Roland Crakehall

Arte della Spada 2

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    Ambientato nel 279 DC

    "Parlato Roland"

    "Parlato Ser Roland Crakehall"


    L'alba era ormai spuntata e iniziava ad illuminare l'intero castello Crakehall. Al suo interno i servi, già da tempo svegli, facevano su e giù per i corridoi del castello preparandosi per la lenta ma inevitabile mattinata. Solo un servo sembrava non prepararsi per il servizio mattutino. Era appena uscito da una stanza e accompagnava una povera donna completamente nuda coperta solo da una coperta e con evidenti segni di frusta sulla schiena e i polsi completamente rossi. Dentro quella stanza il giovane erede Crakehall si era appena svegliato e ammirava le onde del Mare del Tramonto frangersi contro le rocce lontane solo qualche centinaia di metri dalla sua finestra. Su una parete era stata sistemata verticalmente una lastra di legno mentre sul letto giaceva sporco di sangue il piccolo corno di un cinghiale e una lunga frusta fatta di crini di cavallo. Roland si sciacquò la faccia con una faccia mista tra il compiaciuto e il divertito e vestendosi uscì dalla sua stanza. Senza neanche accorgersene raggiunse il cortile del castello. Lì, il Maestro d'armi del castello, Ser Roland Crakehall era già pronto e in armatura. Stava rovistando tra il suo armamentario quando si accorse della presenza del giovane che facendo finta di nulla stava tentando di abbondare il cortile senza farsi vedere. "Oi, giovane ci siamo svegliati presto quest'oggi! Notte focosa, eh? Ieri notte ho visto una bella donna passeggiare per il castello. Non essendo via Lady Payne, non poteva essere sicuramente per tuo padre Sunmer." Roland non disse niente. Voleva solo al più presto abbandonare il cortile e il Maestro. "A proposito di tuo padre... E' spaventato per la situazione ad Approdo del Re. Lord Twin ha da tempo abbandonato la capitale e pare che il Re si sia ferito sul suo stesso trono. La conosci la leggenda no? Il Trono di Spade non lo desidera più Aerys come suo possessore. Dunque, oggi ci alleneremo." Gli lanciò una pettorina ed una spada di legno, afferrandone una a sua volta e mettendosi in posizione d’attacco con i muscoli pronti a scattare. "Allora ragazzo indossa questo! Ed ora avanti, attaccami!"
    Il giovane piuttosto seccato non potè ribadire nulla, indossò la pettorina offertagli e brandì la spada con la destra, pronto ad assumere la posizione di guardia. Attorno ai due si era radunata una piccola folla di servetti e curiosi. Roland li squadrò male, erano sicuramente giunti lì per vederlo cadere a terre e ridere di lui.
    Prese a muoversi in cerchio attorno al Maestro d'Armi, e provò a colpirlo con un fendente potente sulla spalla destra, dall'alto verso il basso, ma ser Roland parò il colpo senza nessuna difficoltà. "Quando colpisci, devi stare attento a non lasciare la guardia scoperta, o potrebbe entrarti un colpo di rimando." Lo avvisò prima di colpirlo di rovescio sul fianco sinistro. Il colpo non fu potente, sembrava più che altro un avvertimento. Roland annuì.
    "Proviamo a vedere se la difesa funziona meglio dell'attacco, mi raccomando sta attento e non lasciarti mai scoperto." Lo avvisò impugnando la sua arma d'allenamento. Roland tirò su con il naso, pronto perlomeno a non farsi atterrare ma che speranza avrebbe avuto contro il Maestro? Si portò la spada dinanzi al tronco, pronto a studiare i suoi impercettibili movimenti e a muoversi di rimando.
    Ser Roland si muoveva con passi studiati attorno al rampollo Crakehall, incrociando le gambe una dietro l'altra e non perdendo minimamente l'equilibrio. Quindi, con inaspettata sorpresa, diresse un colpo in basso, verso le gambe di Roland. Il ragazzo fu però altrettanto lesto, non si fece sorprendere: posizionò la gamba sinistra più arretrata rispetto alla destra, al fine di retrocedere in caso di un colpo troppo potente, mano destra vicino alla lama e mano sinistra al pomolo, rovesciò la spada verso il basso andando a fermare l'attacco del Maestro. "Bene Roland, bella parata." Lo incoraggiò quello. Sospirò, sapeva che non doveva perdere la concentrazione.
    Ser Roland cominciò a roteare la spada d'allenamento con la sua sinistra. Era mancino? Roland sembrava essersene accorto solo ora. Nel frattempo che il giovane si perdeva nei suoi ragionamenti, il Maestro ne approfittò per sferrare un fendente rovesciato contro il corpo del ragazzo, attualmente indifeso. Roland trabuzzò gli occhi avrebbe potuto pararlo. Sollevò con la destra la sua spada rotandola attorno al fianco destro prima di posizionarla in un forte montante difensivo dinanzi al suo tronco. La spada del Maestro vibrò sulla sua, il colpo non era andato a segno.
    Roland non aveva però il tempo di gioire della piccola vittoria: ser Roland caricò a ripetizione tre colpi, uno diretto al fianco destro, uno alle gambe e uno alle spalle. I movimenti del ragazzo stavolta furono parecchio imprecisi. Quanto riusciva ad essere veloce un uomo dell'età del suo Maestro? Si trovò a domandarsi mentre spostava senza più alcuna tecnica o imprecisione la spada a parare i suoi colpi. La folla radunata attorno a loro iniziava a mormorare, evidentemente stava facendo un buon lavoro.
    Ser Roland non gli lasciava però un attimo di tregua, continuava a colpire inesorabilmente costringendo il giovane sempre in una posizione di disperata difesa. Di questo passo non lo avrebbe mai attaccato! Fu solo un attimo, il Maestro si era spostato sulla sua destra caricando la spada per un probabile colpo successivo molto potente, ma nel movimento aveva lasciato scoperto il fianco sinistro. Lanciò dunque un potente montante diretto al fianco del suo Maestro, convinto di andare a segno, per una volta. Tuttavia ser Roland si spostò sulla gamba sinistra lasciando il ragazzo a mezz'aria, e senza alcuna difficoltà, con il manico della sua spada d'allenamento, colpì il primogenito Crakehall sulla schiena gettandolo a terra.
    "Questa mossa si chiama invito, lasci volutamente scoperta una zona del tuo corpo in modo da prevedere il prossimo attacco del tuo avversario e poterlo colpire con facilità. La prossima volta non lasciarti ingannare così facilmente." Il Maestro rise, come a volersi prendere una piccola rivincita di fronte all'arroganza di prima del giovane e lo aiutò ad alzarsi. Ma ormai Roland non lo ascoltava più, era solamente concentrato ad osservare attentamente ogni persona che stava ridendo di lui. Quando si accorsero di essere guardati improvvisamente la folla adunata si azzittì e nel cortile alleggiò uno strano silenzio che fu spezzato da Ser Roland che era tornato davanti al ragazzo dopo aver appoggiato la sua pettorina e la sua spada di allenamento. Si sfregò le mani. "Credi di aver capito? Bene! Adesso ti eserciterai con Rowan! E' uno dei miei migliori allievi; credo che vi conosciate già o sbaglio?" Il Maestro non sbagliava. Un ragazzo sbucò fuori dalla folla che si stava ormai diradando per paura di una ripercussione da parte di Roland. Immediatamente lo riconobbe. Si erano conosciuti un anno prima. Roland ci aveva spudoratamente provato con sua sorella, ma al rifiuto di lei, l'aveva schiaffeggiata in pieno pubblico e insultata. Suo fratello era intervenuto per difenderla ma la breve risse si era conclusa con un grosso squarcio sul petto di lui causato dal pugnale da caccia che Roland si portava sempre dietro.
    Stranamente in uno solo anno era divenuto più grande e massicci e leggermente sovrappeso ma anche estremamente determinato, l’osservava coi suoi occhietti porcini e Roland decise di beffeggiarlo. "Oh, oh. Guarda chi c'è! Tua sorella te l'ha finalmente data?" A quello parole Rowan si imbestialì e tentò subito di caricarlo avanzando e Roland indietreggiò colpendo leggermente l’altra spada di legno col debole della propria ma l’altro era forte e cercò di colpirlo alla spalla. Per evitarlo girò di lato ma venne comunque sfiorato all’altezza del braccio destro. Voleva prendersi il tempo necessario per attaccarlo ma l’altro non voleva dargli tregua e giratosi alzò la spada per colpirlo ancora, al che il giovane tentando di emulare il maestro portò avanti una gamba e stringendo l’elsa con entrambe le mani sollevò la su arma per intercettare il colpo, piegando il corpo quel tanto che servisse avvertendo un riverbero del dolore alla schiena e al petto. Tenne la posizione e la spada dell’altro colpì a metà della lama come aveva previsto, Roland tenne la posizione per bloccarlo ma le braccia dell’avversario erano più allenate delle sue e prima che potesse fare altro non essendo abituato a quella posizione cominciò a cedere.
    Rowan appariva contento e soddisfatto all’idea di sottometterlo, i suoi occhi brillavano e sollevò ancora la spada battendo nuovamente contro quella del Crakehall nello stesso punto prima una poi due volte finendo per spezzarla inesorabilmente. Il dolore che avvertiva al braccio era orami forte e sentiva del sangue scorrere lungo l’avambraccio trattenuto dalla stoffa scura, in teoria lo scontro avrebbe dovuto concludersi ma Ser Roland era voltato e il suo avversario cieco dalla voglia di vendicarsi alzò nuovamente l’arma senza rendersi conto del rumore secco del legno e del pezzo di spada caduto a terra.
    Roland si ritrovò quindi piegato in avanti con solo mezza spada e un ginocchio poggiato a terra e l’altro piegato. Sollevò la spada di cui gli era rimasto solamente il forte e parò il colpo, alzandosi poi di scatto con violenza piegando il polso, il filo della lama improvvisata bloccò quindi l’arma dell’altro e con la base dell’elsa fece pressione spingendosi in avanti, i suoi occhi brillavano di una strana follia e l’altro spaventato finì per essere disarmato, la spada cadde e lui barcollò ma Roland non aveva finito anzi ora sarebbe iniziato il divertimento, lo colpì con una spallata in pieno petto e gli diede un calcio sulle palle. Questi cadde a terra con un rumore deciso che fece voltare il cavaliere mentre Roland teneva la spada adesso pericolosa a causa delle schegge contro il collo dell’altro restando in piedi. Solamente un rapido intervento del cavaliere Crakehall poté evitare l'inevitabile. Al termine dell’allenamento il giovane dovette tornare da Ser Roland e prendersi la ramanzina che non avrebbe sortito nessun effetto sulla sua mente per poi andare a farsi medicare il taglio lungo il braccio.

    Edited by Roland Crakehall - 3/7/2017, 20:00
     
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