Mercenario
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Jaehaerys ascoltò quanto aveva da dire il capitano delle guardie e sospirò, quello dei fanatici era un male da estirpare quanto prima, uno dei compiti che gli aveva affidato il Lord di Driftmark, nonché il suo fratellastro, al quale non aveva ancora messo la parola fine. Erano giorni che rimuginava su come fare per far fuoriuscire quei topi dalle loro tane ed ora questo stava causando anche problemi tra le guardie; non che il problema fosse direttamente collegato a questo episodio, ovviamente, ma era motivo di malumore tra gli uomini e adesso aveva un'inutile e fastidiosa faccenda da sbrigare a cui neanche il capitano stesso delle guardie aveva ancora messo un freno. Un fervente adoratore dei Sette che commentava le cattive abitudini delle altre guardie, era ovvio che non ispirasse simpatia in lui ma che il malcontento dilagasse tra le file delle guardie cittadine era impensabile; non poteva permettersi anche quello, aveva già abbastanza problemi a cui pensare. Doveva stroncare quella cosa sul nascere prima che qualche guardia ubriaca mettesse mano alla spada ed aggravasse la situazione. Il ruolo di capitano delle guardie, dopo il tradimento di Yusuf, era stato assunto da un tale Lafgard ed era già qualche tempo che rivestiva quel ruolo, questo significava che aveva avuto modo di conoscere tutti gli uomini sotto il suo comando, il fatto che non riuscisse a risolvere da solo quella situazione non giocava di certo a suo favore. Mancanza di carattere? pensò Jaehaerys. Forse una presa troppo morbida , avrebbe dovuto rimediare. Jaehaerys si fece indicare dal capitano chi e dove si trovasse la guardia in questione, era un uomo di nome Jamol, aveva moglie e figli ed in quel momento di trovava di guardia, un'ottima occasione per prenderlo in disparte e chiarire subito la situazione.
«Bene capitano, considerato che rientra nei vostri doveri occuparsi di tutto ciò che riguarda le guardie, mi accompagnerai.» Jaehaerys guardò il capitano con sguardo di rimprovero, sicuramente ne gli uomini ne il capitano stesso avrebbero previsto una situazione del genere. Il lord di turno si dimostra gentile e poi invece punisce ma quella era una situazione che avrebbe dovuto risolvere da solo e non affidandola di certo a lui che aveva ben di meglio di fare che placare il malcontento delle guardie perché un altro non voleva che andassero a soddisfare i propri vizi seppure non fosse contrario a tutto ciò, anzi, più volte il bastardo di casa Velaryon si era concesso i lussi del bere e delle donne, mai uno soltanto, se doveva peccare e venire meno al volere dei Sette doveva valerne la pena ma lui non doveva di certo giustificarsi con qualcuno benché meno con una semplice guardia del popolino. Il capitano Lafgard rimase sorpreso di quella richiesta del Velaryon, certamente non si aspettava una risposta del genere ma non poteva opporsi al suo volere, seppure bastardo rimaneva sempre un mebro della famiglia Velaryon ed in quel momento era lui a avere il dominio su Driftmark, in mancanza dell'attuale Lord che era stato nominato Maestro della Flotta. Si fece accompagnare dunque da questa guardia, un uomo di nome Larlor, intento a svolgere il suo turno di guardia che, appena lo vide lo salutò immediatamente per poi domandarsi, probabilmente, perché sembrava stesse venendo verso di lui insieme al capitano delle guardie.
«Tu sei Larlor giusto?» L'uomo risposi affermativamente. «Il capitano qui mi dice che sei un brav'uomo, è così?» Anche in questo caso la guardia rispose alla domanda del suo signore, rimanendo al contempo spiazzato per le domande che gli venivano poste, era evidente dall'espressione sul suo volto. Il capitano rimaneva in silenzio, cosa poteva dire adesso dopo che gli era stato fatto notare chiaramente che lui avrebbe dovuto occuparsi di quella faccenda e che invece non lo aveva fatto? «Cerco di esserlo, mio Lord, prego i Sette Dei, ho una moglie, due figli e non mi faccio tentare dai vizi.» rispose l'uomo. «Bene, bene, senza dubbio l'alto Septon saprebbe lodarti per il tuo comportamento ed anch'io, abbiamo bisogno di braccia forti che portano prosperità a Drifmark ma non sono qui per questo, no. La tua fede per i Sette Dei è arrivata alle mie orecchie e per quanto io approvi il tuo comportamento e disapprovi quello di altre guardie che cedono ai peccati non posso tollerare che tra le fila dei soldati di diffonda il malumore perché un'altra guarda va professando il volere dei Sette e condannando i loro vizi come fosse un Septon. Lasciamo queste cose ai più saggi. Abbiamo cose ben più importanti cui pensare. Dobbiamo stanare quei maledetti fanatici fino all'ultimo e tu che un buon servo dei Sette sono convinto che farai del tuo meglio per trovarli... Lo sguardo di Jaehaerys era più inquisitorio che fiducioso, la guardia l'aveva capito e rispose immediatamente. «Bene capitano, ora andate a stanare quei bastardi con la stella a sette punte marchiata a fuoco sulla fronte.»
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