Sulla Fauna Westerosiana

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    Lettera conservata negli archivi della Cittadella



    "Stimato Arcimaestro Donovan,
    vi scrivo in questo momento dalle fredde mura di Grande Inverno, dove ho deciso di terminare il mio viaggio. Spero che questa lettera vi trovi in salute e nella possibilità di analizzare il prima possibile il documento che vi sto inviando. Questa pergamena contiene due cose in realtà: il resoconto che mi avevate chiesto... e una mia richiesta.
    Mi avevate chiesto di tener conto nei miei viaggi degli animali che avrei incontrato e di catalogare gli esemplari che avrei ritenuto degni di nota; sfortunatamente per quanto Westeros possa vantare una fauna variegata, sia tra gli animali domestici che tra quelli selvatici: cani, mucche, asini, cavalli, lupi... si tratta di creature di cui sono certo che la Cittadella sia più che informata. E' quindi una lista piuttosto breve quella che potrò fornirvi, temo.

    Gli uri (X) probabilmente un ottimo punto di inizio. Parenti dei tori, questi maestosi bovini un tempo abitavano l'intero Continente Occidentale ma, a causa della caccia e della progressiva domesticazione, è sempre più difficile trovarne allo stato brado. Posso ritenermi dunque molto fortunato nell'essere riuscito a scovare probabilmente una delle ultime mandrie selvagge nei pressi della Strada del Re, nel punto in cui questa incontra la Forca Verde del Tridente nelle Terre dei Fiumi. Vi invito tuttavia a mantenere questa informazione quanto più riservata possibile: se la notizia si spargesse, temo che questa piccola rarità avrebbe vita breve. E infatti impossibile negare l'utilità in campo domestico di queste creature, tanto che spesso vengono utilizzate come metafora in quanto simbolo di forza, dimensione, testardaggine e... inutile negarlo, stupidità.

    Salendo verso zone più montagnose, in particolare nelle zone del Tridente e delle Montagne della Luna, esiste una specie decisamente più interessante di un bovino molto sviluppato: le pantere ombra (X). Si tratta di felini grossi quasi il doppio di un lupo, ricoperti da una folta pelliccia nera a strisce bianche. I loro occhi brillano al buio, consentendogli di vedere meglio nelle tenebre, i loro denti ed artigli sono particolarmente affilati e possiedono una lunga coda sferzante. Si tratta di predatori estremamente efficienti in grado di spezzare le ossa con un solo morso, difatti raramente lasciano dei resti; si dice inoltre che possano fiutare il sangue da oltre sei miglia di distanza. Nonostante la loro letalità attaccano raramente gli uomini, e solo se estremamente affamati: preferiscono infatti divorare i cadaveri abbandonati dopo le battaglie, dimostrando così anche degli animali saprofagi. La loro pelliccia poi è molto ricercata sul mercato, sebbene, com'è ovvio, sia particolarmente difficile da recuperare.

    Se ci si spinge ancora più a Nord, nei pressi dell'Incollatura, può capitare di trovare dei tronchi galleggiare sul filo di quelle acque paludose. Se ciò accade, sarebbe una buona idea allontanarsi il più fretta possibile poiché potrebbe non essere un pezzo di legno marcia ma una lucertola leone (X). Questi grossi rettili presentano un muso allungato irto di denti affilati come coltelli e una pelle ricoperta di scaglie talmente resistenti che persino una spada faticherebbe a penetrare. Data la zona in cui sono presenti, è ovvio che preferiscano corsi d'acqua lenti e paludi profonde. La loro tecniche di caccia consiste nell'affiorare solo in parte dall'acqua mimetizzandosi con l'ambiente circostante, per poi afferrare con le loro potenti mandibole qualsiasi preda abbastanza incauta da essersi avvicinata. Successivamente trascinato il proprio pasto in acqua dove morirà affogato nel migliore dei casi, o fatto a pezzi mentre è ancora vivo nel peggiore.
    Gli abitanti dell'Incollatura hanno imparato a convivere con questi pericolosi animali, arrivando addirittura a cacciarli in alcuni casi per la loro carne (io l'ho provata e sono dell'idea che il sapore non valga affatto il rischio); si racconta addirittura di alcuni uomini delle paludi che in passato riuscirono a cavalcare queste creature. Cosa che trovo alquanto improbabile...

    Come può notare, più ci si avventura verso le inospitali terre degli Stark più la fauna si fa selvaggia e pericolosa (e forse lo stesso lo si può dire delle persone). Ci sono addirittura alcuni racconti di creature definite unicorni (X), simili a grosse capre ma dotate di un lungo corno affilato che gli spunta dalla fronte, che i Lord di Skagos un tempo cavalcavano in battaglia. Vi invito però a non prestare molta attenzione su queste ultime: se è vero che diverse casate, come Casa Brax, scelsero di porre gli unicorni nei loro stemmi, è anche vero che l'unica notizia che abbiamo di essi sono semplici storie. E se dovessimo basare le nostre ricerche sui racconti, allora dovremmo credere persino ai kraken (X) tanto cari agli uomini delle Isole! So che bene che si dice che le acque del Braccio Spezzato siano infestate da tali creature ma nessuno in epoca recente può affermare di averne visto uno; e dubito che un calamaro in grado far affondare una nave e richiamato in superficie dal sangue degli uomini possa passare inosservato.

    Ma sto divagando. La richiesta che le avevo anticipato è questa: vorrei che utilizzasse i suoi contatti per convincere il Lord Comandante dei Guardiani della Notte ad organizzare una spedizione di ricerca al di là della Barriera. Ho incontrato resistenze in tal senso.
    Mi rendo conto dei pericoli ma ciò che potrei scoprire sulla fauna del luogo potrebbe superare di molto le aspettative di entrambi. E le presenza di uomini esperti sono certo riduca notevolmente la letalità di un tale viaggio.
    In attesa di una vostra risposta, il vostro fidato collaboratore
    Sidgar Hall"

    Edited by Numar - 24/12/2021, 10:27
     
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0 replies since 15/1/2020, 23:47   282 views
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