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"Alla fine il nostro Signore l'avuta vinta eh! Buon sangue non mente..." proferì cauto il Maestro Janvar alla tavola del desco attorno alla quale erano seduti lui, il Ciambellano Jaime, Ser Lancel e la sedia vuota - quella di Lady Anya - che da tempo ormai preferiva consumare i pasti nei propri alloggi piuttosto che con la corte. Del resto, donna di tradizioni quale era, era rimasta vedova, il seggio era andato come era giusto che fosse al figlio e lei aveva dato atto alla tradizione ritirandosi in una delle ali del castello. Quella sedia, quel trono vuoto, doveva spettare dunque alla nuova Lady Waynwood? Si, peccato che la gravidanza la tenesse a sua volta nelle proprie stanze lasciando così i membri della corte orfani di una compagine nobiliare. "A cosa vi riferite Maestro... se posso?" rispose il Ciambellano ignaro dell'intendimento ed il saggio di corte rispose "Eccovi" passò sul tavolo alcune pergamene con degli schizzi del cantiere navale e dromoni varati da quello "Adesso la ruota spezzata ha anche una flotta, se così si può definire". L'uomo chiamato a sovraintendere l'amministrazione si pulì la bocca della purea di patate che aveva appena mangiato "Bé quattro dromoni non fanno una flotta, ed una flotta non fanno di noi uomini di mare" il cavaliere seduto con loro scosse la testa "Condivido le vostre preoccupazioni Sir ma se Lord Philipp voleva delle navi abbiamo fatto bene ad assecondarlo". Vi era infatti stata tra loro una certa discussione sull'opera, il ciambellano era nativo di Vecchia Ancora - il feudo vicino a quello di Ironokas - con una storia e tradizione marinaresca. Quello avrebbe preferito fare altro che darsi alla nautica ma la corte aveva deciso di assecondare le richieste del proprio signore. Ironico - forse - il Ciambellano rispose "Sarà forse il caso ora di ristrutturare le stalle ed il campo da giostra? Sir Lancel ricordatemi per cosa sono noti i Waynwood? Per le navi o forse per i suoi cavalieri? Cavalcata dopo cavalcata coi loro mantelli bianchi, gli elmi d'argento, le lance e gli scudi smaltati" il Maestro borbottò alcuni istanti come fosse una pentola sul focolare e quindi rispose a tono "Non fatene una questione Jaime! Il nostro Lord mica ti ha chiesto di fare il mozzo ma anzi, come suo padre ti ha demandato il governo di questo seggio in sua assenza! Sia dunque lode ai nostri cavalieri, le finanze ci permetteranno di ampliare le stalle e la pista della giostra... utile per addestrarsi ai tornei oltre che alle cariche" il maestro d'armi sorrise annuendo ma non proferì parola.
Di lì a poco, appena questi ebbero finito di poter mangiare, le porte di quella sala si spalancarono. Due uomini armati fecero il loro ingresso, le loro armature erano lucide, i mantelli lunghi bianchi riportavano poi l'effige Waynwood ed uno di quelli annunciò "Miei Lord" attese lo sguardo benevolo di quelli seduti a tavola "Tod Ventregonfio, primo pescatore del castello. Chiede di conversare con voi" ce ne sarebbero state di cose da raccontare su quel tale - Ventregonfio - un popolano borghese, nato e cresciuto nel castello, da sempre leale ai Waynwood e lui come suo padre prima e suo nonno ancor prima faceva il pescatore nel lago. Il pescatore di pesce, il traghettatore all'occorrenza, il contrabbandiere secondo altri poiché in molti non si giustificavano se no la sua ricchezza. La verità non l'avrebbe scoperta nessuno, non era una cattiva persona, aveva il ventre gonfio perché da bambino era caduto nel lago e i suoi polmoni si erano riempiti di così tanta acqua che solo la Vecchia sapeva come aveva fatto a sopravvivere, anzi, forse lo Sconosciuto che non lo aveva voluto così giovane! L'uomo, basco tra le mani per segno di rispetto, si fece avanti cortese finché il Maestro non gli fece cenno e poi prese parlando "Miei Lord, ben trovati, sia lode a Casa Waynwood" il Maestro gli fece un secondo cenno, si conoscevano bene, non servivano tanti merletti in quella storia "Mi è stato riferito che la Corte starebbe vagliando quali cantieri intraprendere..." il Ciambellano sorrise "E' proprio vero quello che si dice Tod! I pescatori sono tutti pettegoli ed origliatori" il pescatore rise ma rispose "... il castello è piccolo, la gente mormora e mi sono detto... che sia la volta che riesco ad ottenere le finanze per sistemare il deposito delle imbarcazioni lacustri e costruire la pescheria?" ai tre alti della corte il messaggio giunse così, limpido, pulito, insomma diretto ma infondo? Non era meglio così? Jaime rispose "Una pescheria? Non stocchiamo già il pesce di acqua dolce sotto sale?" il primo pescatore avrebbe annuito aggiungendo "Lo facciamo, e lo conserviamo bene, ma insieme alle granaglie, alla frutta e a quanto altro viene colto nelle terre circostanti. Noi pensiamo sia necessario uno spazio più..." l'altro rispose "Più?" ed il pescatore "...adatto?!" mentre il Maestro, dall'alto della sua saggezza e maggio competenza svolgeva alcuni conti sulla pergamena. Alcuni istanti di silenzio riempirono la sala e la conversazione fin quando il Maestro non riprese "Direi che alcuni dragoni possano essere investiti nell'approdo lacustre... ma Tod... fate ordine per renderlo più accogliente. Andate, avrete i vostri denari" il Ciambellano non avrebbe battuto ciglio, infondo andava bene anche a lui e Ser Lancel non aveva gran voce in capitolo.
//879 parole
da scheda seggio ho 4 slot costruzione:
-Deposito imbarcazioni lacustri (produttivo)
-Pescheria (produttivo)
-Campo da giostra (militare)
-Stalle (militare)
tot cash spesi: 2000*4= 8000 dragoni |
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