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Porto di Approdo del Re・10 Novembre 285
Le chiatte partite da Padelle Salate, ora prive di un Lord o di un Signore, avevano condotto una navigazione tranquilla fino alla Punta della Chela Spezzata. Superata quest'ultima di erano imbattute in due navi di ben altra stazza, navi da guerra, navi con i simboli di Approdo del Re provenienti dalla capitale e in cerca proprio di loro. I due battelli, denominati Bacio della Regina e Spuma del Mare, si rivelarono una illustre scorta per Lord Philipp Waynwood ed il suo ricco equipaggio fino all'estuario delle Rapide Nere dove l'ancora delle chiatte poté gettarsi nelle profondità del fiume e affiancarsi alla banchina portuale della capitale dei Sette Regni. Il capitano di una di quelle navi - scorta aveva condotto a mano la risposta del Re destinata a Ser Philipp ora divenuto alfiere e ben lontano dal tornare ad essere un uomo felice visto che sarebbero state diverse le notizie, ancor più tristi, che lo avrebbero accolto nella capitale.
Il viaggio non era stato ostacolato da uomini o Dei aveva ricordato a più riprese il suo nuovo scudiero - Carlytt - alla vista della Fortezza Rossa ma alle spalle si lasciavano non solo i morti, tra tutti Lord Alys e Ser Cox, ma anche disgrazie, miseria e una nebbia oscura che quasi a voler simboleggiare un cattivo presagio li aveva accompagnati lungo tutta la costa della baia delle Acque Nere. Lord Philipp per questo aveva rinunciato alle comodità delle cuccette di una delle due imbarcazioni reali, preferendo la cabina restaurata e ripulita dove il Capitano Gregor era perito nello scontro in cui Philipp stesso aveva saputo risultare vincitore. Un leggero tanfo di morte era riuscito ad inorridire le pareti ma i giorni di viaggio servirono al giovane abitante della Valle di Arryn a metabolizzare quanto era accaduto a Padelle Salate. La giustizia era con loro? La giustizia del Re avrebbe potuto dargli ragione ma i Sette avrebbero fatto altrettanto? Lord Philipp si rinchiuse così in alcuni momenti di spiritualità e digiuno lungo quel viaggio rifiutando i pranzi e le cene con gli ufficiali, impiegando il proprio tempo a pensare, riflettere e pregare con intonazioni alla Vecchia ed allo Sconosciuto. Tutto questo con la promessa di farsi strada, e soprattutto coraggio, nel voler andare a pregare in un tempio una volta arrivati a destinazione nonostante la sua fede non fosse tra le più ferree o consolidate.
Le tre chiatte si sarebbero pressoché ammarate lungo i moli spenti di Approdo del Re, corde e cime sarebbero risultate pressoché superflue nell'ancorare ulteriormente quell'insieme di tronchi e tavole lignee che ora giungevano ricche di provviste per il popolo e la corte reale. Una guardia cittadina li avrebbe interrogati quasi immediatamente dicendo "Chi siete? Cosa portate? Quanti siete? Da dove venite?" subissando così di domande - inutili - Philipp e il suo seguito. Domande alle quali nessuno rispose, nessuno perché sarebbe bastato l'arrivo sulla plancia del modo del capitano di uno dei due battelli annunciando chi veramente avesse in fronte quel misero astato in cappa dorata e lancia "Questo è Lord Waynwood! Al servizio di sua Maestà" parole che forse il giovane ancora non si sarebbe abituato a sentire, né in quel momento né mai ma che gli fecero produrre una smorfia tirata mentre la guardia batteva i tacchi e faceva segno a quanti al sue seguito di fare altrettanto per agevolare le operazioni di scarico. Di lì a poco i quattro - Philipp, Carlytt, il capitano e l'ufficiale della guardia cittadina - si sarebbero rivisti sotto una tenda mentre uomini e merci venivano ammassati lungo la banchina muraria alla quale erano approdati. Il ragazzo della Valle di Arryn non aveva dubbi "Tutto questo è segnato... Carlytt esibisci la lista delle provviste... sale, selvaggina, frumento e quanto il Re e la Regina Madre mi hanno incaricato di procurare. Inoltre le reti a strascico lungo la via hanno permesso di aggiungervi del pesce fresco. Sia informato il castellano, richiederò udienza quanto prima al Re ma nel mentre credo mi si possa dare ospitalità presso gli alloggi che dopo l'assedio mi erano stati assegnati no?" il suo scudiero allora fece come a cercare la lista, quindi la diede all'uomo che aveva in fronte mentre questo si limitò a ringraziare forse perché non sapeva cosa, alla Fortezza Rossa, fosse effettivamente stato preparato per un suo arrivo. Lord Philipp dal canto suo aveva ora una lettera firmata dal Re, il Sovrano dei Sette Regni, era un Lord minore ma pur sempre un Signore e per questo avrebbe preteso di alloggiare a corte con il suo manipolo al pari di quanti altri fossero in città. L'aria dei bassifondi la ricordava bene, ci aveva lavorato al fianco di Ser Hogg per numerosi giorni nelle ore seguenti all'assedio. Approdo del Re non era altro che una fogna a cielo aperto, rimpianse allora Padelle Salate, con fare distaccato prese il lembo della tenda e guardando fuori concluse "Questa città, seppur ricostruita, non è cambiata" il suo rientro non era stato dei migliori.
828 // Libera d'arrivo ad Approdo del Re con le chiatte da Padelle Salate
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.Porto di Approdo del Re・10 Novembre 285
