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.23 Settembre 285
La Valle di Arryn
Mezzogiorno
Una mappa di pergamena ben dettagliata della gloriosa Valle di Arryn giaceva sulla tavola retta da due sostegni. Alcune seggiole circondavano quella tavolata rappresentante i vari feudi, maggiori e minori, alfieri di Casa Arryn. Delle statuette intagliate nel legno e colorate con un pigmento azzurro a forma di falco giacevano da un lato, un'altra riportante la figura di una ruota spezzata e tinta di verde era nelle mani di un ufficiale mentre dei coni intagliati di colore scuro, tra il marrone ed il nero pece, erano sparsi qui e lì in quelle posizioni che Ser Cladavel aveva individuato essere i campi dei Clan delle Montagne della Luna.
Il figlio del Lord di Ironokas avrebbe preso parte alla riunione di quei militari, su di lui l'onere di fare delle scelte sul come contenere i predoni ma in molti sapevano che sarebbe stato il cavaliere di Nido dell'Aquila, Ser Cladavel, il fautore della vera contro offensiva. Era lui il cavaliere brutale solito a combattere fino all'ultimo contro ogni bruto predone proveniente dalle zone più remote di quelle montagne che li circondavano. "Come vogliamo fare?!?" esordì il giovane in modo retorico facendosi passare la statuetta raffigurante il proprio blasone dall'ufficiale che giaceva alla sua sinistra per poi porla lì dov'erano in quel momento "Noi siamo qui! I nemici circondano tutti noi nelle zone più inospitali delle vallate. Dove il terreno è arido i clan delle montagne prosperano, dove mancano i corsi d'acqua loro si organizzano, dove noi non portiamo le vacche al pascolo loro banchettano" la descrizione del giovane era sommaria, quanto più vera però. I bruti della Valle di Arryn, i predoni delle Montagne della Luna per secoli erano stati, con alti e bassi, protagonisti di scorribande medio-piccole ma oggi il rischio di un loro incremento era reale. "Ser Cladavel è giustamente preoccupato dai rischi di questa minaccia. Lo sono anche io, ma ora una minaccia più grande ci turba e per questo è nostro dovere raccogliere quante più informazioni possibili su questo nemico per affrontarlo al meglio domani!" il giovane Philipp sarebbe stato infatti sincero con quei militari desiderosi di farsi strada a colpi di spada tra quei dannati barbari. Le loro esigenze però avrebbero dovuto attendere. Il ragazzo quindi riprese "Disponiamo ora le nostre forze con attenzione, limitiamo i danni ed limitiamo l'ingrossamento delle fila di questi dannati bruti che non sono altro".
Prese quindi una statuina raffigurante un falco colorato di pigmento celeste, posizionò dunque una statua di falco circa in prossimità di ogni castello e riprese passando la parola all'uomo che più di lui conosceva il territorio "Voi cosa fareste Ser? Tolta la possibilità di attaccarli ora".CITAZIONE//439 parole - Dipl. Liv4
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La sala della guerra era pronta, evento abbastanza raro per la Valle, non tanto perché la regione non andasse in guerra, quanto per il fatto che il campo di battaglia raffigurato nella mappa era proprio quell'intreccio di strade e montagne che difficilmente qualcuno avrebbe attaccato. Purtroppo, il nemico che si stavano preparando a combattere non proveniva dall'esterno ma era cresciuto nelle stesse montagne che ospitavano il popolo degli Arryn e dei loro alfieri. Uomini rozzi e bruti ma alquanto abili nella caccia e nelle razzie. Uomini dediti alla guerra senza onore ma non per questo meno pericolosi. Gli ufficiali erano agitati, le notizie di avvistamenti dei bruti erano state sempre più frequenti, non solo dagli abitanti dei villaggi ma anche dalle pattuglie che controllavano i sentieri. Mai quei briganti si erano fatti così audaci nello scendere dalle caverne in cui vivevano, inoltre ora voci che serpeggiavano tra i soldati e i nobili volevano che dei gruppi armati decidessero di attaccare alcuni castelli.
"Sono dei pazzi senza cervello, e per quanto sia brutto pronunciare delle parole del genere, nessuno di loro dovrebbe vedere un'altra alba"
Pronunciando queste parole, il cavaliere prese la statuetta che gli veniva porta da Philipp e la posizionò in un punto non troppo distante dal luogo in cui si trovavano in quel momento.
Ser Waynwood ha ragione su una cosa, attaccare direttamente questi accampamenti porterebbe ad una lunga guerra di logoramento, quegli uomini sanno muoversi perfino meglio di noi nei passaggi e nelle cave delle montagne, il rischio di vedere le nostre forze aggirate sarebbe alto. Allo stesso tempo, credo però che se decidessero di attaccare Nido dell'Aquila, l'attacco equivarrebbe alla loro disfatta.
Prese al balzo la domanda del cavaliere "Per quanto non sia d'accordo con le stesse parole che sto per pronunciare, al momento non possiamo fare altro che monitorare gli spostamenti di questi gruppi. Bisogna scoprire se vi è un piano più grande in atto, credo infatti che il movimento simultaneo di molti clan non sia casuale. Potremmo aumentare le pattuglie vicino ai castelli, catturare se possibile qualcuno di loro e vedere se la tortura fa il suo sporco lavoro." Fece una piccola pausa "Quello su cui dovremmo concentrarci ora in ogni caso è che l'eresia che è scoppiata nelle Terre della Corona non giunga fin qui, altrimenti penso che quello dei bruti sarà solo uno dei nostri problemi" Tirò una lunga occhiata a Philipp, come se volesse trasmettergli l'importanza di quell'ultima frase.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 404
Concorda con te che non è fattibile un attacco ma ritiene sia difficile che, per quanto si stiano organizzando, i clan attacchino i castelli e soprattutto Nido dell'Aquila
Termine: 17/5. -
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Il cavaliere della ruota spezzata ascoltò con attenzione le parole dell'uomo che aveva innanzi, non sarebbe potuto essere più saggio di così e Philipp concordò "Avete il mio rispetto, la mia fiducia e la mia spada per queste parole!" nelle parole del giovane non vi sarebbe stato un finto appoggio ma un serio realismo. Il plenipotenziario della Valle di Arryn aveva ora innanzi molti nemici, l'eresia impellente e la necessità di sconfiggerla, i clan e le loro mosse e chissà che altro lo avrebbe atteso risolti questi dannati problemi. Il Waynwood aprì quindi una seconda riflessione "Bene aumentare i controlli, questi bruti sembrano sciocchi ma conoscono ogni dannato passaggio neanche fossero degli stambecchi di montagna! I Sette li abbiano in collera" sbuffò vistosamente quasi a voler colpire qualcosa con tutta la forza che aveva in corpo. Prese dunque un calice colmo di qualche brodaglia, sorseggiò per alcuni istanti e fece cenno ai presenti di favorire quindi riprese con lena "E se puntassimo sulla loro divisione? Questi bruti sono organizzati in clan... sfruttiamone le rivalità e mettiamoli gli uni contro gli altri no?" nella mente del ragazzo il piano avrebbe preso una forma particolare, tutto sarebbe dovuto passare in modo celato, nascosto, nessuno se ne sarebbe dovuto accorgere. "Catturiamo alcuni di loro! Interroghiamoli sui piani e poi usiamoli a nostro vantaggio... hanno una traccia culturale banale, non dovrebbe esserci difficile emulare le modalità di uno o l'altro clan contro quello rivale e viceversa" mise quindi il dito verso alcuni castelli più isolati, ed esposti, ed aggiunse "Puntiamo a rafforzare qui i controlli, mandiamo dei ranger per segnare le posizioni e catturare qualcuno".
Difficilmente tutto quanto aveva pianificato avrebbe funzionato, non era nemmeno certo che il piano sarebbe potuto andare ai militari lì riuniti ma di certo era un'idea innovativa "usare i barbari delle montagne contro altri barbari" del resto il nemico del mio nemico è mio amico e così avrebbero fatto anche i cavalieri della Valle di Arryn. Del resto Philipp Waynwood era ben conscio, che in tempi normali, un suo uomo ne sarebbe valsi almeno cinque di quei fottuti bruti ma oggi, con le forze al minimo, e le milizie allo stremo... forse Ser Cladavel non avrebbe convenuto con lui ma ora era il meglio che gli poteva servire in quel dannato frangente. Si rivolse allora al suo interlocutore un'ultima volta "Speriamo di non doverci accollare ulteriori problemi del Trono di Spade!" aveva infatti celato ai più la questione dei rifornimenti, Approdo del Re per la Valle si stava sempre di più rivelando una spina nel fianco dopo questa guerra.CITAZIONE//430 parole - Dipl. Liv4
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Ci fu un momento di silenzio in seguito alle parole del Cavaliere della Ruota Spezzata. Mischiare dei nobili e onorevoli soldati della Valle a degli sporchi Bruti che riuscivano a sopravvivere solo grazie alla loro furia omicida? Dopo il silenzio ci furono alcuni sussurri dei presenti.
L'unico che in realtà sembrava contento che qualcuno avesse proposto quell'idea era proprio Ser Cladavel, certo non era la carneficina che in cuor suo avrebbe voluto ma in quella sala nessun uomo leale al proprio Protettore e alla propria patria avrebbe mandato dei soldati al macello inutilmente.
"Miei signori" disse richiamando l'attenzione dei presenti per provare a dare un po' di manforte a Philipp "Ser Waynwood propone una soluzione...non convenzionale, per così dire...ma questi sono tempi strani, la nostra Fede, anche per chi negli anni ne vede alcuni aspetti poco chiari come il sottoscritto, è messa in grave pericolo e, proprio nello stesso tempo, una minaccia viene a bussare alla porta delle nostre case. Godrei fino all'ultima goccia di sangue versato ma è necessario comprendere di più su questi bruti. I clan delle montagne si sono sempre combattuti fra loro, non vedo perché non potremmo provare a spezzare questo legame pacifico che invece oggi sembrano aver trovato."
Il cavaliere passò ancora qualche secondo cercando di far capire ai presenti che quella situazione al momento era la migliore, entrare in battaglia in quelle condizioni non aveva alcun senso anche perché non si poteva ancora essere certi di quanto estesa fosse la minaccia dei Clan.
I brusii non calarono ma perlomeno i presenti lasciarono ai due cavalieri la possibilità di mettere in atto il piano senza troppi problemi. Ser Cladavel decise dunque di richiamare Philipp appartandosi in uno degli angoli della sala, più distante dal gruppo di ufficiali così da non sollevare ulteriori malumori.
"C'è la possibilità che gli uomini che manderemo non facciano mai ritorno, certo questa sarebbe una morte ben peggiore di una in battaglia e probabilmente ci potrebbero addossare le colpe, ma tutta questa situazione non mi quadra. Perché proprio ora si stanno organizzando così efficacemente? Mmmhh, se non si sono mai comportati così ci deve essere un motivo... Il cavaliere non stava aspettando veramente una risposta di Philipp, ragionava più che altro a voce alta.
"In ogni caso, posso contare su diversi ricognitori che mi sono fedeli, ma voglio avere un vostro parere, come dovrei sceglierli? Avete in mente delle caratteristiche particolari che potrebbero agevolare il loro l'ingresso in un clan? A meno che non conosciate voi già qualcuno disposto a fare una missione così rischiosa..."SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 418
Termine: 25/5. -
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Le parole che aveva espresso parvero azzittire tutti i presenti. I corvi avevano mangiato la lingua ai Sir ed ufficiali presenti? L'aver proposto un approccio non convenzionale aveva sparpagliato a tal punto le carte sul tavolo da lasciarli senza parole? Lo sguardo di Philipp Waynwood si fece curioso, il cavaliere guardò i presenti uno ad uno in cerca di una risposta ed infine posò lo sguardo interrogatorio su Ser Cladavel. L'uomo dal quale voleva un parere, l'uomo che di fatto avrebbe potuto spostare l'equilibrio di quella situazione a suo favore o contro. Il cavaliere che aveva in fronte, dall'altra parte del tavolo mappato, allora prese dicendo qualcosa che non si sarebbe aspettato. Giustamente il cavaliere capo di Nido dell'Aquila fece notare come oggi, mai prima di allora, i clan delle montagne stessero collaborando a fronte di una tradizione di guerra tra bande che era stata in passato una delle fortune proprio dei Lord della Valle. Philipp sapeva come questi bruti, non altro che incivili briganti, fossero in realtà dei meri gruppi di violenza e saccheggio gratuito che tra loro in passato si erano affrontati fino ad essere ricondotti in parti isolate delle vallate lasciando i posti più agevoli e rigogliosi alle varie marche feudali al servizio di Casa Arryn ed i suoi alfieri. Oggi però qualcosa era cambiato, erano aumentati di numero e tattica, si stavano muovendo e per assurdo stavano persino assumendo una strategia comune. Il mormorio dei presenti si fece però evidente, era infatti difficile comprendere una strategia così atipica per dei cavalieri di rango e Philipp ne avrebbe pagato le conseguenze. Lui e Ser Cladavel si ritirarono quindi a parlare in privato per elaborare meglio una proposta definitiva. Andava capito il perché ora, proprio in questo frangente, i clan avessero cambiato strategia! Il giovane cavaliere prese quindi dicendo "Capire cosa oggi li ha portati a cambiare atteggiamento non sarà semplice. Metterli gli uni contro gli altri però non sarà complesso scoprendo così punti deboli di una debole condizione di alleanza" era infatti certo che se vi fosse un concordato tra clan questo fosse volatile, non certo un legame forte come quello vigente tra alfieri e Signore della Valle. Quanto a chi scegliere la questione sarebbe stata altrettanto complessa, Philipp quindi riprese "Dobbiamo trascendere dall'idea che abbiamo di loro, scegli tra i tuoi ricognitori i più scaltri, quelli meno orgogliosi e soprattutto qualcuno con la capacità di usare un po' di furbizia! Mandare lì qualcuno che non sa immedesimarsi in questa cultura significherebbe morte sicura, non abbiamo vite da perdere, né tantomeno da sprecare sull'altare di questi dannati bruti" si prese alcuni istanti di riflessione e quindi riprese "Sono certo che saprai trovare le persone adatte, metteremo gli uni contro gli altri con uno stratagemma basilare: i nostri infiltrati faranno intendere loro che uno dei clan notoriamente più debole, quello dei Serpenti di Latte, abbia concordato con noi una alleanza. Questo instillerà in tutti i clan il sospetto, i clan maggiori come i Corvi di Pietra o gli Uomini Bruciati annienteranno allora i clan minori e poi speriamo si vadano a fare la guerra tra loro...". Se tutto avesse preso la piega giusta il problema si sarebbe, quanto meno arginato. Guardò quindi nuovamente Ser Cladavel e riprese concludendo "Dobbiamo convincere gli ufficiali che questa scelta non solo metta al riparo i nostri villaggi, ma soprattutto ci espone il meno possibile mentre sistemiamo altre situazioni spinose". Avrebbe convinto l'uomo che tirava le fila dei cavalieri della Valle? Ci sperava, del resto diversamente avrebbero dovuto trovare un'altra soluzione.CITAZIONE//588 parole - Dipl. Liv4
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Ser Cladavel annuì alle parole del giovane Cavaliere, annuì più e più volte. "Avrei preferito porre personalmente fine alle loro insulse vite, ma mandare al macello i nostri uomini è un peso che non potrei sopportare...infiltrare qualcuno sarà rischioso, i loro modi sono, insomma non hanno modi, conoscono solo la furia e la disruzione." Certo, questo era un parere che veniva dato da una persona che odiava a morte il nemico, ma si stava parlando dei bruti della Valle, un fondo di verità, un grosso fondo di verità, esisteva.
"Andrò immediatamente a selezionare alcuni dei soldati che potranno riuscire nell'incarico nei migliore dei modi, concordo con voi sul fatto che però dovranno essere convinti anche gli altri ufficiali, ci troviamo di fronte ad una minaccia inaspettata quanto grave, se on gestita a dovere e...non possiamo permetterci di ritrovare un nemico anche tra le nostre stesse fila."
L'uomo fece ancora qualche riflessione di poco conto, poi, prima di congedarsi e lasciare che Philipp parlasse con gli altri ufficiali, lo prese per una delle maniche strattonando leggermente per far sì che si avvicinasse a lui. Sussurrò, come per essere sicuro che non ci fosse nessuno che dalla distanza sentisse le loro discussioni
"Ser Waynwood, fate attenzione, viviamo in tempi particolari, la follia zelota di quella Targaryen sembra solo un tassello della follia che sta scendendo su Westeros. Questi clan si sono uniti per la prima volta dopo molto tempo, non vorrei che...beh qualcuno li avesse aiutati."
L'occhiata che il Cavaliere lanciò al gruppo di nobili e ufficiali attorno al tavolo da guerra fu evidente. Erano tutti alla ricerca di un metodo ottimale per eliminare quei bruti, ma...i timori del Cladavel potevano essere fondati?
L'uomo lasciò la manica di Philipp, allontanandosi poi senza dirgli null'altro. Avrebbe salutato i presenti con un gesto della mano e si sarebbe allontanato verso la propria missione. A Philipp rimaneva il gravoso compito di ingraziarsi in qualche modo gli ufficiali che, fino a quel momento, sembravano non aver avuto alcuna intenzione di ritenere il piano ideato dai due abbastanza sensato. Per quanto la guerra fosse un incubo, sembrava l'unica soluzione logica e ragionevole per loro.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 352
Il Cavaliere ti mette in guardia di un suo sospetto di cui comunque non ha alcuna prova. Ti lascia la missione di dialogare con i diversi ufficiali. Vedi tu come fare.
Termine: 4/6. -
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Il dialogo tra i due cavaliere sarebbe stato breve, produttivo ed allo stesso tempo fruttuoso. Ser Philipp e Sir Cladavel erano un po' agli antipodi, una mente ed un guerriero, un riflessivo ed un impulsivo. Non vi era dubbio, per il cavaliere al servizio del Nido dell'Aquila la spada avrebbe risolto più di un problema nella Valle di Arryn, lo aveva dimostrato tornando fradicio di sangue al Nido non più tardi di qualche luna prima dopo una caccia ai bruti delle vallate o proponendo diversi modi, bellicosi, di affrontare quel dannato problema che ora assillava le loro vite. Nonostante quello anche Sir Cladavel conosceva la strategia, aveva colto l'astuzia di Philipp Waynwood e ne aveva apprezzato i concetti. Avrebbe scelto lui gli uomini per la missione, Philipp si sarebbe limitato a dirgli, oltre alle già importanti indicazioni date, un suo personale suggerimento "Se hai qualche uomo cresciuto presso i Royce o le loro terre... scegli loro! Per tradizione le loro casate sono le più antiche, le meno legate agli andali, quelle che forse offrono ancora in parte lineamenti simili ai clan delle montagne della luna" ma non sapeva se l'uomo avrebbe colto questa particolarità nei suoi adepti. A Philipp ora rimaneva solo, SOLO, da convincere gli ufficiali e sottoufficiali della bontà della missione. Non si potevano permettere di avere qualche lamentela tra le proprie fila, non era il momento di lamentele, insubordinazioni o giravolte di sorta. Il cavaliere si accinse a tornare al tavolo, Cladavel lo prese per una delle maniche strattonando leggermente e gli riferì quindi una riflessione personale: che qualcuno avesse fomentato i clan ad unirsi? Una domanda malevola, sicuramente priva di prove gli avrebbe detto l'uomo, ma davvero crudele se veritiera. Il giovane non disse nulla, si morse come la lingua, annuì col capo e quando il cavaliere si stava per congedare da quel luogo disse, così che potessero sentirlo tutti "Lord Damon se dovrà, lo saprà!".
Davanti a sé aveva ufficiali, strateghi ed un gruppo di nobili della Valle. Persone che doveva convincere che infiltrare gli uomini era la strategia migliore. Persone alle quali non sapeva però quanto poteva dire e come a quel punto. Il suo incipit non sarebbe stato facile "La parola d'ordine dev'essere razionalizzare!" il suo tono era schietto e squillante "Abbiamo già definito come impiegare le difese, i pattugliamenti, le rocce e quant'altro. Uomini per un attacco frontale non ve ne sono". Il discorso di Philipp non avrebbe fatto troppi buchi nell'acqua, un cavaliere della Valle valeva molti bruti dei clan delle montagne della luna, ma ogni cavaliere non poteva essere nello stesso posto in cui erano quanti bruti poi di fatto gli corrispondevano sul campo di battaglia. Philipp riprese "Chi qui vuole un attacco vuole sacrificare la nostra difesa... è vero che la miglior difesa a volte è l'attacco ma se persino SIr Cladavel è convinto che non abbiamo la forza penso che sia sufficientemente conscio della nostra forza" mostrò quindi alcuni spostamenti noti dei clan sulla cartina in mezzo a loro muovendo il dito in varie direzioni e riportando quanto gli scout avevano in passato riportato loro. Il giovane non aveva dubbio "La loro forza è nel numero, nella grande capacità di mobilità e nella fortuna di essersi uniti oggi: dividiamoli e vinceremo". Disse quindi loro come villaggi, campagne e strade non si sarebbero esposte con una missione a numeri ridotti, di come infiltrando qualcuno il grosso delle truppa sarebbe rimasto intatto ed infine aggiunse "Chi ha più informazioni sul campo di battaglia vince. Essere in tanti ma essere ciechi non serve! Dobbiamo porre sui loro occhi una benda e così faremo". Il sasso era lanciato, non aveva altre parole per loro. Non avrebbe toccato la questione postagli dall'uomo che poco prima li aveva lasciati, volle non farsi influenzare ma nelle sue parole il mantra rientrò alcune volte circa il dover dividere gli avversari. Chiunque si fosse opposto a questo avrebbe accesso un campanello d'allarme sulla questione!CITAZIONE//657 parole - Dipl. Liv4
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I sussurri dei vari comandanti si interruppero non appena il Waynwood raggiunse la giusta distanza per poter conversare con loro. Nonostante ciò, lo sparlare era lampante anche per Philipp, che avrebbe dovuto ingoiare quel piccolo boccone amaro se non avesse voluto affrontare direttamente a parole i suoi avversari interni.
Vi era della ragione nelle sue parole, chiunque con un minimo di raziocino lo comprendeva, ma i tempi e le usanze di Westeros erano particolari, per così dire. I soldati erano uomini da usare in battaglia, non anime da preservare.
In quella stanza vi erano numerosi gradi alti della catena di comando militare della Valle e, in diversi casi, anche della nobiltà. Non era affatto strano che i nobili che non potevano aspirare ad essere i nuovi Lord della propria Casa scegliessero invece, con dell’implicita raccomandazione, la carriera militare.
Philipp espose in maniera piuttosto lineare la situazione ma purtroppo in quella stanza il Cavaliere della Ruota Spezzata sembrava essere più un ospite che un effettivo componente, e questo era chiaro a tutti. I più anziani all’interno di quelle quattro mura erano sicuramente dei reduci di numerose battaglie, e non solo contro i Bruti delle Montagne
"Ricordavo un altro Cavaliere" disse uno dei militari riferendosi a Sir Cladavel "invece di indurirlo, il passare degli anni lo sta rammollendo"
Diversi altri presenti fecero un mugugno d'assenso.
"E voi? Cavaliere di Casa Waynwood? Conosco il giuramento che avete pronunciato all'investitura! Avete giurato di proteggere, di fronte agli Dei, gli innocenti ma ora sembra che vi facciate problemi a mettere in campo la nostra onorevole armata per adottare un'oscura strategia che si basa sull'inganno e su delle vane speranze? Quanto tempo credete che servirà per ottenere qualche risultato? Quanti allevamenti verranno razziati nel frattempo? Quanti pastori verranno dilaniati fino a quel giorno? E se non funzionasse? Sarete in grado sopportare il peso di quelle morti innocenti?"
A parlare era stato un parente di basso ordine della famiglia Corbray. Quest'ultimo incrociò le braccia in attesa di una risposta che in tutta verità non aveva alcuna voglia di ascoltare se avesse potuto fare altro.
Purtroppo Philipp aveva già messo in moto la macchina organizzativa, con un debole mandato ricevuto dai presenti. Senza alcun dubbio, se le cose fossero andate male, chiunque avrebbe negato una sua partecipazione tacita alla questione.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 374
Termine: 11/6. -
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Il dialogo impostato da Philipp non convinse tutti, anzi più di qualcuno alzò il naso ma del resto erano soldati, ufficiali, strateghi militari. Insomma gli uomini del mestiere non gradirono le parole del giovane ragazzo di Ironoaks più pragmatiche che tattiche in tal senso. Lui era un erede di seggio, i giovani e meno giovani che aveva davanti erano invece per lo più cavalieri senza terra, figli di rami cadetti e persone che difficilmente un giorno si sarebbero potute fregiare del titolo di lord di un qualunque castello. Le dure parole dei più anziani suonarono male per il giovane, anche se erano rivolte non solo a lui, quanto anche a Sir Cladavel, lo sprezzo verso la sua mancata tenacia colpì il giovane in senso negativo. Non era infatti quello il momento di lasciare andare la corda, di mollare la presa della situazione ma soprattutto non era il momento di mostrarsi divisi e disuniti. Quella era la fine che egli avrebbe voluto far accadere ai bruti delle montagne della luna, altro che al suo concilio di strateghi e militari! Ma il grosso doveva ancora venire, quando un giovane Corbray, di certo un guerriero, qualcuno che la spada l'aveva brandita fin da piccolo e che nelle sue storie poteva narrare di scontri, incontri e battaglie. Ma Philipp poteva fare altrettanto? Aveva combattuto in sole due battaglie in tutta la guerra, nel suo perché era anche risultato celebre a Bianchemura ma ad Approdo non si era propriamente distinto per eroismo e coraggio. Erano altre le sue doti e ci mise alcuni istanti prima di rispondere a quella palese provocazione "Aye se lo conosco anch'io il giuramento!" tuonò quindi il ragazzo in modo aggressivo a quanto aveva sentito, la sua pazienza era molta ma forse in quell'istante era stata la fretta a prevalere. Riprese quindi con più calma "Sono anche io un cavaliere come ben sapete! E come ben saprete ho dovuto anche io adempiere ai miei oneri in battaglia a Bianchemura, ad Approdo del Re e nella ripresa del seggio di nostro signore Lord Damon che era stato preso dagli infedeli... so su cosa ho giurato e per questo ho a cuore le vite dei nostri uomini, dei vostri figli, del nostro futuro. Quanto tempo chiedete? Quanto ce ne vorrà è la risposta esatta! Questi clan sono delle razze deboli, lo sappiamo bene noi, per questo l'astuzia è dalla nostra parte e potrà rivelarsi un'arma formidabile e nel mentre difenderemo i nostri pascoli, i nostri campi e le nostre genti come meglio riusciamo!" la fronte del giovane si sarebbe aggrottata nello scrutare l'espressione chiusa del militare che aveva innanzi ma poi decise di apostrofarlo ancora un'ultima volta "E voi? Voi dove eravate mentre io combattevo per la nostra libertà? Spero foste al vostro posto come sono sicuro che lo sarete oggi, domani e anche dopodomani! Al fianco della volontà di Lord Damon di salvaguardare ogni suo suddito, ogni suoi alfiere, ogni suo uomo o donna che per questa Valle da, e darebbe, la vita". Pose allora una mano sul tavolo, pensò alla speranza che riponeva nella scelta degli uomini da mandare in questa missione. In essa riponeva le sue speranze per una riuscita quanto più ottimale della situazione. CITAZIONE//535 parole - Dipl. Liv4
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"Quanto ce ne vorrà... ripeté con voce stizzita il Corbray. Si sarebbe azzittito, non prima però di tirare un'ultima frecciata polemica a Philipp. "Non preoccupatevi per il luogo in cui ero mentre combattevo, preoccupatevi invece del vostro, se il piano che avete tanto saggiamente ideato non arriverà a compimento. Siamo tutti fedeli servitori di Lord Arryn, ma questo ci costringe anche a metterlo in guardia da persone come voi...speriamo solo che non ce ne sia bisogno e che il vostro piano non risulti essere una lama puntata alla gola della Valle." Il nobile diede le spalle a Philipp e, radunato qualche altro ufficiale, si avviò verso l'uscita, non intenzionato più a sentir parlare di metodi poco convenzionali.
Sarebbero rimasti in pochi, col passare dei minuti, dentro quella stanza, i più non avevano comunque grande voglia di conversare e tenevano gli occhi puntati per terra oppure su qualche pergamena che di certo non raccontava nulla di interessante.
Philipp voleva agire per il bene del suo popolo, ma il metodo che aveva provato a suggerire, insieme al complice, era, per così dire poco ortodosso. Solo il tempo avrebbe potuto dire se ad avere ragione sarebbe stato il Cavaliere della Ruota Spezzata o la maggior parte degli altri presenti quel giorno.
Di certo, fino a che non fosse finita la missione degli uomini inviati nei Clan delle Montagne, la questione sarebbe rimasta sospesa.SPOILER (clicca per visualizzare)Parole: 227SPOILER (clicca per visualizzare)Allora, logicamente ciò che hai proposto non viene accolto molto bene, in più vista la delicatezza della questione, dovrà passare del tempo ON prima di capire come evolverà la questione.
In breve ne riparliamo più avanti
RICOMPENSE:
1 punto diplomazia
Affinità: +5 Ser Cladavel
-4 Valle.
In fondo non son che brutiSemilibera Philipp Waynwood |
