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27 gennaio
mattina
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Dato che lo scetticismo di Aconé era stato lasciato in cantina il giorno in cui un Albero gli aveva mostrato il fratello in procinto di morire, per sicurezza, non appena il marito ebbe completato il pagamento, non afferrò la spilla a mani nude avvolgendola invece in un fazzoletto prima di riporla in una delle tasche dei calzoni del marito. Non era colpa sua se il suo vestito non ne disponeva! Una volta di nuovo da Thraur e dai loro bagagli, l'avrebbe conservata nel carillon metallico di cui Lord Waynwood le aveva fatto dono, in modo tale che non decomponesse proprio la pelle di nessuno.
"Abbiamo sentito che ci sono stati diversi crimini in città..."-commentò in riferimento al fatto che la Fortezza dell'Arconte fosse sigillata. Caleb l'aveva giustamente invitata alla prudenza, il che voleva dire stare ben alla larga dai magistri di quella criminosa città; il che, però, significava anche non avere accesso alla biblioteca di Tyrosh e alle preziose informazioni che conteneva.
"Immagino il colpevole non sia ancora stato consegnato alla giustizia, si sa qualcosa?"-spesso i pettegolezzi del popolo contenevano più informazioni delle indagini della guardia cittadina. Perlomeno ad Approdo funzionava in quel modo.
L'ultima, preziosa, gemma che l'antiquario aveva donato ai due ragazzi lasciò Aconé estasiata e preoccupata per qualche istante. Spiegò al marito: "Credo si riferisca ad Yi-Ti."-le lezioni con Osirys le avevano dato qualche informazione geografica sulle terre di quel continente e la descrizione che il negoziante le aveva fatto combaciava con quella di uno degli imperi più estesi di tutta Essos.
E più lontani.
"Si trova a due mesi di navigazione da qui, con un brigantino o una nave veloce." -la voce della Tyrell nascondeva una certa preoccupazione. L'esistenza di questi Cinque Forti, il fatto che fossero più resistenti della Barriera, poteva essere un'arma straordinaria nella difesa di Westeros. Eppure la missione a Yi-Ti avrebbe rallentato notevolmente il loro viaggio ed Aconé aveva bisogno di tornare a casa dai propri figli; per non parlare del fatto che senza conoscenze certe, quella di questo viaggiatore poteva essere una semplice diceria.
Che fare? Separarsi per coprire più zone possibile? Provare a rivolgersi alla biblioteca della Fortezza dell'Arconte per avere informazioni più sicure? Aveva già discusso col Capitano della nave su come meglio esplorare alcune rovine valyriane, ma un viaggio del genere avrebbe impresso una bella svolta alla loro rotta.
Aconé poteva consigliare, cercare, indagare.
Ma era Caleb il Guerriero scelto dagli Dei.
Caleb avrebbe dovuto scegliere il cammino da percorrere.. -
.Aconé e Caleb • 27 gennaio 286 • Tyrosh - Bottega dell'antiquario • Mattina
La prudenza non era mai troppa, è vero, ma forse quell’azione di mettere la spilla nelle tasche dei calzoni del marito avrebbe potuto accendere un piccolo allarme nella mente di Aconè.
Infatti, dal momento in cui il fazzoletto entrò nella tasca, Caleb cadde in un religioso silenzio.
Forse la maledizione aveva già iniziato a fare effetto?
Ma la cosa peggiore è che il giovane marito non sembrava nemmeno intenzionato a pagare, cosa che a quel punto avrebbe dovuto espletare Aconè con denaro proprio o prendendole dagli stessi calzoni del marito.
”Oh, gli omicidi” disse distogliendo lo sguardo stranito da Caleb
”Già, alcuni parlano di maledizioni, altri di oscuri piani per prendere potere sulla città. Se chiedete a me? Non potrei mai pensare che siano stati i Magistri prima dell’elezione del nuovo Triarca…” quel silenzio però, sembrava indicare tutt’altro.
”Sono stati fatti alcuni arresti in realtà, ma per quanto la mano possa essere fermata, la mente sarà sempre in libera, è così un po’ ovunque, no?”
Tossì un paio di volte.
”Le elezioni avverranno tra circa quindici giorni, non mi meraviglierei se le cose peggiorassero
Questa ultima frase venne detta a bassa voce, come se fosse figlia più di un pensiero personale che di una risposta rivolta direttamente ad Aconé.SPOILER (clicca per visualizzare)È chiaro che oltre a sapere i soliti pettegolezzi e cose che si dicono in giro, il mercante sa poco ma ipotizza una chiave di lettura politica. -
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Caleb si riscosse improvvisamente, un'espressione di profondo imbarazzo dipinta sul volto.
Chiedo scusa, mi ero fermato a riflettere e... Scusate, sono veramente mortificato. Ripeté porgendo immediatamente le monete al mercante.
Cercare di seguire i discorsi di Aconé e del Mercante lo aveva confuso e assorbito al punto da dimenticare cosa stesse facendo, evidentemente.
Tornò silenzioso, ripensando a quanto gli era stato detto dal mercante riguardo le voci che circondavano quel tipo di monile e optando per metterlo in una bisaccia che portava con sé.
Decisamente una scelta più sicura di mettere a rischio l'eredità di casa Stark, voci o meno che fossero. Pensò lo Stark scoccando un'occhiata divertita a sua moglie
La biblioteca dell'arconte sembrava una meta promettente... Se solo la città non fosse stata pervasa da quella tensione che faceva ben poco sperare. Il fatto che l'arconte stesso fosse stato ucciso, per di più, non complicava ulteriormente la cosa.
Tornò a pensare allo straniero di cui aveva parlato il mercante.
Due mesi di navigazione erano decisamente troppi. Non potevano permettersi di allontanarsi così tanto dal Nord... I rischi, a quel punto, avrebbero decisamente superato i benefici.
A questo punto il viaggio è già stato programmato... Magari per un nostro anniversario, amore mio? Domandò ad Aconé cingendole la vita con affetto.
Per quanto riguardava gli omicidi, Caleb iniziava a sospettare che ci fosse qualche trama politica in corso... E avendo appena lasciato Approdo del Re, non moriva dalla voglia di invischiarsi in ulteriori intrighi.
Già... Sono certo che dei magistri non farebbero mai nulla del genere. Sussurrò in tono neutro, essenzialmente echeggiando le parole del mercante.. -
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27 gennaio
mattina
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Cosa stesse pensando lo Stark al momento le era sconosciuto.
Quel povero negoziante non aveva più nessuna informazione per loro, a questo punto il suo interlocutore sarebbe dovuto essere solo il marito. Sentiva che il loro viaggio era lungi dall'essere già programmato; forse riteneva Yi-Ti troppo lontana, questo lo comprendeva...ma le preoccupazioni della Tyrell sul futuro le sembravano molto più gravose di due mesi di viaggio.
Per quanto poi riguardava la situazione di Tyrosh, a due settimane dalle elezioni, bisognava tirarsene fuori il prima possibile se non avevano modo o intenzione di intervenire. Dunque...
"Vi ringraziamo per la vostra gentilezza." -si apprestò a congedarsi -"Vi auguro tanta fortuna!"SPOILER (clicca per visualizzare)Per me si può chiudere.
Dobbiamo un attimo organizzarci per capire dove andare ma dubito che resteremo ancora a Tyrosh.. -
.Aconé e Caleb • 27 gennaio 286 • Tyrosh - Bottega dell'antiquario • Mattina
"Oh oh, ti capisco giovanotto!" Disse con una risata sincera il mercante d'antiquariato "Anche io, sai, inizio a dimenticarmi le cose! A volte dicono che sia l'età ma in realtà credo che sia una cosa comune a chi ogni giorno a tanto a cui pensare!" Sorrise ancora, questa volta prendendo le monete che gli venivano consegnate.
"Anche a voi, giovani ragazzi, fortuna e saggezza nei vostri viaggi, e vi ricordo di fare molte scorte di cibi e vivande una volta che partirete via nave. Non sempre è facile trovare degli approdi sicuri seguendo le coste sud del continente!"
Con quell'ultimo consiglio, il vecchietto di portò dietro un bancone e mise le monete in un sacchetto di velluto, facendole tintinnare un paio di volte. Il richiamo del denaro, per quanti anni potessero avere, era qualcosa a cui i mercanti non riuscivano a dire addio.
Quella giornata era stata proficua? Difficile dirlo in quel preciso instante, poiché le informazioni che il duo aveva collezionato erano variegate e a primo acchito scollegate tra loro.
C'erano strani omicidi, legati forse ad un'instabilità politica di Tyrosh...un impero lontano che forse avrebbe potuto portare molte risposte ma forse anche gravi e spiacevoli incontri.
Certo, era qualcosa di ignoto, ma come Aconé sapeva bene, davanti ad esso bisognava solo affidarsi alla Lanterna della Vecchia...o forse al benestare degli Antichi Dei.SPOILER (clicca per visualizzare)Avete avuto diverse opzioni, sta a voi decidere che fare
Ricompense:
Aconé:
+1 diplomazia
+5 affinità Mercanti
+2 affinità popolino (per il colloquio col tipetto che vi ha invitato alla fiera)
+3 affinità Città Libere (o Tyrosh, non ho ancora capito se erano state divise o meno visto il problema con gli add separati)
+1 punto albero delle qualità
Caleb:
+1 diplomazia
+3 affinità Mercanti
+3 affinità Città Libere (o Tyrosh, non ho ancora capito se erano state divise o meno visto il problema con gli add separati)
+1 prestigio (per aver acquistato un oggetto maledetto)
+1 punto albero delle qualità
-7 oriCODICE<span>[IMG]https://i.pinimg.com/originals/9e/3d/10/9e3d10ce1f67ff666f63d67c9c44550f.jpg[/IMG]<p>3 Attrazione, -5 fama se indossata ad Essos: <i>una spilla raffigurante un delfino in roccia fusa dal fuoco di un drago. Si dice che porti una maledizione che corrode la pelle di chi la indossa</i></p></span>.
Ore 12.00 pranzo al saccoSemilibera Caleb- Aconé |
