Roland Crakehall

Comprensione

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    Ambientato nel 277 DC

    "Parlato Roland"
    "Parlato Septa Morgana"
    "Parlato Luton"
    "Parlato Maestro Albinus"


    Le ore passavano lente nel castello Crakehall, dove però le notizie dai Sette Regni giungevano veloci e i corvi lasciavano in fretta il castello. Roland era impegnato a seguire la Septa Morgana, forse di più a cercare di intravedere o meglio immaginare qualcosa sotto la lunga sottana blu che poteva dare agito solo a speculazioni. Erano ormai due giorni che ogni mattina si svegliava la mattina presto per seguire la Septa per le preghiere mattutine. Era stato un cambio radicale per lui, ma era molto meglio svegliarsi prima che andare a Nord, dai Bolton. Lo stare molto a contatto con la Septa gli comportava strani pensieri, non solo si spremeva le meningi per cercare di disegnare con gli occhi il corpo senza vesti di Morgana ma anzi, stava iniziando a provare rimorso per alcune azione che aveva compiuto, per come trattava suo fratello, per ciò che aveva fatto al Maestro Albinus, per i pensieri crudeli che molto spesso metteva all'opera. Un insieme di fattori che nello stesso intentante sì lo facevano stare meglio nell'animo ma che in qualche modo, nonostante fosse ancora molto giovane, sapeva che non facevano parte del suo carattere. "Mi chiedevo se ieri alla fine fossi andato a fare visita al Maestro Albinus. Sai, non è arrabbiato con te. E' un brav'uomo." Roland fece finta di niente e continuò a seguire la Septa. No, non ci era andato, al contrario sperava di non incontrarlo mai più per evitare di doversi scusare. "Tranquillo, se provi vergogna ad incontrarlo da solo ti posso accompagnare io." A queste parole Roland sbiancò. La Septa si girò e gli sorrise scombinandogli i capelli con una mano. Sentiva la pressione di quegli occhi viola su di lui, non poteva dirgli di noi. Ancora una volta i suoi dolci occhi violi aveva sortito il loro effetto. "Certo, sì. Andiamo... Dove si trova?" Fu così che in poco tempo si trovarono davanti alla porta della stanza dove il Maestro Albinus riposava. Quando erano quasi arrivati si erano recati a prendere un po' di latte con miele, la Septa pensava potesse far contento al Maestro. Stava per entrare quando provò una strana sensazione. Si sentiva così stupido. Vestito tutto per bene, con in un mano un bicchiere di latte e miele da porgere ad un Maestro e per giunta con alle spalle una Septa. "Vorrei entrare da solo. Sono io che lo ho costretto a stare in quel letto. Grazie Septa Morgana ci vediamo più tardi." Così attese che la Septa girasse per il corridoio successivo, buttò il liquido del bicchiere da una piccola finestrella e calandosi i pantaloni pisciò dentro il bicchiere di vetro. Con un sorriso stampato sulla faccia, aprì la porta e salutò il Maestro. "Salve Maestro Albinus." Il vecchio era disteso su un letto, una fascia bianca copriva una parte dello sterno. Era lì dove gli aveva lanciato il libro prima di fuggire. Vicino a lui l'amico Luton seduto su uno sgambello gli teneva sulla fronte un panno bagnato. Gli fece un cenno con la testa. "Oi Roland. Tranquillo, il vecchio sta dormendo. Che è successo ti hanno costretto ha scusarti?" Roland si avvicinò e guardò per bene l'intera stanza. Ci doveva per forza stare da qualche parte un fogliolina di menta per coprire l'odore della sua piscia. "Sì, tipo... Sai per caso dove il vecchio ha sistemato una piantina di menta? Ne ho bisogno per una... cosa." Luton lo guardò strano. "Sì certo, è in quell'armadio. Ieri gli ho preparato un infuso di erbe. Hey, ma che cazzo di odore c'è in questa stanza? Non è che questo si è pisciato addosso?" Scoppiando a ridere fece finta di sollevare le coperte per poi tapparsi il naso con una mano. "Deve essere proprio così cazzo. Devi avergli messo paura." Roland lasciò perdere l'amico e aprì l'armadio che poco prima Luton gli aveva indicato. Non trovò la menta ma in compenso staccò da ogni piantina che sembrava avere un odore forte una piccola fogliolina che strizzò nella mano e buttò dentro il bicchiere. Provò ad annusare, ormai gli altri odori avevano annichilito l'odoro della piscia. Quindi prese uno sgabello e anche lui si avvicinò al letto del Maestro. "Quando dici che si sveglierà?" Chiese incuriosito in direzione dell'amico. "E che ne posso sapere io? A me tuo padre ha ordinato di non disturbarlo. Io sono solo i suoi piedi e le sue mani." Stettero dunque a guardarsi per un paio di minuti quando una flebile voce si sentì distinta fuoriuscire dalla bocca del Maestro Albinus. "Giovane Roland aspettavo un tuo arrivo." Mise le mani ai bordi del letto e cercò di sedersi. Subito Luton si alzò per aiutarlo. "Tranquillo Luton, sono pur sempre un Maestro della Cittadella no? Alleno la mente certo, ma ho ancora due braccia possenti e finché ne avrò la possibilità le utilizzerò." Con qualche sforzo e gemito alla fine il Maestro riuscì ad issarsi sul letto e a guardare i due giovani faccia a faccia. "L'altro giorno mi avete proprio fatto un bello scherzo. Ma chi non è stato giovane? Vi chiedo solo di cercare di focalizzare i vostri sforzi su una persone più giovane." Sorrise e guardò amorevolmente Roland. Il Maestro Albinus era stato a servizio della famiglia Crakehall per decenni. Quando aveva deciso di indossare la catena del suo ordine aveva abbandonato ogni speranza di avere figli. Eppure, Albinus si era spesso sentito un padre per Roland e James. "Mi volevo solo scusare Maestro e porle quest'infuso. L'ho preparato insieme alla Septa." Luton guardò male Roland che in tutta risposta consegnò nelle mani del Maestro il bicchiere che portò subito alle labbra. "Ha un sapore molto strano sembrano esserci diverse erbe e un ingrediente che non riesco ad individuare ma è molto aspro e caldo. In ogni modo ringrazio te e la Septa. Vorrei aver preso la catena argentea alla Cittadella prima di andarmi a stabilire sotto i vessilli di tuo padre Lord Sumner." Roland lo guardò incuriosito. Il Maestro lo percepì come un interessamento alle catene dei Maestri e subito attaccò a parlare. In realtà Roland si aspettava che in qualche modo sputasse l'intruglio di erbe e piscio ma evidentemente aveva fatto un buon lavoro. "Vedi, ragazzo, non è semplice intraprendere questa strada. Anzi, è molto più complicato di quanto possa sembrare: Maestro lo si diventa per scelta, ma soprattutto per necessità. Chi vuole sfuggire a un atroce destino o ad una vita fatta di sacrifici, sovente è spinto verso la Cittadella." Roland rimproverò se stesso. Adesso sarebbe stato costretto a sorbirsi un intera lezione del Maestro Albinus. In ogni modo non poteva rispondergli male o andare via senza ascoltarlo, ci sarebbe stato male e di conseguenza avrebbe perso l'appoggio di Morgana. "I Maestri cominciano il loro addestramento come novizi alla Cittadella. Successivamente, le loro capacità cominciano ad emergere. Nel momento in cui lo studente eccelle in una determinata materia, gli viene consegnato un anello forgiato con l’elemento simbolo di quell’insegnamento a indicare le sue capacità e conoscenze." Continuò indicando la sua catena. "Per la cura dei corvi, ferro scuro. Per l'Astronomia, bronzo. Astrologia? Elettro. Oro giallo per l'Economia, ferro per la Guerra. Acciaio chiaro per la Forgiatura, argento per Medicina e Guarigione. Ce ne sono molte altre, Roland. La più interessante è senza dubbio quella d'Acciaio di Valyria, simbolo di Magia e Occulto, che in pochissimi possiedono..." Roland era colpito che il suo intruglio non aveva avuto alcun effetto sul Maestro. Adesso che ci pensava meglio, avrebbe potuto metterci qualunque cosa, anche delle piante velenose. La spiegazione sulla catena proseguì, quando una domanda lo sorprese dai pensieri sul suo intruglio di erba e piscio. "Adesso ho parlato abbastanza di me e dei Maestri, dimmi un po' tu: cos'è un nobile e qual è il suo ruolo? Prima che venissi interrotto l'altra volta, stavo per iniziarti a questo concetto basilare per te che presto sarai Lord. E' stato proprio tuo padre a chiedermelo." Il primogenito Crakehall accennò una replica, quindi iniziò un dibattito in cui lo stesso Maestro cominciò a spiegare le funzioni di un nobile. "Un nobile deve sempre aver a cuore gli interessi del suo popolo, altrimenti a cosa sarebbe utile? Il Maestro dispensa consigli, il Guerriero difende il castello e il Nobile impartisce ordini a entrambi. Un nobile privo di senno manderebbe a rotoli la nostra società, è anche per questo che siamo inviati nei Sette Regni. Con tuo padre ho avuto abbastanza successo, mi auguro che con te riesca a fare un buon lavoro..." Improvvisamente un forte colpo di tosse interruppe il discorso del Maestro che iniziò a strabuzzare con gli occhi. "Oh cazzo, cosa sta succedendo? Se gli succede qualcosa sarà solo che colpa mia!" Il Maestro continuando a tossire cadde rovinosamente a letto. Si mise le mani sul collo e rivoli di bava cominciarono ad uscire dalla bocca mezza socchiuso, sembrava quasi paralizzato. "Roland cosa cazzo hai fatto? Sono sicuro che c'entri qualcosa il bicchiere che gli hai dato prima..." Roland senza perdere la calma si alzò guardò il Maestro dimenarsi nel letto. "Innanzitutto io non c'entro nulla e secondo non ti devi agitare. Aspetta che si calmi. In caso lo faccia, fai come se nulla fosse successo. Se invece dovesse morire beh, ti auguro buona fortuna amico mio." Luton in tutta risposta urlò ancora più forte a Roland. "Porca puttana, verrò mandato dai Guardiani della Notte se non peggio... Perché hai dovuto fare tutto questo? Dirò tutto, amico. Mi dispiace, dirò tutto." Roland sorrise diabolicamente. "Io ho il culo parato Luton. La Septa dirà che mi ha consegnato un bicchiere con acqua e miele e questo e quanto. Il resto è solo colpa tua che hai cercato di avvelenare il povero Maestro Albinus. Adesso devo andare. Buona fortuna." Dicendo questo abbondò la stanza lasciando Luton piangente disteso sul pavimento.

    Edited by Roland Crakehall - 29/6/2017, 23:36
     
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    15,5 - 12,5= 3 Prova parzialmente riuscita
    Vuol dire che sei riuscito solo parzialmente ad ingannare il Maestro sul contenuto del bicchiere.
    RISULTATO ON Il Maestro si rifiuterà di insegnarti oltre fino a quando non avrà approfondito la faccenda. Quest in arrivo, add dal Maestro bloccati.


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