-
.I preparativi per la partenza si erano conclusi, e tutto il gruppo era pronto a partire. Nonostante un'iniziale riluttanza di James, riflettendoci aveva capito che la scelta migliore fosse quella di scendere in guerra al fianco di Caleb. E nonostante avesse più volte tentato di porre un freno alla sua indole guerriera, sapeva che il suo cuore apparteneva lì, ai cambi di battaglia. Doveva ammettere che l'idea di tornare in guerra dopo tanto tempo, anche se un minimo lo preoccupava, creava in lui una sorta di fremente attesa che si trasformava in desiderio, un'adrenalina iniziale di rimettersi in gioco, di mostrare il proprio valore. Si sarebbe pentito della sua scelta, lo avrebbe sicuramente fatto, una volta finita la guerra e resosi conto della scia di morti lasciati dietro, eppure si giustificava dicendo che lo faceva per un bene superiore, che non solo avrebbe liberato la sua terra da un viscido verme (tale era Hoster Tully), ma si sarebbe ingraziato i lord che avrebbero combattuto al suo fianco, e forse persino il Re. Un investimento non da poco.
Insieme a lui sarebbe partito non solo Adrian, ormai inseparabile, ma anche tutto il resto degli uomini reclutati. Per loro la faccenda era diversa: non avevano la stessa motivazione del Roote, nè avrebbero potuto averla. Erano arrivati ad Isola dell'Orso metà da da disertori e l'altra metà in cerca di un futuro migliore. In entrambi i casi avevano trovato un luogo in cui stare, cibo e divertimento (per quanto possibili), senza dover faticare più di tanto, in quanto guardie personali di James e di Lady Daeva. Avrebbero abbandonato tutto questo per combattere una guerra che probabilmente non interessava nessuno di loro. Certo, lo avevano messo in conto quando avevano accettato la proposta del ragazzo, e non dubitava che alcuni erano entusiasmati all'idea di tornare in battaglia, specie i soldati disertori. In più, se tutto il gruppo, unito, si fosse distinto, probabilmente oltre alla fama, nessuno li avrebbe più considerati in maniera disonorevole.
Il viaggio sarebbe stato lungo, e non sapeva se sarebbe più tornato. Salutò Daeva, e la pancia che aveva gli ricordò quanto fosse importante quella guerra per lui, e che sarebbe dovuto sopravvivere a tutti i costi. Ormai non si trattava solo di se stessi, ma anche della Mormont e del figlio. Così, una volta finiti i saluti, decisero di partire, ed il Roote non guardò indietro neanche una volta. Non voleva cambiare idea, doveva guardare avanti, al futuro, alle azioni successive. Il periodo di riposo era stato abbastanza lungo, ed infatti durante tutto il viaggio James aveva deciso insieme ad Adrian di allenarsi uno contro l'altro, per tornare in forma, e avrebbero anche compiuto degli esercizi fisici. Questo era stato un imperativo, e ognuno dei suoi sottoposti avrebbe dovuto rispettarlo. Anche la disciplina era importante, ed anche quella sarebbe stata un punto con cui tornare ad avere familiarità.---
Le prime settimane procedevano senza intoppi; dopo esser approdati sul continente, avevano proseguito la marcia verso sud, fermandosi solo per riposare e allenarsi. Le scorte di cibo erano abbastanza per poter riempire lo stomaco in maniera soddisfacente. Per il resto, il gruppo sembrava essere obbediente, anche se non si parlava molto durante il viaggio. Ognuno chiuso nei propri pensieri, solo qualche sera intorno ad un falò si scambiavano opinioni, riflessioni o storie avvenute. Per lo più erano i soldati a parlare, gli uomini presi alla taverna non sembravano avere una vita così interessante, o quantomeno non avevano delle storie dello stesso livello degli altri, anche se non si perdevano il divertimento, quando arrivava. In quei momenti James si sentiva più in un gruppo di vecchi amici che in una spedizione verso una guerra. L'unico che si estraniava da tutto questo era Adrian; non sapeva bene la sua storia, non nel dettaglio, nè gli interessava in quel periodo. Tutto ciò che sapeva era che stavano legando molto, ormai lui era diventato l'ombra del Roote. Da parte sua, il Cavallo dei Fiumi nutriva grande rispetto per l'amico: apprezzava il suo silenzio, anche se a tratti si chiedeva a cosa fosse dovuto. Forse l'idea di andare in guerra lo rendeva silente, e qualche sera dopo avrebbe scoperto che era così. Tuttavia, ancora non aveva rivelato il motivo, e alla domanda aveva risposto fissando James negli occhi. Senza dire altro, egli sapeva che qualcosa turbava l'arciere, qualcosa di profondo, forse aveva a che fare con la famiglia morta, forte non voleva più uccidere, e stava avendo le stesse domande senza risposta che aveva avuto il Roote ad Isola dell'Orso. Ma tutte queste ipotesi rimanevano tali, non voleva costringere Adrian a parlare contro la sua volontà.---
Guardava la truppa, sembravano sollevati di partire. I soldati in particolar modo non solo sentivano l'adrenalina salire, ma iniziavano sempre di più a condividere vecchie storie di guerra, facendo nomi che conoscevano solo loro e che avevano incontrato tempo prima. Una nota di malinconia sembrava colpirli quando facevano qualche nome di qualche villaggio, forse prendendo coscienza che nessuno sarebbe potuto tornare alla vita precedente. Ma sembravano accettare il progredire degli eventi, e tanto bastava al Roote.
Mano a mano si avvicinavano al confine con la Terra dei Fiumi. Era da mesi che non metteva piede lì, forse anche di più. Aveva perso il conto ormai. Non sapeva se avesse potuto rivedere casa sua, durante o alla fine della guerra, nè se avesse riconosciuto Harroway come tale, dal momento che non passava del tempo lì da molto. Certo, era tornato cambiato, proprio come suo padre aveva chiesto, e certo, in teoria era ancora esiliato, ma insieme a Caleb avrebbe cambiato tutto ciò.SPOILER (clicca per visualizzare)Viaggio da Isola dell'Orso alle Torri Gemelle per un totale di 61 giorni, da qui in poi entro nella quest corale dalle Torri. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Affinità Truppe + 2
Affinità Adrian + 3
Ottieni 1 punto da spendere negli alberi qualità.
Verso l'infinito e oltreLibera di viaggio |
