Posts written by ~Kodiak~

  1. .
    Si si so già tutto, penso che ne farò uno a Dorne
  2. .
    Eh nell'ultimo periodo sto leggendo la ruota del tempo, forse farò un personaggio ispirato a Rand Al'Thor (Per chi sa di cosa sto parlando)
  3. .
    Mai ehehehehhe
  4. .
    Eh beh si torna sempre dove si è stati bene.
    Qualche tempo fa lasciai il forum per motivi in realtà personali (Depressione, sentimento di solitudine etc) poi quando questo periodo brutto è passato mentalmente non riesco a permettermi di tornare, ma nel frattempo le cose so cambiate e dopo l'ennesimo sollecito da parte di Albi mi sono deciso a ritornare.
    Eh nulla mi tocca aggiornarmi sugli avvenimenti di Westeros e Essos e poi decido che pg creare.
  5. .
    Nell'ultimo anno la vita di Robert era diventata un inferno, ma quello che aveva passato nelle ultime settimane era stato letteralmente un inferno, quando fù fatto schiavo ad Approdo pensò che non avrebbe mai più toccato il fondo come allora, ma quando il "mercante" di schiavi lo spinse sul palco e gli tolse il cappuccio Robert si sentì una merda, se prima era stato fatto passare solamente per una merce, ora era una merce vera e propria. Ci mise un po' a mettere a fuoco per bene vista la luce improvvisa dovuta all'oscurità del cappuccio. Appena tolto il cappuccio per un secondò penso di trovarsi su qualche patibolo, ma per fortuna (Se così si può dire) si trova veramente ad un mercato di schiavi.
    Si guardò intorno, ma non sapeva dove si trovava e non capiva assolutamente nulla di ciò che stava dicendo il banditore, riuscì ad intuire che lo stava presentando, riuscì a capire il nome di Lannisport ma oltre a questo non capì assolutamente nulla.
    Robert rimase affascinato dall'architettura del luogo, in tutti i suoi viaggi da soldato per Westeros non aveva mai visto uno stile d'architettura del genere, molto più bello da vedere rispetto al brutalismo architettonico degli edifici di Westeros, dopo aver dato un occhio agli edifici passò al pubblico, vide un pubblico abbastanza variegato, sia dal vestiario che dalle caratteristiche fisiche, c'erano grassi uomini scortati da guardie, belle ragazze palesemente prostitute e dei piccoli marmocchi che correvano tra la folla. Non si sforzò neanche di cercare qualche volto familiare, ormai era in un altro mondo, un mondo dove vigevano leggi diverse da quelle che era abiutato ad obbedire e dove si parlava lingue da lui mai sentite.
    Inizò l'asta, subito un uomo dai capelli bianchi e dalla pelle pallida fece un offerta, non riuscì a capire quanto avesse effettivamente offerto, ma teorizzò che si doveva trattare di un uomo valyriano, magari un parente dei targaryen, sarebbe stata la presa per il culo finale, farsi comprare da una delle persone che gli hanno rovinato la vita. Sperò in qualche altra offerta.

    Parole: 345
    Robert per ora sta la e aspetta che l'asta finisca, cercando in modo disinteressato qualche faccia familiare tra la folla sapendo già la risposta.
  6. .
    Dopo esser risalito sul carro, Robert tentò di prendere sonno, cosa che gli fù negata visto che a quanto pare presero una strada molto sterrata che fece ondeggiare il carro per tutto il tempo, rendendo una dormita impossibile.
    Ad un certo puntò il carro si fermò, e una voce l'intimò di scendere. Una volta fuori Robert potè vedere cosa lo aspettava, si ritrovarono in un recinto fatto dai carri e al suo interno delle casse aperte. "Ora tutti fate bel respiro, sgranchitevi le ossa…preparatevi e poi entrate in una cassa." Robert ebbe un brivido, sapeva che ad un certo punto sarebbe arrivata questa parte, ma non avrebbe mai creduto che quelle sarebbero state le sue casse.
    "Ma che modo è? Sarebbe stato più semplice impiccarci ad Oxcross! Non possiamo viaggiare come fossimo ortaggi!" Robert sentì il giovane pastore lamentarsi, cercò di avvicinarsi per zittirlo prima che qualcuno gli facesse qualcosa, ma un mercenario fù più veloce e lo mal menò facendolo cadere a terra, mentre il mercenario si lamentava ad alta voce, Robert gli diede una mano ad alzarsi.
    Senza lamentarsi Robert si calò in quella che sarebbe stata la sua cabina per molto tempo, prima di entrare si liberò per bene sapendo che una volta entrato non avrebbe avuto occasione per andare a fare i suoi bisogni, prese una boccata d'aria e si fece siggillare dentro.
    Privato della luce solare e di altri strumenti perse velocemente la cognizione del tempo, inizialmente la sensazione di essere rinchiuso in quella bara non lo fece prendere sonno, ma dopo un po si abituò alla mancanza d'aria e alla perdita di qualsiasi rispettabilità divenuto ormai pari ad una cassa di mele.
    Si era appena svegliato che un rumore catturò la sua attenzione e improssivamente la cassa fù aperta, la faccia che vide fù quella del solito mercenario, volto che nel corso del viaggio aveva imparato ad odiare.
    "Ora siete liberi di mangiare, bere e pisciare, ma per fare quest’ultima dovete essere accompagnati tre per volta sul ponte. Presto vi distribuiremo da mangiare, là trovte alcuni secchi di acqua dolce." Robert per un momento gli parve di essere di nuovo libero, poteva finalmente essere un essere vivente, essere vivente schiavo ma comunque un essere vivente.
    Passò quei giorni in mare finalmente in pace, non aveva mai solcato i mari su una nave, e anche se passò la maggior parte del tempo nella stiva, gli parve anche di avere dei momenti di pace in quello che da tempi era diventato un inferno di vita.
    Robert in quel tempo ebbe anche l'occasione di scambiare qualche chiacchiera con i suoi compagni di disavventura, ma non si andava oltre ad uno scambio di battute, nessuno aveva voglia di parlare, sopratutto con l'uomo che li aveva portati in quell' inferno.

    Parole:461
  7. .
    1) Si confermo
    2) Essendo in viaggio non so quando effettivamente arriverà ad Essos.
    3)Si Robert sta per essere venduto come schiavo

    Inviato tramite ForumFree Mobile

  8. .
    Quando seppe di sua madre, Robert per un secondo si sentì la gambe cedere, ma questa cosa passò subito visto che aveva già messo inconto questo scenario.
    "Certo padre, resterò vivo, e quando tornerò apriremo una nuova fucina insieme e ci faremo una nuova vita, non temere per me sono già sopravvissuto agli inferi, piuttosto vedi di restare invita te e di badare a quello che resta della nostra povera famiglia."
    Mentre abbracciava per l'ultima volta sua padre, Robert sentì qualcosa cadergli nella tasca del vestito, sapeva che sarebbe stato qualcosa di utile, ma per sicurezza non controllò immediatamente di che cosa si trattasse.
    Finito di salutare il padre senza fare resistenza salì su uno dei carri messi a disposizione dai mercenari, e si fece mettere in cante. Viaggiarono praticamente tutto il giorno, Robert non disse nulla, rimase tutto il tempo del tragitto a guardare il "pavimento" del carro, quando finalmente si fermarono e furono fatti scendere Robert subito andò a liberarsi, per un secondo pensò che sarebbe stata una cosa intelligente tentare una fuga, ma chi lo avrebbe seguito? Tutte le persone che gli erano andate dietro nei suoi piani erano puntualmente morte, e forse in cuor suo Robert preferiva andare dall'altra parte del mondo piuttosto che restare su quel continente che gli aveva recato solamente dolori, forse Essos sarebbe stata la svolta per il Liars, forse lì avrebbe avuto la sua occasione di diventare nobile e diventare qualcone, su Westeros era semplicemente diventato l'ennessimo contadino che cerca di diventare lord.
    Finito di liberarsi si mise seduto poco distante dai suoi carcerieri, non osò chiedere del cibo ma dopo giorni la fame si fece sentire di nuovo, ma di certo non voleva infastidirli, sono comunque dei mercenari che ammazzano e stuprano come se niente fosse, decise di stare buono per una volta.

    Parole:303
    In questo momento Robert sta seduto ad aspettare qualcosa.
  9. .
    "Non lo shembrashti quando per la prima ci shiamo vishti, ma shei shaggio. " Disse l'essossiano a Robert, e come risposta a bassissima voce gli rispose con un grazie spuntato tra i suoi denti.
    "Così funziona la vita, quando si abbassa la guardia anche una sedia può essere pericolosa." Ironizzò sulla frase del mercenario.
    "Capisco perfettamente, e si so cosa sono le banche, ne ho già sentito parlare." Robert in quel momento teorizzò che sarebbe tornato ad essere un mercenario o comunque uno schiavo a servizio di qualche ricco di Essos, in quel momento gli andò bene visto che l'alternativa era farsi giustiziare difronte al resto del suo villaggio, fù per un momento anche soddisfatto, grazie a quelle sue poche parole verso il comandande prima della battaglia era riuscito a salvarsi dalla una morte dolorosa.
    "Capisco perfettamente..." Disse Robert con un filo di disgusto, gli stupri erano uno dei crimini peggiori che un uomo potesse fare, e di certo quella sua compaesana, che al momento non riuscì a riconoscere, non si era gettata dalle braccia del mercenario volontariamente, ne fù felice al comprendere che anche lei sarebbe venuta con lui.
    Poi il mercenario lo congedò, dicendo che sarebbero partiti proprio quel pomeriggio rivelando anche il suo nome. "Si il mio ottavo dio, chissa se un giorno ci rivedremo mai." E mentre si faceva trascinare fuori dalle stanze pensò tra se e se Sarà meglio per te Rorro, perché la prossima volta ti ritroverai una lama nella gola.
    Fù portato in quello che sembrava essere un recinto composto da guardie armate di lancia, dove al suo interno erano imprigionati i suoi compagni di cella.
    Fù tempestato dalle domande di un suo ex soldato, una sua vecchia conoscenza di Oxcross che un tempo era un semplice pastore.
    "Oggi dovete gioire, le nostre vite sono state graziate, il nostro coraggio e la nostra abilità nel combattere sono state notate, e c'è stato proposto di diventare delle guardie ad Essos" Robert si inventò tutte quelle storie sul momento, anche perché molto probabilmente sarebbero diventati schiavi una volta arrivati nell'altro continente. "Questa era l'unica opzione, anche perché agli occhi del re siamo ancora un pericolo, ma non temete un giorno torneremo e avremo la nostra vendetta." Detto questo si congedò un secondo, avendo notato il padre tra la folla al di fuori della cerchia di guardie. Si avvicinò il più che potè, "Padre... sono stato una delusione, ho distrutto la nostra famiglia, ho fatto radere al suolo il nostro villaggio, tutto per delle stupide idee, lo so che non potrai mai perdonarmi ma sappi che tutto quello che ho fatto, l'ho fatto solamente per permetterci di scalare i gradi della società... ora devo partire, ma ti assicuro che questo non è un addio, tornerò prima o poi, e vendicherò la nostra famiglia" Aspettò che il padre gli rispondesse, con gli occhi pieni di lacrime, sapendo che molto probabilmente non lo avrebbe più rivisto.

    Parole: 487
  10. .
    L'essosiano spiegò interamente il suo piano a Robert, e in tutto questo nella testa di Robert vigeva una sola domanda, "perché tutto questo?", perché mai dopo una battaglia così sanguinosa, quel mercenario, e ripeto un mercenario e non un lord o un cavaliere d'onore, voleva essere così misericordioso per quel ragazzo di poco valore chiamato Robert Liars? Robert non aveva nessuna taglia di valore, doveva semplicemente morire per la tranquillità di quelle terre. Ci doveva essere per forza di cose un secondo fine, sennò tutto questo non avrebbe avuto un senso, per un secondo gli sembrò di essere quasi in uno strano sogno, in cui le cose non hanno minimamente senso e pare essere impossibile che queste siano collegate tra di loro in qualche modo.
    L'essossiano gli porse il pugno, per farsi braciare l'anello, "Apprezzo la tua offerta, riuscirò a convincere i miei uomini, a quanto pare sono abbastanza bravo a convincere le persone a fare delle follie, sono riuscito a convincere questi quattro contadini a sfidare un intero regno... ti sono grato per aver deciso di risparmiari anche a tuo rischio, ma prima di accettare voglio sapere perchè fai tutto questo, non riesco a trovare il senso di tutto ciò"
    Aspettò che l'essossiano gli spiegasse le sue condizioni, la sua in realtà era pura curiosità, di certo non voleva morire in quel momento, in ogni caso avrebbe baciato l'anello dell'essossiano. Anche se ovviamente, continuava ad odiare quell'uomo, l'odio verso il mercenario era maggiore dell'odio che provava Robert nei confronti del Re e dei tutti i suoi lecchini.
    Dopo averlo fatto, si ricordò della ragazza sul letto e si girò verso di lei, "Se posso chiedere, chi è quella ragazza? Tua moglie, una tua amante?" Forse aveva fatto una domanda personale, alla fine l'essossiano poteva cambiare idea da un momento all'altro e giustiziarlo da un momento all'altro. "Guarda lascia perdere, ti chiedo scusa per la domanda."

    Parole:306
    Scusa il ritardo...
  11. .
    Ciao fresco benvenuto

    Inviato tramite ForumFree Mobile

  12. .
    Per la seconda volta in quell'anno, Robert era finito chiuso in gabbia, e come la scorsa volta era stato messo in gabbia al seguito di un assedio finito in disfatta.
    Era giorni che si trovava nelle segrete di quello che per un piccolo lasso di tempo era stato il suo castello, insieme a lui c'erano altri suoi ex soldati, ogni tanto li sentiva parlare tra di loro, ma da quando era stato messo in cella se ne stava in silenzio.
    I primi giorni di prigionia li aveva passati a piangere, non per se stesso e neanche per il villaggio, ma per la sua famiglia che era sicuro non avrebbe mai più rivisto, e soprattutto era certo che è stata uccisa nel modo più orribile possibile.
    Poi dopo un po' di tempo se ne fece una ragione, tanto era sicuro che da un giorno all'altro sarebbe arrivato il momento della sua esecuzione, molto probabilmente sarebbe avvenuta nei pressi di Oxcross, di certo non lo avrebbero portato fino ad Approdo, alla fine era l'ennesimo popolano che ha provato a diventare grande.
    Ormai aveva perso la cognizione del tempo, si sapeva quanti giorni erano passati ma le giornate sembravano lunghissime e allo stesso tempo cortissime, uno per la mancanza di appetito e due perché chissà come la cucinavano quello schifo che i mercenari chiamavano "cena".
    Ad un certo punto la luce nelle prigioni cambiò e otto mercenari armati di bastone si palesarono, consegnarono a tutti una ciotola con della pappa di avena, Robert ne mangiò a malapena la metà, poi la lasciò ai suoi compagni di cella che subito questa sparì dalla vista di Robert, stava per tornare a pensare alla sua esecuzione quando una voce da lui subito riconosciuta si fece sentire. "Mangiate ora! Shono un dio clemente, il foshtro ottafo Deo!"
    Robert capì cosa stava per succedere, oggi doveva essere il giorno della sua esecuzione, sennò perché sarebbe dovuto venire il capo dei mercenari in quelle sporche celle. Cominciò a fissare il mercenario con uno sguardo d'odio intenso, quando questi lo vide accennò ad un sorriso e Robert tentò di replicare, tentando di sembrare ancora orgoglioso della sua impresa mal riuscita, ma non disse nulla all'essosiano.
    "Come ti shenti? Hai ancora la forsha di alsharti?" Disse il mercenrio avvicinandosi alla cella, Robert senza dire nulla ma con molta difficoltà si alzò a fatica reggendosi alle sbarre della cella. "A quanto pare si..." rispose Robert.
    "Tuo padre chiedefa di pagare per i tuoi pashti…non potevo fare ecceccioni però, lo capisci…
    Foglio che ora tu mi shegua…foglio farti federe una cosha…foglio che ascolti una proposta… "
    A Robert gli si spalancarono gli occhi dallo stupore, suo padre? Questo significava che era ancora in vita, Robert pensò che la cosa era ovvia visto che suo padre era un fabbro, e i fabbri sono sempre utili in un armata. "Va bene... voglio sentire la tua proposta." Disse Robert deciso, non riusciva assolutamente a capire cosa volesse il mercenario da lui, alla fine era alla sua mercé, era un semplice popolano e di certo non valeva tanto come riscatto.
    Fù fatto portare fuori dalle celle insieme ai suoi compagni, ma a differenza degli altri che furono portati al difuori del piccolo castello, Robert fù portato nella vecchia sala di Lord Bettley, capì subito che quello doveva essere il fulcro del potere decisionale dei mercenari, vide una ragazza rannicchiata sul letto, ma non riuscì bene a capire chi fosse, cercò di guardarle il viso. Lo portò alla balconata, "Inginocchiati pure she ti fa fatica shtare in piedi…guarda she riesci a guardare, altrimenti sharò io a contarti quell che la tua gente ha coshtruito…", era oggettivamente debole Robert, ma per non sare a terra si appoggiò alla balconata per poter restare in piedi, le desolazione lo conquistò quando vide il suo villaggio raso completamente al suolo, era praticamente irriconoscibile, solamente le mura riuscivano a far comprendere a Robert che quello doveva essere Oxcross.
    "Ascoltami ladro di fillaggio. Quella è la tomba della tua rivolta. Là tutti I tuoi morti sono stati ammasshati. Là dentro ti dofrei gettare e bruciare fivo asshieme ai tuoi deboli compagni…Shareshti d’accordo? O fuoi shentire la sheconda shtrada?" Non capiva, perché tutta questa premura da parte del mercenario? Quando aveva visto la balconata Robert aveva pensato che da li a poco sarebbe stato impiccato e mostrato al restante popolo di Oxcross come simbolo della rivolta fallita, quale doveva essere la seconda strada? "Certo... voglio sentire questa tua seconda strada..." Disse Robert curioso e allo stesso tempo intimorito.

    Parole: 752
  13. .
    Ciao Fresco benvenuto

    Inviato tramite ForumFree Mobile

  14. .
    Una volta entrato nelle mura dell'ormai sconfitto villaggio, lo spettacolo che gli si presentò fù dei peggiori, bambini morti per le strade, sangue sparso ovunque, mercenari che si erano già dati al saccheggio e agli stupri.
    Robert inizialmente pensò d'intervenire in soccorso dei suoi concittadini, ma non lo fece, il suo obiettivo era salvare la sua famiglia. Ragionamento da vigliacco, ma ormai Robert aveva perso, sarebbe passato alla storia come un misero contadino ribelle che ha fatto la giusta fine, tantovale cercare di salvare la sua famiglia e cercare di allontanarsi il più possibile da quel paese.
    Vide molte persone tentare di rifugiarsi dentro il piccolo maniero, cosa molto stupida visto che avrebbe ovviamente attirato tutte le forze nemiche in quel punto, senza neanche una possibile via di fuga per chi ha deciso di chiudersi dentro, infatti prima della battaglia ha lasciato la sua famiglia dentro la propria casa e non dentro al maniero.
    Mentre stava correndo sempre con scudo e spada in mano, uno dei mercenari si scagliò contro di lui, disse pure qualcosa in qualche strana lingua ma Robert non riuscì a capirla.
    Era armato di mazza e di scudo in legno, il mercenario alzò la mazza puntando alla testa di Robert. Robert instivamente alzò lo scudo col braccio destro, tentando di parere il colpo, nel caso ci fosse riuscito avrebbe subito contrattaccato tentando un affondo con la daga nella sua mano destra, cercando di puntare al centro del petto e cercando di andare più in profondità possibile.
    "Brutto figlio di puttana prendi questo!" Disse Robert con tutto l'odio del mondo, se il contrattacco di Robert avrebbe poi ucciso il mercenario essossiano, il Liars si sarebbe subito rimerso in corsa verso la sua casa, in caso contrario avrebbe aspettato comunque una risposta da parte del suo avversario.

    Armature di Robert:
    Elmo di ferro: Riduzione danno 3, peso 2.
    Scudo in ferro: Att6 dif 10 peso 7.
    Daga in stagno: Att 4 dif 2 peso 2.
    Armatura in cuoio: Riduzione danno 2 peso 1.
    Stivali in cuoio: Riduzione danno 1 peso 0.


    PARATA=4*31/10 + 1*3 + (10*(1+1)/2)=25,4
    ATTACCO=4*31/10 + 2*3 + (4*(1+1)/2)=22,4
  15. .
    Ciao benvenuto!

    Inviato tramite ForumFree Mobile

180 replies since 4/3/2018
.