Scarsità di miracoli

Quest Aconé e Caleb

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    Caleb non voleva cacciarsi nei guai. Sul serio, non voleva!
    Il problema era che i suddetti guai sembravano proprio inseguirlo in ogni istante.
    Cosa fare? Nella foschia riusciva a intravedere una figura colossale, tanto grande che poteva essere scambiata per una piccola altura, un'enorme montagna respirante che però non si stava muovendo abbastanza, segno che o si trovava a suo agio o era gravemente ferita.

    Ombre sconosciute si muovevano nella nebbia, ombre di uomini che lui non conosceva, uomini che non aveva idea di come mai fossero lì, ma che sembravano decisamente pericolosi.
    Cosa fare? Non poteva certo fare irruzione in mezzo a loro, presentandosi e chiedendo cosa stessero facendo lì! Tecnicamente, quelli non erano affari suoi e lui non aveva alcun potere nel continente orientale. Quegli uomini avrebbero avuto ogni diritto di scacciarlo, con le buone o le cattive.
    Per di più, il cavallo di Caleb non aveva intenzione di proseguire nel terreno paludoso, il che lo avrebbe costretto ad appendere le briglie ad un albero nei paraggi e imporgli l'ordine di non muoversi di lì, sperando che ciò fosse sufficiente a convincerlo a non fuggire.

    Tenendo la spada nel fodero, lo Stark si sarebbe avvicinato con estrema lentezza a quelle figure ignote, rimandendo quanto più accovacciato possibile senza sacrificare mobilità e tentando di non attirare attenzioni indesiderate. Zephirus lo avrebbe seguito con altrettanta furtività, rimanendo però dietro di lui e verificando che lo Stark non venisse colto di sorpresa alle spalle.

    Né uomo né lupo comprendevano appieno cosa li attendesse in quella palude. Quegli uomini erano forse i Capicaccia d'Ebano? E chi era la figura che stava smontando dal drago? Se era davvero Rhaegar, perché il sovrano dei Sette Regni si trovava lì?
    Tenendo una mano sull'impugnatura di Ghiaccio, Caleb sarebbe rimasto in attesa di vedere come si sarebbero evolute le cose, sperando che la sua scelta di aspettare ad agire non avrebbe portato ad un disastro fuori controllo.

    ****


    Thraur sogghignò. Lord Stark non ha idea del guaio che ha combinato. La Signora lo ucciderà, che lo sia vivo o morto quando lo troveremo. Concluse con uno sbuffo.
    Non lo pensava davvero, aveva visto Caleb sopravvivere a situazioni del tutto improbabili, ma gli Dei solo sapevano che follie li attendevano in questo continente.

    366 parole
     
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    L’anziano dalle palpebre chiuse sorrise nel sentire il linguaggio della Vecchia Valyria uscire dalle labbra della Tyrell, forse si aspettava di poter continuare a parlare senza essere compreso, forse sapeva che lei avrebbe compreso. Non sembrò intenzionato a seguirli, preferendo rispondere sibillinamente solo alla domanda sui potenziali pericoli
    Perzys se ānogar - articolò sorridendo - Fuoco e Sangue
    Dopodiché iniziò a ridere, tenendosi la pancia e tirandosi la barba, sempre più sguaiato e rumoroso finché, allontanandosi, ad Aconé ed i suoi accompagnatori non sembrò più il suono di un animale che un verso umano.

    Bohras tacque, evidentemente stranito dalla piega che un lavoro altrimenti piuttosto lineare aveva preso.
    Avete visto? E’ anche una cartografa migliore della nostra stessa guida, ha memorizzato le carte, è incredibile - sentì bisbigliare Adharos ai soldati di suo padre
    Credo sia stato il pazzo a darle indicazioni…strano che lei parli rhoynar però… - era più triste che i discendenti di Valyria non parlassero l’Alto linguaggio o che nemmeno fossero n grado di distinguerlo dal rhoynar?
    Ah…le indicazioni di quello?
    Beh, a quanto pare, ci ha preso…

    Bohras alzò le bracci: giunti nei pressi di un vecchio muro, forse frammento di qualche rovina valyriana od un progetto edile abbandonato, al lato della strada un nuovo sentiero si diramava: la vegetazione tagliata di recente, il terreno spianato da pesanti zoccoli ma ancora verde.
    Voglio dire…è vero, ma davvero dobbiamo seguire certi consigli? - la guida non poté che farsi guidare dalla mano pagante di Aconé e condusse la carovana lungo quella strada.
    Passata la vegetazione, aperta chiaramente da roncola e accetta e non certo dalla tempesta come sostenuto dal vecchio, iniziarono a scorgere i famigerati acquitrini immersi in un’innaturale foschia.
    Là! - indicò inutilmente il giovane - E’ là che il messer Caleb sta affrontando…cosa nello specifico? I pirati?
    Serpenti e leopardi sono la cosa più pericolosa nella quale potrebbe incappare, sarebbe sciocco per briganti nascondersi nelle paludi di tutti i posti… - ma Bohras sembrava tutt’altro che tranquillo in quanto nessuno osava nemmeno menzionare quella spaventosa nebbia che densa e fitta si alzava.
    Un fischio.
    Crack!
    Merda - fiatò uno dei soldati Sulthys cadendo da cavallo: una pietra lo aveva centrato alla spalla, proprio dove la corazza s’interrompeva per lasciar spazio alla cotta di maglia.
    Adharos ne osservò la caduta con sguardo incredulo. Bohras si buttò giù e strisciò sotto uno dei carri.
    CITAZIONE
    CC Liv. 13 Marz/Imp
    mycenaean_spearman_by_lordgood-dbowd18

    Diplo: 5
    Marz: 76
    Amm: 15
    Intr: 37
    Cons: 30

    Tiro Furtività contro Aconé
    [(4+4) + 37/2 + 2*4 + 38] - [(3+4+3) + 3*4 + 417/2] = 72,5 – 230,5= -158 Furtività non passata: Aconé vede chiaramente l’aggressore e la lancia arrivare.
    Contro Thraur
    [(3+3+3)+ 37/2]= 72,5-27,5= 45 Furtività riuscita, Thraur non vede la lancia arrivare verso di lui

    Dall’erba alta Aconé vide immediatamente emergere un uomo accovacciato il quale ne incrociò lo sguardo prima di scagliare il proprio giavellotto: Sarebbe stato istintivo metetrsi al riparo, ma quel giavellotto era indirizzato a Thraur.
    Velocità Lancia: 7*37/10 – 7*2 = 12
    Velocità Thraur: 70/3 + 4 –[(5) – (4,3+8)]= 34 -10 (prova furtività passata)= 24
    Gap= -12
    Potenza Attacco Lancia: 7 * 37/10 + 10 = 36



    QuestAco-Cal2
    CITAZIONE
    CEb

    ???
    Liv. 18 Marz/Imp

    Diplo: 20
    Marz: 111
    Amm: 25
    Intrigo: 38
    Con: 50

    Tiro furtività Caleb - ???
    [(4+3+3) + 162/2 + 4*2 + 201] - [(4+5)+ 38/2]= 272 Furtività ampiamente passata, spii tutto senza che nessuno ti noti.

    Avvicinandosi nella foschia, Caleb riuscì a non farsi ne vedere ne sentire…a buona ragione: un colossale drago giaceva parzialmente immerso nella palude, la fanghiglia attorno ad esso aveva assunto un colore rosso intenso e pareva ribollire. Fuochi erano accesi su tutta la superficie bagnata, contribuendo a tenere alta la temperatura e densa la foschia. Decine di sagome vegliavano sulla creatura, ma solo una gli stava veramente vicina: una sagoma vestita completamente da una lunga cappa rossa, intenta a far qualcosa proprio di fronte alla colossale testa del drago.
    Doveva essere Ikarus, non poteva essere altrimenti, ma era talmente ferito e mutilato da non sembrare vero…cosa poteva averlo ridotto così? Dov’era Rhaegar?
    Due uomini si avvicinarono alla sagoma rossa portandogli uno scrigno. Quando questa si voltò, Caleb scorse ciò che reggeva fra le mani e che depositò all’interno dello scrigno...un globo rosso iridescente, coperto di sangue ma...sembrava essere un'occhio.
    Chiuso lo scrigno la figura si girò nuovamente verso il drago, mentre una daga scarlatta gli risplendeva in mano.
    Ikarus respirava, fievoli fiamme bluastre fuggivano dallo spazio tra i suoi denti, ma giaceva inerme mentre quella figura si apprestava ad inciderne ulteriormente le carni.
    Caleb non voleva cacciarsi nei guai, ma il fato lo aveva condotto lì in quel momento.
    Non ti ho fatto il tiro furtività sul tipo in rosso perché è comunque abbastanza impegnato e non ti sentirebbe comunque.
     
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    basso valyriano
    lingua comune
    lingua dell'estate
    alto valyriano
    ANTICO LINGUAGGIO
    Jolland, lingua comune



    Bisognava ammetterlo: se quella missione era voluta dagli Dei, ce la stavano mettendo proprio tutta per complicare la vita alla Tyrell.
    Aveva seguito pedissequamente le indicazioni del vecchio, ma la pazza era stata lei a farlo, indubbiamente; tant'è che il carro del gruppo era finito dritto in un'imboscata. Il primo ad essere colpito da quel che le era sembrato un sasso fu uno dei soldati Sulthys, quindi gli occhi lesti di Aconé scorsero un giavellotto lanciato in direzione di Thraur.
    "Giù!" -istintivamente aveva afferrato il braccio di Adharos cercando di spingerlo ad abbassarsi steso sul carro insieme a lei per avere una qualche protezione da eventuali dardi in arrivo. Jolland dal canto suo tentava di ripararsi come meglio riusciva accovacciandosi dietro al baghero, non era mica un guerriero lui!
    "Bohras! Hai visto chi sono? Dothraki? Rhoynar? Volantis?" -il fatto che si servissero di sassi la portava ad escludere soldati organizzati della Città Libera, ma conosceva davvero troppo poco quel mondo per formulare un'ipotesi valida. Non del resto che sapere chi ti stava ammazzando fosse fondamentale al momento dell'abbraccio dello Sconosciuto, ma almeno poteva provare a...a fare cosa? Trattare con qualcuno che magari non parlava neppure la sua lingua? Le mani frenetiche della Rosa raggiunsero il naginata, l'arco di legno cuordorato e le frecce che gli erano state recuperate da Jolland. Tremava.
    Spazzate via ogni nemico aveva detto Caleb. Quell'idiota.
    "Giogo! Devo sapere quanti sono!"
    Pover'anima! E come faceva quel poveretto a scovare tutti i nemici nascosti da nebbia ed erba? Se solo nei bagagli della Signora ci fosse stato qualcosa in grado di stanare le prede come facevano i nobili quando andavano a caccia! Un servitore non dovrebbe frugare negli averi dei propri Signori, ma Jolland aveva forse un'alternativa? Quando gli occhi gli finirono sulla bottiglia di vino rifiutata dai Rhoynar e su una delle boccette d'olio con cui la Lady curava le ferite, lo sguardo dell'uomo si accese di speranza!
    Si strappò con decisione un brandello della camicia lerciandolo d'olio profumato da cima a fondo finché ne fosse imbevuto; quindi stappò il prezioso vino dono del Principe di Pentos e cacciò a forza nella bottiglia un'estremità del cordoncino di tessuto grondante d'olio. Si premurò di assicurare l'altra estremità al collo della bottiglia legandoci assieme il dannato fantoccio di paglia che gli aveva donato quel vecchiaccio. Poteva funzionare? Forse, con un pizzico di fortuna. Si abbassò a raccogliere una pietra e ad estrarre il suo pugnale, quindi iniziò a sfregarlo tra la pietra e la bottiglia nella speranza di accendere la scintilla in grado di infiammare il pagliericcio. Se vi fosse riuscito, avrebbe lanciato il suo piccolo progetto dritto nella direzione da cui provenivano gli attacchi nella speranza che l'innesco formato dalla paglia e dall'olio potesse dare alle fiamme l'alcool contenuto nella bottiglia facendolo espandere e frantumare il vetro in mille pezzi.
    Anche la Rosa armeggiava tra i suoi averi decidendosi infine a caricarsi l'arco in spalla. Era terrorizzata, ovviamente, ma più ancora infuriata. Sarebbe dovuta essere con i suoi bambini a Grande Inverno a godersi le gioie matrimoniali, e invece si trovava a doversi difendere da un branco di sconosciuti in una terra desolata e lontana. E perché? Perché gli Dei avevano scelto suo marito come prescelto. Perché non c'era un altro disgraziato senza famiglia e senza obblighi nobiliari a cui scaricare la patata bollente, no? E lo Stark aveva accettato la missione come fosse un pacco di dolciumi offerto ad un bambino, ovviamente. Perché così faceva Caleb: si gettava nel fuoco ad occhi chiusi, ebbro di pericolo, e chi se ne frega se la moglie dei suoi figli viene abbandonata in terra straniera alla mercé di briganti! Era sufficiente spazzare via ogni nemico, no? Il passatempo preferito delle fanciulle d'Alto Giardino tra un té e l'altro. Ma più di tutto ce l'aveva con se stessa per aver creduto alle parole di un farneticante e aver seguito le sue indicazioni fino a quella dannata trappola. La maschera che aveva indossato a Pentos nella sua prima fallimentare missione riluceva davanti ai suoi occhi.
    "Signora!" -il richiamo di Jolland condusse il suo sguardo ad uno strano aggeggio che aveva fabbricato e che stava tentando di dare alle fiamme. Occorse un istante affinché la scintilla accendesse la mente della Tyrell.
    Il vecchio aveva preannunciato fuoco e sangue? Bene, sarebbe stata lei a farli piovere allora.
    "THRAUR! GIU'!" -urlò indicando a Giogo la direzione in cui lanciare la bottiglia.
    Fuoco
    Portò la maschera al viso tirandosi su sulle ginocchia e caricando al contempo una freccia sul prezioso arco che le era stato donato in attesa di un bersaglio utile.
    E Sangue.

    Giogo passione Molotov
    CITAZIONE
    Ci si prova. Il meccanismo c'è, la pratica meno ma una gioia non gliela vogliamo dare?
    Consuma dalla scheda di Aconé 1 bottiglia di vino di Pentos + 1 boccetta di Olio di Eucalipto

    Aconé
    CITAZIONE
    Siccome ha fatto un sacco di chiacchiere, si è cagata in mano, ha recuperato le armi (e teoricamente ad un certo punto del Regolamento c'è scritto che caricare una freccia consuma un turno anche se sta cosa non è mai stata applicata), mi è sembrato più realistico non far partire il suo attacco questo primo turno.

    Per l'equipaggiamento lei ha addosso quanto indicato in partenza "sempre":
    -Corazza di cuoio RID 3 Peso 2
    -Cammeo di Caleb (nascosto) 4 attrazione 10 affinità caleb
    -Stiletto in acciaio (8 att 2 dif peso 1)

    Poi in questo momento anche:
    -Arco di legno cuordorato (14 att peso 7)
    -10 frecce senza peso comprate da Jolland a inizio quest

    Accanto a lei c'è il naginata (ha le mani occupate). L'idea è poi se serve di switchare secondo Regolamento.

    CITAZIONE
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    Ok allora... Inizio segnando tutto l'equipaggiamento e ringraziando la pazienza del sommo Duca
    Assumo che Caleb non abbia addosso l'armatura figa, mi sembra un po' pretenzioso..

    DATI INIZIO COMBATTIMENTO

    Caleb:
    Marzialità 282 (155 F, 127 D)
    Vita 406/406
    Forza: 210/210
    Destrezza: 201/201

    Malus peso di Caleb = peso equipaggiamento-forza/10-resistenza*4 = 38 -15,5 - 3*4 = 10,5
    Velocità di Caleb (impugnando Ghiaccio E la spada del massacro) = VELOCITA'= Destrezza/3 +liv competenza arma - malus peso = 127/3 + 5 -6,5 = 38

    (tot peso 18, tot Rid Danno 2)

    Ghiaccio, Spadone in acciaio di Valyria (23 ATK 11 DEF 10 Peso), arte dello spadone 5
    Coltelli da Lancio in Acciaio (10 atk 2 def peso 5 se usata pvp +5 atk +1 def)
    Pugnale in ferro (5 atk 1 def peso 2)

    Gambali di Cuoio (Riduzione danno 1 peso 1)
    Stivali di Cuoio (Riduzione danno 1 peso 0)

    Resistenza 2

    Tratto marziale: bonus 25% sulle azioni di combattimento
    Tratto benedizione della vita: bonus 20% sulle azioni di combattimento


    Thraur:
    Marzialità 101 (43/43 F, 70/70 D)
    Vita 124/124

    (tot peso 11+8 dello scudo, tot Rid Danno 10)
    Elmo in acciaio (Riduzione danno 3 peso 2)
    Guanti in ferro (Riduzione danno 2 peso 1)
    Bracciali di acciaio (Riduzione danno 3 peso 2)
    Gambali di Acciaio (Riduzione danno 2 peso 1)

    Scudo (Atk 6 def 12 peso 8) Colpo di scudo 3
    Mazza in Ferro (9 att 3 dif peso 5) Arte della Mazza 4

    Resistenza 2

    Tratto marziale: bonus 25% sulle azioni di combattimento




    Azioni Thraur:

    Di seguito i conti Pre-presa dello scudo:

    Velocità Lancia: 7*37/10 – 7*2 = 12
    Velocità Thraur: 70/3 + 4 –[(11) – (4,3+8)]= 28,6 -10 (prova furtività passata)= 18
    Gap= -6
    Potenza Attacco Lancia: 7 * 37/10 + 10 = 36

    Schivata (Var=5) = Variabile*DESTREZZA/10 + Corpo a corpo*5 = 5*70/10+10 = 45+25%=56,5

    Calcolo danni: 36-56,5-6<0

    Azione di attacco: non attacco, ma mi munisco di scudo (nuova velocità: 20,6 a causa del maggior malus peso)


    Cosa stava succedendo? Il grido di Aconé sarebbe stato appena sufficiente a far riscuotere Thraur, il quale fece appena in tempo ad accovacciarsi per evitare il giavellotto che era stato scagliato contro di lui.
    Troppo lento. Troppo lento, maledizione. Imprecò mentre afferrava lo scudo legato al cavallo vicino a lui.
    Con sua grande sorpresa, la Tyrell prese l'iniziativa in mezzo a quel gran caos. Il guerriero, già pronto a lanciarsi per pestare gli sconosciuti assalitori, venne richiamato all'ordine e si accovacciò mentre il giullare che accompagnava sempre Aconé lanciava qualcosa.
    Non gli era ben chiaro cosa stesse succedendo, ma sapeva che se Aconé fosse tornata con anche solo un graffio Caleb lo avrebbe ucciso.

    *****


    Caleb non aveva idea di cosa stesse succedendo lì. Qualunque cosa si fosse immaginato mentre era partito alla ricerca di Ikarus, non era quella: il drago moribondo stava venendo torturato da degli uomini che Caleb non riusciva a identificare, i quali sembravano servire quello che doveva essere un qualche tipo di sacerdote.
    Erano tanti, forse troppi perché lui potesse sbarazzarsene da solo in quell'ambiente, ma cosa poteva fare? Non poteva certo lasciare il drago alla mercé di quegli uomini...

    E poi, perché Ikarus non reagiva? Se era vivo, e lo era, non c'era motivo per cui non avesse fatto a pezzi quegli uomini. Anche solo uno starnuto sarebbe stato abbastanza per fare arrosto quel sacerdote profano!
    E invece il drago non reagiva... Quasi come se avesse perso la voglia di combattere. Che avesse deciso di arrendersi?
    E dove si trovava Rhaegar? Se il drago stava venendo torturato, il suo cavaliere avrebbe dovuto soffrire pene inimmaginabili nel vedere quello che stava succedendo al suo compagno di una vita.

    L'unico scenario plausibile era che Rhaegar fosse prigioniero di quegli uomini, e che Ikarus avesse di conseguenza acconsentito a quella tortura per salvargli la vita. Eppure.. Qualcosa a Caleb non tornava ancora.
    Perché mai drago e Re si sarebbero dovuti trovare lì, in quel posto dimenticato dagli Dei? Affinché Rhaegar venisse catturato, sarebbe prima dovuto scendere dalla groppa del drago in un simile luogo, e poi.. Accerchiato? Le tempistiche sembravano troppo convenienti perché quello scenario avesse senso.

    Quando vide l'occhio di Ikarus, però, lo Stark seppe di non poter rimanere con le mani in mano. Qualunque cosa stesse succedendo, non poteva lasciare che il drago venisse massacrato di fronte ai suoi occhi.
    Certo, lui e Ikarus non erano propriamente amici di vecchia data - anzi, il drago gli aveva causato non pochi grattacapi in passato - ma non riusciva proprio ad assistere a quella scena senza far nulla.

    Se anche si mettessero a parlare, non capirei nulla, giusto? Rifletté mentre estraeva un pugnale da lancio dalla sua cintura e prendeva la mira.
    'Fanculo, spero di non pentirmene.

    E su quella nota felice avrebbe scagliato il pugnale, dritto nella direzione dell'uomo dalla veste rossa, per poi provare a spostarsi silenziosamente nella speranza che quegli uomini lo cercassero nel luogo sbagliato.
    Doveva capire cosa stesse succedendo e, per farlo, avrebbe avuto bisogno di avvicinarsi ad Ikarus.

    Dunque, mano sulla spada e pronto a richiamare Zephirus, avrebbe provato ad approfittare del trambusto causato dal suo attacco a sorpresa per capire cosa stesse succedendo.

    Attacco: lancio il coltello contro il tizio con la tunica, sperando di coglierlo alla sprovvista visto che non mi ha notato
    ATTACCO=VARIABILE ((10)*210/10 + 0*3 + (10 *(1+1)/2))+45% = 319
    Malus peso: 18-20-12 <0
    Velocità: 201/3+0-0 = 67


    Situazione post-combattimento

    Caleb:
    Marzialità 282 (155 F, 127 D)
    Vita 406/406
    Forza: 200/210
    Destrezza: 201/201

    Malus peso di Caleb = peso equipaggiamento-forza/10-resistenza*4 = 38 -15,5 - 3*4 = 10,5
    Velocità di Caleb (impugnando Ghiaccio E la spada del massacro) = VELOCITA'= Destrezza/3 +liv competenza arma - malus peso = 127/3 + 5 -6,5 = 38

    (tot peso 18, tot Rid Danno 2)

    Ghiaccio, Spadone in acciaio di Valyria (23 ATK 11 DEF 10 Peso), arte dello spadone 5
    Coltelli da Lancio in Acciaio (10 atk 2 def peso 5 se usata pvp +5 atk +1 def)
    Pugnale in ferro (5 atk 1 def peso 2)

    Gambali di Cuoio (Riduzione danno 1 peso 1)
    Stivali di Cuoio (Riduzione danno 1 peso 0)

    Resistenza 2

    Tratto marziale: bonus 25% sulle azioni di combattimento
    Tratto benedizione della vita: bonus 20% sulle azioni di combattimento


    Thraur:
    Marzialità 101 (43/43 F, 65/70 D)
    Vita 124/124

    (tot peso 11+8 dello scudo, tot Rid Danno 10)
    Elmo in acciaio (Riduzione danno 3 peso 2)
    Guanti in ferro (Riduzione danno 2 peso 1)
    Bracciali di acciaio (Riduzione danno 3 peso 2)
    Gambali di Acciaio (Riduzione danno 2 peso 1)

    Scudo (Atk 6 def 12 peso 8) Colpo di scudo 3
    Mazza in Ferro (9 att 3 dif peso 5) Arte della Mazza 4

    Resistenza 2

    Tratto marziale: bonus 25% sulle azioni di combattimento


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    Thraur riuscì a sposatrsi in tempo per evitare di finire disarcionato o peggio come il guardiano dei Sulthys, accorgendosi dunque della presenza di tre guerrieri nella vegetazione. Non indossavano corazze d’acciaio, ma erano coperti da elmi in bronzo e ferro con decorazioni in osso, sopra le tuniche indossavano un’armatura scaglie di pesce e si coprivano il corpo con grandi scudi rivestiti di pelle animale e fogliame, spiegando in parte come fossero riusciti a nascondersi così efficacemente.
    Oltre all’infame scagliatore di giavellotti, Thraur e Aconé ne scorsero un altro roteare il braccio impugnando una frombola: un’altra pietra.
    Stavolta il proiettile andò a colpire un cavallo, scatenando il panico negli animali nonostante i paraocchi li stessero proteggendo dalla più brutale realtà: un orribile suono accompagnato da un urlo acuto attirò le attenzioni verso il carro: le bestie prese dal panico avevano iniziato a correre nell’unica direzione possibile: davanti, trascinandosi dietro il carro sotto il quale aveva cercato rifugio Bohras, impigliato e schiacciato sotto le ruote.
    Fu l’incendio che il congegno di Aconé scatenò a fermare la corsa degli animali, intrappolati tra il loro panico e l’odore del fuoc che, rapidamente, iniziava a divorare l’alta erba, riuscendo grazie all’alcol contenuto nel vino a non farsi placare dalla forte umidità.
    Mentre il fromboliere e lo scagliatore di lance iniziarono ad arretrare dietro il muro di fiamme, sorpresi ed inquietati, Adharos sfoderò la sua spada e si precipitò a liberare Bhoras dalla sua scomoda situazione.
    Le fiamme s’impennarono alte, consumando l’umida erba come fosse secca e sterile, raggiungendo i rami degli alberi più vicini e divorandoli: il vino da solo non poteva giustificare quanto stava accadendo. Persino i suoni e le forme che le fiamme assumevano apparivano innaturali e stranamente coscienti.
    Tentò di attraversare le fiamme il terzo dei loro aggressori, alzando sopra il capo un pesante Arakh mentre si precipitava sul giovane Sulthys, ancora impegnato a tirare Bohras fuori da sotto il carro.
    Thraur e Aconé siete salvi, il fuoco si comporta in modo bizzarro e chissà come mai? Gli assalitori sarebbero abbastanza impressionati da questa cosa qua, ma uno prova comunque a far fuori il Adharos. Val la pena salvarlo?
    Game%20Acon
    L'ora dei disegnini giunse



    CITAZIONE
    Mendaphilos Liv 21 R3
    Mendexyos

    CITAZIONE
    Studioso/Incosciente
    Diplo: 50
    Marz: 35
    Amm: 15
    Int: 90
    Con: 100


    [Giudizio mod + Intrigo/2 + Liv competenza Spionaggio*2 + Liv competenza Mimetismo*4 + Destrezza] - [Giudizio mod + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Liv competenza Spionaggio*4 + Affinità attaccante/30 + Intrigo/2]
    = [(3+3+3) + 162/2 + 4*2 + 201] –[9+8+8+45] = 109 Furtività passata

    Lancio Pugnale
    Danni: 10*210/10 + 10 = 220
    Velocità: 10*201 /10 - 5*2 = 90

    Schivata: 6*30/10= 18
    Velocità M: 30/3= 10 (dimezzata da tiro furtività)
    Risoluzione: 220 -18 + (90-5)= 287
    Fatale!

    Caleb non udì nemmeno il respiro sorpreso del sacerdote rosso all’arrivo del pugnale nella sua schiena: gli bastò vedere l’intera lama sparire attraverso le vesti scarlatte ed affondare fino all’elsa nelle carni dell’uomo. Quello che sentì fu invece il rantolo di Ikarus, il quale spalancò un attimo le sue orbite, una delle quali era stata già svuotata, ed emise un lambo giallognolo dalle sue fauci prima di afflosciarsi nuovamente, quasi simultaneamente al suo seviziatore.
    In un attimo i numerosi fuochi accesi in tutta la palude si estinsero, facendo piombare la zona nell’oscurità causata dalla densa foschia. Caleb intravide qualcuna delle ombre gettarsi sul corpo del sacerdote, ma sapeva che altrettante ora lo stavano cercando: non urlavano, ma Caleb poteva scorgere lo scintillare di lame e armature: passi tutto attorno a lui scattavano in giro alla ricerca dell’assassino di quel losco figuro. In tutto questo, la sua visibilità era ulteriormente diminuita, privandolo della certezza di sapere dove andare senza ritrovarsi faccia a faccia con uno di loro
    Game%20Caleb
    Ogni direzione (anche non muoversi) comporta una percentuale di possibilità di essere scoperto! Uscita A ti porta più vicino ad Aconé (ma Caleb non lo sa), Uscita B è da dove arrivi tu, quindi hai un minimo di conoscenza del terreno. Uscita C è un mistero e poi c'è...beh, c'è il drago.
     
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    Adrenalina e razionalità si mescolavano nel cuore che pompava sangue e fuoco nelle arterie di Aconé.
    L'occhio socchiuso per individuare un bersaglio da colpire col suo arco restò quasi folgorato dalle fiamme innescate da Jolland. No, accidenti non era possibile che del semplice vino rosso fosse un combustibile così adatto da appiccare il fuoco ad erba ed alberi come se niente fosse. Conosceva l'Altofuoco che ad Approdo aveva distrutto mezza città, ma gli alchimisti della capitale non erano certo venuti fin lì! Cos'era...quale sostanza...quale magia...
    "I cavalli!"
    Aveva urlato in lingua comune, tanto che Jolland suo malgrado tentò quasi subito di avvicinarsi come poteva al carro e alle bestie indemoniate. Non intendeva finire sotto uno di quei zoccoli, perciò teneva una giusta distanza, ma non poteva nemmeno permettere che quei destrieri scappassero lasciandoli al loro destino in quelle lande desolate!
    "Buoni...buoni..." -era stato troppo bravo con quella bottiglia, accident'a lui! Guardava verso il basso, così come aveva visto fare agli stallieri di Approdo del Re, e si avvicinava dando il fianco alle bestie affinchè non lo percepissero come una minaccia. In altre situazioni una carotina o uno zuccherino potevano fare il loro lavoro ma quello non gli sembrava proprio il momento ideale -"Posso avvicinarmi? Va tutto bene...tuuutto bene..." -provò a sollevare poco la mano e a muoversi millimetricamente verso la criniera del cavallo più vicino.
    Anche l'attenzione della Rosa era finita sui cavalli e sul povero Adharos che pur cercava di rendersi utile liberando il capocarovaniere. Anche dalle fiamme quei diavoli continuavano il loro attacco, una creatura più simile ad una bestia che ad un uomo, si era lanciato alle spalle del figlio del Sulthys con una specie di accetta tra le mani.
    Furono istanti in cui il corpo si muoveva ad una velocità ben superiore di quella con cui la mente percepiva e spiegava la realtà. Gettò a terra l'arco imbracciando il naginata e falcando lo spazio che la separava da Adharos. Non ci fu il tempo per articolare un pensiero o una frase, si limitò ad usare lo slancio con cui si era mossa per colpire il figlio del governatore con una spallata e toglierlo dalla traiettoria dell'assalitore, muovendosi a sua volta di concerto per evitare quanto più possibile la lama.
    Le lezioni di Caleb non andavano ricordate, andavano applicate. Strinse d'istinto l'impugnatura sull'asta del naginata, quindi usò la sinistra e la destra come le era stato insegnato per dirigere un colpo dal basso verso l'alto: la sinistra impresse la forza slanciando l'arma, la destra ne corresse la direzione affinchè con una linea obliqua dal basso verso l'alto si portasse dal ventre al torace dell'uomo.

    CITAZIONE
    437 parole -scusa la brevità ma c'ho mille cose da fare!!

    Valori di Aconé.
    Malus peso= peso equipaggiamento-forza/10-resistenza*4= (2 corazza +1 stiletto + 14 naginata)-65/10-1*4= 17-6,5-4= 6,5
    VELOCITA'= Destrezza/3 +liv competenza arma - malus peso= 70/3 +3 - 6,5= 19,83

    CITAZIONE
    1) Raccolgo il Naginata, quindi:
    CODICE
    Si dimezza la propria velocità
    di tante azioni quanti sono gli oggetti raccolti (quindi se si raccoglie spada e scudo senza sacrificare azioni si avrà la propria velocità dimezzata per due azioni successive.

    2) Schivo per Adharos l'attacco con velocità dimezzata (velocità 9,91)
    SCHIVATA= Variabile*DESTREZZA/10 + Corpo a corpo*5= 12*70/10+2*5= 94

    3) Attacco il tipo con velocità piena (velocità 19,83)
    ATTACCO=VARIABILE*forza/10 + liv competenza arma*3 + (potenza arma in attacco *(numero mani+1)/2) + liv. competenza Arte del Combattimento a Cavallo * 3 (se a cavallo)= 10*65/10 + 3*3 + (23*(1+1)/2)= 65+9+34,5= 108,5
     
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    DATI INIZIO COMBATTIMENTO

    Caleb:
    Marzialità 282 (155 F, 127 D)
    Vita 406/406
    Forza: 200/210
    Destrezza: 201/201

    Malus peso di Caleb = peso equipaggiamento-forza/10-resistenza*4 = 38 -15,5 - 3*4 = 10,5
    Velocità di Caleb (impugnando Ghiaccio E la spada del massacro) = VELOCITA'= Destrezza/3 +liv competenza arma - malus peso = 127/3 + 5 -6,5 = 38

    (tot peso 13, tot Rid Danno 2)

    Ghiaccio, Spadone in acciaio di Valyria (23 ATK 11 DEF 10 Peso), arte dello spadone 5
    Coltelli da Lancio in Acciaio (10 atk 2 def peso 5 se usata pvp +5 atk +1 def)
    Pugnale in ferro (5 atk 1 def peso 2)

    Gambali di Cuoio (Riduzione danno 1 peso 1)
    Stivali di Cuoio (Riduzione danno 1 peso 0)

    Resistenza 2

    Tratto marziale: bonus 25% sulle azioni di combattimento
    Tratto benedizione della vita: bonus 20% sulle azioni di combattimento


    Thraur:
    Marzialità 101 (43/43 F, 65/70 D)
    Vita 124/124

    (tot peso 11+8 dello scudo, tot Rid Danno 10)
    Elmo in acciaio (Riduzione danno 3 peso 2)
    Guanti in ferro (Riduzione danno 2 peso 1)
    Bracciali di acciaio (Riduzione danno 3 peso 2)
    Gambali di Acciaio (Riduzione danno 2 peso 1)

    Scudo (Atk 6 def 12 peso 8) Colpo di scudo 3
    Mazza in Ferro (9 att 3 dif peso 5) Arte della Mazza 4

    Resistenza 2

    Tratto marziale: bonus 25% sulle azioni di combattimento


    Caleb non si aspettava di perforare da parte a parte il corpo del sacerdote rosso con quel coltello.
    Sperava di ferirlo per interrompere qualunque cosa stesse facendo, magari spingerlo alla fuga, e invece..
    Rimase per un istante a fissare la sua mano destra, disorientato dalla piega che gli eventi avevano appena preso. Ora difficilmente gli uomini sarebbero fuggiti a gambe levate.
    Molto, molto difficilmente.

    Improvvisamente, ogni fonte di luce nella palude si estinse: tutti i membri della scorta dei sacerdoti, presumibilmente tutti armati, avevano spento le loro torce, facendo calare l'oscurità sull'ambiente circostante: la foschia, poi, rendeva così difficile farsi un'idea di quello che stava succedendo...
    Avrebbe chiuso gli occhi, evocando il ricordo di tutti gli allenamenti da bendato che aveva completato sotto la guida di Reymund. Aveva imparato a combattere affidandosi agli altri sensi, non solo la vista!
    Con ogni probabilità, quella palude era un ambiente tanto ostile a lui quanto ai nemici che lo stavano cercando. Avrebbe dovuto sfruttare la confusione a suo favore, provando ad avvicinarsi a Ikarus.

    Ci sarebbe riuscito?
    Avrebbe tenuto la mano sull'elsa di Ghiaccio e lo scudo pronto ad intercettare colpi o dardi, poi avrebbe provato a muovere un passo nella direzione del drago ferito.

    Azioni Caleb:

    Provo ad andare avanti.
    Non so se serva, ma in caso faccio un giga tiro di furtività.


    Fiamme?
    Se Thraur era sorpreso dall'arma improvvisata della Tyrell, il fatto che quelle fiamme si ergessero tanto alte gli pareva un evento quantomeno insolito...
    Per carità, thraur aveva visto parecchie cose strane durante la sua vita, specialmente da quando aveva incontrato Lord Stark, ma quelle fiamme non avrebbero dovuto bruciare con tanta intensità!

    Poi c'erano quei guerrieri vestiti di ossa e metallo. Chi erano? Da dove venivano? Perché li avevano attaccati? Cosa volevano da loro?
    Bohras aveva giurato che non avrebbero incontrato banditi, ma a quanto pareva non era così... Questo significava che qualcuno aveva venduto informazioni sul loro passaggio?
    Purtroppo, non ebbe tempo di chiedersi cosa stesse succedendo ancora a lungo: la Tyrell era infatti partita all'attacco con il suo falcione, del tutto intenzionata a tagliare in due l'aggressore del giovane Sulthis.
    Aaaaa! Berciò il guerriero del clan delle montagne mentre correva verso lo stesso uomo e mulinava la mazza ferrata per sferrargli un colpo alla spalla.


    Azioni Thraur:


    Velocità Thraur: 70/3 + 4 –[(11+8) – (4,3+8)]= 23.6
    Attacco (Var 5)=5*43/10 + 4*3 + (9 *(1+1)/2) +25% = 53,1


    Situazione post-combattimento

    Caleb:
    Marzialità 282 (155 F, 127 D)
    Vita 406/406
    Forza: 200/210
    Destrezza: 201/201

    Malus peso di Caleb = peso equipaggiamento-forza/10-resistenza*4 = 38 -15,5 - 3*4 = 10,5
    Velocità di Caleb (impugnando Ghiaccio E la spada del massacro) = VELOCITA'= Destrezza/3 +liv competenza arma - malus peso = 127/3 + 5 -6,5 = 38

    (tot peso 13, tot Rid Danno 2)

    Ghiaccio, Spadone in acciaio di Valyria (23 ATK 11 DEF 10 Peso), arte dello spadone 5
    Coltelli da Lancio in Acciaio (10 atk 2 def peso 5 se usata pvp +5 atk +1 def)
    Pugnale in ferro (5 atk 1 def peso 2)

    Gambali di Cuoio (Riduzione danno 1 peso 1)
    Stivali di Cuoio (Riduzione danno 1 peso 0)

    Resistenza 2

    Tratto marziale: bonus 25% sulle azioni di combattimento
    Tratto benedizione della vita: bonus 20% sulle azioni di combattimento


    Thraur:
    Marzialità 101 (38/43 F, 65/70 D)
    Vita 124/124

    (tot peso 19, tot Rid Danno 10)
    Elmo in acciaio (Riduzione danno 3 peso 2)
    Guanti in ferro (Riduzione danno 2 peso 1)
    Bracciali di acciaio (Riduzione danno 3 peso 2)
    Gambali di Acciaio (Riduzione danno 2 peso 1)

    Scudo (Atk 6 def 12 peso 8) Colpo di scudo 3
    Mazza in Ferro (9 att 3 dif peso 5) Arte della Mazza 4

    Resistenza 2

    Tratto marziale: bonus 25% sulle azioni di combattimento


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    CC’’ Liv. 15 Marz/Imp
    Micyblues


    Diplo: 7
    Marz: 96
    Amm: 15
    Intr: 40
    Cons: 30

    MALUS PESO=19-48/10-1*4=10
    VELOCITA'=48/3 + 2 – 10= 8
    ATTACCO=9*48/10 + 2*3 + (14 *3/2)= 70
    SCHIVATA= Variabile*DESTREZZA/10 + Corpo a corpo*5= 12*70/10+2*5= 94

    70 - 94 -1 + 48/2 - 65/2 =-33= 0 Danni: tutti illesi!

    ATTACCO Aconé =VARIABILE*forza/10 + liv competenza arma*3 + (potenza arma in attacco *(numero mani+1)/2)= 10*65/10 + 3*3 + (23*(1+1)/2)= 65+9+34,5= 108,5
    Attacco Thraur=5*43/10 + 4*3 + (9 *(1+1)/2) +25% = 53,1

    SCHIVATA= 9*48/10 + 2*5= 53,2

    108,5 – 53,1 +11 + 65/2 - 48/2 = 75 – 7 = 68 Fatale!
    53,1 – 53,2 +15 + 43/2 - 48/2= 13 – 2 = 11

    Furono attimi adrenalinici al punto da non far nemmeno render conto ad Adharos di nulla: alzò lo sguardo confuso al motivo della spinta e osservò il guerriero misterioso come appeso sopra di lui, impalato immobile sull’asta di Aconé. Il guerriero, frustrato dall’aver mancato il colpo sul giovane Sulthys, era quasi riuscito a schivare la mazza di Thraur, graffiandosi giusto la spalla, ma aveva spalancato gli occhi nascosti dietro l’elmo trovando quella giovin pulzella assai più forte e veloce di quanto non prevedesse.
    Mentre i lanciatori di pietre e giavellotti arretravano come coguari intimoriti dalle fiamme, un fiume scuro percorse tutta la lunghezza della naginata e, dopo qualche attimo di confusione: il guerriero si afflosciò a terra, perdendo l’elmo cornuto e l’arakh.

    Miseria! Lo avete stecchito!- squittì Adharos, distrattosi dall’obiettivo di liberare il carovaniere. In effetti c’era poco da fare, la naginata (il naginata?) si era infilata sotto la corazza pettorale tagliando e perforando organi e tessuto mentre Adharos non aveva perso nemmeno un capello.
    La gamba! Da dove spunta tutto questo fuoco? Ch’è successo?
    Anche Borhas sembrava essere in shock in seguito all’attacco, ma la barriera di fiamme sembrava offrire loro un po’ di respiro.

    Minaccia neutralizzata! Far pace con la situazione e filare via da dove siete arrivati o provare ad avanzare attraverso le fiamme verso la palude?


    Muovendosi nella scura foschia della palude, Caleb riuscì a essere silenzioso come una biscia e a raggiungere pian piano il gigantesco drago disteso nel fango. Di Rhaegar nessuna traccia, ma giunto all’ombra della testa di Ikarus avrebbe trovato il corpo dell’uomo in rosso: il pugnale era completamente penetrato nel suo torace, sembrava quanto più morto potesse essere.
    Ah-hum!
    Appoggiato contro un tronco d’albero, uno di quegli uomini allertò Caleb del fatto di esser stato visto. No sembrò volerlo subito attaccare, assai più interessato ad osservarlo. L’uomo era di scura carnagione, anche se nemmeno lontanamente quanto Qalaq ed i Jho. Indossava gioielli al collo, al naso e alle orecchie oltre che una pelliccia maculata sulle spalle
    Se Ao Issi?- domandò nell’ennesima lingua incomprensibile
    Suvion vala ossenagon se perzys?- fece un passo avanti, entrambe le mani riposte su impugnature infilate nella cinta.
    O avevi qualcosa contro Mendaphilos?- chiese usando invece il più comprensibile Basso Valyriano.
    Erano sincere le domande o stava prendendo tempo? Caleb poteva chiaramente sentire passi tutt'attorno a se
    Ikarus, alle loro spalle, pareva come morto…ma non era possibile, vero?
    Il Tipo di tutti i tipi ha dei dubbi sulla tipologia di azione da te intrapresa. Il dilemma è sempre quello: parlare o menare.
     
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    Non appena il sangue caldo dell'uomo le toccò la pelle scorrendo lungo l'asta, le orecchie di Aconé iniziarono a ronzare così forte da non udire i commenti di Adharos o Bohras. Era impietrita e tale rimase mentre il cadavere del guerriero si accasciava a terra spirando per la ferita che lei stessa gli aveva inflitto.
    "Lady Tyrell!"
    Aveva ucciso un uomo.
    Ciò che scorreva nelle vene di un individuo si era riversato sulle sue mani. Quel cuore che batteva tanto da spingerlo a combattere era stato spento per sempre per volere della Signora di Grande Inverno. Ed era stato facile, un semplice colpo di naginata ed una vita era stata spezzata, tanto era la facilità con cui si poteva morire.
    "Milady, che facciamo?"
    Aveva moglie e figli? Aveva importanza?
    Forse se qualcuno non aveva nessuno a piangerlo poteva essere ammazzato così? Era divenuta per quell'uomo giudice, giuria e carnefice in un tempo così veloce che neppure le aveva dato modo di pensare. Non c'era giustizia in questo. Non era così che funzionava il mondo della Rosa.
    "Per favore..." -la supplica di Jolland le giunse lontanissima, un piagnisteo accompagnato dal leggero scuotimento della sua spalla da parte del gregario.
    Non era finita.
    "Caricate i feriti sul carro e torniamo indietro" -le indicazioni erano per Thraur, Adharos ed altri eventuali sopravvissuti. Se i cavalli potevano ancora essere domati ciò che era più logico fare era tornare sui propri passi e raggiungere nuovamente il villaggio rhoynar da cui erano partiti. C'erano altri assalitori che ora si nascondevano nelle fiamme ma Aconé non aveva né modo né spirito per inseguirli, non dopo aver ucciso un uomo.
    Si sforzò di distogliere lo sguardo da quel raccapricciante spettacolo: "Thraur, lo voglio sul mio cavallo." -dove per "mio" si intendeva uno dei soldati non più in grado di cavalcare e "lo" indicava invece il defunto.
    Avanzò verso le fiamme quanto bastava per osservare gli altri assalitori, ancora col volto mascherato, senza però farsi toccare dall'incendio. Si prese giusto qualche istante per controllare il fuoco, cercare di studiarne il colore o altri dettagli che potessero essere utili ad identificarne la natura. Quindi alzò la voce al cielo rivolgendosi ai due briganti che le sarebbero sfuggiti in quella giornata: "Pregate il vostro dio che le nostre strade non si incrocino mai più o a spegnerò ogni fiamma col vostro sangue!" -la minaccia venne pronunciata in Alto Valyriano, per poi abbracciare la lingua del vecchio che li aveva condotti fin lì -"Kom thleak knong phleung dauch satv kanleat!"
    Sarebbe stato sufficiente per convincerli a non seguirli e farli ritornare al sicuro? Che poi quel villaggio era sicuro? Caleb era finito in qualche imboscata a sua volta?
    La priorità era tornare in una posizione di sicurezza. Poi avrebbe fatto tornare il senno al vecchio o convinto i suoi compaesani a parlare con le buone o le cattive. E poi...Caleb.
    "Accident'a te..."

    CITAZIONE
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    Si torna indietro, qui si è ucciso uno abbiamo già abbastanza panico in corso.
     
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    Ecco un tipico tipetto tipeggiante.
    Caleb, malgrado il suo miglior tentativo di muoversi in silenzio per raggiungere Ikarus, si imbatté in un uomo sconosciuto dalla carnagione scura. Questi, però, non sembrava intenzionato a vendicare la morte dell'uomo nella veste rossa che si trovava ora ai piedi di Caleb, col perforato dal pugnale dello Stark.
    No, lo sconosciuto si era avvicinato con... Calma, per quanto le circostanze potessero consentirlo. Certo, teneva comunque le mani sulle impugnature delle sue armi, ma era difficile biasimarlo per ciò.

    Lo sconosciuto avrebbe provato a parlare in.. Quelle che a Caleb sembravano almeno due lingue diverse, prima di passare finalmente al basso Valyriano.

    O avevi qualcosa contro Mendaphilos?

    Lo Stark non era sicuro di quale fosse la mossa migliore da compiere in quel momento... Era possibile che lo sconosciuto stesse solo cercando di distrarlo per far sì che i suoi alleati lo accerchiassero, ma era difficile dirlo... Perché rivelare la sua presenza, allora?

    Fece una smorfia, spostando lo sguardo su Ikarus.

    Non avevo nulla contro di lui. Avrebbe risposto a bassa voce, ammiccando verso l'uomo nella tunica rossa. Ma lui aveva qualcosa contro questa lucertola. E preferisco che questa lucertola rimanga viva. Spiegò spiccio. E voi? Come mai siete venuti fin qui? Sai cosa sia successo al drago?
    Avrebbe domandato a sua volta, tenendosi quella montagna vivente che era Ikarus alle spalle per poter controllare al meglio i dintorni... Anche se non era detto che il termine "vivente" fosse adeguato, in quel frangente..

    Una quantità enorme di domande affollava la testa di Caleb, ma in quel momento non aveva la possibilità di fermarsi a riflettere sulle potenziali risposte.
    Come ti chiami? Avrebbe domandato poi, come a voler stringere amicizia lì, in mezzo ai nemici.

    *****

    Caleb lo avrebbe ammazzato.
    Non solo era stato meno utile di Aconé in quello scontro, ma aveva pure lasciato che fosse la Tyrell a fare il lavoro sporco!
    E ora la Lady che avrebbe dovuto proteggere era sconvolta da ciò che aveva appena fatto.. Tanto che avrebbe gridato qualcosa alle fiamme in una lingua sconosciuta mentre battevano in ritirata.

    Quantomeno avrebbe provato a radunare i cavalli, sperando che questi non provassero ad anticipare il lavoro dello Stark con un colpo di zoccolo, in modo che la carovana potesse ripartire... Nella direzione opposta a quella in cui si stavano muovendo fino ad un istante prima, ma d'altronde c'era un motivo se Caleb era partito da solo, preferendo lasciare la carovana nei pressi del villaggio, no?



    Arriveranno tempi migliori, in cui avrò più di venti minuti per postare...
     
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    _cc74b0b5-590b-49f2-bdcd-312bcfd45ce9

    Il soldato dalla clavicola frantumata e Bohras furono caricati sul carro mentre a fatica questo ed i cavalli venivano fatti roteare mentre, da dietro la barriera di fiamme i guerrieri li fissavano da dietro i loro elmi cornuti, forse valutando se riprendere il loro attacco o meno dopo quell’inaspettata dimostrazione di prodezza marziale da parte della fanciulla.
    Era possibile che fossero invece come incantati dalle stesse fiamme e dalla loro danza innaturale che, come reagendo alle parole in Alto Valyriano di Aconé si tramutò in un’improvvisa carica verso gli stessi guerrieri, i quali dedussero che la fuga fosse la migliore opzione anche per loro. In un primo momento sarebbe potuta sembrare una fortuita coincidenza, ma un momento di riflessione avrebbe fatto realizzare ai presenti che la direzione vero cui le fiamme si erano mosse era esattamente contro vento.
    Né Adharos né Bohras o gli altri osarono dire una parola di più, i loro occhi fissi ed inquietati da Aconé.
    Il governatore lo deve sapere…devono essere qohorik fatti giungere da traditori…Volantis ci vendicherà - gemeva il soldato ferito. Tutto sommato, però, l’attacco si era ritorto contro gli assalitori, i quali perdendo un guerriero non avevano né ucciso né catturato nessuno di loro.

    Il guerriero vestito di leopardo schioccò la lingua, con una risata amara e muta
    Il prete rosso aveva un prezzo alto, ma era l’unica speranza per prolungare la vita della… “lucertola” - l’ultima parola scivolò dalla sua bocca come un boccone disgustoso, come una bestemmia che si era trovato costretto a pronunciare.
    Il primo drago nel continente orientale da oltre un secolo… - sospirò serrando i denti - Gli Dei possono essere crudeli. Non siete qua per coincidenza, voi dovete essere il Re d’Occidente diretto alla tomba di Sar Mell. - proseguì l’uomo con estrema chiarezza. - Il mio nome è Hranzo, Primo esploratore di questa caccia. - si presentò chiarendo quindi l’identità di quegli uomini - Guido i Capicaccia d’Ebano in questa spedizione da cinque mesi…spero foste a conoscienza che il nostro fato fosse inevitabilmente intrecciato, vostra maestà. - proseguì aprendo il palmo della mano e alzandolo sopra la testa, segnalando agli altri capicaccia di deporre le armi.
    Pure con la Befana sono esploso. Vediamo se riusciamo a diradare questa nebbia
    Scadenza: 21/01
     
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    Caleb avrebbe digrignato i denti con frustrazione. Sebbene provasse una profonda ostilità per quel prete eretico, l'idea di aver impedito che Ikarus venisse salvato non era semplice da digerire.
    Avrebbe abbassato il capo con un sospiro mesto, guardando il drago con la coda dell'occhio mentre il suo interlocutore sospirava a sua volta.

    Gli Dei possono essere crudeli. Non siete qua per coincidenza, voi dovete essere il Re d’Occidente diretto alla tomba di Sar Mell.

    Una flebile speranza si accese nel cuore dello Stark, che quasi non credeva alle sue orecchie. Perché qualcuno conoscesse al contempo la sua identità e il suo piano, quel qualcuno doveva avere mezzi straordinari.
    Che siano...? Pensò, improvvisamente emozionato.

    Il mio nome è Hranzo, Primo esploratore di questa caccia.

    Quelle parole non potevano che significare una cosa, e quella era una benedizione inaspettata.

    Guido i Capicaccia d’Ebano in questa spedizione da cinque mesi…spero foste a conoscienza che il nostro fato fosse inevitabilmente intrecciato, vostra maestà.

    Caleb chinò il capo in segno di rispetto, dopodiché avrebbe rinfoderato Ghiaccio e allungato la mano destra per stringere quella di Hranzo.
    Sono l'uomo che cercavate, e voi gli uomini che cercavo. Avrebbe risposto con sicurezza. Il fato ci ha riuniti perché potessimo portare a termine il nostro obiettivo.

    Si sarebbe inginocchiato vicino a Ikarus, posando una mano sul muso della bestia.
    Mi dispiace di non essere arrivato in tempo.. Avrebbe sussurrato nella lingua comune. Pensavo di fare in tempo a salvarti... Mi dispiace tanto. Avrebbe sussurrato ancora, allungando la sua mente verso di lui nella speranza di potergli comunicare il suo dispiacere... e scoprire se il drago avesse delle ultime volontà da trasmettere al futuro.
    Ma forse il drago era già morto.. Ed era tutto troppo tardi.

    Io e lui ci conosciamo da molto tempo... Non sempre siamo stati dalla stessa parte, ma.. Speravo di salvarlo. A quanto pare, il fato ha deciso che il suo compito fosse quello di farci incontrare, Hranzo. Avrebbe commentato una volta concluso il dialogo (o forse monologo) con il drago.

    Chi vi ha annunciato il mio arrivo? Avrebbe poi domandato con curiosità, sebbene temesse che le fonti dei capicaccia fossero destinate a rimanere segrete.
    Poi, come folgorato da un'improvvisa consapevolezza, avrebbe posto una seconda domanda. Il drago era accompagnato da qualcuno, quando lo avete avvistato per la prima volta?
    Se Ikarus era lì, dove diamine si trovava Rhaegar?

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    Le fiamme avevano reagito in qualche modo alla sua rabbia, o meglio, avevano reagito alle parole in antico valyriano con cui l'aveva espressa. Caleb in qualche modo doveva averci visto giusto, quella zona era intrisa di magia e lui ci si era infilato proprio in mezzo. Allo Stark serviva quello stramaledetto uovo di Drago, ma non c'era una goccia d sangue valyriano, o di magia degli Antichi, nelle vene di Aconé per permetterle di attraversare incolume quella barriera di fuoco.
    Le restava un solo tentativo da fare prima di tornare indietro sui suoi passi.
    "Se sono stati i qohorik a farci questo, mio marito ci vendicherà ancora prima di Volantis. Ve lo prometto, ma devo recuperarlo prima di fuggire." -tentava di rassicurare in qualche modo sia i soldati feriti sia Adharos che probabilmente sarebbe volentieri rientrato ad Urman in quel momento. Ma la Tyrell non aveva bisogno di altre attenzioni sul posto, né di essere coinvolta in un conflitto straniero.
    Lei aveva bisogno di Caleb.
    "Conosco i rudimenti della Medicina. Mi occuperò di voi io stessa, nel frattempo avviatevi al villaggio. Vi raggiungerò non appena avrò recuperato il mio pugnale." -ed in effetti la Rosa invitò Jolland ad avviarsi con Bohras ed Adharos mentre i suoi occhi si portavano a perlustrare il bagaglio che aveva recuperato dal carro e l'erba umidiccia che ricopriva il campo dello scontro.
    Non era un pugnale però ciò che la fanciulla stava cercando.
    Non appena fu stata sicura che non v'erano più occhi indiscreti sulle sue spalle, Aconé si avvicinò nuovamente alle fiamme, stavolta tenendo però tra le sue mani bianche il cimelio più prezioso che aveva con sé: l'uovo draconico che era appartenuto al suo primo marito riposava tra le sue mani come un neonato in fasce. Bianco e violaceo, le sue scaglie rilucevano allo splendore delle vicine fiamme. Non avrebbe avuto l'ardire di gettarlo nel fuoco come in passato avevano fatto molti nobili reali, fallendo miseramente. Voleva però osservare se quella sorta di magia che aveva percepito reagisse in qualche modo a quella che ora riposava tra le sue mani.
    "Thraur...dimmi che non sono pazza a pensare che possa servire a qualcosa..." -sospirò sussurrando la sua preghiera nella lingua dell'antica Valyria: "Questo uovo è legato a Galuadh Orwen Targaryen, sangue del mio sangue, figlio del Principe Daerion Targaryen, della stirpe dei Signori dei Draghi di Valyria." -si augurava forse che delle fiamme la comprendessero? Capissero la legittimità di ciò che domandava?
    "Appartiene alla covata che ha fatto nascere il nobile drago Ikarus ed il seme del Drago riposa anche tra le sue scaglie." -doveva credere che quell'uovo fosse fecondo, che potesse rappresentare una speranza per l'intera umanità. Osò di più...
    "In nome di questo sangue, in nome del fuoco che brucia qui dentro, vi imploro di aprirmi la strada."

    CITAZIONE
    466 parole
    Provo ad ingannare i tipi per evitare assistano a sta scenetta da folle.
    Lo scopo principale sarebbe vedere se le fiamme reagiscono all'uovo in qualche modo. Se poi mi fanno passare tanto meglio XD
     
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    Era diventato risaputo che i draghi fossero rinati ad occidente…una disgrazia a primo sguardo per il mio ordine…ma anche un’occasione. Con gli occhi di drago nuovi incantesimi potranno essere sperimentati e, forse, l’ultimo impero di Valyria sorgerà dal suo nascondiglio e unirà il Mondo per l’ultima battaglia! - a metà della sua risposta, Hranzo l’aveva trasformata di un proclama, in una bandiera attorno alla quale i suoi cacciatori potevano riunirsi ed esultare. E così infatti fecero, comunicando il loro elevato numero a Caleb, tutt’altro che estraneo alla responsabilità della leadership, tantomeno per quanto riguardava prospettive apocalittiche.

    La morte di Mendaphilos ci impedisce di prelevare gli altri organi della sacra creatura, ma abbiamo gli occhi perlomeno…ed in vero sono combattuto. Dovrei portare queste spoglie a Tolos…ma l’oracolo mi ha conferito il comando con una missione specifica: portarvi a Sar Mell. E così farò. - confermò il suo obbiettivo con fermezza sofferta. Non era una scelta né sua…né di Caleb. Arrivato a quel punto, lo Stark si sarebbe potuto opporre anche volendo?
    Il drago si è abbattuto qua alcuni giorni fa. Un uomo era rimasto attaccato alle sue scaglie. Dubitiamo che da solo fosse responsabile per queste ferite mortali…ma per la sua partecipazione l’oracolo ha richiesto che fosse giustiziato. Non che lo attendesse un destino diverso…
    L’oracolo mi ha comunicato di aver sognato il nostro incontro cinque mesi fa come ho detto, e non ho potere di alterare in alcun modo le sue raccomandazioni.

    Un secondo capocaccia pose quella che suonava come una domanda a Hranzo.
    Potrebbe essere il caso di lasciarci questa palude alle spalle…- suggerì dando per scontato che Caleb fosse ora uno di loro.
    Inganno Aconé
    [Giudizio mod + Bonus fama + 11*4 + 2*5 + (418 + 252 + 100)/6 + Affinità bersaglio/10]= 753

    CITAZIONE
    Adharos Sulthys liv 11
    Sulthys
    Diplomatico/Raggirabile
    Dip: 55
    Mar: 43
    Amm: 10
    Int: 10
    Con:20

    Adharos:[3*2 + 1*4 + 10/3*2]= 16

    CITAZIONE
    Bohras r2 Liv 12
    a_russian_merchant-17068275943739

    Intendente/Debole
    Dip: 40
    Mar: 10
    Amm: 50
    Int: 25
    Con:25

    Bohras: [2*2 + 1*4 + 25/3*2]= 25

    Inganno passato su tutti.


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    Traumatizzati e scioccati oltre ogni loro aspettativa, ne Adharos né tantomeno il dolorante Bohras osarono mettere in dubbio le decisioni della fanciulla che aveva appena sventrato un guerriero in armatura di fronte ai loro occhi.
    Non cincischiate però! Non date loro brutte idee… - chiese solo Adharos, ormai più timoroso della propria capacità di farcela senza la protezione della Tyrell che viceversa.
    L’intuizione di Aconé sembrò inizialmente una reale follia: le fiamme, come fiamme, scaldavano e facevano tremare l’aria di fronte a lei, le scottavano la pelle, le facevano lacrimare gli occhi. Si muovevano però come di loro iniziativa, non col vento, non seguendo le sterpaglie più secche. Si alzavano si scuotevano e, alle orecchie di Aconé dopo un po’ parvero urlare. Grida e latrati dapprima indistinguibili, ma che poco a poco si fecero sempre più espliciti e chiari lamenti. Parole e preghiere in Alto Valyriano, dichiarazioni di obbedienza, ammissioni di terrore, dolore.
    Come il caos prendeva forma nella testa della Tyrell, l’esperienza si intensificò, ed improvvisamente il calore delle fiamme non sembrò più ferirle la pelle: solo un irrefrenabile flusso di coscienza che portava paura, curiosità, lealtà e dolore…ogni emozione declinata al massimo del suo potenziale, in maniera quasi sopraffacente.
    Tanto vicine da acciecare Aconé, le fiamme era come se tentassero di aprire uno stretto passaggio al loro interno per farla passare, e travolta da quella forma unilaterale di comunicazione, la Tyrell poteva quasi pensare di non subire più il morso delle fiamme.
    Ci sono tanti elementi a favore di Aconé in questa situazione, ma una certa disposizone genetica o religiosa no...ragion per cui Aconé può vivere questa esperienza, ma con scarso controllo.

    Scadenza: 8/02
     
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    Ciò che vedeva e sentiva le faceva rabbrividire i polsi.
    Non era una sensazione che le piaceva, non era qualcosa che le apparteneva. La pelle le si accapponava esattamente come quando aveva visto per la prima volta l'uovo bianco e violaceo nelle mani del suo defunto marito; quei lamenti, quel terrore, quella sottomissione...parlavano del dolore che Valyria ed i loro Signori impartivano a chiunque non condividesse il loro sangue.
    Era disgustoso.
    Deglutì reprimendo sia l'inquietudine sia il disprezzo; non era importante ciò che sentiva, ma ciò di cui Caleb aveva bisogno.
    Non osava distogliere lo sguardo dallo spettacolo delle fiamme danzanti che le avevano dimostrato quanto la magia potesse pervadere quelle terre così lontane da Alto Giardino. Si abbassò, portando le rotondità del sedere sopra i talloni, come a voler ricercare una maggiore intimità con quel fuoco. Non aveva intenzione di entrarci, non era così folle da pensare che quelle fiamme non le avrebbero mangiato le carni. Poteva fare altro però...
    "Liberati..." -posò l'uovo di Drago a terra, lasciandolo rotolare leggermente di fronte a sé, fino ad immergerlo direttamente nelle fiamme magiche che ululavano in quella steppa. Se c'è era un briciolo di magia che scorreva dentro quel guscio, forse quel fuoco sarebbe stato in grado di fornire l'energia necessaria affinché si liberasse...
    Stava impazzendo come il Principe di Sala dell'Estate?


    CITAZIONE
    221 parole

    Mi scuso veramente tanto. La quest mi piace tantissimo ma tra impegni e scleri vari non ci ho potuto dedicare il tempo che avrei voluto e scrivo post risicati e all'ultimo giorno.

    Sto cercando di scrivere sto post mentre il mio coinquilino di M sta guardando video di minchiate in televisione ad un volume superiore a quello consentito dalla convenzione di Ginevra. Il mio filo dei pensieri è interrotto ogni 2 secondi e mezzo, non ci sto capendo più una sega spero di non aver scritto castronerie.
     
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46 replies since 22/10/2023, 17:25   1051 views
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