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Freene.
11 febbraio
basso valyriano
lingua comune
lingua dell'estate
alto valyriano
ANTICO LINGUAGGIO
Jolland, lingua comune
Aveva smesso di ragionare diversi istanti prima.
Ora che le figure al suo cospetto si ammucchiavano, talune inchinandosi altre emergendo dall'oscurità con fare più stupito e minaccioso, tutto ciò su cui Aconé riusciva a concentrare le sue attenzioni era il cucciolo di Drago che abbarbicato al suo braccio le aveva affondato i denti nella mano.
Era un demonio.
Sarebbe stato ancora semplice disfarsene schiacciandolo sotto la suola della scarpa, ma l'arrivo di Caleb (finalmente) le impose di prestare ascolto alle figure che lo accompagnavano tra cui la Tyrell credette di vedere addirittura il vecchio cieco del villaggio. Suo marito sembrava avere confidenza con quegli umani che parlavano della sua morte e di riportare il drago a Valyria.
Col cavolo.
"Neanche per sogno." -aveva parlato la lingua di Westeros, ma non si stava rivolgendo allo Stark. Era confusa, stanca, ferita...forse avrebbe fatto meglio ad accasciarsi e lasciar fare al Lord di Grande Inverno.
"Mio figlio è Sangue di Valyria, se avete ancora un briciolo dell'onore del vostro antico ordine ci penserete due volte prima di toccare questa creatura." -quel poco che aveva scoperto sui Capicaccia d'Ebano nella biblioteca di Urman parlava di un antico e valoroso ordine che non si era arreso alla caduta della Libera Fortezza, benché dispersi e a volte scacciati persino.
"Guardia della gente, caccia delle minacce. Il vostro dovere è venuto dunque meno, alla fine? La più grande delle minacce incombe sul nostro tempo e se non saremo pronti l'intero mondo cadrà con Valyria."
Un colpo di tosse la zittì accasciandola nuovamente a terra.
Avrebbe dovuto lasciare al marito tutto il resto a quel punto, ma il dubbio che la sua presenza fosse un peso ora non la sfiorava più.
Aveva schiuso un uovo di Drago, unica dopo Rhaegar Targaryen.
Ikarus non sarebbe più stato solo...CITAZIONE301 parole.