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.Il controllo del magazzino non portò a niente di rilevante: oggetti di poco valore e della terra un po’ umida. Forse era il caso di provare a scavare per vedere se qualcosa era stato sepolto in quel luogo, ma non aveva ne le risorse ne il tempo per una cosa del genere e di certo nemmeno la voglia.
Poi mettersi a scavare il pavimento di un magazzino mezzo abbandonato poteva attirare delle domande indesiderate. Lui era una sola persona, non una squadra di operai, quella si che non avrebbe suscitato pensieri in chi frequentava la zona.
Si spostò poi dove il mercante che doveva “coinvolgere” lavorava.
Quella era, purtroppo, la parte più rischiosa di tutto il suo piano perché non ne poteva controllare l’esito.
Non conosceva l’uomo, non sapeva purtroppo nulla di lui del suo umore e del suo carattere.
L’unica informazione che aveva era relativa ai suoi precedenti di contrabbando, per i quali aveva già scontato la condanna. Aveva ancora il permesso di commerciare e la sua attività era ancora in piedi.
Beh, non aveva altre alternative se non provarci. Spinse la porta e si fece avanti, indossando il suo miglior sorriso.
Entrato all’interno controllò che non ci fosse nessun altro cliente al di fuori di lui prima di iniziare a parlare.
I testimoni erano sempre scomodi.
“buongiorno, sono Corrax. Lei non mi conosce ma io ho già il piacere di conoscere lei.”
Ogni nome era buono quanto non si usava il proprio ed era meglio non sceglierne di vistosi ed esotici che potevano restare in mente. Un nome di origine Valyriana, corto ed incisivo era quello che ci voleva.
La loro conoscenza era da limitarsi a poche righe scritte su un registro, ma non era il momento di fare troppo i sofisticati.
“Alcuni “amici” mi hanno incaricato di venire da lei per proporle una scelta.
Questi amici vorrebbero essere anche amici vostri e non vogliono averla in altipatia. Sanno delle vostre… passate attività grigie, e del fatto che nonostante tutto la vostra attività sia ancora aperta.”
Il come a Xerys restava un mistero. Gli avrebbero dovuto ritirare la licenza, no?
“ora, in cambio di un vostro piccolo favore i nostri, si spera, comuni amici sarebbero ben felici di fare in modo che le cose restino invariate per voi.
Dovete infatti sapere che le vostre attività, così come alcune vostre frequentazioni, sono state seguite da taluni membri del nostro illuminato governo e che potrebbero essere portate all’attenzione o meno di chi è in grado di prendere decisioni e muovere la guardia, contro di voi e la vostra attività, in maniera molto definitiva.”
Che poi i figuri fossero lui e suo padre era un dettaglio che era meglio trascurare
“queste azioni che siamo costretti a prendere e che vi colpiscono sono malauguratamente una conseguenza non di qualcosa che voi avete fatto, ma di qualcuno legato a voi, che ha perso il favore di persone molto influenti in questa città.
Il fatto porterebbe anche voi a fondo, ma voi non volete vero? Ecco perché sono qui, un piccolo favore ed in cambio avrete salva vita, ricchezze e reputazione.
E chissà, magari in futuro avrete di che guadagnarci da questa amicizia.”
E leminon l’aveva fatta proprio grossa per rischiare la forca.
Probabilmente avrebbe potuto chiedere al padre di far sparire anche quel mercante, se si fosse dimostrato poco incline ad ascoltare i suoi saggi consigli.SPOILER (clicca per visualizzare)563 parole
Andiamo a gamba tesa con un bel tiro di intimidazione
[ Giudizio mod - Bonus fama/3 + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/4 + Diplomazia/2 + Bonus tortura] - [Giudizio mod + Bonus infamia + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/2]
[ Giudizio mod - 0+ 0(agisco sotto altro nome non credo si possa usare quello della scheda) + 0 + 6.5 + 52.5 + 0] - [Giudizio mod + Bonus infamia + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/2]
[ Giudizio mod + 59] - [Giudizio mod + Bonus infamia + Prestigio/2 + Liv Competenza Autorità*6 + Marzialità/2]. -
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25 Novembre • Volantis
Coinvolgere quel mercante era rischioso si, lo era nella fattispecie del fatto che molto banalmente quel mercante probabilmente non gli sarebbe stato così tanto amico. Essendo per lui pressoché uno sconosciuto poteva andargli bene così come tramutarsi in una sorta di bomba ad orologeria pronta a rivoltarsi contro.
La presentazione - diretta e quanto più brusca - avrebbe tagliato corto su molte, moltissime situazioni successive visto e considerato che nelle successive parole poi il giovane si sarebbe esposto direttamente nel dire cosa, come, in che modo e quanto fare per lui innestandolo nel quadro più generale. Il commerciante - o contrabbandiere - era abituato del resto a trattare con gente non propriamente limpida e quindi, dopo aver 'drizzato' bene le orecchie non ci mise molto a rispondere "Questo è un mercato... qui tutto ha un prezzo... sia esso materiale o immateriale" l'uomo gli era quindi servito sul piatto, certo, dovevano concordare la logistica ma quello che aveva in fronte non ci aveva pensato più di troppo a rendersi disponibile forse non capendo cosa, e perché, sarebbe stato coinvolto in qualcosa di più grande di lui! Ora non gli rimaneva che indicargli il luogo preposto, il cosa fare e poi la tanto bramata prova da costruire sarebbe stata finalmente pronta.SPOILER (clicca per visualizzare)parole:209
ho bypassato il tiro
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Stranamente, o forse per fortuna, l’opera di convincimento del mercante andò liscia come l’olio.
Si aspettava delle rimostranze ed era pronto a muovere delle minacce più consistenti a quella persona, che invece si era dimostrata molto accomodante. Si era forse abituato troppo ai panegirici della politica? Se la vita criminale era così facile forse valeva la pena farci un pensiero un po’ più ponderato per il futuro.
Di certo non voleva mettersi a contrabbandare merci o a estorcere soldi per strada, che diamine, era il figlio del triarca! Però secondo suo padre bisognava sfruttare ogni occasione per raggiungere i propri scopi, ed allestire un’attività parallele per facilitare i propri scopi pubblici era un’idea niente male.
“molto bene, il magazzino a cui dovete depositare la merce si trova qui” disse indicando l’ubicazione esatta del magazzino che aveva appena finito di ispezionare “solo una cortesia, potete chiedere a chi consegnerà la cassa di forzarne il coperchio prima di andarsene? Può suonare strano, ma ci è necessario.”
era un tassello fondamentale nel piano che aveva ideato, ma per il mercante sarebbe stata solo una stranezza. Del resto a lui interessava soltanto far rinvenire la merce, mica tenerla per se, non gli importava nemmeno la sua natura.
Poteva chiedere, ma sarebbe sembrato sospetto? No, avrebbe dato l’impressione di non sapere quale merce illegale commercializza, facendo crollare la sua copertura
Finite le formalità con il mercante tornò indietro da dove era venuto, ovvero la zona del porto dove aveva sede il magazzino, si appoggiò ad una parete a portata di vista della struttura e rimase in attesa, impegnandosi per rimanere il più possibile nell’ombra. Poteva aspettarlo una lunga attesa, ma non poteva fare diversamente, sperando che non ci avrebbero messo molto a portare lì la merce. Basir avrebbe dovuto aspettare, ma aveva bisogno di osservare l’arrivo della cassa per attuare la seconda parte del piano, prima che qualcun altro fosse attratto dalla porta sfondata e decidesse di cercare qualcosa da rubare, quello si che sarebbe stato un vero problema!SPOILER (clicca per visualizzare)334 parole
Non ho capito bene, ma per l’eventuale pagamento? O la mia arringa mafiosa è andata del tutto bene e mi prendo la cassa a mo di pizzo?
Attendo fino a quando la merce non arriva. -
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25 Novembre • Volantis
Il conto si sa, si salda alla fine! Forse con questa logica il mercante - non propriamente onesto - si era reso tanto disponibile per il giusto prezzo a quello che gli era stato chiesto senza colpo ferire, insomma senza porsi troppe domande, troppi se, troppi ma! Ora l'elefante gli indicava il magazzino - il luogo del delitto - poi non gli restava che compiere l'opera e quindi riscuotere la ricompensa - materiale o no - di quell'accordo. Il mercante contrabbandiere era una persona semplice del resto 'pagare moneta per vedere cammello' così avrebbe detto qualcuno in quel mercato che ogni giorno ne vedeva di facce, proposte e contrattazioni. L'uomo che il giovane aveva in fronte ne aveva viste di cose in vita sua, questa de facto non lo aveva sconvolto e si era capito. L'ulteriore richiesta, forzare il coperchio, del resto forse la dava per scontata. L'uomo sorrise "Per così poco!" mentre si leccava i baffi del credito che poteva vantare per quell'azione e le altre che avrebbe compiuto al servizio di quel tale che aveva dimostrato tanta sicurezza da dimostrare di avere le spalle ben coperte.
Poco dopo, mentre attendeva, vide il contrabbandiere giungere al magazzino. Tre giovanotti con lui, quindi l'ordine impartito così come gli era stato dettato e poi via. Così come erano arrivati se ne andarono anche. Tutto era dunque apposto come voleva lui dentro quel magazzino? Sembrava di sì, insomma i contrabbandieri sono di parola no?SPOILER (clicca per visualizzare)parole:242
il contrabbandiere punta al guadagno in prospettiva
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Non dovette attendere per molto tempo. Meno di un’ora dopo il contrabbandiere (ormai chiamarlo mercante sarebbe suonato strano), arrivò in zona assieme a tre uomini che trasportavano la cassa promessa.
Ne uscirono poco dopo, senza quest’ultima. Il suo cervello gli consigliava di entrare a controllare il contenuto, ma non voleva rischiare che il suo piano per qualche casualità del destino gli si ritorcesse contro.
Per questo attese cinque minuti buoni prima di uscire dal pertugio nel quale si era ficcato ed avvicinarsi al capannone.
A quel punto non restava che fare in modo che la merce incriminante venisse ritrovata, al che era necessario calare la maschera del criminale e vestire quella del povero, ma onesto cittadino.
Quindi preparando il suo miglior accento da scaricatore di porto inspirò a pieni polmoni prima di mettersi a gridare:
“GUARDIE, AL LADRO! AL LADRO! GUARDIE, SOCCORSO!” diverse volte.
Aspettando poi pazientemente che qualche soldato di ronda, o altri popolani accorressero o facessero accorrere le guardie.
Del resto quella era una zona commerciale e di deposito, ci doveva essere una pattuglia a portata d’orecchio.
I passaggi successivi sarebbero stati assai semplici. Si sarebbe limitato a una versione molto basica:” Si signore, stavo passando di qua diretto al mercato ed ho visto dei loschi individui entrare nel magazzino. Mi sono insospettito perché avevano un piede di porco in mano ma appena si sono accorti che li stavo osservando sono scappati immediatamente.”
Dopo di che si sarebbe reso disponibile a rispondere ad altre domande, senza problemi.
Secondo la sua logica le guardie sarebbero entrate nel magazzino, scoprendo la mercanzia che sperava essere davvero illegale, e in un secondo momento avrebbero scoperto il proprietario del posto, casualmente già incarcerato per altre accuse. Lui sarebbe stato solo un testimone casuale, nulla di più.
Se tutto filava come si immaginava avrebbe potuto tornare indietro alla casa familiare ed incontrare Basir, vedere se aveva obbedito ai suoi ordini e che informazioni era riuscito a racimolare. Quello avrebbe dato il via alla sua seconda linea d’azione, in base a quello che gli sarebbe stato riferito.SPOILER (clicca per visualizzare)336 parole. -
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25 Novembre • Volantis
Avrebbe atteso, poi uno sguardo rapido gli avrebbe permesso di dire che tutto era 'ok' e quindi gridò al ladro! Insomma tutto andava secondo i suoi piani - o quasi - ma ora sarebbe tutto filato come da piano? Le sue grida da portuale avvicinarono diversi curiosi - mercanti e passanti - i quali si affacciarono intorno a lui con curiosità e pure con un filo di malizia "Ma questo non era un magazzino vuoto?" chiese uno, un altro si limitò ad urlare "Guardie Guardie!" mentre altri borbottavano fra loro curiosi la scena.
Poco dopo giunsero alcuni militi, cinque in tutto, quello che li capitanava non esitò "Nessuno si allontani da qui" e mentre due dei suoi guardavano il magazzino pose le prime domande all'allarmato cittadino "Cosa avete visto? Il magazzino è vostro? Cosa ci fate qui?" domande di routine ma soprattutto domande circostanziali utili a definire la dinamica degli eventi. Uno dei suoi uomini gli avrebbe fatto presente della merce rubata - illegale - nella cassa aperta. Sul volto dell'uomo al comando il cruccio del caso "Cosa sapete del contenuto del magazzino?" aveva chiamato le guardie, sarebbe stato l'oggetto delle indagini. Difficilmente si sarebbe liberato subito di loro e dei loro dubbi.SPOILER (clicca per visualizzare)parole:203
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Le persone iniziarono ad accorrere, compreso anche qualcuno che frequentava il luogo. Sentì un “ma questo non era un magazzino vuoto?” attorno a lui.
Non aveva considerato che gli avventori locali avevano visto o meglio non visto, movimenti recentemente, ma dubitava che qualcuno si fosse mai azzardato a mettere il naso in una proprietà altrui, e poi i contrabbandieri non avevano l’usanza di scambiare le loro mercanzie sotto gli occhi di tutti. Era così strano che un luogo apparentemente deserto aveva uno scopo illegale?
Giunsero quindi le guardie, richiamate dalle sue e dalle altre grida che si erano aggiunte.
"Nessuno si allontani da qui"
beh, almeno non era l’unica persona sul posto i curiosi che si erano raggruppati ora erano fregati come lui, nonostante fosse lui a rischiare il maniera maggiore li.
"Cosa avete visto? Il magazzino è vostro? Cosa ci fate qui?"
“stavo andando di là, verso il mercato” fece cenno nella direzione da cui era arrivato poco prima. Nulla di troppo elaborato o che potesse accendere l’attenzione.
“ho visto un uomo appoggiato alla porta, che si guardava attorno. Non aveva una faccia… rassicurante. L’ho guardato meglio e quello si è agitato, ha detto qualcosa che non ho sentito e da lì” indicò il magazzino che aveva esplorato poco prima “sono uscite altre due persone. Uno aveva in mano quello che sembrava un piede di porco e tutte e tre si sono dati alla fuga. Ho creduto stessero rubando qualcosa e ho dato l’allarme. I tre avvano faccia scura e capelli neri, sembravano Rhoynar”
un po' di sana e bassa discriminazione non guastava mai, del resto i “nativi” non si erano mai mischiati ai conquistatori. Erano sempre rimasti ai margini finendo per essere discriminati sia dai Valyriani sia da coloro che invece si erano integrati*.
Il magazzino è vostro? "Cosa sapete del contenuto del magazzino?"
“no Signore, non ne ho idea, non lavoro da queste parti.”
restò quindi in silenzio, abbassando il capo in segno di deferenza, in attesa di ulteriori domande.
Aveva sparato una bugia dietro l’altra, ma sperava di essere stato abbastanza convincente nella basicità delle sue risposte. Stata impersonando un comune cittadino che aveva assistito a un crimini, mica l’informatore o quant’altro, cosa mai avrebbero potuto volere in più da lui a parte una sua dichiarazione?SPOILER (clicca per visualizzare)380 parole
* per la questione Rhoynar mi sto basando su quanto sta scrivendo Duca nella quest di Aconè e Caleb. -
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25 Novembre • Volantis
Che gli abitanti di Volantis si credessero superiori ad altri era cosa nota, da ciò ne potevano scaturire delle discriminazioni? Sì, più che si! E il citare la possibilità - anche solo descrittiva - che quelli che si erano allocati nel magazzino e che poi avevano destato l'attenzione di QUEL passante fossero Rhoynar avrebbe certamente aiutato. Una decisione che si potrebbe definire tattica, del resto le guardie indagavano sul chi fosse il proprietario dell'immobile visto e considerato che nella descrizione ricevuta vi era un palese furto e scasso!
Non sarebbe stato necessario ingannare o imbrogliare qualcosa per raccontare il sentor comune, le guardie rivolsero la medesima domanda ad altri avventori, più o meno nello stesso ordine interrogatorio, come a svolgere una sequenza. Quindi superate le formalità avrebbero esaminato la 'scena del crimine' se così la si voleva definire. Alla fine la domanda rivolta ai presenti - quelli che erano rimasti - "Se qualcuno vuole dire qualcosa lo dica ora o taccia per sempre, quest'area è posta a sequestro!" difficilmente qualcuno avrebbe rimesso presto piede in quel magazzino. Se l'elefante voleva apportare qualche dettaglio alla 'deposizione' era l'ora giusta, diversamente si sarebbe potuto allontanare senza troppi impicci da quel luogo e dimenticarsi - per sempre - di essere stato un comune cittadino che aveva assistito ad un reato.SPOILER (clicca per visualizzare)parole:217
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Tutto stava andando come previsto:
le sue risposte erano state brevi, generiche e davano indizi che avevano indirizzato le guardie verso i pensieri giusti, almeno per lui. Si stavano muovendo per indagare verso il furto con scasso, ma non sarebbe passato molto che con un controllo più approfondito si sarebbero resi conto di che tipo di “merce” un cittadino aveva sventato per caso il furto.
Non avrebbero trovato i fantomatici ladri, oppure avrebbero sfruttato la situazione per arrestare ed eliminare qualche criminale della zona, quindi tutto di guadagnato.
Successivamente, essendo la detenzione di quelle mercanzie illegali sarebbero stati obbligati a rintracciare il proprietario del magazzino, che guardacaso era già in stato di fermo con l’accusa di omicidio.
Non era molto, forse non avrebbe influito per niente, ma dato che al padre stringeva il didietro era stata l’azione più veloce che aveva potuto mettere in campo, o almeno la prima.
Dopo che le guardie chiesero se qualcuno aveva visto altro si defilò, diretto verso la sua abitazione, avendo cura di togliersi ed infilarsi in tasca la finta parrucca. Basir doveva essere già tornato, almeno in teoria, con qualcosa da riferirli, sperando che fosse qualcosa di interessante ma era necessario che fosse in grado di riconoscerlo.
Certo lo attendevano due settimane di fuoco se voleva fare in modo che quell’uomo venisse infine condannato. Certo che gli sembrava una quisquiglia rispetto a tutto il casino che stava accadendo con le Tigri. Doveva aver combinato qualcosa di davvero importante per meritarsi quell’accanimento. Gli sarebbe piaciuto anche a lui saperne il motivo, ma suo padre continuava a glissare le sue domande in merito.
Pazienza si disse, probabilmente avrebbe avuto le sue risposte una volta che il corpo fosse diventato freddo, penzolando da qualche palo in una delle piazze Volantiniane.
Sperava anche di riuscire a passare alle situazioni scottanti dopo di quella. Un punto di incontro per sedare la situazione con l’altro partito doveva pur esserci.SPOILER (clicca per visualizzare)320 parole
dimmi te per quello che ha detto fre. io dovrei continuare con altre azioni del genere in teoria, dimmi te se preferisci andare avanti in quest o meno. -
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25 Novembre • Volantis
L'elefante sotto copertura - o sotto mentite spoglie - non aveva null'altro da dichiarare, passò oltre e si diresse altrove levandosi il travestimento. Nessuno vi avrebbe fatto caso. Se gli fosse interessato nei giorni seguenti in quel quartiere artigianale e commerciale vennero condotte ulteriori indagini, retate, sequestri e ricerche di prove - o colpevolezza - ma quello che era stato creato avrebbe infine condotto all'obiettivo sperato e scelto dagli elefanti stessi. Il padre di quel giovane sarebbe stato fiero di lui? Quel giro di vite avrebbe fatto intendere qualcosa di non previsto? Le incognite erano diverse e nel frattempo non gli rimaneva che fare rapporto probabilmente. Questa volta sarebbe stato meno strano il suo andare al Palazzo dei Triarchi? Il processo a quel poveretto - se tale era - si sarebbe inscenato poi in divenire ma alla fine dei conti, gli importava veramente? Gli era stato chiesto di incriminarlo, non di condannarlo, a quello ci avrebbero pensato ben altri organi! Mentre camminava tra le strade, passo dopo passo, senza forse accorgersi di ciò che lo circondava veramente, una voce vaga - sconosciuta - disse roca "Ben fatto" non avrebbe fatto in tempo a voltarsi, probabilmente un uomo coperto da una maschera o chissà, qualcosa si sarebbe perso nel vuoto pieno di quella giornata. Lo seguivano? Sì, lo osservavano.SPOILER (clicca per visualizzare)parole:218
direi che ti lascio l'ultimo giro poi chiudo e capiamo come procedere in altra quest o semi.
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Tutto era andato liscio come l’olio. Si sentiva sicuro, forte e decisamente più scaltro di quelli contro cui si doveva confrontare, seppure non fossero altro che semplici guardie.
La sua copertura era riuscita talmente bene che avrebbe potuto riutilizzarla senza problemi in futuro. Sicuramente avrebbe fatto nuovamente visita al mercante, intavolare una conversazione più cordiale con lui e ricompensarlo per i suoi servigi ed il suo silenzio. Forse suo padre, o meglio il partito, lo avrebbe potuto ricompensare attraverso dei canali secondari. Alla fine cosa potevano essere qualche moneta a fronte di un’intera organizzazione politica, guidata da uomini ricchi e influenti? Nulla.
Se continuava di questo passo aveva la possibilità che l’uomo che in quel momento si trovava ignaro di tutto in prigione, arrivasse persino a confessare di propria sponte il crimine di cui era stato accusato.
No, forse quello era esagerato come obiettivo. Che poi, andava bene che gli Elefanti volessero sbarazzarsi di lui, ma perché sbarazzarsi anche dell’altro uomo e incrociare i due eventi in un unico caso? Era quello che non capiva. Sarebbe stato molto più semplice farli entrambi assassinare, inscenando situazioni si cui difficilmente si sarebbe indagato: un benestante mercante rapinato ed accoltellato in un vicolo mentre si recava a controllare i lavori in una sua proprietà e il tutto sarebbe passato in sordina.
Invece si erano tirati in mezzo a quella situazione, con giudici e processi, lunghi e perniciosi.
Era soddisfatto ed immerso nei suoi pensieri, quando il silenzio attorno a lui venne rotto da due uniche parole: “ben fatto”
Si spaventò, diamine se si spaventò, lanciando una mezza bestemmia agli Dei valyriani ormai dimenticati, mentre si girò su se stesso, il cuore a mille, fendendo l’aria con lo sguardo in cerca di chi avesse parlato.
Si tastò anche la cintura, in cerca di qualcosa con cui proteggersi, ma non aveva portato niente con sé.
Attorno a lui però tutto taceva, ne un movimento, ne un rumore di gente in fuga gli arrivava dai vicoli attorno. Chiunque gli avesse parlato era semplicemente sparito. Chi era stato? A cosa si riferiva? Domande semplici. Qualcuno aveva seguito le sue mosse, il suo tranello?
Merda.
C’era un testimone, qualcuno che poteva collegarlo a quanto successo e lui non si era accorto minimamente di nulla.
Sparava solo che, dal senso di quelle parole fosse un qualcuno al servizio degli Elefanti, e non delle Tigri o del grande tempio, perché in quel caso sarebbe stato perduto.
Confuso ed amareggiato percorse la strada che lo separava dalla sua residenza, dando ordine di condurre a lui Basir, se aveva già fatto ritorno.
Aveva ancora altro da fare, ma ora doveva convivere con l’idea di avere sempre un occhio puntato contro.SPOILER (clicca per visualizzare)448 parole. -
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Ricompense: SPOILER (clicca per visualizzare)PE: 10+4mod+10interazione= 24pe
3 pt. diplomazia
2 pt. intrigo
4 pt. prestigio
4 pt. affinità vassalli/famiglie influenti
2 pt. affinità Volantis
4 pt. affinità Forin.
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