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    La Ballata del Vento e del Mare


    La ballata ci porta lontano,
    ci conduce e ci tiene per mano,
    nella terra del Vento e del Mare
    La ballata ci invita a danzare!

    In un giorno d'inverno nascente
    sulle sponde di una terra ridente
    c'è una donna che rimane a guardare
    l'incessante incalzare del Mare.
    In una notte di luna stellata
    sulla cima di una montagna innevata
    c'è un uomo che si vede intento
    a scorgere nel buio il Vento.

    Una Donna si muove suadente
    avanzando sulla spiaggia rovente
    i suoi piedi lambiscono il Mare
    un amore la fa sospirare.
    Un Uomo beve la neve gelata,
    la Barriera è la sua anima ghiacciata
    da quel Vento che non sa catturare,
    che gli sfugge, che non sa più scordare.

    Era maggio e la Valle era in fiore
    tra i loro petali sbocciava l'amore,
    eppure il Mare non può restare a guardare,
    eppure il Vento non si può catturare.
    La sua anima d'azzurro vestita
    la sua anima fu presto rapita
    da quel Vento che incessante spirava
    da quel Mare che insieme poi li cullava.

    Ma due occhi stranieri ed indiscreti
    osservavano i due amanti ora quieti,
    li sorprese un Mare violento,
    li battè contro gli scogli il Vento.
    E quando il Mare placò la sua ira,
    quando il Vento diminuì la sua spira,
    non rimase che affrontare la vita
    anche se non vi era più alcuna via d'uscita.

    La Barriera quell'uomo ora accoglie
    avrebbe voluto che fosse sua moglie.
    Triste e cupa la sua esistenza,
    non avrebbe voluto rimanere senza.
    Senza il Mare che di lei ha il profumo
    senza lei, lui non era nessuno
    dei fiori, della neve e del Vento
    diventato il suo triste lamento.

    La Fortezza è la sua casa gelata
    solitaria e silente la sua entrata
    la rinchiude, non voleva restare,
    l'ha obbligata la sua colpa ad espiare.
    Senza il Vento e il suo dolce richiamo
    senza lui, lei non dice "ti amo"
    dell'amore, della gioia e dell'ardore
    il suo Mare non ha più il sapore.

    In un giorno d'inverno nascente,
    in una notte stellata e ridente,
    lui si lancia a rincorrere il Vento,
    lei il Mare ora afferra cadendo.
    Orsù dunque felici balliamo,
    per gli amanti sia un dolce richiamo,
    ciò che è unito non si può separare,
    il Mare e il Vento uniti ora possono stare.

    La ballata ci porta lontano,
    ci conduce e ci tiene per mano,
    nella terra del Vento e del Mare
    La ballata ci invita a danzare!

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