Cavaliere del verbo
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Re Baelor Targaryen, noto ai più come Baelor il benedetto ascese al trono di spade nel 161, dopo che sia il fratello, conosciuto come il giovane drago, subì un tradimento e venne ucciso mentre si trovava a Dorne per trattare della resa del principato, sorte simile era toccata anche al loro padre, morto pochi anni prima durante il secondo tentativo di conquista della penisola dorniana.
Questo dettaglio non da poco vi serve a comprendere che il giovane Baelor non era destinato a indossare la corona, e non lo avrebbe dovuto fare se il fratello maggiore avesse almeno aspettato di sposarsi prima di partire a far la guerra a diciott’anni.
Baelor era un uomo mansueto, ed il più pio che la famiglia Targaryen abbia mai visto e che probabilmente mai vedrà. Anche se non fu mai confermato prima che il dovere lo chiamasse a servire il regno come nostro sovrano voleva trovare un modo per farsi septon, idea che seguì nello spirito e nelle azioni, anche se non prese mai i voti.
Molti storici vedono il Baelor una figura controversa, interessata si a fare del bene per il popolo, che fece, ma quasi disinteressata a reggere e a fare gli interessi della corona nel resto del regno.
Ora non è mia intenzione andare contro ciò che viene insegnato alla cittadella ma mi limiterò unicamente a enfatizzare a voi, così che possiate farlo voi stessi presso il popolo, i buoni propositi che lo spinsero, ma anche come alla ricerca di uno stile di vita forse troppo ligio alle indicazioni della stessa a sette punte commise anche degli errori.
Se forse la popolazione di approdo potrà trovare strane queste affermazioni è comunque vostro compito trasmettergliele, perché comprendano che Baelor per quanto ispirato era mortale e destinato ad errare come tutti noi pur facendo il possibile per evitare questi errori.
Il primo atto, a metà tra il pio e lo sbaglio, del nuovo sovrano fu quello di chiedere all’alto septon di annullare il suo matrimonio perché, secondo lui, contratto in tenera età con la sorella e per questo mai consumato.
Pur essendo un Targaryen, e poi conoscendo la concessione fatta alla sua famiglia in seguito alla rivolta del credo militante Baelor era un vero fedele, ligio solo alla stella a sette punte, la quale mette aborra l’incesto.
L’alto septon di allora, dopo avere constato la verità delle sue parole, e non volendosi apporre al suo nuovo sovrano procedette ad annullare le nozze.
Ora voi vi direte che la sua fu una scelta forte e giusta, ed avete ragione, ma al contempo la corona comporta un peso ed una responsabilità diverse, speciali, e quindi Baelor sebbene sia lodevole il suo volersi comportare da septon và deprecato per non aver svolto il dovere primario di ogni sovrano, ovvero assicurare una discendenza sicura e lineare al trono.
Quindi io vi dico che anche se non voleva commettere peccato giacendo con sua sorella sarebbe stato suo dovere, una volta annullato il matrimonio, contrarne un altro, con un’altra nobile fanciulla, per garantire al trono un erede.
Ora non voglio annoiarvi con la genealogia, che in queste sale non siete tenuti a conoscere, ma la scelta di baelor plasmò indirettamente i decenni seguenti della casata Targaryen, e di conseguenza di tutti i sette i regni e dei suoi sudditi.
Difatto anche se pensò molto e molto fece per il popolo di approdo, distribuendo cibo, emanando editti in loro favore o proibendo la prostituzione, ed anche se con le sue azioni disinnescò un nuovo conflitto con Dorne era troppo preso dal lato spirituale per essere un re efficace sul lato materiale, dato che durante tutto il suo regno fu lo zio, in qualità di primo cavaliere ad amministrare il regno e a fare in modo che le idee, seppur buone del sovrano non andassero a ledere tutti i regni, tanto più che con il passare degli anni le leggi del sovrano diventavano sempre più zelanti e spirituali, poco osservanti di quella che era la situazione reale delle varie terre. Questo se vogliamo è il motivo per cui l’affetto ancora oggi presente verso questo sovrano si trova concentrato qui alla capitale, perché durante il suo regno il popolo di approdo per la prima volta fu davvero trattato bene, nutrito e curato da un sovrano che per quanto volesse fare del bene riusciva a concentrarsi solo sulla città in cui viveva e non sulle diverse realtà e sfaccettature che sono presenti nel nostro continente.
Per quanto le mie parole posso apparirvi fin troppo dure e critiche Baelor va ammirato non tanto per quello che fece, ma per i suoi principi, che non mise in secondo piano nemmeno rispetto alla corona, restando per tutta la sua vita in povertà e castità, con lo sguardo e la mente sempre rivolti verso gli ultimi e gli afflitti. Questo è il messaggio della sua vita che deve trasparire da voi, seguito però dal monito di impegnarsi nella fede tanto nelle questioni della vita, perché è ciò che il fabbro ed il padre ci chiedono, senza perdere di vista la nostra vita nel suo insieme per concentrarsi solo sul presente in quanto è l’insegnamento della vecchia. Tutti, dal più povero al più ricco devono impegnarsi a coltivare la propria anima e nel proprio lavoro, perché i due aspetti dell’uomo non sono in opposizione tra di loro, ma le due facce di una stessa moneta, in cui per essere tale ha bisogno di entrambe le due effigie."
add da 700 parole, 916 parole
tratto studioso
8pe, esperto dei sette dei |
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