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Origine e struttura
L'ossidiana è un vetro vulcanico la cui formazione è dovuta al rapidissimo raffreddamento della lava che genera un materiale duro, fragile e che si frattura creando bordi estremamente taglienti. Proprio a causa di questa sua velocità di formazione, le sue componenti non riescono a raggiungere una disposizione ordinata, ma assumono una struttura caotica conferendole proprietà peculiari. E’ un vetro naturale, ma è del tutto simile a quello di produzione umana e generalmente si presenta scura con diverse tonalità di colore dovute alla presenza di impurità. Ne esistono diverti tipi e colorazioni: • Ossidiana nera: è la più comune con i bordi traslucidi; • Ossidiana nobile blu, molto rara • Ossidiana Arcobaleno, ha un aspetto traslucido e cangiante • Ossidiana fiocco di neve: molto rara con inclusioni biancastre con i bordi traslucidi, ricorda la porcellana • Ossidiana dorata: con inclusioni giallastre • Ossidiana bruna o rossa: con chiazze rossastre su sfondo nero e venature chiare traslucide • Ossidiana verde: si presenta nera a luce riflessa e verde scuro a luce trasmessa • Perlite: di colore grigio perla a fessurazione concentrica • Pechstein o Pietra di pece: di colore bruno-giallastra, di aspetto piceo • Marekanite: di colore grigio fumo • Tokayer-Luchsaphir: blu zaffiro
Lavorazione
- Scheggiatura
La tecnica per realizzare oggetti appuntiti dai ciottoli di ossidiana è detta scheggiatura e consiste nell'asportazione di schegge tramite la percussione. L’ossidiana, quando si spacca, crea fratture concoidi come il quarzo o la selce. Una frattura concoide crea frammenti e schegge con curvature che ricordano molto quelle delle conchiglie dei molluschi. Quando si colpisce un blocco di ossidiana, si genera un “bulbo di percussione” in prossimità del punto di impatto. Dal bulbo di percussione si estendono le onde d’urto che lasciano sulla roccia segni simili alle increspature generate da un sasso caduto in acqua. Le fratture generate dalla percussione sono facilmente prevedibili e questo consente di manipolare meglio il materiale per ottenere le forme desiderate.
- Fusione
Al contrario della scheggiatura, la fusione dell’ossidiana è un processo tutt’altro che semplice: se scaldata ad elevatissime temperature è possibile fonderla per realizzare sottili filamenti di vetro. E’ il principio secondo il quale vengono create le candele: la si rende morbida e malleabile in modo tale da conferirle una forma cilindrica. Il fatto che fonda a così elevate temperature le permette di resistere alla prolungata esposizione al calore, in questo caso particolare all’eterna fiamma che brucia sulla loro estremità. Ci sono testimonianze che riportano la presenza di specchi, gioielli ed altri oggetti ornamentali.
Proprietà
A questo vetro vengono spesso attribuite anche qualità magiche. La più evidente è quella di bruciare senza consumarsi e, secondo le leggende, ciò è possibile perchè l’ossidiana si creerebbe direttamente nelle fiamme sputate dalle fauci dei draghi. In questo modo, proprio come il fuoco nasce spontaneamente all’interno di queste leggendarie creature, è direttamente generato dalmateriale stesso.
Secondo altri racconti, tra le proprietà dell’ossidiana troviamo quella di mostrare il futuro e il passato. Il suo potere è talmente grande da portare in poco tempo a dei grandiosi cambiamenti. Secondo alcune leggende ha il potere di mandare via i demoni. Ti permette di capire quali sono i problemi nascosti dietro le tue sofferenze e porta alla luce la verità. Si dice che spinga l’uomo ad affrontare le proprie ombre, a fare chiarezza laddove ha tentato in tutti i modi di far prevalere il buio. E’ spesso associava al “grande vuoto”, “grande buio”, o “lunga notte”, per incertezza di traduzione non è certo quale sia il termine più adatto. Sono state ritrovate piccole statue raffiguranti una divinità sconosciuta, il “dio della notte” (o dalla traduzione più letterale “specchio fumante“) con sopra inciso: “così come siamo stati creati verremo distrutti”. Non è chiaro cosa volesse significare.
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