Il coraggio di andare avanti

Dagon Greyjoy • 14 Febbraio 286 • Fantasma • Baia di Lorath
Quel vecchio pazzo stava iniziando a spazientirlo. All'inizio il suo atteggiamento da finto cieco lo aveva reso quasi ridicolo ai suoi occhi, ma ora le sue pretese da santone lo stavano irritando. Non riuscì a trattenere un'occhiataccia quando quello allungò una mano verso di lui, quasi a toccarlo.

"Eppure più cerco di osservare cose c'è dietro questa maschera, più la vista viene offuscata e annerita.
Qualcuno protegge questo uomo dallo sguardo del Dio Cieco...com'è possibile?"

Faticava a capire cosa stesse dicendo, ma pareva sinceramente a disagio. Stava per dire qualcosa quando la realtà ancora una volta mutò. Pyke era lì, di fronte ai suoi occhi. Poteva quasi sentire l'odore salmastro delle onde che si scontravano contro gli scogli. Oltre alla voce di suo zio.

"Perché hai richiamato l'Antico Male?"

Di cosa stava parlando, maledizione? Cos'era l'Antico Male? L'aveva richiamato aprendo lo scrigno? No, era impossibile! L'Abissale stesso lo aveva messo su quella rotta. In un battito di ciglia casa sua sparì di nuovo e il vecchio tornò ad occupare la visuale. La sua espressione non pareva essere migliorata per niente. Dagon stava iniziando ad avere un pessimo presentimento. Forse era il caso di farlo sloggiare...

"Beh... temo che la merce che porto non sia materiale da fosse di combattimento. Peccato... proverò la mia fortuna altrove. Ora però, come detto, dovrei ripartire per Ibb: il viaggio è ancora lungo e preferirei non metterci più del dovuto."

Quello era l'invito più gentile che chiunque avesse mai ricevuto a scendere dalla sua nave. Se quello avesse continuato a fare storie, tuttavia le sue impeccabili maniere sarebbero venute meno.

Dagon Greyjoy • 14 Febbraio 286 • Fantasma • Baia di Lorath
"Ma nemmeno l'oscurità del fondo del mare si può nascondere dal Suo Sguardo. L'Antico Male può essere richiamato perfino dalle anime più impure ma il Dio Cieco veglia su ogni uomo che desidera aiutarlo."

Dagon si bloccò immediatamente alle parole del vecchio. L'Antico Male... lo stesso che la voce di suo zio continuava a ripetere. Perché uno che venerava un dio straniero pronunciava le stesse parole delle visioni dell'Abissale? Stava iniziando a pensare che forse avrebbe dovuto fermarlo e cercare spiegazioni, ma non poteva certo spiegare ad altri le voci che sentiva nella testa.

"Se dobbiamo andarcene è tempo di farlo."

Schioccò la lingua, vagamente seccato. Tuttavia alla fine dovette ammettere che levarsi di torno fosse una buona idea. Alzò la voce per farsi udire dal resto della ciurma.

"Muoviamoci, signori! Si va a Ibb!"

Non poté non notare il comportamento particolarmente intimorito dell'eunuco. Aveva cominciato a comportarsi in quella maniera sin da quando aveva visto le vele. Mentre si dirigeva al timone gli rivolse una semplice domanda, udibile solo alle sue orecchie.

"Perché così spaventato da quel vecchio, Swenn?"

Dagon Greyjoy • 14 Febbraio 286 • Fantasma • Baia di Lorath
Onestamente Dagon era dell'idea che Swenn stesse facendo della cosa un problema più grande di quello che fosse. Che potere poteva mai essere dare la vista a chi volontariamente se l'era tolta?

"Ci resteremo il tempo necessario. Tranquillo, dubito che avremo mai da temere dal dio dei ciechi!"

Non rivelò tuttavia che la parola "Dio Cieco" non era stata udita quel giorno per la prima volta. Il liberto di Canio ne aveva parlato quando aveva descritto i doni portati da Demetrius al suo padrone. Lo stesso liberto che aveva preso fuoco per apparentemente alcun motivo proprio sulla sua nave. Si stava muovendo qualcosa in quelle acque e i Preti Rossi, forse anche questo Boash, ne erano i responsabili. Ma in fondo il pirata aveva poco da temere: finché aveva l'Abissale dalla sua, nessuna stregoneria straniera sarebbe riuscito a toccarlo. Forse il vecchio aveva ragione e lui avrebbe portato morte dovunque fosse andato. Ma lo avrebbe fatto in nome del suo dio, e non avrebbe potuto sperare per un futuro più glorioso.