Ad alcuni piace la guerra, ad altri no

Quest Ausel

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  1. Albi_96
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    Ausel • 9 febbraio • Mattina • Strade di Myr


    Quando la porta della bottega finalmente si aprì, un istante di silenzio accolse Ausel, quasi come se l'interno si fosse cristallizzato in attesa di capire chi avesse osato interrompere il lavoro di quella giornata tempestosa. La figura del fabbro era alla porta, proprio sull'uscio, i suoi lineamenti duri illuminati dalla luce soffusa proveniente dall'interno. Una grossa cicatrice sulla guancia sinistra che si sovrapponeva ad una bruciatura nello stesso punto. Dietro di lui, per un attimo, Ausel avrebbe potuto giurare di cogliere un movimento, come se qualcuno o qualcosa avesse velocemente trovato rifugio nell'ombra, ma il momento passò così velocemente che non ne fu certo.
    "Posso... aiutarti?" La voce del fabbro era profonda, ma un filo di esitazione sembrava intrecciarsi alle sue parole, come se fosse stato colto di sorpresa o fosse riluttante a lasciar entrare qualcuno.

    Con le vesti zuppe, Ausel estrasse la pergamena, un gesto secco sotto lo sguardo scrutatore dell'uomo di fronte a lui.
    Il fabbro fissò la pergamena, e per un momento il suo volto si contrasse in una maschera di preoccupazione malcelata. "Ehm" balbettò, con uno sguardo che rapidamente balzò da Ausel alla pergamena e poi di nuovo al giovane uomo. "Forse, forse dovresti... entrare." Le sue parole si interruppero come se cercasse di guadagnare tempo, forse per pensare a cosa fare o dire dopo.
    Se Ausel avesse accettato e si fosse tolto dalla tempesta, la porta si sarebbe richiusa alle sue spalle isolandolo dal diluvio. Il fabbro sembrava cercare le parole giuste e l'atmosfera calda della bottega avvolse Ausel, offrendo un temporaneo sollievo dal freddo. In fondo negli interni non era così diversa da quella di Merion. Guidato verso un angolo più riservato della stanza, dove l'aroma di metallo caldo erano meno soffocante, Ausel si trovò di fronte al fabbro che, con un'espressione ora più composta, ma ancora con tracce di nervosismo, sembrava pronto a parlare.
    "Quella pergamena..." iniziò il fabbro, la voce ora un sussurro carico di tensione. "Dove... dove hai detto di averla trovata?" La cautela con cui pronunciò le parole suggeriva che la risposta avrebbe potuto avere conseguenze inaspettate.
    Di questo poteva esserne certo.

    Tutto questo capita se accetti di entrare, altrimenti resti all'uscio.

    Parole: 342

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