Ha mille occhi e un occhio, ma c'è molto da sorvegliare. Un giorno saprai.

Quest per Corinna, Dederick, Caleb e Vicben

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    Mercenario

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    Che stava accadendo?
    Dederick si sentiva ormai in balia degli eventi, rimase in silenzio, forse stordito da ciò che stava accadendo, talmente incomprensibile da sfidare l'umana ragione.
    Il bianco della neve a poco a poco sparì dal suo sguardo e colori ben più cupi ne presero il posto: solo qualche fiaccola illuminava la stanza sormontata da un gigantesco trono di spade.
    Un uomo dai capelli d'argento e dagli occhi violacei iniettati di sangue si era issato fino in cima, dal fianco sinistro una ferita aperta zampillava di sangue fresco; ai piedi del Trono tre figure dagli stessi lineamenti e con gli stessi identici occhi, un ragazzo inginocchiato, uno in piedi e la forma di una fanciulla quasi impalpabile in quella Sala del Trono.
    <<i Targaryen, siamo ad Approdo del Re?>> Pensò sgranando gli occhi.
    Voltandosi notò che i suoi compagni di viaggio si trovavano proprio alle sue spalle, ma stavolta anche lui era in piedi, defilato in quella scena così come accaduto precedentemente.
    <<se siamo ad Approdo del Re questo deve essere Re Regard Targaryen, il padrone della bestia che ha bruciato ettari di foresta intorno a Deepwood Motte!>> Pensò deglutendo e stringendo un pugno contemporaneamente.
    <<siete diventati all'improvviso così incapaci da non riuscire ad arrivare tutti e tre nello stesso momento? Quando vi chiamo dovete accorrere immediatamente! Due compiti ti avevo lasciato! Sposare la giovane Stark ed avere controllo del Nord e proteggere il regno in mia assenza! Mentre ti allenavi con la mazza ferrata, gli schiavisti mettevano a ferro e fuoco i Sette Regni! Un Greyjoy è stato più utile di te! Spero per voi due che tu sia ancora vergine, sorella, il troppo vino non è una scusa per mandare agli Estranei anni di piani per il futuro della nostra Casata!>>
    La voce del Re rimbombò così forte all'interno della stanza da far tremare i polsi; era furioso e sebbene Dederick non ne conoscesse la ragione credeva che non fosse prudente far arrabbiare un Drago, in nessun caso.
    <<sei diventato debole..Hai sempre cercato di tenermi all'oscuro di quello che succedeva, il Concilio Ristretto ed il tuo Primo Cavaliere non hanno mai reputato necessaria la mia presenza. Ma non è solo questo, quando quello straniero ti ha detto del pericolo, sei partito come un topo che ha appena visto un pezzo di formaggio, senza considerare cosa potesse nascondere quel "formaggio".E ricorda...il più grande pericolo che la nostra Casata ha dovuto affrontare, sono i Targaryen stessi, non ripetiamo l'errore.>>
    Il ragazzo della caverna strinse i pugni in un gesto di rabbia, sembrava quasi che fosse sul punto di mettere al muro il biondo che aveva appena parlato.
    <<abbiamo appena seppellito mia sorella e ne parlano così, come fosse una vacca da comprare.>>
    L'uomo dall'occhio rosso ne frenò l'avanzata.
    <<loro non lo sanno, qui tua sorella non è ancora morta, ascolta.>>
    <<qui non era ancora morta? Cosa voleva dire? Possibile che si trattassero di immagini del passato? Com'era possibile? Diche magia si trattava?>>Dederick era sempre più confuso
    <<hai ragione Kraer, da quando siedo su questa dannata seggiola io sono diventato l'uomo più debole di tutto il Continente Occidentale...da quando dire? quel Folle di nostro padre si è seduto sul trono, ho vissuto come se avessi un bersaglio disegnato sopra la schiena...e dal giorno della Battaglia del Tridente la mia posizione si è indebolita sempre di più...siamo tutti sempre più deboli. Potrebbe essere stato chiunque, una casata che ci è avversa magari, ma quale?>>
    A questo punto a scattare fu l'uomo che fino a quel momento era rimasto in ginocchio, gonfio di nuova rabbia.
    <<vuoi rendere il mio matrimonio una farsa? Una trappola…metterai tua sorella in pericolo per poter osservare i tuoi suddetti nobili nemici invece di mandarci ad affrontare chi ha osato minacciare la nostra casata?>>
    Il sovrano non sembrò prendere bene nemmeno quelle rimostranze poiché nuovamente irritato si rivolse all'altro fratello.
    <<ti è andato di volta il cervello, Daerion?!Bada a come parli, sarai anche mio fratello, ma resto sempre il tuo re! Credi che essere sopravvissuto ad un incendio ti renda invincibile?Hai anche pensato di adottare una bambina...credi davvero di potertene occupare? Il tuo matrimonio mette in pericolo l'esistenza della piccola. Annullo fin da ora la tua adozione. Ella d'ora in poi entrerà di diritto nella nostra famiglia diventando così Amerey della Casa Targaryen...anche se ancora giovane, il suo destino sarà legato a quello di Viserys, la loro unione permetterà così che non si perda il nostro retaggio. La bambina crescerà a Roccia del Drago, il suo futuro è garantito. Mentre a te, ti proibisco di vederla: hai il compito fin da ora di sposarti con Aconé Tyrell e fare in modo che la nostra discendenza aumenti di numero. Ti tolgo molto, fratello...>>
    Dederick non aveva le informazioni necessarie per comprendere quanto stava accadendo ma neppure il ragazzo della caverna sembrava molto ferrato sull'argomento perché continuava a rivolgersi al suo accompagnatore con sguardo confuso: <<e' accaduto prima delle Nozze di Fuoco, Rhagar è appena tornato da Essos. E' questo che volevi farmi vedere? La sua rabbia? Ikarus ha incendiato la Foresta del Lupo, si tratta di lui? E' il pericolo che incombe su tutti noi?>>
    <<lo sapevo che quel drago è una mina vagante, un pericolo per tutti noi, non possiamo permetterci di tollerare la sua presenza al Nord!>>

    Dederick rimase pensieroso, cercava di far ordine tra quelle immagini, cercava di trovare un nesso, cogliere un significato importante che forse gli sfuggiva.
    <<perché proprio io? Queste immagini contengono un significato per me, per i Glover, per Deepwood Motte!>>
     
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    Guitto

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    Dederick
    L'oscurità della Sala del Trono si andava lentamente diradando e un fresco e caldo sole ferì gli occhi del Glover e dei suoi accompagnatori. La temperatura si era alzata di qualche grado e la brulla terra sotto i piedi di Dederick terminava alle sue spalle in un mare vasto e piatto come una tavola. Voci concitate richiamarono nuovamente la sua attenzione su un gruppetto di figure a pochi passi da lui: parlavano animatamente ma in una lingua che il ragazzo non poteva conoscere. Neppure l'umano che lo accompagnava sembrava riuscire ad afferrare una parola di quanto quegli uomini dicessero.
    Poteva però comprendere il pianto di una bambina che veniva trascinata al centro di quel gruppetto di persone; si divincolava, supplicava, piangeva, eppure tutti gli adulti sembravano muri di marmo di fronte a quelle lacrime. La piccola venne infilata in una tinozza al centro del semicerchio mentre una donna dalla lunga veste rossa si avvicinava un passo alla volta. Era splendida, una delle creature più belle e delicate sulle quali Dederick avesse posato gli occhi. Si avvicinò alla piccola accarezzandola una guancia e mormorando parole evidentemente rassicuranti.
    "Chi sono queste persone? Siamo ad Essos ora..."
    L'uomo dall'occhio rosso non fece in tempo a rispondere che un grido mozzato spezzò l'aria. La donna aveva estratto un coltello e l'aveva passato sulla tenera carne della bambina senza esitazioni, tagliandole la gola da parte a parte e lasciando zampillare il sangue fresco dalla piccola sgozzata nella tinozza. A quella vista gli uomini lì radunati alzarono le braccia al cielo intonando canti dal significato sconosciuto.
    La donna usò il sangue di quel cadavere per bagnarsi il volto rovesciando la testa all'indietro, come preda di una crisi mistica. Quindi tornò in sé, gli occhi però erano così diversi e fissavano Dederick dritti nelle pupille. La femmina addirittura avanzò lentamente, passo dopo passo, verso il Glover scansando gli uomini che si inchinavano al suo passaggio.
    "Non fermerete il suo risveglio."


    Caverna
    I ratti erano divenuti d'un numero incontenibile e si ammassavano gli uni sugli altri arrivando ad afferrare con i loro artigli e le loro minuscole zanne, i corpi dei due volatili distanti dall'albero; la femmina su morsicata all'altra zampetta, rendendole di fatto impossibile potersi ancora posare da qualche parte, il maschio fu colpito all'ala di sinistra. Se non avesse fatto qualcosa presto il suo volo sarebbe stato interrotto e sarebbe precipitato nello sciame di ratti senza altra possibilità di sopravvivenza.
    Le bestiacce che si stavano arrampicando sugli alberi avevano raggiunto i rami su cui erano appollaiati i fratelli corvi che, uno dopo l'altro, avevano cominciato a cadere sotto i loro morsi; uno riuscì a raggiungere il ramo del corvo che pareva più intelligente degli altri morsicandogli una zampetta, ma quello non sembrò svegliarsi. Se non lo avesse fatto subito i ratti avrebbero condotto anche lui nelle tenebre più oscure.
    I richiami del volatile che sorvegliava l'umano avevano però attirato una delle creature verso di lui; al suo passaggio i ratti si spostavano non ferendola e non arrecandogli danno in alcun modo. Raggiunse in pochi passi il corvo e con mano salda lo afferrò tra i suoi artigli. Se lo portò di fronte agli occhi gialli, con le pupille feline, indagando fin nel profondo della sua anima: sembrava così uguale e al contempo così diverso dalla creatura che poco prima aveva accarezzato la guancia dell'umano! I suoi occhi erano sottili, incattiviti, e la presa sul corpicino del collo si fece più salda; il fiato cominciava ad abbandonare lentamente i polmoni del corvo mentre la stretta aumentava di secondo in secondo.
    Gli umani non sono i benvenuti oltre la Barriera. I giganti sono quasi scomparsi, loro che erano la nostra rovina e anche i nostri fratelli. I grandi leoni delle colline d’occidente sono stati uccisi, gli unicorni si sono ormai estinti, i mammut sono ridotti a poche centinaia. I meta-lupi sopravviveranno a noi tutti, ma arriverà anche il loro giorno. Nel mondo creato dagli uomini non c’è posto per loro, e nemmeno per noi. Questo sarà il tramonto di tutti.
    Il corvo poteva ora comprendere il linguaggio della creatura? Presto sarebbe morto, se quella cosa non gli avesse permesso di respirare...sarebbe morto. Un fiato solamente raggiunse di nuovo i polmoni del corvo espandendoli e permettendogli di respirare ancora; la creatura che aveva prima accarezzato Ivhar aveva colto alla sprovvista il compagno liberando il volatile da quella stretta mortale.
    Scappa

    Mi affido anche al ruolato di Aconé (Flick e Foglia, diversi e con un diverso rapporto con gli umani); è evidente dunque che a qualche Figlio non andate particolarmente a genio (qualcuno il Martello d'Acqua deve averlo calato no?), altri invece sono per un trattamento più alla volemose bene.
    Vicben, Corinna, Dederick (perdete 2 punti per la permanenza e 5 per non aver combattuto, per un totale di 7)= punti vita rimasti 3 ciascuno.
    Caleb(perdi 2 punti vita per la permanenza, come detto anche a Rasta che ha proposte geniali e non le applicavisto che non eri a portata di topi o creature sfruttando Ivharepellente non perdi quei punti relativi)= 8 punti

    Dunque= Calebstavolta il trucchetto di Ivhar non funziona più perché quello ti riacchiappa e ti strangola. Se vuoi sopravvivere devi scappare, altrimenti se vuoi fare altro (provare a interagire con l'altra creatura, Ivhar, Dederick o che altro) morirai in versione corvo nel prossimo turno. In ogni caso nel mio prox post di moderazione tornerai nei panni di Caleb umano, a te scegliere come.

    Dederick: per ragioni di cose, nel tuo prossimo turno morirai (in versione corvo), lo farai nel bel mezzo della visione e questo avrà qualche conseguenza XD Non puoi risvegliarti ora a meno che qualcuno non provi a svegliarti (quindi leggi i post prima del tuo), ma in ogni caso non faresti in tempo a fuggire dalla caverna. E' una visione futura, ma non capendo una parola di Basso Valyriano, questo Dederick non può capirlo; vede comunque un sacrificio umano e sta tizia che dopo essersi bagnata col sangue della bimba riesce a vederti e a parlare la Lingua Comune.

    Vicben, Cora: anche voi morirete nel prossimo turno (stavolta Ivhar repellente non funziona perché Caleb ha richiamato la creatura, vi prenderebbe lei, meno 8 punti vita). Decidete cosa fare prima che vi faccia schiattare: potete svegliare Dederick, potete combattere contro i ratti, beccare la creatura...insomma, le vostre scelte influiranno non poco in realtà la trama XD

    Limite post= lunedì 10 giugno
     
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    Re del Nord

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    Le cose non accennavano a migliorare.
    Impotente, Caleb assistette all'assalto condotto dai ratti contro i suoi fratelli, colpendo anche l'altra zampa di quella che aveva provato a trarre in salvo e ferendo gravemente l'ala dell'altro. Come poteva aiutarli? Probabilmente, in quel momento loro stessi stavano provando a trovare un modo per salvarsi, anche se senza successo.
    Vide i ratti attaccare come fossero una marea tempestosa, sollevarsi e abbattersi su di loro, ferendoli gravemente. Non potevano sopravvivere, non in quelle condizioni: la morte li stava attendendo, ormai, come se stesse preparandosi a gustare le loro tenere vite, e l'orda di ratti fosse la sua inumana bocca.

    Minuscoli artigli, minuscole zanne... Eppure erano un'infinità, e avevano costituito una sola creatura folle, informe, malvagia, che arrancava calpestandosi in ogni istante, assalendo gli indifesi corvi.
    Non poteva fermarli. Ormai stavano iniziando un'autentica scalata verso i rami dove i corvi erano appollaiati, inermi sotto i morsi e le ferite che venivano inflitte loro. Sapeva che entro poco tempo sarebbero morti tutti, ormai era chiaro: non avevano alcuna possibilità di sopravvivere.
    Era disperato alla sola idea.
    Gracchiò spaventato, tentando di richiamare i fratelli: ma era inutile, era del tutto inutile, non sarebbe sopravvissuto.

    Grazie agli Dei, però, una delle strane creature doveva essere stata persuasa dalle implorazioni del corvo, o forse era solo incuriosita da quella cacofonia che stava producendo. In ogni caso, si avvicinò a Caleb con rapidi passi, mentre i ratti di allontanavano da lui come fosse avvolto da fiamme micidiali. Gli sarebbe piaciuto così tanto se anche l'albero avesse avuto un simile potere...

    Eppure, potere o meno, la creatura non pareva così bendisposta nei confronti del povero corvo, tanto che lo afferrò agilmente con una mano, stringendolo con forza incredibile. Lo portò di fronte ai suoi occhi: era troppo forte, implacabile, Caleb sentiva la sua ira come fosse tutta attorno a lui, cosa non troppo falsa, dal momento che non lo stava lenamente stritolando.
    Era decisamente diverso dalla creatura che, poco prima, aveva dato lo straordinario potere all'umano. Lui era spietato, e tutto il suo odio era ora rivolto verso il povero Caleb corvo. Cosa aveva fatto di male? Non gli piaceva sentir gracchiare gli uccelli in pericolo?

    Non respirava più, la presa della creatura era troppo forte, troppo salda. Non riusciva nemmeno a gracchiare, poteva soltanto osservare quei due occhi impietosi, sottili, puntati su di lui e carichi di tutto l'odio del mondo, un odio che non aveva fatto alcunché per meritare.
    Ora voleva vivere, voleva disperatamente vivere, ma gli ultimi brandelli di aria abbandonavano il suo corpo, costretti dalla spietata stretta della creatura. Non ce l'avrebbe fatta, non poteva liberarsi... Non aveva neppure un briciolo della forza necessaria a salvarsi.

    Gli umani non sono i benvenuti oltre la Barriera. I giganti sono quasi scomparsi, loro che erano la nostra rovina e anche i nostri fratelli. I grandi leoni delle colline d’occidente sono stati uccisi, gli unicorni si sono ormai estinti, i mammut sono ridotti a poche centinaia. I meta-lupi sopravviveranno a noi tutti, ma arriverà anche il loro giorno. Nel mondo creato dagli uomini non c’è posto per loro, e nemmeno per noi. Questo sarà il tramonto di tutti.

    Sebbene iniziasse ad accusare l'assenza di respiro, Caleb fu sicuro che quelle parole provenissero dalla creatura che lo stava uccidendo.
    Cosa stava farneticando? Perché, se si trattava di umani, se l'era presa con lui? E soprattutto: come faceva a capirla? Era profondamente confuso, e tale sensazione era accentuata dal dolore bruciante che provava al petto: aveva bisogno di aria, voleva sopravvivere... Poteva farcela?
    Si prese un lungo istante per contemplare l'idea di spalancare le ali e liberarsi, ma non riusciva nemmeno a muovere le zampe, figurarsi giocare di forza contro quella creatura, tanto... immensa rispetto a lui.

    Improvvisamente, però, giunse il sollievo.
    Il fiato riempì nuovamente i suoi polmoni, e Caleb poté spalancare le ali in piena libertà, proprio come fantasticava di fare qualche istante prima, quando si stava per dare per spacciato.
    Non era stato grazie alle sue sole forze, ovviamente, era stato liberato. Da un'altra delle strane creature, per la precisione. Anzi, da quella che aveva protetto l'umano.
    Ebbe il tempo di udire una sola parola, un ordine, un monito.

    Scappa.

    In quel momento, conscio dell'enorme peso della vita, dell'importanza che essa aveva, gracchiò con forza, chiamando a raccolta i fratelli ancora vivi, i pochi che non erano vittima del sortilegio dell'albero, e gracchiò ancora, sperando che il corvo con tre occhi si svegliasse e portasse in salvo il resto dello stormo.
    Ma non c'era tempo per fare altro. No, sapeva che la strana creatura lo avrebbe inseguito, se fosse rimasto ancora, sapeva che i ratti lo avrebbero azzannato e ucciso. Non poteva rifiutare la vita che gli era appena stata donata. No.
    Gracchiò con enorme gratitudine al suo salvatore, poi, gracchiando nel tentativo disperato di salvare i suoi compagni, di attirare la loro attenzione e convincerli a seguirlo, imboccò l'uscita dalla galleria, percorrendolo il più veloce possibile, guardando di tanto in tanto indietro nella speranza di trovare qualche fratello deciso a seguirlo.

    Ora, però, l'importante era salvarsi: lo stormo non sarebbe morto, finché almeno un corvo avesse continuato a vivere.
     
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    Condottiero

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    Il dolore si fece atroce.
    Le zampe ormai sembravano fuori uso. La poveretta gracchiò il so dolore con tutte le sue forze.
    Vide la scena raccapricciante sotto il suo becco.
    Era chiaro.
    La morte era giunta anche in quella caverna.
    Presa dal panico, iniziò a cercare con lo sguardo i corvi con cui aveva avuto a che fare durante il viaggio, il chiacchierone e quello incuriosito dall'umano.
    Trovò il secondo, con il collo stretto nella morsa di una bestia, simile a quella di prima, ma diversa...diversa nel comportamento, sembrava più cattiva.
    Fece per volare verso di lui, quando vide che fu liberato.
    Confusa, Corcora si guardò ancora un paio di volte intorno.
    Era tutto degenerato così velocemente, non sapeva che fare...
    Ma una cosa era chiara.
    Lì sarebbe sicuramente morta.
    Pregò in cuor suo che anche il chiacchierone si sarebbe accorto di quella verità e che la seguisse fuori dalla caverna.
    Seguì il corvo al di fuori, spaventata.
    Lui sembrava l'unico ad aver avuto la sua stessa sensazione, e sperò che seguendolo si sarebbe salvata.
    Chiamatelo istinto di sopravvivenza, ma sentiva che stando con tutti gli altri del corvo sarebbe morta di sicuro, mangiata viva dai corvi.
    "Cosa...è successo" gracchiò all'altro corvo, terrorizzata, mentre le ali sbattevano freneticamente alla disperata ricerca dell'aria aperta.
    Sapeva che non sarebbe dovuta entrare, sapeva che quello non era un posto da corvi.

    chiedo immensamente venia per la brevità del post e l'assenza di ghirigori ma ho troppo sonno e non ce la fo ora, giuro che poi sistemo, perdonami Freffi <3
     
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    Cavaliere

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    forse il pianeta terra

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    "CRAAAA"

    I morsi bruciavano e rimanere concentrati sul volo era difficile.

    devo andarmene da qui

    Attorno a lui la massa brulicante di esserini stava ricoprendo tutto, lanciò uno sguardo verso l'ingresso della grotta dove alcuni dei suoi fratelli avevano trovato una via di fuga.
    Magari... no inutile
    La marea informe di topi stava occupando anche la galleria, si arrampicavano sulle pareti e sui corpi dei loro compagni pur di raggiungere ogni cosa.

    "CRAA"
    Merda! Merda! Non voglio finire sbranato vivo!

    Mentre batteva freneticamente le ali per allontanarsi dai roditori si ritrovò con le spalle al muro, anzi soffitto!

    Cercò il punto più lontano dalle pareti e d'istinto si ancorò alle piccole sporgenze della roccia lasciandosi penzolare a testa in giù.

    Su piccoli stronzi raggiungetemi ora

    Certo non era la posizione più comoda del mondo ma per lo meno non doveva più sbattere le ali.

    "CRAAA"
    Guardò in basso verso l'umano e i suoi fratelli rimasti alla mercé dei ratti.

    Sono troppi... non potrei salvarli neanche volendo...

    "CRA..."

    mi sono sempre piaciuti i pipistrelli -3-
     
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    Dederick
    "Signore? Signore?"
    La piccola Ryanna era al capezzale del letto ma il Glover non riusciva a metterla a fuoco; ogni movimento gli sembrava impossibile e la sensazione opprimente di paralisi aveva colto ogni suo muscolo. Cosa gli aveva fatto quella donna che parlava la sua lingua? Come era riuscita a ridurlo in quello stato? La bocca non rispondeva, la lingua non articolava parola; la rossa si era spaventata tanto da correre fuori e rientrare in breve tempo con altre figure. Un uomo dalla catena metallica al collo si era chinato su Dederick toccandogli la fronte ed il collo.
    E' un attacco apoplettico...state lontano!

    Vicben
    Slap slap.
    La lingua rasposa di Rhaegar aveva coperto di bava tutta la faccia del bastardo di Olyvar, addormentatosi, chissà come mai, in mezzo al cortile di Grande Inverno. Se le leccate del cagnetto non erano sufficienti, una massaia dalla faccia severa lo stava aizzando con una scopa sbattendogliela ripetutamente dietro la schiena affinché si alzasse e liberasse l'entrata delle cucine.
    "Ubriacon! Leva el bicier e alza el cul!"
    Era andata davvero così? Si era ubriacato ed era crollato addormentato in mezzo al cortile? Eppure il Sand non ricordava di aver bevuto la sera precedente, né di aver raggiunto le proprie camere del resto...ricordava i topi... centinaia di topi...

    Corinna
    "Bambina mia, svegliati..."
    Le braccia di Lady Ilaria non erano mai state così calde come in quel momento, con gli occhi della Forrester che lentamente tornavano ad aprirsi nell'abbraccio della madre. Faticava a parlare e la lingua era impastata ma riusciva a guardarsi attorno, non si trovava in una grotta ma nella sua stanza ed il sole che indorava le tende indicava il mattino.
    "Mi hai fatto prendere uno spavento, hai avuto un incubo piccola mia!"
    Un incubo? Sì, aveva senso. Eppure perché non riusciva ancora a muoversi? Perché la caviglia le doleva così forte? Era stata morsa. No non lei, il corvo che l'aveva ospitata. Era possibile? Era già successo dopotutto...e se non fosse stato un incubo?

    Caleb
    Il bianco della neve si aprì sotto gli occhi del corvo ma quando finalmente posò le zampette a terra, quelle assunsero forma di mani umani che sprofondarono nella neve. Non soffice come quella che lo aveva accolto nella caverna ma quasi del tutto scongelata, a coprire solo come brina la terra fredda della Foresta. La Foresta.
    Gli occhi di Caleb si riaprirono in un ambiente più familiare; non sentiva freddo ma avrebbe impiegato solo qualche istante ad accorgersi che non indossava la camicia da notte e che era uscito completamente nudo nella Foresta del Lupo. L'alba indorava l'orizzonte e se non fosse tornato velocemente a Grande Inverno qualcuno lo avrebbe visto e avrebbe di certo fatto una figuraccia. Cosa era accaduto? Cosa lo aveva condotto fin lì? Un guaito richiamò la sua attenzione alle sue spalle: Zephyrus era rimasto a fargli la guardia e se i segni sul terreno non mentivano (così come i segni di zanne appuntite nella carne del braccio), era stato proprio il metalupo a trasportarlo fin lì. Per quale motivo? Che razza di incubo aveva avuto?

    RICOMPENSE:

    Corinna Forrester
    10 punti esperienza base + 0 post over 900 parole - 4 post sotto le 600 parole + 5 mod - 1 per 10% ritardo (ha segnato assenza dal 5 giugno, quindi conto solo l'assenza di risposta al post del 28 maggio)= TOTALE 5 PUNTI ESPERIENZA
    1 punto Conoscenze (per ciò che hai visto)
    1 punto Marzialità (hai combattuto)
    Affinità Dederick +1
    Affinità Caleb +1
    Affinità Vicben +3
    Affinità metamorfi +3 (attivazione tratto 2/3)
    Tratto negativo: Musofobica
    CODICE
    <span>[IMG]https://www.triesteallnews.it/wp-content/images/2018/08/topi-di-citt%C3%A0.jpeg[/IMG]<p>Musofobico
    Il pg è terrorizzato da topi e ratti </p></span>

    sotto per spiegazione
    Tratto bonusPrudente
    CODICE
    <span>[IMG]https://www.omero.it/wp-content/uploads/2016/06/Un-uomo-prudente.jpg[/IMG]<p>Prudente
    Il pg non si getta a capofitto nelle azioni, ma preferisce ponderare prima le opzioni
    Intrigo +3 </p></span>


    Vicben Sand
    10 punti esperienza base - 3 post sotto le 600 parole + 5 mod -2 per 20% ritardo= TOTALE 5 PUNTI ESPERIENZA
    1 punto Conoscenze (per ciò che hai visto)
    1 punto Marzialità (hai combattuto)
    Affinità Dederick +1
    Affinità Caleb +1
    Affinità Corinna +3
    Affinità metamorfi +3
    Affinità Ivhar -3
    Vita massima + 5 (premio sopravvivenza anche se tirata proprio male male)
    Tratto negativo: Musofobico
    CODICE
    <span>[IMG]https://www.triesteallnews.it/wp-content/images/2018/08/topi-di-citt%C3%A0.jpeg[/IMG]<p>Musofobico
    Il pg è terrorizzato da topi e ratti </p></span>

    sotto per spiegazione
    Tratto bonus volevo darti socievole, ma Vicben lo possiede già, questo vuol dire che sei stato coerente col pg dunque puoi accedere ad un tratto attitudine a scelta qui.

    Dederick Glover
    10 punti esperienza base + 1 post over 900 parole - 2 post sotto le 600 parole + 5 mod -2 per 20% ritardo = TOTALE 12 PUNTI ESPERIENZA
    2 punti Conoscenze (sei quello che ha visto più di tutti)
    Affinità Corinna +1
    Affinità Caleb +1
    Affinità Vicben +1
    Affinità metamorfi +3
    Affinità Veggenti Verdi +3
    Affinità Targaryen -3
    Tratto negativo: Traumatizzato
    CODICE
    <span>[IMG]http://thelincolncenter.com/wp-content/uploads/2018/03/brain-tree-300x262.jpg[/IMG]<p>Traumatizzato
    Il pg è tormentato da incubi, pensieri e ricordi dolorosi. </p></span>

    Tratto bonus:Curioso
    CODICE
    <span>[IMG]https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTSLsNtEjykuWMbM9-bHoCifcz7SxOO_C8awBu9m13iWS86qxokdQ[/IMG]<p><b>Curioso</b>
    Intrigo +1
    Conoscenze +2
    Fama -3
    Affinità generale -1
    Affinità tratto studioso e spia +1</p></span>


    Caleb Stark
    10 punti esperienza base + 0 post over 900 parole - 0 post sotto le 600 parole + 5 mod= TOTALE 15 PUNTI ESPERIENZA
    1 punto Conoscenze (per ciò che hai visto)
    1 punto Diplomazia (hai provato a cercare l'aiuto dei Figli)
    Affinità Dederick +1
    Affinità Caleb +1
    Affinità Corinna +1
    Affinità metamorfi +3
    Affinità Figli della Foresta -3
    Affinità Stark +3
    Vita massima + 10 (premio sopravvivenza)
    Tratto negativo: Rhabdofobico
    CODICE
    <span>[IMG]https://enricosanna.files.wordpress.com/2017/03/giger-bimbi.jpg?w=676&h=403[/IMG]<p>Rhabdofobico
    Il pg è terrorizzato dalla magia </p></span>

    Tratto positivo: Eroico
    CODICE
    <span>[IMG=4918000-super-eroe-battenti]http://www.brucofalla.com/wp-content/uploads/2011/04/4918000-super-eroe-battenti.jpg[/IMG]<p><b>Eroico</b>
    Descrizione: il PG affronta le situazioni a rischio con coraggio.
    <i>Effetti Immediati</i>: +2 Marzialità, +1 Diplomazia
    <i>Effetti Permanenti</i>: +20 Affinità Generale, +20 Prestigio, Non hai il tratto Codardo</p></span>


    SPIEGAZIONI
    Come vedete, ognuno di voi è tornato nella pelle umana con qualche cicatrice "emotiva"; avete ereditato delle conseguenze negative. Parliamo prima delle fobie (musofobico e rhabdofobico): come vedete non ci sono malus ai punti parametri o alle situazioni, è un malus esclusivamente narrativo che comporterà che in presenza di topi o di magie (dunque che so...una resurrezione, una spada infuocata ecc) i vostri pg debbano comunque essere ruolati spaventati. L'unica conseguenza off game della cosa sarà nei tiri di intimidazione nel caso il vostro avversario vi intimidisca sfruttando appunto la vostra paura (quindi ad esempio rinchiudendo Corinna in una stanza piena di topi): in questo caso la modalità nel Giudizio mod sarà ovviamente a carico del vostro avversario, stando sempre attenti al fatto che reperisca le info on game e non stranamente inventando.
    Per quanto riguarda invece il disturbo post traumatico di Dederick, semplicemente nel bel mezzo delle quest d'ora in poi potrai avere momenti di stop in cui il ricordo e le allucinazioni su quanto vissuto ti attanaglieranno la mente.

    Avete però avuto anche un tratto positivo ciascuno, per sceglierli mi sono basata sulla "cosa migliore" che avete fatto in quest. Nel caso di Corinna ad esempio è stato osservare prudentemente la situazione, per Vicben tentare di socializzare, per Dederick entrare nelle visioni, per Caleb proteggere Ivhar.
    Tutti ricordate quanto accaduto.
     
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20 replies since 8/5/2019, 10:14   508 views
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