Effetto Batocromo

Quest Aconé e Caleb

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Alfiere

    Group
    Corte del Forum
    Posts
    2,818
    Prestigio
    +461

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Adharos Sulthys liv 11
    Sulthys

    Dip: 55
    Mar: 43
    Amm: 10
    Int: 10
    Con:20

    [Giudizio mod + Affinità bersaglio/10 + Liv Competenza Seduzione/2 + (Attrazione + Diplomazia)/4] - [Giudizio mod + Intrigo/2 + liv controspionaggio*5]
    [Giudizio mod + (415 + 249+100)/4] - [Giudizio mod + 10/2 ]= 200-13= 187 seduzione riuscita, Adharos non trova la forza di spirito di negare la tua proposta.

    Ah - rimase a bocca aperta il giovane, visibilmente deluso dalle richieste di Aconé- Ma…cioè…nel senso…a voi cosa…insomma non è che è qualcos… ma davvero? - scegliere l’ufficio del padre anziché le vasche appariva al giovane come qualcosa di incomprensibile. Non era chiaro se ciò fosse dovuto da una passione sfrenata per l’acqua calda o da un terribile senso di terrore dall’idea di divergere dal copione prestabilito, ma il ragazzo, in tutto il suo evidente disagio non riuscì a trovare una scusa sufficiente.
    Beh, suppongo voi possiate, è strano, ma …prego - sorrise guidandola a braccetto per gli eleganti corridoi della villa.
    Ehm, veniamo anche noi signore?
    non ne ho idea…
    Eh?
    No, certo che no, andate a riposarvi, ci penso io - sorrise pettinandosi i capelli
    Quindi conoscete lo speziale? Spero non abbiate avuto problemi di scorbuto in famiglia, è una peste pestifera quella
    La signora Aconé è arrivata stamani, lo ha conosciuto oggi lo spez- tentò di intervenire Qalaq, un passo indietro a loro
    Vede è proprio per questo che non oso avventurarmi dallo speziale, con tutti quei malati ho il terrore che le loro pulci mi attacchino lo scorbuto. Avere il sangue in bocca, non posso immaginarlo…è di questo che volete avvertire mio padre? Perché lui è perfettamente al corrente dello stato degli scorbutici ad Urmàn…
    Aconé sentì il Jho sospirare alle sue spalle.
    Sono spesso proprio i pirati a riempire i lettini al porto…ugh…perlomeno pap-mio padre ha proibito che vengano seppelliti assieme ai cittadini. Lo so perché ho dovuto copiare quell’editto almeno…dieci volte…inoltre avendo sbagliato a copiare sono dovuto andare a leggere la versione giusta al porto. Che ne pensate del porto? Io sono dell’opinione che la gente non dovrebbe vivere così vicina a dove stanno i pesci…non può essere sano, insomma! - le parole uscivano a malapena filtrate dalla bocca del giovane, il quale sembrava nervosamente voler fugare ogni possibilità di silenzio lungo il tragitto che li portò all’ufficio del governatore: una porta di legno scuro intarsiata…beh, sicuramente intarsiata, ma a confronto con le altre decorazioni della villa, quelle sembravano l’opera di un dilettante.
    Bene, entrate tutti insieme o uno alla volta?
    Come preferite voi signore - abbassò il capo Qalaq
    ti odio - Adharos bussò cinque volte alla porta prima di aprirne uno spiraglio
    Padre? Aconé e capitan Jho vorrebbero parlarti
    Aconé non udì la risposta dall’altra parte ma vide il corpo del Sulthys sussultare.
    Prego, dopo di voi - sorrise impallidito aprendo la porta per Aconé e Qalaq.
    Artho Sulthys era seduto di fronte ad un tavolo sul quale era steso un lungo foglio di carta. Spiccava la statua di bronzo di un guerriero armato di lancia posta ad un angolo della stanza, ma per il resto non differiva dai molti uffici personali dei nobili di westeros.
    Mi dispiace che mio figlio vi abbia fatto fraintendere: ho già parlato con vostro marito, confido di non dover verificare che le vostre storie coincidano. - il governatore di Urmàn ripose la penna nel calamaio: sembrava impegnato a scrivere qualcosa.

    CITAZIONE
    Nabea Liv7
    nabea

    Dip: 20
    Mar: 0
    Amm: 27
    Int: 26
    Con: 15

    [Giudizio mod + Affinità bersaglio/10 + Liv Competenza Seduzione/2 + (Attrazione + Diplomazia)/4] - [Giudizio mod + Intrigo/2 + liv controspionaggio*5][Giudizio mod + Affinità bersaglio/10 + (120 + 126)/4] - [Giudizio mod + 26/2 + 1*5]=(8+60)-24=34 seduzione riuscita, si scioglie un po' la lingua a Nabea!

    Nabea sembrò arrossire ed abbassò lo sguardo a terra
    Ma io non so nulla signore…le storie che posso raccontarvi sono quelle per i bambini- come Caleb si avvicinò la schiava rialzò brevemente lo sguardo incrociando quello dello Stark prima di battere in ritirata mentre soffocava un sorriso
    S-signore il padrone ha detto… - tentò di protestare sentendosi il volto sfiorato, aspettandosi forse di più poiché s’interruppe non appena Caleb si allontanò per immergersi nella vasca. L’acqua non era particolarmente calda, anzi. Sgorgava da un canale di marmo che giungeva probabilmente dall’esterno: deviata da un fiume? Acqua di cisterna? Ciò che era certo era che sembrava riscaldata soltanto dal sole.
    Io non…volete che vi lavi? - offrì dopo un po’ di incertezza afferrando da un tavolo una pietra pomice.
    Avvicinandosi alla vasca e guardando di tanto in tanto nelle acque limpide, Nabea tentò di soddisfare la richiesta dell’ospite
    Si dice che Volantis stia facendo la guerra al male: ogni tanto viene qualcuno dalla città ed è molto eccitante provare a immaginare cosa possa raccontare tutte quelle ore al governatore…il padrone si diverte poco però: le sue figlie sono tutte a Volantis in cerca di mariti. Dana, Zhaesta, Cassaeda… - iniziò ad elencare con un sorriso tinto di nostalgia.
    Loro scrivono spessisimo. Invece suo figlio maggiore è partito un mese fa e sono abbastanza sicura che non abbia scritto nulla…è partito di notte e certamente non per Volantis…il padrone è in gran pensiero per lui…voi avete figli? - domandò strofinando la pietra pomice sulle spalle dello Stark da bordo vasca.
    Perdonatemi, forse volevate sali od oli profumati nell’acqua? Mi sono…distratta e ho dimenticato di chiedere.

    Nel frattempo, nessuno tentò di fermare Giogo nella sua esplorazione al di fuori dei dormitori. Lo schiavo dalle piume rosse tatuate sul volto lo seguì senza nemmeno far finta di fare altro, ma sembrava farlo di propria iniziativa, come se si aspettasse che quello schiavo novellino che pensava fosse Giogo, combinasse qualche macello.
    La struttura della villa era alquanto semplice, ma il più delle porte erano costudite da armigeri e loro non si mossero di un dito per far passare quello che pensavano essere lo schiavo degli stranieri.

    Sembrava esserci una sola uscita e non costudita dall'interno, ma probabilmente solo dall'esterno.

    Scadenza 5/09 Avete entrambi delle vacche da mungere a piacimento
     
    .
  2.     +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Re

    Group
    Regina (e defunto sempramato Re)
    Posts
    15,575
    Prestigio
    +1,869

    Status
    Offline

    7 febbraio
    basso valyriano
    lingua comune
    lingua dell'estate
    antico linguaggio
    Jolland, lingua comune


    Aconé ascoltò distrattamente tutto il racconto di Adharos sullo scorbuto in città e sulle sue orrende manifestazioni; annuiva di tanto in tanto e si mostrava disgustata quando il ragazzino lo era, evitando però di aggiungere alcunché alla conversazione. Riprese parola solo quando la porta dello studio di suo padre venne aperta: "Vi ringrazio, da qui continuo da sola per ora."
    Senza aspettare oltre scivolò all'interno della stanza con il metalupo che la seguiva avendo l'accortezza di chiudersela alle spalle tagliando fuori i suoi due accompagnatori (se le fosse stato possibile approfittare della domanda del ragazzino e dell'indecisione di Qalaq in merito). Non che la presenza dei due avrebbe cambiato di una virgola il discorso che stava andando a fare al tipo che comandava in città.
    "Oh, ma ci tenevo lo stesso a ringraziarvi personalmente della vostra ospitalità." -Aconé non si lasciò intimidire dalle parole di evidente chiusura dell'uomo. Non era certo il primo vecchio sgorbutico che si trovava di fronte, una ragazza a certe cose nella vita viene preparata.
    "Non capita tutti i giorni di essere accolti con tanto onore in un porto in cui non eravamo annunciati, scortati poi fino al palazzo del governatore ed omaggiati in tal modo. Ci avete mostrato davvero tanta premura..." -non fece sfiorire il sorriso sul suo viso mentre procedeva -"troppa premura."
    Lasciava scorrere lo sguardo nella stanza per cogliere qualsiasi particolare che le potesse venire in aiuto per la sua causa: "Mio marito è un tale sciocco." -quindi sollevò le mani come a volersi scusare -"Ma non fraintendetemi, è un brav'uomo. Tanto onesto e puro che crede che anche gli altri siano animati dalla stessa bontà, tipico della gente del Nord. Quanto a me invece..." -si mosse a cercare una sedia se ve ne fossero accarezzandone lo schienale e conducendola proprio di fronte alla scrivania -"Sono vissuta nella tana dei serpenti così a lungo che ho imparato a conoscere ogni nefandezza dell'animo umano."
    Ciò detto si sarebbe accomodata sulla sua seduta che spero ci sia perché fa figo nel discorso ma se non c'è non fa niente la facciamo stare in piedi battendo le mani sulle cosce affinchè Zephyrus vi posasse il muso per prendersi una bella razione di coccole e carezze.
    "Vedete, nel continente occidentale c'è stata una guerra per il Trono di Spade. Qualcuno ha vinto e qualcuno ha perso e si mormora che gli sconfitti abbiano trovato rifugio nelle vostre terre." -per la verità Luthor aveva parlato specificatamente di Myr, ma la Tyrell in quel momento non si sarebbe fatta problemi a prendere in causa tutta Essos data la sua paranoia.
    "Personalmente non abbiamo alcun interesse nella loro cattura, nonostante l'appetitosa taglia che il nostro sovrano ha messo sulle loro teste. Stesso discorso non si può fare al contrario però." -sospirò dando voce alle proprie paure, ma sempre mantenendo il sorriso sulle labbra ed un tono affabile -"Se riuscissero a mettere le mani su me o su mio marito gli equilibri dell'intero Occidente cambierebbero in loro favore."
    Per riavere la sua unica figlia al sicuro Mace avrebbe fatto rivoltare il mondo intero, quanto ai vassalli di Caleb...gli Dei scampino la loro furia. Non sapeva quanto lo Stark avesse parlato effettivamente, ma a prescindere ora il governatore avrebbe avuto un'idea piuttosto chiara del fatto che i due stranieri che ora si trovavano sotto il suo tetto dovevano rivestire una certa importanza a Westeros.
    "Ecco perché abbiamo sempre fatto il possibile affinché la nostra presenza qui fosse celata. Abbiamo viaggiato in incognito, rifiutato l'ospitalità di magistri e governatori, guardate come sono vestita poi!" -si concesse una breve risatina -"Capirete da solo dunque come il vostro zelo mi risulti sospetto."
    A questo punto sollevò lo sguardo dal suo interlocutore per dirigerlo tutto verso il pelo bianco del metalupo che andava accarezzando e sembrava che proprio a lui stesse parlando rivolgendogli le sue supposizioni: "Farci attaccare dai pirati nel bel mezzo del Mare dell'Estate... usarci contro del angogon vēdros per costringerci a fermarci al primo porto utile...accoglierci al nostro arrivo e scortarci fino a palazzo... e qui tenerci fino a consegnarci nelle mani dei nostri nemici...un ragionamento non troppo fantasioso converrete."
    Forse davvero il tempo l'aveva resa troppo sospettosa, ma l'esperienza le aveva insegnato che la prudenza non era mai eccessiva.
    "Ma poi il Capitano Qalaq mi ha rivelato che avete lo spirito da mercante e allora mi sono detta che i miei sospetti erano del tutto infondati." -solo ora avrebbe risollevato gli occhi verso il governatore -"Qualsiasi uomo col commercio nelle vene si accorgerebbe di quanto questo sia un affare davvero ben poco conveniente."
    Tyche non aveva niente al momento, ecco cosa si ripeteva la Lady per darsi coraggio nelle notti tormentate. Niente. Non aveva denaro, non aveva titoli, non aveva castelli o terreni e Dei piacendo presto avrebbe perso anche gli ultimi alleati che le restavano.
    "Si è andata formulando nella mia testa dunque l'idea che sia stata tutta una coincidenza e che vi siate ritrovato sul nostro cammino per puro caso. Insomma...ho visto abbastanza a Pentos e Tyrosh per credere che qualcosa di grosso bolli in pentola." -ovviamente la fanciulla non sapeva nell'esattezza cosa stesse succedendo ma poteva supporre che gli omicidi di governatori di Tyrosh, le visite che riceveva il Principe di Pentos e lo zelo del governatore di Urmàn fossero in qualche modo collegati -"E così invece del temibile avversario che mi sono figurata voi potreste essere nient' altro che un povero burocrate deciso a fare onestamente il proprio lavoro che per fatalità si è trovato ad ospitare due patate bollenti come me e mio marito. In questo caso pover'uomo, non avete proprio idea di cosa vi siete tirato addosso..."
    Ovviamente poteva ancora darsi che la sua prima preoccupazione fosse quella esatta, ma siccome non conosceva bene le forze di cui quel tizio era in possesso, era meglio fingere di lasciargli ancora il coltello dalla parte del manico tanto che del resto il suo discorso non perdeva di valore per entrambe le situazioni.
    "Siamo già indietro sulla nostra tabella di marcia a causa di questa deviazione imprevista. Se non arriviamo dove ci attendono in tempo, se i nostri messaggeri riferissero che siamo stati fermati nel vostro palazzo contro la nostra volontà o peggio...avete idea di quanti fastidi vi cadrebbero in capo?Certo, le alte sfere di Volantis se la risolverebbero facilmente probabilmente, ma voi? Un piccolo burocrate di periferia potrebbe essere un facile capro espiatorio di cui sbarazzarsi e sarebbe davvero spiacevole rinunciare alle comodità di cui godete, non è vero?"
    Ad aspettarli per una certa data per la verità c'era in effetti tutta la nobiltà dell'Altopiano che la attendeva per il Concilio di Ashford, ma che avesse pagato dei messaggeri per riferire del governatore era una balla inventata di sana pianta che serviva a rendere più concreta la sua vaga minaccia, portata sempre col sorriso sulle labbra.
    "Bando alle ciance, facciamo affari!"- batté le mani sulle cosce dichiarando conclusa la sessione di coccole a Zephyrus e cambiando tono di voce.
    "Vogliamo la libertà di lasciare questo palazzo per riprendere il nostro viaggio non appena ci avrete procurato le scorte necessarie e la sicurezza che i nostri nomi e la nostra posizione restino un segreto tra di noi per il momento." -si concesse un occhiolino complice -"Ovviamente se lo ritenete necessario per la vostra sicurezza potete farci scortare."
    Ma noi ce ne stiamo andando di qui. Questo non lo disse ma lo rese ben chiaro dalla risolutezza della sua voce e del suo sguardo.
    "Cosa desidera in cambio il governatore di Urmàn?"

    ----
    Al povero attore non piaceva proprio per niente che quel palazzo sembrasse possedere una sola uscita. Questo avrebbe facilitato il lavoro dei soldati in caso di fuga poiché potevano concentrare lì tutte le loro attenzioni. Era evidente che bisognasse trovare una soluzione alternativa per lasciare quel castello in caso di necessità; un travestimento forse? Era stato un Septon così a lungo in fondo...
    "Cosa c'è lì dietro?" -la domanda era stata rivolta allo schiavo che lo seguiva come un cane, ma doveva essere mimata affinché quel tizio capisse qualcosa.
    Indicò con il dito le porte sconosciute in cui non gli era permesso entrare, quindi spalancò le mani con i palmi rivolti verso l'alto e mise in faccia l'espressione più confusa che gli riuscì fare. Si augurava che in quanto a mimo il suo interlocutore se la cavasse meglio.
    CITAZIONE
    1.391 parole
     
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Re del Nord

    Group
    Primo Cavaliere
    Posts
    4,167
    Prestigio
    +504
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    Caleb non era propriamente contento dell'idea di rimanere solo con una servitrice in quelle condizioni.
    Ma pareva che Naeba fosse propensa a cantare e a raccontargli segreti inaspettati... E in quel momento le informazioni di cui disponeva valevano più dell'oro.

    Oh Zephirus... Salvami tu. Sussurrò in lingua comune, pregando che il metalupo annunciasse un eventuale arrivo di Aconé, salvando lui e la malcapitata schiava dalle ire - giustificatissime - di Aconé.

    A dirla tutta, lo Stark avrebbe volentieri minimizzato il contatto fisico con la schiava: reputava infatti che quel tipo di contatto fosse destinato esclusivamente al matrimonio. Un pensiero forse anacronistico, forse esagerato da parte sua, ma lo stesso che aveva fatto sì che non vi fossero bambini mezzo drago - mezzo lupo in giro per il continente occidentale... Il che non era necessariamente un male.

    Nonostante tutto, doveva raccogliere quelle informazioni: ne andava della sicurezza di Aconé e del successo della spedizione!
    Deglutì, scrollando le spalle.
    Se mi insaponassi dietro la schiena, te ne sarei molto grato. Ammise, contorcendo il braccio destro come per mostrare che avrebbe avuto difficoltà a pulirsi per bene da solo.

    Guerra al male, dici... Borbottò Caleb. Non era troppo diverso da quello che stava facendo lui, ma difficilmente si trattava dello stesso male. Sai cosa sia questo Male, Naeba? Nella mia terra usiamo questo nome per una cosa ben specifica... Una cosa che spero davvero di non incontrare da queste parti.
    Il solo ricordo del suo ultimo incontro con il "Grande Male" bastava a fargli salire la nausea, d'altronde.

    Lo Stark apprese anche che il governatore aveva delle figlie e, a giudicare dal sorriso nostalgico della schiava, doveva averle viste crescere personalmente.
    Sono certo che staranno bene. Il governatore non mi sembra un uomo che lascerebbe al caso la sicurezza delle sue figlie... Ma rispetto e condivido la sua apprensione. Ammise. Probabilmente, al posto di Artho, avrebbe mandato un centinaio di uomini a proteggere ciascuna delle figlie.

    Figli... Sì, e non vedo l'ora di rivederli. Commentò, sollevando lo sguardo al cielo con espressione sognante. Il destino è crudele e mi ha costretto a intraprendere questo lungo viaggio... Se potessi, in questo momento sarei a casa con loro.
    Si sarebbe voltato verso la servitrice, lo sguardo colmo di apprensione. E' anche per questo che ho bisogno di sapere, Naeba... Per quale motivo Artho Sulthys ha interesse nel tenermi qui? Non posso permettermi di attendere troppo... Anche per il loro bene. Insistette. Non immagini quanto mi mancano...

    Sai... Il piccolo Torrhen potrebbe diventare un grande guerriero, un giorno... Sussurrò quasi tra sé e sé. Voglio tornare al suo fianco prima che sia abbastanza grande da ricordarsi di quanto io gli sia mancato... E la piccola Diana... Spero davvero di tornare da loro molto presto...
    Trasse un sospiro, scuotendo lentamente il capo come a voler ricacciare indietro le lacrime.

    Hai parlato del figlio del governatore... Iniziò nuovamente, cercando di recuperare la compostezza: il pensiero dei suoi figli lo riempiva di amore e di preoccupazione, due sentimenti tanto potenti da sconvolgerlo.
    Sapresti dirmi altro sul suo conto? Non riesco a immaginare un motivo per cui possa aver lasciato Urman... E sono certo che il governatore ne soffra molto, mi dispiace davvero tanto per lui...

    So... Tra un piantarello e l'altro, cerchiamo di capire un po' di cose:
    - Cos'è questo male che Volantis sta combattendo? Caleb è un po' troppo zappa per averne idea... "Sono anche loro alle prese con gli Estranei?"
    - Per quale motivo Artho ci vuole qui con lui?
    - Si sa qualcosa sul figlio di Artho?


    570 parole
     
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Alfiere

    Group
    Corte del Forum
    Posts
    2,818
    Prestigio
    +461

    Status
    Offline
    Arthos Sulthys congiunse le mani in silenzio, coprendo con un gesto, che giusto l’allenato sguardo Aconé avrebbe potuto percepire, le lettere che era intento a scrivere.
    Ascoltò le parole di Aconé con attenzione, ma senza quasi reagirvi se non sbattendo occasionalmente le palpebre o rigirando le dita fra di loro.
    Parlate sicuramente più di vostro marito - commentò
    Forse più di quanto non vi convenga: la voce delle donne è piacevole solo usata per poesie o amenità…ma forse usa così ad Occidente. - fece spallucce senza distogliere lo sguardo da Aconé, come a misurare gli effetti della sua provocazione.
    Vostro marito mi insultava facendo finta di essere un normale viaggiatore, voi invece nutrite pericolosamente la mia curiosità…del resto ci sono animali che per sfuggire ai predatori si fanno piccoli ed altri che invece si gonfiano a dismisura. -valutò tamburellando le dita - e forse avete ragione, siete un boccone troppo grosso per il vecchio Sulthys…un povero burocrate di frontiera dicevate.
    Dopo un momento di silenzio sorrise. Vi preoccupate troppo francamente, Volantis è amica dei Sette Regni…o almeno di uno…ma immagino che uno valga per tutti; dunque, non avete da temere le mie lettere. - rassicurò toccando i fogli di carta rigirati sul tavolo. - Al massimo i Triarchi potranno rimanerci male per aver perso l’occasione di farsi belli con degli ospiti, ma nulla di irreparabile. Se sono i vostri compatrioti che temete…od i pirati...sarò lieto di proteggervi. Qua se me lo permetterete…con una scorta se invece insisterete con la vostra fretta di andarvene. - Si alzò in piedi e raggiunse con pochi passi un mobile dal quale prese una scatola di legno.
    Nessuno vi trattiene signora, nessuno vi costringe. - spiegò facendo il giro del tavolo per raggiungere Aconé e Zephirus al loro sedile - Caleb mi ha già rassicurato che non siete qua a comprare favori presso la mia città, e ha chiesto di poter fare un bagno. Mi state dicendo che non dovrei fidarmi di vostro marito? - aprì la scatola rivelando un grosso limone succoso
    Assaggiate, è un’ottima cura contro lo scorbuto. E’ un dono spettato ad un certo numero di famiglie meritevoli…immagino che anche il vostro Re lo faccia ogni tanto…regalare ai più meritevoli i frutti del loro sforzo.- continuò a sorridere l’anziano governatore. Non preoccupatevi di pagarmi…qualcuno sicuramente mi ricompenserà per l’ospitalità che vi offro. - per quale ragione Volantis regalava limoni a certe famiglie?
    E’ vostro marito a dovermi solo far sapere di cosa necessitate per partire: una scorta…una mappa…forse una boccia di veleno per restituire il favore ai prossimi pirati nei quali vi imbatterete?
    Forse per effetto del discorso di Aconé, forse per quello di Caleb, Artho vi rassicura che potete andarvene quando volete ed è disposto anche a darvi una scorta armata.
    Poi si mette a parlare di limoni.


    Lo schiavò guardò Giogo come se fosse un maiale con le ali, ma poi sembrò improvvisamente capire. Indicò a gesti la prima porta più vicina all’uscita facendo finta di aver in mano scudo e lancia, alzando il mento e gonfiando il petto. Indicò poi l’arco successivo e fece finta di nuotare, sputazzando anche un po’.
    Indicando l’ultima porta prima delle scalinate fece finta di sfogliare un tomo, anche se l’assenza di esperienza effettiva con la lettura si capiva dato sembrava far finta di leggere con gli occhi chiusi.
    Indicando la scalinata invece mostrò semplicemente i propri tatuaggi e scosse la testa: non era un luogo per schiavi…o schiavi come lui almeno.


    Meno ambigua e criptica era l’intenzione di Nabea che, con tocco delicato esplorò e massaggiò la schiena dello Stark, lavando via le settimane di viaggio non solo dalla pelle ma anche dai muscoli e le ossa.
    I veneratori del capro maligno naturalmente…sono loro il male che si nasconde nelle foreste a nord. La schiava che mi ha istruito conosceva un eunuco che ha vissuto sei anni a Qohor prima di essere venduto allo schiavista che mi ha venduta al padrone Sulthys. - spiegò impegnandosi per non ingarbugliarsi nel suo stesso ragionamento. Quando Caleb di colpo si girò, Nabea quasi s’imbarazzò nel non potergli pulire la schiena e prese quindi a massaggiargli frontalmente le spalle.
    Io non lo so signore…solitamente voi ospiti sapete di essere invitati. E’ vero che è stato preoccupato negli ultimi tempi…credete che stia facendo solo finta di tenervi come ospite? - domandò sconvolta- Se fosse così davvero non dovrei concedermi a voi signore, non voglio essere cacciata e venduta ad un padrone meno ricco. - se già sembrava di esserci una diversa interpretazione di quel momento, Nabea lo confermò.
    I vostri figli…con chi li avete lasciati? Il padrone Sulthys non viaggiava mai senza quando erano bambini. Io credo che sia proprio perché son cresciuti che lui è diventato così grigio. Una volta aveva i capelli neri come i miei sapete? - sorrise come si fosse già scordata del filo del discorso, lisciandosi la chioma scura.
    La domanda sul figlio del governatore la ridestò
    Il primogenito del governatore, beh, l’ho conosciuto meno lui…era già un ragazzino quando sono arrivata. Passa la maggior parte dell’anno a Volantis, lavora per qualche pezzo grosso là. Quando visita Urmàn di solito sta solo per qualche mese. Ma l’ultima volta anziché imbarcarsi con la corrente giusta per scendere a Volantis si è imbarcato con la marea utile ad imbarcarsi verso nord: quella dell’alba. - spiegò la schiava. Anche se poteva sembrare distratta, era chiaro che osservasse parecchio: davvero i ricchi d’essos si riempivano le case di così tanti occhi indiscreti?
    Il suo figlio minore invece se lo tiene stretto. Non ha interesse a fargli fare carriera a Volantis e non ha certamente il temperamento per fare il militare. Povero Adharos è capace solo a farsi voler bene. - sorrise intingendo appena la punta dei piedi in acqua prima di ritirarli sopra il bordo.
    Da dove venite voi contano di più le Tigri o gli Elefanti?
    Dopo aver rassicurato il padrone di casa di non essere una spia inizi a carpire grandi avvenimenti geopolitici seducendo una massaggiatrice. Nabea ti racconta qualche dettaglio sulla famiglia Sulthys, ma non ne conosce le intenzioni.
    Poi si mette a parlare di animali.

    Scadenza 13/09


    Edited by Il Duca di Plexiglass - 6/9/2023, 11:53
     
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Re

    Group
    Regina (e defunto sempramato Re)
    Posts
    15,575
    Prestigio
    +1,869

    Status
    Offline

    7 febbraio
    basso valyriano
    lingua comune
    lingua dell'estate
    antico linguaggio
    Jolland, lingua comune


    Che in quelle pergamene a cui si stava dedicando si parlasse della coppia, fu ben chiaro ad Aconé nel momento in cui l'uomo si affrettò a coprirle nascondendo il contenuto allo sguardo della Tyrell. Avrebbe volentieri sbirciato ma probabilmente un simile gesto sarebbe stato considerato scortese persino oltre il Mare Stretto. Non si scompose più di tanto alla prima delle provocazioni del governatore poiché nell'Altopiano prima e ad Approdo del Re poi era già stata abituata ad essere trattata diversamente per ciò che gli Dei avevano messo tra le sue cosce: "Sono pochi i posti nel mondo in cui la voce delle donne viene ascoltata ahimé, mia nonna dice che gli insegnamenti di buon senso delle mamme scivolano via dalla mente dei figli come pioggia dalle piume."
    Se però fino a quel punto era rimasta imperturbabile, la leggerezza con cui il suo interlocutore affermava che era disponibile a lasciarli andare in quel momento stesso e a fornir loro anche una scorta la colse di sorpresa. Si era dunque sbagliata? Le intenzioni dell'uomo erano davvero solo quelle di offrire ospitalità? Lo seguì con lo sguardo in silenzio, mentre le porgeva uno splendido limone da un cofanetto di legno.
    Si prese un istante per studiarne l'aspetto e annusarne il profumo; sembrava un frutto come tanti altri, ma non si poteva mai sapere se nascondesse o meno del veleno.
    "Nella terra di mio marito si usa far dono agli ospiti di pane e sale al loro arrivo. Con questo gesto ci si assume la piena responsabilità della loro vita fino a quando resteranno ospiti del proprio castello." -accolse dunque il limone tra le sue mani chinando la testa in segno di ringraziamento -"Vi ringrazio, sarete accolto con eguale premura nella nostra terra se mai deciderete di attraversare il Mare Stretto."
    Lo aveva donato anche a Caleb o erano state le parole della fanciulla a spingerlo in tale direzione? E come mai poi aveva un cofanetto preparato specificatamente per l'occasione considerando che la Lady nemmeno sarebbe dovuta entrare nelle sue stanze? Forse era un dono che conservava per simili avvenimenti, ma i limoni marcivano se tenuti troppo a lungo dentro le scatole...
    "Tra tutto ciò che mio marito poteva domandarvi per agevolare il nostro viaggio, ha chiesto di farsi un bagno?" -forse la Rosa era riuscita in qualche modo a spaventarlo o farsi rispettare, ma era evidente che il governatore non avesse intenzione alcuna di trattare con lei e preferisse lo Stark al suo posto.
    "Immagino che possediate vasche ancor più belle di quelle di Pentos dunque." -si alzò lentamente in piedi, il frutto ancora ben conservato tra le mani fu portato al naso per gustarne il profumo. Non c'era altro modo per lei di mettere le mani su quelle pergamene senza affrontare una rissa, quel che poteva fare era recuperare Caleb e filare via di lì il prima possibile.
    "Muoio dalla curiosità di vederle dunque. Approfitterò della compagnia di vostro figlio, sperando di poter porgere i miei omaggi anche a vostra moglie?" -azzardò tentando di farsi uno schema delle parentele dell'uomo che comandava in quel palazzo.
    Se nulla si fosse frapposto sul suo cammino, dopo essersi congedata e aver recuperato il braccio di Adharos, si sarebbe diretta verso le piscine seguita (o meno) da Zephyrus.

    -----
    Quello schiavo sembrava più abile di lui nel mimo.
    La prima era chiaramente l'armeria del palazzo, la seconda porta portava a delle piscine e la terza alla biblioteca. Che l'accesso ai piani superiori fosse vietato agli schiavi era poi palese dalle espressioni che gli venivano offerte. Se fosse stato necessario avrebbe potuto provare a bloccare l'accesso all'armeria per rallentare i soldati e favorire la fuga della sua Signora.
    "Grazie!" -si esibì in una spolliciata verso l'alto, augurandosi che il tipo capisse il suo gesto. Quindi, seguito o meno che fosse, fece il percorso compiuto al contrario per recuperare la compagnia della guardia del corpo di Lord Stark. Giogo dal canto suo era una spia, ma per le faccende militari era meglio rivolgersi a chi sapeva tenere in mano una spada.
    "C'è un unico accesso al palazzo, quello da cui siamo venuti." -comunicò a Thraur non appena l'ebbe raggiunto -"Ai piani inferiori c'è l'armeria, la biblioteca ed una stanza dedicata alle vasche, tutte stanze ben sorvegliate."
    Si grattò stancamente il mento guardandosi attorno: "I piani superiori sono vietati alla schiavitù, non penso che neppure noi potremmo salirci liberamente. Immagino ci siano le sale dei padroni. Probabilmente i nostri Signori si trovano lì in questo momento."

    CITAZIONE
    747 parole
     
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Re del Nord

    Group
    Primo Cavaliere
    Posts
    4,167
    Prestigio
    +504
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    I veneratori del capro maligno naturalmente…sono loro il male che si nasconde nelle foreste a nord.

    Caleb non sapeva nulla delle capre. Tutt'alpiù, ne aveva mangiata qualcuna in passato, e gli era anche piaciuta, ma da lì a venerare quegli strani esseri barbuti...
    Perché?
    Certo, si poteva opinare che la sua venerazione per degli alberi non era tanto meglio, ma... Beh, gli alberi non belavano!

    La schiava che mi ha istruito conosceva un eunuco che ha vissuto sei anni a Qohor prima di essere venduto allo schiavista che mi ha venduta al padrone Sulthys.

    E se le capacità di Caleb come oratore lasciavano a desiderare, la schiava sembrava essere una degna rivale in quanto a ragionamenti contorti.
    Allo Stark sarebbe piaciuto sapere di più su quegli strani adoratori di capre... Magari avrebbe potuto chiedere ad Aconé qualcosa a riguardo?

    Avrebbe riso di fronte ai timori della schiava, minimizzandoli con una scrollata di spalle, malgrado le sue orecchie fossero color porpora. Non temete, Naeba, il mio cuore apparterrà sempre e solo a mia moglie. Spiegò, sperando di fugare ogni dubbio.

    La domanda sui figli avrebbe fatto abbassare lo sguardo a Caleb.
    Sono con delle persone fidate, molto più al sicuro di quanto non sarebbero in queste terre...
    Lo erano davvero? Jan e Faror erano guerrieri formidabili, ma quello che stava succedendo nel continente occidentale era una fonte di preoccupazioni non indifferente.
    Avrebbe decisamente preferito trovarsi vicino a loro piuttosto che in quelle terre sconosciute... Ma aveva una missione da compiere.

    La storia sul figlio del governatore non portò grandi illuminazioni, mentre un guizzo di pensiero fu sufficiente a farsi un'idea di chi, a giudicare dai ricordi di Zephirus, fosse il secondo figlio del governatore. Magari Aconé avrebbe ricavato qualche informazione utile dalle parole della schiava, ma a lui sembravano informazioni del tutto sconnesse tra loro.
    Avrebbe annuito con fare pensoso. Immagino che la vita ad Urman non manchi di lusso, quindi è difficile biasimarlo...
    A dire la verità, lo Stark faticava a immaginare il governatore come... Un padre. Lo immaginava freddo ben al di là di quanto non fosse stato Lord Rickard nei confronti suoi e dei suoi fratelli... Ma forse si sbagliava, forse era semplicemente l'età a indurire gli uomini.
    Conscio del fatto che Aconé si stesse avvicinando, avrebbe dato un paio di bracciate verso il centro della vasca, immergendo il capo e rimanendo in attesa fissando la porta.

    Non credo di sapere di cosa parli... Avrebbe risposto alla domanda riguardante quelli che sembravano essere degli animali. Ma personalmente ho avuto dei grandi grattacapi con delle trote, di recente.
    Avrebbe sorriso alla schiava, chinando il capo con cortesia. Ti ringrazio per la tua compagnia, Naeba, le tue storie hanno allietato la mia attesa.

    ****


    Thraur era rimasto di guardia in silenzio, lasciando a Jolland il piacere di quella gita turistica.
    Questo significa che, se mai dovessimo andar via in modo... Esitò, memore del cuore debole del povero giullare. Cortese, non avremmo dubbi su dove puntare, no?

    Si stiracchiò. In ogni caso, presto Caleb si metterà in contatto con noi e ci dirà cosa dobbiamo fare. Provare a raggiungere i piani sorvegliati causerebbe solo guai, non trovi? Anche se...
    Aggrottò le sopracciglia. Magari la biblioteca contiene qualche informazione su quei... Cacciatori di legno che stiamo cercando. Non so leggere le lingue di qua, ma magari Lady Aconé ne è in grado?
    Sarebbe rimasto in silenzio per un po', scrutando i dintorni.
    Piuttosto, sai dove si mangia? Ho una fame...

    500 parole
     
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Alfiere

    Group
    Corte del Forum
    Posts
    2,818
    Prestigio
    +461

    Status
    Offline
    Il volto del governatore si scurì di colpo alla menzione della moglie
    Raggiungete vostro marito, poi dite a mio figlio quando desiderate partire. Nel frattempo, troveremo il carovaniere che vostro marito ha menzionato. Non vi prometto nulla sulle vasche, non sono certo un magistro. - la congedò tornando a sedersi. - Buon bagno.

    Al saluto freddo del patriarca, Adharos fece entrare Qalaq ed accompagnò Aconé fuori, notendo il limone fra le sue mani.
    Ah, l’ha dato a voi quel cedro! -sembrava sorpreso e forse anche confuso, ma del resto quel ragazzo era sembrato un pesce fuor d’acqua fin dal primo momento.
    Ah, sì, le vasche. Non sono male, sono meglio del mare sicuramente. E Nabea credo sia una delle migliori schiave lavatrici a nord di Volantis. E’ anche l’unica che io abbia mai visto, ma gli ospiti ne parlano benissimo ogni volta. Ha un tocco delicato ma deciso, non so se lo avete da dove venite voi, ma dovreste davvero chiederle di toccarvi i piedi! E’ sicuramente una delle cose migliori di Urmàn. - spiegò accompagnandola giù per le scale percorse poco prima ed attraverso il giardino interno.
    Il lupo volete che lo porti alle stalle? O in un ripostiglio? Non so cosa sarebbe peggio per mio padre, trovare pelo nella vasca o trovarsi con uno stalliere sbranato… - giunti di fronte alla sala delle vasche, Adharos lasciò che Aconé entrasse senza seguirla, preferendo lasciare ai coniugi la liberta di utilizzare la vasca da soli…con la schiava.
    T-trote? - fu la prima cosa che sentì dire Aconé entrando. La schiava sembrava sbigottita, evidentemente rimasta invischiata in una difficile conversazione sulla fauna fluviale con Caleb.
    Vedendola entrare, Nabea immediatamente si offrì di prenderne i vestiti per lasciarli soli.
    Spero possiate tornare presto dai vostri figli signore. Signora. - con un inchino ci congedò.
    Eppure, più si avvicinavano alla loro meta, più lungo e complicato diventava il loro viaggio di ritorno. Si apprestavano a lasciare le sponde del Mare Stretto e l’incontro con il governatore dimostrava quanto sarebbe stato difficile fidarsi di chiunque da lì in poi.

    Thraur e Giogo avrebbero notato il figlio del governatore starsene impalato di fronte alla sala delle vasche, guardando con diffidenza Zephyrus e scorticandosi nervosamente un dito. Aspettava Aconé e Caleb? Li stava spiando? O non aveva semplicemente niente da fare?
    volendo potreste semplicemente comunicare ad Adharos quando e come vorreste partire a meno che non ci sia qualcos'altro su cui intendete indagare.
     
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Re

    Group
    Regina (e defunto sempramato Re)
    Posts
    15,575
    Prestigio
    +1,869

    Status
    Offline

    7 febbraio
    basso valyriano
    lingua comune
    lingua dell'estate
    antico linguaggio
    Jolland, lingua comune


    "Ha un significato particolare questo frutto per voi?" -lo stupore del ragazzo poteva essere un buono o un cattivo segno, qualsiasi informazione in più avrebbe evitato figuracce alla Tyrell. Peccato che qualsiasi ragionamento della ragazza circa le sorti della moglie del governatore (evidentemente un tasto dolente per lui) o il significato della sua accoglienza persero d'efficacia nel momento in cui Adharos iniziò a parlare della schiava lavatrice che in quel momento si stava occupando di suo marito.
    Non fece incrinare il suo sorriso, ma la presa sul limone divenne più stretta.
    "Il lup..." -mentre tentava di riaccendere il cervello ed elaborare una risposta alle richieste del ragazzo, i passi di Aconé l'avevano condotta alle famigerate vasche. Lo spettacolo che si aprì di fronte ai suoi occhi rischiò di mandarle in pappa le ultime rotelle che ancora funzionavano nella sua testolina.
    Caleb era nudo. Nella vasca.
    Certo, nelle vasche normalmente ci si immergeva senza vestiti, ma il suo Caleb era nudo in una stanza in compagnia di un'altra donna. Una schiava lavatrice aveva detto Adharos. Una schiava che ora con solerzia era giunta a farsi offrire i vestiti della Rosa. Lo aveva fatto anche con Caleb. Lo aveva spogliato? Lo aveva lavato? Lo aveva toccato?
    "No." -rispose secca alla donna fulminando con lo sguardo lo Stark. Una schiava era una schiava, la poveretta probabilmente non si sarebbe potuta sottrarre neppure se al suo posto ci fosse stato il vecchio Frey. Ma il Lord di Grande Inverno, oh...lui sì che si sarebbe potuto sottrarre.
    "Non ce n'è bisogno, ti ringrazio." -fu per questo che addolcì il tono con cui si era rivolta alla donna mantenendo invece il gelo nello sguardo poggiato sul marito.
    "Ho parlato con il governatore." -il nome non lo sapeva o semplicemente non lo ricordava? Uhm, difficile a dirsi. Il suo interlocutore era ovviamente lo Stark.
    "Possiamo lasciare il palazzo quando desideriamo, è in attesa che voi esprimiate eventuali richieste." -oh, quella formalità tra moglie e marito era riservata ai momenti che precedevano una discussione -"Magari qualcosa che ci sia più d'aiuto di una schiava lavatrice."
    Ecco dunque che sarebbe stato manifesto anche al poveretto il motivo del tono astioso della moglie! Avrebbe voluto farlo suo lì, in quelle vasche dove si figurava quella schiava lo avesse profanato. Avrebbe voluto stringergli le mani alla gola e ricordargli che era suo davanti agli Dei e agli uomini. Ma non era quello il momento né per litigare né per fare l'amore.
    "Non ho potuto evitare che facesse il nostro nome ai governanti di Volantis." -quindi avevano poco tempo prima che la situazione si complicasse terribilmente. Come avrebbero fatto a far ritorno velocemente a casa?
    "Raggiungo i nostri accompagnatori e li faccio preparare per la partenza." -concluse attendendosi che Adharos la accompagnasse al luogo dove erano stati condotti Thraur e Jolland, almeno il pensiero del metalupo ancora accanto alla ragazza e ben lontano dalle vasche non avrebbe dovuto impensierirlo.

    CITAZIONE
    487 parole
    Mi informo sul limone.
    Cazzio Caleb e gli lancio la patata bollente (figurativamente parlando purtroppo)
    Provo a tornare da Jolland e Thraur.
     
    .
  9.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Re del Nord

    Group
    Primo Cavaliere
    Posts
    4,167
    Prestigio
    +504
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    Caleb era in grave pericolo.
    Nella fattispecie, il pericolo aveva i capelli biondi e gli occhi verdi.
    Ed era molto, molto arrabbiato.

    "Ho parlato con il governatore."

    Ouch.
    Probabilmente Aconé non era felice di doversi occupare sempre di ripulire i pasticci creati da lui.
    Specie visto che era riuscito a cavare ben poco dal governatore.. E non dubitava che la Tyrell fosse stata più abile di lui nelle trattative.

    "Possiamo lasciare il palazzo quando desideriamo, è in attesa che voi esprimiate eventuali richieste." -
    Sì, Aconé doveva essere davvero stufa della sua incompetenza, era l'unica spiegazione. Per quale altro motivo avrebbe dovuto rivolgersi così a lui?
    Senza considerare che la Tyrell detestava essere messa in secondo piano dagli uomini. Il fatto che il governatore si fosse comportato in quel modo non aveva di certo giovato al suo umore.

    -"Magari qualcosa che ci sia più d'aiuto di una schiava lavatrice."

    O forse era quello il motivo?
    Caleb aggrottò le sopracciglia. Si trattava di gelosia? Il suo unico obiettivo era di cavare più informazioni possibili da Naeba! Non aveva mai avuto secondi fini!
    Il punto di vista di sua moglie era comprensibile, certo... Ma non poteva concedergli almeno il beneficio del dubbio?

    Era lì lì per alzarsi di scatto, raggiungerla e cercare di spiegarle la situazione, ma le parole della Tyrell furono più veloci... E più importanti.
    "Non ho potuto evitare che facesse il nostro nome ai governanti di Volantis."

    A quel punto Caleb sbottò infastidito. A saperlo, ci saremmo potuti risparmiare questo viaggio così scomodo...
    Certo, anche la sua scelta di convincere Qalaq ad approdare aveva avuto un suo impatto sulla vicenda, ma tutta quella fatica per poi rimanere incastrati..
    Speravo ci potessimo almeno godere un bagno caldo prima di ripartire. Scosse la testa sconsolato prima di uscire dalla vasca e rivestirsi rapidamente.
    Va bene, vado a parlare con il governatore. Lascia che ci pensi io... Volevo provare a chiedere informazione sui quei tipi che stiamo cercando adesso, però...

    Fece un cenno alla schiava che lo aveva accompagnato fin lì. Naeba, per favore accompagnami fin lì.

    Passò accanto ad Aconé, sfiorandole una guancia con un dito. Proverò a scoprire se Urman abbia una biblioteca o qualcosa del genere. In caso, potremmo dover tardare la partenza di un po', pensi sia possibile?

    *****


    Solo una volta rimasti soli nel corridoio avrebbe guardato la schiava, aggrottando le sopracciglia. Sì, problemi con dei pescatori... Qualcosa non va con le trote?

    320 parole
     
    .
  10.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Alfiere

    Group
    Corte del Forum
    Posts
    2,818
    Prestigio
    +461

    Status
    Offline
    Ah! niente bagno- il nobile ultimogenito del governatore si ricompose, sorpreso in flagrante nel cauto tentativo di grattare Zephyrus dietro le colossali orecchie.
    Già volete andare? I vostri schiavi saranno…boh, penso assieme agli altri, la vostra roba, ahem, voglio dire i vostri personali oggetti, saranno ancora nelle stalle immagino. - spiegò conducendo la Tyrell nuovamente attraverso il cortile interno e verso l’ala della villa adibita agli schiavi.
    Quel cedro lo ha portato mio fratello da Volantis, pensavo avesse un significato…invece lo dà via a voi…Non ci capirò mai niente, non sarò mai governatore. -sospirò rassegnato ma senza disperazione.
    Devo quindi dire di far sellare le vostre bestie? Non dormirete nemmeno una notte? - come per la prospettiva di carriera era difficile capire se il giovane fosse sollevato o dispiaciuto all’idea della partenza prematura degli ospiti.

    Nabea forse sensibile alla tensione delle parole di Aconé parve comportarsi in maniera più impacciata nell’aiutare nell’accompagnare Caleb, mantenendo lo sguardo basso e le mani congiunte dietro la schiena.
    Non personalmente signore, no…non ne ho mai viste in verità. So che ne pescano ad oriente, verso la Rhoyne
    La discussione sulla pesca fluviale venne interrotta quando incrociarono Qalaq sulle scale che portavano all’ufficio del governatore.
    Caleb! Hai già visto tua moglie? -sorrise il capitano dei Jho. - Mi dispiace molto. Un tempo questo era un porto di poche domande…ma qualcosa deve star cambiando… -lanciò uno sguardo a Nabea, la quale si girò e si allontanò per lasciare ai due stranieri la parvenza di intimità - Mi ha offerto queste. - sussurrò sfoderando alcuni fogli di pergamena raccolti in un laccio di cuoio. - Lettere di Corsa per il Mare dell’Estate. Io non volevo dire nulla dell’attacco dei pirati per evitare guai…la vostra signora ha insistito e…beh, non mi aspettavo che mi offrissero un’autorizzazione ad attaccare i mercantili lyseni. Conosci la mia flotta Caleb, conosci me…non credo che accetterò, ma forse potrebbe interessare gli Anyassas. - sospirò guardandosi indietro. - Gli ho detto il nome del carovaniere, pare che sia in paese al momento, con un po’ di fortuna ha detto che organizzerà lui stesso il da farsi. Non ti dirò di fidarti però, perché tutto mi sembra strano. Che i tuoi dei vi proteggano.
    La porta per l’ufficio del governatore era ora aperta. Avrebbe funzionato fare altre richieste?

    Scadenza: 5/10
     
    .
  11.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Re

    Group
    Regina (e defunto sempramato Re)
    Posts
    15,575
    Prestigio
    +1,869

    Status
    Offline

    7 febbraio
    basso valyriano
    lingua comune
    lingua dell'estate
    antico linguaggio
    Jolland, lingua comune


    Suo marito aveva la straordinaria capacità di non capire una fava.
    Ad esempio non aveva colto la gelosia nelle parole e nel modo di fare di Aconé, visto che proprio dalla stessa schiava si faceva ora accompagnare dal tizio che comandava in quel palazzo. Né del resto aveva esitato un secondo a sfiorarle la guancia con un dito come se nulla fosse successo.
    Calmati
    Non era il momento.
    "Va bene...vedi cosa riesci a fare."
    ---
    La compagnia di Adharos era infinitamente più piacevole di quella del padre, forse l'insicurezza del ragazzo giocava il ruolo principale in questa sensazione così caldamente percepita dalla Tyrell: "Non ne conoscevo il significato, ma ora che so che lo ritenete importante, vi posso assicurare che me ne prenderò cura."
    Quantomeno si poteva sperare che il governatore non volesse farli fuori nel sonno se aveva donato loro qualcosa di significativo. Oppure era una sorta di segnale? Oramai la povera Rosa non ci capiva più niente.
    "Per la verità non ne ho idea. Credo che sarà mio marito a prendere questa decisione...però... potrei avere un'idea." -dubitava che quel ragazzetto sapesse qualcosa delle guide di cui aveva parlato quella specie di stregone a Pentos, ma ne occupò comunque i pensieri mentre proseguivano verso la meta -"Le nostre peregrinazioni non ci condurranno troppo lontano dal vostro palazzo, non più di un paio di settimane di cammino al massimo, forse meno."
    Sar Mell era fin troppo vicina per i gusti della Lady in effetti.
    "Perché non viaggiate con noi? Potreste considerarla una vacanza dai vostri impegni di palazzo." -sarebbe riuscita a convincerlo a seguirli? Ne dubitava ampiamente considerando che sembrava più fanciulla della Regina Rhaella.
    "Se vostro padre mi ha donato questo cedro significa che ci considera ospiti importanti e questa è la vostra terra...avere voi come guida sarebbe un onore per noi e vi darebbe certo lustro presso vostro padre. Mi è parso di capire che soffrite la sua figura..." -gli stava dando un'occasione per mettersi in mostra, ma non poteva al contempo rendere evidente che avesse colto la sua difficoltà -"Perdonatemi non dovevo permettermi."
    Adharos sarebbe stato un peso morto da trascinarsi dietro, ma se Aconé aveva imparato qualcosa da Tywin Lannister era il potere degli ostaggi. Si augurava che il governatore non avrebbe mai messo a rischio la vita del figlio organizzando una trappola ai danni dei due sposini se questi avevano il potere di sgozzarlo prima che potesse urlare. Non che la Tyrell avesse intenzione di far davvero del male a quel povero ragazzo, però le serviva un'assicurazione e non aveva molte frecce al suo arco.
    "Beh, voi pensateci."

    CITAZIONE
    433 parole
     
    .
  12.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Re del Nord

    Group
    Primo Cavaliere
    Posts
    4,167
    Prestigio
    +504
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    Qalaq era lì, presumibilmente per volontà di Aconé, ma sembrava nuovamente pronto ad andarsene. La fortuna di dire addio due volte alla stessa persona era una di quelle cose che si addicevano molto allo Stark.

    Un tempo questo era un porto di poche domande…ma qualcosa deve star cambiando.
    Me ne sono accorto... avrebbe borbottato Caleb facendo una smorfia. Il mio tentativo di essere il meno di disturbo possibile sembra essere stato preso in antipatia dal governatore. Non posso biasimarlo, al suo posto avrei fatto lo stesso, ma avrei preferito andarmene senza disturbare nessuno. Commentò con un aspro sorriso.

    Le parole del capitano attirarono inevitabilmente la sua attenzione. Lyseni? La situazione sembra molto più complicata di quanto mi fosse parsa inizialmente...
    Volantis era dunque in conflitto aperto con Lys?

    Una strana idea iniziò a formarsi nella mente dello Stark, una in cui la Mosca d'Argento e la Danzatrice Purpurea erano navi di persone che si conoscevano molto bene.
    Vi presenterei al Conclave e sareste nostri ospiti in una magione di vostra scelta. Navigando con i miei colori verremo scortati nel porto dalla flotta di Lys.
    Lo Stark non era certo di cosa stesse succedendo. Se il vecchio Syndaar era davvero diretto a Volantis, per quale motivo i volantiani avevano intenzione di assalire i mercantili lyseni?

    Conosci la mia flotta Caleb, conosci me… non credo che accetterò, ma forse potrebbe interessare gli Anyassas.
    Lo Stark storse la bocca nuovamente. Gli Anyassan possono navigare solo grazie a te. Fossi in te, per il bene dei tuoi affari e della tua ciurma, farei attenzione alle mie scelte, capitano. Borbottò.

    Avrebbe salutato Qalaq con un brusco cenno del capo. Che gli Dei proteggano tutti e due, capitano. Fai attenzione, e che il vento soffi sempre alle tue spalle.

    Dopo aver chiesto ad Aqale, per favore, di attenderlo di fuori, avrebbe fatto il suo ingresso nello studio del governatore.

    E così ci rivediamo... Avrebbe esordito con un sorriso, sedendosi di fronte al suo ospite.
    Permettetemi di scusarmi, governatore Sulthys. Avrei dovuto parlare in modo meno criptico fin dal principio. Ammise. Speravo che l'assenza di un plotone di scorta al mio seguito fosse abbastanza da evitare a voi inutili grattacapi e a me un rallentamento. Mia moglie mi farà pagare cara quest'attesa... E anche il bagno che mi sono goduto.

    Ho taciuto sulle mie origini per il semplice fatto che hanno poco a che fare con il motivo per cui mi trovo qui, ma molto con i motivi per cui è nel mio interesse che nessuno venga a sapere della mia presenza in queste terre.

    Un altro sorriso. Ma temo che il dovere sia una strana bestia, una che possiamo incolpare delle azioni che ci obbliga a commettere.

    Sospirò. Come vi ho già detto, non desidero né arrecare né procurarmi problemi. Mia moglie mi ha però detto che siete disposto a supportarci nella nostra spedizione, quindi ho pensato di disturbarvi nuovamente.

    Mi chiedevo se qui ad Urman aveste una biblioteca di qualche tipo. Sto cercando di informarmi su un gruppo di uomini che sembra sfiorare la leggenda, e non ho avuto abbastanza fortuna a Tyrosh da poter fare la stessa domanda da quelle parti.

    Si strinse nelle spalle. Avrei anche un gran bisogno di provviste e una mappa delle terre a nord di qui. A voler esagerare, altri due cavalli, o magari degli uomini di scorta... Ma non arriverei a domandare tanto. Concluse, anche se in realtà lo aveva appena fatto.

    Però, Artho Sulthys... Domandò aggrottando le sopracciglia. Per quanto apprezzi la tua ospitalità, e quel bagno abbia assolutamente giovato alla stanchezza che il lungo viaggio mi ha causato, non posso che interrogarmi su quale sia il motivo di questa tua cortesia. Se non altro, vorrei poter ricambiare il favore in qualche modo...

    Se il governatore gli stava mostrando cortesia, era solo perché aveva qualcosa da guadagnarci, che fosse da lui o da altri. Preferisco ripagare i miei debiti, piuttosto che lasciare che siano altri a farlo al posto mio.

    650 parole
     
    .
  13.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Alfiere

    Group
    Corte del Forum
    Posts
    2,818
    Prestigio
    +461

    Status
    Offline
    Un viaggio? Con voi? - il giovane si massaggiò il mento pensoso.
    Se dite che non è lontano…potrei…in fondo non dev’essere per forza mio fratello l’unico ad avventurarsi in viaggi segreti - Batté le mani persuaso dall’offerta di Aconé. - Approvo! Cerco un servo che mi trovi vestiti a sufficienza! - fece finta di non sentire il commento sul padre, non trovando né la forza di negare la supposizione della Tyrell né il coraggio di confermarla ad alta voce.
    Dovrei portare una spada? Potrebbero esserci serpenti per strada, o Dothraki! - dei due incontri non era difficile capire quale sarebbe stato il più difficile…ma con un po’ di fortuna Adharos farneticava esagerando i rischi dell’entroterra.

    Artho rispetto al figlio sfoggiava certo meno entusiasmo, sembrando quasi seccato da tutte quelle attenzioni che il suo ufficio aveva ricevuto quel dì.
    Io sento di potermi fidare di voi Caleb…ma capite bene che questo è un momento delicato tra la città di Volantis e Westeros…e voi vi siete appena descritto come una spia in incognito… - sospirò - A me è stato spiegato che gli occidentali sono amici di Volantis, ma dalle conversazioni con voi e vostra moglie deduco che voi non avete niente a che fare con i negoziati. - strinse le labbra pensoso
    Perciò vi posso offrire l’ospitalità che offrirei a degli amici di Volantis pur sapendo che, nel migliore dei casi, non siate lontanamente interessati ad interagire con Volantis. Se vi avessi creduto ostile vi avrei messo in catene mentre eravate nudo in vasca, ma comunque non posso abbassare la guardia con voi…se aveste voluto dirmi la ragione del vostro viaggio me l’avreste detta, se la ragione fosse disseminare caos avreste perlomeno provato a dirmi una menzogna. Non intendo torturarvi. -concluse. Stavolta il governatore era stato piuttosto chiaro e diretto nello spiegare la sua scelta, probabilmente maturata in seguito ai tre diversi colloqui.
    Ho una mia collezione privata…perlopiù sono copie di volumi usate dai tutori per i miei figli e le mie figlie…è al primo piano, vicino alla sala termale. Come mio ospite potete visitarla liberamente…provviste e scorta le ho offerte già a vostra moglie, anch’esse parte dell’ospitalità volantiana…sapendo la vostra meta sarebbe senz’altro più semplice consigliarvi.
    Il governatore non aveva fatto mistero del fatto che intendesse riferire tutto ai suoi superiori alla capitale, il punto interrogativo stava proprio in che tipo di reazione avrebbero potuto avere: farsi una grande risata o interferire?
    Scadenza 15/10
    Adharos si unisce al party!
    Un po' di franchezza da Arthos.
    Prendetela un po' come una tentazione per la vostra missione, restando a Urman è possibile che scopriate qualcosa di più su quanto bolle in pentola nei mari del sud, altrimenti potete semplicemente partire con gli aiuti dei Sulthys.
     
    .
  14.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Re

    Group
    Regina (e defunto sempramato Re)
    Posts
    15,575
    Prestigio
    +1,869

    Status
    Offline

    7 febbraio
    basso valyriano
    lingua comune
    lingua dell'estate
    antico linguaggio
    Jolland, lingua comune


    Adharos aveva accettato senza indugi la proposta della Tyrell e il suo entusiasmo ora le faceva quasi tenerezza; quel ragazzo aveva più o meno la sua età ma si comportava come se non avesse mai lasciato il palazzo del padre e le ricordava un poco come si sentiva lei stessa la prima volta che aveva lasciato Alto Giardino per il suo viaggio diplomatico a nord.
    Non nascose un sorriso.
    "L'esperienza mi suggerisce che una spada al fianco non fa mai male, se non come arma a volte può venir utile persino per un baratto." -forse partiva prevenuta ma dubitava che in caso di reale pericolo, che fosse per i serpenti o per questi...DOTHRAKI...quel ragazzetto potesse fare qualcosa. Ci avrebbe pensato lo Stark a proteggere tutti, di questo la Rosa non dubitava. Ma sapeva anche che un uomo ha un certo ego che è bene non rovinare, quindi avrebbe tenuto per sé quella considerazione.
    "Avete detto fratello? Siete in molti in famiglia?" -sperava così di ricavare qualche informazione sulla delicata questione che il governatore aveva voluto ignorare.
    "Lady Tyrell!" -Jolland le si fece incontro quasi con le lacrime agli occhi, felice di essersi ricongiunto con la sua Signora -"State bene? Vi è accaduto qualcosa?"
    "Va tutto bene. Il governatore ci ha offerto la sua gentile ospitalità, questo è suo figlio Adharos, viaggerà con noi." -aveva utilizzato la lingua di Westeros per farsi comprendere dal suo informatore, ma si affrettò a fornire spiegazioni anche al ragazzino -"Lui è Giogo, uno dei nostri servitori più affezionati. Se avrete bisogno di qualcosa durante il viaggio, potrete rivolgervi a lui."
    Era il momento di spiegare la differenza tra uno schiavo ed un servo? No, meglio rimandarla a tempi migliori: "Non so quando ripartiremo, ma è bene tenersi pronti. Fa' in modo che il suo viaggio sia il più confortevole possibile."
    Non sapeva se Adharos conoscesse o meno la lingua comune, quindi era il caso di comportarsi come se Jolland fosse appunto un semplice servitore nascondendo il legame che univa i due. Fortunatamente l'attore sembrò recepire il messaggio e con un inchino si preparò a recitare, ancora una volta: "Al vostro servizio, Signore."

    CITAZIONE
    357 parole
     
    .
  15.     +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Re del Nord

    Group
    Primo Cavaliere
    Posts
    4,167
    Prestigio
    +504
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous
    Caleb fece una smorfia. Era contrariato dalla difficile situazione in cui si trovava. Avrebbe dovuto raccontare tutto al governatore? Cosa avrebbe guadagnato nel farlo?

    Sarebbe rimasto in silenzio per qualche lungo istante.
    Carte scoperte. Mi avete mostrato grande cortesia, governatore, mi sento in dovere di ricambiare l'offerta.
    io e mia moglie siamo diretti alle rovine di Sar Mell. Dobbiamo raggiungerle nel minor tempo possibile, coinvolgendo il minor numero possibile di persone. In circostanze migliori avrei volentieri interagito con Volantis, ma il tempo a mia disposizione è molto poco e non posso permettermi il lusso di indugiare nella vita politica.

    Scrollò le spalle. So poco di quanto sia successo nella mia madrepatria, solo quel poco che ha raggiunto i porti di Pentos e Tyrosh, ma sono venuto qui con le migliori intenzioni nei confronti dei nostri ospiti. Disse, facendo un cenno verso il suo interlocutore.

    Nella mia ricerca, mi è stato detto di provare a rintracciare i Capicaccia d'Ebano. Anzi, mi è stato detto che, con una buona dose di fortuna da parte mia, loro avrebbero trovato me.
    Strinse le labbra. Purtroppo, tutti coloro a cui ho chiesto informazioni mi hanno risposto che si tratta di una leggenda... motivo per cui sono arrivato fin qui senza ancora avere alcuna soluzione...

    Si abbandonò contro lo schienale della sua seduta, sospirando afflitto.
    Il caos a Tyrosh, i pirati... Ho cercato di viaggiare tenendo un profilo basso nella speranza di non rimanere invischiato in problemi indesiderati, ma sembra che i problemi non facciano che inseguirmi. Commentò ridacchiando.

    Avrei un gran bisogno di trovare quei capicaccia. Ogni idea, mito o leggenda sarebbe una benedizione. La mia speranza era che i vostri tomi contenessero informazioni su di loro, o magari sulla stessa Sar Mell. Spiegò ancora, sentendo una strana tensione nel petto via via che parlava: quello che diceva lo avrebbe chiaramente identificato come un pazzo agli occhi del governatore, ma era il suo ultimo asso nella manica.

    Sia chiaro. Avrebbe proseguito cambiando tono. Ho tutti gli interessi nell'avere Volantis come mia alleata negli anni a venire... Ma ho anche interesse nell'avere alleati abili... E in tale luce, sono molto felice di averti incontrato, Artho Sulthys.
    Sorrise appena, come a mostrare intesa al governatore. In questo momento non sono nella mia forma migliore, ma non appena avrò finito di umiliarmi di fronte a tutti gli Dei, saprò come ringraziarvi del vostro aiuto, che si tratti di provviste e di non avermi contrastato, o di avermi messo sulla pista giusta.

    402 parole

    Mi darò
    alla poesia
    ermetica

     
    .
30 replies since 20/7/2023, 00:35   807 views
  Share  
.