Cavaliere del verbo
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Giunsero quindi alla penultima statua, al sesto lato della costruzione, e alla statua degli aspetti che più Luthor aveva pregato e conosceva, ovvero la statua della vecchia.
La sua alcova era volutamente immersa del buio, ma la statua, che rappresentava un’anziana signora avvolta in uno scialle tendeva davanti a se un braccio, nel quale stringeva con mani ossute ma ancora forti una lanterna.
Come nelle statue precedenti in questa era la lanterna a cui erano state rivolte cure particolari, sostituendo quella in pietra con una reale, nella quale ardeva sempre una fiamma accesa, che illuminava l’alcova ma solo il viso della statua, andando a disegnare, con le ombre che generava uno sguardo sveglio e benevolo, e con gli occhi fissi davanti a se, verso il futuro.
La vecchia rappresentava la conoscenza ed il sapere, che rappresentava l’obbiettivo della stessa cittadella e quindi non era difficili immaginare che nel tempio che sorgeva nel complesso di vecchia città fosse la statua della vecchia quella più riverita e curata, nella quale la catena che reggeva la lanterna era stata sostituita con gli anelli della catena da maestro, a simboleggiare come la conoscenza che quegli anelli davano portava all’illuminazione e alla luce sul buio dell’ignoranza.
“immagino che conosciate bene questo aspetto Maestro, perché in un certo senso anche voi siete votato alla stessa cerca della vecchia e come voi tutta la vostra genia, che perseguita l’obiettivo di illuminare ogni angolo ancora sconosciuto."
"si, potremmo dire che la vecchia, sia come missione che come età che dimostra sia la rappresentazione perfetta dei più illustri membri del nostro ordine, che trovano la somma saggezza al termine delle loro vite, pur continuando inesorabilmente a vedere cose nuove, esaltandosi allo stesso modo di quando erano fanciulli. sembra quasi un peccato che tale conoscenza, tale saggezza si riesca a guadagnare soltanto quando si è così anziani. il mondo sarebbe un posto diverso se più persone potessero gioire dei doni della vecchia fin da giovani."
"quello che dite è vero, ma la saggezza senza esperienza non porterebbe forse alla superbia? gli anziani sanno amministrare meno le loro conoscenze, perché ormai hanno preso coscienza della fine ed hanno capito la futilità del mondo. se tali nozioni fossero alla portata anche dei giovani essi diventerebbero arroganti, non più votati alla ricerca del sapere, ma finirebbero per chiudere la lanterna sui lati, lasciando solo uno spiraglio davanti a loro, in modo che nessuno oltre a loro possa beneficiare della luce, ma auto condannandosi all'oblio, perché resi ciechi di ciò che li circonda anche la loro cerca si fa inutile e grottesca."
"la crescita, come la morte è quindi una parte necessaria alla vita?"
"certamente. solo con la morte possiamo apprezzare la vita, e ne possiamo apprezzare i doni e le fatiche, capire quanto sia di giovamento ogni cosa, a fronte del tempo che spendiamo per conseguirla.
tutto è un grande cammino Maestro e se non lo capiamo tutto perde di significato e si fa indistinto. ecco perchè la vecchia porta davanti a se una lanterna, perchè nonostante la vecchiaia, i dolori, la fatica, illumina sempre quello che ha davanti, perchè quello che ci aspetta, in questa vita o dopo è la cosa più importante.
chi smette di cercare, chi smette di pensare al futuro muore molto prima di lasciare questo mondo.
della vecchia è grande l'insegnamento, ma in pochi lo comprendono pienamente.
fate tesoro di questi insegnamenti Maestro e fateli vostri, assorbitelo e trasmettetelo voi stesso nei vostri insegnamenti."
"le vostre parole sono una grande fonte di idee ed ispirazione, mi fanno pensare molto, e penso che potrò trarne importanti nozioni. vi ringrazio per il tempo che mi state dedicando"
615 parole
tratto studioso
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