Re del Nord
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Il tempo a loro disposizione era agli sgoccioli. La stanchezza di Aconé, insieme alla perdita di sangue, non faceva che chiarire come molto presto avrebbero dovuto sospendere le trattative con i Capicaccia d'Ebano. La situazione era incredibilmente scomoda: sebbene l'oracolo avesse accettato i termini di Caleb, con più o meno riserve, i Capicaccia non sembravano volerne sentire. Il drago doveva tornare a Valyria, crescere a Valyria, volare a Valyria e far risorgere Valyria. Erano decisamente ossessionati da Valyria, al punto che neppure la prospettiva di crescere uno degli ultimi Targaryen in vita era sufficiente a persuaderli.
Vista la situazione, Caleb dubitava di poterli persuadere in tempi ragionevoli. Non prima che Aconé sv... Ah, ecco che perdeva i sensi, maledizione.
Si sarebbe immediatamente inginocchiato accanto a sua moglie, avvicinando la mano sinistra alla creatura ignota eppure... Così vicina. Non sapeva cosa fosse quello strano legame che li univa, eppure sarebbe stato folle negarne l'esistenza. Quella creatura che lo fissava con occhi giganteschi lo aveva scelto... Era forse perché era un metamorfo? Il suo legame con gli animali si estendeva anche ai draghi? La sua ultima esperienza con Ikarus era stata sufficiente a mozzargli il fiato e farlo sentire come se gli avessero martoriato ogni briciola del suo essere. Eppure.. La sensazione era così diversa. Non avvertiva la pulsazione di una creatura viva, né lo spazio che la sua coscienza avrebbe occupato in essa. No, percepiva una sorta di attrazione... Una tensione fisica e al contempo impalpabile. Era forse un miracolo degli antichi? Un asso nella manica che Caleb non sapeva di avere? O forse si stava soltanto illudendo?
Hai scelto un momento davvero scomodo per venire al mondo... Avrebbe borbottato Caleb in lingua comune, avvicinando la sua mano al drago. Ora vogliono portarti via da me... Fissava i suoi occhi blu, sperando che la creatura avvertisse la stessa tensione che avvertiva lui. E io non posso permetterlo. Vieni qui.
Sperava che quel semplice comando sarebbe stato abbastanza a convincere la creatura a staccarsi da Aconé e arrampicarsi addosso a lui. Se così fosse stato, lo Stark avrebbe preso in braccio il corpo inerte di sua moglie, voltandosi verso Hranzo.
Le trattative sono in sospeso. Avrebbe dichiarato con occhi infuocati. Mia moglie ha bisogno di cure e riposo, il drago avrà bisogno di mangiare e dobbiamo sistemare il problema della carovana. Quale che sia il destino del drago, le profezie non si sono ancora esaudite. Avendo, potenzialmente, entrambe le mani occupate, avrebbe chinato il capo verso il Capocaccia. Viaggeremo verso Sar Mell. Con il vostro aiuto, sono certo che non ci saranno rischi insormontabili.
La sua priorità, in quel momento, era l'incolumità di Aconé. Ogni altra cosa era in secondo piano. A seguire, però, c'era la necessità di capire cosa diavolo fare con il nuovo arrivato.
Conosci un luogo dove possiamo allestire un campo? Avrebbe poi incalzato, scoccando un'occhiata preoccupata alle ferite di Aconé. Avete con voi un cerusico?
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