Bestiario

Fauna di Essos

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    Bestiario di Essos


    Indice:



    Leone - Hrakkar

    Cattura_0
    Leone
    » Designazione:Mammifero
    » Colore manto:Beige - Bianco (Hrakkar)
    » Dieta:Carnivoro
    » Status:Quasi estinto in Westeros, presente a Essos
    » Habitat:Pianure, montagne e foreste
    » Numero:Rari esemplari nelle montagne ad Ovest di Westeros; molti in Essos, compreso il Mare Dothraki
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    "Farò un mantello con la sua pelle, Luna della mia vita"
    -Drogo a Daenerys Targaryen

    Quella del leone è una specie di felini predatori, localizzata sia a Westeros che ad Essos. Sono una delle figure principali dell'araldica westerosa, al punto da comparire nei sigilli di Casa Lannister, Grandison e dell'ormai estinta Casa Reyne, per esempio.

    In accordo con la leggenda, il capostipite della Casata Casterly, il cacciatore Corlos, rintracciò la leonessa che stava terrorizzando il suo villaggio in una grotta sulle montagne antistanti, e scoprì che era ricca d'oro. L'uomo uccise comunque la bestia ed il suo compagno, ma risparmiò i cuccioli, e subito iniziò la costruzione di Castel Granito direttamente sopra l'ingresso della grotta.

    Lord Tytos Lannister fu quasi ucciso da una leonessa, ma venne salvato dal mastro del canile di Castel Granito, che venne nominato cavaliere e omaggiato con alcune terre: nasceva così Casa Clegane.

    Nei libri



    Nei libri de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” i leoni abitavano le colline ad Ovest di Westeros, ma sono stati cacciati fin quasi all'estinzione. Il più celebre di loro attaccò Lord Tytos Lannister, padre di Tywin, ma persino a quei tempi erano considerati rari. Per quanto esiguo, il loro numero è continuato a calare negli anni seguenti, e ad oggi possono praticamente essere considerati estinti nelle lande di Westeros.

    Un aneddoto riporta che, quando la Regina Cersei Lannister era ancora bambina, alcuni leoni fossero tenuti in gabbia nelle viscere di Castel Granito, quale testimonianza dei giorni in cui visse suo nonno Tytos. Lei e Jaime erano soliti sfidarsi a scalare le gabbie, e quando una volta le scivolò una mano tra le sbarre, andando a cozzare contro uno degli animali, questo si limitò a fissarla, prima di leccarle le dita. Allora Cersei sfidò Jaime a fare altrettanto, ma lui non fu altrettanto coraggioso.

    Al contrario, una vasta popolazione di leoni abita molte delle regioni di Essos. Le pianure del Mare Dothraki sono popolate da una sottospecie di leone albino, chiamato hrakkar dai Dothraki. I leoni vivono anche in cattività e sono presenti in molte "collezioni private" nelle Città di Essos, in cui vengono sia sfoggiati per l'aspetto, sia impiegati per i combattimenti. Tra tutti, ricordiamo che il Principe di Pentos è famoso per avere un branco di leoni nel suo serraglio privato.

    In "Il Trono di Spade", Khal Drogo e i suoi cavalieri di sangue cacciano uno hrakkar, che riesce a ferire Drogo sfregiandogli le gambe. Successivamente però, il Khal si reca a Vaes Dothrak con la sua pelliccia a ridosso del cavallo. La stessa pelliccia verrà poi indossata da Daenerys, che rimarrà sempre legata all'indumento, in memoria del defunto marito.

    Nella Casa degli Eterni, a Qarth, Daenerys ebbe una serie di visioni, in una delle quali compariva un leone bianco.

    Fonte



    Wiki [pagina relativa al Leone][X]





    Zorse

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    Zorse
    » Designazione:Mammifero
    » Dieta:Erbivoro
    » Habitat:Deserti
    » Origine:Yi Ti
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    ”I cavalli a strisce bianche e nere dei Jogos Nhai sono abbastanza innocui”
    -Jorah Mormont

    Le zorse sono una specie di cavalli a strisce bianche e nere, allevati dai Jogos Nhai di Yi Ti, e principalmente vengono venduti nel Mercato Orientale di Vaes Dothrak.

    Descrizione



    Le zorse sono allevate dai Jogos Nhai, popolo nomade che vive nelle pianure a nord di Yi Ti, ad est rispetto al Mare Dothraki e alle Montagne delle Ossa, che sono troppo aride e quindi non abbastanza fertili da provvedere al sostentamento dei normali cavalli. Le zorse vennero create a causa di questa necessità, originariamente incrociando cavalli con altri animali zebrati, trovati a sud di Yi Ti e Leng, ma ora la selezione ha portato alla nascita di una vera e propria razza, che non necessità più di alcuna ibridazione.

    Le zorse sono descritte come fiere ed irascibili, ma soprattutto sono animali resistenti, probabilmente in grado di sopravvivere per diversi mesi nutrendosi solo di erbacce ed altre malerbe, e possono quindi percorrere lunghe distanze senza acqua e foraggio di qualità, caratteristica fondamentale per un popolo nomade in un territorio ostile.

    Nella cultura



    I Jogos Nhai sono soliti bere latte di zorse fermentato.
    La più estrema tra le triple mura di Qarth è decorata con pitture di animali, tra cui le zorse, e la loro pelliccia è una valida merce di scambio nei mercati di tutta Essos.

    Nei libri



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    Vargo Hoat a cavallo di una zorse
    Membri dei Bravi Camerati, compagnia mercenaria comandata da Vargo Hoat, con ogni probabilità trasportarono alcune zorse a Westeros, quale loro cavalcatura personale, quando vennero ingaggiati da Tywin Lannister. Pare infatti che Hoat legò Jaime e Brienne di Tarth al pomolo della sella, prima di condurli in un giro attorno alla fortezza con la sua zorse.

    Sembra tuttavia che a Westeros le zorse siano animali sconosciuti, anche per i più eruditi: Arya Stark, che vide i Bravi Camerati cavalcarle mentre si trovava ad Harrenhal, non aveva alcuna familiarità con loro, nonostante avesse ricevuto una buona educazione e avesse dimestichezza con i cavalli in generale. Comunque, i Maestri sono certamente informati della loro esistenza.

    Daenerys Targaryen vide delle zorse a Vaes Dothrak, mentre venivano vendute al mercato. Successivamente, una le venne donata dai Jogos Nhai a Qarth, ma insieme agli altri doni venne venduta, sì da consentirle di ottenere abbastanza ricchezza per poter presentare le proprie richieste ai Superni.

    Fonte



    Wiki [pagina relativa alla Zorse][X]





    Basilisco

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    Basilisco
    » Designazione:Rettile
    » Dieta:Carnivoro
    » Habitat:Giungla
    » Origine:Sothoryos ed Yi Ti
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    Il basilisco è una specie di rettile, ripugnante e feroce, che infesta perlopiù le regioni meridionali di Essos, specialmente le giungle di Yi Ti, ma anche quelle di alcune isole del Mare di Giada e Sothoryos. Lì, se ne trovano molti soprattutto nelle Isole del Basilisco, a cui danno appunto il nome, ma anche sulla Punta del Basilisco, una penisola della costa nord del misterioso continente.
    Alcuni esemplari sono grandi, altri meno, ma qualcuno può addirittura raggiungere una taglia pari a due volte la stazza di un normale leone.

    Pur essendo originari di Yi Ti, o comunque di regioni affacciate sul Mare di Giada, sono diventati popolari in tutta Essos dove vengono usati in combattimenti contro altri animali, come i cani ad esempio, per intrattenimento e profitto, ma è risaputo che un basilisco possa ridurre a brandelli un cane di taglia medio-grande senza la minima difficoltà.

    Oltre ad essere feroci, i basilischi sono anche velenosi, e da loro si estrae un potente veleno. Gli Uomini Senza Volto sono soliti usare un impasto in cui è contenuto il loro sangue, anch'esso tossico, che dona alla carne una certa sapidità, ma induce una follia violenta in qualsiasi creatura dal sangue caldo, sia essa un uomo o meno, che mangi il cibo contaminato. Secondo quanto riferito, un topo attaccherebbe un leone dopo aver soltanto assaggiato il sangue di basilisco.

    Nei libri



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    Un Basilisco in gabbia
    Tyrion Lannister vide una fiala di veleno di basilisco tra la collezione di veleni e medicamenti del Gran Maestro Pycelle, ad Approdo del Re.
    Quando Daenerys visitò i moli del porto di Qarth, passò vicino ad un'arena improvvisata, formata da un anello di marinai esaltati, in cui un basilisco stava facendo a pezzi un grosso cane rosso.

    Davos Seaworth vide alcuni basilischi tra i gargoyle scolpiti che ornano la fortezza di Roccia del Drago.

    A Braavos, Arya Stark imparò le proprietà dell'impasto contenente sangue di basilisco dall'Orfana degli Uomini Senza Volto, e sospettò che fosse quello il modo in cui Jaqen H'ghar indusse la follia omicida nel cane di Weese, che lo uccise.
    Quando Cersei Lannister sognò la sua visita alla tenda di Maggy la Rana, ricordò che era illuminata da un braciere di ferro a forma di testa di basilisco.

    A Meereen, alcune tra le maschere delle Bestie d'Ottone, la nuova guardia cittadina fondata sotto il governo di Daenerys, hanno le fattezze del basilisco.

    Fonte



    Wiki [pagina relativa al Basilisco][X]





    Manticora

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    Manticora
    » Designazione:Insetto
    » Dieta:Carnivoro
    » Habitat:Giungla
    » Origine:Isole tropicali del Mare di Giada, Essos, Mantarys. Importato anche a Westeros
    bottom_0
    "La causa sembra essere veleno di manticora... Un veleno orribile"
    -Gran Maestro Pycelle

    La manticora è un insetto altamente aggressivo ed estremamente velenoso, simile allo scorpione ed originario di Essos.

    Habitat



    Le manticore sono originarie di alcune isole tropicali del Mare di Giada, nel lontano est al di là di Qarth.

    Il loro veleno è uno dei più letali che si conoscano, e proprio per questa ragione sono state commercializzate e fanno parte delle collezioni di assassini ed alchimisti di tutto il mondo. La città di Mantarys, a est delle Città Libere e ad ovest rispetto alla Baia degli Schiavisti, è particolarmente nota per la produzione di un estratto del veleno di manticora.

    Biologia



    Le manticore sono fisicamente simili agli scorpioni, ma possono crescere fino a raggiungere le dimensioni di un'aragosta. Hanno sei zampe ed una coda larga, alla cui estremità si trova il pungiglione, che curva sopra il dorso fino a raggiungere la testa. Hanno inoltre una serie di spine dall'aspetto minaccioso che corrono lungo ogni segmento del corpo, generalmente colorato di un intenso verde metallizzato. Producono un sibilo caratteristico quando sono minacciate e stanno per attaccare.

    Se questo non fosse abbastanza, sono riconoscibili perlopiù grazie alla pigmentazione delle placche dell'esoscheletro, specialmente quella finale della coda, le cui macchie ricordano un volto umano. Per questa ragione e per la loro letalità, può capitare che ci si riferisca a loro come “manticore testa di morto”.

    Il veleno è estremamente letale, ed una sola puntura può iniettarne una dose più che sufficiente ad uccidere una persona. L'estratto di questo veleno è uno dei più potenti al mondo ed è usato dagli assassini, che ne imbevono le armi al fine di rendere letale anche il più piccolo dei graffi.

    Nei libri



    Nella pila di statue di divinità che i Dothraki hanno portato a Vaes Dothrak, Daenerys ne scorge alcune di manticora, ritratte con la coda in posizione d'attacco. Inoltre, alcuni esemplari vivi si possono trovare in vendita nel mercato orientale della stessa città.
    Syrio Forel confida ad Arya che ce ne sono alcune nel serraglio del Signore del Mare, a Braavos.

    Durante la sua visita, Daenerys nota che a Qarth sono presenti molte elaborate fontane, alcune delle quali sono a forma di manticora. Sempre lì, un Uomo del Dispiacere cerca di ucciderla con un insetto, inizialmente presentatole come un gioiello a forma di scarabeo, ma il tentativo di assassinio viene prontamente sventato da Ser Barristan Selmy.

    Ad Approdo del Re, Qyburn suppone che il veleno usato da Oberyn Martell nel duello contro Gregor Clegane fosse di manticora, ma addensato in qualche modo, magari persino con la stregoneria. Anziché uccidere istantaneamente una volta raggiunto il cuore, infatti, il veleno modificato avrebbe ucciso Clegane lentamente e in estrema agonia.
    Tra le tante cose che Euron Greyjoy portò dai suoi saccheggi ad Essos, vi erano anche preziose manticore di giada.

    Tyrion Lannister vide che le porte del lungo ponte di Volantis erano ornate con incisioni di varie creature, tra cui le manticore.
    Nella Grande Piramide di Meereen, le Bestie d'Ottone che sorvegliano le porte indossano maschere con le fattezze del pericoloso insetto.

    Fonte



    Wiki [pagina relativa alla Manticora][X]





    Mosche del sangue

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    Mosca del sangue
    » Designazione:Insetto
    » Dieta:Carnivoro (ematofago)
    » Habitat:Deserto, zone aride
    » Origine:Desolazione Rossa
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    Le mosche del sangue sono particolari insetti ematofagi che infestano la Desolazione Rossa, il vasto deserto a nord-ovest di Qarth.

    Habitat



    Diffusi nella Desolazione Rossa, questi insetti abitano le zone adiacenti pozze più o meno grandi di acqua stagnante, più frequenti a ridosso di regioni meno aride, quali i confini con Lhazar e le catene montuose delle Ossa, oltre che della penisola Ghiscari.

    Biologia



    Le mosche del sangue possono raggiungere la dimensione di una grande ape, ma a differenza loro si nutrono del sangue degli animali che si avvicinano alle scarse fonti d'acqua presso cui stazionano, oppure dei membri delle carovane che tentato la traversata della Desolazione Rossa o semplicemente vi si avvicinano troppo. Attaccano in pieno giorno, accanendosi su capo e arti inferiori delle loro vittime, essendo attratti principalmente dal calore emesso dal corpo e, in seguito al primo attacco, dal sangue che fuoriesce dalla ferita.

    Gli esemplari adulti percorrono lunghe distanze e possono sopravvivere per lungo tempo senza nutrirsi, ma le femmine hanno necessità di farlo per portare a compimento la maturazione delle uova, che vengono successivamente deposte all'interno di cadaveri: alla schiusa la larva si nutre quindi dei tessuti in decomposizione e di altri parassiti invertebrati, prima di evolvere a sua volta in un esemplare adulto e cominciare la ricerca di una preda.

    Inizialmente asintomatico, il loro morso diventa presto fastidioso, i tessuti si infiammano e infettano, e necessitano di cure adeguate: la febbre è una conseguenza comune, specie se l'attacco ha portato a più di una puntura.

    Fonte



    Me stesso, con ispirazione da tafani, mosche e vespe di vario genere.

     
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