Curarsi da sé

passaggio add Luthor-Arthur pronto soccorso 2,3

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    Addestramenti interessati:
    Pronto soccorso 2, Pronto soccorso 3:

    requisiti addestratore:
    livello minimo 7 (24)
    in quanto Maestro 100 di conoscenza (126), 40 nel parametro interessato (126)
    600 parole ad add
    requisiti addestrato:
    livello 4 (16 )
    30 e 50 rispettivamente di conoscenza (50)
    800 parole ad add



    Il recente conflitto, così come tutti quelli che lo avevano preceduto si era lasciato dietro un pesante strascico, composto da centinaia di feriti ai quali era necessario prestare assistenza medica. La maggior parte di loro era concentrata nei campi esterni alle mura cittadine, ed erano generalmente serviti da una moltitudine di sega ossa, erboristi ed autoproclamati medici che a malapena erano di grado di fare una sutura dritta. Gli unici che potevano usufruire dei servizi dell’ordine erano coloro che alloggiavano presso la fortezza rossa, ed anche in quel caso solo il gran maestro e lui erano attualmente presenti alla capitale.
    Come se non bastasse si preannunciava un’ulteriore battaglia, sempre a roccia del drago e lui veniva preso e spostato da una parte all’altra della città a controllare questo o quel carico di erbe, cataplasmi ed unguenti, in modo che i quartiermastri dell’esercito fossero certi della bontà di quello che avrebbe portato con sé l’esercito.
    La sua presenza negli accampamenti era sprecata o meglio arrivava troppo tardi.
    Infatti i “macellai” ovvero i medici militari, risolvevano buona parte dei casi ti ferite gravi agli arti con un’amputazione, ed i reduci tornati alla capitale, tranne che per i nobili od i graduati più importanti, già belli che affettati. A lui toccava l’ingrato compito di osservare le ferite più gravi, controllare i moncherini e sorvolare nel riferire ai soldati che i loro arti, assieme alla loro carriera, si sarebbero potuti salvare con un po' di conoscenza e lavoro aggiuntivo.
    La guerra era un affare pericoloso e duro, ma pochi sapevano che la maggior parte dei morti di un conflitto non moriva sul campo di battaglia, ma successivamente per le ferite e soprattutto per le infezioni.
    Un taglio poteva non ucciderti, la l’acqua sporca, la terra ed il sangue altrui con cui entrava in contatto si.
    Le sue conoscenze potevano aggiustare un braccio, chiudere lacerazioni e riparare vene ed arterie, sapevano disinfettare le ferite prima del loro lavoro, ma non potevano nulla contro i tessuti in cui era già in corso un’infezione. In quei casi l’amputazione si faceva obbligatoria, anche se non sempre serviva ad evitare il propagarsi del male.
    In uno di quegli accampamenti momentanei in cui si stavano radunando coloro che sarebbero partiti agli ordini del nuovo maestro della guerra incrociò anche lo scudiero del primo cavaliere, Arthur Waters.
    Gli fece cenno e lo avvicinò, destreggiandosi tra sacchi pieni di vettovaglie e uomini che correvano da una parte all’altra trasportando pacchi d’armi.
    “Waters! Cosa ci fate qui? Siete in partenza anche voi per roccia del drago? Mi era parso di capire che il primo cavaliere rimanesse alla capitale e avevo dato per scontato che voi avreste fatto lo stesso.”
    Beh, ora che aveva trovato qualcuno che conosceva aveva una scusa per svicolare da quei compiti inutili.
    Se il Waters doveva effettivamente andare all’assalto della fortezza dei Targaryen avrebbe potuto “istruirlo” sulle cose da osservare, in modo da avere un resoconto dettagliato della battaglia per la sua opera, che prendeva sempre più forma, nei rari momenti che aveva a disposizione nella sua stanza.
    “vi va di accompagnarmi per caso? Stavo andando a controllare alcuni feriti. Sembra che serva una seconda valutazione per decidere se possano partire o meno ed hanno designato me per le valutazioni. Voi avete ferite o traumi recenti? Avete le conoscenze base che questi macellai dei campi chiamano medicina? Sapete, disinfettare una ferita o steccare un braccio, quello che vi garantisce di sopravvivere abbastanza a lungo da arrivare fino alle cure di un vero medico.”
    che non corresse buon sangue tra i maestri e coloro che si professavano medici era un fatto risaputo da secoli, ed entrambi i gruppi avevano le loro motivazioni per odiare l'altro. i maestri professavano che prestare soccorso ai feriti con delle conoscenze così scarse nella maggior parte dei casi peggiorava solo le cose, mentre d'altro canto i vari speziali e segaossa accusavano i maestri di voler tenere la conoscenza e le tecniche unicamente per loro, accusa alla quale i maestri ribattevano che gli altri volevano imparare tutto in pochi mesi, mentre per essere competenti in medicina ci volevano anche decenni di pratica.
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    Nei giorni prima della partenza il frenetico lavoro della preparazione aveva preso Arthur così come tutti gli uomini, gli scudieri, i servi, i soldati e i cerusici.
    Tante erano le cose a cui pensare, tanti carri da riempire e tante provviste da preparare.
    I campi degli uomini che sarebbero partiti venivano smontati, le tende venivano caricate nei bauli, acqua e cibo venivano stipati e conteggiati e in ultimo, ma non meno importante, anche i medicamenti, bende, pomate, erbe, seghe e strumenti da operazione medica.
    I cerusici e i segaossa sovrintendevano a tutte quelle operazioni mediche mentre Arthur e gli uomini che avrebbero avuto un posto in comando a quell'esercito in preparazione facevano da controllori sulle restanti manovre.
    In quel viavai di gente una voce lo apostrofò. Voltandosi il valyriano si trovò faccia a faccia con Maestro Luthor, con tanto di bastone, collana di anelli e passo claudicante. L'erudito si informò sulla sua presenza lì ed Arthur, lasciando andare gli uomini con cui stava parlando fino ad un momento prima, decise di rimanere con lui. Gli stava simpatico quell'uomo e, dopo che Lionel aveva chiarito le incomprensioni che potevano incrinare il loro rapporto lavorativo, il Maestro era arrivato a diventare un valido alleato ed assistente.

    Maestro Luthor! Potrei fare la stessa domanda a voi! rispose con un sorriso.
    Ebbene sì, partirò presto per Roccia del Drago in vece del Primo Cavaliere. Lui rimarrà qui ad amministrare la Capitale in assenza del Re.

    La proposta del Maestro gli giunse inaspettata, ma molto gradita. Le domande che gli fece in seguito lo riportarono prima all'Uncino quando due frecce lo avevano raggiunto una al costato e l'altra al ginocchio portandolo ad un passo dalla morte.
    Poi ripensò al giorno sicuramente più felice e meno doloroso in cui il Senza Catena di Fondo delle Pulci gli aveva insegnato a disinfettare e suturare una ferita. Il pronto soccorso lo aveva sempre interessato, anche perché poter essere utile dopo una guerra nell'aiutare quei soldati che si erano feriti era confortante. Però le sue nozioni si fermava o solo al disinfettare e ricucire qualche ferita minore. Non aveva quelle conoscenze che il Maestro gli stava chiedendo.

    Oh le mie ferite... Ormai tessuto cicatrizzale le ha ricoperte. Se volete dare una occhiata, però, e elaborare un vostro parere... si scoprì prima il ginocchio e poi il costato rivelando i due buchi dove la freccia lo aveva trapassato.
    Il Maestro dei Massey, all'Uncino, ha fatto miracoli per evitare la mia morte sicura. O forse ha solo fatto il suo dovere, ma gli sono grato comunque.
    Per il resto... Il Senza Catena, immagino un mancato maestro, a Fondo delle Pulci mi ha insegnato a disinfettare e suturare una ferita. Per il resto sono un neofita. Vi state offrendo di darmi qualche lezione mentre siamo in argomento?


    Il valyriano sorrise amichevolmente. Voleva che fosse lui a decidere, per non sembrare troppo inopportuno.

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    “ebbene si, partirò presto per roccia del drago in vece del primo cavaliere. Lui rimarrà qui ad amministrare la Capitale in assenza del Re”
    “alla fine ha scelto di andare fino a dorne quindi? È lodevole tentare di sistemare la faccenda prima che degeneri, però andare da solo fin la mi sembra quasi un azzardo. Un campo neutro sarebbe stato preferibile visti i precedenti. L’antipatia tra i Re Targaryen e i deserti Dorniani hanno radici profonde."
    “oh le mie ferite… ormai tessuto cicatriziale le ha ricoperte. Se volete dare un’occhiata ed elaborare un parere…”
    Esaminò prima il ginocchio.
    “siete stato fortunato, avrebbe potuto distruggervi il ginocchio e non avreste potuto più camminare. Avete dei problemi di mobilità per caso? Sebbene le ferite guariscano se non vengono chiuse a dovere si forma troppo tessuto cicatriziale che limita l’elasticità della pelle e di conseguenza la mobilità.
    Il ginocchio è un punto estremamente vulnerabile. L’articolazione è delicata e si rischia anche la morte per dissanguamento, dato che c’è un’arteria ed una vena che passano proprio dietro al ginocchio, se la si recide non arriva più abbastanza sangue al piede e si può dover amputare l’arto se non si benda in tempo la ferita o se il trauma è troppo esteso.
    Sapete Waters i soldati ed i combattenti come voi spendono un sacco di energie per mirare alla testa o al torace credendo che sia il modo migliore per fare fuori un nemico ma credetemi che le gambe sono ugualmente vulnerabili ma nessuno se ne cura troppo. Fate attenzione in futuro e colpite dove nessuno se lo aspetta.”

    La seconda ferita era invece nella zona del costato.
    “rettifico, davvero molto fortunato a sopravvivere a due ferite del genere senza conseguenze a lungo termine. Una rottura di una costola nel punto sbagliato o un polmone perforato e nemmeno i migliori maestri avrebbero potuto fare molto per salvarvi. Il corpo umano è estremamente complesso ma fin troppo fragile se si sa dove colpire. Ve la siete cavata egregiamente, ma per l’imminente battaglia posso consigliarvi uno scudo?
    È meglio non sfidare troppo volte la sorte”
    aggiunse in tono ironico.
    “il maestro dei Massey, all’uncino ha fatto miracoli per evitare la mia morte sicura. O forse ha fatto solo il suo dovere, ma gli sono grato comunque.”
    “e fate bene, forse si poteva chiudere meglio il buco del ginocchio, ma immagino che la situazione non fosse delle migliori no? L’importante è vi abbia rimesto in sesto non trovate?”
    “…vi state offrendo di darmi qualche lezione mentre siamo in argomento?”
    “ un mancato maestro? Umh, si ho sentito parlare di lui in città. Uno spreco mi viene da dire anche se ci potrebbero essere diversi motivi dietro.
    Comunque va bene, preferisco che come ho detto prima riusciate a prestarvi, o a prestare ad altri un primo soccorso sul campo di battaglia. Non è piacevole vedere qualcuno morire perché non si è in grado di fare qualcosa per aiutarlo.
    Vediamo, saper chiudere una ferita per evitare il sanguinamento è già una conoscenza fondamentale, ma vale principalmente per i tagli o per le ferite superficiali. In battaglia buona parte dei traumi li subiscono però gli arti, che sono più vulnerabili. Un braccio o una gamba sono sottili rispetto al torace e fortemente irrorati, infatti vi passano necessariamente arterie e vene che arrivano fino alle estremità e non sono molto distanti dalla superficie.
    Dovete sapete che in guerra sono pochi rispetto al totale coloro che muoiono sul colpo in combattimento, la maggior parte delle morti sono attribuibili alle infezioni o alle emorragie.
    Inoltre i danni maggiori arrivano dalle armi contundenti, ovvero mazze e martelli da guerra.
    Una mano amputata per quanto sia una ferita terribile è abbastanza facile da curare, basta stringere con un laccio a monte per ridurre la perdita di sangue e poi cucire il moncherino o in situazioni di emergenza cauterizzare il tutto con il fuoco e basta. Gli arti rotti compressi sono invece delle ferite che per quanto esternamente sembrino minori sono quelle più pericolose.
    Le ossa rotte sono affilate e ulteriori movimenti non fanno che aggravare il danno. Nuove lacerazioni, trombi o corpi estranei nel flusso sanguigno portano alla morte, mentre la frattura in se può peggiorare fino a comportare l’amputazione ed è quindi essenziale fasciare e steccare l’arto prima di tentare qualsiasi sorta di movimento o spostamento.
    Bende e stecche si trovano a buon mercato e vi consiglio di portarvene sempre dietro un paio o se volete ve ne posso dare qualcuna delle mie non è un problema.
    Oltre a questo vediamo…. Senza strumenti adeguati non si può fare molto altro tranne… certo! Sapete cos’è una manovra di rianimazione?


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    Se vuoi ti posso allungare un paio di bende e di stecche che non si sa mai
     
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    +1 punto Albero delle Qualità.

    Niente affinità per Luthor in quanto il pg è deceduto.
     
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