Votes taken by SlasherShane

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    Riven Yronwood | Yronwood | 286 A.A.

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    R
    iven Yronwood in quei due giorni se la era presa comoda, si era comportata normalmente studiando e allenandosi in attesa del giorno dell'incontro per sapere se la sua Operazione stava andando bene o meno sapendo che avrebbe dovuto fare tutto da sé senza aiuto del Principe o di nessun'altro ... era lei e il culto, basta.

    Quella sera Riven avrebbe incontrato, insieme a Badrak, Obb, Todd, Ygor e Hilaro quindi si preparò vestendosi in maniera poco vistosa provando a camuffarsi per sembrare il meno possibile una persona da guardare sennò avrebbe rischiato di far saltare magari qualche copertura.

    La locanda si chiamava "Il Sole che Sorge", era perfetto quel nome per la rinascita di Yronwood e la dipartita di quel maledetto Culto di Fanatici.
    Raggruppatisi tutti al tavolo si iniziò a parlare, finalmente.
    Badrak parlò per lei chiedendo cosa avessero trovato ma nulla, né i due fratelli né Ygor avevano trovato nulla mentre il mercante sì! Era fantastico ma fu premura di Riven mostrarsi tranquilla verso gli altri due prima di parlare con Hilaro.
    Non è un problema fallire. Questo potrebbe significare che i luoghi dove siete andati sono puliti ... quindi probabilmente possiamo fidarci completamente di quelli con cui hai parlato Ygor ... stava per continuare ma si voltò verso Hilaro, aveva in mente di continuare dopo quell'intermezzo che stava per fare con il mercante Le colline fuori città eh? ... Purtroppo questi se sono come quelli che ho visto ad approdo si incontrano con una maschera sul volto quindi andare durante l'incontro, attaccare violentemente e prenderli con forza per costringerli a parlare non andrebbe bene ... non potrebbero tradire chi non hanno visto in faccia e dubito che ti abbiano invitato in qualche luogo con gente importante. Mhhh ...

    Riven pensò attentamente a cosa fare, era una scelta dura da fare perché non voleva rischiare vite inutilmente e sicuramente Hilaro se scoperto là avrebbe rischiato la vita, se la sentiva?
    Beh doveva chiederglielo in realtà.

    Ho un piano, un'idea ma c'è un problema Hilaro, potrebbe esser rischioso e devi decidere tu se te la senti o meno.
    Ti direi di andare là e partecipare effettivamente per fare amicizie e vedere se dentro c'è la gente che conta e magari farteli amici.
    Io e Badrak saremo là a distanza di sicurezza per vedere chi va e viene nella zona e se vogliono anche Obb e Todd se trovano un buon posto dove appostarsi.
    si massaggiò il mento Se qualcuno attirerà la nostra attenzione mentre se ne va allora uno di noi appostati lo seguirà per vedere dove va e segnarlo così da sapere che è un sospettato e iniziare a pedinarlo..

    Era il momento di tornare su Ygor.

    Devi dirmi una cosa tu. Hai indagato e non hai trovato nulla, però hai trovato gente che definiresti veramente fedele? Voglio una lista di quelle persone della guardia cittadina, della milizia che siano semplici o ufficiali ... basta che so chi sono e sarò contenta.
    Continua a tenere gli occhi aperti.


    Anche capire di chi fidarsi era qualcosa di utile tanto quanto trovare sospettati e colpevoli. Nessuno là era stato inutile. Anzi.

    Hilaro, una domanda importante. Parlami per bene di come ti hanno contattato, come dovrebbe essere il luogo dell'incontro che immagino sia magari una grotta come ce ne sono tante a Dorne e soprattutto se ti è permesso portare una guardia che ti accompagni o meno. Nel caso positivo allora ti farò scortare da qualcuno che faccia da finto servo o guardia, altrimenti ti seguiremo a distanza come detto prima.

    Parole: 583

    Ok questo giro semplice semplice. Apprendo le notizie e faccio un piano generico e chiedo qualche informazione ovvero chi Ygor crede sia innocente così da farmi una lista di guardie di cui fidarmi in caso di operazioni di polizia grosse e poi qualche informazione in più da Hilaro che deve decidere se se la sente di andare avanti.



    Code by SlasherShane

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    Riven Yronwood | Yronwood | 286 A.A.

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    L'
    Operazione Catena era iniziata da un po' quando Riven Yronwood lesse la lettera di Matthew Martell, si era domandata cosa mai gli avrebbe scritto quell'uomo. Sarebbe venuto in suo aiuto, avrebbe mandato qualcuno per verificare oppure no?
    Lei sapeva davvero poco di Matthew tranne che era un codardo che aveva lasciato ogni cosa in mano all'esercito e ad altri nobili lasciando a loro il compito di riprendere il trono per lui e di riconquistare le Isole di Pietra che poi sono state lasciate al loro destino.

    Libertà ... ... era una cosa che voleva per tutti ma non era certo questa la cosa che doveva fare o altro. Beh però adesso era il momento di leggere quella benedetta lettera.


    A lady Riven Yronwood,
    Comprendo le vostre preoccupazioni, mia lady. Anche qui nella capitale ho dovuto affrontare personalmente un gruppo di fanatici religiosi. Da quel che ho potuto capire però, si tratta semplicemente di uno strascico del culto diffuso da Illyria Targaryen, una follia di pochi individui piuttosto che una reale minaccia. Tempo fa promulgai un editto sulla libertà di culto che mi auguro abbia avuto diffusione anche nel vostro feudo, e presto si spargerà la voce sulla questione che ho risolto qui e sulla poca tolleranza che hanno incontrato i fanatici da parte mia.
    Ma se avete modo di credere che ad Yronwood la situazione sia diversa e più pericolosa, addirittura non gestibile da tutta la vostra guardia cittadina, venite pure qui a Lancia Del Sole e discuteremo insieme dei vostri sospetti e delle vostre preoccupazioni, per concordare poi un piano d'azione che possa liberarci definitivamente di questo problema. Se mi dimostrerete che il culto è assai diffuso nei vostri territori, vi manderò anche un contingente armato per difendere meglio la popolazione da eventuali scompigli.
    Avremo inoltre modo di parlare di quello che è stato il vostro viaggio ad Approdo Del Re e delle importanti informazioni che mi auguro abbiate appreso. E ringraziate vostro padre da parte mia, ho apprezzato la sua prontezza nell'accogliere la mia richiesta e nel mandare qualcuno di fidato a fare le veci di Dorne.

    Matthew Martell, Principe di Dorne, lord di Lancia Del Sole, Drago Delle Sabbie



    Allora? Cosa dice? Era stato Badrak Sand a portarle la lettera ma non la aveva letta e a questa domanda Riven la rilesse a voce per fargli sentire.
    Per lo meno sappiamo che a lancia del Sole sono stati tolti di mezzo o almeno sembra ... quindi quelli che stanno qua sono un gruppetto abbastanza piccolo e potremmo combatterlo con abbastanza violenza una volta scoperto. Ah! sputa sulla lettera Libertà di culto un cazzo Badrak. Non voglio dare alcuna fottuta libertà di culto a dei maledetti Fanatici, quel culto va eliminato totalmente e il fatto che ci possa esser gente che li appoggia è disgustoso.
    Non è accettabile Badrak ... non vedo l'ora di avere notizie dai quattro che abbiamo mandato in giro per la Città e sapere cosa hanno scoperto.


    Lo faremo oggi Riven. asserì Badrak ricordando l'incontro organizzato in una locanda per vedere come andava l'operazione catena.
    Andare a Lancia del Sole adesso è inutile e se non ritiene il culto un pericolo allora quanto successo ad Approdo è inutile che glielo dico.
    Io li ho visti quegli uomini mascherati sotto la capitale che parlavano di Dorne e lui promulga la libertà di religione ... cazzate.
    accartoccia la lettera e la butta via.









    Code by SlasherShane

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    Al principe di Dorne da Riven Yronwood di Yronwood

    Dorne sta soffrendo e posso capire che i problemi del principe sono tanti in una situazione del genere ma abbiamo bisogno di un aiuto qua a Yronwood.
    Sono tornata da poco dalla capitale e qua so che c'è il culto nascosto tra le brava gente, richiedo perciò che qualcuno possa esser mandato a tal proposito per aiutarmi in questa difficile situazione prima che diventi un problema per tutti.

    Riven Yronwood
    Sangue Reale
    Protettrice della via di pietra



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    Riven Yronwood | Yronwood | 286 A.A.

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    L
    e strade di Yronwood erano come le aveva lasciate, o almeno così sembrava. L'insediamento sembrava andare avanti come sempre e Riven a cavallo camminava tranquillamente osservando la popolazione con calma.
    Era passato un po' di tempo da quando era partita per approdo e si domandava se la tassa che aveva imposto ai fanatici del tempio e alla locanda avesse avuto il potere di placare la tensione almeno temporaneamente anche se probabilmente aveva avuto soltanto la funzione di convincere i cultisti dorniani a fare le loro cose in segreto, consci di non avere l'appoggio del Lord ... che avesse fatto una pessima scelta all'epoca? Possibile che quella sua scelta avesse reso adesso le sue indagini più difficili?
    Riven ci pensò per tutto il tempo mentre proseguiva per le strade verso il palazzo e una volta dentro proseguì a piedi verso le sue stanze dove si sarebbe tolta l'armatura di cuoio per mettersi degli abiti più comodi, anche se lei si trovava a suo agio con l'armatura di cuoio.

    Avuto il tempo di pulirsi e sistemarsi ecco che Badrak ritornò con quattro uomini, erano di ceti differenti il che era buono perché così avrebbe potuto infilarli nei loro campi d'appartenenza senza dar loro alcuna difficoltà ... sarebbe stato un problema se avesse avuto solo soldati ad esempio ma così era ottimo.

    Vi ringrazio per esser venuti qua. Ne sono davvero grata. esordì così la Yronwood continuando il suo discorso Sono tornata adesso da approdo del Re dove i fanatici di quei bastardi dei Sette hanno fatto bordello e questo mi ha fatto pensare subito a una cosa ... anche ad Yronwood ci sono problemi e io so di non averli ancora risolti.

    Riven osservava gli uomini per cercare di cogliere le loro reazioni, non ci aveva mai parlato con loro ma anche se non sapeva se fidarsi di loro era certa che Badrak avesse scelto bene.

    Voi naturalmente mi conoscete, sono Riven Yronwood, figlia di Lucian Yronwood, il Lord di queste terre e vi ho mandato a chiamare per chiedervi aiuto.
    Il Lord ha bisogno di qualcuno che ami queste terre, il popolo di Yronwood e lo stile di vita Dorniano libero da qualsiasi padrone. Abbiamo fatto resistenza anche ai Targaryen in passato e così facendo abbiamo mantenuto il titolo di Principe al contrario degli altri Lord confinanti e ora ci tocca rinnovare la resistenza e combattere dei bastardi ... se volete farlo, vi chiedo semplicemente di trovarvi un posto a sedere e ascoltarmi perché voglio dirvi cosa ho visto e come voglio provare a evitare e combattere questo culto.


    Detto questo la Yronwood indica delle poltrone, attendendo che tutti vi trovassero posto, quindi riprese a parlare guardando un piccolo quaderno sul quale si era appuntata delle cose e qui riprese quindi a parlare.

    Tutti noi conosciamo il culto dei sette e cosa questi vuole. Combatte ogni forma di libertà quando è nella sua forma più radicale andando a intaccare lo stile di vita Dorniano che non è uguale a quello del resto del continente ... dalle terre dei fiumi fino a davanti al nostro cancello. breve pausa Ad approdo i Fanatici Cultisti si sono fatti vedere al massimo del loro merdoso splendore e questo è qualcosa di orribile soprattutto perché appoggiati da persone ignoranti che sono state a loro volta raggirate: Mercanti che hanno perso soldi e figli per la causa pensando di guadagnare qualcosa ma invece ci hanno soltanto perso.
    Questi si riuniscono in luoghi nascosti indossando maschere e discutendo del futuro del popolo senza però averne veramente diritto. Il loro simbolo qua a Dorne sembra uno Scorpione avvolto dalle fiamme


    Sospirò, non era tipo da parlare moltissimo ma in questo caso parlare serviva per motivare la "truppa" e per spiegare il campo di battaglia e la tattica che serviva per combattere.

    Non so dove si trovano quindi, si nascondono ma sappiamo tutti che sono ancora qua. Lo hanno detto anche quelli di Approdo ma siamo fortunati ... non hanno un appoggio esterno a Dorne quindi possiamo esser sicuri che se guadagnano qualcosa per mantenersi lo fanno all'interno delle nostre terre ed è qui che mi servite voi ... mi servono orecchie e voi siete perfetti per questo compito guarda Hilario Hilario, potresti essere ottimo per attirare allo scoperto uno di loro, ti chiedo soltanto di iniziare ad andare al tempio più spesso e dimostrarti più zelota e voglioso di rendere il mondo più "luminoso" ... è una cazzata che la religione renda tutto meglio ma loro ci credono e devi quindi crederci anche tu.
    A questo punto si volta verso Ygor, continuando Siamo in tre qua a far parte dell'esercito di Yronwood, in un modo o nell'altro e può sembrare brutto dubitare dei propri compagni o dei vecchi compagni ma quello che ti chiedo è di controllare tra le truppe, soprattutto tra gli ufficiali ... parla loro e cerca di capire quanto religiosi sono, osserva e vedi se trovi quel simbolo dello scorpione in fiamme là attorno ... e in quanto a Obb e Todd?
    Voi siete parte del giusto popolo, gente normale che normalmente non attirerebbero attenzioni strane, quello che vi chiedo è semplicemente di andare anche voi al tempio quando serve ma soprattutto vi chiedo di andare nei locali ... mangerete quello che volete e pagheremo noi. Voi dovete ascoltare e osservare.

    Aveva detto tutto ma ora come potevano riferire a lei senza andare direttamente da lei?

    Possibile che qualcuno possa vedervi e seguirvi per un breve tempo prima di avvicinarvi, quindi venire qua non sarebbe una buona scelta quindi sceglieremo un posto esterno, diverso ... una Locanda dove mi darete le informazioni sotto forma di foglio scritto ... almeno chi sa scrivere, quindi Ygor e Hilario, gli altri due invece potranno riferire ai due precedenti o a me o Badrak camuffati.

    Dette queste ultime parole si fermò a osservare tutti, sperava che quell'arringa li avesse convinti, non si era preoccupata delle bestemmie ai sette, non erano di suo interesse e anzi se queste non li infastidivano allora erano gli uomini giusti. Se avete dubbi e domande fatemeli, altrimenti potete andare e Badrak vi porterà a prendere quanto denaro vi serve per quel che dovrete fare nei locali.

    Parole: 1018

    Ok qua generalmente mi presento e cerco di capire quanto sono fedeli alla corona cercando di premere sul loro amore per la libertà insita nella cultura Dorniana. Gli dico cosa ho visto ad approdo e poi come voglio muovermi per creare una rete di spionaggio per trovare qualcuno.
    Da per scontato che tutti abbiano accettato ma possono rifiutare, in caso reagirà di conseguenza per il bene della segretezza della missione.
    Per me andrei per un breve skip temporale ma questo lo decidi tu se si trova qualcosa, ho dato tutte le informazioni in mio possesso.


    Code by SlasherShane

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    Riven Yronwood | Yronwood | 286 A.A.

    R-3

    C
    on Approdo del Re ormai alle spalle, Riven Yronwood si stava dirigendo nuovamente al suo seggio d'appartenenza. Yronwood era a diversi giorni di cammino e la Dorniana nel mentre ebbe il tempo di ripensare a tutto quanto aveva scoperto domandando a sé stessa ma anche a Badrak se fosse stata una buona idea mettere per iscritto ogni cosa così da poterla dare a chi avrebbe dovuto cercare assieme a lei.

    Quei cultisti sono furbi. Sono stata in mezzo a numerosissime persone eppure nessuna di loro ho riconosciuto. Potevano esserci dei dorniani là in mezzo e col cazzo che l'ho potuto sapere.
    Non ho mai visto così tanto segreto per qualcosa, che organizzazione e che sicurezza ... mh! Sarà dannatamente difficile riuscire a rintracciare e distruggere quei bastardi.
    Eppure
    ...
    Non credo sia impossibile. Se si organizzano anche solo la metà di quanto lo fanno ad approdo sarà difficile ma sono certa di poterli trovare, devo solo riuscire a mettere in campo abbastanza pedine. Ah! Proprio come un ragno. Sicuro prima o poi qualcuno toccherà la corda giusta.


    La strada era abbastanza tranquilla e il tempo lo era altrettanto, anche il viaggio lungo le terre della tempesta, tanto nemiche di Dorne. Evitato anche quel covo di briganti ecco che finalmente la strada delle ossa la portò fino ad Yronwood dove avrebbe deciso di raggruppare abbastanza uomini di fiducia così da poter avere delle pedine degne di tale incarico. Non sapeva quante gliene servissero ma almeno dovevano essere tra le tre e le cinque. Un gruppo troppo grande era più facile che avesse al suo interno persone non degne di abbastanza fiducia. E se qualcuno avesse parlato? Beh ... era più facile capire chi era se erano tra i tre e i cinque individui.

    Badrak. Io vado al castello. Per ora userò le mie stanze come centro operativo ma poi cercheremo altrove. Va bene?
    ... Cerca tu o chiedi a Ser Moiker di cui mi fido. Voglio tre o cinque persone di fiducia.
    Persone non religiose, non troppo per lo meno, che sono fedeli al Lord di Yronwood. Voglio che vengano nelle mie stanze e una volta là inizierò a parlare loro.


    Dette queste parole a Badrak, Riven si separò dall'uomo e iniziò la sua strada verso la fortezza. Prima di farlo avrebbe guardato un attimo com'era la situazione in città, soprattutto sarebbe passata davanti alla locanda dove i fanatici avevano dato rogne ... non sarebbe entrata, però avrebbe controllato da fuori mentre proseguiva per il castello dove avrebbe atteso i tre o cinque uomini.

    418 Parole

    Questa è la prima semilibera che faccio e non so farle. Quindi potrei fare pena quindi sii gentile persona che gestirà!
    Qua riassumerò più o meno cosa faccio e cosa voglio fare se serve, così rendo tutto più facile: Arrivata a Yronwood controlla un attimo la città senza chiedere o fermarsi, soprattutto alla locanda di questa quest, poi nelle sue camere attenderà che gli portino degli uomini degni per iniziare l'operazione "Cerca e Distruggi" ai danni dei Cultisti.





    Code by SlasherShane



    Edited by SlasherShane - 14/1/2023, 07:26
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    Riven ha scritto questa lettera poco prima di partire per approdo. E' scritta male perché fatta di fretta e da una persona che sta sempre in armatura.

    Al Principe Matthew Martell da Riven Yronwood, erede di Yronwood.

    Ho letto questa lettera solo adesso, perché sono stata al confine con le terre della tempesta per tutto il tempo della guerra a difendere i nostri confini da briganti, criminali e per evitare possibili sconfinamenti degli uomini dei Baratheon.

    Quindi per me la guerra ha avuto tutt'altro sapore, avendola passata tutto il tempo in campo e non nelle stanze con le mappe e le lettere degli altri lord,
    le dispute diplomatiche non sono di mio interesse ma quelle dei nostri confini sì, per questo mi sento costretta a dover andare al Matrimonio per vedere in prima persona cosa sta accadendo nel resto del continente per capire se davvero siamo in pericolo e dovremmo aumentare le difese, perché un buon difensore deve sapere cosa accade oltre il confine altrimenti rischia brutte sorprese.

    Avendo letto questa lettera però terrò in conto la posizione di Dorne e la rispetterò, cercando di avere magari contatti con i vostri familiari e bla bla
    scarabocchi incomprensibili di chi si scoccia scrivere lettere ma è costretta.

    Vi saluto.
    Riven Yronwood, sangue reale di Yronwood, difensori di Strada delle Ossa
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    L'uomo di ferro osservò il cortile e tutto sembrava tranquillo al suo interno. Il pozzo era a pochi passi da loro. Pochissimi passi che avrebbero sancito la libertà degli uomini di ferro ... tutto quello che dovevano fare era tuffarsi nel regno del Dio Abissale e confidare nella sua protezione. Sarebbe stato lui ad accoglierli, lo stesso a cui il Codd aveva promesso la sua vita e ogni altra cosa.

    Saranno tutti salvi! promise al dio sotto le onde e così avrebbe fatto.
    Il Codd e tutti gli altri iniziarono la loro marcia trionfante e al contempo guardinga ma improvvisamente qualcosa bloccò il ritmo degli uomini ... uno dei gemelli fu colpito alla gamba da una freccia.
    L'allarme era scattato!

    Le guardie erano tutte in allerta ad attenderli. Il Codd digrignò i denti.
    E che cazzo. Non poteva andare tutto liscio una buona volta? si ritrovò ad imprecare tra sé e sé.
    Evidentemente no. commentò Brom al suo fianco.
    Ma non c'era tempo per discutere, l'uomo di ferro, così come tutti gli altri si erano rannicchiati dietro delle strutture difensive fortuite, chi dietro il muretto di legno vicino al pozzo e chi dietro altra roba.
    Le frecce sibilavano e le guardie era sicuro che avrebbero fatto capolino nel piazzale a breve.

    Il capo dell'operazione fu il primo a lanciarsi dentro al pozzo, dando le sue direttive. Direttive così semplici che di più non si poteva.
    Il Codd stesso si rivolse verso i suoi uomini, non era sicuro che avessero sentito. Pensò immediatamente sul da farsi, ma non c'era da pensare. Dovevano salvarsi tutti!
    Prendete Trevas e andate! Scendete uno per volta, ma fate alla svelta. Io difenderò la ritirata finché posso e poi verrò con voi.
    Brom starà con me.
    Forza, muovetevi!
    non c'era tempo per i per favore, anche se non ne aveva mai usato uno. i Pyke erano sempre stati tutti rozzi tra loro e andava bene così.
    Brom, da braccio destro di Torrad quale era sempre stato, era anche quello meglio messo in battaglia e quello al quale il Codd riponeva maggiore fiducia.

    L'uomo di ferro osservò lo svolgere delle operazioni finché, come si aspettava, irruppero le prime guardie.
    Osservò quindi il cugino Vieni subito dopo di me. Così ti potrai armare con l'arma del primo caduto e attaccare anche tu. quindi si rivolse alle guardie esclamando nella lingua comune Ciò che è morto non muoia mai. quindi caricò.

    WOjvPeO


    Code by TsundereBoy



    Ho 20 marzialità e ho solo un pugnale. Quindi conto di accopparne uno.
    "Carico!" cit. Barbaro di D&D.
    E se va bene Brom prende l'arma del caduto e carica con me subito dopo. Vediamo se sopravvivo.


    Parole: 400
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    I
    l cavallo sulla quale Shyla era salita era abbastanza mansueto e le permise di cavalcarlo. Doveva fare alla svelta, fuggire il prima possibile da quelle terre e tornarsene a casa, là dove tutto era più facile e dove avrebbe potuto vivere nuovamente una vita normale. La ragazza sentì delle voci in lontananza ... alcune frecce le ronzavano attorno: L'avevano intercettata!
    Ma se si fosse voltata avrebbe visto appena in tempo Ser Marlon colpire l'arciere alle spalle con il suo martello ... l'uomo non sembrava volerla seguire, forse in parte voleva permettere alla rossa di fuggire da quella guerra che non era fatta per le lady come lei.
    Beh ... si sarebbe anche lasciata alle spalle Elen e Fabian, ma alla fine, che ci poteva fare?


    13 Pe
    (+10 Pe Base +0 Post sopra le 900 parole -1 Post sotto le 600 parole +4 Merito Mod.)
    +2 Affinità Elen
    +1 Affinità Ser Marlon
    -4 Affinità Fabian
    +1 Diplomazia
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    source
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    ~ La notte della retata

    T
    orrad e il resto dell'equipaggio dell'Urlo di Pyke condividevano una cosa, il totale odio e disprezzo per chiunque non fosse come loro. Non perché si sentissero superiori, non sempre (Come tutti gli Ironborn definivano deboli tutti gli abitanti delle terre verdi), ma perché questa era la naturale reazione che si poteva avere crescendo come dei Codd, o peggio ancora come loro bastardi.

    Benché disprezzati da tutti gli uomini


    Questo era il loro motto, infatti, House Codd non godeva di buona reputazione neanche in patria, erano il peggio del peggio dei sette regni in pratica, le grandi casate delle isole guardava i Codd con sufficienza dicendo, spesso e volentieri che uomini della famiglia siano ladri e codardi, mentre le donne puttane che praticavano incesti con padri e fratelli.
    Nessuno dei Codd lo aveva dimenticato, figurarsi i bastardi Pyke della casata che erano cresciuti nei bassifondi della capitale delle isole di ferro, dove anche i popolani potevano guardarli male.
    Quando si era presentata loro l'occasione di farsi notare, ebbene accettarono, quando Torrad Codd si dimostrò il loro Leader perfetto, loro lo seguirono, perfino fino al continente orientale, fino a Braavos.
    Ma, nonostante condividessero con il Codd tante cose, alcune di quelle che non condividevano era sui modi di fare, i Pyke alla fine erano totalmente degli Ironborn, amavano far casino, si mettevano in mostra, erano litigiosi e tutto ... lui, lui no.
    Torrad Codd era quanto di più lontano dagli uomini di ferro, Thèa Greyjoy lo definì il tentacolo avvelenato delle isole di ferro, era diverso da tutti, era furbo, subdolo, per nulla diretto come tutti gli altri della sua razza, del suo popolo.
    Proprio per questo motivo, quando la gendarmeria di Braavos andò alla taverna a catturare tutti i suoi uomini ... lui non c'era. Era altrove, in disparte a camminare per i vicoli della città. Probabilmente qualcuno lo avrà visto nei pressi del bordello, ma non perché questi vi era andato per cercare una donna, semplicemente per solitudine.
    Nonostante passassero molte notti lontane dalla casa natia, infatti, il Codd non poteva far altro che pensare ai suoi piani passati, presenti e futuri ... e non era solo, con lui v'era la sua Lucertola da compagnia che di tanto in tanto gli si poggiava sulla spalla a guardarlo per poi nascondersi nuovamente nella sua barba, ormai divenuta veramente lunga. Arrivava fino a metà del petto, se non oltre.
    Stiamo perdendo forse troppo tempo qua a Braavos. Casa ci aspetta. disse all'animaletto che lo guardò con i suoi enormi occhi neri, chissà se lo capiva. Casa Harlaw che starà facendo? E Thèa? Avrà parlato a suo fratello? Umh ... perché a Braavos non hanno i corvi? Vorrei assolutamente mandarne uno a casa per sapere cosa succede. tanti interrogativi che si rivolgeva a se stesso attraverso la piccola lucertolina mentre i suoi piedi, passo passo, lo portarono fino al limitare della piccola piazza sulla quale si affacciava la taverna.

    Per tutti gli abissi! esclamò nella sua mente mentre si nascondeva dietro l'angolo della struttura vicina, che accadeva? Perché si era nascosto?
    Dopo aver preso fiato, Torrad si affacciò leggermente per vedere meglio che accadeva, poté quindi vedere tutti i suoi uomini, i parenti bastardi e non, inginocchiati proprio di fronte alla taverna. Erano ammanettati e attorno a loro numerosi soldati Braavosiani che entravano e uscivano Com'è possibile? ... ci ... Mi hanno fregato? non ebbe il tempo di pensare, quella notte, sicuramente sarebbe stato cercato a destra e a manca da quegli uomini e dopo? Beh, dopo sarebbero girati i fogli con la sua descrizione, avrebbero fatto di tutto per catturarlo, lo sapeva. Ne era certo Devo andarmene subito di qua. affermò mentre si dileguava nell'oscurità.


    4nAdUxI

    ~ Dopo la mezzanotte


    C
    om'era potuto accadere? Questa è colpa mia, mi sono lasciato andare. Mi sono messo troppo in mostra ... non dovevo fare questo errore! Ora ... ora sono ricercato, ho di nuovo perso tutto.
    Sono ... sono al dannatissimo punto di partenza. Chi può essere stato? Il signore del mare? Il Baal? ... O addirittura Aelon?
    i dubbi erano tanti, eppure non sapeva se quelle domande avrebbero mai avuto risposta.
    Chissà se la taglia su di lui sarebbe stata da vivo, anzi, chissà se appena catturato non proveranno a eliminarlo, se era stato il signore del mare, sicuramente non voleva che parlasse ... come chiunque altro di coloro che erano in affari con lui.
    Tanti pensieri che si conclusero quando l'uomo di ferro raggiunse la spiaggia, il luogo pareva deserto e il Codd, solo a quel punto si lasciò andare, cadendo in ginocchio sull'acqua bassa, il dominio del suo dio era così vicino, era là, proprio di fronte a lui Ho sbagliato qualcosa? domandò mentre si accasciava in avanti, lasciando che l'acqua marina gli bagnasse i capelli mentre la lucertola lo abbandonava, spostandosi poco lontano, dove le onde non potevano raggiungerla.
    Che il signore delle tempeste sia maledetto ... non permetterò che i miei piani si fermino qua per le parole di qualche cane. Lo giuro qua, di fronte a te. l'ironborn lasciò che le onde lo bagnassero ancora mentre estraeva dalla fondina il pugnale preso agli uomini del nord e datogli dall'ammiraglio della ormai distrutta Vittoria di Ferro.

    Ormai sono riconoscibile ... per poter portare avanti i miei piani devo cambiare. Devo diventare un'altra persona. borbottò mentre afferrava la sua barba, la osservò ... indeciso Non c'è altra scelta. si disse, convincendosi a farlo. Fu un taglio netto e buona parte della barba rimase in mano all'omone la la osservò sospirando E sia ... devo essere un'altra persona per portar avanti lo scopo. aggiunse, deciso ormai a tagliare fino all'ultima ciocca di barba e di capelli che aveva.
    Una volta terminato, l'omone tornò a pregare Ti prego, proprio come ti sei occupato di tutti quegli infedeli che hanno insozzato il tuo credo, abbandonando l'antica via ... aiutami ancora una volta a fare il tuo volere, aiutami a portare avanti i miei piani. Anche se fossi solo, anche se ormai nelle isole di ferro non sarà rimasto nessuno che mi segue ... aiutami. I Greyjoy devono essere annientati.

    ~ Il presente


    E
    ra passato ormai qualche tempo da quando Torrad si era tagliato totalmente barba e capelli. Aveva pregato il suo Dio per numerose volte sperando che questi lo aiutasse.
    Ma l'abissale mai si era fatto sentire in qualche modo, cosa poteva fare Torrad? Presto capì che non poteva essere aiutato se non si fosse messo lui stesso in moto. Naturalmente non poteva attendere che gli fosse tutto dato.
    I bassifondi erano sempre stati la casa di Torrad a Pyke, stare in mezzo ai tagliaborse e alla gente del popolo, in mezzo ai rinnegati, a quelli che non valevano nulla. Lo faceva sentire a casa. I Codd erano sempre stati i rinnegati delle casate delle isole, quindi ...

    2VYv6bC
    Guarda qua. Sono ovunque. Pensò guardando l'ennesimo volantino con la sua faccia, AH! Bastasse strapparli via per far dimenticare la mia faccia a tutti! ma non era possibile.
    Era vero che ormai si era tagliato barba e capelli ed era quasi irriconoscibile ma era pur sempre uno straniero alto ben oltre i sei piedi, sei e mezzo (2 metri). Qualcuno avrebbe potuto tranquillamente sospettare di lui ... erano quei maledetti trenta dragoni a fare gola a tutti, lo sapeva bene e per questo vedeva facce sospette ovunque! Quando si girava e qualcuno lo osservava, lui si sbrigava a cambiare strada o nascondersi alla sua vista, anche se lo faceva con disinvoltura.
    Il bello dei bassifondi era il buio, le abitazioni così strette tra loro permettevano all'omone si confondersi tra la folla e a dileguarsi, per quanto possibile, tra i vari cunicoli che questa aveva.
    I suoi piani erano vari, ma ancora nessuno di questi aveva preso forma. Voleva recuperare la sua nave per lasciare il porto, voleva liberare i suoi parenti Pyke e più di tutti voleva sapere cosa stava accadendo. Chi stava cospirando contro di lui? Chiunque fosse, probabilmente lo avrebbe voluto morto e questo lo si capiva anche dai volantini in giro.
    I suoi pensieri ebbero credito quando una losca figura, come tantissime altre che aveva visto negli ultimi giorni, gli si presentò poco lontano. Si sentiva seguito da ormai troppo tempo. Doveva liberarsi di quella figura. Ancora una volta sfruttò la formazione dei bassifondi, la sua oscurità, i suoi vicoli per provare a confondersi tra la folla e nascondersi in una delle stradine secondarie.




    Parole: 1384
    Provo un tiro furtività per defilarmi.
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    Tosco diventerà come Robert Baratheon quando invecchierà. (Sempre che invecchi)
  12. .
    Ucu7meO
  13. .
    shMCQxs
    Era in momenti come quelli che Wally si sentiva osservato, quasi come se fosse sotto esame. Non che lo fosse realmente ma voleva fare a tutti i costi una buona figura con un ospite, ospite a causa del suo comportamento serioso, instillava in lui la curiosità ... era una persona figa con quei modi di fare.
    Mentre gli parlava, sentiva che gli occhi del suo interlocutore lo trafiggevano, mettendolo leggermente a disagio ... anzi, si vergognava un po', alla fine, non era poi tanto abituato a parlare con gli stranieri.
    Era davvero raro che Wally parlasse con uno sconosciuto e quella era un'occasione che non voleva farsi perdere.

    Ho sentito delle leggende sui bruti, ma non ne ho mai visti. aggiunse, non tanto per approfondire la conversazione ma per cercare di darsi un certo contegno, una certa immagine di persona informata. Beh, aveva studiato un po' di storia dei fiumi e qualcosa generale su Westeros ma oltre ciò, in realtà conosceva davvero poco, dopotutto era normale per un ragazzino della sua età.
    Eppure, le immagini di leggendari combattimenti tra gli invasori bruti e i fieri guerrieri del nord, andarono per un attimo in frantumi davanti alle parole del suo interlocutore che entrò nella mente del piccolo e spazzò via tutto come una bufera di neve, provocando la tristezza nel piccoletto, più dispiaciuto per l'immagine di distruzione e violenza che per il suo sogno andato in frantumi. Ma continuò imperterrito a lottare con le sue tre fette di pane mielato ... ingegnandosi di volta in volta per cercare di non sporcarsi, eppure sembrava che questa cosa gli fosse impossibile.
    Dopo la prima, nuovamente i rivoli di latte colarono giù lungo le strade precedentemente battute dalle altre gocce, questa volta entrando all'interno della camicetta del piccolo che comunque cercava di far finta di nulla.

    Io sono Layre Blackwood, erede di Raventree Hall... e ti sei appena gocciolato sulla tunica Posata la seconda crosta, deglutì osservando il corvo e drizzandosi sulla sedia, sorridendo imbarazzato e massaggiandosi dietro la testa Sì è vero eheh ride imbarazzato Però sono contento di conoscerti Layre di casa Blackwood. E' ... è bello incontrare persone nuove qua. attinse con attenzione a quanto le aveva insegnato la nonna sull'etichetta Starai qua per molto? ci sperava davvero, così avrebbe fatto un giro del castello invece di star attento agli altri Frey Se vuoi ti faccio fare un giro delle torri! si guardò un attimo la macchia sulla camicetta, effettivamente aveva fatto un casino Dopo che mi sarò cambiato. aggiunse aggrottando la fronte e
    attese per qualche attimo la risposta prima di ricordarsi che non aveva risposto a quella di Layre Oh ... ho tredici anni e mezzo! Tu?
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    Signorino Walder, si svegli. Sono le nove. E' ora di colazione. La governante Nira aprì i battenti in legno dalla stanza del piccolo Wally che risposte con un flebile ma ben udibile lamento Mhh ...
    Non si lamenti. Il figlio di Emmon Frey deve fare tante cose oggi. Dovrete incontrare vostro cugino Walder il nero per imparare come si tira di scherma. Ormai avete l'età per farlo.
    Nooo! esclamò alzandosi il lenzuolo sopra la testa, cercando di difendersi dalla donna che rimase ferma a guardarlo con le mani sui fianchi. Walder Frey! Si alzì, si vesti e scenda. Deve fare colazione. Non vorrà far arrabbiare sua madre!? al solo pensiero della leonessa che gli ruggiva in faccia, Wally abbandonò il lenzuolo e alzò le mani in segno di resa. Uff, va bene. Sto scendendo.
    Bene. esclamò la serva mentre faceva per uscire dalla camera Si vesta alla svelta e io non dirò niete a sua madre. La voglio vedere nella saletta tra dieci minuti, non mi faccia tornare.
    Wally ormai era seduto sul letto con il lenzuolo che gli copriva giusto le gambe e il bacino, era a torso nudo, la donna scosse la testa pensando che quel ragazzino così magro dovesse metter su un po' di massa o la spada del maestro d'armi non l'avrebbe alzata nemmeno per sbaglio,
    il suo sguardo però per un attimo intravide qualcos'altro, il piccolo Wally dormiva nudo e da sotto le lenzuola qualcosa si intravedeva; arrossita, la donna che ormai era ormai sull'uscio ... uscì immediatamente chiudendo la porta dietro di sé e subito dopo richiamando a sé l'attenzione dei sette domandandosi perché la gente dormisse nuda.

    *SLAM*


    Wally quasi saltò in aria per la botta, alzò lo sguardo verso la porta in legno della sua stanza, porta che serva Nara aveva appena chiuso con violenza Wow che fretta. pensò il piccolo mentre, in piedi e ancora completamente nudo si stropicciava gli occhi in preda al sonno e si sistemava i capelli che gli erano ricaduti sulla faccia. Era il giorno dopo l'incontro con la giovane nonna Lady Rosby, notte nella quale aveva scoperto qualcosa in più su come nascevano i bambini e beh sulla sessualità.
    Quella notte aveva fatto tardissimo, aveva preso la strada larga per tornare nelle sue camere perché si sentiva ancora agitato per quanto era accaduto. Aveva camminato sentendo là sotto tirare tutto il tempo e non sapeva come sfogare quella strana sensazione che qualcuno più informato avrebbe chiamato eccitazione.
    Eccitazione che non lo aveva abbandonato nemmeno quando era entrato nel letto quella notte, sentiva il pigiamino troppo stretto e troppo caldo, perciò aveva deciso di dormire nudo.
    Rimase là, sotto il lenzuolo bianco ad osservare quella nuova scoperta che ancora si ergeva dritta davanti a lui, la toccava, la osservava e la scopriva. Beh, forse non la scoprì abbastanza, era la prima volta che la maneggiava per così tanto tempo o che solo ci faceva caso Quindi con questo si fanno i bambini? si domandò continuando a rimirarla.

    Il piccolo scosse la testa e avanzò verso la panca dove Nara aveva sistemato i suoi vestiti, li guardò, erano freschi e puliti. Wally prese per primo l'intimo che mise il prima possibile, sentiva che lì per lì poteva tornare come prima, non sapeva come gestire la cosa e ciò lo rendeva inquieto;
    dopotutto, prima di saperlo non si concentrava continuamente là sotto e tutto ciò non avveniva. Uff sbuffò seccato, non aveva voglia di scendere quel giorno, non aveva la testa per andare dal Nero.
    Appena vestitosi con dei pantaloni blu e una camicia grigio chiaro a cui non chiuse il colletto con il laccetto decise di uscire dalla camera che chiuse con attenzione.

    Parla con tuo padre, non di spade e foderi, mi raccomando, ma del cambiamento che sta avvenendo nel tuo corpo; magari ti porterà dove un uomo può lasciar libera la natura
    Wally ripensò alle parole della nonna e si decise che doveva andare dal papà e parlarne, ma come poteva entrare nel discorso? Il giovane ci pensò e ci ripensò e alla fine pensò che forse l'idea migliore era parlarne con la mamma che sicuramente in quel momento era nel salone di quel piano a fare colazione, certo, era insieme al papà ... forse era un'ottima idea valutare in quel momento e decidere.
    Saltellando, il piccolo corse verso la saletta per andare a fare colazione.


    Eccomi qua, ho parlato con Duke, qua vediamo nella sala dove fanno colazione chi c'è e mi regolo di conseguenza.
    Ah questi tredicenni con problemi ormonali!


    Edited by SlasherShane - 8/11/2018, 07:29
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    Wally amava giocare con le palle ... di quell'abaco, amava accarezzarle e vederle luccicare. Aveva piacere a veder entrare le stecchette nei buchetti di quelle palle colorate. Riempire una stecca di un colore per poi svuotarla e passare a quella successiva. Erano cose che mano a mano gli venivano naturali e lo aiutavano nei conti.
    Per quanto quello fosse magari solo un gioco, mano a mano aveva imparato la base della matematica, cosa che la mamma Genna gli ricordava spesso essere una cosa non da poco I poveri non sanno nemmeno come si fa due più due. ecco cosa gli diceva la Mamma. Anche se Wally non ricordava di aver mai visto un povero, non sapeva se era vero che non sapessero contare; se li immaginava con i vestiti logori, pieni di macchie di sporco e puzzolenti. Ma non si ricordava se sapessero o meno contare.
    Ma no, a lui dei poveri non interessava niente, a lui piaceva contare e pensare a cose da costruire, faceva quindi calcoli che a volte capiva soltanto lui e questo sembrava piacere a suo nonno.
    Uno, Due, Tre ... seduto su un gradino sotto il trono del nonno Walder Frey, Wally contava tutti i ragazzini poco più grandi di lui che in quel momento si affaccendavano per fare quello che il nonno chiedeva.
    Lo facevano con l'intento di farsi notare ed entrare nelle sue grazie, ma lo facevano con cose semplici e basilari, come se fossero normalissimi servi, infatti nessuno di loro aveva mai ricevuto un regalo da lui, tranne Wally! Solo Wally aveva ricevuto come regalo qualcosa; forse era perché il vecchio aveva visto qualcosa nel piccolo e mingherlino Frey.
    Vecchio che tutti disprezzavano, certe volte lo notava come quando il nonno era voltato, loro lo guardavano male, salvo poi sorridergli e riverirlo, sgomitando l'un l'altro quando lui li osservava; Wally no, Wally lo venerava al nonno Un giorno voglio essere come il nonno.
    Eh, chissà cosa ci vedeva di così spettacolare in quel vecchio scorbutico.

    Improvvisamente il rumore di una porta che si schiantava contro la parete, un rumore davvero forte che bloccò tutti quanti, lo stesso Wally trasalì levando lo sguardo verso la fonte del rumore.
    Lord Frey! una voce si levò in quel breve istante di silenzio creatosi. Era uno dei suoi tanti cugini ad aver gridato Cosa succede? Si interrogò aguzzando lo sguardo verso "Il corto" che in quel momento, ansimante e ansioso stava avanzando a passi lunghi vero il vecchio Frey
    Nonno non la prenderà bene. pensò Wally guardando il nonno dal basso verso l'alto. E infatti fu così ... Walder promise ritorsioni se quell'interruzione della sua routine non avesse avuto un motivo valido.
    Mentre il nonno protestava e sbraitava, i grandi occhioni neri del piccolo Frey si puntarono su foglio arrotolato che il suo cugino stava tenendo in mano, cosa poteva essere? Uh, una lettera?
    Senza nemmeno ascoltarlo, il Frey annunciò che erano notizie dal Nido, Nido dell'Aquila? Probabilmente sì. Il Vecchio Frey chiese immediatamente la lettera, cosa che il nipote si affaticò per dare con tutte le cerimonie possibili per porgere rispetto e riverenza al vecchio che rispose con un secco
    Aaaah, fanculo queste porcherie, dammi la pergamena! era incredibile come il nonno fosse così veloce certe volte, si alzo di scatto avviandosi verso il nipote che in quel momento si stava inchinando, levandogli di mano la pergamena senza molte cerimonie Ah Ah Wally si lasciò sfuggire una risata, forse il tono era abbastanza basso perché il nonno non la sentisse.

    Finalmente... Qualcuno mi porti carta e penna, subito!
    I cuginetti di Wally iniziarono a correre di qua e di là, qualcuno forse aveva anche lasciato la sala per andare a prendere da qualche parte il necessario che il vecchio aveva richiesto. Wally li osservò, ancora seduto là, ai piedi dello scranno, con l'abaco sulle ginocchia. Mh? si guardò attorno notando improvvisamente sotto uno dei tanti tavoli, quello che il nonno aveva richiesto.
    Sgranò gli occhi, sì, era quello che stavano cercando.
    Wally posò a terra l'abaco e si caracollò verso quel grosso tavolone in legno, era contento che aveva subito trovato quello che il nonno aveva chiesto, Quanti fogli? non era sicuro e nel dubbio decise di prenderne tre insieme al calamaio e alla penna. Quindi si alzò e a passo svelto si diresse verso il nonno Nonno nonno. Ecco qua! esclamò porgendogli la sua conquista.



    728 parole


    Edited by SlasherShane - 28/7/2018, 08:28
19 replies since 20/9/2014
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