Si muore un po' per poter vivere

Quest Edwin + Corinna

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    Corinna non staccò gli occhi da Vendetta nemmeno da un secondo.
    Dafyn parlava, parlava, parlava...
    Per gli Antichi Dei, non sembrava essere in grado di tacere nemmeno per un secondo.
    E la vedeva, quella povera pantera, affannarsi disperata per soddisfare le richieste della compagna umana ma in quella situazione era terribile poter lavorare...
    Corinna strinse i pugni, e inevitabilmente Bucefalo percepì la rabbia della padrona dalla tensione delle redini. Corinna attorcigliò le redini intorno al pugno e questo le accorciò inevitabilmente, portando il morso del cavallo a ledere sugli angoli della bocca. Nitrì, parecchio infastidito, scuotendo la testa e sbavando.
    Corinna era troppo in tensione per accorgersi che l'animale non stesse bene, era lei in primis ad essere nervosa.
    Tutto quel latrare dei cani, i cavalli, Dafyn...
    Era impossibile lavorare così.
    Avrebbe voluto entrare nella mente di Vendetta, ma troppi testimoni erano presenti e il rischio era troppo grosso.
    "Dafyn..."
    ringhiò la rossa.
    "O taci o la prossima vittima di oggi sarai tu."
    Lo fulminò con una occhiataccia, mostrando come tutto quello le stesse dando parecchio fastidio. Incredibile come, forse a forza di stare con quel gatto cresciuto troppo, anche le espressioni di fastidio e di rabbia stessero sempre più diventando...ferali.
    "Non riesco a tollerare le tue parole da agnello senza neanche un bicchiere di vino. Vai ad ammorbare qualcun altro con i tuoi dubbi sul mio conto, ora ho da lavorare."
    Spronò Bucefalo per farsi più avanti, chiedendo a Vendetta di seguirla.
    Se fossero riusciti a distaccarsi almeno un minimo dal marasma delle persone che li seguivano, avrebbe richiesto nuovamente a Vendetta di fiutare l'aria per almeno tracce di sangue o cavallo...
    "Lo so amica mia che ti sto chiedendo la luna... ma non lo farei davvero se non fosse necessario."
    Il legame che le legava era così forte che sembrava oltrepassare le barriere linguistiche a tal punto che la pantera annuì.
    Bastava una minima traccia di sangue o di zoccoli di cavallo... alla fine se l'aveva uccisa avrà avuto gli abiti impregnati di sangue? o almeno l'odore di esso...
    Bastava un nulla, bastava poco per dare speranza a quelle ricerche disperate.

    "Questa ci tornerà utile..."
    Horb ispezionò la cassa personalmente, attento a toccare gli oggetti il meno possibile.
    Prese personalmente la fialetta e la mise in borsa. Richiuse la cassa con grande attenzione e si rivolse agli altri uomini con lui.
    "Questa va direttamente al castello. Ci sono abiti, e robaglia varia... dubito che siano del porcaro, ma vale la pena vedere se li riconosce e se possiamo far risalire a chi ha fatto questo pettine e a chi l'ha venduto."
    Quella boccetta era troppo strana... se la sarebbe tenuta con sè, per evitare che andasse perduta o ancora peggio, rotta nel trasporto. Sarebbe sicuramente interessato a Corinna...

    460 parole


    Edited by Cioffa - 6/4/2024, 11:37
     
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    Il locandiere di turno non ebbe scelta se non aprire le porte della cantina e condurre il suo signore giù per le scale sotto lo sguardo paralizzato degli armigeri Vance.
    Le umide cantine, colme di barili e damigiane, erano già illuminate dalle fiamme incerte di alcune candele. Non appena il suono dei passi di Edwin si fece udire su quelle scale, diverse figure scattarono in piedi, ma tirarono come un sospiro di sollievo riconoscendolo.
    Il Roote le conosceva, forse non immediatamente, ma quelle erano donne molto familiari, erano le donne che avevano condiviso con lui il viaggio verso le Cascate, erano le novelle mogli o promesse dei soldati nordici di Corinna e Osmund, puttane o ingenue giovani rimaste legati ai soldati stranieri durante la loro permanenza alla Capitale.
    Gli Dei siano grati, temevamo ci fosse del pericolo quando ci hanno detto di venire qua sotto. Vi ha detto Ser Vance di venire a prenderci?
    Non sembravano essere tenute contro la loro volontà, ma perché?
    L’avete arrestata? E’ sicuro per noi milord?
    Tante domande, e la persona che avrebbe dovuto rendere delle risposte era impegnato a cercare l’assassino assieme a Corinna.
    C’è un problema milord-avrebbe chiamato una voce da su per le scale
    Una volta dato il permesso, sarebbe sceso uno della milizia locale per sussurrargli un’ulteriore seccatura: Ryman stava frustando qualcuno in mezzo alla strada.
    Oh-oh bye

    Dafyn aveva incassato l’ennesimo rifiuto di comunicazione con una smorfia sdegnata, permettendo a Corinna di isolarsi con la sua pantera mentre lui si ricongiungeva al resto della battuta di caccia.
    Alla fine, sarebbe stato l’udito di Vendetta, liberato dal piagnisteo del Vance, a trovare una dignitosa traccia: singhiozzi di pianto. Mescolati con lo scorrere di quello che forse era proprio il Tumbler ed inudibili a quella distanza, ma sembravano proprio singhiozzi!
    Vendetta avrebbe quindi potuto condurre Corinna attraverso la selva e su per ripide e faticose salite che le sue zampe feline non avevano problemi a percorrere, ma che per Bucefalo sarebbero state proibitive.
    Se Corinna avesse deciso di prendere il percorso più lungo a cavallo sarebbe stato impossibile non coinvolgere anche Dafyn ed il resto degli uomini, se invece avesse scelto di seguire Vendetta per quella tortuosa arrampicata, sarebbe arrivata in breve tempo da sola.
    La destinazione? Una radura simile a quella osservata attraverso gli occhi di volatile la mattina precedente, forse proprio quella dove Dafyn le aveva dato appuntamento. Là, sulle sponde del Tumbler, che precipitava più a sud nei pressi del castello, Eve Frey riposava su di un sasso, singhiozzando sconsolata sotto lo sguardo di un uomo in armatura. Sembrava in salute e l’uomo, che dava le spalle alla selva dalla quale Vendetta e Corinna* osservavano, sembrava sorvegliarla ma non la teneva legata o costretta in altro modo. Un cavallo si abbeverava al corso del fiume, sellato e pronto a ripartire.
    *Se decidi di andare a piedi, altrimenti giungi a cavallo presso la radura assieme a Dafyn&Co.

    scadenza:17/04
     
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    A giudicare dalle reazioni degli armigeri di Vance, Edwin era stato abbastanza chiaro. Nessuna ritorsione, e adesso non potevano più nascondere nulla.
    Ringraziando nei suoi pensieri Fryden, il cui intervento stava portando al disvelamento di qualche arcano, Edwin seguì il locanderie, discendendo nella cantina. Alcune candele erano già accese, ciò voleva dire che effettivamente c'era qualcuno qui sotto, e ci era rimasto per non poco tempo.
    Ci aveva preso e, soprattutto, la storia di Fryden si era rivelata esatta. Aveva riconosciuto i volti delle donne, erano coloro che avevano seguito l'esercito del Nord, quando erano partiti da Approdo del Re. Alcune erano prostitute, altre semplici giovani, tutte legate a qualche soldato. Beh, non poteva biasimarle, visto l'inferno che era diventato quel posto, quella città.
    Stavano bene, non sembravano legate e, da ciò che avevano detto fin da subito, non erano state trascinate qua sotto a forza, scalcianti, ma bensì erano state fatte rifugiare nella cantina, in allerta, da Ser Vance.
    << No, non è stato lui a dirmelo. In tutta verità, non mi ha detto proprio un bel niente.>>
    Quell'uomo stava andando tre volte oltre il minacciarlo o l'essere viscido e fastidioso. Stava tentando di imbastire qualcosa: ha fatto nascondere le donne sotto la locanda, ma non ha ritenuto degno di nota il che cosa avesse visto, portandolo a compiere questa decisione, dato che Edwin era stato all'oscuro di tutto. L'aria di colpevolezza, anche solo parziale, stava iniziando a virare verso il Vance, che avrebbe dovuto rispondere presto delle sue prese d'iniziativa.
    << Purtroppo no, non abbiamo ancoraarrestato l'aggressore di Lady Leonarda, è per questo che ci sto lavorando. Quindi, per il momento rimanete qui, al sicuro. Cercherò di risolvere la cosa più in fretta che pot->>
    Ovviamente qualche bastone doveva finirgli tra le ruote, un imprevisto indesiderato. Decisamente indesiderato, dato che, stando a quanto diceva il miliziano, Ryman si era messo di punto in bianco a frustare qualcuno in "pubblica piazza".
    Neanche un'esclamazione venne esalata, ma gli occhi di Edwin erano visibilmente furenti.
    Una volta assicuratosi che le donne stessero ancora bene, Edwin corse subito fuori dalla locanda, in cerca di quel folle di Ryman. Aveva esaurito la scorta delle cordialità per lui.
    Una volta trovato, si sarebbe avvicinato a passo spedito e, senza annunciare il proprio arrivo, gli avrebbe strappato via la frusta di mano, per poi iniziare a parlare con voce iraconda, seppur controllata tanto quel che bastava per essere ferma come la pietra. Non gli avrebbe lasciato parlare fin quando lui non avrebbe finito.
    << COSA STAI FACENDO!?
    Le è dato di volta il cervello, Ryman!? Come le è venuto in mente di mettersi a frustare un uomo, davanti a tutti e sicuramente senza prove concrete e definitive che sia lui quello che cerchiamo!
    Mettiamo bene in chiaro una cosa: siete nel mio seggio! Se sospettate di qualcuno, colpevole o meno che si riveli essere, dovreste avvisarmi, scortarlo da me, illeso a meno che non subentri giusta causa, e dovreste consultare me per decidere il da farsi, invece di fare di testa propria!
    Non tollererò altri colpi di testa senza il mio permesso! >>

    Un respiro profondo, prima di rivolgersi alla persona seviziata. Doveva essere stato abbastanza chiaro, ma meglio essere sicuri, specie dopo ciò che aveva subito.
    << Non ti frusteremo più, di questo non devi preoccuparti. E ti chiedo scusa per l'azione avventata di Sir Ryman qui presente. Ha perso un parente ed ha agito d'istinto e, spero, di cuore.>>
    E avrebbe dovuto ringraziarlo di questa piccola nota a piè di pagina per non farlo sembrare un totale mostro. Poteva capire che la perdita di un familiare potesse accecare il raziocinio, ma bisogna sempre cercare di tenere le redini salde più che si poteva. E soprattutto, aveva una popolazione da tranquillizzare.
    << Però, devo chiedertelo: perché Ser Ryman ti ha portato qui ed iniziato a frustare? Se sai qualcosa riguardo all'aggressione di ieri sera, se hai visto qualcosa di inusuale, ho bisogno che tu me lo racconti. Ho un intero paese da tenere al sicuro.
    Se invece sei colpevole di qualcosa, ti conviene confessare fin da subito, e non sarò costretto a punirti duramente.>>

    Non gli piacevano quelle due ultime parole. Ma scovare l'assassino aveva la priorità su tutto il resto. Non poteva essere troppo morbido con nessuno, in questo momento.

    717 parole.
    Edwin si assicura che le donne in cantina stiano bene, poi corre da Ryman, gli strappa via la frusta e gli fa una lavata di capo. Poi si rivolge all'uomo frustato e anche se gli promette di non fargli altro male, gli chiede perché sia stato fermato e punito.
     
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    C

    orinna sapeva di doversi fidare di Vendetta.
    L'animale aveva sentito qualcosa, e doveva credere che fosse la strada giusta. Lei ancora non sembrava sentire quello che aveva captato l'udito di Vendetta, ma tutto faceva presagire fosse la chiave di svolta per tutto.
    Scese da cavallo, lasciando l'animale libero di pascolare in serenità. Corinna conosceva Bucefalo abbastanza da sapere che se lo avesse legato a un albero per poi allontanarsi sarebbe stato in grado di sradicare di netto l'albero pur di seguirla. Sperò che l'erbetta fresca e la calma del bosco fossero un diversivo abbastanza forte per l'animale per lasciarlo libero.

    E poi aveva sempre imparato una cosa molto importante, in quegli anni di vita: un cavallo che torna a casa senza cavaliere è sempre sinonimo di pericolo. Se fosse stata in pericolo, avrebbe sempre potuto provare a scacciare Bucefalo verso il castello, nella speranza che qualcuno si allertasse.
    Piegò le redini del destriero in modo tale che cascassero morbide sul garrese.

    «Stai qui bello... stai attento. »


    le venne naturale da dire, quasi come se fosse un bambino a cui la mamma faceva le raccomandazioni prima di uscire di casa.
    Bucefalo piegò la testa confuso da quelle parole, e non sembrò particolarmente contento della situazione. Forse aveva percepito il nervoso del momento, la tensione nell'aria e sembrava agitato almeno quanto le altre due creature.
    Corinna prese dalla sella le armi e non ci pensò due volte prima di perdere di nuovo quella flebile traccia.
    Bucefalo cercò di seguirla lungo il sentiero ma la stazza imponente del cavallo da guerra era tale che i rami e le radici degli alberi gli impedivano qualsiasi movimento. Con tutta la sua buona volontà cercò di sfondare il muro vegetale che lo separava dalla sua cavallerizza, ma senza riuscirci.
    Nitrì con tutto il suo disappunto, e indietreggiò.
    Corinna lanciò uno sguardo nella sua direzione, per vedere se si fosse fatto male. Ma il cavallo sembrava intonso, stava girando in tondo nervoso come un cane da caccia prima della partenza, scalpitando e sbuffando, o volendo come un bambino capriccioso che veniva messo in punizione.
    Pestava il terreno con gli zoccoli anteriori, mostrando una frustrazione visibile. Riprovò un altro paio di tentativi di seguire Corinna, ancora invano.

    «Gli passerà... speriamo che questo nervoso gli faccia compagnia fino a quando non torno indietro. »



    Armi un pugno, camminando bassa e con le ginocchia piegate, seguì il felino lungo la traccia che aveva individuato.
    Il percorso era impervio, con alberi secolari che si erigevano verso il cielo come guardiani silenziosi della foresta. Le fronde intrecciate formavano un tetto verde che filtrava appena la luce del sole, creando un'atmosfera ombrosa e misteriosa. Il sentiero era effettivamente complicato per Corinna da percorrere, dovendo stare attenta a non far rumore e non farsi vedere, mentre Vendetta sembrava molto a suo agio. Il suolo era coperto da un tappeto di foglie secche che scricchiolavano sotto i piedi di Corinna, mentre il fruscio dei rami al vento accompagnava il loro avanzare. Vendetta in confronto sembrava solo un'ombra, una allucinazione di un cacciatore. Si muoveva senza nemmeno respirare, Corinna lo sentiva che stava tesa come una corda di liuto.
    Volenti o nolenti, entrambe si erano messe in posizione da caccia, e la preda non sembrava lontana.

    I singhiozzi erano sempre più forti e Corinna sapeva di aver fatto centro.
    Dopo diversi minuti, che sembravano ore tanto il tempo sembrava distorto, vide una scena che da una parte la fece gioire, ma dall'altra parte le fece sorgere ancora più domande.

    Era stato lui quello che aveva ucciso la ragazza di prima? Lo stesso che aveva rapito anche questa? O si trattava di un complice o addirittura di due persone del tutto ignare l'una dell'altra... ma soprattutto quale era il piano? Doveva venire a sapere il più possibile di quella situazione e quindi decise per optare per la via meno violenta possibile. Se voleva scoprire cosa era successo a Leonarda, avrebbe dovuto catturare l'uomo e interrogarlo.
    E ovviamente liberare la poveretta rapita, certamente.

    Se Corinna fosse riuscita, si sarebbe cercata di avvicinare quanto bastava per essere nel raggio di portata per colpirlo. Voleva avvicinarsi abbastanza per dargli la sensazione di non poter scappare, ma al contempo senza palesemente puntargli un'arma contro.
    Fece cenno a Vendetta di fare il giro e porsi dalla parte opposta, puntando Eve.

    «Vi siete forse persi? »







    721 parole
    Inventario al momento:

    1. Calzettoni di lana (+10% Res freddo)

    2. Scarsella bianca (+7 Attrazione, +2 posti zaino)

    3. Stivali cuoio da uomo (+5 Attrazione, +15% Res freddo)

    4. Corazza donna serpente (Rid danno 9, peso 6)

    5. Corno da caccia

    6. Arco lungo (10 atk, peso 6)

    7. Frecce in metallo (2 atk)

    8. Pugnale Forrester (nascosto negli stivali, 7 atk, 2 dif, 2 peso)

    9. Ascia in ferro (11 atk, 5 dif, 8 peso)

    Lo spadone a due mani rimane legato in sella dato che penso possa darmi fastidio dovermi muovere in maniera silenziosa e con una certa agilità.


    Edited by Cioffa - 1/5/2024, 13:12
     
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    Ryman%20Frey
    Ryman Frey
    R3 Liv18 Marz/Impud

    Dip10
    Marz 118
    Amm 40
    Int 38
    Con 40

    Intimidazione Edwin > Ryman
    CITAZIONE
    [ Giudizio mod+ 86/2 + 61/4 + 23/2] - [Giudizio mod + 10/2 +118/2]
    = (Gmod + 70) – (Gmod’’ + 64)= 81-70 = 11 Intimidazione parzialmente riuscita; Ryman non è convinto ma nemmeno reagisce violentemente al tuo tentativo di sminuirlo


    Ryman non sembrò particolarmente impressionato dalla ripassata di Edwin, limitandosi a lasciarlo finire e lasciargli il miserabile che giaceva disteso sul ciottolato a schiena scoperta.
    Ti sei tenuto una serpe non in seno, ma proprio nelle mutande Lord Roote - sbuffò Ryman mentre tutto quello che Edwin riusciva a carpire dal ferito erano lamentele e gemiti
    Questo conciatore si è lasciato sfuggire di aver delegato la cattura di prede ad un cavaliere in cambio di provviste essenziali. Gli si era frenata la lingua ma l’abbiamo sciolta…dice che stava nascosto quasi all’ombra del castello, in una stalla da chissà quanto. -spiegò Ryman mentre i suoi armigeri ed i miliziani di Edwin si squadravano con non poca tensione.
    Si tratta delle mie cugine Lord Edwin. -aggiunse l’omone facendo un passo verso Edwin ed il paesano ferito - E se voi siete signore di questo castello, ricordate che mio nonno è signore di tutte le Terre dei Fiumi. Io non so come abbiate guidato i vostri uomini a Driftmark, ma quando i pedoni tentennano a obbedire, io li frusto. Così come si usano gli speroni a cavallo od il nervo sui buoi: è per il loro bene, non sanno la direzione e bisogna istruirli.- fece un altro passo giungendo a pochi palmi dal Roote.
    Ci siamo chiariti? - grugnì arricciando il naso - ora gradirei andare a vedere questa stalla…

    CITAZIONE
    portr-16908449411905
    ??? Liv 15

    Dip 20
    Mar 95
    Amm 20
    Int 35
    Con 30

    Furtività Corinna > ???
    [Giudizio mod + 56/2 + Liv competenza Spionaggio*2 + 1*4 + 100] - [Giudizio mod + Liv 2*4 + 0*4 + 35/2]= 108 Furtività Riuscita senza dubbio

    La prima reazione dell’uomo in armatura fu una fragorosa bestemmia, appropriatamente censurata alle orecchie delicate di Corinna dall’urlo di Eve, la quale finì in acqua per lo spavento. L’uomo in armatura aveva i capelli rasati corti, la barba incolta e diverse cicatrici ad arricchirne il volto. Era vecchio per essere in armatura, certamente sopra i trent’anni.
    Chi cazzo è questa strega? - il cavaliere indietreggiò, chiaramente tentando di avvicinarsi al cavallo o alla sella alla quale era sistemata una spada di dimensioni considerevoli. Si fermò però rapidamente, forse consapevole di essere a portata di eventuali colpi a tradimento, o forse per la presenza del gattone.
    La…aahhh…Forrsssttr- annaspò la Frey mentre tentava di guadare fuori dal fiume.
    Permettetemi di ripescarla…Forrester - grugnì quindi l’uomo indicando con il naso Eve. Il tono era calmo, lo sguardo calcolatore, le mani pronte, aperte, leggermente di fronte a lui. Nel suo cranio ingranaggi stavano girando per capire come neutralizzarla, questo era certo.
    Sarebbe spiacevole se tornasse al castello precipitando dalle cascate
    Scadenza 4/05 considerando le feste.
     
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    Di certo non si aspettava di mettergli paura. Quell'uomo era l'incarnazione umana di un mulo ingrassato: cocciuto, fin troppo sicuro dei suoi metodi come delle sue idee. In più aveva le maniere non troppo distanti da quelle di un cinghiale e, per finire, era lesto a ricorrere ai mezzi violenti come un cane con la bava alla bocca. Quest'ultimo sentimento lo poteva anche comprendere, data la situazione...finché fosse stato tenuto a freno come si deve. Quello che non era per niente successo, a giudicare da come era stato ridotto il poveruomo.
    Edwin, fin da quando suo fratello gli aveva fatto quella dovuta strigliata a Delta delle Acque, aveva imparato a non controbattere se non ne poteva trarre qualcosa. Lo sguardo comunicava la sua fermezza nelle idee espresse, ma avrebbe lasciato correre il Frey. Piuttosto, un'attimo del suo sguardo fu rivolto ai propri uomini per intimargli di stare fermi e non iniziare a litigare con gli armigeri di casa Frey.
    Anche avvicinandosi così tanto, Edwin rimase fermo come un sasso, l'espressione che non cedeva. Poteva anche essere il nipote del gran signore di tutti i Fiumi, ma ciònonostante era il Roote a star prendendo il posto del Maestro d'Arme, assente. E rimaneva dunque dell'idea che raddrizzare le persone al minimo tentenno, come si faceva come i cavalli o con il bestiame, non doveva essere la prima opzione da usare. In effetti, su una cosa Ryman aveva ragione: non sapeva come aveva condotto le truppe a Driftmark e ne come aveva salvato Lady Serranei a Lorath. E la risposta era che non li aveva frustati neanche una volta. Aveva avuto la prova che bastavano rispetto, fermezza tutt'al più per le persone ostinate, verso i popolani ed i propri commilitoni che questi cooperavano senza grandi intoppi. Spaventarli e malmenarli non lo riteneva produttivo, come nel caso attuale, dove il conciatore non aveva neanche più la forza di parlare lui stesso.
    Si erano chiariti benissimo, in merito alle proprie posizioni, senza bisogno di aggiungere altro. In ogni caso, erano riusciti a sapere qualcosa: un cavaliere con il quale aveva fatto uno scambio di servigi e risorse aveva passato il tempo a nascondersi in una stalla. Sospetto lo era a dir poco, questo cavaliere, se non faceva parte delle sue milizie.
    Sapendo dove dirigersi, Edwin avrebbe fatto cenno di lasciar andare il conciatore e di portarlo a farsi vedere per la schiena. Forse avrebbe avuto qualche altra scusa da dare a lui e alla sua famiglia.
    Non sarebbe però stato alla testa del corteo: avrebbe atteso che Gabor lo raggiungesse con i suoi cani, di cui non si era dimenticato: alla stalla avrebbero potuto fiutare qualcosa e facilitare le loro ricerche.
    Una volta arrivati alla stalla nella quale, stando al conciatore, il cavaliere si era nascosto, Edwin avrebbe iniziato subito a perlustrare interno ed esterno. Non puntava troppo alle tracce sul terreno, a meno che non fossero abbastanza distinte e se non era passato nessuno da quella stalla per molto tempo. Si sarebbe focalizzato nel trovare segni di lotta od oggetti caduti al misterioso individuo.
    Sarebbe stato buffo se Corinna e il resto delle milizie fossero già arrivati lì e avessero trovato tutto il trovabile...

    530 parole
    Edwin non reagisce, ha già fatto abbastanza l'impudente, lascia correre cinghialino Frey, poi lascia andare il conciatore a farsi sistemare, quando non c'è più bisogno di lui, aspetta che Gabor torni con i cani che voleva portare, così se fiutano cose ci aiutano, e poi si va verso la stalla, focalizzandosi meno sulle impronte e più su segni di alterchi o robe cadute a sto cavaliere che giocava a nascondino.
     
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    Corinna guardò la ragazza cascare in acqua, incredula forse della situazione paradossale in cui era capitata... un doppio salvataggio, dall'affogaggio e dal suo rapitore. Grandioso.

    Guardò le acque tumultuose, incerta sul da farsi.
    Non sapeva se avrebbe retto al turbinio dell'acqua...

    Estrasse l'arco e incoccò una freccia.
    "Fai un passo falso e sono disposta a portare due cadaveri a casa. Uno di una povera vittima affogata dal suo rapitore, e il suo rapitore. Non mettere in discussione la mia abilità d'arciere."

    devo davvero dire che passerò poi a infiorettare la scena? O è ormai scontata?
     
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    L’uomo in armatura fece una smorfia ma non rispose alla minaccia di Corinna. Invece slacciò abilmente la corazza pettorale e si avvicinò al fiume, gradualmente immergendosi per raggiungere la giovane Frey. Corinna avrebbe potuto osservare l’uomo estendere il suo braccio e faticare per non essere trascinato via una volta che a questi vi fu avvinghiata Eve. Con relativa facilità, una volta condotta in acque meno profonde, la prese in braccio tenendola contro il proprio petto mentre questa tossiva acqua e lacrime tenendo il capo poggiato sulle spalle del proprio rapitore.
    Allora, quale sarebbe il piano? Sono una semplice preda come un cervo qualsiasi per voi? Che necessità avete di immischiarvi in queste faccende? - domandò uscendo dal fiume lentamente. Era una difesa debole, ma era chiaro che non fosse il tipo di persona solito a cavarsela con le parole. Non era nemmeno stupido però, pur non avendola esplicitamente presa con quella finalità, era chiaro dal modo in cui teneva la Frey che con lei avesse sostituito la sua corazza d’acciaio. Certo, Corinna avrebbe potuto provare a centrarli la testa con una freccia, ma il rischio di mancare e colpire l’ostaggio non era nullo.
    Potreste dire di averla trovata nel fiume, che nella notte è riuscita a scivolare giù dal mio cavallo e a nascondersi. Voi avreste il favore dei Frey e nessuno si farebbe del male.
    Suggerì il cavaliere, nascondendo la sottile disperazione col suo tono neutro.


    Giunti sul luogo del crimine, Edwin, Ryman ed i loro seguiti trovarono la zona già occupata dai perlustratori partiti con il Vance e Corinna, inclusi i cronnogmen al servizio di quest’ultima.
    Tutto ciò che era stato trovato era stato tirato fuori dalla piccola baracca: armi, vestiti, provviste ed anche gli strumenti meno prevedibili come il prezioso pettine. Il tutto a pochi minuti dal luogo dove Leonarda era stata ritrovata morta. Se l’assassino era stato lì per molto tempo, addirittura barattando con la gente del posto qual era il suo obbiettivo? Uccidere Leonarda non aveva un’evidente ragione, forse aveva tentato di rapirla assieme ad Eve? Ryman sembrava la persona sbagliata alla quale chiedere un riscatto, ma questo l’assassino forse non lo sapeva. Eppure ripensando alla sera passata, l’allontanamento delle cugine Frey era stato quasi casuale in quanto si erano allontanate senza accompagnatori nel bel mezzo del banchetto. Si trattava davvero di un predatore in attesa di un momento opportuno? Di un caso? Di qualcosa di più?
    Se il Vance e la Forrester si lasciano scappare il colpevole mi aspetto una punizione esemplare milord. - grugnì il cavaliere del guado lasciando cadere le proprie natiche su una delle casse rinvenute nel rifugio del farabutto.
    Penso sia inutile accodarci a loro, avranno sicuramente un vantaggio che non possiamo sperare di recuperare e avranno rovinato tutte le tracce.
    Il corpulento cavaliere era visibilmente stressato, tamburellando le dita sulle ginocchiere e sudando copiosamente in testa, arrivando a chiedere ad uno scudiero di asciugargli la fronte.
    Sarà il nostro cancro mio caro Roote…anche una volta bruciati tutti gli stendardi rimarranno sempre dei pezzenti con la Trota cucita sul petto a chiamarci usurpatori alle nostre spalle. Fustigazioni e nodi scorsoi sono le uniche medicine che possiamo somministrare alle nostre terre…per il nostro bene.- spiegò Ryman, convinto dunque che le Frey fossero state prese come bersaglio da un qualche lealista dei Tully o nostalgico dei Goodbrook.
    Corinna a te la scelta, puoi valutare di contrattare con lui oppure tentare subito di frecciarlo, consapevole dei rischi.
    Edwin per Ryman è inutile mettersi a fare quello che Dafyn e Corinna stanno già facendo, m se tu dissenti, puoi far arrivare i cani e metterti all'inseguimento, ruolando liberamente nella foresta fino a raggiungere Dafyn. Altrimenti puoi sostare assieme a Ryman, analizzare gli oggetti ritrovati (gli stessi ritrovati dai gregari di Corinna)
    Scadenza:18/05
     
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