Feste e ricorrenze

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    Festa dei Sette
    Ogni sette anni, nel capoluogo di ogni regione che professa come culto ufficiale quello dei Sette, si tiene la tradizionale festa religiosa dedicata alle divinità. Le celebrazioni durano una settimana e omaggiano ogni giorno uno dei Sette Dei, con riti religiosi e festeggiamenti più profani.
    Giorno del Padre
    Le campane principali di ogni Tempio della regione squillano all'unisono (cerimonia della Squilla), richiamando nobili e popolo al cospetto dei Septon per la benedizione rituale e per la cerimonia del Patriarca durante la quale il Lord Protettore (o chi ne fa le veci in sua assenza) viene benedetto e simbolicamente unto quale garante dell'ordine e della giustizia nella regione. A quel punto il Lord (o chi ne fa le veci) viene incaricato di presenziare la cerimonia di accensione del Fuoco di Preghiera, un grosso falò che arderà e verrà mantenuto vivo per tutta la durata delle celebrazioni.
    Ricompensa speciale= 1 punto Amministrazione
    Giorno della Madre
    La giornata comincia con la cerimonia dell'acqua durante la quale ogni donna sposata in età fertile dopo aver pregato a lungo beve un sorso d'acqua da una fonte comune benedetta dal Septon, come rito propiziatorio per la fertilità. Septon e Septe saranno a disposizione prima dei nobili, quindi del popolo, per le confessioni che saranno seguite dal rito del pentimento: ogni confesso, dopo aver costruito un oggetto votivo, pregherà girando sette volte attorno al falò e chiedendo l'intercessione della Madre per il perdono dei propri peccati, prima di bruciare l'oggetto votivo (di solito una stella a sette punte formata con piccoli rametti di legno).
    Ricompensa speciale= 1 punto Diplomazia
    Giorno del Guerriero
    Dopo aver pregato e aver ricevuto la benedizione del Septon, i cavalieri e gli aspiranti tali del regno si sfideranno in gare di giostra, duelli di spada, tiro con l'arco o la balestra. Il vincitore incoronerà la Regina di Amore e di Bellezza e avrà la facoltà di domandare al Lord il suo premio (denaro, oggetti particolari, richieste e favori, la mano di nobili fanciulle). Il Lord valuterà le richieste del vincitore in base alla sua prestazione nel torneo.
    Ricompensa speciale= 1 punto Marzialità
    Giorno della Fanciulla
    Una colorata processione di tutte le fanciulle vergini in età da marito, che con una corona di fiori in capo sfilano e pregano tutto il giorno con i loro familiari affinché ricevano un buon matrimonio o la chiamata dei Sette. La Regina di Amore e Bellezza incoronata il giorno precedente avrà quindi il compito di chiudere la cerimonia pregando di fronte al Falò e dando il via ad una serata danzante.
    Ricompensa speciale= +5 Attrazione
    Giorno del Fabbro
    La giornata celebrerà il lavoro manuale e contadino con varie gare e sfide che coinvolgano direttamente l'aspetto più pratico dell'attività manuale (palio dei ciuchi, gara del solco, gara della miglior forgiatura e del vestito più bello..). Tutti i prodotti saranno venduti in un grosso e colorato mercato a prezzi convenienti. Il Septon benedirà gli oggetti simbolo del mestiere augurando sette anni di raccolti prosperi e lavoro ben retribuito a tutta la regione.
    Ricompensa speciale= + 2 Affinità Generale
    Giorno della Vecchia
    I fornai del castello produrranno un grosso pane che sarà benedetto dal Septon e diviso tra nobili e popolo nella cerimonia del pane, affinché la condivisione del cibo e dei beni sia un precetto che non venga dimenticato dai Lord. A conclusione della giornata, durante la cerimonia delle candele, in ogni casa la persona più anziana, indipendentemente dal sesso, passerà una candela accesa alla più giovane benedicendola e fornendogli tutti i consigli necessari per il suo ruolo e per onorare al meglio gli Dei.
    Ricompensa speciale= + 1 punto Conoscenze
    Giorno dello Sconosciuto
    Le preghiere in questa giornata sono rivolte ai defunti, affinché con la loro saggezza guidino le azioni dei vivi e possano riposare in pace. A seconda del luogo la cerimonia del saluto può avere diverse caratteristiche (piccole barchette incendiate sul corso di un fiume o sulle acque di un lago, volo di lanterne di cartone ecc). Dopo la benedizione finale del Septon, il fuoco di preghiera verrà spento, segnando la fine delle celebrazioni.
    Ricompensa speciale= 1 punto Intrigo
    INFO INDICATIVE SULLE DATE IN CUI CADRANNO LE FESTE NEI VARI REGNI
    (ovviamente soggette a modifiche)
    284. Altopiano
    285. Valle
    286. Terre dell'Ovest
    287. Terre dei Fiumi
    288. Terre della Tempesta
    289. Terre della Corona
    290. Dorne (molto meno sentita)
    291. Altopiano e così via..

    Edited by TsundereBoy - 19/4/2019, 20:00
     
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    Matrimonio secondo il rito dei Sette
    E' una cerimonia molto lunga e ricca di particolati dettagli. Vediamo insieme come si svolge.
    1) Lo sposo aspetta nel Tempio tra l'altare del Padre e quello della Madre, in ginocchio, mentre il Septon pronuncia una serie di lunghe preghiere di rito per assicurarsi il favore degli Dei.
    2) La sposa entra nel Tempio al braccio del padre (o del parente maschio più prossimo) facendo bene attenzione a restargli sulla sinistra, fino a quando il suo accompagnatore non porge la mano della fanciulla allo sposo (che quindi resta alla sua destra). Non vengono pronunciate parole.
    3) Il Septon pronuncia questa frase rivolto allo sposo: Puoi avvolgere il mantello sulle spalle della sposa per porla sotto la tua protezione
    4) Lo sposo pone dunque il suo mantello sulle spalle della sposa a simboleggiare l'eterna protezione che si impegna a garantirle.
    5) Il Septon si rivolge alla folla: Miei Lord, mie Signore. Siamo qui a celebrare l'unione di un uomo e di una donna. Una sola carne, un solo cuore, una sola anima. Ora e sempre.
    6) Gli sposi si prendono per mano mentre le Septe uniscono i loro polsi legandoli con dei nastri.
    7) Il Septon dice: Sia noto che *nome sposo e nome sposa con vari titoli ecc* sono ora uniti in matrimonio. Sia maledetto chi proverà a sciogliere questo legame.
    8) Le Septe ora possono sciogliere i nastri, dato che ad essere unite sono state finalmente le anime.
    9) Gli sposi si guardano negli occhi e pronunciano queste parole: Padre, fabbro, guerriero, madre, fanciulla, vecchia, sconosciuto, io sono suo/sua e lei/ lui è mia/mio da questo giorno fino all’ultimo dei miei giorni
    10) Lo sposo dice: Questo bacio sia pegno del mio amore.
    11) Gli sposi si baciano.

    A questo punto ha inizio la festa che assume caratteristiche e connotazioni folcloristiche a seconda della zona di riferimento; ad ogni modo il banchetto si conclude con la cerimonia della messa a letto. Lo sposo viene accompagnato in camera da letto da un corteo di fanciulle che lo aiutano a spogliarsi e lo stesso accade per la sposa che viene accompagnata da un corteo di uomini; lasciati nella loro camera da letto per consumare la prima notte dunque, gli invitati tornano a festeggiare e normalmente ad urlare canzonacce e incitamenti dal legno della porta.

    Matrimonio presso i Primi Uomini
    Dove il Culto degli Antichi Dei è ancora forte, la cerimonia del matrimonio è molto più semplice e scarna rispetto a quella officiata a sud dell'Incollatura; il celebrante è generalmente l'uomo a capo della Casata dello sposo.
    La cerimonia si svolge di notte, nel Parco degli Dei, di fronte ad un Albero-Diga in modo che gli Antichi possano "vedere" e benedire l'unione. Il corteo che accompagna la sposa la precede con una serie di torce accese portandosi presso lo sposo che la aspetta alla destra dell'Albero-Diga; la ragazza procede al braccio del padre, di un fratello, di un parente, o a volte di un semplice cavaliere. Dopodiché la presentazione degli sposi segue questa scaletta:

    1. Celebrante
    2. Chi si presenta stanotte presso gli Antichi Dei?
    3. Accompagnatore
    4. (presenta la sposa con titoli e origini nobiliari e decantandone le virtù) viene per essere presa in sposa con la benedizione degli Dei. Chi viene a reclamarla?
    5. Sposo
    6. (si presenta con titoli ed origini nobiliari) Chi dona questa sposa?
    7. Accompagnatore
    8. (presenta sé stesso)
    9. Celebrante
    10. Lady ..x... prendi quest'uomo come marito?
    11. Sposa
    12. Sì, lo prendo come marito.
    A questo punto i due sposi si prendono per mano e si inginocchiano davanti all'Albero-Diga per alcuni minuti di silenziosa preghiera. L'ultima parola dunque ad essere pronunciata in tutto il corso della cerimonia spetta alla sposa che accetta (o non accetta e annulla tutto scandaloooo) il matrimonio. A quel punto i due sposi si rialzeranno e lo sposo toglierà il mantello dalle spalle della sposa rimpiazzandolo con il suo, la prenderà in braccio e la condurrà all'interno del castello per i festeggiamenti.

    Matrimonio presso gli Uomini di Ferro
    Nell'ambito dei matrimoni alle Isole di Ferro dobbiamo distinguere le nozze di sale dalle nozze di roccia. Nel caso siamo di fronte ad una moglie di sale (ossia una donna rapita e presa come concubina) non è necessaria alcuna cerimonia, anche se è costume tra gli uomini di rango elevato celebrare una piccola commemorazione per ricevere la benedizione dell'Annegato.
    Ben diversa è la cerimonia nel caso ci troviamo di fronte ad una moglie di roccia (una Donna di Ferro); in questa situazione entrambi gli sposi subiscono una sorta di "Purificazione" la notte precedente alle nozze in cui accompagnati dalle donne (o dagli uomini nel caso dello sposo) della Casata si sottopongono ad un bagno di vapore e ad un tuffo nell'acqua gelida.
    La mattina della cerimonia vengono quindi accompagnati insieme sulla spiaggia ove l'Annegato pronuncia le preghiere di rito ed offre ad entrambi un sorso di acqua salata. Si procede con una cerimonia di "annegamento" non troppo dissimile dal battesimo cristiano, in cui la coppia viene immersa completamente nell'acqua del mare dalle mani del sacerdote che completa la sua benedizione prima di fargli riemergere e dichiararli marito e moglie.

    Matrimonio col rito del Signore della Luce
    Anche il culto di R'hllor ha alcuni piccoli rituali da seguire per essere celebrato.
    1) Innanzitutto i sacerdoti accenderanno un fuoco e invocheranno la benedizione del Signore della Luce recitando le loro preghiere verso il cielo.
    2) A quel punto verranno introdotti i due sposi con questa formula: Soli siamo nati e soli moriamo, ma mentre attraversiamo questa nera valle traiamo forza l'uno dall'altro, e da te Signore. Due si sono presentati oggi per unire le loro vite e affrontare insieme le tenebre di questo mondo. Riempi di fuoco i loro cuori, mio Signore, affinché possano percorrere insieme il tuo luminoso sentiero, mano nella mano, per sempre. Vengano avanti coloro che devono essere uniti.
    3) La sposa procede verso il fuoco accompagnata dal padre o dal parente maschio più prossimo e il sacerdote si informa su chi porta la donna ad essere maritata e chi la prende in moglie lasciando che l'accompagnatore e lo sposo si presentino (analogamente a quanto avviene per il matrimonio tra i Primi Uomini).
    4) Il sacerdote domanda allo sposo: Giuri di condividere il tuo fuoco con lei e di scaldarla quando la notte è oscura e piena di terrori?
    5) Lo sposo giura.
    6) Il sacerdote domanda alla sposa: Giuri di restare fedele sempre a tuo marito così come al nostro Signore?
    7) La sposa giura.
    8) Il sacerdote dichiara il matrimonio avvenuto e invita gli sposi a baciarsi.

    Matrimonio presso il Popolo Libero
    Non riconoscendo "capi formali", né avendo una struttura sociale come a sud della Barriera, tra i membri del Popolo Libero non vi è una cerimonia nuziale così come viene intesa nel resto del mondo di Martin. Apparentemente è sufficiente che un uomo ed una donna decidano di convivere insieme affinché siano considerati sposati.
    Un'usanza molto comune tuttavia è il "rapimento di mogli"; le donne al di là della Barriera cercano infatti un uomo forte come compagno, in grado di dar loro prole in grado di resistere alle intemperie e alle difficoltà dell'Oltre. Se un uomo desidera una donna quindi, è uso comune che provi a rapirla per giacere con lei. E' legittimo diritto della donna difendersi e tentare di uccidere il suo rapitore (non viene per cui considerato omicidio), tuttavia se l'uomo riesce a sopravvivere ai tentativi della donna di ammazzarlo, lei tradizionalmente lo accetterà come marito e come coppia verranno considerati dal resto del Clan.

    Matrimonio Dothraki
    I matrimoni Dothraki si svolgono all'aria aperta durante l'arco di una giornata, dall'alba al tramonto. Non vi sono particolari cerimonie, gli sposi siedono e ricevono doni nuziali mentre davanti a loro si susseguono combattimenti fino alla morte ed orge pubbliche. Un matrimonio senza almeno tre morti viene considerato noioso.
    Al termine dei festeggiamenti, al tramonto, i due sposi cavalcano allontanandosi dal khalasar e consumano la loro prima notte sotto le stelle. Nel caso il matrimonio coinvolga il Khal o personaggi di spicco o importanti, è tradizione che essi si presentino a Vaes Dothrak dopo la cerimonia per "presentare" la sposa al Dosh Khaleen, il Concilio di vedove dei Khal che ne predicono il futuro e la prole.
    In questa occasione verranno regalati alla sposa una frusta, un arco e un arakh; la donna li rifiuterà e sarà il marito a prenderli al suo posto.

    Matrimonio Qarth
    Non si conosce molto della cerimonia nuziale ma si sa che è tradizione che durante la cerimonia entrambi gli sposi si chiedano a vicenda un oggetto posseduto dall'altro come dono nuziale e che non sia concesso rifiutarsi, pegno di affetto e devozione.

    MATRIMONIO MISTO?


    Tranne case particolari e ruolati e motivati on game, è la sposa che abbraccia almeno formalmente la fede del marito e quindi il matrimonio sarà celebrato secondo il rito della religione di lui. Fanno eccezioni casi particolari come i matrimoni con un membro della famiglia reale che, a prescindere dal sesso, vengono svolti nel culto della famiglia regnante.

    Edited by Freene - 12/10/2018, 11:30
     
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    Funerali secondo il rito dei Sette

    Nel culto dei Sette sono le Sorelle del Silenzio ad occuparsi dei defunti lavando i loro corpi e pulendo le loro ferite affinché siano presentabili.
    I corpi vengono vestiti con abiti formali e adatti al loro ceto sociale e deposti sull'altare dello Straniero (nei templi ove presente); le mani vengono giunte sul petto e nel caso degli uomini spesso vengono poste sull'elsa di una spada la cui lama viene puntata verso i piedi del defunto. Sugli occhi vengono poste due pietre con due occhi dipinti a simboleggiare che seppur nel mondo terreno quella persona ha chiuso gli occhi, li ha appena aperti invece nella Sala Dorata del Padre.
    Le famiglie nobili e ricche per rallentare il processo di decomposizione procedono con l'imbalsamazione, di cui si occupano sempre le sorelle del Silenzio. Gli organi del defunto vengono prelevati ed inseriti in sette anfore poste ai piedi dell'altare per tutto il tempo della veglia funebre prima di essere sepolte con lui. La sepoltura può avvenire in diversi luoghi a seconda dell'importanza del defunto stesso: cripte, sale, persino il Grande Tempio di Baelor o sotto il Trono di Spade. Alcune famiglie pur seguendo tutto il procedimento funebre descritto, hanno poi maniere del tutto specifiche di completare il loro rito di addio.
    Nelle Terre dei Fiumi infatti, il cadavere viene sospinto nel fiume su una barca alla quale viene poi dato fuoco. I Targaryen invece, e con loro Celtigar e Velaryon, conservano invece ancora l'usanza di bruciare in una pira di fuoco i corpi dei loro defunti.

    Funerali nel Nord
    Non esistono cerimonie funebri come avviene per il rito dei Sette ed il cadavere dopo una semplice veglia viene semplicemente sepolto all'interno di tombe, cripte e tumuli. Alcuni di essi sono abbastanza estesi e spettacolari poiché arricchiti con statue e doni al defunto. Tutti gli uomini del Nord seppelliscono i loro cadaveri ad eccezione dei Forrester che li bruciano su alte pire di legnoferro.

    Funerali Oltre la Barriera
    Manca il concetto stesso di funerale; i morti vengono semplicemente cremati senza troppe cerimonie. Probabilmente l'usanza della cremazione, oramai diffusa in tutto l'Oltre, deriva dalle antiche usanze che nei tempi remoti, quando gli Estranei camminavano sul ghiaccio, evitava che i defunti tornassero a camminare come servitori del Re della Notte. Tuttavia questo significato oramai si è perso anche se la pratica comune destinata ai defunti resta la cremazione.

    Funerali Guardiani della Notte
    Anche gli uomini della Confraternita sono soliti bruciare i loro cadaveri ma a differenza del Popolo Libero tengono una cerimonia funebre in cui la persona più vicina al defunto tiene un suo elogio e dona un ultimo saluto prima di dar fuoco alla pira. La frase con cui il Confratello viene salutato è tradizionalmente ed ora la tua guardia è finita, pronunciata dal Corvo che tiene la cerimonia e ripetuta poi da tutti i Guardiani adunati.

    Funerali Essos
    Gli uomini di sangue Valyriano ed i seguaci di R'hllor cremano i corpi dei loro defunti. Allo stesso modo si comportano i Dothraki per i quali non cremare il corpo di un defunto è considerato un grave sacrilegio; solo con la cremazione l'anima del guerriero potrà raggiungere il Grande Stallone e continuare a cavalcare e combattere nell'aldilà, mentre la decomposizione dei corpi è qualcosa che rifuggono con orrore.
    I discendenti dell'Impero Ghiscari invece tengono cerimonie rituali nei templi per salutare un caro estinto ma non hanno una linea di condotta univoca sul trattamento da riservarsi alla salma; cremazione, imbalsamazione, sepoltura, ogni regione ed ogni famiglia effettua la propria scelta.
     
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    Sacrificio di sangue - Qohor



    I seguaci del Capro Nero hanno fatto dei sacrifici umani una pratica consolidata del loro culto. Nei rituali più comuni che avvengono quotidianamente ad essere sacrificati sono soprattutto vitelli, torelli e cavalli, tuttavia alcune circostanze particolari possono richiedere il sacrificio di schiavi, cittadini liberi di Qohor o addirittura di membri di Alte famiglie nobili. Non è infrequente che in caso di gravi difficoltà, i nobili sacrifichino i propri stessi figli per ingraziarsi il favore del Capro; nei giorni sacri sono invece i prigionieri ad essere condotti al Tempio come sacrifici. I sacerdoti del Tempio vestono tradizionalmente con ampie tuniche nere con cappuccio, difatti prendono parte a questi riti rigorosamente incappucciati. Per eseguire i sacrifici utilizzano degli appositi pugnali che vengono benedetti nei giorni sacri tramite l'immersione della lama nel sangue raccolto dai sacrifici.

    jpg
    L'altare sacrificale utilizzato per i sacrifici umani nel Tempio si trova ai piedi di una gigantesca statua del Capro Nero ed è molto particolare, nonché un piccolo capolavoro di ingegneria qohorik. Ha una forma rettangolare non dissimile da quella di molti altri altari e poggia su un'ampia base di pietra nella cui parte anteriore è posta una rampa che consente ai sacrifici di salire senza fatica. Dalla base si innalza l'altare vero e proprio, una struttura formata da quattro pareti di pietra poste in modo da formare un rettangolo ai cui vertici sono presenti quattro piccole colonne sormontate da teschi di caprone. Queste pareti recano dei bassorilievi rappresentanti scene sacre legate alla venerazione del Capro Nero; dalla parte anteriore fuoriescono due lunghi canali dorati che si allungano uno a destra e uno a sinistra della rampa terminando ciascuno in un recipiente del medesimo materiale.
    La parte alta dell'altare, dove vengono fatti sdraiare i sacrifici, è invece formata da una spessa grata metallica che può essere rimossa spingendola verso l'alto. Questa grata è parte dell'ingegnosità dell'altare, poiché all'interno la struttura è cava ed ospita una vasca di raccolta posizionata in obliquo. Quando un sacrificio viene fatto dissanguare, il sangue cola dalla grata cadendo nella vasca ed accumulandosi. Nella parte anteriore dell'altare sono poste due leve dorate che, se girate verso sinistra, aprono ciascuna una delle due aperture anteriori in corrispondenza dei canali dorati. Una volta aperte, il sangue accumulato scivola verso l'esterno immettendosi nei canali e andando a colmare i recipienti al loro termine.

    Sacrifici Volontari


    Poiché sia gradito al Capro Nero, in questo caso il sacrificio deve essere un atto volontario di colui che cede la sua vita al Dio o di colui che ha potere di vita o di morte su colui che verrà sottoposto al sacrificio (in caso di schiavi o bambini).

    La pratica rituale consta di diverse fasi.
    1. Preparazione
    Almeno dodici ore prima del momento del sacrificio, la vittima inizia una serie di pratiche volte a preparare il proprio corpo ed il proprio spirito nella migliore delle maniere per l'istante dell'incontro con il Dio. La vittima viene ben nutrita con cibo di qualità, vino, latte e miele. Il suo corpo viene lavato accuratamente e profumato dai sacerdoti e dalle sacerdotesse del Culto; indossa i suoi vestiti migliori e persino dei gioielli se ne possiede.
    Al contempo, dopo la confessione rituale per espiare i propri peccati, la vittima si sottopone ad una serie di preghiere per lustrare e purificare la propria anima; canti e liturgie accompagnando questo momento di raccoglimento con il Capro.
    2. Testimonianza
    Avvicinandoci al momento del sacrificio, un membro esterno al Culto e possibilmente di comprovata fiducia deve dare testimonianza che il sacrificio sia assolutamente volontario, raccogliendo anche le intenzioni di preghiera e di offerta della vittima.
    Sarà il testimone ad accompagnarla sul luogo del sacrificio, a dimostrazione che nessun atto di violenza andrà a macchiare la purezza del gesto.
    3. Cerimonia sacrificale
    La cerimonia viene officiata da un sommo sacerdote accompagnato dal suo pupillo in qualità di assistente. Al sacrificio viene fatto attraversare il Tempio fino all'altare, dove ad attenderlo ci sono gli spettatori e i sacerdoti. Viene poi accolto dal sommo sacerdote che ne loda il sacrificio e lo benedice pubblicamente, per poi farlo sdraiare sull'altare.
    Sistemato il sacrificio, i sacerdoti iniziano a posizionarsi intorno all'altare intonando canti liturgici. Il pupillo passa al sommo sacerdote la lama sacrificale ed egli si rivolge verso la statua del Capro innalzando il pugnale sopra la propria testa. In caso di cittadino libero o nobile, il sommo ne decanta la vita e le virtù, terminando il discorso con lodi al Capro Nero. Infine, il sommo sacerdote abbassa la lama e con lentezza taglia le vene dei polsi del sacrificio, lasciando che muoia dissanguato. Solo quando il sacrificio esala il suo ultimo respiro la cerimonia ha fine; questo viene segnalato dal fatto che il sommo sacerdote cede la lama al suo pupillo. I sacerdoti smettono di intonare preghiere e tutti i presenti si inginocchiano per pregare il Capro Nero guidati dal sommo sacerdote; nel mentre, il pupillo gira le leve dell'altare, lasciando che il sangue del sacrificio vada a colmare i recipienti dorati. Terminata la preghiera del sommo, lui e il suo pupillo prendono ciascuno un contenitore ricolmo di sangue per porlo ai piedi della statua del Capro Nero; questo atto mette fine alla cerimonia.

    Sacrifici Forzati



    Poiché sia gradito al Capro Nero, in questo caso il sacrificato deve essere un condannato o un nemico di Qohor. Questa pratica rituale è più breve rispetto al sacrificio volontario ed anche più cruenta.

    1. Preparazione
    Al sacrificio viene negato il cibo per almeno ventiquattro ore prima della cerimonia. Arrivato il giorno, prima che tutto abbia inizio viene posto in catene e condotto al Tempio, dove viene poi denudato e incatenato all'altare. Ogni arto viene incatenato a una singola colonna e gli viene bendata la bocca il modo che non possa parlare, ma soprattutto il sacrificio viene fatto sdraiare rivolto verso il basso, non sulla schiena.
    2. Cerimonia sacrificale
    La cerimonia viene officiata da un sommo sacerdote accompagnato dal suo pupillo in qualità di assistente. Gli spettatori vengono fatti avvicinare fino ad una fila di sacerdoti che separa la zona dell'altare dal resto del Tempio. Il sommo inizia dunque ad enunciare una lista dei crimini e di accuse ai danni del sacrificio, al cui termine i sacerdoti iniziano a intonare canti liturgici. L'assistente passa poi al sommo sacerdote la lama sacrificale ed egli si rivolge verso la statua del Capro innalzando il pugnale sopra la propria testa.
    Il sommo richiede al Capro Nero di mondare il peccato dal cuore dei fedeli e da Qohor, dopodiché abbassa la lama e sgozza il sacrificio lentamente e in profondità. Successivamente vengono anche recise le vene dei polsi e si attende che il sacrificio muoia. Solo quando il sacrificio esala il suo ultimo respiro la cerimonia ha fine; questo viene segnalato dal fatto che il sommo sacerdote cede la lama al suo pupillo. I sacerdoti smettono di intonare preghiere e tutti i presenti si inginocchiano per pregare il Capro Nero guidati dal sommo sacerdote; nel mentre, il pupillo gira le leve dell'altare, lasciando che il sangue del sacrificio vada a colmare i recipienti dorati. Terminata la preghiera del sommo, lui e il suo pupillo prendono ciascuno un contenitore ricolmo di sangue per porlo ai piedi della statua del Capro Nero; questo atto mette fine alla cerimonia.

    In caso di sacrifici multipli di condannati, la cerimonia subisce una singola variazione: i sacrifici non vengono posti sull'altare, ma vi vengono trascinati in catene dalla guardia nera e vengono fatti inginocchiare. Quando il sommo sacerdote termina le accuse, il sacrificio viene fatto sporgere sopra l'altare così che il sacerdote possa sgozzarlo. Una volta morto ne viene subito portato un altro e solo una volta finiti i sacrifici il sommo può passare il pugnale al pupillo avviando le fasi finali della cerimonia.

    Sacrifici Occulti e Privati



    A Qohor i sacrifici non fanno solo parte della vita religiosa comunitaria, bensì alcuni li praticano anche privatamente, perpetrando così una serie di tradizioni e pratiche la cui natura ha spesso ha che fare con l'occulto o con la venerazione del Capro Nero. Questi sacrifici sono quindi eseguiti fuori dal Tempio e non sempre con l'assistenza di membri del clero. Le vittime di queste sacrifici sono spesso schiavi: in nessun caso è consentito dalla legge rapire ed uccidere uomini e donne liberi o rubare schiavi ad un'altra persona per eseguire questi riti.

    Riti Privati
    I seguaci del Capro più ferventi talvolta praticano sacrifici umani di propria iniziativa; questi non seguono un rito preciso, tanto che spesso coloro che li praticano hanno un proprio modus operandi, l'importante è che le vittime vengano dissanguate e offerte con le dovute preghiere al Capro Nero. Solitamente a praticare questi riti sono persone facoltose, poiché possono permettersi di sacrificare degli schiavi in loro possesso. E' possibile richiedere l'assistenza del clero per eseguire dei riti privati, ma non è necessario finché si rispettano le leggi della città. Tali pratiche vengono eseguite a scopo propiziatorio, per chiedere l'aiuto del Capro Nero, per motivi sociali o per semplici atti di venerazione.

    Riti Occulti
    Ben più controversi e segreti sono i riti occulti che richiedono sacrifici umani: Qohor si è difatti guadagnata una cupa fama come città in cui vengono praticate la magia di sangue, la necromanzia e la divinazione. Un maestro della cittadella in passato venne fustigato ed esiliato poiché aveva a sua detta scoperto che i fabbri qohorik praticavano sacrifici umani per migliorare la qualità del loro acciaio, arrivando perfino a sacrificare schiavi neonati. Nessuno saprebbe dire con certezza se questi voci sono vere, se non coloro che effettivamente hanno a che fare con questi riti.
    Quel che è certo è che i praticanti sacrificano le proprie vittime e ne utilizzano il sangue nei rituali, sperando così di ottenere benefici occulti di varia natura.




    Grazie a Blatros <3
     
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3 replies since 4/5/2017, 15:27   837 views
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