Posts written by Aeryx

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    o1ZNz39The King eats and the Hand takes the shit - 11 Gennaio, 286, Terre della Corona
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    Una scelta sbagliata, una vita ad inseguire il Re sbagliato. In un attimo, nonostante la distanza che aveva messo tra sé e il Karstark, come se fosse il volere degli dei, il Rosso fece uno scatto in avanti tagliando in due tutti quei metri tra loro come una setta in ciel sereno.
    I suoi uomini non si mossero e, a pari del loro comandante, si lasciarono circondare da chi stava dinanzi a loro. Aveva ordinato di non estrarre le armi ma l'ingaggio nullificò il suo ordine: in poco tempo tutti furono circondati e caddero uno dopo l'altro mentre un'ombra implacabile cominciava a gettare il mondo in un conflitto dal quale non si sarebbe più destato. Ogni sua lezione sulla guerra, ogni basilare concetto per il quale chi stava a cavallo potesse ritirarsi da un esercito appiedato con qualche perdita, tutto inutile in quel contesto dove i soldati del Karstark si mossero come a cavallo. In pochi secondi non rimasero uomini in piedi che lui, Lord Celtigar e il maestro che l'aveva seguito fino a quel momento.
    Più che una punizione, dopo tanta sofferenza e impegno per una causa persa, quella fine pareva più una liberazione. La sua morte avrebbe scatenato fuochi implacabili, fuochi che avrebbero distrutto la corona e magari rimosso Rhaegar dal trono. Aveva sbagliato, aveva tremendamente sbagliato… e quella spilla che portava in petto e l'emblema del drago tricefalo sulla cappa erano il segno per eccellenza del suo errore.
    Ripensò ai momenti del concilio, alla battaglia di Approdo del Re, a tutte quelle occasioni dove aveva avuto modo di cambiare la sorte dell'ultimo grande conflitto. A tutte quelle occasioni dove aveva sbagliato, al Lydden che ci aveva visto giusto e a Tyche che nonostante la crudeltà di Tywin non l'aveva mai abbandonato. Rhaegar non era affatto adatto al trono; il Vecchio Leone aveva sempre avuto ragione sul suo conto, anche in cella a un passo dalla follia.
    E mentre nel suo cuore si instillava il dubbio e il tradimento di colui che sin a quel momento aveva considerato come un fratello, ma che in realtà l'aveva abbandonato per inseguire l'amore, la battaglia attorno a loro impazzava. Pensò alla sorella che tanto aveva amato in vita, alla madre che tanto aveva perso in così poco tempo, alla sua casa natia e alla sua gente che mai più avrebbe rivisto. Sentiva il richiamo caloroso del suo dio, di colui che l'aveva accettato per quel che era e con il quale avrebbe banchettato in eterno.
    Non ebbe neanche il tempo di dare un ordine... di parlare... le spade abbandonarono la fodera mentre il Karstark sembrò teletrasportarsi davanti a lui nonostante i metri. Tentò di parare ma era giunta la fine della sua storia, del suo tormento… e, in morte, avrebbe tormentato il regno fino al suo sgretolamento. Un colpo, dritto e preciso al petto, e la storia di Lord Lionel Buckwell si concluse così, nel sangue, versato per un Re che non l'aveva mai meritato.
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    Parole: 500
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    Difesa: 19x98/10+3x3+(10x(2+1)/2)+3x3=219.2+32= 251.2

    Equipaggiamento:
    Doppie Lame in Acciaio: 13(x2)Att 5(x2)Dif e peso 6(x2)
    Arco in Legno: 7 Att e peso 4
    Faretra con 5/30 Frecce
    Armatura Completa in Acciaio (Riduzione danno 29 e peso 16)
    Cavallo da guerra (R4 V9)
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    Spilla Primo Cavaliere: +10 Prestigio e +15 Affinità Vassalli (Sotto l'armatura)
    Spilla Buckwell: +10 Affinità Buckwell e +5 Attrazione (Sotto l'armatura)
    Cintura Rossa: +7 Attrazione
    Cappa Nera Targaryen: +10 Attrazione


    Edited by Aeryx - 23/1/2023, 16:55
  2. .
    o1ZNz39The King eats and the Hand takes the shit - 11 Gennaio, 286, Terre della Corona
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    Spronarono i cavalli e in pochi istanti divennero la testa dell'esercito, distaccata dal corpo e pronta a fermare coloro che di fermarsi non volevano. Gli uomini del Nord, colmi d'onore e attaccati alle tradizioni, quel giorno parevano tutto tranne ciò che i loro antenati erano sempre stati. I Karstark erano il palese esempio di come l'anima di ogni uomo fosse corruttibile fino a tal punto da dimenticare generazioni di eroi e uomini per bene, lesti a rinnegare tutto per ordine di un uomo senza neanche chieder spiegazioni.
    Le parole di Luthor accompagnarono i colpi di redini, dettando quella che sarebbe stata, e che in fin dei conti già era, il suo modo d'agire.
    I cavalli si mossero lesti e in poco tempo raggiunsero quel che componeva l'esercito in fuga. La mano del Buckwell frenò con un cenno ogni arma prima che uscisse dal fodero, poi indicò un lato ordinando al gruppo di spezzarsi per raggiungere quello opposto.
    "Uomini, metà di voi si portino sulla sinistra. Il resto mi seguano a destra" Disse fugando qualunque dubbio su quel gesto. E non passò molto prima che il Primo Cavaliere si trovasse dinanzi a tutti quei soldati del gelido Nord.
    "Uomini del Nord! Per qual motivo fuggite come traditori e codardi dalle mura del vostro Re? Lord Karstark, perché spingete gli uomini senza adeguato cibo e preparazione a marciare verso Nord in una cotal fretta?! Avete forse dimenticato le vostre responsabilità verso la corona? Avete forse scelto di non voler rispondere del vostro fallimento a Roccia dinanzi al Trono di Spade, preferendo invece la fuga alle spiegazioni?!" Urlò a gran voce ma con la medesima compostezza e fermezza che l'aveva sempre distinto. Tutti dovevano sentirlo e per sormontate quel rumore doveva ovviamente urlare.
    "Tale è la vostra fretta che neanche mogli e amanti avete portato con voi... tale è la vostra fretta che neanche al Primo Cavaliere avete donato spiegazioni... Cosa dovrei pensare Io, adesso, che vi vedo fuggire in massa, disorganizzati come topi che abbandonano una casa che brucia? Penso a gente che sputa sulle proprie tradizioni, sul proprio giuramento al reame e che disonora la propria posizione pur di non beccarsi le responsabilità di ciò che ha fatto" Guardò principalmente il Maestro della Guerra, colui che aveva l'unico potere di dare un tale ordine. I soldati del sol d'inverno parevano tutto in quel momento purché uomini del Nord.
    "Come pensate di proseguire senza cibo per miglia di strada? Che follia è mai questa, Lord Karstark?! Avete forse dimenticato il vostro giuramento al Re e alla Corona? Perdete una battaglia e fuggite pur di non dare spiegazioni a chi di dovere... Avete assaltato un'isola-fortezza con le navi contate, in modo frontale e sfacciato... avevate duecento dannate navi a vostra disposizione e ne avete preso meno di venti! Quale Maestro della Guerra che si rispetti organizza un assalto così disordinato e fallimentare, senza l'autorizzazione del Re, e poi fugge quando ritorna sconfitto!?" Esigeva delle domande e il suo tono, accusatorio quanto tagliente, non lasciava intendere altro. Col cavallo si mantenne lontano dal Karstark per sicurezza, almeno uno spazio adeguato per l'utilizzo dell'arco e non percorribile prima di una reazione o allontanamento della cavalcatura. Un uomo che fuggiva in quel modo, dopotutto, poteva essere tutto tranne che stabile e amichevole, specie quando confrontato con i propri errori. L'intento del suo discorso era sia quello di ricevere delle risposte che quello di instillare il dubbio nei suoi uomini, oltre a quello di screditarlo. In tutto ciò non potè che pensare a cosa stava alla sua cintola, all'arma che portava dentro la fodera e che somigliava a quella usata durante l'addestramento. Che quel messaggio ritrovato dentro camera di Ser Forrester dicesse il vero? Di sicuro Lord Celtigar era quello che voleva scoprire la verità più di tutti.
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  3. .
    Spendo 1.700 punti milizia base per:
    - 35 Cappe Dorate (35 Fanti)
    - 76 Cappe Cremisi (76 Fanti
    - 294 Arcieri Reali
    - 1001 Soldati Reali
    Spendo 4 punti assedio per un Trabucco e prendo 4 Dromoni dal cantiere
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    o1ZNz39Insorgi, o città immensa! - Sera del 10 Gennaio, 286, Approdo del Re
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    Tutti i soldati eseguirono gli ordini impartiti dal Primo Cavaliere, accerchiando prima le case e poi irrompendo al loro interno. Di certezze ne avevano poche i suoi uomini, eppure era tutto per un bene superiore: la città doveva capire che con gli uomini del Re non si doveva scherzare e che non c'era spazio per i ribelli tra quelle mura. Uno dei soldati gridò prima di fare irruzione, seguito subito dopo da tanti altri commilitoni. Dall'altra stanza provenivano urla e suoni, pugni e calci... colpevoli o meno quella famiglia sarebbe finita tra le braccia delle guardie in poco tempo.
    Un amuleto era stato trovato all'interno, ma ciò non li condannava interamente come colpevoli. Un soldato uscì subito dopo con un uomo, trascinandolo fuori dalla stanza dinanzi al Primo Cavaliere del Re. Era stato malmenato e il suo nome corrispondeva con quello dei segnalati. La sua casa non era di certo lussuosa e il suo stile di vita era come quello di ogni altro uomo lungo quella via... eppure qualcuno doveva pagare per quei crimini, e l'amuleto ritrovato -seppur non interamente incriminante- poteva essere un indizio come un semplice oggetto di fede.
    "Controllate le travi, sollevate i tappeti, spostate gli armadi! Voglio che ogni angolo venga controllato" Ordinò ai soldati nella casa, poi volse lo sguardo verso il catturato e il soldato che lo teneva in custodia. Si avvicinò a lui e, con la mano sul manico del pugnale, lo guardò negli occhi.
    "C'è stato segnalato il tuo nome come un possibile fanatico... dimmi, con sincerità, prima che i miei uomini procedano, c'è qualcosa che dobbiamo sapere?" Chiese leggermente spazientito ma col dovuto contegno che si addiceva al suo ruolo "Perchè dovrebbe qualcuno segnalarti come tale?" Insistette ignorando i segni delle percosse. Aveva sempre provato pietà per la povera gente ma, quando dopo un intero anno a servirli, questi si dimostravano talmente ingrati da uccidere il principe e aiutare il credo militante, la pietà e la bontà non potevano essere sostituiti da altro che rabbia e fastidio. Una tale rabbia e un tale fastidio da portare anche il più buono e gentile dei nobili a organizzare una spedizione punitiva anche sulla base di semplici sospetti.
    1LAu6GS

    Equipaggiamento:
    Doppie lame in acciaio (26 Att 10 Dif 12 Peso)
    Arco in Legno (7 att 4 peso)
    Faretra con 5/30 frecce in legno
    Armatura in Acciaio completa (29 rid e 16 Peso)
    Spilla Buckwell (10 Affinità Buckwell +5 Attrazione)
    Spilla Primo Cavaliere (+10 Prestigio + 15 Affinità Vassalli)
    Cintura rossa (+7 Attrazione)
    Cappa nera Targaryen (+10 Attrazione +20% riuscita intrigo )
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    Vita: 148/196
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    o1ZNz39The King eats and the Hand takes the shit - 11 Gennaio, 286, Terre della Corona
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    Come qualcuno molto più avanti a lui e con pari voglia a quella sua, anche Lionel continuò a cavalcare in cima al suo esercito di uomini appiedati e cavalieri. Di pensieri ne aveva tanti ma nel pensare aveva comunque risposto al Maestro e confermato i suoi sospetti sulla lama di quel che, ancora per poco, era il Maestro della Guerra. Di pietà ne avrebbe avuta poca per un uomo che dinanzi alle sue responsabilità preferiva scegliere la fuga alle conseguenze per le proprie decisioni e azioni, cosa che solo un codardo avrebbe fatto.
    Il disastro di Roccia era colpa sua e di chi aveva organizzato le navi: non si poteva assaltare un'isola con un'intera flotta in attesa e, ancor meno, farlo con quelle contate dopo che nessuno, nemmeno Red stesso, aveva ordinato il blocco. Ma forse era stata un incomprensione o una dimenticanza, piuttosto che incompetenza, proprio come l'assalto a Roccia stessa, visto che il Primo Cavaliere non era stato informato da nessuno di una tale campagna e il Re, tantomeno, non aveva mai ordinato di attaccare l'isola in via ufficiale.
    Ognuno aveva purtroppo assunto il ruolo di padrone di se stesso, un ruolo che stava lentamente portando allo sbando il Continente e distruggendo le file dei lealisti da dentro. Non c'era più ordine in tutto quel posto e, prima di perderlo in modo completamente definitivo, bisognava intervenire col pugno di ferro per far ritornare la gente sulla strada... esattamente come stava facendo per quel traditore camuffato da codardo.
    Lord Celtigar aveva spronato i cavalli e, intento a fermarlo con i suoi, era stato seguito a ruota dal Maestro. La giovane Forrester non gli aveva risposto e di guerrieri competenti ne aveva pochi oltre a lei. Nonostante ciò, consapevole del rischio e pronto a morire perchè tanto vivere aveva il senso che aveva in un Continente dove nessuno si assumeva le proprie colpe ed adempieva ai doveri, scelse anche lui di spronare il suo cavallo. Con la mano fece cenno a chi ancora non si era unito, e che si trovava su un destriero, di seguirlo per raggiungere quel traditore al fianco del Celtigar. Di certo non poteva lasciare il Lord da solo e seguirlo era la cosa più adatta.
    "Cavalieri con me, dobbiamo allungare il passo o non lo raggiungeremo mai!" Ordinò spronando il cavallo ad allungare il passo in direzione del Lord dell'Isola della Chela. Il Maestro era già andato e prima di lui il nobile, intenzionato a di tutto pur di raggiungere quello che si stava rivelando sempre di più il colpevole. Fuggire in quel modo era privo di qualunque senso logico, a meno che non avesse troppi scheletri nell'armadio per potersi difendere serenamente dinanzi al Re e ai suoi sottoposti. Un dubbio che col tempo cominciava a tramutarsi in realtà.
    1LAu6GS

    Parole: 450 - BlackCleric Nel post precedente ti ho risposto. Non ho capito se ti è sfuggita come cosa perchè non ho avuto modo d'aggiungere i colori o altro ma ti ho comunque risposto alle domande
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    CITAZIONE (Freene @ 2/1/2023, 13:34) 
    Riprendiamo sta faccenda da capo per favore.... con calma... vediamo tutto da principio.
    Intanto...quali pg gestiscono la faccenda?

    Tasse: Rhaegar
    Edifici: Lionel
    Rotte commerciali: Lionel
    Arruolamento: Red (che non può, quindi Lionel).


    E fin qui ci siamo.
    Tasse: si usano tutte le competenze di Rhaegar (la sua Amministrazione, la sua Affinità)
    -abbiamo detto che dovrebbero essere 4.000 ma per simulare i dazi non pagati alla Corona fino al ripagamento del debito con Braavos saranno 3.500.
    -il malus fama e affinità lo continua a prendere Rhaegar.

    Edifici: qui entrano in gioco le competenze di Lionel (Amministrazione 27, quindi non ha malus sulla costruzione edifici + non ha la competenza Economia)
    -sic et simpliciter 3.000 ori puri e semplici
    -non c'è la Capanna del Costruttore, quindi anche in questo macroperiodo solo 3 edifici costruibili.

    Rotte commerciali: competenze di Lionel che ha Finanza, e non Economia, quindi gli si danno 2 rotte extra
    -le rotte fattibili in totale sono dunque 3 base + 2 per i due level up della Gilda + 2 extra per Lionel= sono dunque SETTE rotte in totali. Ne sono stabilite 5 (riattivo quella di Ironrath ora correggo), ne sono fattibili altre due;
    -tutte le rotte sono state stabilite in questo macroperiodo, quindi danno 250 a rotta + 100 dall'ufficio del camerlengo = 350*5= 1.750 ori (correggo dunque rispetto a prima aggiungendo i soldini di Ironrath)
    -ma devo togliere ogni turno 500 ori per il patto con Ironrath e Deepwood Motte (tolgo dunque anche i 250 ori dei forrester)
    Se prima avevo segnato 1.400, in questo turno vado a segnare 1.500 aggiungendo 100 ori (1.750-250)

    Punti milizie qui si contano le competenze di Lionel che non ne ha (Ordine pubblico)
    -1.500 punti milizia base + 200 dai due edifici militari= 1.700 punti milizia base
    -4 punti assedio (2 per edificio militare)
    -4 navi da scegliere per il cantiere navale.


    +
    Ho tolto il debito coi mercenari di Delta delle Acque togliendo 11.500 ori
    Ho aggiunto 1.000 euro dai Langward per la multa
    + aspettodi vedere cosa farà Vicare per la sua di multa.

    Forse ho capito male io... ma finanza non è l'evoluzione di economia? Perché io ho due economia e due finanza, solo che ho tolto economia pensando che finanza comprendesse tutto... e ho dimenticato di aggiungere il bollino di Legge II alla scheda ahahahah
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    o1ZNz39Sempre all'ultimo minuto - Sera del 2 Gennaio, 286, Approdo del Re
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    Quel giorno aveva finito di rimettere un po' di cose in sesto ma mancava ancora una cosa importante che, tra tutto quel che gli passava per la testa, aveva quasi dimenticato. Si mise dunque subito alla scrivania, dove prese carta e piuma. Intinse la punta della piuma d'oca nell'inchiostro e cominciò a scrivere le direttive per il Maestro del Conio, che non aveva avuto modo di informare pienamente nella Sala del Trono vista la durata di tutte le udienze.
    CITAZIONE
    Al Maestro del Conio, Lord Qarlton Chelsted

    E' con la seguente lettera, in assenza di Sua Maestà il Re, che vi autorizzo alla costruzione col procedere con la costruzione degli edifici necessari alla città. I dragoni nella tesoreria sono a vostra disposizione, l'importante rimane sempre e comunque il bene del popolo che, nonostante i nostri interventi, ancora soffre per la guerra e il clero militante. Molto è stato riparato sin dal torto fatto da Tywin alla gente di questa nostra capitale, ma ancora non tutto: la Piazza di Cobler attende ancora i vostri mastri e la gente la messa in sicurezza delle proprie case. Pagate i cittadini affinché nella sventura lavorino e possano dar da mangiare i propri figli e le case a chi ancora dorme ai limiti delle mura.
    I nostri accordi commerciali porteranno grano e cibo alla città, ma non possiamo continuare contando solo sui nostri alleati e ciò che il denaro può comprare. Per questo motivo, dopo aver riflettuto su tutte le possibili opzioni, reputo che la costruzione di numerose fattorie sulla parte Sud e sulla parte Nord possano aiutarci a liberare la nostra città dalla dipendenza dalle importazioni estere. Adesso non dico che l'autarchia sia raggiungibile visto il numero di abitanti tra le mura, ma è pur sempre vero che contare sempre sugli altri è simbolo di debolezza e, in caso di una nuova guerra, arma di ricatto per chi detiene i corri con le spighe. Inoltre, visto il sempre più crescente aumento delle rotte commerciali verso la capitale, reputo necessaria l'apertura di un ufficio con uno dei vostri contabili addetto alla supervisione delle stesse e al loro corretto funzionamento e giovamento alla cittadinanza.

    Vi invito a dare priorità massima a quanto da me scritto, i lavori devono cominciare al più presto e la città intera ha bisogno di queste migliorie. Fate comunque attenzione a dove camminata e a chi date il denaro per le opere pubbliche: la città pullula di gente con cattive intenzioni e non vogliamo assolutamente finanziare il nostro nemico a causa della fretta nel dare il via ai lavori.


    Il Primo Cavaliere, Ser Lionel Buckwell.

    La candela era quasi giunta a metà della sua vita quando la piuma smise di ferire la carta col suo sangue nero. La notte era ancora giovane, talmente giovane che ancora c'era rumore nel cortile e i soldati non avevano cominciato il turno notturno. Scese di corsa gli scalini della sua torre fino alla base, dove andò incontro a uno dei suoi uomini di guardia quella notte. Diede la lettera al soldato e, riprendendo fiato, gli ordinò di raggiungere la camera del Maestro del Conio con quella missiva.
    Al suo interno c'erano le direttive per cominciare i lavori nella capitale, lavori che attendevano il via libera del sovrano ma che, per qualche strano motivo, tardava ad arrivare. Di recente il Re stava diventando sempre meno presente nella vita del Continente... avevano vinto la guerra, sconfitto l'usurpatore insieme, ripreso controllo di tutti e Sette i Regni... tuttavia da quando si era seduto su quel trono, giorno dopo giorno, la sua presenza stava cominciando a diminuire. Era come un soldato ferito e abbandonato sul campo, solo che al posto di perder sangue il Re stava perdendo la voglia di governare. Tywin era stato un tiranno ma Rhaegar, pian piano, si stava dimostrando disinteressato verso ogni aspetto derivato dalla Corona che indossava in testa.
    1LAu6GS

    Dovevo inviarlo ieri ma il computer ha deciso di morirmi per tre giorni...

    A seguito di questa semi ordino la costruzione di:
    - Ricostruzione Piazza di Cobler, quindi ampliamento gilda dei mercanti
    - Edificio produttivo campo di grano
    - Ufficio del camerlengo
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    o1ZNz39The King eats and the Hand takes the shit - 11 Gennaio, 286, Sala del Trono
    8rOexWn
    E cosa fare se non inseguire i ll codardo Maestro della Guerra fuggiasco? I soldati ed i cavalieri vennero mobilitati, saliti tutti in sella e preparate le armi varcarono prima le porte della fortezza e poi quelle delle mura, inseguendo coloro che avevano deciso di abbandonare i propri doveri per chissà quale ragione.
    Lord Celtigar raggiunse il gruppo e così fece anche il Maestro. Entrambi raggiunsero il corteo di uomini e bestie, sorpresi dal vedere che, piuttosto che affrontare le sue colpe, l'uomo del Nord preferiva fuggire.
    "Fugge come un bambino dalla mamma quando perde al gioco" Disse con sarcasmo e disprezzo nei confronti di chi dovevano inseguire. C'era poco da fare in quel caso purtroppo… continuare a rincorrere quel cane in fuga era la sola scelta da compiere.
    Il Maestro, nel frattempo, gli disse della missiva trovata all'interno delle sue camere e la sua tendenza a pitturare le lame e la sua infamia come ladro di armi. Sicuramente non poteva essere un caso che, ovunque quell'uomo andasse, un'arma pareva sparire nel nulla dopo secoli di sicurezza.
    "Dunque non è la prima volta…" Constatò ad alta voce. Un'arma strana l'aveva effettivamente vista in mano al Maestro della Guerra, la stessa che aveva usato durante il loro addestramento… un'arma che, se la memoria non lo stava ingannando, era troppo simile all'uscita vista quella mattina per potersi considerare una mera e pura coincidenza.
    "Aveva una spada, sembrava di buon acciaio ma la lama non era pura… o meglio… forse l'aveva dipinta o alterata in un qualche modo" Diede voce a quanto ricordava di quel giorno in cui gli aveva consegnato le due lame per poi lottare con lui. Ogni strada pareva ormai condurre sempre di più a Lord Karstark, che con quella fuga non aveva fatto altro che aumentare i sospetti.
    "Rosby non è da tenere in considerazione, sarà preso circondata e domata… ci rimane Hayford e Stokeworth… un cavaliere torni indietro e ordini al Gran Maestro di mandare un corvo" Ordinò verso il gruppo di uomini a cavallo. Probabilmente non sarebbero mai arrivati fino a Stokeworth, ma bisognava comunque prepararsi a quella eventualità.
    "Ser Forrester, Lord Celtigar vogliamo distaccarsi e raggiungerlo con i cavalieri?" Chiese rivolgendosi a chi tra loro sarebbe stato in grado di combattere in caso di bisogno. Da un uomo in fuga ci si poteva aspettare di tutto, anche la possibilità di rispondere alle parole con la lama, soprattutto quando questa lama poteva costituire la sua debolezza più grande.
    1LAu6GS

    Parole: 400 - Il computer mezzo andato non aiuta. Aggiusto dopo per il colore.
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    Lista aggiornata!

    Rimossi:
    Tabula Rasa rpg
    The Deathly Hallows GDR
    Dangerous Liaisons RPG
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    o1ZNz39The King eats and the Hand takes the shit - 11 Gennaio, 286, Sala del Trono
    8rOexWn
    Preoccuparsi della reazione da parte del Maestro della Guerra era giusto, eppure a Lionel non importava nulla del suo giudizio. Un uomo che aveva fallito così miseramente nel suo compito non meritava alcuna considerazione, specialmente se accusato di crimini disonorevoli da parte di un uomo che aveva servito con onore e dedizione la Corona.
    "Nessuno è mai scappato dalle proprie responsabilità quando a due passi dal Trono di Spade. Il Karstark potrà anche essere un membro del concilio, ma non per molto visto il suo comportamento" Silenzió le preoccupazioni del Gran Maestro, limitandosi ad aggiungere a quanto detto un'occhiata verso il saggio e le sue mille paure. Era stanco e non aveva tempo da perdere con altre chiacchiere inutili. Certo, nessun incompetente era mai stato trascinato da un esercito nella Sala del Trono, ma il Karstark stava palesemente tentando la fuga nella speranza di ripararsi nel freddo Nord, lontano dell'autorità diretta della Corona e con lo Stark pronto a difenderlo, e questo Lionel non poteva assolutamente permetterlo.
    "Le mie accuse erano riferite ad alcuni uomini al comando. Mi pare palese, Lord Philipp, che i soldati morti non abbiamo colpa e che anzi siano da considerare dei martiri…" Rispose alle parole del Protettore dell'Est. L'uomo aveva chiaramente mal interpretato le sue parole, poiché Lionel aveva sempre provato rispetto per chi moriva in nome della Corona e questo l'aveva dimostrato anche nelle cerimonie.
    "Bene, andate pure… e, visto che andate, vi concedo l'autorità di far sbarcare e prendere con voi gli uomini reali. Non conosco il numero di uomini al servizio del Karstark, tuttavia più siamo e meglio sarà visto la sua abilità con la spada" Confermò la decisione di andare al porto, incaricandolo al contempo di far sbarcare anche gli uomini della Corona. Avrebbe avuto bisogno di più uomini possibili contro un uomo in fuga.
    "Roccia non può rimanere in mano nemica, Ser Forrester. Abbiate fiducia di me, questa volta saremo preparati e sarò io personalmente a condurre l'assedio" Evitò di gettare ulteriore fango sull'inettitudine di chi aveva organizzato quell'assalto frontale. Fece un cenno alla guardia riguardo la richiesta di far scortare Lady Florent: tanto, ormai, stavano tutti uscendo dalla Fortezza Rossa e farla attendere ulteriormente non avrebbe avuto molto senso.
    Radunò i cento uomini della Cappa Cremisi presenti nella Sala del Trono, diede l'ordine di far preparare trecento Cappe Dorate. Scelse di attendere il ritorno della guardia con l'equipaggiamento richiesto, poi diede l'ordine di muoversi insieme a tutti gli altri. Lord Karstark era diretto all'accampamento e loro non avrebbero tardato un secondo più del dovuto per raggiungerlo.
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    Parole: 410 - Meglio di niente .-.
  11. .
    o1ZNz39Insorgi, o città immensa! - Sera del 10 Gennaio, 286, Approdo del Re
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    In una città sempre più colma di punti interrogativi, di una cosa era certo: il sole sarebbe sorto rosso del sangue dei suoi nemici. Quella sera, insieme alle cappe dorate, Lionel avrebbe riportato l'ordine tramite l'imposizione della spada. Non esisteva altro modo, ormai, se non quello della forza per contrastare la sempre più crescente minaccia del cammino luminoso. Di solito la lama era sempre stata la sua ultima opzione ma, di recente, stava cominciando a diventare sempre più presente in tutto.
    Il vicecomandante della guardia non si dimostrò tanto convinto dall'approccio ordinato dal Buckwell. Il suo scetticismo era giustificato anche agli occhi del Lord, tuttavia, a seguito di quanto era successo e il numeroso seguito che il sentiero luminoso aveva tra la popolazione, dividere gli innocenti dai colpevoli era un qualcosa di impossibile da realizzare in una sola sera e col tempo contato. Il suo metodo avrebbe potuto mietere vittime tra i ranghi dei senza colpa ma, al contempo, tra quelli dei colpevoli degli orrori odierni.
    Terminati gli ordini da impartire ai sottoposti, l'intero contingente abbandonò il cortile intonando la loro canzone. Ogni uomo si diresse col proprio ufficiale, dividendo così quel numeroso insieme di uomini armati in piccoli gruppi dispensatori di giustizia e morte.
    Dietro di lui si erano accodati una cinquantina di uomini, tutti pronti a far irruzione in quella tranquilla vietta che l'Altofuoco aveva risparmiato ma che non avrebbe avuto la medesima fortunata con la giustizia del Re. Prese il primo passo in quel tranquillo ambiente, si guardò attorno con cura e una volta compresa la conformità della strada si voltò verso gli uomini dietro.
    "Dieci di voi si mettano a sorvegliare l'ingresso opposto, cinque si preparino per i prigionieri. Altri quindici, invece, blocchino ogni via secondaria. I rimanenti vengano con me" Ordinò così di tagliare ogni via di fuga da quella stradina. Si mise a guardare verso ambe le case sui lati della strada e col passare dei secondi un piano più dettagliato cominciò a formarsi nella sua mente.
    "Ci divideremo in due gruppi: il primo prenderà le case sulla destra, il secondo quelle sulla sinistra. Busseremo alle porte delle case segnalate e faremo irruzione in caso ci dovessero ignorare. I prigionieri verranno poi radunati e portati al gruppo da cinque che rimarrà all'ingresso" Continuò rivolto ai rimanenti, dandogli così le direttive su come procedere per le perquisizioni "Le case dei colpevoli verranno perquisite in cerca di armi, collaboratori nascosti e qualunque cosa possa ricondurli al credo militante" Aggiunse agli ordini impartiti prima, poi si voltò verso le guardie e sguainando la spada diede inizio a quella lunga serata di sangue e lame.
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    Equipaggiamento:
    Doppie lame in acciaio (26 Att 10 Dif 12 Peso)
    Arco in Legno (7 att 4 peso)
    Faretra con 5/30 frecce in legno
    Armatura in Acciaio completa (29 rid e 16 Peso)
    Spilla Buckwell (10 Affinità Buckwell +5 Attrazione)
    Spilla Primo Cavaliere (+10 Prestigio + 15 Affinità Vassalli)
    Cintura rossa (+7 Attrazione)
    Cappa nera Targaryen (+10 Attrazione +20% riuscita intrigo )
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    Vita: 148/196
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    CITAZIONE (Albi_96 @ 9/12/2022, 20:30) 
    Ho dimenticato una cosa per Aeryx

    In base a questa semi le armature ancora utilizzabili dei soldati dell'Ovest (post assedio di Approdo) erano state sequestrate e fuse per creare quelle complete delle Cappe Cremisi. Lo dico perché ho visto che vuoi che vadono in battaglia col Serrett. Vedete voi come ve la volete giocare.

    Ho quelle dei quasi diecimila mercenari e caduti Storm/Corona prese dopo la battaglia dell'Uncino. Non saranno le loro né quelle dei Lannister, ma sono pur sempre armi e armature utili allo scopo

    Chiunque abbia aggiornato la scheda seggio dei Bar Emmon si è dimenticato di aggiungere i dromoni e mercantili da qui


    Edited by Aeryx - 9/12/2022, 21:15
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    o1ZNz39The King eats and the Hand takes the shit - 11 Gennaio, 286, Sala del Trono
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    Il mercenario abbandonò la sala con i suoi ori insanguinati, esibendo un profondo inchino e ritornando sui suoi passi. Nello stesso momento, proprio mentre stava uscendo dalla Sala del Trono con quanto guadagnato, il Protettore della Valle fece il suo ingresso di ritorno dalla campagna di Roccia del Drago. In cuor suo voleva sperare nel meglio e in una vittoria, ma l'espressione del Waynwood e la sua rapidità nel ritornare nella Capitale urlavano palesemente il contrario.
    Si annunciò da solo, come se il Buckwell non si ricordasse con chi aveva avuto il piacere di combattere durante la liberazione della Capitale. Entrambi avevano lottato per riprendersi quella Fortezza e per sconfiggere Tywin, lo stesso che aveva generato morte e distruzione per le giornate a venire a causa del suo folle piano. L'uomo prese un sospiro e, senza ritardare ulteriormente, gli lanciò la crudele realtà su Roccia addosso: la Fortezza giaceva ancora in mano nemica.
    Non ebbe parole nè espressioni per esprimere quella terribile sorpresa. Rimase fermo, nell'incredulità figlia di quelle dannate parole, a udire quanto ancora avesse da dire. A detta del Protettore quell'assalto frontale era stata una follia; un piano privo di possibilità a causa di una mala gestione di navi e soldati da parte di chi aveva avuto il compito di organizzare il tutto. Roccia, dunque, giaceva in mano ai fanatici e per la seconda volta la Corona aveva fallito.
    "E perché siete voi a dirmi questo, Lord Philipp? Come mai il Maestro della Guerra non ha richiesto di far ingresso in città insieme a tutti e dove si trova in questo momento?!" Chiese di getto, ignaro della situazione corrente del Karstark e delle truppe reali. Trovava altamente assurda l'assenza di una richiesta da parte del Maestro della Guerra per entrare in citta, proprio da colui che, tecnicamente a causa del suo ruolo, aveva avuto il compito di organizzare l'assalto che era fallito miseramente. L'Ombra della Barriera l'aveva udito chiamare tra le sale della Fortezza... ma forse l'unica cosa di cui era davvero l'ombra era di se stesso.
    Entrò di seguito Corinna, sporca di sale e arrossata dal sole. L'armatura era lucida quanto gli stivali ma il resto del corpo era pari a quello di un qualunque mozzo di bordo. Si avvicinò al Protettore e, dopo essersi affiancato a lui, cominciò anch'essa ad esporre la terribile situazione. Lord Goodbrother aveva dunque fallito doppiamente: le sue azioni non solo avevano lasciato l'armata reale senza supporto ma, tramite quella ritirata, aveva inoltre rifornito il nemico di navi lunghe e chissà quanti materiali. Tre erano stati i dromoni affondati, numerosi gli uomini a causa del massimo carico... una strage in mare aperto, proprio a largo delle sponde dell'ancestrale casa del drago.
    Insieme a Corinna era arrivato pure il suo scudiero, colui che aveva nominato Supervisore Reale per diverse motivazioni. Il Waters attese il termine delle parole della rossa, infine si avvicinò con la spada in mano e, prima di dire qualunque cosa, si inginocchiò davanti al Lord delle Antlers come di consuetudine.
    In poco tempo il Waters spiegò come si era svolta la battaglia e su di chi ricadeva la colpa divenne immediatamente chiaro. Il Re era stato certamente un incompetente ma ancor di più lo era stato chi, a sua volta, il Targaryen aveva deciso di nominare come Maestro della Guerra. Il tanto lodato Lord Karstark, lo stesso che il Celtigar era giunto poc'anzi ad accusare di furto, si era dimostrato il comandante più inabile di tutti.
    Dal racconto emerse che era stato Arthur a dare l'ordine di ritirata, usufruendo sul momento del potere che il Primo Cavaliere aveva scelto di concedergli per la battaglia. Nessun blocco navale era stato allestito attorno a Roccia e il Maestro della Guerra, contrariamente a ogni sua aspettativa, oltre al non presentarsi al suo cospetto insieme a tutti gli altri, aveva deciso di ordinare un assalto frontale contro un numero di navi superiori alle loro. Uomini erano annegati a causa della pienezza delle imbarcazioni, uomini la cui morte era attribuibile ai fanatici quanto al Maestro della guerra e che avrebbero pesato sulla sua coscienza in eterno.
    "Avete assaltato l'Isola senza navi di supporto?!" Chiese incredulo ai comandanti di Roccia "La Corona ha a disposizione una flotta di duecento dannate navi e mi partite con i dromoni contati?! E' questo il livello di competenza degli uomini al servizio del Re?!" Sputò quelle parole con la rabbia; la medesima rabbia che gli fece stringere il pugno attorno al manico dello spadone che aveva adagiato sulle cosce. Prese un profondo respiro, ignorando tutto e tutti per quei brevi secondi. Doveva calmarsi... lo sapeva bene... eppure la rabbia era tale da non riuscirci. Si alzò dal trono e cominciò lentamente la sua discesa, lo spadone in mano e sguardo fermo sull'uscita.
    "Dovere e Obiettivo..." Pronunciò le parole del suo casato scendendo dallo scomodo scranno di lame. Quello era il segnale affinché le guardie posizionate dietro l'ingresso privato del Re giungessero nella Sala del Trono, qualcosa che aveva organizzato in caso di bisogno visto i recenti tradimenti da parte di nobili e guardie. Era stanco di dover fare sempre tutto da solo, di non poter mai contare su nessuno... prima Lord Celtigar con le accuse contro il Karstark, adesso la sua colpa di aver organizzato nel peggior modo possibile l'assalto a Roccia del Drago e uccidendo a seguito di ciò centinaia di soldati... quale altro male gli avrebbe portato quell'uomo?!
    "Arthur, Ser Forrester, Lord Philipp" Li chiamò per nome, arrivando al contempo prima dell'ultimo gradino "L'incompetenza del Maestro della Guerra è inaccettabile... il mancato blocco navale ha certamente aiutato i fanatici, ma se voi aveste avuto le navi sufficienti nessun soldato sarebbe mai molto inutilmente in mare. Con le navi sufficienti avreste potuto usare parte dei dromoni come scudo mentre catapulte e baliste affondavano quelli avversari. Tutto dipendeva dal numero di navi a vostra disposizione..." Nessuno dei presenti si era assunto la responsabilità dell'organizzazioni nelle truppe e della navi, cosa che per logica doveva spettare a chi aveva avuto l'incarico di condurre l'assedio, ovvero il Karstark. Il fatto che non si fosse presentato al suo cospetto insieme agli altri, inoltre, non faceva altro che aggravare la sua situazione fino a un punto in cui il Buckwell era quasi pronto a condannarlo per la sua incompetenza e per la morte di tutti quei soldati.
    "Sellate i cavalli, preparate gli uomini, raggiungiamo il Karstark al porto. Esigo immediatamente spiegazioni su quanto accaduto e riguardo le sue scelte d'ingaggio" Era un ordine rivolto a tutti i presenti in quella sala, incluse le guardie e soprattutto i nuovi arrivati. Quello era il suo comando, il suo volere: nessuno poteva commettere un errore simile e farla franca. Il Maestro della Guerra doveva prendersi le proprie responsabilità e rispondere delle sue azioni dinanzi alla giustizia del Re.
    "Posso accettare la sconfitta a causa di condizioni avverse. Posso accettare la sconfitta a causa della superiorità numerica o strategica del nemico. Ciò che non posso accettare, invece, è la sconfitta a causa dell'incompetenza da parte di chi, più d'ogni altro uomo nei Sette Maledetti Regni, dovrebbe conoscere l'arte della guerra!" Sentenziò con del puro e palpabile astio nei confronti di quell'uomo nella voce. Un assalto frontale con le navi in inferiorità numerica e senza supporto... ancora non riusciva a crederci... quale folle poteva mai ordinare qualcosa di simile e sperare di vincere?
    "Soldato, accorri a prendere il mio arco e le mie doppie lame" Ordinò alla cappa blu più vicina al trono "Gran Maestro, rimandi l'incontro con i diplomatici e ordini a Lord Serrett, insieme a Lord Sunglass e chiunque altro voglia unirsi, di preparare tutte le armate a loro disposizione per Rosby, inclusi i prigionieri graziati di recente che abbiamo liberato una settimana fa. E' il momento per il Pavone di dimostrare la sua completa fedeltà al Trono di Spade. Andrò a incontrare personalmente Lord Karstark con i presenti, poi ci muoveremo per assediare quel covo di traditori e, una volta epurato quel luogo, salperemo con l'intera flotta reale per Roccia. Informi, inoltre, Lord Celtigar e Maestro Luthor di raggiungerci al porto: risolveremo tutto quanto una volta e per tutte. Ne ho abbastanza di stare in questa città, ormai ho capito che delegare agli altri i compiti porta solo al fallimento" Informò il Gran Maestro, poi superò tutti i presenti e, facendo cenno alle sue guardie personali di seguirlo, si avviò verso le stalle alla ricerca del proprio destriero. Era risoluto più che mai e la rabbia, insieme all'odio, che covava in corpo non faceva altro che alimentare ogni suo movimento.
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    Parole: 1405 - Richiamo ogni soldato, inclusi quelli appostati dietro l'ingresso del Re, e parto per le stalle. Ordino al Gran Maestro di convocare Lord Serrett e Sunglass (insieme a qualunque altro volontario) per partire per Rosby. Informo Lord Celtigar e Luthor che stiamo andando dal Karstark, così che si possano unire a noi. Ovviamente chi è presente ha il medesimo ordine di seguirmi.
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    Essos - Città Libera di Myr, porto •Zagreus
    Non esisteva bene più prezioso della libertà, quella stessa libertà che Zagreus stava riconsegnando al ragazzino con quel passaggio di catene dalla guardia a lui. A niente servirono le parole del ragazzo contro l'uomo di scorta, che continuò i suoi bruschi metodi fino alla consegna. Un vaso o un qualsivoglia tipo di merce veniva trattato con più cura di una persona tra quelle vie.
    Un lieve cenno del capo seguì la domanda una volta soli, poi una mano si mosse -seppur ancora scosso e lievemente tremolante- verso la mela per prenderla. La osservò per qualche secondo, quasi incredulo e un po' titubante, poi l'altra mano si poggiò su di essa e con entrambe la portò alla bocca per dare il primo morso. Seguì il Lydden fino alla banchina, standogli dietro come un cagnolino col suo padrone. Il porto era più movimentato rispetto a prima, anche a causa dell'inizio del mercato del pesce e l'avvicinarsi del mezzogiorno. Forse la scelta di quel posto, dove era stato messo in fila con gli altri e frustato, non era stata la migliore che si potesse fare ma, almeno, adesso il povero ragazzino vi era tornato da persona libera.
    Si accostò a lui, sedendosi sul medesimo gradino a qualche centimetro di distanza sulla destra. Le parole del Tasso erano sicuramente rassicuranti e i suoi metodi diversi da quelli riscontrati finora da tutti, ma quanto aveva vissuto non poteva e non sarebbe di certo svanito in pochi minuti. Ormai quanto sofferto aveva aperto numerose ferite che, prima di chiudersi, dovevano cicatrizzarsi col tempo e con le necessarie cure.
    "Aiden..." Rispose continuando a strappare piccoli pezzi di mela con i denti "Vengo da... Raventree Hall... siamo scappati all'arrivo dei mercenari, spaventati da cosa ci avrebbero potuto fare. Avevano numerosi soldati e il nostro Lord in ostaggio, le guardie non poterono far altro che aprire i cancelli quando gli venne ordinato. Ci dissero che fino all'estinzione del debito fatto dai Tully sarebbero rimasti nel castello... Mia madre aveva paura, mio padre non c'era più per proteggerci e per questo siamo scappati..." Diede voce ai ricordi, seppur in modo tale che alle orecchie del Lydden parevano sussurri. Riprese a mordicchiare la mela fino a quando rimasero solamente i semi. Li gettò a qualche passo da loro verso un gruppo di uccelli, che con i loro becchi terminarono all'istante il lavoro iniziato dal giovane. Il suo sguardo sostò più del dovuto sui pennuti, accennando quasi un dolce ma doloroso sorriso in balia di chissà quale ricordo del suo lontano passato.
    Il Lydden chiese ulteriori spiegazioni, offrendo in cambio delle parole un pezzo di pane. Il ragazzo osservò la pagnotta spezzata, ma il dover rievocare quei terribili ricordi lo aveva privato del tutto della fame. Rifiutò quanto offertogli scuotendo il capo, evitando nel farlo qualunque contatto per allontanare il pane da lui. Chinò il capo e gli occhi si abbassarono verso le punte dei piedi, perdendosi nel silenzio per qualche battito di ciglia... il suo sguardo era uno specchio di quello del vecchio, che nel frattempo sembrava aver abbandonato la banchina.
    "Preferirei non parlarne... siamo partiti tutti da Maindepool, poi è successo quel che è successo..." Rispose mordendosi il labbro, fino a quando una goccia non cominciò a scivolare, nel tentativo di rimpiazzare la tristezza e il dolore emotivo con quello fisico. Non voleva piangere davanti al ragazzo e quello era il suo modo per distrarsi. Più in basso, dinanzi a quella domanda, anche le sue mani avevano cominciato a muoversi tra di loro.
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    Essos - Mercati Generali verso le Terme Blu, Pentos • Mattina, 17 gennaio 286 AC • Aconè Tyrell e Caleb Stark
    Il fitto vapore delle terme avvolse i due sempre di più a ogni passo che presero verso le quattro vasche. Quel luogo ricolmo di gente non era proprio il massimo per delle ricerche sulle fattezze di una persona ma, fortunatamente, sia la signora di Grande Inverno che suo marito riuscirono a ideare un piano in grado di riportare equilibrio in quella caccia.
    La ragazza scelse di mischiarsi tra la folla, adattandosi -anche se in parte- ai costumi locali e avventurandosi tra il vapore fino alle vasche. Nonostante l'avvicinamento ad una di esse e l'approccio iniziale, la straniera scelse di rimanere fuori dall'acqua e quindi evitando di mischiarsi col gruppo di donne isolate dalle persone presenti. Una menzogna condita di verità venne dunque servita al gruppo, ricercando tra errori linguistici e ignoranza quella risposta tanto bramata dalla giovane coppia.
    "Giorno!" Risposero tutte all'unisono con la voce sciolta dal calore. La domanda tra il gruppo, una volta ricevuta, fu subito madre di confronti e ulteriori punti interrogativi, almeno fino a quando una delle presenti, con i capelli rossi come il sangue, si fece avanti per rispondere.
    "Una guida particolare…" Constatò tirando fuori una mano dall'acqua per toccarsi il lato destro del collo. Le signorine tacquero, lasciando alla ragazza il silenzio necessario per parlare. Nel frattempo, poco distante dal gruppo, il Lord di Grande Inverno rifornì il suo calice di vino, che dopo un controllo risultò non avere niente di strano... o forse sì... Caleb poteva pure non essere un esperto di vini, ma durante la sua permanenza a Sud ne aveva visti di tutti i tipi e quello, nonostante il tentativo di mascherarlo, aveva qualcosa che non andava con l'odore. Certo, poteva essere profumo o semplici erbe, però nessuno si era preso la briga d'informarli, nemmeno i servitori delle terme che sostavano accanto alle cisterne per portare il vino a chi stava in vasca.
    Potreste provare in una delle stanze private… abbiamo visto alcuni uomini passare ma, purtroppo, con questo vapore è difficile vedere qualcosa da così in basso oltre… beh…” Ridacchiò infine seguita da tutte le ragazze in gruppo. Ed effettivamente, Caleb, che aveva due occhi a terra e due in aria, notò tramite la zanzara due uomini intenti a parlottare dentro una vasca privata e con attorno alcune donne a fargli da serve. Di tutte le stanze quella fu la prima e l’unica ad attirare l’attenzione del Lord: uno degli uomini, intento a rilassarsi con la testa reclinata all’indietro e viso rivolto verso l’alto, portava una vistosa cicatrice all’occhio sinistro che cominciava dalla fronte e finiva alla bocca.
    La supposizione della Tyrell verso le signorine era stata appena confermata, ma rimaneva comunque la questione del vino e del perché fossero le terme la località scelta tra tutti i posti disponibili in città. Le signorine a cui la ragazza aveva appena fatto le domande, terminate tutte le possibili risposte disponibili, scelsero di ritornarono ai loro comodi, adocchiando tuttavia il grande omone che gironzolava attorno alla vasca e nei pressi della straniera.
    "Guarda che maschio!" Disse una delle presenti generando in tutte le altre varie reazioni d'assenso "Magari gironzola perché vorrebbe unirsi a noi ma è troppo timido" Scherzò un'altra ridacchiando col resto del gruppo. Alcune si immersero ulteriormente nell'acqua, probabilmente nel tentativo di sfruttare il dislivello per sbirciare sotto il telo stretto attorno la vita alla ricerca del frutto segreto; altre, invece, emersero leggermente per osservare meglio il nordico e i suoi muscoli. Il tutto, ovviamente, davanti alla povera sposa.
    Prova avvelenamento (Non sapevo manco esistesse quindi spero di averla fatta bene...):
    [10+50/2 + 0*2 + 1(+3)] - [12 + 1*4 + 0(+3) + 156/2]=-56, prova avvelenamento fallita! Il vino ha qualcosa che non va (l'odore non ti convince)
    Ps: Inoltre non ho ben capito se Caleb è coperto o no ahahahah
751 replies since 21/5/2016
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