia apparente senso di sospetto eppure, dentro di sé, la stavano sfiorando diversi pensieri. Quale lord o quale governatore non avrebbe cercato, almeno un po’, di tirare l’acqua al proprio mulino? Sospettava che anche Ferrego Antaryon lo avrebbe fatto mediante quel suo delegato, anche in modo non smaccato ma qualcosa per Braavos avrebbe cercato di ottenerlo.
    “A breve il Maestro sarà qui, così potremo discutere di questo argomento con chi, più di tutti, è titolato a farlo.”
    Assicurò circa la presenza dell’uomo che conosceva lo stato delle finanze della Corona e sarebbe stato in grado di parlare in modo più chiaro, oltre ad avere davvero il riconoscimento per agire in tal senso.
    Si voltò il tempo di dare un’occhiata a Philipp per confermare le proprie intenzioni, non aveva alcuna volontà di distruggere ciò che riguardava la Valle ma se lasciando parlare il Maestro del Conio con il delegato di Braavos avrebbe potuto mitigare la situazione con Essos allora non avrebbe esitato.
    “Senza ombra di dubbio lord Arryn è stata una perdita importante non solo per la Valle ma anche per il sovrano.”
    Lo sguardo di Lyanne divenne più duro non appena venne nominato il Sentiero Luminoso. Rammentava bene quella presenza a Roccia del Drago che si era fortificata, le loro parole e le loro intenzioni. Pur non avendo vissuto in prima persona i disordini di Approdo si sarebbe trovata, assieme al Waynwood, a dover sistemare anche le conseguenze di quelli.
    “Posso domandarvi in che modo ha agito lady Targaryen a Braavos?”
    Conoscere ogni sfaccettatura di quel nemico poteva essere istruttivo. Le parole che seguirono, circa il pluralismo religioso e culturale stava realmente interessando la Florent che, tuttavia, era consapevole di non avere ancora troppo tempo davanti a loro per fare domande in merito all’uomo.
    “Qual è il vostro credo Tycho?”

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    Facciamo entrare il Maestro del Conio
     
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    L'impressione che Lord Waynwood avrebbe avuto di quell'uomo era certamente positiva - il che lo rincuorava anche in gran parte sullo status di Ser Radoulf - e di questo se già non ne aveva dubbi poiché si fidava ciecamente dell'operazione condotta da Damon ora ne aveva la conferma. Non a caso questo si disse desolato della sua perdita, del vuoto che la morte di Lord Arryn aveva causato alla Valle di Arryn stessa oltre che nella cerchia parentale e dell'erede lasciato orfano. Passando alle cose meno dolorose ed affettive anche quell'uomo sapeva del Sentiero Luminoso, ricordò loro come tutta la pazzia e follia di Illyria era partita da Braavos e di come - forse - quella donna parente del Re doveva essere fermata ben prima di quanto poi era accaduto effettivamente! Philipp rimase in silenzio, attendeva l'arrivo del Maestro del Conio - il suo rivale a quanto pareva per molti - ma questa volta la rogna in parte sarebbe stata di Lady Florent e forse, ma non era detto, non lo avrebbe toccato o meglio non sarebbe stato così colmo di odio nei suoi confronti! L'interesse di Lord Philipp era anche quello di salvaguardare l'economia della vallata, gli accordi precedentemente presi e quanto girava intorno a quel mondo. Non aveva molto da aggiungere ne da dire, si limitò quindi ad ascoltare. Se infatti avesse avuto di che aggiungere lo avrebbe fatto volentieri, ma a volte uno sguardo - anche il silenzio - diceva più di mille parole e in questo Philipp risultava spesso schivo ma pragmatico! Caratteristiche strane, quantomeno bizzarre, per un diplomatico fatto e finito visto il suo ruolo di legato ancor prima che di Ser, Lord o Maestro delle Leggi in quel preciso istante. Lui che comunque col Sentiero Luminoso aveva ben avuto a che fare e che difficilmente avrebbe dimenticato visto lo stato di disumanità che aveva visto a Nido dell'Aquila e la corruzione che si era fatta viva in alcune personalità della Valle di Arryn sotto quel breve inter-regno che aveva sfruttato la lontananza di truppe e lord dai propri castelli.

     
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    "E' entrata nel Tempio del Dio Rosso mentre era in corso una delle loro funzioni."-sfortunatamente né Lyanne né Philipp avevano molte conoscenze in merito a quel culto, ma la Florent si sarebbe potuta ricordare che a Vecchia Città nell'Altopiano sorgeva un tempio dedicato a questa particolare divinità -"L'ha interrotta iniziando a predicare contro quello che lei chiamava falso Dio in nome dei suoi Dei, gli unici veri dal suo punto di vista. Ha domandato che tutti si pentissero e si convertissero seduta stante e ha provato a far catturare e frustare chi non voleva accettare la sua ideologia."
    Scosse la testa, quasi come se si vergognasse al posto della stessa Illyria -"Neppure i suoi uomini però l'hanno seguita e alla fine è dovuta arrendersi e lasciare il Tempio con la coda tra le gambe."
    Sì, probabilmente non aveva ancora raccolto quei seguaci che poi avevano fomentato le sue battaglie; forse davvero una città come Braavos non era l'ideale per una simile impresa ed era per questo che poi si era risolta a rivolgere le proprie attenzioni ad ovest.
    "Venero il Padre delle Acque, milady. Non credo che nel continente occidentale ne abbiate mai sentito parlare." -c'era un sorriso gentile sul suo volto che si trasformò immediatamente in espressione di pura cortesia e riverenza all'ingresso del Maestro del Conio che, a sua volta, si prodigò in un inchino per salutare il Bendaris.
    "Pare sia giunto il momento di riprendere la conversazione che abbiamo interrotto ieri." -Lord Qarlton si era messo a sedere goffamente su una seggiola quasi sommerso dalle pergamene e dai libri contabili che teneva tra le braccia -"Abbiamo ancora le capacità di sostenere una rotta commerciale con Braavos."
    Quella era indubbiamente una buona notizia, ma il Maestro del Conio avrebbe continuato: "Tuttavia, in virtù degli accordi stretti da Lady Targaryen, con l'assenza di dazi per Braavos sui prodotti esportati a Westeros...capirete bene che per noi è molto difficile aprirci ai commerci con serenità."
    "Comprendo milord, ma non è mia prerogativa, o del Signore del Mare per quel che conta, rivedere i trattati stabiliti con la Banca di Ferro. Tutto ciò che posso offrirvi è la protezione della rotta affinché non abbiate di che preoccuparvene voi con una riduzione dei costi che potrete considerare interessante."

    CITAZIONE
    Vi lascio un post per commentare ecc altrimenti chiudo l'accordo io nel prossimo post.
     
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