Cavaliere del verbo
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Quest one shot commissionata “qui”.
sarebbe ambientata ad alto giardino, ma tengo la stessa sezione della quest
La richiesta del maestro Lomys era tutto sommata semplice:
si era limitato a chiedergli di sistemare i dati dei suoi pazienti, compito del quale non aveva potuto occuparsi a causa del male che lo aveva colpito e dal quale lui era riuscito a salvarlo.
Era mentre era confinato a letto fintanto che le sue condizioni non gli permettessero di alzarsi di nuovo toccava, in via teorica, a Luthor di occuparsi delle incombenze di Altogiardino.
A quanto pareva la fortezza ed il circondario godevano di ottima salute in quel periodo, o a volerla vedere in maniera più cinica tutti i soggetti fragili, malati e deboli erano stati falciati dall’epidemia di tifo che si era appena abbattuta in quelle terre.
Alla cittadella aveva letto alcune teorie su come le epidemie, oltre che per le condizioni igieniche precarie, tendevano a presentarsi in quei luoghi nei quali la percentuale di popolazione anziana o malata era superiore rispetto al normale.
Era una teoria senza prove a supporto ma degna di considerazione, anche perché era difficile che delle persone del popolino, senza l’accesso continuo ad un maestro superassero i sessant’anni a meno che non avessero fin dall’infanzia una costituzione fuori da comune.
I contadini, così come i nobili, morivano assai facilmente, a causa di un ampio frangente di malattie per le quali non esisteva una cura, ma solo dei trattamenti più o meno efficaci se portati in tempi brevi. Il popolo che abitava nelle campagne era più colpito da malattie polmonari e alle ossa, mentre quelli nelle città da malattie infettive o da morti violenti o da trauma tutto solo per via dell’ambiente in cui vivevano.
Oltre a questo andava considerata l’elevata mortalità infantile, che colpiva tutti senza distinzione di classe, ma che contribuiva, anche se era brutto intenderla in questa maniera, a forgiare una popolazione nel complesso forte e resistente.
Coloro che superavano l’età infantile erano infatti i più forti, in grado di sconfiggere le malattie che invece piegavano i deboli. La popolazione giovane, abile alla guerra era stata già temprata dal mondo ed era in maniera generale sana, mentre tra la nobiltà si potevano trovare soggetti deboli e malaticci, che erano sopravvissuti all’infanzia solo grazie al costante intervento dei maestri, e lui stesso ne era un esempio. In altre circostanze gli avrebbero amputato la gamba senza tante cerimonie, sperano e pregando per la sua sopravvivenza.
Le cartelle che il maestro gli aveva indicato come da sistemare non erano poi molte e riguardavano quasi tutte servitori del castello che stavano raggiungendo la cinquantina e iniziavano a mostrare il segno del tempo, si passava dal falegname con dolori alle ossa e difficoltà a muovere le articolazioni alla sarta con la gobba sempre più pronunciata e la vista che iniziava a calare, entrambi pagavano gli scotti del lavoro continuo che avevano svolto per tutta la loro vita.
Tra i soldati invece c’era più varietà, ma si trattava di malesseri temporanei o vecchie cicatrici che tornavano a fare male.
L’unico caso interessante era quello di una giovane donna che non riusciva a portare a termine le gravidanze, nonostante gli infusi che gli erano stati prescritti, e visto che l’ultimo aborto spontaneo l’aveva quasi uccisa il maestro le aveva consigliato di astenersi dal tentarci nuovamente se non voleva rischiare la vita. Quei casi, come tanti altri dimostravano quanto ancora c’era da studiare sulla natura dell’uomo, a cui i maestri si erano solo minimamente avvicinati. Esistevano dei rimedi o dei decotti in grado di aumentare temporaneamente la fertilità in una donna o in un uomo, ma quel caso era al di fuori della loro comprensione. Non si sapeva come prevenire gli aborti spontanei, succedevano e basta, anche se alcuni trattamenti diminuivano la possibilità.
Eppure a volte non bastavano ad anche loro dovevano chinare il capo davanti ai desideri e capricci della natura.
Il lavoro non gli portò via che poco meno di una giornata, ed una volta sistemate le varie cartelle nella libreria del malato Luthor ne approfittò per far visita all’anziano maestro per sincerarsi delle sue condizioni post intervento.
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