Armageddon: il primo sigillo

Corale

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    Holland [Porta della Camera del Concilio]
    Con la mano ancora protesa, sempre che Isabelle decidesse di accettare l’offerta di quel fazzoletto o di recarsi da un cerusico, decise di riferire, intanto, al Waynwood.
    “Ci sono centinaia di persone che marciano verso le mura, una folla abbastanza variegata con bandiere bianche. Non sembravano soldati, non sono andato a chiedere perché fossero prossimi alla Porta.”
    Raccontò tenendo d’occhio proprio Philipp.
    “Uno staffettista dalla Porta di Ferro è stato mandato ad avvisare il Comandante Laario.”
    Confidava che lui si fosse interessato della situazione. Rimase lì fuori, in attesa, mentre il Maestro delle Leggi spariva di nuovo all’interno della Camera del Concilio.

    Nick [Porto > Fortezza]
    Nick annuì.
    “Ti ringrazio.”
    Si stiracchiò facendo finta, per gli occhi che eventualmente potevano scrutarlo, di essersi annoiato di stare lì e iniziò ad incamminarsi. C’erano notizie che doveva riferire, sempre Lyanne non ne fosse già informata, soprattutto dei fanatici che si nascondevano per la città. Tornando verso la fortezza, tuttavia, aveva deciso che avrebbe tenuto gli occhi aperti e percorso la strada con calma, con un po’ di fortuna avrebbe potuto notare qualcosa o sentir parlare qualcuno? Chissà.

    Orwell [Stanze di Lyanne]
    Il nulla. Se aveva trovato il messaggio, proprio nel pugno della bambina, non era riuscito a venire a capo di come fosse stato portato sino a lì. Girando per la stanza non aveva trovato alcuna traccia di chi si era intrufolato per incastrare quel foglietto nel piccolo pugno di una bimbetta di pochi mesi che si trovava nella culla. Se era entrato una volta per consegnare un messaggio, teoricamente da parte di un amico, chi diceva che non avrebbe potuto farlo una seconda volta? Sospirò cercando di allentare la propria tensione per il messaggio inquietante circa Tyrosh e decise di riprovare una seconda volta, con più cautela, misurando cautamente i passi che dalla culla portavano in ogni direzione possibile. Lo fece anche ad occhi chiusi, tastando le superfici per vedere se dietro ad una cornice o ad uno sportello c’era qualche meccanismo che in precedenza poteva essergli sfuggito. Se di nuovo non fosse riuscito a trovare la via d’accesso avrebbe dovuto avvisare Lyanne. Magari lei sarebbe stata più brava, prima però avrebbe dovuto anche sapere di quel biglietto e della minaccia che incombeva su Westeros.

    Lyanne [Camera del Concilio Ristretto]
    Osservò Rhaella e il nervosismo che era apparso sul suo volto, decise di rimanere in silenzio poiché sembrava aver solamente voglia di concludere la questione e magari passare oltre.
    La Florent si era espressa e l’idea di inasprire ulteriormente i rapporti con Dorne, con tutti i contrasti della Corona, non le sembrava la soluzione migliore ma se Philipp avesse votato per lo spionaggio avrebbe dovuto pensare alla mossa migliore da fare. A come agire per cercare di non lasciar intercettare le proprie tracce.
    Poche parole, dunque, e alla fine il Waynwood, forse per scaricarsi di impegni, forse per non perdere uomini e tempo dedicandosi a Dorne, fece pendere l’ago della bilancia verso la strategia più nell’ombra.
    “Dunque sembra che abbiamo una scelta.”
    Mormorò.
    “Un uomo di fiducia in particolare, ho bisogno che gli altri restino ad Approdo con me, dunque quel piccolo drappello dovrà partire per Dorne.”
    Se nel frattempo anche quelle idee nella testa del Maestro delle Leggi non erano cambiate.
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    << Nelle stanze del Primo Cavaliere troverete dei diari. Diari posti all'attenzione di Lord Buckwell, e prima ancora posti tra le mani del precedente primo Cavaliere. Se volete essere di qualche aiuto alla Corona, se volete che Rhaegar torni a casa... dovreste iniziare da quelli. Sono un uomo d'armi io, non di intelletto, sta a voi ora >>
    Eldridge incrociò le braccia. << Quindi mi state dicendo di... insomma... che devo... ho capito. Potevate risparmiarmi questo rischio e recuperare voi il diario... a quanto pare dovrò vedermela per conto mio. Potete andare, cercherò di aggiornarvi sulla faccenda quando saprò qualcosa di importante... o forse non lo farò, vedrò cosa fare >>
    Nessun'altra parola fuoriuscì dalla bocca del nobile. Il ragazzo rimase fermo, immobile, mentre i suoi occhi puntavano le spalle del Dondarrion che lentamente si stava allontanando. Duncan non lasciò nulla di se al Langward, se non l'informazione che avrebbe potuto aiutare la Corona a trovare un punto da cui partire. Secondo l'Uomo d'Arme molti indizi sarebbero custoditi tra le righe di un diario: quello del Primo Cavaliere.
    Eldridge si guardò attorno, distogliendo lo sguardo ne agganciava un altro. Pensò e ripensò. Intrufolarsi nelle stanze del Primo Cavaliere senza dare nell'occhio...
    << Maledizione... >> Sussurrò il ragazzo, prendendo il passo in direzione di uno dei tanti corridoi della Fortezza. Ciò che andava fatto, andava fatto. A costo di rischiare, Eldridge avrebbe messo le mani su quel diario.
    Percorse il corridoio a passo svelto mantenendo un'andatura decisa. Un occhio attento avrebbe potuto notare facilmente la fretta del giovane studioso. Non era da lui "correre", vista anche la sua poca stamina.
    La necessità di fermarsi iniziò a farsi sentire dopo pochi minuti percorsi a passo svelto.
    << Non... non ce la faccio... non ce la faccio... santo cielo >> Eldridge si fermò, affannato com'era, difficilmente avrebbe proseguito a quel ritmo. Il diario lo stava aspettando ancora a qualche minuto di distanza, doveva sbrigarsi e appropriarsene il prima possibile.

    *Parole: 310


    *Cioè... vabbè ahaha


    Edited by Azama__ - 13/1/2024, 19:20
     
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    Sapeva che Isabel stava male, ma non avrebbe mai immaginato che le sue condizioni fossero così critiche fino ad arrivare a vomitare addosso al neoeletto Maestro delle Leggi.
    Ma ciò che fece infuriare un po' di più Arthur fu il modo in cui quest'ultimo si rivolse alla propria moglie.
    Ma prima che potesse protestare e, in secondo luogo, portare le sue notizie all'attenzione di quel potente del Regno, una cappa bianca uscì dalla Sala del Concilio per richiamare il Lord all'interno.
    Come se non bastasse una Cappa dorata continuava a blaterare cose e pure uno degli uomini di Lyanne Florent, che pure si era rivolto ad Isabel malgrado le condizioni della donna.

    A quel punto il giovane valyriano non ci vide più e fece di testa sua. Si riavvicinò alla porta e si rivolse alle guardie che lì stazionavano.
    Ascoltate molto attentamente... Io ero lo scudiero del Primo Cavaliere del Re. Ora riporto mia moglie, che è incinta e sta male, nelle mie stanze. Quando questi signori qua dentro avranno finito le loro questioni e saranno interessati a sentire come è morto e perché il secondo uomo più importante del Regno mi faranno sapere o mi manderanno a chiamare. Grazie.

    Tutto ciò lo disse dinnanzi a tutti e senza ormai nascondere nulla. Non aveva bisogno di nascondere nulla.
    218 parole. Scusate per il post veloce, ma sono al lavoro.
     
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    Laenor Longwaters • 10 febbraio 286 • Approdo del Re - Porta del Drago • Mattina

    Manco a dirlo, gli uomini di guardia si mossero svelti agli ordini del loro Capitano dando il via alle operazioni di soccorso dei profughi in attesa fuori dalle mura. Theo annuì ai comandi ricevuti e Laenor poté notare come le sopracciglia di Monna si fossero sollevate, quasi impercettibilmente; era forse in ascolto? Per un solo istante l'espressione sul volto della donna apparve confusa, per poi tornare a distendersi placida come l'aveva conosciuta.
    Le operazioni di sollevamento del cancello stavano proseguendo senza complicazioni varie per il momento anche se tutti restavano in allerta; la bionda a quel punto si avvicinò nuovamente al fianco del suo salvatore: "Capitano, se mi è permesso, com'è la situazione qui?"
    Il suo volto appariva disteso eppure preoccupato: "A Sweetport sono giunte solo voci confuse circa quello che è accaduto qui in capitale qualche settimana fa...la città è stata ripulita dagli eretici o ci sono ancora sacche pericolose?"
    Si prese il momento di un sospiro prima di portare gli occhi sul suo interlocutore: "Sento la responsabilità di tenere al sicuro la mia gente."
    L'importanza del momento fu interrotta da un servitore trafelato, rosso in viso e col fiatone, che tentava di respirare piegandosi sulle ginocchia: "Cap... Capitano...mi han...mi hanno detto che il Com..Comandante Laario dovrebbe es...essere qui. Vengo...vengo dalle caserme." -sfortunatamente il poveretto lo aveva mancato -"Lady Marissa...mi manda a cercare un soldato...Chapman..Caspian...Cavan...accident'a me non lo so come si chiama."
    Il nome Marissa non diceva assolutamente nulla a Laenor, ma il fatto che l'uomo avesse aggiunto l'onorifico Lady davanti al suo nome indicava che doveva trattarsi di una nobile attualmente nella Fortezza Rossa. Cercava il suo Caspian? Che aveva combinato?
    "E' parecchio urgente... potete aiutarmi?"
    Tiro di furtività Laenor vs Monna (per la frase bisbigliata a Theo)
    [Giudizio mod + Intrigo/2 + Liv competenza Spionaggio*2 + Liv competenza Mimetismo*4 + Destrezza] - [Giudizio mod + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Liv competenza Spionaggio*4 + Affinità attaccante/30 + Intrigo/2]
    Giudizio mod Laenor= 8 circostanza 4 modalità 3 scrittura= 15 punti
    Giudizio mod Monna= 6 circostanza 1 modalità= 7 punti
    Affinità png rango 4= 40

    [15 + 15/2 + 0 + 0 + 26] - [7 + 0 + 2*4 + 40/30 + 70/2]= (15+7,5+26) - (7+8+1,33 + 35)= 46,5 - 51,33= -4,17 Prova parzialmente riuscita sente qualcosina ma non afferra bene il significato totale


    - Arthur Waters- Isabel Snow- Holland-Marissa• 10 febbraio 286 • Fortezza Rossa- Porta della Camera del Concilio • Mattina

    Con la sparizione di Philipp all'interno della Camera del Concilio, le cose al di fuori non accennavano a migliorare. Il valyriano aveva davvero detto che il Primo Cavaliere era morto e che ne conosceva le motivazioni? Prima però che potessero anche solo ragionare sulle parole del Waters o sugli eventi di cui riferivano Holland e Marissa, una piccola emergenza avrebbe attirato le attenzioni di tutti.
    Forse quelle della Snow quella mattina non erano semplici nausee.
    Qualcosa di caldo e liquido iniziava a scorrere lungo le cosce mentre il mondo cominciava ad offuscarsi attorno a lei. Marissa probabilmente sarebbe stata la prima ad accorgersene, ma ben presto sarebbe stato chiaro a tutti i presenti che il liquido viscoso sulle scarpe di Isabel era sangue. La gravidanza...il suo bambino...c'erano problemi?
    Un uomo dalla Cappa dorata che solo Holland e Marissa avrebbero riconosciuto come Laario, il nuovo Comandante della Guardia Cittadina, era giunto proprio in quel momento nel corridoio dimenticandosi di salutare i presenti. Le Cappe Cremisi però si inchinarono al suo arrivo e lo lasciarono passare attraverso la porta della Camera del Concilio.

    Philipp Waynwood -Lyanne Florent• 10 febbraio 286 • Fortezza Rossa- Camera del Concilio Ristretto • Mattina

    "Perfetto Lord Waynwood." -il sollievo dipinse di nuovo colore le guance della Regina Madre -"Stavamo decidendo la strada più appropriata per risolvere la questione dorniana ed il vostro parere è stato decisivo."
    Lord Velaryon ed il Maestro del Conio sembravano ugualmente soddisfatti.
    "Così sia dunque." -chiosò Rhaella sposando le parole di Philipp e Lyanne insieme -"Sarà Lord Waynwood a fornirvi il supporto di cui necessitate, confido che entro domattina il vostro uomo possa partire."
    La Targaryen stava per congedare quella riunione, dopo aver scaricato una patata bollente di dimensioni ikariane sulle spalle della Florent, quando le porte della Camera del Concilio si aprirono nuovamente per accogliere Laario.
    "Mia Regina, miei Signori, Sweetport Sound è caduta in mano ai fanatici!" -l'annuncio proveniva fresco fresco dalla Porta del Drago ed un foglio di pergamena vergato dal Capitano Longwaters veniva consegnato nelle mani di Rhaella proprio in quel momento. Laario ne spiegava il contenuto agli altri convenuti: "Uno dei responsabili degli attacchi qui in capitale, tale Neemia, pare sia l'artefice della caduta dei nostri alleati. I Sunglass sono prigionieri ed un contigente di centinaia di profughi si è radunato di fronte alle mura della Porta del Drago."
    La Targaryen tremava mentre leggeva il contenuto della pergamena. Gli orrori che aveva subito riecheggiavano nei suoi pensieri.
    "Hanno imprigionato e torturato la Lady di sicuro, impalato coloro che non volevano convertirsi...miei Signori non possiamo attendere! Dobbiamo salvarli prima che sia troppo tardi..." -se Roccia del Drago infatti, pur nella sua pericolosa esistenza, era territorio in cui l'unico nobile rimasto era un neonato erede dei Baratheon, ad essere ostaggi dei fanatici a Sweetport Sound era un'intera famiglia di vassalli fedeli della Corona. Potevano essere abbandonati così?

    Aaron• 10 febbraio 286 • Fortezza Rossa- Cortile esterno • Mattina

    La permanenza di Aaron nella capitale era stata sufficientemente lunga affinché avesse imparato a muoversi silenziosamente per i suoi corridoi tanto che, in effetti, era sempre nascosto dalla vista del bimbetto in fuga.
    Fuggiasco che, però, continuava a voltarsi indietro. Che si sentisse seguito oppure agiva così solo per prudenza? In ogni caso la posizione di Manolesta sembrava ancora nascosta. Aveva attraversato tutta l'ala della Fortezza Rossa dedicata a regnanti ed ospiti per raggiungere il cortile esterno dove gli uomini d'arme si stavano allenando con manichini e tiri al bersaglio. Quindi, senza più voltarsi, tirò dritto fino al barbacane che gli avrebbe permesso di uscire in città. Non era strano che la servitù andasse e venisse dal castello se conosciuta ed evidentemente quel bimbetto doveva frequentare la fortezza da un po' dato che nessuno si oppose alla sua uscita. Avrebbe dovuto continuare a seguirlo?
    Tiro di furtività Aaron vs bimbetto
    [Giudizio mod + Intrigo/2 + Liv competenza Spionaggio*2 + Liv competenza Mimetismo*4 + Destrezza] - [Giudizio mod + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Liv competenza Spionaggio*4 + Affinità attaccante/30 + Intrigo/2]
    Giudizio mod Aaron= 6 circostanza 3 modalità 3 scrittura= 12 punti
    Giudizio mod bimbetto= 6 circostanza 3 modalità= 9 punti
    Affinità bimbetto vs Aaron= rango2 =20

    [12 + 52/2 + 2*2 +0 + 4(non è divisa in scheda la marzialità, ho fatto un diviso due per ora)]+15% - [9 + 0 + 2*4 + 20/30 + 50/2]= (12+26+4+4)+15% - (9+8+0,66+25)= 52,9 - 42,66= +10,4 Parzialmente riuscita
    Aaron non viene visto, ma il bimbetto si sente seguito quindi non va dove voleva andare


    Nick• 10 febbraio 286 • Approdo del Re - Nella capitale • Mattina

    Attraversare la Strada Fangosa poteva non essere piacevole, ma si udivano sempre le storie più buffe raccontate dalle signore che tornavano dal mercato del pesce o vi stavano andando in quel momento. In quella particolare mattina, le comari sembravano attratte da qualcosa accaduto nelle Terre dei Fiumi.
    "Aò ma che c'hai prescia? Mettete a sedé che te racconto io!"
    "Sora Lé e c'ho da fa, che quer deficiente di mio marito senn'è andato e c'ha lasciato co’ na scarpa e ‘na ciavatta "
    "E vedi mo come va a finiì che mio nipote è ridisceso mo dalle terre dei pesci no? E indovina mpo'? Ha grandinato zocchi grossi così!" -e mostrava le due mani grosse quanto la testa d'un neonato.
    "Ma ch'stai a dì via!"
    "Oh t'ho giuro eh! Nulla je ce restato, nulla te dico. Non c'hanno li occhi pe piagne!"


    Orwell• 10 febbraio 286 • Fortezza Rossa- Stanze di Lady Lyanne • Mattina

    Forse la prima volta non ci aveva prestato la dovuta attenzione, ma adesso, dopo aver scostato un poco la libreria, gli occhi di Orwell si spostarono su una porticina nascosta da finti mattoni che immetteva in un cunicolo buio e silenzioso.
    Non era di certo il primo passaggio segreto che scoprivano nella Fortezza Rossa, ma accidenti quello immetteva direttamente nelle stanze di Lady Florent! Sarebbe stato saggio esplorarlo e scoprire dove conducesse o conveniva priva avvisare la Lady di Acquachiara?


    Eldridge• 10 febbraio 286 • Fortezza Rossa- Torre del Primo Cavaliere • Mattina

    E chi poteva biasimare il povero Eldridge?
    La Torre del Primo Cavaliere sembrava possedere mille gradini!
    Quando finalmente fu sulla sommità, lì dove si aprivano le stanze di Lord Buckwell, un ultimo ostacolo attendeva il giovane Langward: sulla soglia, mezzo assonato, riposava un soldato con la Cappa Cremisi. Stava montando la guardia, più o meno, e dava ad Eldridge il compito di compiere una scelta non da poco.
    Lo avrebbe lasciato passare così? Dopotutto la Mano del Re era più importante di Lord Langward a corte e c'era il caso che accedere alle sue stanze in sua assenza fosse vietato. Avrebbe potuto provare a convincere la guardia? Poteva anche cercare di sgattaiolare dentro senza farsi notare considerando che quello era mezzo addormentato. O sarebbe riuscito ad ingannarlo? Quale strada sarebbe stata la migliore?

    Movimenti vari
    CITAZIONE
    In scena
    Laario è arrivato ora dal Concilio Ristretto
    Servitore mandato da Marissa da Laario arrivato ora alla Porta del Drago
    Nick va dal porto al barbacane della Fortezza Rossa
    Turni necessari= 2
    Turni fatti =1/2

    Fuori scena
    Caspian riparte della Fortezza per tornare alla Porta del Drago
    Turni necessari totali=3
    Turni fatti= 2/3

    Limite post: domenica 21 gennaio
     
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    Gli ordini erano stati impartiti gli uomini, in maniera molto efficiente stavano svolgendo il loro lavoro e tutto sembrava andare bene anche se Laenor aveva notato qualcosa di strano nel volto della bionda monna mentre impartiva a bassa voce un ordine a Theo. Laenor non diede tanto peso alla questione soprattutto perché poteva essere solo una sua impressione perciò lascio perdere il tutto. A un certo punto Monna chiese delle rassicurazioni a Laenor, infatti voleva sapere se nella capitale erano presenti dei gruppi fanatici dopo l'attacco terroristico alla capitale ma, senza neanche avere l tempo di rispondere, Laenor si vide arrivare una guardia che sembrava avesse corso una maratona. Laenor all'inizio era preoccupato perché un soldato in quelle condizioni poteva portare notizie funeste "che fosse successo qualcosa di grave? Un attacco?" si domando Laenor e infatti chiese con un po' di fretta e insistenza "Per gli dei soldato cosa altro è successo? Cosa hai da riferire?" il soldato riferì una cosa molto meno grave, ovvero che cercava il comandante Laario e Caspian. "Cercate Caspian? E' un mio soldato e sottoposto fidato, per quale motivo la vostra lady lo cerca e se mi permettete chi e questa lady marissa? Sappiate comunque che il comandate e tornato alla fortezza e caspian a quest'ora stara tornando proprio da quella direzione quindi vi direi di riposarvi un attimo qui e aspettarlo. Ragazzi uno di voi dia un po' di acqua al nostro confratello per favore. Appena caspian torna soldato chiamati voglio supervisionare la vostra conversazione, capito?" Laenor voleva sapere se caspian aveva combinato qualcosa e in tal caso prenderne responsabilità diretta. Finito poi di parlare col soldato Laenor rispose alle domande di monna "My lady qui ad approdo di fanatici non ce ne sono più la maggior parte è stata uccisa e il restante e scappato via. La città è sicura." e di seguito con voce calma, bassa e gentile Laenor chiese alla Ragazza Bionda "Infatti vi devo fare una domanda: tra la vostra gente a visto segnali di fanatismo? C'è qualche persona che suscita qualche dubbio tra di voi? non lo chiedo in maniera ostile, glielo giuro, tutt'altro dopo ciò che è successo in citta cerchiamo di accertarci che nessun'altro fanatico si infiltri ad approdo del re"

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    Marissa Waynwood • 10 Feb 286 • Fortezza Rossa - Porta della Camera del Concilio Ristretto • Mattina
    Suo fratello era rientrato nella Sala del Concilio Ristretto, in quell'istante che l'aveva badata gli aveva chiesto di badare ai suoi 'ospiti' ma questi non sembravano interessati a rimanere visto che il servitore del Primo Cavaliere si era particolarmente irritato al comportamento del Maestro delle Leggi. Mentre la porta si chiudeva quest'ultimo aveva detto una serie di cose di non poco conto... insomma come era morto Lord Buckwell gli pareva importante no... e quindi Marissa non esitò "Messere aspettate... il cerusico baderà a vostra moglie... speriamo si riprenda ma ditemi pure a me. Sono certa che mio fratello, Lord Waynwood presto sarà da voi" gli pareva retorico dire che la Cappa Bianca era stata perentoria, insomma anche lei e quell'Holland erano stati pressoché ignorati no? Chi era quello scudiero per comportarsi così? Neanche a farlo apposta in quell'istante il Comandante delle Cappe Dorate arrivò e senza annunciarsi fece il suo ingresso nella sala, Marissa chiarì come a voce alta "Se il Comandante Laario era così di fretta qualcosa di grave è accaduto" con quelle parole sperava anche di attirare l'attenzione dello scudiero ma volle essere più esplicita "Rimanete, ve ne prego, se come dite portate informazioni vitali penso che sia meglio rimanere". Il suo discorso valeva anche per Holland ma lui non pareva intenzionato a sbattere i piedi perché qualcuno non lo aveva trattato a dovere.

    Philipp Waynwood • 10 Feb 286 • Fortezza Rossa - Camera del Concilio Ristretto • Mattina
    Mentre entrava uno delle lame armate e giurate della Florent lo aveva ragguagliato sulla sua posizione o desiderio, insomma cosa lo aveva portato alla porta del Concilio Ristretto, uomini con bandiere bianche e senza intenzioni offensive e Laario era stato informato. Insomma, avrebbe affrontato quel tema subito dopo la votazione. Parallelamente, nella porta dietro di sé, avrebbe sentito le lamentele di Arthur... anche il suo turno sarebbe prima o poi giunto e sicuramente la spiacevole condizione della donna non lo avevano aiutato a raccogliere l'attenzione del Protettore dell'Est.
    La Regina Madre dal canto suo sembrava soddisfatta della scelta di Philipp - missione segreta con uomini fidati e ben addestrati - lo sguardo della madre del Re si sarebbe rivolto a Lady Florent, Maestra dei Sussurri e delle Spie, comunicandole che Philipp le avrebbe fornito il supporto. Quale supporto? Intendeva forse le maestranze a supporto? Lord Philipp si sarebbe interrogato alcuni istanti tra sé prima di dire "Certo Maestà" per poi rivolgersi alla Florent "Milady Lyanne, il vostro uomo preferisce raggiungere Dorne per mare o per terra? Nel primo caso ritengo che una barca commerciale farà al nostro caso, nel secondo basteranno dei buoni cavalli dalle stalle reali" quindi delineò il passaggio successivo "Se non ho capito male un vostro uomo rispecchia l'identikit della missione giusto? Cinque o dieci dei migliori cavalieri di cui posso disporre qui lo accompagneranno con armature prive di blasoni che possano ricondurre a noi ed alla Corona. Armature pulite o placcate di nero come la pece. Che sembrino mercenari insomma". La riunione sembrava prossima a congedarsi, Philipp Waynwood quale Maestro delle Leggi e lord alfiere aveva detto e fatto il suo ma il Comandante Laario fece il suo ingresso: Sweetport Sound era caduta per mano dei fanatici. A Philipp sorse una risata lì per lì, non era nuovo a queste buffe uscite, ma sentì il dovere di doversi giustificare per quel risolino indottogli dalla notizia "Casa Waynwood e Casa Sunglass sono impegnate a liberare Rosby e Sweeport Sound cade? C'è del comico Comandante" era importante ricordare come Philipp avesse mandato il suo braccio destro a liberare la città di Rosby cinta d'assedio dai Sunglass proprio nei mesi precedenti ma la notizia sembrava proprio vera visto il numero accurato di dettagli che l'uomo prescelto da lui a capo delle Cappe Dorate stava spiattellando al Consiglio Ristretto. Il Maestro delle Leggi colse quindi la palla al balzo "Miei Signori, ser Holland di Casa Florent mi riportava poco fa, appena prima di entrare, la presenza di questi profughi. Ora ne capisco il perché..." scosse la testa desolato "... vi è inoltre qui fuori il factotum del Primo Cavaliere ma una donna che era con lui non giovava di buona salute come potete notare" indicando le brache ancora sporche di vomito mentre aveva potuto cambiare - o pulirsi - l'abito principale. Riprese quindi parola "Se riteniamo riterrei di farli entrare per aggiornarci qualora abbiano maggiori informazioni circa Sweeport Sound poiché condivido nella necessità di salvare la città e i Sunglass" e scansando l'ipotesi di essere frainteso chiarì subito "Con un piccolo rinforzo posso immaginare che le forze che stanno liberando Rosby potranno liberare anche il castello Sunglass" visto che non aveva conto esatto di quanto era stato fatto lì dal suo cavaliere giurato.
    Non era certissimo che quella fosse la scelta migliore ma Casa Sunglass era stata fedele con lui, col Re e con la Corona e pertanto andava aiutata. Certo, se Lord Sunglass avesse avuto sentore di essere sotto la minaccia dei fanatici del Sentiero Luminoso non avrebbe dovuto assediare Rosby ma con quei dannati bifolchi certe previsioni non erano ipotizzabili forse.

    Aaron Manolesta • 10 Feb 286 • Fortezza Rossa - Cortile Esterno • Mattina
    Che il suo obiettivo si sentisse seguito o pedinato? Probabile visto che stava come girando a vuoto come senza una meta precisa ma Aaron non doveva rassegnarsi all'idea di essere 'seminato' da un bambocchio presuntuoso che lo aveva ingannato e poi era riuscito a sfuggire alla presa delle guardie con l'inganno. Attraversarono il cortile esterno e la piazza d'arme indisturbati, nessuno fermò quel bimbetto né per un saluto, né per una domanda. Passò indisturbato come fosse di casa, se era uno spione lo era da tempo, integrato e ben affermato in quei luoghi. Si dilungò oltre la cinta principale, si sarebbe diretto in città quindi. Che fare? Nel dubbio lo avrebbe continuato a seguirlo con astuzia. Con le sue mani leste avrebbe preso un camuffamento di fortuna - senza perderlo di vista - giusto un berretto ed una tela da usare come mantella. Sarebbe sembrato uno dei tanti servi anche lui e si sarebbe gettato all'inseguimento dentro Approdo del Re.

     
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    Holland [Porta della Camera del Concilio]
    Holland non ebbe difficoltà a riconoscere Laario, tributò al Capitano un rapido e rispettoso inchino del capo salvo farsi da parte e rimanere lì, in attesa di poter eventualmente riportare a Lyanne qualcosa o di essere congedato. Nel frattempo la donna che era arrivata sembrava stare sempre peggio. Scrutò prima Arthur, infastidito e poi Isabel decidendo di lasciare il campo a chi ne sapeva più di lui. Avrebbe atteso lì fuori senza poter riferire altro se non quanto aveva già detto a Philipp ma mostrò un sorriso conciliante a Marissa prima che lo sguardo andasse agli stivali di Isabel.
    “Sta sanguinando, credo che stia peggiorando e serve un Maestro!”
    Cercò solo di attirare l’attenzione, non avrebbe potuto fare altro per Isabel.

    Nick [Strada Fangosa > Fortezza]
    Mentre rientrava non poté fare a meno di prestare orecchio a due signore che transitavano da quelle parti, pur senza essere indiscreto nel guardarle, lanciando giusto qualche occhiata curiosa quando una iniziò a parlare di grandine, rallentò il passo per poter ascoltare meglio quanto era successo nelle Terre dei Fiumi. Perché una delle due aveva appena parlato di pesci, immaginava stesse alludendo ai Tully.
    “’Sciamiseria!”
    Se ne uscì con la sua cadenza dell’Altopiano, non era difficile simulare stupore per una grandine di quella portata, poteva essere benissimo reale..
    “Quella grandine deve aver fatto un bel po’ di danni e di teste rotte…”
    Per non parlare dei danni ai raccolti.

    Orwell [Stanze di Lyanne]
    Difficilmente avrebbe saputo dire se questa volta era stato più attento per davvero o solo più fortunato ma era riuscito, scostando la libreria, a trovare quella piccola porta nascosta da finti mattoni che portava verso uno stretto cunicolo.
    Se si fosse fermato a pensare non sarebbe certo stato strano, quella Fortezza ne nascondeva altri ma quello portava direttamente nelle stanze di Lyanne e ora sorgeva un problema: quanti lo sapevano e da quanto, magari, la sua signora pensava di essere al sicuro da quelle parti e magari, qualcuno, invece poteva spiarla o forse avere accesso per potersi intrufolare quando lo desiderava?
    Aveva due scelte: andare ad informare la sua signora immediatamente o cercare di scoprire, prima, dove conduceva. In ogni caso non avrebbe potuto lasciare da sole le due bambine, qualsiasi scelta avesse fatto. Si affacciò con la testa fuori dalla porta per richiamare l’attenzione di una giovane serva.
    “Ho bisogno che tu stia qui con le figlie di Lady Lyanne perché devo allontanarmi e che una guardia di casa Florent sia con te.
    Se qualcuno poteva entrare in quella stanza, conoscendo il passaggio, che almeno un uomo armato fosse pronto a proteggerle.
    Una volta che fosse stato tutto sistemato avrebbe optato per vedere dove conduceva quel cunicolo, non poteva permettersi di riferire informazioni a metà. Ma prima di farlo non sarebbe partito senza avere, almeno un’arma. Il tempo di recuperare il proprio stiletto e fare ritorno all’ingresso di quel cunicolo separandosi, con un paravento, alla vista di chi doveva occuparsi delle bambine. Un momento di preparazione.


    Lyanne [Camera del Concilio Ristretto]
    Rifletté rapidamente sulla via per arrivare a Dorne, probabilmente Holland avrebbe preferito quella via terra, era un uomo nato e cresciuto nell’Altopiano e poco pratico del mare.
    “Se dovessi assecondare la sua volontà direi che il cavallo è decisamente meglio della terra ma se considerate il mare più rapido e meno dispendioso in termini di tempo non metterò alcun veto.”
    Le notizie stavano arrivando una dopo l’altra e di rado erano intervallata da una piacevole, sembrava che quelle che potevano volgere a loro vantaggio fossero pressoché inesistenti. Holland era lì fuori? Voltò la testa verso la porta che separava la Camera del Concilio Ristretto dall’esterno ma mantenne il suo posto. Ignorava chi fosse la donna lì fuori come ignorava quali forze vi fossero ancora tra Rosby e il castello Sunglass eppure non potevano ignorare la situazione. Espirò lentamente.
    “Magari facciamo entrare gli uomini e affidiamo quella donna ad un attimo di riposo, se dite che non gode di buona salute. Potranno informarci sulle questioni e potremmo capire meglio come agire per risolvere la situazione di Sweeport Sound.”

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    Avevano viaggiato troppo a lungo e avevano sostato troppo poco, per questo ora Isabel si trovava in condizioni pietose.
    Dopo essersi liberata lo stomaco malamente, iniziò a sentirsi ancora peggio di prima e vedere suo marito adirato di certo non la aiutava.
    Avvertì, improvvisamente, qualcosa che le scendeva lungo le cosce e sbiancò quando si rese conto che si trattava del suo sangue.

    Arthur sussurrò afferrandolo per il braccio.

    Tutto il mondo attorno a sé iniziò a girare e non riuscì a capire le parole di Marisa, le sentì solo in lontananza, come se fosse sott'acqua.
    Il buio prese il sopravvento e in un attimo si ritrovò in uno strano sogno pieno di ghiaccio e neve.
    Avrebbe voluto svegliarsi in fretta e ritrovarsi a casa propria, invece si sarebbe sicuramente risvegliata nel posto che riteneva il più pericoloso al mondo.

    Scusate la risposta breve, ma ho scritto con mia figlia che mi salta addosso.
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    In un attimo la situazione si capovolse. Il nervosismo di Arthur che fino a poco prima si stava impadronendo di lui scemò come niente... Bastò una parola, un soffio di vento in una calda notte d'estate pronunciata da sua moglie per attirare la sua attenzione.
    Eccolo, quel giovane uomo che negli ultimi giorni era stato costretto a vivere perdite che mai avrebbe voluto, come anche quelle gioie non ancora festeggiate a dovere come il matrimonio e la scoperta di diventare presto padre... Un giovane uomo con una vita che lo stava mettendo a dura prova... Adirato con gente che era più importante di lui, ma che avrebbero avuto una vita diversa e decisioni diverse da prendere grazie alle informazioni che aveva in possesso quel insignificante scudiero di cui non importava nulla a nessuno... Ed eccolo lì, mentre riferiva il suo messaggio a due guardie... E quella parola lo colpì.... Sua moglie lo chiamò, con un refolo di voce... Il bastardo di Fondo delle Pulci capì subito che qualcosa non andava e, infatti, appena si voltò, vide subito il sangue di sua moglie e il leggero barcollio... In un attimo fu al suo fianco e la sorresse grazie alla sua forza.

    Eccomi amore mio, sono qui. Non ti preoccupare, ora farò in modo che un maestro ti visiti. Sono qui, con te.

    Le sussurrò all'orecchio per farle forza e tranquillizzarla. Forse non sarebbe stato abbastanza, ma voleva che lei sapesse che era al suo fianco, come sempre.
    Poi si voltò verso la sorella del Lord delle Leggi, che nel frattempo si era rivolta direttamente a lui per chiedergli maggiori informazioni e le disse

    Perdonatemi milady. Ma ora credo di avere problemi più urgenti di cui occuparmi. Come vedete mia moglie sta male, è incinta. Ora... So per certo che oltre a quelle porte c'è il Gran Maestro e ho bisogno che visiti lei e che prenda provvedimenti. Mio figlio cresce dentro di lei e non ho alcuna intenzione di perdere nessuno dei due. Dopo potrò dirvi quanto so. Ma non è più la mia priorità ora.

    Ogni parola che disse era stata accompagnata da un tono calmo, per non agitare più del necessario Isabel, e rispettoso per non mancare di rispetto ad un'altra donna nobile. Ma in quel momento quello che più gli premeva era prendersi cura di sua moglie e di suo figlio dentro di lei.
    A quel punto si rivolse alle guardie che sorvegliavano la porta

    Ascoltatemi molto attentamente... So che quanto sto per chiedervi è sbagliato, ma mia moglie sta male, come potete vedere voi stessi... Permettetemi di farla visitare subito dal Maestro oltre a quelle porte. Apritele ed annunciatemi... Prenderò loro poco tempo. Ve lo sto chiedendo con gentilezza, ma fidatevi se vi dico che non ho alcun problema a buttare giù la porta se questo volesse dire salvare lei e mio figlio, costi quel che costi. Avanti, chiedete se posso entrare.

    485 parole.
    Ditemi se devo fare dei tiri di intimidazione alle guardie. Devo entrare in quella stanza e, se devo usare la forza lo faccio. XD
     
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    "Mom can we have moderazione di Fre?"
    "No honey we already have moderazione di Fre at home"

    The moderazione di Fre at home:


    Porta del drago:

    La pulzella scosse la testa, guardando il giovane con occhi sgranati.
    Fanatici? No signore, non ho visto nulla di ciò. Come vi ho detto... Solo voci confuse. Ammise scuotendo il capo. Vorrei avere più informazioni per voi... Ma temo di essere estremamente in difetto rispetto al vostro sapere, signore...

    Lady Marissa Waynwood, signore! Mi ha mandato a cercare questo... Caspian, perché ha recapitato una lettera, se ho capito! Lady Marissa vuole avere informazioni su quella lettera, quindi vuole parlare con Caspian!

    Di lì a qualche istante, anche Caspian sarebbe apparso.
    Signore, Lord Philipp ha ordinato di fare il censimento di tutti i profughi prima di farli entrare nella capitale! Riferì convinto. Vuole che siano tutti chiaramente identificati. Aggiunse poi, prima di voltarsi a guardare il servitore con espressione confusa.


    Camera del concilio ristretto:

    La regina avrebbe acconsentito all'ingresso di Arthur e Isabel.
    Arthur stava ancora minacciando le guardie quando le porte vennero aperte e il Gran Maestro, alla vista della donna sanguinante, sarebbe accorso, chiamando delle guardie per farla portare in un'altra stanza dove avrebbe potuto visitarla.
    L'espressione del Gran Maestro era determinata: se qualcuno poteva salvare Isabel, quel qualcuno era lui.

    A quel punto, però, Arthur si trovava solo di fronte al resto del concilio.
    Ebbene, Arthur Waters. Avrebbe esordito la regina. Che notizie avete sul Primo Cavaliere?

    Aaron:

    Aaron avrebbe dovuto sudare non poco per inseguire il ragazzino.
    Se non lo avesse fermato, il piccoletto sarebbe arrivato ad un orfanotrofio, dove avrebbe immediatamente iniziato a giocare con gli altri bambini.

    Tiro di furtività Aaron vs bimbetto
    [Giudizio mod + Intrigo/2 + Liv competenza Spionaggio*2 + Liv competenza Mimetismo*4 + Destrezza] - [Giudizio mod + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Liv competenza Spionaggio*4 + Affinità attaccante/30 + Intrigo/2]
    Giudizio mod Aaron= 6 circostanza 3 modalità 2 scrittura= 11 punti
    Giudizio mod bimbetto= 6 circostanza 3 modalità= 9 punti
    Affinità bimbetto vs Aaron= rango2 =20

    [11 + 52/2 + 2*2 +0 + 4 (non è divisa in scheda la marzialità, ho fatto un diviso due per ora)]+15% - [9 + 0 + 2*4 + 20/30 + 50/2]= (12+26+4+4)+15% - (9+8+0,66+25)= 52,9 - 42,66= +9,4 Parzialmente riuscita
    Aaron non viene visto, il bimbetto continua per la sua strada ma è certo di essere seguito.




    Nick:

    Teste rotte è un eufemismo! Giuro, sembrava che il cielo stesse bombardando il nostro regno con palle di ghiaccio enormi!" Esclamò la prima vecchia.

    L'altra intervenne con altrettanta enfasi "E sai, c'era chi cercava di proteggere i loro destrieri con scudi e mantelli. Una scena davvero toccante, devo dire."

    I carri sembravano essere stati colpiti da una pioggia di frecce. E gli alberi... oh, poveri alberi, sembravano essersi inchinati di fronte alla furia della grandine!

    Le due donne avrebbero continuato su questa linea a lungo, senza aggiungere informazioni interessanti.

    Orwell

    Orwell aveva trovato un autentico tesoro!
    Ecco, magari tesoro era un parolone, ma aveva trovato un micropassaggino segreto dietrp la stanza di Lyanne, che portava ad una stanza degli ospiti attraverso un lungo cunicolo. Tale stanza, però, era sostanzialmente vuota...
     
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    "Va bene monna vi ringrazio dell'informazione e della sincerità. Ciò non mi rassicura perché i fanatici sono, come vi posso dire, irruenti e aggressivi ma non stupidi. Se sono riusciti d infiltrarsi nella città senza che nessuno se ne rendesse conto non mi stupirei se l'avesse fatto pure nel vostro gruppo per mille motivi. Dobbiamo tenere gli occhi aperti voi in primis che conoscete il vostro popolo meglio di me." di seguito Laenor poté scoprire che Caspian era cercato per il aver consegnato un tipo di lettera e che Marissa waynwood, una presunta parente del Maestro delle Leggi, lo cercava e da li in poco proprio caspian tornava con gli ordini di Lord waynwood: Bisognava censire e identificare ogni singolo profugo e farli entrare in città. "Grazie mille Caspian ma ora lady Marissa waynwood chiede la tu presenza per parlare con te di una lettera. Questo soldato è un suo emissario che ti condurrà da lei. Mi fido cecamente di te fratello perciò una volta risolto sto inghippo ritorna qui che ci serve il tuo aiuto." e finito di parlare con il suo fratello Laenor si giro verso il messaggero della lady e li disse "Dite a lady waynwood che spero mi avvisi e informi sul perché indaga su un mio uomo e, in caso, se avesse bisogno di una mano. Ditele che appena Caspian finirà di esserle utile me lo rispedisca direttamente qui per favore."
    Lasciando oi i due soldati alle loro faccende Laenor parlo ai suoi uomini che stavano eseguendo gli orini di approvvigionare i profughi. "Ragazzi abbiamo altri ordini! Finito di rifornie i profughi inizieremo a censire tutti e a fali entrare in città. Per gli approvigionamenti vi farete aiutare da dama monna mentre io e Theo andremmo a parlare con la guardia cittadina per coordinarci a far entrare le persone. La giornata è ancora lunga e perciò conto su dio Fratelli, Forza e coraggio." Laenor di seguito avrebbe aspetta theo e poi si sarebbe diretto insieme a lui alla prima guarnigione di cappe dorate. "Theo io e te faremo il censimento identificativo dei profughi perciò occhi aperti a probabili infiltrati."
    Arrivati poi alla guarnigione Laenor avrebbe salutato i soldati dicendo "Salve confratelli, per ordine di Lord waynwood alla porta del drago si svolgerà il censimento e l'entrata in città dei profughi perciò chiederei di riferire a chi di dovere che serve il vostro supporto. Inoltre vi chiederei di darci i registi del censo e di portarci una scrivania e una due sedie per poter svolgere i nostro compito di identificazione all'aperto senza intasare qualsiasi edificio della città. vi ringrazio in anticipo."

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    Il giovane scudiero stava ancora minacciando le guardie quando qualcosa si mosse.
    Le guardie interne alla porta della Sala aprirono i battenti e dinnanzi al gruppetto lì fuori si parò una vista assai importante.
    Un bel tavolo attorniato dai potenti del Regno e, uno di essi, vestito con una toga e con al collo una bella catena dai molti anelli venne verso di loro.
    Senza dire nulla il Gran Maestro, perché di sicuro di lui si trattava, prese Isabel e se la portò in una sala adiacente per visitarla.
    Arthur voleva andare con loro per sincerarsi delle condizioni di salute di sua moglie e di suo figlio dentro di lei, ma proprio in quel momento, una voce lo richiamò ai suoi doveri.

    Ebbene, Arthur Waters. Che notizie avete sul Primo Cavaliere?

    A quel punto il giovane scudiero fece un passo avanti e si guardò intorno. Riconobbe subito lady Lyanne e ovviamente Lord Philipp. Poi c'era un uomo vestito con l'uniforme delle Cappe Bianche, sicuramente ne era il Lord Comandante. E poi c'era Lord Roote, il nuovo Maestro della Guerra. Ed infine un altro nobile che Arthur ipotizzò fosse il Maestro del Conio. E la figura a capotavola? Quella donna di mezza età che lo aveva interpellato doveva per forza essere la Regina Madre.
    Caspita... Arthur si trovava dinnanzi alla madre di Re Rhaegar e del suo Concilio. Ma la domanda era: di tutti questi potenti c'era qualcuno che sapeva chi fosse lui o che gliene importasse qualcosa?
    Non sapeva rispondere.
    Prese coraggio e fece un inchino prima alla Regina e poi a tutti i presenti. Le formalità andavano espletate.

    Scusate se vi disturbo, Regina Madre e Lord e Lady del Concilio. Per prima cosa vorrei ringraziarvi per aver preso in cura mia moglie. Gli ultimi giorni hanno chiesto un pesante tributo più a lei che a me. Come sono certo saprete è incinta e non vorrei che il terremoto e la conseguente cavalcata abbiano messo a rischio la sua gravidanza... Sono certo che il vostro Gran Maestro saprà come risolvere la questione e lascerò nelle sue sapienti mani la vita di mia moglie e di mio figlio... Sono certo che farà tutto il necessario affinché la loro salute sia ristabilita.

    Arthur esordì così perché voleva che quegli uomini potenti sapessero quali fossero le sue priorità. Prima la sua famiglia, poi tutto il resto.

    Ora veniamo al dunque... Purtroppo ho notizie molto funeste da darvi. Sono tornato adesso all Capitale dopo aver incontrato il Maestro della Guerra uscente.... Purtroppo devo informarvi che il mio Signore, nonché Primo Cavaliere del Regno è stato ucciso da Lord Red Karstark. Ovviamente insieme a lui è morto tutto il suo seguito di cavalieri e fanti che si era portato dietro all'accampamento del suddetto Lord. Non ho certezza, ma è assai probabile, che sia stato ucciso anche il Maestro Luthor.

    Lo scudiero tacque un momento per dare il tempo ai presenti di digerire la notizia ed eventualmente fare qualche domanda. Poi riprese il suo racconto.

    Quando Lord Lionel è partito dalla Fortezza Rossa per inseguire il Lord di Karhold che ha rifiutato il suo invito a riferire circa la Riconquista di Roccia del Drago, ha trovato una certa resistenza da parte del Karstark. Io ero rimasto indietro per adempiere ad una mia promessa data a mia moglie e sincerarmi della sua salute. Avevo appena saputo che, nei disastri qui ad Approdo portati dal Sentiero Luminoso, la cugina di mia moglie a cui era molto legata aveva perso la vita.

    Dicendo ciò piantò gli occhi ametista in quello di Lord Roote.

    Mentre stavo assolvendo a quella promessa seppi che la spedizione di Lord Lionel era sparita e che Ser Waters di Roccia del Drago stava partendo per scoprire cosa fosse successo. Il mio dovere, in quanto scudiero del Primo Cavaliere, mi chiamò a partire io stesso. Mia moglie mi supplicò di venire con me ed acconsentii. Quando arrivammo all'accampamento degli uomini di Karhold trovammo una carneficina. Tutti gli uomini che si era portato dietro Lord Lionel erano stati uccisi, ma del Primo Cavaliere non c'era traccia. Io e mia moglie seguimmo allora le tracce lasciate dai fuggitivi e riuscimmo a trovare il loro accampamento.

    Si fermò di nuovo per riprendere fiato e trovare un filo ai suoi pensieri. Raccontare quelle storie stava richiedendo un grande tributo al giovane. Dover ammettere che il suo più grande amico, nonché suo superiore non c'era più... Era assai doloroso.

    Arrivati all'accampamento abbiamo chiesto di parlamentare con Red Karstark. Ci fu concesso. Dopo varie trattative e dopo che un suo sottoposto minacciò di cacciarci malamente senza nessuna certezza di cosa fosse successo al Primo Cavaliere, riuscimmo a scoprire che Lord Lionel è stato ucciso. Abbiamo visto il suo cadavere. Ho la certezza che sia morto. Lord Karstark sostiene che sia stato ucciso per legittima difesa. Dice che è stato attaccato e che lui ha risposto con la forza per proteggere sé stesso e i suoi uomini. Se volete una mia opinione però... Io dico che questo sia stato un atto di grave tradimento.

    Forse Arthur stava osando troppo. Ma ormai non gli importava più. Doveva dire le cose come stavano, a qualunque prezzo. L'unica cosa che lo avrebbe fermato era l'incolumità di Isabel.

    Abbiamo cercato di farci restituire il corpo, sia per dare a voi una prova e sia per dare a Lord Lionel una degna sepoltura in mezzo alla sua famiglia e ai suoi cari. Eravamo in mezzo a questa ennesima trattativa quando, in quel momento un violento terremoto ci ha sbalzati via dividendoci dagli uomini Karstark. Fortunatamente nessuno dei due è rimasto ferito, ma quando siamo rinvenuti la colonna di Karhold era svanita. Non ci è rimasto altro da fare che tornare qui alla Capitale a riferire il tutto.
    Mi spiace non poter assicurare il Lord di Karhold alla giustizia e non averlo portato qui dinnanzi a voi per riferire del suo operato. Non avevo i mezzi per poterlo fare, ero un uomo solo contro uno dei migliori uomini del Regno. Non potevo fare altro che provare a trattare. Ho fallito.


    Il giovane scudiero doveva ammetterlo, prima a sé stesso e poi a tutti loro.

    Il Primo Cavaliere è morto e io non sono più il suo scudiero. Con la sua morte anche molti dei miei sogni, dei miei desideri ed aspirazioni se ne sono andati con lui. Non sono più uno scudiero. Grazie a lui sono arrivato a comandare una spedizione. Mi aveva nominato Supervisore Reale a Roccia del Drago, come alcuni di voi sanno disse guardando Lyanne e Philipp. Purtroppo ora torno ad essere un comune bastardo di Fondo delle Pulci. Lionel mi aveva promesso tanto. Ora non ho più nulla da darvi. Ho fallito anche io. E non sono nemmeno riuscito a garantirgli un ultimo saluto come un uomo della sua caratura si meritava. Non mi resta da fare che una cosa soltanto... Se avrete bisogno di me per qualsiasi cosa... Io ci sono. Ero accanto a lui, sono stato il suo braccio destro per molte cose. E molte cose mi ha insegnato. Se avete bisogno di me, le mie capacità e la mia spada, saranno vostre. Vorrei solo che il suo assassino sia assicurato alla giustizia e alla vostra saggezza. Solo un'ultima cosa vi chiedo... Potete rassicurarmi, appena il Gran Maestro ha finito, sulle condizioni di salute di Lady Isabel?

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    Marissa Waynwood • 10 Feb 286 • Fortezza Rossa - Porta della Camera del Concilio Ristretto • Mattina
    Le sue preghiere parevano cadute nel vuoto, Arthur seccato pareva ora più intento a badare alla lady malata che al resto ma la porta si sarebbe presto riaperta per farli entrare. Si, ma non lei! Ed ora? Chiese quindi cortese alle guardie "E io cosa dovrei fare qui? Anche io avrei da informare il Maestro delle Leggi su fatti importanti".

    Philipp Waynwood • 10 Feb 286 • Fortezza Rossa - Camera del Concilio Ristretto • Mattina
    "E terra sia milady Florent, faremo selezionare i migliori cavalli, li selleremo e li renderemo pronti. Darò ordine a cinque o dieci dei miei migliori cavalieri di accompagnare il vostro uomo. Preghiamo poi i Sette Dei che la missione vada a buon fine" sentenziò Philipp Waynwood davanti alla risposta della Florent circa il mezzo e la via da identificare per la missione dorniana. Sarebbe stato poi chiaro, niente vessilli, niente vesti che potessero ricondurre ad Approdo del Re o peggio alla Valle di Arryn. Solo vesti nere o comunque scure, che sembrassero pure cavalieri di ventura o meglio mercenari! Quindi, rivolgendosi ad uno dei servitori presenti nella stanza, disse "Fate come ho detto, se avete domande poi sarò più preciso" quindi con il capo fece un cenno di favore a quanto ella diceva nel fare entrare chi era di fuori - anche sua sorella Marissa - ma ciò non avvenne poiché la Regina Madre avrebbe acconsentito solo a fare entrare Arthur e Isabel. Quella donna sembrava quasi messa peggio di quanto gli aveva rigurgitato il pasto precedente addosso, lo sguardo - leggermente schifato - di Philipp la squadrò con turbe d'ansia mentre il Gran Maestro si affrettava su di ella per controllarne la salute. La Regina Madre, d'altro canto, non perse tempo chiedendo del Primo Cavaliere che - come ampiamente ipotizzato - era defunto!
    Il Primo Cavaliere del Re, la sua mano, era riuscito non solo a perire contro Red Karstark ma anche a perdere tutto il suo esercito. Quello che Arthur riportava loro non era solo sventura, era un vero dramma ad occhi aperti. Philipp deglutì vistosamente, nei suoi discorsi, dialoghi ed intramezzi con la madre della Mano del Re aveva ampiamente preventivato che quello fosse defunto, deceduto, ma tutto il resto? Un intero esercito in rotta scomparso e devastato da quel vile ricercato Signore del Nord? Ascoltò profondamente le parole del servitore e scudiero del Primo Cavaliere che evidentemente era mosso anche dall'ansia della moglie che gravava in condizioni di salute instabile, quello che sentiva minuto dopo minuto era sempre peggio! Aveva fallito? Si, ma cosa potevano dirgli davanti a tanta sventura, persino un terremoto, forse l'evento che aveva poi permesso l'ulteriore fuga dell'uomo del Nord. La rassegnazione di quello scudiero sarebbe stata tale da lasciarsi allo sconforto ma Philipp, forse istintivo, rispose "Siete nato comune bastardo di Fondo delle Pulci ma Lord Buckwell vi aveva elevato a scudiero..." si soffermò per guardare i presenti "... Mia Regina, quest'uomo ha fallito e forse meriterebbe la prigione ma il nostro Re ci ha insegnato a valorizzare i servitori della Corona e così anche voi..." esitò ancora un istante "... propongo di elevare quest'uomo a cavaliere senza terra, qui ora! Lo farò io stesso miei Signori! Una nomina con un chiaro scopo: FARE GIUSTIZIA!" prendendo tra le mani copia della taglia che ora pendeva sulla testa di Lord Red Karstark. Si sarebbe quindi alzato, estratta la lama la pose sul tavolo e tornando a rivolgere allo scudiero disse "Se tenevate veramente al vostro Signore quanto ci avete detto sono certo che accetterete. Questa Corte Reale ha già scritto a Grande Inverno per avere giustizia, il Nord sa ed il Nord non dimentica la lealtà verso questa Corona! Fate giustizia per noi Sir Arthur, per voi, per la madre di Lord Lionel" se nessuno lo avrebbe fermato si sarebbe quindi mosso verso di lui per chiedergli di inginocchiarsi e farlo giurare da cavaliere dei Sette Regni.

    Aaron Manolesta • 10 Feb 286 • Fortezza Rossa - Cortile Esterno • Mattina
    Lo continuò a seguire fino alle porte di un orfanatrofio. Aaron ebbe la sensazione che quella mossa, forse casuale, forse intenzionale, fosse studiata come a depistarlo in quanto l'obiettivo forse si sentiva seguito? Non ne poteva essere certo! Ma che fare? Quella domanda stava ritornando troppe volte nella sua esperienza. Si affacciò quindi al cortile dove giocava con altri bambini e si dichiarò "Ti ho già detto che se era una moneta che cercavi bastava chiedere" non era convinto che quella fosse la soluzione migliore - o quantomeno ottimale - però che altro fare?

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    ho inteso che Marissa sia rimasta fuori
     
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    Holland [Porta della Camera del Concilio]
    Osservò Marissa e si trovò ad allargare le braccia dopo aver sollevato le spalle, a quanto pare a loro non sarebbe stato concesso entrare e avrebbero dovuto aspettare per conferire con i loro signori, nel caso della donna con il fratello.
    “Temo che ci toccherà attendere che ci venga data udienza, altro non possiamo fare.”
    Mostrò un sorriso di cortesia, fortunatamente era un uomo dotato di pazienza e non si sarebbe messo a bussare alla porta in modo molesto.
    “Sempre non preferiate passare più tardi sperando abbiano esaurito gli argomenti di cui discutere.”
    Aggiunse con un filo di ironia.

    Nick [Strada Fangosa > Fortezza]
    Nick annuì sforzandosi di mostrarsi impressionato per uno scenario che poteva solo immaginare, fortunatamente non era toccato all’Altopiano o ad Approdo, dove si trovava adesso, essere travolti da chicchi di grandine così devastanti. Fece un cenno alle due donne e riprese a camminare a passo spedito con l’intenzione di raggiungere la Fortezza.

    Orwell [Stanze di Lyanne > Passaggio segreto/Stanza vuota]
    Aveva recuperato il proprio stiletto assicurandolo alla cintola, l’arma era al fianco destro, a portata della mano, pronta ad essere sfoderata in caso di necessità.
    Dopo avere affidato le bambine alle cure di una serva e alla sorveglianza di una guardia si infilò in quel cunicolo cercando di essere il più possibile silenzioso, sfruttando la massima cura e cercando di camminare vicino ad una parete, dove la sua presenza avrebbe offerto meno visuale possibile, sfruttando anche il buio possibile da quelle parti, sempre non vi fossero finestre o torce in grado di rischiarare l’ambiente.
    Avanzando raggiunse una stanza degli ospiti che era vuota sostanzialmente. Magari il suo ‘amico’ messaggero era passato da quelle parti e il passaggio proseguiva oltre, sarebbe stato interessante capire se qualcuno nei giorni passati aveva occupato quella stanza ora vuota ma doveva seguire un passaggio alla volta. Lasciò correre gli occhi cercando qualsiasi traccia: impronte sul pavimento, segni di tracce sui muri o di oggetti che erano stati lì, da qualche parte, qualsiasi traccia umana, sempre tenendo le orecchie aperte e muovendosi silenziosamente, con la massima circospezione possibile.


    Lyanne [Camera del Concilio Ristretto]

    Annuì con decisione alle parole di Philipp, terra sarebbe stata.
    “Bene, questa piccola spedizione partirà e ci assicureremo che nessuno abbia addosso insegne in modo che possa viaggiare il più inosservata possibile e cercare di arrivare a Dorne senza essere intercettata lungo il percorso da chi potrebbe essere attirato da insegne che provengono da altre terre.”
    La velocità e la mancanza di disturbo erano fondamentali se avessero voluto portare a termine quei compiti. Il discorso divenne presto di secondo piano rispetto a quello che stava per essere svelato, non ebbe difficoltà a riconoscere Arthur come il valyriano che aveva preso parte alla missione, purtroppo fallimentare, a Roccia del Drago. Rimase in silenzio, dopo un veloce cenno nei suoi confronti. Ascoltò il resoconto di quanto stava succedendo. Dunque lord Karstark era davvero un assassino? Non era solo un donnaiolo su cui gravava qualche accusa ma, dunque si era sporcato le mani anche se, secondo lui, era per legittima difesa mentre lo scudiero era convinto che Lord Lionel fosse stato ucciso.
    Prima che potesse fare una qualsiasi valutazione intervenne di nuovo il Waynwood. Attese la sua mossa prima di dire qualsiasi cosa, rimase fuori dalle considerazioni circa la nomina di Arthur a cavaliere senza terre ma non poté fare a meno dall’esprimersi sulle considerazioni relative alla taglia che riguardava Red.
    “Ho visto con i miei occhi le capacità di guerriero dell’uomo sulla cui testa pende una taglia. Chiunque possa muoversi per cercarlo e consegnarlo vivo in catene dovrà essere un valente guerriero poiché il rischio è alto, ha già posto fine alla vita di Lord Bucwkell, qualsiasi fossero i motivi, e ai suoi soldati. Occorre non solo ardimento per tenergli testa ma doti altrettanto elevate.”
    Era una raccomandazione sentita tanto ad Arthur quanto a chiunque, lì dentro, avesse intenzione di spendersi o spendere i propri uomini eventualmente.

    662 parole
    Parametri Orwell se servisse il tiro furtività per i movimenti
    Intrigo 50
    Destrezza 22
    Spionaggio 3
     
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    Riaprì gli occhi e tornò alla realtà, ma non del tutto, come se si trovasse al limite tra il mondo reale e quello che accadeva nella sua testa (fin troppo spesso).
    Forse il desiderio di Isabel di ritornare nella sua isola era talmente grande da farle immaginare di camminare sulla spiaggia, affondare i piedi nella sabbia fresca del mattino. Poteva quasi udire il suono delle onde, ma la voce di Arthur e l'avvicinarsi del Gran Maestro, la fecero tornare ad Approdo, a sentire di nuovo il calore del suo sangue sui piedi stanchi.
    Fu portata in una stanza adiacente alla camera del concilio e prese posto su una poltrona che sembrava ciò che di più comodo avesse mai visto fino a quel giorno. Era stremata e affamata, anche se la nausea non le lasciava un attimo di tregua e alle volte le tagliava il respiro.

    Non vi preoccupate, sono sicura che sia tutta colpa del lungo viaggio e del poco riposo disse rivolgendosi al Gran Maestro La gravidanza non fa per una donna che non riesce a stare nello stesso luogo troppo a lungo scherzò.

    Cercava di non dare a vedere la sua preoccupazione, poichè un sanguinamento a così poche settimane di gestazione non poteva essere di certo causato solo dal sonno e dalla fame, ma sicuramente il suo corpo le stava chiedendo una tregua da tutta quella fatica. Suo figlio aveva bisogno di crescere, di essere nutrito a dovere prima di vedere la luce della vita e lei aveva finto di essere forte e in salute per poter accompagnare il suo sposo in quella missione.
    Ora che le cose per lei iniziavano a complicarsi, sicuramente non le avrebbero più permesso di seguirlo da nessuna parte e lei non avrebbe potuto affrontare nemmeno il lungo cammino che la separava dalla sua amata casa. Vedeva il suo futuro costretta a rimanere in un posto che odiava e le portava tanta sofferenza, cera anche del fatto che la malvagità non si sarebbe fermata al giorno in cui sui cugina perse la vita, ma sarebbe andata avanti, insidiandosi nella vita di tutti.
    Il Primo Cavaliere era morto e il Re sembrava scomparso chissà dove. Non poteva esserci crisi peggiore di quella ad Approdo, non avevano un capo a cui appoggiarsi, erano tutti nelle mani della Regina che però, secondo il pensiero di Isabel, non era nel migliore degli stati fisici e psichici dopo tutto quello che aveva subito.
    L'unica speranza di Isabel era quella di avere il suo bambino ancora dentro di se.

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