La Baia degli Schiavisti - Essos

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    Le Due Piramidi
    Yunkai, conosciuta anche come la città gialla (in valyriano: Qeldlie Oktion), è una delle tre grandi città-stato Ghiscari della Baia degli Schiavisti, situata a sud-ovest di Meereen e a nord di Astapor. Le schiave da letto, addestrate nella " Via dei sette sospiri", sono la principale esportazione di Yunkai, prima anche a Lys. La città è governata da un'oligarchia di mercanti di schiavi che si definiscono i Saggi Padroni, considerati subdoli e corrotti.

    La città è ampia, difesa da una tripla cinta muraria che suddivide Yunkai in diversi quartieri in base alla propria levatura sociale. Sul colle, circondata dalla terza linea di difesa, due enormi piramidi gemelle torreggiano la città con arpie in cima a predare sull'abitato. Al suo interno i Saggi Padroni si riuniscono per emettere giudizio, organizzarsi e feste. I capi di tutte le più grandi famiglie di Yunkai, vivono all'interno delle piramidi, così da poter avere sempre voce in capitolo senza essere scavalcati dai rivali.

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    Portone dei Saggi
    A guardia dell'abitato antecedente alle due grandi piramidi, un portone, raffigurante diverse divinità e animali tipici della mitologia locale, segna l'ingresso alla zona alta della città, e di conseguenza, al distretto abitato dall'Oligarchia di Yunkai e da ricchi padroni. Le sue strade sono costantemente pattugliate dalla guardia cittadina e, nelle vicinanze di ogni abitazione, almeno due schiavi guerrieri, recanti gli emblemi della famiglia d'appartenenza, sorvegliano gli ingressi principali alle ville dei signori per cui lavorano.
    Diverse sono le case ad occuparne i vicoli, tutte finemente decorate e arricchite a seconda dell'importanza della famiglia. Nonostante i mercati si facciano nella parte bassa, anche in questo distretto, seppur con schiavi più costosi, esotici e rari, è possibile assistere alle famose aste di Yunkai. Oltre alle abitazioni e ai mercati, rinomate sono le zone dove poter passare la giornata immersi tra lo sfarzo e il lusso per coloro che se lo possono permettere: tra stabilimenti termali, piccole oasi artificiali e case del piacere atte a soddisfare ogni umano desiderio, la città è arrivata a contendersi il titolo con Qarth per la "Regina delle Città".

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    Il Grande Mercato
    Situato nella parte inferiore di Yunkai, il più grande mercato della città offre a ogni visitatore e cittadino merci e schiavi di ogni specie, soprattutto quelli del piacere che rappresentano il prodotto d'eccellenza della città. Tuttavia, esattamente come si può avvincere dal nome, oltre alla grandezza, il mercato non tiene solo schiavi locali o merci della zona ma anche bancarelle di viaggiatori, molti provenienti dalle città sorelle o direttamente da Qarth, che scelgono di fermarsi prima di proseguire per i loro commerci.
    Nei pressi del Grande Mercato, oltre a una caserma della guardia, sono presenti numerose taverne e osterie dove poter riposare la notte e magazzini dove, a pagamento, depositare merce e schiavi acquistati al mercato. Le abitazioni nella zona bassa sono molto più numerose rispetto a quelle nella zona alta, mancando tuttavia della tipica bellezza e ricchezza che distingue quelle dopo la seconda cinta muraria. Il distretto è abitato prevalentemente da liberti, mercanti, artigiani e famiglie non abbastanza ricche da potersi permettere un posto dopo i cancelli interni.

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    Porta delle Fertilità
    L'ingresso alla grande città di Yunkai e alla sua parte bassa, nonché il Grande Mercato e il resto dell'abitato, è protetta da pesantissimi portoni di pietra nera circondati da un fortissimo azzurro che spezza i colori caldi del resto delle mura.
    Un arco sorregge la struttura, delineata da due massicci torrioni a guardia di ambi i lati, ognuno con la propria guardia e numerose scorte e frecce in caso d'assedio della città. Il muro è rivestito da uno strato di lapislazzuli, che gli dona la particolare colorazione blu profondo. Questa peculiare caratteristica è replicata anche sulle altre due porte a difesa della seconda e terza cinta, seppur in questa non sono presenti animali e divinità bensì figure geometriche rivestite in oro puro.
    Il nome della porta è derivato dalle due fontane ai lati, poiché l'acqua è da sempre stata segno di fertilità per la città di Yunkai, e a seguito della sua presenza, due importanti oasi per le cavalcature e gli animali ne occupano i due lati, offrendo ai viaggiatori un posto dove abbeverare i propri destrieri dopo la traversata del deserto.

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    L'artiglio dell'Arpia
    Ancor prima di arrivare al portone della città, un piccolo tratto d'acqua dolce spunta dalle montagne limitrofe e si immette nella Baia degli Schiavisti sotto l'ombra delle mura cittadine.
    E' qui che molti cavalli, cammelli e persone si abbeverano prima di ripartire per il deserto. Inoltre, grazie a questo fiume, la città può vantare di piante per alimentare le bestie e la popolazione. I frutti commestibili sono soprattutto datteri che crescono naturalmente lungo le sue rive. Nonostante la bellezza di questo luogo, tuttavia, numerosi sono i serpenti e i rettili che si annidano tra le piante e sui fondali, pronti ad azzannare il collo a chi, solingo, osa addentrarsi nel loro terreno di caccia quando hanno fame.

    Link: Yunkai
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    Edited by Albi_96 - 23/4/2023, 12:51
     
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    La Grande Piramide di Meereen
    Meereen è la più settentrionale e la più grande delle tre grandi città schiaviste della Baia degli Schiavisti . È governata dai Grandi Maestri, i capi delle famiglie di schiavi di Meereen. Come le altre città schiaviste, l'emblema di Meereen è l'arpia.
    La città si trova sulla costa nord-orientale alla foce dello Skahazadhan. Il Mare Dothraki si trova a nord, oltre il fiume. Dalla vecchia strada costiera di Ghiscari, Yunkai è poco più di cinquanta leghe a sud, e Astapor altre cento; In totale, la distanza tra Meereen e Astapor è compresa tra centocinquanta e duecento leghe.
    Meereen è la più grande e la più formidabile delle città lungo la Baia degli Schiavisti. La sua grandezza è pari ad Astapor e Yunkai messe insieme. Come loro la città è fatta di mattoni, ma a differenza di Astapor e Yunkai, i mattoni di Meereen sono di molti colori diversi. La Grande Piramide fu costruita come eco della Grande Piramide di Ghis. Come il suo antico predecessore, la Grande Piramide di Meereen ha trentatré livelli, un numero che è considerato sacro agli dei di Ghis. Sebbene Meereen abbia una ventina di piramidi minori, nessuna è alta nemmeno la metà.
    Le fondamenta della piramide sono massicce e spesse, abbastanza da sostenere il peso dell'enorme struttura sopra la testa. Le mura interne sono tre volte più spesse di quelle di qualsiasi castello. I Passi del Servo sono il modo più rapido su e giù per la piramide. Queste scale strette, ripide e dritte sono nascoste all'interno delle spesse mura di mattoni. Le pareti nel cuore della piramide sono spesse otto piedi. Le pareti esterne sono spesse trenta piedi; attutiscono il frastuono delle strade e mantengono il calore lontano dall'interno, rendendo l'ambiente fresco.
    Le porte principali della piramide sono chiuse e sbarrate al tramonto, aprendo solo alle prime luci del giorno successivo. Al piano terra si trovano stalle, bancarelle e magazzini. Le stalle nelle mura occidentali ospitano cavalli, muli e asini, mentre le stalle nelle pareti orientali ospitano elefanti. Al secondo livello, si trova l'armeria. Una sala di formazione si trova al terzo livello. Al trentaduesimo livello è presente la sala delle udienze, mentre al trentatreesimo piano ci stanno le stanze di chi regge la città. Sotto la piramide ci sono volte con cisterne, sotterranei e camere di tortura.
    La Grande Piramide ha una grande arpia di bronzo in cima al suo apice. Le piramidi sono costruite con i colori della casa nobile che le occupa; La piramide di Pahl è rosa e bianca, la piramide di Naqqan è verde e nera, e la grande piramide di Rhazdar è gialla e verde. Si dice che la piramide di Kandaq sia modesta. Tra le piramidi si trovano i quartieri più poveri.

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    La Grande Fossa di Daznak
    La Grande Fossa di Daznak, comunemente nota come Fossa di Daznak, è la più grande e stravagante delle fosse da combattimento di Meereen. All'ingresso si trovano le Porte del Destino. L'arco è formato da due guerrieri di bronzo, uno che brandisce un'ascia e l'altro una spada, che si uccidono a vicenda in un combattimento mortale. I nomi dei combattenti caduti sono incisi al cancello. Gli animali uccisi nella fossa di combattimento vengono utilizzati per lo stufato che viene poi reso disponibile in ciotole alle Porte del Destino.
    L'arena è circolare e costruita in mattoni con livelli discendenti di panchine, ognuna di un colore diverso. I colori sono: nero, porpora, blu, verde, bianco, giallo, arancia, rosso. I livelli inferiori, il rosso e l'arancione, sono per il rango più alto di Meereen. Le panchine nere e viola, le più alte dell'arena, sono per le più basse di Meereen, di solito schiavi o i cittadini Meereenesi più poveri.

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    Le Impenetrabili Mura
    Le mura di Meereen sono più alte di quelle di Yunkai e Astapor, più spesse di quelle di Astapor e meglio mantenute di Yunkai. Sono costellate di bastioni e da grandi torri difensive ad ogni angolo, coprendo ogni posto e senza lasciare punti ciechi.
    Il muro nord della città corre lungo la riva del fiume mentre quello a ovest lungo la riva della baia. Il muro del fiume è qualche metro più alto degli altri. Sulle pareti sono posizionate file di teste di arpia di bronzo con bocche aperte, da cui la guardia cittadina può spruzzare olio bollente su qualsiasi attaccante sottostante. In ogni torre sono presenti abbastanza frecce da durare un intero assedio, inoltre ci sono viveri per la guardia cittadina in servizio, così che non debba mai lasciare le mura, nemmeno per mangiare. E' ormai rinomato che le mura della città siano considerate impenetrabili, tanto che tutta la cittadinanza si riferisce a loro in questo modo.

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    Piazza della Purificazione
    Subito dopo il portone, la Piazza della Purificazione è il primo luogo che si vede di Meereen. Numerose sono le statue con il simbolo della città a ornarne i lati, esattamente come le bancarelle dei mercanti locali e nomadi. Un arco, con due altissime torri alle estremità, spacca la piazza in due prima dell'abitato all'ombra della Grande Piramide.
    Una fila di statue, sedute su dei piedistalli in bronzo, guardano chi percorre la strada principale verso la sede di Grandi Maestri. E' possibile trovare fontane lungo gli incroci e due caserme della guardia cittadina, una all'inizio della piazza e l'altra alla fine. Botteghe e luoghi di riposo sorgono prevalentemente lungo la strada, anche se non mancano abitazioni e magazzini di ogni tipo.

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    Il Loto Viola
    E' uno squallido pub vicino al mercato delle spezie di Meereen. È gestito da Zahrina e dall'esterno il Loto Viola è un basso tugurio di mattoni accovacciato in mezzo a una fila di tuguri simili, all'ombra della grande piramide gialla e verde di Rhazdar. Un loto viola è dipinto sulla sua porta di legno esposta alle intemperie.
    All'interno, il Loto Viola è in realtà un grande spazio costituito da una lunga sala che si estende a sinistra e a destra oltre i tuguri adiacenti. In fondo alla stanza c'è una fossa di combattimento in cui i combattenti nudi duellano con i coltelli mentre gli osservatori li incoraggiano.
    La cantina del Loto Viola è una volta in mattoni situata sotto una rampa di gradini di legno ripidi e tortuosi. Vasche di legno fiancheggiano le volte della cantina. Un barile rovesciato può servire da tavolo. La volta è spesso illuminata da una lanterna rossa e da una candela nera.

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    Tempio delle Grazie
    Il Tempio delle Grazie ospita le sacerdotesse, chiamate Grazie, delle città Ghiscari della Baia degli Schiavisti. Il Tempio delle Grazie di Meereen è un'enorme struttura sormontata da cupole dorate. Si trova ad ovest della Grande Piramide ed è visibile dalla terrazza della piramide, che sormonta la città con i suoi trentatré piani. Durante gli assedi, il Tempio delle Grazie della città era solito riempirsi di malati, anziani e donne in cerca di conforto tra le braccia delle divinità

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    Faro dell'Arpia
    Come tutte le città portuali che si rispettano, anche Meereen ha il suo faro. La Baia, specie quando cala il sole, può essere un posto colmo di insidie per i capitani non abituati alle sue acque. Il faro è situato in cima a un colle, protetto da un cancello in ferro affinché sia sempre scudato da possibili sabotaggi esterni. Un lungo sentiero, che parte dall'abitato fino al cancello e poi oltre, conduce alla lanterna.







    Link: Meereen
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    Edited by Albi_96 - 23/4/2023, 12:26
     
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    La porta dell'Arpia
    Astapor, conosciuta anche come la Città Rossa, è la più meridionale delle tre grandi città-stato della Baia degli Schiavisti. La Città costituisce il punto di sosta per le navi dirette da Qarth verso le Città libere e Westeros. Fior all'occhiello di Astapor sono i famigerati schiavi-soldati chiamati Immacolati: dei soldati eunuchi da molti considerati come le migliori truppe di fanteria del mondo conosciuto, gli unici in grado di contrastare orde di Dothraki in campo aperto senza bisogno del vantaggio numerico.
    Il sigillo di Astapor, come quello delle altre città della Baia degli Schiavisti, è quello dell'arpia, l'antico simbolo dell'Impero Ghiscari prima della sua distruzione, di cui un tempo la città faceva parte. Sebbene culturalmente si identifichi ancora come Ghiscari, Astapor è una città-stato indipendente e non è allineata con Nuova Ghis, che nonostante tutto cerca ancora di ripristinare l'Impero Ghiscari, situata sull'isola a sud della desolata e antica capitale. Astapor si trova alla foce di un torrente serpeggiante che gli Astaporiani chiamano il Verme, che scorre da est. A sud si trovano le colline Ghiscari, con i ruderi della vecchia capitale dell'Impero. A ovest di Astapor, oltre le colline, si trova l'Isola dei Cedri, con le città di Ghozai e Velos, sul Golfo del Dolore, entrambe ruderi a seguito dello Tsunami che si scatenò dopo la catastrofe di Valyria.
    Astapor è la più meridionale delle città schiaviste. Yunkai è un centinaio di leghe a nord, vicino alla vecchia strada costiera di Ghiscari, e Meereen è a una cinquanta in più. I viaggiatori ben montati, che cavalcano duramente, possono raggiungere Yunkai da Astapor in minimo sei giorni.
    Le strade, le piazze, le piramidi, le fosse di combattimento scavate in profondità, le fontane, le cupe grotte del vino e le mura della città sono state tutte costruite con lo stesso tipo di mattoni rossi. I mattoni rossi sono vecchi e fatiscenti, causando polvere rossa in tutta la città. Le mura della città sono vecchie e decadenti, e le sue torri di guardia sono prive di personale.

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    Porta del Mare
    Una vecchia statua fatiscente raffigurante l'arpia della città è posta in cima alla porta del porto. La riva della baia è dominata da grandi piramidi di mattoni a gradoni, la più grande delle quali è alta quattrocento piedi. La sua posizione geografica la rende un ottimo punto d'attracco per mercantili e viaggiatori, che da Qarth hanno bisogno di raggiungere le città libere o Westeros e viceversa.
    Nonostante per molti il porto rappresenti il primo approccio alla città, esso è in condizioni quasi pessime, simili a quelle della vecchia statua che i Buoni Padroni non hanno ancora voluto restaurare. Il mercato del pesce, insieme a quello di qualche merce importata, viene fatto tra le strade limitrofe alle banchine. Per facilitare l'imbarco degli schiavi, specie quelli da combattimento, nei pressi del porto sono presenti numerosi magazzini con celle comuni e fosse, dove poter lasciare i malcapitati prima del viaggio verso i loro nuovi padroni.

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    L'Isola dei Fuochi
    Un'isola-fortezza, non molto distante dalla costa, difende il porto da qualsiasi incursione marittima. Una piccola fortezza, seppur non rifornita come in passato, funge da difesa primaria per qualunque attacco dal mare e da segnale in tempo di tempesta o di notte.
    Il suo nome è dovuto alle centinaia di fuochi che, al calar delle tenebre o della nebbia, illuminano l'isolotto guidando ogni nave verso il porto della città. Parte della flotta è situata sull'isola, dove è possibile attraccare nell'eventualità in cui il porto fosse inagibile o troppo pieno, qualcosa che ormai gli Astaporiani non vedono avvenire da secoli.
    Oltre a un magazzino con le risorse per la piccola guarnigione locale, sull'Isola è presente un luogo di culto e una caserma. Tutto attorno alla piramide centrale sono presenti alcuni alberi, i cui rami vengono talvolta usati per alimentare i fuochi sull'Isola. Sulle mura della fortezza sono presenti numerose piccole arpie, segno della città, il cui sguardo è sempre perso nella Baia in direzione della distrutta Valyria.

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    Piramidi di Astapor
    Una vecchia filastrocca dice "Mattoni e sangue costruirono Astapor, e mattoni e sangue il suo popolo". Si riferisce alle mura di mattoni rossi della città, che prendono il loro nome dal sangue degli schiavi che li hanno fatti. Anche le piramidi, la cui più alta è la sede delle riunioni e di molte importanti famiglie, sono costruite dal medesimo materiale esattamente come ogni altro edificio. Più alta è la piramidi è più importante è la famiglia: questo è sempre stato il modo, ad Astapor, per comprendere chi conta davvero. Ogni famiglia dei Buoni Signori, anche se piccola o minore rispetto alle altre, possiede una piramide, il tutto nella speranza di poterla, un giorno, elevare a pari di quella centrale o almeno più in alto delle sue rivali. Al crepuscolo i Buoni Maestri accendono lanterne di seta, rendendo le piramidi incandescenti di luci colorate. Tutti i tipi di alberi, viti e fiori crescono sulle terrazze delle piramidi.

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    Fossa da Combattimento
    Una delle due principali fosse di combattimento della città (l'altra è situata al numero 8), al suo interno combattono schiavi e si fa sfoggio degli immacolati davanti a possibili compratori. Forgiata dal sangue e costruita sulle ossa degli schiavi, Astapor ha una lunga tradizione di combattimento: non solo guerrieri e schiavi, ma anche animali e prigionieri vengono fatti combattere al loro interno, dando talvolta al vincitore la possibilità di guadagnarsi la libertà o, se già libero, il favore dei Buoni Padroni.
    I posti a sedere, tutti attorno alla fossa e in modo circolare, offrono a un grosso numero di persone la possibilità di vedere il brutale combattimento al suo interno. I proprietari delle fosse, spesso uomini senza cuore e bramosi solo di denaro, fanno combattere anche bambini contro bestie feroci, lasciate a digiuno per giorni, per il solo scopo d'intrattenere le masse e guadagnare su questi orrori.

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    Piazza della Punizione
    La Piazza della Punizione è una delle due piazze di Astapor. Qui è dove vengono portati per la prima volta i nuovi schiavi portati ad Astapor o nati direttamente nella città, in modo che possano vedere gli schiavi che sono stati puniti o giustiziati. Lungo le sue strade è possibile vedere numerosi corpi, colpevoli di crimini diversi ma con fato affine, impalati o crocifissi al fine di dar l'esempio a coloro ancora in vita per sbagliare.
    Alla fine della piazza è presente la piramide che funge da carcere e anche luogo di detenzione per gli schiavi destinati a diventare combattenti o reputati troppo pericolosi all'addestramento. All'interno della piramide ci sono sale di tortura e animali feroci, entrambi destinati a punire e in caso uccidere, coloro che si sono o continuano a ribellarsi al volore del proprio padrone. In pochi, una volta entrati nella piramide, ne escono interi o vivi.

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    Piazza dell'Orgoglio
    La seconda piazza di Astapor, anche se la più importante, è leggermente minore in grandezza rispetto alla sorella. Tuttavia, mentre la prima serve per punire e formare i prigionieri, questo è il luogo dove vengono portati per la vendita. E' qui, infatti, che avvengono i mercati di Astapor e dove, i Buoni Padroni, sfoggiano tutta la loro merce ai possibili acquirenti. Il suo terreno è coperto di mattoni rossi e numerose baracche, quasi tutte usate da schiavi, più precisamente immacolati, si ergono sui lati di essa.
    Al centro della piazza è presente una fontana di mattoni rossi con una mostruosa arpia di bronzo martellato, alta venti piedi e splendente sotto i raggi del sole. Ha un volto di donna con capelli dorati, occhi d'avorio e denti, sempre d'avorio, appuntiti. L'acqua gialla sgorga dai suoi seni pesanti e odora di zolfo. Al posto delle braccia ha le ali di un pipistrello o di un drago, a seconda dell'interpretazione. Le sue gambe sono le zampe di un'aquila e dietro indossa una coda arricciata di uno scorpione. Penzolante dai suoi artigli c'è una pesante catena, alla cui estremità è presente una manetta aperta.
    Link: Astapor
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