Armageddon: il primo sigillo

Corale

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    Dallo studio del Maestro delle Leggi al Barbacane della Fortezza
    Ovviamente Caspian non se lo sarebbe fatto ripetere due volte e prese il compito di scortare Lady Marissa con serietà e diligenza. La prima parte del tragitto era per la verità piuttosto semplice dato che, fanatici a parte, lì dentro il castello nessuno avrebbe osato alzare un dito su una nobile. La questione diventava un poco diversa una volta all'esterno del barbacane.
    "Non ho un cavallo mia Signora..." -si grattò la testa come a giustificare la sua mancanza -"Ma farò in modo che non vi succeda nulla."
    "Chi va là?" -uno dei soldati di guardia ai cancelli si prese la briga di fermare la Waynwood ed il suo accompagnatore. Strano.
    "Caspian, di servizio alla Porta del Drago. Sto scortando Lady Marissa lì per ordine di suo fratello, Lord Waynwood." -fortunatamente le parole della Cappa Dorata furono sufficienti a permettere un passaggio agevole. Proprio nel momento in cui Holland faceva il suo ingresso e le sue domande; era la seconda volta che il percorso della sorella di Philipp e del gregario di Lyanne si incrociavano: "Abbiamo ricevuto ordine di intensificare i controlli in uscita dalla Fortezza Rossa. Ordini di Lord Valerian." -non si sbilanciò oltre....

    Sala del Trono
    "Altri problemi..." -quella era una giornataccia per il povero Laario, ma il ragazzino portava una minaccia che non poteva essere ignorata. Soprattutto se a provenienza dal Maestro delle Leggi in persona.
    "Un pacco dite, dal contenuto pericoloso ma ignoto. Se è stato consegnato immagino possa essere già stato aperto..." -trovare il pacco o il suo contenuto all'interno della Fortezza Rossa a quel punto sarebbe stato come cercare un ago in un pagliaio, per l'appunto. Non sapevano cosa cercare...su cosa tenere gli occhi aperti...che indicazioni avrebbe potuto dare il Comandante ai suoi uomini? A quel punto bisognava correre ai ripari invece di giocare d'anticipo.
    "Uomini!" -il Comandante parlava con piglio deciso ai suoi sottoposti -"Dobbiamo mettere la Fortezza in sicurezza per una possibile minaccia. Allertate le Cappe Bianche e le Cappe Cremisi. E' opportuno che la Regina ed il Concilio vengano radunati nel Fortino di Maegor, sorveglianza raddoppiata." -quindi passò ad elencare la disposizione degli squadroni impegnati nel pattugliamento del castello, mano a mano.

    Studio del Maestro delle Leggi
    "Lord Waynwood!" -un uomo dalla Cappa Dorata aveva bussato e fatto il suo ingresso nello studio del Maestro delle Leggi senza attendere una risposta dall'interno -"Il Comandante Laario mi ha dato l'ordine di scortarvi nel fortino di Maegor per ragioni di sicurezza. Potrebbe esserci un pericolo qui nella Fortezza."

    Corte Bassa
    "Un fagotto dite...sì mia Signora ma..."
    "Lady Florent!" -una Cappa Cremisi in presenza della quale tutti i soldati che aveva approcciato scattarono sull'attenti, stava avanzando di tutta lena verso Lyanne alla quale si rivolse insieme ai suoi uomini -"Sono stato informato di un pericolo presente nella Fortezza. Il Comandante Laario ci ha incaricato di scortarvi nel Fortino di Maegor e di proteggervi in attesa di ulteriori disposizioni."

    Porcili
    Il colpo lanciato da Orwell prese il ladruncolo alla schiena facendogli perdere la stretta della mano sul fagotto che reggeva che cadde a terra con un tonfo pesante. Gli occhi disperati del farabutto incontrarono quelli di Nick, oramai alle sue calcagna; fu quell'attimo di indecisione sull'esigenza di fuggire e il dovere di tornare indietro a recuperare il malloppo che diede al gregario della Florent il tempo sufficiente di raggiungere il fuggitivo e agguantarlo per la collottola.
    "Cazzo cazzo cazzo" -continuava a ripetere il ladruncolo tentando di divincolarsi.
    A terra, se Orwell si fosse mosso, riposava un tomo molto vecchio e pesante, dalla copertina di cuoio ben sigillata da tre catenelle chiuse da altrettanti lucchetti; una cosa era certa, chiunque avesse scritto in quel libro ci teneva a che non fosse aperto da chicchessia.

    In giro per Approdo del Re turno 1/2
    Che avesse saputo il nome del Capitano o meno, quella per Jayna doveva essere la prima volta che attraversava i vicoli di Approdo del Re. La proverbiale "puzza" del luogo non le arrivò subito, giacché le opere di bonifica iniziate suo malgrado con il Lannister qualche miglioramento in questo senso lo avevano pur portato. Tuttavia la povertà era ben visibile ad ogni angolo della strada, negli occhi dei mendicanti di ogni genere ed età che elemosinavano un pezzo di pane. L'attenzione di Marq tuttavia sembrava spostata su altro: "Il Maestro delle Leggi è stato cambiato?" -azzardò a domandare ai soldati di scorta tentando di dimenticare l'affronto dello schiaffo che ancora bruciava sul suo volto.
    "Sì, da qualche settimana dopo la morte di Lord Qarlton."
    La Westerling conosceva o no i nomi che le si stavano snocciolando davanti? Marq sì. O almeno faceva finta.
    "Oh e come è morto?"
    "Ammazzato dai fanatici della Targaryen pazza."

    Porta del Drago
    Sbrigate le formalità per il trasferimento di Lady Jayna, Laenor poteva tornare a dedicarsi all'attività più "divertente" di quella giornata oramai volta al pomeriggio.
    "Sissignore!" -l'armigero scattò sull'attenti -"Sono un soldato di guardia ai cancelli della città. Quando è avvenuto l'attacco ero in congedo dalla mia famiglia in campagna. Non appena ho avuto notizia dell'accaduto sono corso in città, ma al mio solito posto di guardia non c'erano i miei vecchi commilitoni ma quegli eretici e non ho trovato modo di entrare. Ho provato a radunare dei combattenti per sfondare i cancelli..." -indicò un gruppo male assortito di uomini alle sue spalle, tutti contadini -"Ma quando ho incontrato questo gruppo di profughi ho creduto fosse meglio scortarli al sicuro e domandare qui nella capitale un aiuto per riconquistare il castello dei miei Signori."
    "Sì, in una locanda sior Capitano si sente di tutto." -era il turno ora di Meg -"Ogni tanto quei predicatori entravano e pretendevano di insegnare al mio camino. A me fino a quando non hanno dato problemi insomma...non davano fastidio. Un predicatore vale l'altro dicevo...ogni tanto litigavano con mio marito ma mio figlio diceva che avremmo fatto più quattrini accogliendo anche i loro sermoni." -si strinse nelle spalle, come se oramai la vita per lei non avesse alcun senso -"Sono giunti a gruppetti di tre alla volta nella locanda il giorno dell'attacco, intimando a mio marito di non servire più carne. Poi hanno sfondato la porta del magazzino e hanno preso tutto... tutti i nostri prosciutti, le nostre galline...tutto quello che ci permetteva di andare avanti..." -doveva trattarsi delle restrizioni alimentari imposte dal culto dei fanatici -"Mio marito e mio figli osi sono opposti e sono stati uccisi. Lì, sul pavimento di legno che lavavo ogni mattina..."-quindi sollevò gli occhi stanchi su Laenor -"Per me potevo morire lì anche io ma mi hanno lasciato in vita perché dicevano che c'era bisogno di me. La piccola Monna mi ha trovato lì a terra ancora sul corpo di mio figlio e mi ha trascinata via con lei."
    Il legame di Meg con la paladina di quel gruppo di profughi dunque era più profondo di una semplice conoscenza fortuita.
    "Per la verità noi siamo qui per un'opportunità..."-il mugnaio si fece avanti con sguardo sornione -"Mia sorella ed i suoi figli gestiscono la fattoria in nostra assenza, ma quando ho visto questo gruppo di profughi diretto a sud mi sono detto che poteva essere l'occasione per rifornire il gruppo con le mie mercanzie al giusto prezzo si intende!" -approfittatori della situazione, evidentemente, ma niente di illegale -"Molta merce è rimasta invenduta però e mi chiedevo se potessi domandare licenza per commerciarla qui nella capitale."
    Eh, evidentemente la "merce" era venduta ad un prezzo che quei poveracci non potevano permettersi....

    Corridoi
    Eldridge era scosso, talmente visibilmente che qualcuno gli portò una mano sulla spalla: "Lord Langward, state bene?" Gli occhi di Eldridge, se avesse alzato lo sguardo, avrebbero incontrati quelli di un giovane uomo che accompagnava spesso il Gran Maestro nello svolgimento dei suoi doveri; doveva trattarsi di Kermit, il suo assistente dal volto sfigurato da un'orribile bruciatura.
    "Avvertite dolore? Posso confortarvi in qualche modo?"
    Era un Maestro! Aveva studiato alla Cittadella! Poteva salvare quel vecchio?

    Stanze del Gran Maestro
    Povera Isabel....a quanta sofferenza dovevano assistere i suoi poveri occhi prima di poter finalmente tornare ad Isola dell'Orso?
    "Gran Maestro, il Comandante Laario mi ordina di scortarvi al Fortino di Maeg..." -la voce dell'uomo si interruppe non appena ebbe varcato la soglia delle stanze del Gran Maestro. La ritrosia naturale che Isabel avrebbe dovuto provare a quel punto per qualsiasi soldati si sarebbe forse interrotta nel vedere che si trattava di una Cappa Bianca che aveva già intravisto all'interno della Fortezza Rossa?
    Ser Dondarrion, per la precisione.
    L'uomo si inginocchiò lesto al fianco di Minor lanciando una rapida occhiata alla Snow.
    "Il suo cuore non batte più..." -tastò il polso del Gran Maestro che aveva smesso di lamentarsi e giaceva ora in una posizione innaturale -"E' morto...."
    Gli occhi si sollevarono fulminei sulla ragazza: "Cosa è accaduto?"

    Limite post: venerdì 3 maggio contando i due giorni di festa
     
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