La fortuna di poter scegliere

Quest Roland Crakehall

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    Cavaliere

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    Il Lord Sumner Crakehall stava aspettando suo figlio, il primogenito Rolland, seduto sul scranno nella sala dove emetteva sentenze e decideva il futuro della sua casata, orgogliosi alfieri dei Lannister. Aspettava suo figlio in quanto era venuto a conoscenze degli ultimi avvenimenti in cui aveva preso parte. James, il secondogenito preferiva lo studio alla spada, era scettico al riguardo eppure poneva le sue speranze in Rolland ma quest'ultimo sembrava si impegnasse sempre di più per rifiutare il suo dovere. Nella sala, accanto al Lord, Maestro Albinus aspettava pazientemente che il giovane facesse il suo ingresso, non gli ci era voluto molto per scoprire il tiro che l'erede di Crakehall gli aveva giocato, quando espose tutto al Lord rischiò che la furia di quest'ultimo si abbattesse su di lui, ma cosi non fu. Conoscendo il portamento del proprio figlio e la confessione dell'amico d'infanzia di quest'ultimo, Luten, a malavoglia accettò la verità e quindi voleva chiarire con Rolland.
    Il sole era ormai alto e nel cortile le attività si svolgevano tranquillamente come ogni giorno, i cittadini continuavano i loro lavori ignari del destino che attendeva il figlio del loro Lord.
    Luten, inginocchiato e la testa china non fiatava, sperava solo che tutto finisse al più presto.

    Bene, iniziamo. Descrivi la tua giornata. Il messaggero ti troverà verso mezza mattinata. Prosegui quindi fino all'arrivo in sala. Puoi decidere di non presentarti, ma ovviamente ci saranno delle conseguenze.
    Buon divertimento e mi raccomando niente autoconclusione una volta nella sala.


    Il tempo di risposta disponibile é una settimana dall'ultimo post. Se si é impossibilitati a rispondere nel tempo stabilito basta comunicarlo nel topic assenze informando su quando si tornerà attivi. Se non ci saranno comunicazioni, il pg salterà il turno e sarà mosso come png dallo staff se necessario per quel turno. Ogni turno di *assenza*costerà un malus del 10%in punti esperienza.

    Il moderatore ha tempo una settimana per rispondere. Se é impossibilitato incaricherà un altro mod di occuparsene.
    Se dopo una settimana il topic non avrà ricevuto moderazione, i pg potranno proseguire in libera muovendo eventualmente altri png e riceveranno un "risarcimento" del 5% in punti esperienza a fine quest.
    LIMITE MINIMO POST= 600 PAROLE


    Edited by Freene - 14/12/2020, 11:51
     
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  2. Roland Crakehall
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    Le giornate seguenti al bicchiere di piscio dato al Maestro di Crakehall, passarono normalmente per Roland. Doveva ancora passare molto tempo con la Septa a causa dell'altro scherzo fatto al Maestro Albinius ma non si preoccupava delle conseguenze. Cazzo dovrei cambiare soggetto, una volta sistemata questa situazione. Si ritrovò a pensare durante la preghiera mattutina con la Septa Mordana. Perché sì, sapeva che qualcosa sarebbe successo ma una severa sgridata, magari un'ennesima punizione (quale punizione è più grave di dover passare un anno tra preghiere e templi?) e tutto si sarebbe risolto in questo modo. Aveva da poco compiuto dodici anni e si allenava con la spada ogni giorno. Da quanto ne sapeva era quello che il padre Sumner voleva da lui. Forza fisica e bravura nella scherma. Qualche peccatuccio e scherzetto innocente non era niente in confronto a quello che faceva il fratello James. Passare un intera giornata a studiare in una bibloteca... Inconcepibile! E non solo era un topo da bibloteca ma non sapeva neanche mentire e mantenere le promesse... Roland non aveva ancora metabolizzato il fatto che suo fratello minore l'aveva tradito ma fortunatamente la vicinanza con la Septa stava facendo sbollire la rabbia senza conseguenze ancora più atroci. Finite le preghiere abbandonò il Tempio dei Sette del castello e si diresse verso i canili. Da qualche mese si dirigeva ogni volta che poteva al canile. Si trovava sotto una grossa terra, nel lato opposto alla parte del castello che dava sul fiume e per questo anche di giorno, lì dentro era sempre ombreggiato. Gli piaceva ricordare il figlio dello stalliere del castello Crakehall. L'aveva battuto, insultato e quella era stata la sua fine, mangiato dai cinghiali. A seguito di quell'incidente avevano trasferito l'imponente recinto dei cinghiali fuori dalle mure del castello, in un villaggio vicino, ma non era quello l'importante. In quel luogo poteva ancora sentire la carne dilaniata, le urla di suppliche... "Roland ti prego aprimi, aprim..." Quando aveva visto quella scena, quello che aveva fatto, aveva sentito uno strano brivido lungo tutto il corpo, ma non di disgusto o ribrezzo ma di piacere. Prima o poi l'avrebbe dovuto rifare. Era pieno di popolani nei dintorni che avrebbero fatto di tutto ammaliati dal fascino dei dragoni d'oro. Prese un pezzo di carne a brandelli e la lanciò dentro il recinto. Due cani, i più grossi, iniziarono a litigarselo. Ringhiarono, si guardarono e iniziarono a camminare in circolo ma appena il canto con il manto nero come la notte mostrò con ferocia le zanne bianche, l'altro abbassò le orecchie e si rintanò in angolo. Il vincitore si avvicinò all'agognato premio. Goccioline di sangue misti a saliva iniziarono a scendergli lungo la bocca quando iniziò a mangiare. Roland sorrise diverto e applaudì. "Bravo, bravo! Hahaha!" Allungò una mano al grosso mastino nero e lo grattò dietro all'orecchio. "Tu saprai darmi molti piaceri..." Improvvisamente un servo di suo padre, basso e con la faccia schiacciata, fece il suo ingresso nel canile. Doveva avere pressapoco la stessa età di Roland ma lui lo guardò con supponenza e disprezzo. Gli parlò quasi con un ghigno. "E tu cosa vuoi? Mi cerca ancora quella puttana di Morgana? Sappi che se venuto a dirmi quello..." Girò la testa velocemente verso il mastino nero, facendo intuire i suoi futuri propositi e iniziò ad avvicinarsi lentamente al ragazzo. Il servo abbassò gli occhi impaurito dal comportamento del giovane Crakehall. "Il Lord, il Lordo tuo padre ti viene a chiamare mio Signore." Le parole gli uscirono di bocca velocemente, un solo lungo e sospirato soffio di timore. "Dunque per questa volta ti sei salvato." Ormai arrivato ad un palmo dal servo gli diede una piccola carezza al viso solo per poi fare una passo indietro e sbraitargli contro con ferocia. "Vagli a riferire che sto per arrivare, non vedi che mi devo cambiare?" Con le mani passò la siluette della tunica di seta e cuoia con ricamato sul petto il cinghiale piazzato di famiglia. Era intonsa e non vi era nemmeno una macchia di sporco. Il servo non seppe bene come reagire e rimase lì a fissarlo. "So bene dove si trova lo scranno di mio padre. Ora vai. Il tuo Signore ti ha dato appena un ordine! Vai!" Gli occhi infernali di Roland che nascondevano un pizzico di malizia diedero fretta al servo che con un inchino si dileguò in fretta. Se suo padre avrebbe voluto parlare con lui, avrebbe dovuto aspettare. Infatti si presentò alla sala dello scranno dei Crakehall solamente un quarto d'ora dopo. Arrivato tutti suoi dubbi, se ma li avessi avuti, si dissiparono. Dietro di lui non vi era nessuno. Erano presenti solo le persone interessate, Lord Sumner non avrebbe mai svergognato suo figlio davanti a tutta la corte o meglio non l'aveva ancora fatto. Accanto al Lord suo madre si trovava il Maestro Albinus, quasi impaziente che entrasse. Con la testa china a guardare il pavimento vi era invece Luten. Non l'aveva mai più visto da quando l'aveva lasciato piangente vicino al corpo del Maestro in preda agli spasmi. Roland era proprio interessato a sapere cosa gli avrebbe detto, una volta soli per scolparsi. Senza prestare a nessun tipo di galateo il primogenito di Lord Sumner si avvicinò allo scranno del padre distrattamente e con voce sovente parlò solo a lui, ignorando il Maestro e Luten.
    "Caro padre, sono sorpreso della vostra improvvisa chiamata. Ero sicuro che avremmo discusso di qualche lezione sulla gestione della Casata, ma sono quasi sicuro che parleremo di qualcos'altro non è vero?"

    Edited by Roland Crakehall - 5/9/2017, 13:57
     
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    Il ragazzo ci mise un po ad arrivare e Lord Sumner stava cominciando a perdere la pazienza. Aveva cose più urgenti da fare quel giorno. Osservò il Maestro ripensando alla storia che quest'ultimo gli aveva raccontato, storia sostenuta poi in parte dall'amico di Rolland, Luten. Infine arrivò.

    Maestro Albinus mi ha raccontato che sei andato a trovarlo, e non per una lezione. Cosa è successo?



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    Roland si guardò i piedi irritato e sospirò profondamente, ma in modo esasperato così da far vedere a tutti il suo disappunto e stanchezza. Qualche minuto e quel processo farsa sarebbe finito com'era iniziato. Non era la prima volta che il padre lo convocava personalmente, quella volta tuttavia il tutto sembrava più serio ma di certo non avrebbe perso il suo diritto di erede di Crakehall quel giorno. Non vedeva l'ora di andare via. Sapeva già come fare per prima cosa. Andare da Luten. A quel ragazzo Roland aveva dato tutto, fare amicizia con il figlio del Lord del castello poter far conseguire molti privilegi e da quando si erano conosciuti Luten li aveva utilizzato tutti. E in che modo l'aveva ripiegato? Spifferando tutto al padre facendo in modo che il Maestro potesse vendicarsi in tempi molto più brevi. "Maestro Albinus mi ha raccontato che sei andato a trovarlo, e non per una lezione. Cosa è successo?" Se mi ricordo bene gli ho fatto tipo bere il mio piscio, com'è vecchiaccio ti è piaciuto? Il ragazzo ripensando all'accaduto quasi rise ma riuscì a frenarsi in tempo di piegarsi in due dalle risate. Chi aveva la possibilità di fregiarsi dell'impresa di aver fatto assaggiare la propria piscia e contemporaneamente aver quasi avvelenato e ucciso un Maestro della Cittadella? Probabilmente quasi nessuno nell'intera Westeros. Ma lui si trovava lì per qualcos'altro non per ottenere un premio ma il padre, il Maestro Albinus e quel bugiardo di Luten avrebbero fatto il possibile per fargli far ricevere una pena. Non c'era niente di peggiore di dover passare quasi un anno come novizio personale della Septa di Crakehall, si sarebbero dovuti impegnare per incolparlo o per dargli una pena che veramente gli potesse far venire paura. "Niente padre, non è successo niente di particolare. Sono semplicemente andato negli appartamenti del Maestro Luten per porgere le mie scuse e donargli un po' di sostegno. Con me ho portato un tisana con alcune erbe." E fino a quel punto era tutto vero, beh quasi tutto. La coppa che gli aveva dato conteneva qualcosa di più di una semplice tisana alle erbe. Un po' di latte rinforzato con del miele, uno spruzzo di pipì e qualche droguccia mescalina direttamente dalla collezione privata del Maestro. Tutto in regola insomma. Vi erano gli elementi adatti per comporci su una canzone da taverna. Il ragazzo dell'Ovest, il suo piscio e il Maestro. Suonava bene. Naturalmente senza dover per forza specificare i nomi. Ci teneva al suo onore, in un modo tutto suo, ma ci teneva. Continuò quindi con la narrazione. "Poi ho consegnato al Maestro il calice con la tisana e in seguito mi ha anche fatto un interessante lezione sul come si diventa Maestri e... Non ricordo. Anche su qualcos'altro. Ah si, i compiti di ogni nobile o Lord che si rispetti e sa cosa ho scoperto padre? Lei incarna il perfetto Lord che ogni popolo vorrebbe avere. Non credo che si successo nient'altro almeno fin quando ero dentro la stanza del Maestro. Luten e Maestro Albinius possono confermare se vuole." Scoccò un occhiata al Maestro e al vecchio amico, a quest'ultima fu più profonda, i suoi occhi quasi lampeggiavano di odio. "Ho il timore vi sia dell'altro. Perché sono stato chiamato da voi padre?" Il ragazzo dai capelli rossi incrociò le braccia ed aspettò la scontata risposta del padre. Adesso sarebbe iniziato il vero processo. Il padre avrebbe potuto fare due cose. Esprimere subito la sentenza o chiamare a testimoniare il diretto interessato e chi aveva assistito alla scena. In qualche modo Roland stava traendo una lezione amministrativa anche da quello che a prima vista poteva sembrare una banale lavata di capo.

    Edited by Roland Crakehall - 10/10/2017, 23:03
     
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    Luten sentì addosso lo sguardo del figlio del Lord sbirciando leggermente con la coda dell'occhio il suo "amico". Brividi lungo la schiena, sapeva bene quant'era crudele quella piccola pesta eppure se avesse continuato a stare dalla sua parte un giorno tutte le colpe Roland le avrebbe scaricato su di lui come quest'ultimo affermò di fare in caso fosse successo qualcosa. Ma aver tradito il ragazzo, da quanto poté capire dall'occhiata che gli fu lanciata prevedevano guai seri. Aveva paura, molta paura ma non osava dire qualcosa prima di essere interpellato dal Lord. Doveva pur esserci un modo per uscirne, alzò leggermente la testa incrociando lo sguardo del maestro Albinus, i suoi occhi pieni di paura supplicavano il vecchio di aiutarlo.

    L'anziano maestro ascoltò le parole del giovane ragazzo, pieno di vita e furbo come pochi altri per la sua età, ma quella bella sensazione era accompagnata da un'altra molto sgradevole, il giovanotto usava queste sue capacità per fare del male al prossimo, era crudele e se avesse continuato per questa strada avrebbe potuto mettere in pericolo il retaggio della sua casata, per questo motivo aveva parlato a Lord Summer di quello che era successo e del comportamento non idoneo di Roland.
    Dal suo scranno, Summer Crakehall, stava pensando. Pur sapendo come stavano le cose, suo figlio era riuscito a mantenere un comportamento abbastanza diplomatico, eppure aveva visto balenare qualcosa nei suoi occhi quando gli chiese cos'era successo. Le parole del maestro Albinus gli tornarono alle mente. Da una parte era contento di come suo figlio lo stava affrontando, ma il ragazzo doveva imparare ad assumersi le proprie colpe, le proprie responsabilità. Con voce greve si rivolse a Roland.

    Il Maestro è riuscito a risalire agli ingredienti che c'erano all'interno di quella tisana. Perché l'hai fatto?
     
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    La quest ha raggiunto il 100% di ritardo, per cui si chiuderà senza ricompense.
     
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