Nel nome del Padre...

Semilibera Philipp Waynwood

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    21 Settembre 285
    La Valle di Arryn
    Mattina presto

    Nella sala in cui si erano riuniti si stava alzando una leggera nebbia, un incensiere posto in un angolo da parte di uno degli accoliti riuniti avrebbe ben presto inondato la stanza profumando i presenti d'incenso. Ser Philipp Waynwood fece capolino a quel tavolo a sette punte, si trattava infatti della stanza adiacente al tempio dei Sette posto alla base della salita per Nido dell'Aquila, da lì il giovane cavaliere di Casa Waynwood avrebbe guidato il suo personale conflitto contro il culto diffuso dalla figlia dei draghi. Sarebbe stato una buona base di partenza, da lì avrebbero diramato gli ordini per fare chiarezza contro gli eretici, contro quel sinistro malessere insinuatosi nelle corti dei vari alfieri di suo cugino Lord Damon.

    Il giovane prese posto al tavolo, intorno a lui lo circondavano la sorella Marissa Waynwood, il mentore Ser Roberto Hogg, una decina di accoliti fedeli ai Sette Dei ed una serie di funzionari, militari e civili, giunti per l'occasione come avevano deciso. Il ragazzo prese quindi dicendo "La guerra ha permesso la diffusione di questo culto eretico... la guerra però oggi è finito e con esso deve finire questa eresia!" rivolse quindi lo sguardo agli accoliti ed ai funzionari "Siete stati convocati poiché conoscente meglio di noi i feudi in cui operate, sarà vostro il compito di stilare le liste di coloro che, agiati per ceto, hanno aderito a questa eresia". Sapeva infatti che una volta tolte le menti il popolino sarebbe tornato alla casa dei Sette Dei. Ma anche per loro il piano era già stato deciso e non esitò a chiarirlo "Mentore..." disse rivolgendosi al cavaliere che gli stava in fianco "Stiliamo il manifesto da affiggere contro il culto!" quindi prese per mano la sorella, la sua mano era fredda ma soffice, una mano che gli dava una sensazione di 'casa'. Ad ella rivolse quindi le parole "Speriamo di non dover sostenere processi di alcun tipo..." la sua mente lo portava a sperare che davanti al fatto compiuto anche le menti oscure rinunciassero alla tentazione della Targaryen tornando sui loro passi, diversamente riprese dicendo "Nel nome del Padre... ci toccherà fare giustizia!".

    Aveva pronunciato parole dure, ferree, severe. Aveva pronunciato parole giuste! La densa nebbiolina dell'incenso avrebbe ormai colto il livello del tavolo, qualcuno avrebbe tossito, qualcuno si sarebbe coperto il volto ma nessuno se ne sarebbe lamentato poiché così avevano voluto i Sette e così Philipp aveva ordinato, la loro missione avrebbe avuto inizio così, come da dettami del suo Septon: sotto la benedizione dei Sette.

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    L’apertura di Philipp venne accolta dall’annuire ed una serie di aye nella sala. L’aristocrazia sembrava essere dalla sua.

    Se permettete - si alzò in piedi un uomo dai capelli corti e canuti e che, grazie alla corazza, Philip avrebbe potuto identificare come un cavaliere della valle
    Possiamo distinguere due gruppi di eretici nella Valle: quello che infesta le città ed i villaggi e quello che invece si è dato all’aperto banditismo. Il primo gruppo si muove ispirato dalle eretiche parole di Illyria ma non ha una guida centrale. Si organizzano nelle città e nei villaggi attorno a dei septon o eleggono dei loro capetti e chiedono perlopiù di non pagar più tasse. In alcuni villaggi le loro richieste sono state accolte, gli altri temporeggiano.
    Ben più problematico è il secondo gruppo, grande ed organizzato che si è stabilito nelle Dita e dalle quali lancia incursioni sulle strade! Per colpa della legittimità che Lord Baelish ha dato a questa banda, il loro numero viene infoltito dall’arrivo di volontari da tutta la Valle.


    Mentre gli eretici, diciamo “urbani”, sono perlopiù artigiani, crediamo che a comporre il grosso di questa banda siano criminali fuggiti forse dalle carceri di Lord Baelish o forse da luoghi più meridionali. Ciò che conta è che sono uomini che hanno esperienza come predoni e forse anche come soldati disertori. - intervenne un secondo cavaliere E’ sicuro che l’appoggio di Lord Baelish li abbia resi ancora più sicuri di se e pericolosi

    Palle! - esordì un giovane castano - Ho servito a casa Baelish fino al mese scorso, il mio signore ha dovuto assumere un atteggiamento accondiscendente per salvare la sua casa e la sua terra! Gli mancano gli uomini per poter opporre resistenza, ma vi assicuro che il suo cuore e fedele ai Sette ed a Lord Arryn!
    Si accese un brusio di sussurri e commenti
    Lo giuro sulla mia testa

    Se ciò fosse vero allora il culto conta su ben pochi amici importanti. La loro crociata contro gli usurai gli ha portati e bruciarne diversi nelle piazze dei villaggi più infetti. Ciò ha sicuramente alienato supporto dei grandi mercanti e borghesi. Senza Baelish possono contare solo su se stessi e le corporazioni artigiane. E’ di vitale importanza impedire che riescano a convincere i contadini, così potremmo affamarli ed isolarli ulteriormente
    Concordo, dovremmo fornire protezione a tutti i campi coltivati per tenere lontani i cultisti!
    Ma no, I Soldati servono tutti per schiacciarli e liberare le Dita! Se il ragazzo dice il vero Lord Baelish non offrirà loro alcun riparo. Ci basterà convincere i contadini, i septon potranno aiutarci.


    3 cose dunque
    - Il manifesto
    - Come affrontare il culto nei piccoli centri urbani
    - Come affrontare il culto nelle Dita.
    Per le prime due è sufficiente una decisione e la sala ti seguirà quasi sicuramente su quale che sia la decisione. Considerale come emanazioni di editti per affrontare il propblema culto a lungo termine, ho incluso alcuni suggerimenti.
    La terza questione è quella che richiede azione immediata ed anche lì a te la decisione.

    p.s, perdona il ritardo, non l'avevo in lista >_<
     
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    Il giovane ragazzo venuto da Ironoaks aveva scosso i cuori dei presenti, alcuni si erano scaldati, altri erano rimasti tranquilli ma un denominatore comune c'era: tutti concordavano con Philipp che il problema andasse risolto, e pure in fretta! Un primo cavaliere aveva fatto bene a differenziare il prototipo del cultista in due categorie. La prima tipologia, più colta e indipendente ma senza una guida, convertita sulle parole di Illyria e tipici di città e villaggi dove hanno creato gruppi e si sono consolidati. Una seconda tipologia più rozza, quasi criminale, giustificata da questo macchia per saccheggiare, razziare e tediare la Valle di Arryn per puro tornaconto personale ma pare guidati dal Lord delle Dita di casa Baelish. I primi erano gente comune, i secondi criminali puntualizzò un altro uomo ma era circa l'appoggio o meno di uno degli alfieri di suo cugino che si sarebbe accesso il fuoco del dialogo attorno al quale anche Philipp avrebbe presto preso parola!

    Il cavaliere avrebbe esitato alcuni momenti, era suo pieno interesse ascoltare tutte le voci presenti a quel tavolo, compresa quella di un uomo che aveva servito proprio al seguito dei Baelish ritenendo che di fatto il Lord delle Dita fosse di fatto ostaggio della situazione contingente. Philipp sarebbe stato sibillino "Se è vero che Lord Baelish è vittima del culto quanto noi sarà mia premura verificarlo..." si lasciò andare a delle riflessioni "... dobbiamo però agire, e farlo in fretta, bandendo da subito un manifesto!" rivolgendosi ad uno dei servitori che gli era al fianco. Riprese quindi dicendo "Scriveremo che Illyria non è nella pace dei Sette Dei, che non è nella pace del Re e del Trono di Spade. La dipingeremo quale traditrice della causa reale e della Valle assicurando poi che, vista la fine della guerra, le imposte torneranno ad essere basse. Che al popolo ed alle arti dei mestieri non verranno chiesti ulteriori sacrifici e che solo il vero culto dei Sette ci permetterà di giovare della pace" abbozzando quindi, su di una pergamena, una copia che sarebbe poi stata diffusa in tutte le piazza, in tutte le taverne e in tutti i principali svincoli della vallata. Il giovane aveva ben chiaro come fare, da Nido dell'Aquila l'ordine sarebbe dovuto essere di affiggere l'editto a banditori, septon, membri del culto dei Sette e a qualsiasi vassallo della Valle di Arryn al fine di ostacolare l'ulteriore proliferarsi del culto ma anzi, invertirne la tendenza. Circa il come affrontare la questione più 'urbana' il giovane avrebbe presto fatto una sua considerazione repentina dicendo "Si dica ai Septon di castelli e villaggi che la retta via è quella dei Sette! Non possiamo permetterci defezioni, le tasse non si toccheranno più, la guerra è finita è tempo di tornare a lavorare..." nelle sue parole c'era della verità così come tante promesse ma era vero che i campi andavano protetti e così aggiunse "... useremo le pattuglie che stiamo già usando per i bruti delle montagne per sorvegliare anche i campi, sono certo che argineremo presto il fenomeno. Quanto alle corporazioni, i Lord dei vari castelli radunino i loro rappresentanti per convincerli della bontà del nostro progetto".

    Come d'una voce insistente allora gli si fece avanti chiedendogli delle Dita, di Lord Baelish, e di come avrebbero affrontare gli eretici-criminali, quelli che di fatto non erano che banditi, quelli che volevano solo il denaro e le scorrerie! Il giovane pensò alcuni istanti, rimase in silenzio, Ser Hogg e sua sorella probabilmente lo avrebbero guardato per alcuni instanti e poi Philipp esordì "Raduniamo un migliaio di spade, guiderò personalmente un esercito nelle Dita! E' un feudo modesto, chiederemo allo stesso Lord Noah da che parte sta e qualora fosse un traditore sarà mia premura ergerlo sulla forca". Un sorriso sadico riempì il volto del giovane, qualche presente si sarebbe spaventato, ma chi conosceva Philipp sapeva che in quelle parole dure vi era molta, moltissima serietà poiché era sua premura risolvere quella dannata questione.

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    Per Lord Arryn! gridò qualcuno scattando in piedi
    Per il Re! - si unì qualcun altro
    In poco tempo tutti, anche i più anziani e reticenti si unirono nel supporto a Philip.
    Diffonderemo immediatamente il messaggio per tutta la valle - asserì l’anziano cavaliere, sfilandosi dalla cruenta prospettiva della spedizione alle Dita auto incaricandosi del compito secondario e amministrativo
    Cavalcando potremmo raggiungere la Dita in pressocché una settimana! Pacificare ed epurare la Valle! Alle armi! - interruppe il più entusiasta e giovane, schierandosi immediatamente dietro alle intenzioni di Philip.
    Il grande zelo di Philip risuonò poderosamente con la frustrazione dei nobili e dei cavalieri ed in brevissimo tempo una forza di diverse centinaia di uomini (autentici cavalieri e volontari) fu armata e sellata per punire i traditori del regno e degli Dei.

    Stai attento - le avrebbe confidato la sorella - io temo…per te fratello e per gli uomini di cui ti circondi. Proteggiti Philip. Nessun trionfo sarebbe una vera vittoria se qualcosa ti capitasse. Lo salutò con la preoccupazione in volto.
    Il passaggio di quell’esercito di guerrieri a cavallo avrebbe avuto dell’elettrizzante e del terrificante allo stesso tempo: negli stretti passaggi di montagna il rumore degli zoccoli avrebbe rimbombato in maniera assordante, e nelle campagne sarebbero stati salutati da file di popolani intimoriti ed attirati dal misterioso fascino della guerra. Molti septon cavalcarono con loro tratti di strada per raggiungere i villaggi nei quali iniziare l’opera di “epurazione” decisa dall’assemblea, armati del manifesto e di promesse per i contadini.
    Nel tempo si guadagnarono un seguito appiedato di curiosi e lealisti mentre risalivano la Valle per raggiungere le Dita, e più si avvicinavano più saliva il risentimento nei confronti degli eretici-briganti ed aumentavano le campagne inselvatichite, e le fattorie abbandonate per effetto del terrore.

    L'ultimo dì di Settembre, mentre riposavano brevemente all'imboccatura della penisola del Dito dei Baelish, furono raggiunti da una cavalleggero portante i colori dei Baelish:
    Salute! Vengo disarmato a parlare in nome del mio signore che a sua volta media per la Banda Sacra Giurata. Vogliono discutere termini di resa. Da quel che si dice è il cavaliere Philipp Waynwood a guidarvi?


    Ci siamo! Ti ho dato una forza irregolare di cavalcatori, se hai obiezioni o dubbu scrivimi pure!
     
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    Un grigio di giubilo e goliardia riempì la stanza - Per Lord Arryn! - qualcuno più timidamente inneggiò anche al sovrano dei Sette Regni ma sicuramente una reazione così il giovane Ser Philipp non se la sarebbe di certo aspettata. Il che era un bene? I cavalieri, i lord e soprattutto i presenti avevano accolto positivamente le sue mosse, le sue strategie ma ora? Cavalieri più anziani ed anche i più giovani colsero l'entusiasmo del ragazzo di Ironoaks armando in poco tempo, ai piedi del Nido dell'Aquila, un corpo di spedizione di circa un centinaio di volontari e cavalieri pronto a partire alla volta delle Dita. I più saggi festeggiavano la pacatezza delle parole rassicuranti rivolte alla classe media e benestante, i più giovani gioivano di poter muovere le mani contro dei veri e propri briganti. Erano da un lato i cavalieri più anziani, dall'altra i giovani che Lord Damon aveva lasciato a casa, lontano dalla guerra, ad addestrarsi e difendere le vallate. Ser Philipp avrebbe comunque guidato un contingente preparato, uomini buoni, armati e pronti a dare la vita per la Valle.

    Diversamente dall'entusiasmo dei militari, sua sorella Marissa dai lineamenti morbidi e ad uno sguardo sempre dolce, non avrebbe condiviso altrettanto la gioia di una nuova guerra per così dire. Seppur vicine le Dita erano pur sempre lontane da dov'erano loro. Seppur nella Valle una battaglia era sempre una battaglia e i cavalieri in battaglia perivano, nonostante le buone intenzioni! Dai lei ebbe il desiderio di stare attento, la partenza ebbe la parvenza di un trionfo, sarebbe stato altrettanto una volta giunti a destinazione? Philipp si lasciò scappare un "Ci vediamo presto" ma in cuor suo sperava che Marissa prendesse coraggio, uscisse dal nido costruitole dai suoi genitori e si unisse a lui. Da fratello maggiore il suo desiderio era proteggerla certo, ma la considerava una ragazza forte, coraggiosa e dotata dei connotati di una guerriera in un certo qual modo. Allo stesso tempo averla in fianco insieme a Ser Hogg ne avrebbe accresciuto la sicurezza, la voglia di lottare per tornare quanto prima a casa, ad Ironoaks, la dimora di famiglia che non vedeva da troppo tempo. Philipp però non disse nulla, la colonna prese la sua strada, villaggio dopo villaggio, paese dopo paese, bandendo la parola decisa in quell'occasione raccogliendo la spada di qualche curioso e lealista della figura dei cavalieri della Valle. Ser Philipp aveva molte parole in testa, molte delle quali avverse alla fede disseminata da Illyria ma si limitò ad incitare i Septon, i suoi uomini ed i banditori che gli erano al seguito. Il culto dei Sette era nelle sue corde fin da fanciullo, cavaliere di fede più che di sostanza il giovane cavaliere Waynwood.

    Una decina di giorni di viaggio dopo giunsero all'imboccatura delle Dita, le terre dei Baelish, un terreno arido e montuoso, non sicuramente la parte più accogliente e rigogliosa della Valle di Arryn. Un cavaliere, stendardo del titano e colori del casato locale venne loro incontro lungo la via, la colonna si interruppe, l'uomo era disarmato, fece appello affinché potesse parlare con Philipp Waynwood dicendo "Salute! Vengo disarmato a parlare in nome del mio signore che a sua volta media per la Banda Sacra Giurata. Vogliono discutere termini di resa. Da quel che si dice è il cavaliere Philipp Waynwood a guidarvi?". Alcune risa degli uomini delle prime fila accolsero la figura di Philipp, in sella al proprio destriero, farsi avanti fino alla testa della colonna. Non erano che appena arrivati che già volevano la resa? Magari fosse stato così semplice una guerra... Ser Philipp giunse quindi in testa, scese togliendosi i guanti in cuoio per avere le mani libere e rispose "Philipp Waynwood, cavaliere della Valle e portavoce di Lord Damon! Dov'è il vostro signore?" guardando quindi la strada dietro quel messo che pareva libera e priva di altri ostacoli. Rimase in silenzio alcuni istanti ma poi riprese lesto "Siamo lieti che il vostro signore voglia confermare la lealtà al Nido dell'Aquila, poteva farlo recandosi all'adunata dei vessilli... perché ora manda un messaggero? Quanto a questa banda, è loro intenzione arrendersi alle forze qui costituite e cessare le ostilità?" quel cavalleggero avrebbe potuto scrutare nel volto del giovane severità, serietà e soprattutto l'istituzione di ciò che alle spalle gli si era costruito: un esercito.

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    Saluet Ser Waynwood, il mio signore è consapevole di dover far ammenda per la sua ambiguità, si offre di fare da intermediario fra Lord Arryn e la Banda Sacra Giurata per evitare uno scontro. La Banda si è fortificata vicino alla costa quando è giunta voce del vostro arrivo, il mio signore è con loro. - spiegò il messaggero indicando vagamente nord-est.
    E’ riuscito a convincerli a posare le armi e sciogliere la Banda se lascerete liberi di andarsene i membri, garantirete l’amnistia ai septon e le septe ed assicurerete un giusto processo ai leader: York il Puro e Siville la Rossa. Lord Baelish si offre di tener prigionieri i septon nella sua fortezza qualora la grazia fosse impossibile da garantire e dato che né Lord Arryn né il Re cavalcano con voi…mi sembra il caso sia questo. Insiste che i septon siano risparmiati da un processo pubblico e dalla forca ad ogni modo. - deglutì incontrando lo sguardo di alcuni cavalieri
    Come rispondete a questi termini, ser?
    Se invece sulla forca ci finissi anche tu nel caso ti rifiutassi di condurci da loro? - minacciò un commilitone di Philip peggiorando la preoccupazione nel volto del messaggero
    Il mio signore è con loro, lo massacreranno se capiranno di essere perduti!
    Dove sono?
    Ve l’ho detto, danno le spalle al mare a poco più di un’ora a cavallo da qua, si sono barricati nei pressi della bottega di un maestro d’ascia, palizzate tutt’attorno - il messaggero ora era visibilmente spaventato
    Problemi problemi...
     
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    Tutto attorno a lui si iniziarono ad ammassare uomini, picchieri e soldati di vario genere mentre la colonna dietro di loro si accingeva ad aggrumarsi in quel punto lì dove avevano inizio del Dita! Uno scenario particolare, erano sicuramente d'impatto i numerosi stendardi delle case della Valle che garrivano al vento così come gagliardetti minori di villaggi e cavalieri di ventura che si erano uniti a quella spedizione punitiva. Ser Philipp Waynwood giaceva davanti al cavalleggero che era venuto incontro loro circondato da altri cavaliere, il primo scontro di parole era avvenuto ma ora sarebbe iniziata la vera battaglia. Quel messo portava infatti i saluti di Lord Baelish, la sua collaborazione a fare da intermediario tra l'ordine, la disciplina e quello che era la giustizia del Re, con quelli scalmanati dei banditi fedeli del culto eretico. Come un informatore parziale aveva detto loro quanto c'era da sapere: la banda si era fortificata vicino alla costa, l'arrivo di Philipp aveva infatti spaventato molti di loro, Lord Baelish li aveva raggiunti a nord-est per mediare la loro posizione, farli lasciare le armi in cambio di una qualche 'clemenza'.

    "Amnistia?!?" tuonò la voce grave di Philipp al cavaliere al sentir quelle richieste verso i religiosi che avevano tradito i Sette Dei, un processo equo per i loro leader e soprattutto l'evitare la forca per tutti. Nelle parole dell'intermediario del vero intermediario, Lord Baelish, che a sua volta era reo di alcuni crimini si faceva accenno ad un certo York il Puro piuttosto che di una Siville la Rossa, presumibilmente un'altra donna meretrice uscita da qualche postribolo ora alla guida di altre donne dedite ad aprire le proprie gambe. Lo sguardo del giovane Ser fu duro, severo e molto dubbioso "Parlatemi un po' di questo York il Puro... che il Fabbro lo possa battere sulla propria incudine come ferro ardente se è veramente puro!" aggiungendo poi "Mi auguro poi che questa Siville la Rossa non sia certo l'amante di Lord Baelish o di qualche altro signore locale! Perché di donne di dubbia fede ne abbiamo già una, mandata dal vostro signore, ai ceppi del Nido dell'Aquila". Fu allora che le richieste continuarono, evitare un processo ai prelati, lasciarli nelle prigioni delle Dita fino a sentenza ma soprattutto dare quanto prima una risposta. Una tendenza che non avrebbe fatto piacere ai presenti, per nulla, uno dei presenti minacciò all'ora il cavalleggero con violenza, Philipp lasciò fare. Chi aveva alzato il tono, uno dei Ser al suo fianco da un po' di tempo, chiedeva che gli fosse fatta strada verso il nascondiglio di questi ratti! Le risposte però furono assai misere, un castello a nord-est, vicino alle coste frastagliate della Dita, un'ora di cavallo da lì circa ma soprattutto un bel fortino a difenderli e il rischio di trovare Lord Baelish appeso una volta giunti!

    Il figlio dell'erede di Ironoaks si lasciò sfuggire un sorriso dicendo "Il tuo Signore si è messo nei guai eh..." come fosse tra l'incudine e il martello il signore delle Dita probabilmente avrebbe sperato in una soluzione pacifica e soprattutto di protezione dalla sua banda una volta capito che il tempo della festa era finito ma non sempre i figli sono riconoscenti dei proprio genitori avrebbe detto qualcuno e così il problema era sfuggito di mano al suo creatore! Il giovane allora si tolse uno dei guanti che aveva alle mani e disse "... non attenderemo che Lord Damon, o addirittura il Re, possano anche solo pensare a cosa fare in questa landa remota dei loro domini..." lasciò quindi che fosse il silenzio a colmare il vuoto tra loro mentre qualcuno intorno a lui borbottava ed il vento faceva sventolare un po' di qua, un po' di là le bandierine che lo circondavano. "Accetteremo la loro resa, ma non a queste condizioni!" si tolse allora anche il secondo guanto e riprese "Non processeremo Septon e Septe in pubblica piazza, sarà una commissione di religiosi a giudicarli una volta tratti a Nido dell'Aquila. Quanto al tuo signore, agli amici della sua banda armata, e a tutti coloro che hanno tratto violenza contro la pace del Re sarà loro garantito un processo equo ma dovranno venirci incontro privi di armi entro il tramonto di oggi! Avrai un'ora per cavalcare presso di loro, comunicargli la notizia e far sì che il loro gruppo ci venga incontro. Noi vi verremo incontro armati e se per allora non vi vedremo arrivare capiremo che non avrete accettato la pace del RE!" estrasse quindi la spada e l'alzò al cielo gridando mentre faceva un passo "In nome di Lord Damon Arryn! In nome del Re dei Sette Regni! In nome della giustizia dei Sette varco questo confine in armi per riportare la pace nelle Dita" il cippo di marca doveva essere infatti tra loro, lo avevano intravisto arrivando ma adesso il dado era tratto.

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    Riassumo per comodità:
    il tipo ha 1h per andare, comunicare l'esito e far si che gli arresi gli vengano incontro. Nel mentre io attendo un po', poi avanzo fino a metà strada circa per attenderli e se non arrivano poi avanzo fino al loro fortino armato di tutto punto con l'intento di combattere. Offro sostanzialmente l'amnistia ai preti e canonici (previa commissione religiosa a giudicare i loro peccati). Quanto ai restati processo equo ma pubblico. Ho fatto intendere che anche il comportamento di Lord Baelish sarà giudicato al pari dei banditi.

     
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    Siville ha creato la Banda, una volta sosteneva di essere sorella di Illyria, ma credo abbia abbandonato quella storia ormai, la chiamano la Rossa per via di quello che ha fatto fare ad un villaggio di pescatori accusati di essere infedeli, pare gli abbia fatti dissanguare tutti appendendoli agli alberi delle loro barche…York è un autoproclamato eroe, non si sa chi fosse prima ma ora guida la Banda Sacra nelle sue imprese di “epurazione”. Si è rasato il cranio per gli Dei e si dice che non un capello sia più sbucato dal suo cuoio capelluto da allora. Il vostro arrivo gli ha messi per la prima volta in minoranza però, ed hanno accettato di farsi giudicare per garantire la salvezza degli altri…non so se si lasceranno ammansire tanto facilmente senza questa certezza. – deglutì amaramente l’araldo.
    Parlerò col mio signore Ser, possano i Sette Dei vegliare su noi tutti - si congedò con la fronte imperlata di sudore e trottando rapidamente da dove era arrivato.
    Uh, forse gli conviene cavalcare via e tirarsi fuori da questo pantano. Sa benissimo di essere dalla parte perdente - ironizzò il cavaliere grattandosi sotto il mento con un pugnale infoderato; quello stesso sentimento poteva essere letto negli occhi di tutti i guerrieri della compagnia di Philip.
    Durante le ore successive le storie di brutalità di Siville e York circolarono fra i militi, rinvigorendo lo spirito comune di quella spedizione.
    Solo i Sette Inferi possono nascondere le proprie aberrazioni dietro il nome degli Dei! Questi uomini sono i portatori degli Inferi, dovete annientarli! - strillava dalla cima di un albero un septon di campagna che a loro si era aggregato.

    Passarono le ore, ma nessuna Banda parve voler marciare in loro direzione. Si sarebbe potuto dire deluso Philip? Aveva forse rinvigorito la loro coesione rifiutando i loro termini?
    Dopo nemmeno un quarto d’ora di marcia verso il fortino incominciarono però gli avvistamenti di piccoli gruppi di uomini ai lati dell’esercito. Alcuni di quei gruppi riuscirono a seminare i cavalieri grazie al terreno accidentato ed attraverso la vegetazione, molti invece furono raggiunti e travolti dai guerrieri sellati. Il quinto gruppo avvistato fu fortunatamente catturato ed un cavalcatore raggiunse dunque rapidamente Philip alla testa della colonna:
    Sono in rotta mio signore! Pare abbiano iniziato a lottare al loro forte e molti stanno provando a fuggire! -
    Sono in fuga! Che fare? Impiegare i cavalieri per provare a catturare/uccidere quanti più ribelli prima che fuggano oppure precipitarsi a piena potenza alla loro base?
     
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    I racconti sui due capi banda non avevano intimorito il giovane Ser Philipp Waynwood, nel suo volto crudo la tenacia e la determinazione di portare a casa la battaglia aveva lasciato ben poche speranze a quel messaggero che poco dopo le sue parole si era defilato verso il fortino avversario per comunicare l'esito dell'incontro! La colonna, dopo l'attesa pattuita, era quindi partita alla volta della meta ed allora iniziarono a vedersi qui e lì piccoli gruppi di uomini ai lati dell’esercito immersi nella vegetazione, Philipp aveva ben chiaro nella memoria il ricordo di Bianchemura, l'assalto all'alba e quanto era stato terribile l'effetto psicologico di quell'evento sui proprio uomini. Temeva un imboscata ma non era questo il caso, quegli stolti erano in fuga e così disse a chi gli era in fianco "Fate inseguire per alcuni tratti i fuggitivi, prendiamo vivi o morti chi riusciamo a raggiungere... diversamente rimaniamo uniti" indicando dalla testa del proprio gruppo un manipolo di picchieri o fanti in rotta verso chissà quali luoghi. Rimandare al domani quello che poteva essere fatto oggi non era nello stile del rampollo di Ironoaks, ma era altrettanto vero che sparpagliare le forze riunite per inseguire dei gruppi in fuga non sarebbe stata una strategia vincente. Quando un cavaliere annunciò che l'esercito nemico era quindi in rotta Philipp non esitò! Con voce squillante rispose al suo ufficiale di collegamento "Suonate il corno! Preparate la cavalleria, carichiamo". Con quanti più cavalieri aveva in quella colonna armata avrebbe infatti travolto ciò che rimaneva dell'esercito nemico ora intento a farsi la pelle, a chi gli era in fianco, quelli che definiva essere i suoi 'cercatori' riprese dicendo "Voglio Lord Baelish e questi due capi VIVI" quindi indicò loro la strategia di proseguire ai fianchi della di cavalleria. Dietro di loro fanti, arcieri e quanti si erano uniti loro avrebbero raggiunto il luogo in un secondo momento, forse a battaglia finita, e nel mentre avrebbero preso in custodia quanti ancora stavano cercando la fuga in prossimità di quel fortino ormai indifeso. Consegnò allora gli ordini ad uno degli uomini di cui si fidava tra la fanteria e prese voga verso la testa della colonna che intanto era proseguita oltre. Qui disse a chi lo circondava "I Sette Dei sono con noi" con la spada rivolta verso l'alto "Chi in nome di un falso Dio ha fatto giustizia perirà negli inferi ma a noi, cavalieri della Valle di Arryn, spetta l'onere e l'onore di una cavalcata purificatrice" avrebbero ora preso la forma di una punta per sfondare le difese nemiche, travolgere per quanto possibile i nemici ed attendere quindi dietro di loro l'arrivo della fanteria per porre fine a quell'empia eresia che aveva colpito la Valle, le Dita e la casata dei Baelish.

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    La carica dei coraggiosi cavalieri non avrebbe incontrato resistenza:
    quella che prima era una posizione fortificata da palizzate e cavalli di frisia sembrava essere totalmente allo sbando ben prima della comparsa del cuneo di cavalieri, con numerosi cadaveri a terra e caos generalizzato.
    Gli uomini che erano rimasti a sorvegliare quella difesa fallace persero totalmente coesione nel sentire gli zoccoli e si divisero fra fuggiaschi e pochi disperati che tentarono di impugnare le proprie lance. Quei pochi finirono schiacciati dalla massa di carne e acciaio.
    Meno di un minuto dopo il loro impatto, la piazzola di quella che doveva essere stata una fattoria era nelle mani dei paladini della Valle. Da vicino, i feriti ed i mutilati erano ancor più di quanti se ne vedessero caricando e tutti imploravano pietà o cure o semplicemente acqua.
    Qualche cavaliere, inebriato dalla carica emotiva che Philipp gli aveva instillato e deluso dalla brevità dello scontro, se la prese con quelli che avevano gettato le proprie armi, colpendoli e dando loro degli eretici.
    A terra un arazzo dei Baelish giaceva lacero ed inzaccherato di sangue e fango.
    Eccolo! - esclamò da cavallo indicando un uomo calvo e dalla curata barba bruna emergere a passo incerto dal fienile - Lord Baelish!
    Il signore delle Dita aveva una fresca ferita sulla testa e strizzò gli occhi nel vedere Philipp a cavallo
    Ser Waynwood? Vi pensavo più vecchio - si appoggiò all’arco della porta dal quale era emerso
    Mi dispiace, non sono riuscito a…controllare…meglio la situazione
    Da dietro il lord emerse dunque anche l’emissario che prima aveva parlato conferito con loro, spada scarlatta in pugno che immediatamente mollò al suolo, minacciato dalla presenza dei cavalieri.
    Miei signori, qua dentro ci sono molti feriti, molti nostri ed altrettanti ribelli. I septon sono anche loro qua, anche se qualcuno ha tentato invece di fuggire. Il mio signore è ferito.
    Credo lo abbiano capito Roll…Siam riusciti a fermare La Rossa, è conciata peggio di me…York è fuggito pochi minuti fa…credo proverà a scendere la scogliera per raggiungere un barchino

    Il caos! La carica ordinata ed unita ti ha dato immediato e totale controllo della zona. Decidi ora a cosa dare la priorità, cosa fare di persona e cosa far fare agli altri.
    Occuparsi di Noah, ispezionare il fienile con Siville, i sacerdoti ed i ribelli feriti, inseguire York giù per la scogliera a strapiombo...
     
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    Il corno aveva suonato la carica, Philipp Waynwood, erede del castello di Ironoaks ed attuale rettore della signoria della Valle di Arryn, avrebbe guidato ancora una volta una carica di cavalleria. Lui che era nato come studioso, amministratore e soprattutto diplomatico. Lui che dalla situazione contingente ancora una volta sarebbe stato gettato nelle fauci della battaglia. Al loro arrivo chi era di guardia preferì darsela a gambe piuttosto che perire sotto il peso tonante della cavalleria di quei cavalieri in armatura smaltata di bianco e azzurro, i cavalieri della Valle, i cavalieri di Casa Arryn erano lì al fianco di Philipp e con lui avrebbero cavalcato alla vittoria! Nel giro di pochi istanti, a dire il vero lo stesso Sir non si rese conto di quanto era accaduto, la piazzaforte del fortino conquistato era loro. Una fattoria a dirla tutta, una misera fattoria armata di palizzate, cavalli di frisia e barriere costruite alla bene e meglio senza né arte né parte. Attorno a loro feriti, mutilati e uomini in evidente stato di difficoltà. Il giovane Philipp e i suoi avevano appena vinto un esercito di moribondi ma dov'era Baelish? Dov'erano i due uomini suoi quali pendeva la taglia imposta dal Nido dell'Aquila? Quelli che gli giacevano intorno chiedevano cure, acqua ed attenzione... il ragazzo osservò alcuni di loro dall'alto del destriero e con estrema pietà disse "Se i Sette Dei vorranno vi daremo del bere! Sarà la Madre in persona a discendere qui con le brocche d'acqua ma abbiate fede e pregate!" ma la verità sarebbe stata diversa, sarebbe dovuta arrivare la fanteria per curare i feriti, rifocillare gli assetati ed assistere i malati. Il cavaliere della ruota spezzata diede ordine precisi ai suoi ufficiali: "Aiutiamo chi si converte, aiutiamo secondo i dettami dei Sette". Attorno a loro però alcuni fenomeni di violenza si stavano propagando, del resto erano eretici, per questo andavano puniti, ma la voce di Philipp fu altrettanto chiara nel ricordare ai suoi uomini "Chi si arrende e giura fedeltà ai Sette merita di vivere" al fine di placare eventuali eccidi o spargimenti di poca utilità. Sotto i loro piedi il titano dei Baelish giaceva sporco di sangue, fango e quante più impronte lo avevano calpestato. Il simbolo di una dinastia che aveva avuto ben poca fortuna. Fu allora che un cavaliere indicò il Lord Baelish nella folla, ferito, confuso e visibilmente in cerca di aiuto. Con lui l'emissario che neanche qualche ora prima li aveva accolti all'estremità opposta delle Dita. Lo sguardo di Philipp fu severo, ascoltò le loro parole e dall'alto del cavallo rispose "Avreste potuto vedermi in migliore occasione se foste venuto a Nido dell'Aquila mylord..." non vi era disprezzo in lui e verso quel tale che ora giaceva atterra morente ma tanta delusione "... avete fatto ciò che potevate, ora sta a me concludere" si voltò allora spronando il cavallo e comandando all'ufficiale disse con forza "Mettiamo in sicurezza l'area! Sia posta in sicurezza la persona di Lord Baelish, chiamate il cerusico e fate si che sia vivo al mio ritorno". Avrebbe quindi poi spronato la bestia verso le stalle con alcuni cavalieri al seguito ai quali impartì l'ordine più semplice "Giustiziate quella donna" fece indicando il fienile dove Siville, detta la Rossa, giaceva esalando gli ultimi momenti. Indicò quindi di soccorrere chi fosse ancora in grado di vivere, di prendere prigionieri i preti infedeli e di porli in arresto. Arrivata la fanteria chi si fosse convertito sarebbe stato curato per primo, gli altri avrebbero visto la galera o peggio la morte. Lo sguardo di Philipp si mise allora verso la scogliera, avrebbe galoppato fino all'estremità, sarebbe sceso da cavallo e poi avrebbe guardato giù! Scrutato l'obiettivo lo avrebbe inseguito con alcuni uomini al seguito anch'essi appiedati per non sacrificare le bestie nella discesa. Si sarebbe occupato egli stesso di questo dannato York!


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    Gli uomini eseguivano prontamente gli ordini, sembrava che alcuni di loro non aspettassero altro che essere diretti da una figura decisa e forte.
    Aye Ser! - si limitavano a rispondere prima di mettersi all’opera.
    L’accorto Lord Baelish parve rendersene conto e nel suo volto fu palese il rimorso: quanto aveva davvero sottovalutato l’invito del Waynwood?
    Poco prima di gettarsi all’inseguimento del “Puro”, Philipp avrebbe visto una donna sopra i quarant’anni essere trascinata di peso fuori dal fienile, volto livido e ventre sanguinante sembrava pressocché incosciente mentre una corda recuperata da terra le veniva legata al collo e fatta passare su di un architrave del fienile. Ma poco prima che un uomo gridasse “ Issa! - per impiccarla, Siville “la Rossa” riuscì a sputacchiare un ultimo accenno di predica
    Possa la Madre perdonarvi, perché quando rinascerò è davanti a lei che finirete in ginocc- - l’ultima vocale si perse, stritolata dalla fune e dalla gravità.
    Philipp non avrebbe forse aspettato di vederla morire, ma il suo fato sembrava piuttosto segnato. I cavalieri decisero, in mancanza di altra corda ed in accordo con l linea di Philipp, di passare per lama chiunque avesse osato protestare o pregare per la donna ribelle.

    Come indicato dal Signore delle Dita, se Philipp avesse raggiunto la rocciosa scoglieraa cavallo e si fosse affacciato verso il basso, verso l’iracondo blu mare, avrebbe scorto un uomo in parziale armatura, armato di ascia, fra i tortuosi sentieri che portavano in basso.
    Distratto dal fragore del mare, stordito dal recente scontro o semplicemente disperato nella sua fuga, York non avrebbe sentito il cavaliere sopraggiungere.
    Se siam cauti lo possiamo raggiungere ed accoppare senza che se ne accorga!
    E' solo e disperato, lo possiamo catturare e portare ad un boia!- bisbigliarono due cavalieri.


    Giungi alle spalle di un York in fuga! A te la scelta se tentare di raggiungerlo di soppiatto (lo raggiungi in fondo alla scogliera mentre lui prova a mettere un barchino in acqua), se raggiungerlo ed affrontarlo immediatamente nelle strette e tortuose vie della scogliera o se provare altri metodi. Qualsiasi dubbio chiedi pure!

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    Edited by Il Duca di Plexiglass - 24/6/2021, 01:36
     
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    La scena che lo avvolse fu rapida e concitata, intorno a lui uomini ed armigeri combattevano ancora, altri venivano soccorsi ed altri ancora ricevevamo l'ultimo estremo saluto mentre una lama veniva loro passata sul collo. Quello che il giovane Philipp aveva ordinato si stava compiendo mentre il Signore delle Dita giaceva al suolo ferito e circondato da chi gli poteva ora dare una mano. Nel mentre che si incamminava sulla scogliera altri uomini impiccarono una donna, sulla quarantina, mentre questa imprecava contro di loro ed il loro barbarico gesto! Il giovane allora, affiancato da un attendente, rivolse un ultimo sguardo alla donna dicendo "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa" citando così uno dei sommi poeti dei Sette Regni che aveva narrato in una sua opera il suo viaggio nei Sette Inferi.

    I due arrivarono allora sulla scogliera, ad un primo sguardo nulla venne loro all'occhio ma un'occhiata più attenta svelò loro la posizione di quel vile traditore, York era il suo nome, armato di ascia e pezzato di armatura che il sole faceva brillare e riflettere fino al punto di farlo notare sulla scogliera a ridosso dei loro piedi. Philipp, il suo attendente ed altri cavalieri si calarono lungo la parete scoscesa. Lungo questa infatti un sentiero si calava lento tra le insenature levigate dalle acque, passo dopo passo i quattro scesero con il favore delle onde che coprivano i loro passi mentre il ricercato tentava invano di mettere in mare un barchino col quale tentare la fuga. La scelta ora sarebbe stata tra coglierlo di soppiatto e farlo fuori in modo furtivo quanto invece prenderlo e catturarlo per giudicarlo. Il giovane sapeva l'importanza di un processo, di come i Sette Dei ci tenessero all'equa giustizia e di quanto lui si sarebbe dovuto spendere per quella strada ma ne valeva la pena? Con voce bisbigliante pronunciò allora le parole che in pochi si sarebbe aspettati da lui "Credo che faremo come lo Sconosciuto, saranno poi i Sette a decidere cosa fare di lui" estrasse allora la daga e con furtività si fece chino alle sue spalle al fine di accoltellarlo alla schiene ripetute volte! La fine, forse brutale, era per Philipp la soluzione migliore in quel momento poiché i problemi andavano risolti alla radice, non certo rimandati e per quanto potesse credere nella giustizia la situazione contingente lo portava a compiere quella scelta inaspettata per il suo animo riflessivo.

    Nelle intenzioni del giovane la lama si sarebbe protratta nelle sue carni, in modo vile, perforando da dietro gli organi vitali con una forza ed una vitalità che mai si era vista, nemmeno nelle battaglie che aveva dovuto affrontare! Ai suoi uomini fece cenno con la mano di attendere dietro di lui, sarebbe stato solo lui a compiere quel gesto vigliacco ma necessario per porre fine ad una situazione scomoda e che da troppo tempo infangava la Valle di Arryn e la serenità dei domini del Lord suo cugino.

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    [Giudizio mod + Intrigo/2 + Liv competenza Spionaggio*2 + Liv competenza Mimetismo*4 + Destrezza] - [Giudizio mod + Liv Competenza Controspionaggio*4 + Liv competenza Spionaggio*4 + Affinità attaccante/30 + Intrigo/2]



    [(3+3+2)+32/2+ 2*2 + 10] – [5+4]= 29 Furtività riuscita (-10 alla velocità di difesa)



    2*11/10 + 2*3 + (7 *(1+1)/2) - 0*19/10 + 5 +/- [(11/3+2-6)-(19/3+1-12-10)] + 11/2 - 19/2=36,9 – 3(corrazza di cuoio)= 33,9 Danno

    Vita York: 40/68->6,1/68

    Attacco di York
    ATTACCO=2,8*19/10 + 1*3 + (11 *3)/2)= 24,8


    L’umida pallida scogliera era un luogo spiacevole dove muoversi quatti, si rischiava di scivolare e precipitare molto frequentemente, ma grazie ad un passo attento Philipp sarebbe giunto ai piedi della scogliera alle spalle di York mentre questi stava spingendo una barchino di legno via dalla stretta spiaggetta. Zoppicava e tremava, era ferito e spaventato, forse già sentiva la fredda presenza dello sconosciuto incombere su di se.
    V-via di qui…a Roccia del Drago…è nel mare da qualche parte in fondo, ed il Padre mi guiderà - stava balbettando da solo “l’eroe della Banda Sacra”.
    Non gridò quando la lama di Philipp andò a perforare la fragile giubba di cuoio ed affondò colpendo le reni e gli intestini da dietro, ma emise come un profondo soffio, come un vecchio che esala improvvisamente l’ultimo respiro. Da dietro l’omone, Philipp non avrebbe potuto vedere la sua sorpresa nel volto, non avrebbe potuto osservare se la paura od il dolore prevalessero in quell’estremo momento.
    Ma, sorprendentemente, dopo quel soffio mortale, York riuscì ad inspirare una mezza boccata d’aria e a girarsi di scatto in un ultimo disperato slancio con l’ascia impugnata a due mani. Il volto contratto in un’orrenda smorfia e di un verde pallido, le gambe senza forza, se avesse mancato il bersaglio sarebbe sicuramente rovinato al suolo, ma come una bestia ferita avrebbe tentato di mordere prima di trapassare.
     
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    Qualche flebile parola gli sentì pronunciare prima di colpirlo, quel mastodontico uomo che aveva vessato le Dita e parte della Valle di Arryn ora codardamente stava cercando la fuga verso Roccia del Drago e poi chissà... Essos, le città libere e altre destinazioni dove rifarsi una vita da mercenario! Ma per Philipp non sarebbe andato lontano, no! Era ora di fare i conti con la giustizia dei Sette, con la giustizia dei Sette Regni, con la lama di Philipp! La lama del cavaliere della Valle trapassò senza esitare la giubba, un colpo preciso da dietro, vile ma efficace. Quale espressione celava il codardo in quello che pareva essere uno dei suoi ultimi respiri? Non gli sarebbe importato, cercò di conficcare allora più in profondità la lama per finirlo ma purtroppo non sarebbe finita lì. Un fendente di ritorno, l'ultimo soffio del dragone, il tentativo vano di una nave che affonda! Davanti al volto di Philipp la rotazione dell'uomo mastodontico che aveva innanzi, ruotare con l'ascia impugnata a due mani mentre sul volto lo sguardo di sofferenza e orgoglio di provare a contrattaccare. Lo avrebbe colpito in pieno volto ma il giovane Ser non sarebbe stato fermo lì, non aveva uno scudo, ma lo slancio e la destrezza di togliersi sì. A suo favore l'essere fresco, la battaglia non affrontata ed il tempo di riposo che invece mancavano a quell'uomo morente ora intento a scaraventare con tutte le sue forze quella manera contro di lui in segno di ultima sfida. Urlò quindi con voce decisa "Finitelo!" agli uomini che erano dietro di lui mentre egli cercava di togliersi per schivare quel fendente con una capriola verso la direzione opposta all'arrivo del fendete dell'ascia. Come in quella antica leggenda in cui il gigante contro il fanciullo prevalse l'astuzia sulla forza, così nella testa del ragazzo avrebbe vinto il gioco di squadra e la sua velocità contro la mole imponente del codardo York ora preso dalla rabbia e dalla violenza.

    Schivata:
    SCHIVATA= Variabile*DESTREZZA/10 + Corpo a corpo*5 = 1.8x 10/10 + 2x5 = 11.8

    specifico: considerato che nel precedente hai messo il massimo sulla 'variabile' (GIUSTAMENTE). Ho considerato fosse il 20% della forza =2 ergo sta volta il 20% - quella usata nel colpo prima e mi viene 1.8% perché 11-2= 9 ergo 20% = 1.8. Poi se ho errato qualcosa correggimi pure ^^




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